Kandinsky

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Kandinsky

VASSILIJ KANDINSKY (Mosca 1866 -   Neuilly-sur-Seine1944)
Nasce a Mosca nel 1866.
Dopo gli studi di giurisprudenza, decide di dedicarsi alla pittura. All'età di trent'anni, si trasferisce a Monaco, dove frequenta l'accademia sotto Franz von Stuck.
Dal 1901 al 1904 fa parte del gruppo artistico "Phalanx". Negli anni successivi, effettua viaggi e periodi di soggiorno all'estero, tra cui un anno a Parigi.
Tornato a Monaco, Kandinsky trascorre gran parte del tempo a Murnau, piccola località bavarese tra Monaco e le Alpi. Qui, in compagnia di Gabriele Münter, realizza vari paesaggi di gusto espressionista. Nel 1909 partecipa alla fondazione della "Neue Künstlervereinigung".                         

Gli anni 1911 e 1912 sono fondamentali nella vita e nell'evoluzione artistica di Wassily Kandinsky.
Abbandona l'associazione artistica. Avviene l'incontro con le personalità artistiche più in sintonia con la sua visione dell'arte: mark e Klee. Insieme a loro fonda l'almanacco "Der Blaue Reiter". Il primo numero dell'almanacco esce nel 1912, e reca in copertina la riproduzione di un acquarello di Kandinsky.
Sempre nel 1912, pubblica Über das Geistige in der Kunst (Lo spirituale nell'arte), dove espone le sue teorie artistiche.
Nello stesso periodo comincia l'evoluzione dell'artista verso l'astrattismo, suggellata dalla realizzazione del Primo acquerello astratto (1910 o 1913).
Negli anni 1911-14 Kandinsky realizza molte delle prime Komposition (Composizioni) e delle Improvisation (Improvvisazioni).                

Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, Kaninsky torna in Russia. Qui viene nominato professore dei Laboratori artistici di Stato (1918).
Le opere del periodo mostrano un impianto sempre più geometrico e meno espressionista.
Nel 1921 fa ritorno in Germania con la seconda moglie Nina.
Viene chiamato da Gropius al Bauhaus. L'insegnamento al Bauhaus è una delle esperienze chiave nella vita dell'artista. Kandinsky vi trascorre ininterrottamente il periodo dal 1922 al 1933, seguendo l'istituzione nei suoi vari spostamenti: da Weimar a Dessau, e da Dessau a Berlino. Accanto a lui insegna anche l'amico Paul Klee.
Al Bauhaus Wassily Kandinsky tiene il seminario sul colore nell'ambito del corso propedeutico. Insegna anche pittura murale.
Parallelamente all'insegnamento, la sua pittura assume un'impronta nettamente geometrizzante, dominata dallo sfruttamento delle proprietà dinamiche della linea, del punto, delle superfici e dei diversi colori. Le sue ricerche trovano una loro teorizzazione nel saggio Punkt und Linie zur Fläche (Punto, linea e superficie) del 1926.
Negli stessi anni s’interessa anche di teatro. È tra i membri del gruppo "Die Blauen Vier", con Itten, Feininger, Klee e Jawlensky.
All'avvento del nazismo il Bauhaus viene chiuso. Le opere di Kandinsky, presenti in abbondanza nei musei tedeschi, vengono sequestrate. Alcune figurano esposte, nel 1937, alla mostra "Entartete Kunst". Ma Kandinsky aveva già abbandonato la Germania nel 1933, per trasferirsi a Neuilly-sur-Seine, vicino a Parigi. Qui trascorre gli ultimi 10 anni di vita in modo tranquillo.                                                                                                 
Wassily Kandinsky muore a Neuilly-sur-Seine nel 1944.

 

Fonte: http://digilander.libero.it/ricerchescolastiche/storiadellarte/rc/kandinsky.doc

Sito web da visitare: http://digilander.libero.it/ricerchescolastiche

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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Wassily Kandinsky e l’arte astratta tra Italia e Francia

 

Wassily Kandinsky, cenni biografici

1866
Wassily Vasil’evicˇ Kandinsky nasce il 4 dicembre a Mosca, figlio di Vasilij Sil’verstrovicˇ, mercante di tè siberiano, e di Lidia Ticheeva, moscovita. La famiglia ha ascendenze tedesche e mongole e sin da piccolo Kandinsky impara la lingua tedesca.

1869
Con la famiglia compie il suo primo viaggio in Italia, visitando Roma, Firenze e Venezia.

1871
Per motivi di salute il padre si trasferisce con la famiglia a Odessa. Poco tempo dopo i genitori divorziano. Kandinsky trascorre molto tempo con la zia materna Elizaveta Ticheeva, che si rivelerà una figura determinante per la sua educazione artistica. A Odessa Wassily compie studi classici, frequentando il locale Gymnasium. Impara anche a suonare il pianoforte e il violoncello.

