Segno zodiacale dei Pesci periodo e caratteristiche

Segno zodiacale dei Pesci periodo e caratteristiche

 

 

 

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Segno zodiacale dei Pesci periodo e caratteristiche

PESCI 22 febbraio – 21 marzo

Non appena entriamo nei Pesci, ultimo se-gno dello Zodiaco, in cui passiamo attrave-rso l'ultima prova, ci troviamo immersi nella confusione e nel paradosso, in misura tale che, talvolta, non sappiamo più che cosa pensare, e ci sembra di non comprender più nulla di nulla, a meno che non ricorriamo alla doppia interpretazione, cioè a quella exoterira e a quella esoterica. Veniamo dal segno dell'Acquario, positivo e potente, e ci troviamo in un segno eminentemente nega-tivo, che dal punto di vista pratico è un segno di debolezza, di tenebre, di sacrificio, di dissoluzione. Inoltre, il simbolo non è più la figura dell'uomo - il pensatore - ed assu-miamo come nostro simbolo l'umile pesce. Sembra quasi strano che, dopo aver raggi-unto il simbolo dell'essere umano, nel senso più significativo della parola, in Acquario, poi, alla fine del circolo zodiacale, dob-biamo di nuovo tornare all'animale. L'analisi di questo segno ci darà la spiegazione di quanto in esso vi è di paradossale. « Pesci » è il secondo ed ultimo dei segni appartenenti

 