1885
Kandinsky si trasferisce a Mosca dal padre e si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza.

1889
Compie un viaggio di ricerca etnografica nella regione di Vologoda, a nordest di Mosca, come membro della Società imperiale di scienze naturali, antropologia ed etnografia. Come più tardi ricorderà nello scritto autobiografico Sguardi sul passato, tale esperienza segnerà profondamente il suo futuro lavoro d’artista.
1892
Consegue la laurea in Diritto con una tesi in economia politica. Nello stesso anno sposa la cugina Anja Sˇ emjakina.

1893
In questo anno, al termine degli studi universitari, è assistente nella facoltà di Legge dell’Università di Mosca.

1895
Il suo interesse per la carriera universitaria si affievolisce e accetta l’incarico di direttore artistico della casa editrice Kusˇverev di Mosca.

1896
Rifiuta una cattedra presso l’Università di Dorpat e, grazie al sostegno economico della famiglia, può trasferirsi a Monaco, che in quel tempo era uno dei più rinomati centri artistici. Qui frequenta per due anni i corsi privati di Anton Azbé, dove incontra i russi Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin, Igor Grabar e Dmitrij Kardovskij.

1900
Riesce a entrare all’Accademia di Belle Arti e frequenta i corsi di Franz von Stuck, che lo accetta nella sua classe insieme a Paul Klee, Hans Purrmann, Eugen Spiro e Albert Weisgerber.

1901
Dipinge le prime gouache e i primi oli su tela. Partecipa alla fondazione dell’Associazione artistica Phalanx, finanziandola in proprio. Phalanx diventa anche scuola d’arte e Kandinsky vi insegna pittura e disegno. A maggio si tiene la prima esposizione dell’associazione, per la quale Kandinsky crea il manifesto. Fa un viaggio a Odessa.

 

1902
Con gli allievi della scuola Phalanx compie un viaggio di fine corso a Kochel, in Alta Baviera, cui partecipa anche Gabriele Münter, con la quale si fidanzerà. Partecipa alla mostra della Secessione a Berlino. Realizza le prime xilografie. Tiene contatti con la Russia scrivendo su riviste locali di avvenimenti culturali monacensi.

1903
Sempre con gli studenti fa un viaggio nell’Alto Palatinato, a Kallmünz. Tra settembre e ottobre si reca in Italia,  a Venezia, dove resta molto colpito dai mosaici di San Marco. Prosegue poi il suo viaggio recandosi a Vienna, Odessa e Mosca. Presso la Scuola d’arte Stroganov di Mosca pubblica Poesie senza parole.

1904
Si scioglie Phalanx, che fino ad allora aveva realizzato dodici mostre. Tra maggio e giugno si reca con Gabriele Münter nei Paesi Bassi attraversando la Germania. In autunno raggiunge nuovamente Odessa e poi Parigi, dove partecipa alla mostra inaugurale di Tendances Nouvelles ed è presente per la prima volta al Salon d’Automne, dove esporrà fino al 1910. Nell’inverno con la Münter visita i musei di Bonn, Basilea e Ginevra, quindi raggiunge Tunisi. Si separa dalla moglie, dalla quale divorzierà nel 1911.

1905
Tiene presso la Galerie Krause di Monaco la sua prima mostra personale, che poi sarà itinerante. Nei primi mesi dell’anno Kandinsky è in Tunisia, trascorre l’estate a Dresda e quindi si reca in Italia. Dietro raccomandazione di Max Liebermann entra a far parte della Deutsche Künstlerbund. Trascorre l’inverno a Rapallo.

1906
Giunge in maggio a Parigi, dove resterà fino al 27 giugno. Le sue opere nel frattempo vengono esposte in Germania e in Francia. Partecipa alla mostra della Secessione a Berlino e all’esposizione organizzata dagli artisti riuniti nella Brücke a Dresda.

1907
Continua la produzione di xilografie e dipinge alcune scene russe. Nel mese di febbraio espone alla Mostra Internazionale di  Roma. Partecipa al Salon des Indépendants e in maggio 109 sue opere sono esposte nel Musée du Peuple d’Angers in una mostra organizzata da Tendances Nouvelles. 

1908
Con Gabriele Münter soggiorna a Lana, nei pressi di Merano, quindi a Salisburgo e infine a Murnau, in Baviera. Qui, con Jawlensky e la Werefkin, svolge ricerche pittoriche incentrate sull’uso del colore e sullo studio del paesaggio. Inizia a occuparsi di teatro, collaborando con il compositore Thomas von Hartmann.

1909
Partecipa alla fondazione della Nuova associazione degli artisti di Monaco (Neue Künstlervereinigung München, nkvm). Continua la collaborazione con Hartmann, realizzando composizioni sceniche (nasce Il suono giallo). A Parigi Tendances Nouvelles pubblica una serie di sue xilografie. Si tiene presso la Moderne Galerie Thannhauser di Monaco la prima mostra della nkvm, che parteciperà anche al Salone di Vladimir Izdebskij a Odessa. Nel corso dell’anno Gabriele acquista una casa a Murnau, dove Kandinsky si recherà per soggiorni estivi e invernali fino allo scoppio della prima guerra mondiale. La casa, soprannominata “Russenvilla”, sarà decorata da Kandinsky con motivi popolari russi. Inizia quest’anno la serie delle Improvvisazioni.

1910
Alla Galerie Thannhauser di Monaco, dove si tiene la seconda mostra della nkvm,  incontra Franz Marc e August Macke. Partecipa con cinquantadue opere al secondo Salone di Izdebskij a Odessa e alla mostra del Fante di Quadri organizzata da Larionov. Inizia le prime Composizioni.

1911
A febbraio Marc aderisce alla nkvm e con Kandinsky iniziano a lavorare al progetto dell’Almanacco del Blaue Reiter. Conosce il musicista Arnold Schönberg e lo storico dell’arte svizzero Franz Stadler. A dicembre Kandinsky, la Münter, Marc e Kubin lasciano la nkvm per il rifiuto della giuria di esporre Composizione V e organizzano la prima mostra della redazione del Blaue Reiter alla Galerie Thannhauser. L’editore Piper di Monaco pubblica il testo Lo spirituale nell’arte. Inizia la serie delle Impressioni e la sua pittura si volge sempre più verso l’astratto.

1912
Da febbraio il Blaue Reiter espone dapprima alla Galerie Hans Goltz a Monaco quindi alla Der Sturm di Berlino. In maggio viene pubblicato l’Almanacco del Blaue Reiter. Alla Kunsthaus di Zurigo, Kandinsky partecipa alla mostra “Moderner Bund”, e la Galerie Der Sturm organizza in ottobre una sua mostra itinerante. Si reca in Russia.

1913
Partecipa all’“International Exhibition of Modern Art” a New York, Chicago e Boston e conosce Arthur Jerome Eddy di Chicago, che sarà il suo primo collezionista americano. Trascorre l’estate a Mosca e al suo rientro è all’Erster Deutscher Herbstsalon, presso la Galerie Der Sturm, che pubblica l’album Kandinsky 1901-1913 e il testo autobiografico Sguardi sul passato.

1914
Si tiene alla Galerie Thannhauser di Monaco una sua mostra personale. Il 1° agosto scoppia la prima guerra mondiale e Kandinsky, assieme alla Münter, va in Svizzera. Da qui si reca poi a Lindau e Rorschach, quindi a Mariahelde bei Goldach sul lago di Costanza, dove resta fino a novembre. Scrive la composizione scenica Violetto e inizia a riflettere sulle basi del futuro Punto, linea, superficie. Esegue quattro pannelli sul tema delle stagioni per l’abitazione di Edwin Campbell in Park Avenue a New York. Si reca nuovamente in Russia.

1915
Espone a Mosca la sua prima opera pienamente astratta, Dipinto con un cerchio del 1911, alla mostra “L’anno 1915”, cui partecipano gli, artisti russi Tatlin, Malevicˇ  e Rodcˇenko. In questo anno realizza solamente acquarelli e disegni. Nel mese di dicembre si reca in Svezia con la Münter e vi rimane sino al marzo successivo.

1916
La Gummesons Konsthandel di Stoccolma espone le sue opere e pubblica il suo saggio Dell’artista. Giunto a Mosca senza la Münter realizza una serie di acquarelli dal titolo Bagatelle.

1917
Nel mese di febbraio sposa Nina Andreevskaja, conosciuta solo pochi mesi prima. Trascorre il viaggio di nozze in Finlandia e, al suo ritorno in Russia, nasce il figlio Vsevolod, che morirà nel 1920 di gastroenterite.

1918
Kandinsky entra a far parte del Dipartimento di arti figurative (izo), all’interno della Sezione di arti visive del Commissariato del popolo all’istruzione (narkompros-nkp). A partire dal mese di ottobre dirige i Liberi atelier di Stato (svomas). È, inoltre, redattore della rivista “Arti Visive”.