all'Immanifesto, quindi, non possiamo aspirare che ad una comprensione assai superficiale di esso. E' mutevole, come qualità, ed ha una forte affinità con il secondo Raggio, o Raggio dell'Amore-Saggezza. Ha in sé la qualità della qualità; infatti, è rappresentato da due pesci, legati insieme per il mezzo, che nuotano in direzioni diverse, simboleggiando la Natura Superiore e la natura inferiore, e in questo loro duello si determinerà quale dei due è il più forte. E' un segno dell'acqua, quindi ha affinità con il piano emotivo ed astrale, tanto nel suo lato mistico e purificatore, quanto nel lato più basso, che dà una pericolosa tendenza verso tutto ciò che si riferisce ai sensi. Dal punto di vista exoterico, o fisico, questo segno è connesso con le tenebre, con il nascosto ed il misterioso e con molti altri aspetti più tristi della vita quaggiù. Si associa cioè con le prigioni, gli ospedali, gli ospizi... di ogni genere. Può condurre alla reclusione, se la vita è mal vissuta, non dedicata ad alti ideali e propositi. E' conosciuto, infatti, come il segno dell'autodistruzione, che, da un punto di vista esoterico, può anche portare a conseguenze ottime. Poiché l'idea dell'autodistruzione implica la presenza del potere e del diritto di scegliere, o la capacità di essere l'arbitro del proprio destino. I nati in Pesci posseggono tale capacità, purché vogliano usarla; poiché essi si sono incarnati molte e molte volte, e dovrebbero avere una grande conoscenza delle leggi indivi-duali e di quelle universali. L'aspetto più melanconico dei Pesci, dal punto di vista della personalità, è la necessità del superamento della personalità o la vittoria definitiva su di essa: la dissoluzione che porta alla resurrezione o ad un nuovo principio in Ariete. I nati in Pesci, sapendo che questo è l'ultimo dei segni universali, sentono che dovrebbero comple-tamente far prevalere questo sentimento dell'Universalità, a detrimento dell'individualità e personalità ed anche con la dissoluzione di queste. Tutto ciò causa una grande tensione, una grande lotta non sempre vittoriosa. L'Anima è saggia ed ha tante cose da insegnare alla personalità; ed una delle cose che i nati in Pesci dovrebbero imparare è quella di morire bene, di dissolversi, cioè, secondo la legge dell'ordine, conoscendo il processo della dissoluzione, invece di immergersi in una caotica decadenza e dissoluzione. Dovrebbero compiere questo compito finale in una maniera trionfante, non come creature sconfitte. Ma, spesso, la vita dei Pesci è, purtroppo, una com-pleta disorganizzazione e sconfitta. Uno degli enigmi della incarnazione dei Pesci è un lungo e continuo esame, e un ricordare incessante, accompagnato, talvolta, da rimpianti e ram-marichi. Naturalmente, l'esame ci dovrebbe essere, ma compiuto su grande scala, comunque assai penoso per i Pesci, che trovansi, per così dire, alla fine di una laboriosa giornata, fatta di una lunga serie di incarnazioni. Tutto questo prende spesso l'aspetto dell'atteggiamento pensoso, riflessivo, introspettivo, che si rispecchia nell'espressione tormentata e melanco-nica degli occhi, nel desiderio di rinchiudersi in se stesso, nell'espressione un po' trasognata e assente, come di chi non fosse completamente di questo mondo, ma mezzo sommerso nel subcosciente, che è separato dalla mente cosciente da un velo sottilissimo. Sarà utile dividere i nati in Pesci in due gruppi. Vi sono quelli felici e quelli infelici. E, benché questo sembri non avere grande importanza, tuttavia ci può rivelare la loro intera storia, non soltanto di questa incarnazione, ma anche delle incarnazioni precedenti. Poiché i Pesci felici sono tali per la loro intima conoscenza di aver superato in maniera lodevole le prove delle incarnazioni precedenti. Quelli infelici hanno la rimembranza, sia pur inconscia, degli innumerevoli insuccessi nelle vite passate, gli inganni commessi negli esami finali di ogni vita, le continue deviazioni verso il sentiero sinistro, le occasioni lasciate sfuggire, le infelicità causate a se stessi ed agli altri, con il risultato che la loro presente incarnazione è quasi insignificante e certamente senza speranza di liberazione immediata. Tali persone sono irrequiete e noiose al pari di bambini, non fanno che preoccuparsi, criticare gli altri, ed avere paura di trovarsi sole: quest'ultimo difetto è pronunciatissimo. Non possono soppor-tare la compagnia di se stessi, non avendo mai sviluppato la loro possibilità e i loro talenti migliori. Inoltre, attorno a loro vi è una schiera di entità dell'altro mondo, di ordine inferi-ore, che picchiano insistentemente alla sottile parete che li separa dall'invisibile. Essi torme-ntano quei nati in Pesci che non sono riusciti ad elevarsi al di sopra dell'influenza di quei derelitti disincarnati, loro antichi compagni. Vi è ancora un'altra sottile paura che sorge nel cuore dei caotici Pesci. Essi si rendono conto, stando sulle sponde del vasto oceano della Coscienza, che fra alcuni anni piomberanno in quel vasto Oceano, aggravati dal peso dei loro molti insuccessi. I Pesci evoluti e felici sono di carattere dolce, radianti di luce in maniera calma e tranquilla, alquanto magnetici ed attraenti, compassionevoli, amorevoli, gentili, pieni di abnegazione, ricchi di talento, di potere persuasivo e fiducia interiore - quantunque rimangano modesti e rifuggano dal farsi valere. Veramente, sono quasi pressoché perfetti, conformemente all'ideale dell'Era dei Pesci, o Era Cristiana. In questo periodo, che segna il finire di un ciclo e il subentrare di un altro, ci sarà di grande aiuto il fare i nostri aggiustamenti, in conformità degli astri che influenzano la nostra terra. Ognuno di noi, senza tener conto del segno zodiacale in cui trovasi il sole alla propria nascita, appartiene a tre linee di sviluppo:

  1. Al disegno, o piano cosmico, secondo il segno in cui ci troviamo per la  precessione degli equinozi;
  2. Al piano Universale, indicato nel segno zodiacale che governa il paese in cui viviamo;
  3. Allo schema individuale, come è indicato dalla posizione del sole al momento della nostra nascita.