1919
In Italia esce per la prima volta un suo testo, Pittura come arte pura, pubblicato su “Valori Plastici”, nel numero di gennaio-febbraio.
Viene nominato direttore del Museo di cultura pittorica e, con Rodcˇenko, partecipa alla creazione di ventidue nuovi musei delle repubbliche. Per il suo impegno in campo artistico viene insignito del titolo di professore onorario all’Università di Mosca. Espone alla I Mostra di Stato di artisti nazionali e moscoviti.

1920
Redige programmi pedagogici per il nuovo Istituto di cultura artistica di cui dirige la sezione di arte monumentale. Affianca la partecipazione alle mostre delle avanguardie a un’intensa produzione saggistica. Cinquantaquattro sue opere sono esposte nella XIX Mostra di Stato. Nel corso dell’anno, a seguito di contrasti con Rodcˇenko riguardanti i suoi programmi pedagogici che non vengono accettati, si dimette dall’istituto.

1921
Fonda, con Petr Kogan, l’Accademia russa di scienze artistiche, di cui diviene vicepresidente. Sempre a Mosca, organizza l’esposizione “Il mondo dell’arte” con altri artisti russi che, come lui, non approvano la linea costruttivista. Nel mese di dicembre fa ritorno a Berlino.

1922
Walter Gropius gli offre una cattedra al Bauhaus di Weimar e, a partire dal mese di giugno, Kandinsky si occupa del laboratorio di pittura murale e tiene i corsi introduttivi obbligatori di propedeutica artistica. Pubblica a Berlino la raccolta di grafiche Piccoli mondi.

1923
La Société Anonyme, di cui diverrà in seguito vicepresidente, gli allestisce una mostra personale a New York. Nel mese di settembre soggiorna sul Mar Baltico.

1924
Emmy (Galka) Scheyer, che ha ideato il gruppo I Quattro Azzurri, di cui Kandinsky fa parte assieme a Klee, Feininger e Jawlensky, organizza esposizioni di loro opere negli Stati Uniti.

1925
Nel mese di aprile il Bauhaus di Weimar chiude per le insistenze dei partiti conservatori, per poi riaprire a Dessau nell’estate. Otto Ralfs fonda la Kandinsky - Gesellschaft, che ha lo scopo di assicurare una rendita mensile all’artista attraverso la vendita delle opere ai soci a prezzi inferiori a quelli del mercato.

1926
Punto, linea, superficie viene pubblicato dall’editore Albert Langen di Monaco. Nell’anno del sessantesimo compleanno dell’artista viene organizzata una mostra itinerante di sue opere in tutta la Germania. Nel mese di novembre espone alla “International Exhibition of Modern Art”, organizzata dalla Société Anonyme e allestita al Brooklyn Museum di New York.

1927
Al Bauhaus di Dessau tiene un corso libero di pittura. Trascorre le vacanze in Svizzera e in Austria, dove incontra Schönberg. Espone all’interno di una mostra alla Kunsthaus di Zurigo.

1928
Acquisisce la cittadinanza tedesca. Per l’opera Quadri di un’esposizione di Musorgskij, allestita a Dessau, disegna i costumi e le scene. Trascorre l’estate in Costa Azzurra.

1929
Si tiene alla Galerie Zak a Parigi la prima mostra dei suoi acquarelli e delle sue tempere. Compie un viaggio in Belgio, dove incontra James Ensor. Trascorre le vacanze con Paul Klee a Hendaye Plage.

1930
Viene invitato da Michel Seuphor a far parte del gruppo Cercle et Carré, con cui espone a Parigi. Conosce Gualtieri di San Lazzaro. Compie un viaggio in Italia, visitando Verona, Bologna, Urbino, Venezia e Ravenna, dove resta colpito dai mosaici delle più belle chiese. Partecipa alla Biennale di Venezia esponendo tre dipinti (In blu, Alcune guglie, Ardore velato) nel Padiglione tedesco.

1931
Viaggia in Egitto, Turchia, Grecia e torna nuovamente in Italia. Inizia la collaborazione con la rivista mensile “Cahiers d’Art”. Realizza la decorazione in ceramica per una sala da concerto progettata da Mies van der Rohe per l’”Esposizione tedesca di architettura” di Berlino.

1932
Passa l’estate a Dubrovnik. In settembre il Bauhaus di Dessau si trasferisce a Berlino, sotto forma di istituto privato, per le insistenti pressioni dell’amministrazione nazionalsocialista.