Coloro che sono abbastanza evoluti, non s'interessano esclusivamente del proprio sviluppo personale, ma pensano al modo di utilizzare il loro equipaggiamento secondo il disegno eterno prestabilito dal Supremo.  E, cioè, ognuno di noi, qualunque sia il segno zodiacale al quale appartiene, dovrebbe chiedersi in qual modo possa mettersi intelligentemente in armonia col Grande Piano Divino. Naturalmente, tale allineamento viene compiuto molto facilmente da coloro il cui segno individuale è il medesimo del ciclo del grande Zodiaco, il cuianno è rappresentato dal periodo di 2000 e più anni avvenire, mentre l'aggiustamento sarà molto più difficile per coloro che appartengono psicologicamente all'epoca dei Pesci. Non perché siano meno avanzati e meno completi degli altri, ma perché sono magneticamente collegati con il segno dei Pesci, che governa l'Era che sta per finire, ora che il Sole ha cessato di irradiare la sua energia sulla terra attraverso la costellazione suddetta. Quali conseguenze ha esattamente questo fatto sugli esseri umani, nati nel mese governato dalla costellazione dei Pesci, e su tutti quelli che sono ancora fortemente caratterizzati dalle vibrazioni Pesciane? Se essi si sentono ancora legati al passato, saranno per così dire degli arretrati, non potranno cammi-nare di pari passo con l'epoca. Mentre gli altri progrediscono secondo gli ideali della Nuova Era, essi continueranno a seguire le dottrine del passato, o non vorranno comprendere i nuovi messaggi che l'Essere Supremo crederà opportuno, secondo il Piano prestabilito, di comunicare come guida all'umanità. Naturalmente, ciò potrà dar luogo ad incomprensione, intolleranza verso coloro che saranno più aperti ad accettare nuove dottrine, nuovi insegna-menti. Rigetteranno l'Astrologia, e qualunque altra scienza che possa portare nuova luce, forse spazzando via vecchie illusioni e fantasie. Le persone che sono molto devozionali si rifiutano generalmente di pensare, di guardare in faccia i problemi della vita, preferendo abbandonarsi ad una fede, spesso con l'atteggiamento di supina e passiva rassegnazione. Si ama pregare in un modo che talvolta non è che uno sfogo incoerente ed emotivo per impetrare che i nostri desideri siano esauditi... senza, forse, darsi la pena di cooperare attivamente alla nostra vera evoluzione.  I temperamenti che sono sotto l'influenza dei Pesci, non conoscono generalmente che cosa sia la vera meditazione, e i contatti che essi cercano di stabilire con la loro anima, non sono, in fondo, che il mezzo di raggiungere un delizioso stato di soddisfazione emotiva, di cui essi sono molto desiderosi. Questi contatti sono anche il mezzo per produrre stati di esaltazione e di superiorità, un'evasione dal comune e dall'ordinario, e sono molto affini, benché su di un piano superiore, alle soddisfazioni ricercate dai beoni e dalle persone sensuali. Tutto questo potrà sembrare a qualcuno un giudizio duro, ma in fondo non è che della sana psicologia, e si deve riconoscere anche che soltanto con la durezza potranno alcuni temperamenti Pesciani essere distaccati da tali dottrine dell'Era che sta per finire. Vi è, inoltre, una ragione molto sana per scoraggiare tutti i Pesci - eccettuato quelli altamente evoluti - dal seguire la meditazione fatta a modo loro... Poiché essi, perfino più degli Scorpioni, sono minacciati da gravi pericoli provenienti dal piano astrale. Ossessione e follia stanno sempre in agguato accanto ad essi, dietro quella sottile parete che li separa dai piani invisibili, e di cui abbiamo già accennato. Questo è vero non soltanto per i Pesci, che sono sotto l'influenza diretta del psichico e mistico Nettuno, ma anche per tutti coloro che hanno Nettuno in una posizione importante al momento della loro nascita. E se Nettuno trovasi in una posizione così detta afflitta, nel linguaggio astrologico, il pericolo è elevato alla ennesima potenza. L'antipatia verso l'astrologia, è una delle caratteristiche di tutti coloro che hanno forti tendenze mistiche; e ciò, nonostante il fatto che tutti gli studiosi seri sappiano che le stelle forniscono la chiave per interpretare le grandi Scritture del mondo. I Cristiani stessi, con l'uso ben noto del Pesce come loro simbolo, rivelano la loro conoscenza del nesso che vi è fra la religione cristiana e il cambiamento dei cicli, del tramontare dell'Era dell'Ariete perché potesse subentrare l'Era dei Pesci; significato speciale ha pure il fatto che il Cristo scelse buon numero dei Suoi discepoli fra i pescatori, e li istruì affinché divenissero « pescatori di uomini ». In altre parole, molti particolari ci fanno comprendere che il Cristo ed i Suoi discepoli erano a conoscenza del significato dello Zodiaco. Può essere interessante il sapere che, secondo gli insegnamenti astrologici, gli avvenimenti storici non possono ripetersi che al compiersi di un anno siderale, il quale dura approssimativamente 25.000 anni. Così, prima che si ripeta sulla terra l'avvento del Cristo, di un messaggero divino simile a Lui, se ne dovranno succe-dere undici altri, che rappresentano le varie ere, sotto l'influenza dei successivi segni zodia-cali Acquario, Capricorno, Sagittario, ecc. Dunque, a meno che non ci si liberi dell'idea che il Salvatore o Messaggero Divino che si attende debba avere le stesse caratteristiche di Colui che è stato il Messaggero Divino dell'epoca dei Pesci, si corre il rischio di non rico-noscerlo quando apparirà sulla terra in mezzo a noi. Anche a suo tempo ciò avvenne. E chi sa che, data questa incomprensione, non si ripeta anche il fatto della persecuzione! Ritorni-amo, ormai, allo studio delle caratteristiche dei Pesci, studio che ci conduce a compren-derli, a compatirli quando si tratta di uno dei due tipi e ad ammirarli nel caso dell'altro tipo.