1933
Il 20 luglio il regime nazista impone la chiusura al Bauhaus. Kandinsky si trasferisce in Francia e, dietro suggerimento di Marcel Duchamp, va a vivere a Neuilly-sur-Seine.
1934
Alla Galleria del Milione di Milano si tiene la sua prima personale italiana. Dal 24 aprile al 9 maggio, sono esposti, nella galleria milanese, 45 acquarelli e 30 disegni.
A Parigi conosce Joan Miró e Piet Mondrian. Espone con gli artisti del gruppo Abstraction-Création.  

1935
Espone alla Galerie Cahiers d’Art di Parigi e a New York presso I.B. Neumann. Nel mese di novembre espone alla “Mostra di Bianco e nero” alla Galleria del Milione a Milano, una collettiva cui partecipano numerosi artisti, italiani e stranieri, tra cui alcuni dei principali esponenti dell’astrattismo in Italia (Fontana, Licini, Magnelli, Melotti, Radice, Reggiani, Rho, Soldati e Veronesi).   

1936
Nel mese di settembre, su consiglio di Alberto Magnelli e Susi Gerson, trascorre una vacanza a Forte dei Marmi, dove incontra Giovanni Antonio Colonna di Cesarò. A Los Angeles espone presso la Stendhal Gallery e a Parigi presso Jeanne Bucher.

1937
Diverse sue opere in Germania vengono confiscate dal regime nazista e Kandinsky viene inserito nella mostra “Entartete Kunst” (Arte degenerata). Una sua retrospettiva ha luogo alla Kunsthalle di Berna. A Parigi, al Musée du Jeu de Paume, partecipa alla mostra “Origines et développement de l’art international indépendant”.

1938
Nel mese di marzo espone in una collettiva alla Galleria del Milione di Milano, insieme ad Arp, Domela, Magnelli, Seligmann, Täuber-Arp e Vézelay. A Londra è allestita una sua personale alla New Burlington Gallery. La rivista “XXe Siècle” pubblica un suo saggio dal titolo Arte concreta.

1939
Ottiene la cittadinanza francese e trascorre le vacanze in Costa Azzurra.

1940
L’invasione tedesca della Francia lo costringe a spostarsi sui Pirenei per l’estate. Nell’ottobre esce in Italia Della spiritualità nell’arte particolarmente nella pittura; l’importante testo di Kandinsky viene tradotto da Giovanni Antonio Colonna di Cesarò. 

1942
La Galerie Jeanne Bucher di Parigi realizza una sua mostra personale. A New York, alla Nierendorf Gallery, si tiene una sua antologica.

1944
La sua ultima esposizione si tiene Galerie L’Esquisse di Parigi. Nel mese di marzo l’artista si ammala, ma continua a lavorare sino a luglio.
Kandinsky muore il 13 dicembre a Neuilly-sur-Seine all’età di 78 anni.

1946
I suoi lavori vengono esposti alla Galleria Ciliberti di Milano.

1947
Nel mese di gennaio viene allestita a Palazzo Reale la mostra “Arte astratta e concreta”, organizzata dal gruppo “L’Altana”. Tra le numerose opere in mostra, ci sono quattro dipinti di Kandinsky, che è presente anche in catalogo con un testo intitolato Arte Concreta.  

1948
Tre opere del maestro russo vengono esposte  alla XXIV edizione della Biennale di Venezia, nella mostra dedicata alla collezione di Peggy Guggenheim, presentata in catalogo da Giulio Carlo Argan.

1950
La Biennale di Venezia gli dedica una grande retrospettiva, allestita con trenta dipinti della collezione di Nina Kandinsky. La mostra è introdotta in catalogo da un testo di Charles Estienne.

Nel corso del decennio, si fanno frequenti le esposizioni delle opere di Kandinsky in Italia. A Roma nel 1951, la Galleria dell’Obelisco gli dedica una personale, mentre dal 22 febbraio al 9 marzo di quell’anno opere di Kandinsky sono in mostra alla Galleria del Naviglio di Milano, che proporrà ancora rassegne dedicate all’artista nel febbraio del 1960, nel novembre del 1967 e nel dicembre del 1970. Nel settembre del 1952 è la Galleria del Cavallino di Venezia a presentare una personale dell’artista, mentre nel 1957, dal 15 maggio al 30 giugno, una mostra di dipinti provenienti dal Solomon R. Guggenheim Museum, dopo aver attraversato tutta l’Europa, viene allestita a Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Negli ultimi trent’anni, poi, il pubblico italiano ha avuto numerose occasioni di ammirare l’opera di Kandinsky, maestro consacrato, spesso presente anche alla Biennale di Venezia.

Fonte: http://www.irmabianchi.it/sites/default/files/comunicati/Bio_Kandinsky.doc

Sito web da visitare: http://www.irmabianchi.it/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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