 Tipo: quelli che hanno bisogno della nostra comprensione amorevole e sono i derelitti, i più pietosi tipi dell'umanità. Vivono alquanto oziosi, irrequieti, senza concluder mai nulla di buono. Melanconici, pessimisti, fatalisti, e così sensitivi e con così pronunciate tendenze medianiche, che ognuno può procurar loro sofferenza e nuocer loro. Sono sempre incerti e vacillanti, e quantunque siano un po' di ogni cosa, non sono mai nulla in particolare. E' notevole che anche quando sono dei criminali, non possiamo nutrire sentimenti di amarezza verso di essi, ma solo compassione. Ci accorgiamo che prendono sempre la via sbagliata, qualunque cosa facciano, ma solo per debolezza, non per deliberata scelta. Questi tipi non hanno mai dell'entusiasmo in sé, poiché l'entusiasmo si sprigiona come canto dei cuori giovanili, e sgorga spontaneamente quando si possiede la capacità di fare nuove e meravigli-ose scoperte nella vita e nelle persone. I Pesci non sono mai giovani, e non fanno mai delle scoperte. Ogni cosa appare vecchia ad essi, sin dal momento che entrano sulla scena della vita. La loro coscienza è carica di memorie, la maggior parte tristi, ed è per questo che sono sempre annoiati e stanchi. Che cosa ci può essere di nuovo sotto il sole, per chi ha compiuto un così lungo viaggio? e che cosa possono essi desiderare, all'infuori dell'oblio, la disso-luzione, e il ricominciare da capo un nuovo ciclo? Desiderano infatti, l'evasione dalla vita presente cosa ardentemente che, ben spesso, ricorrono al bere, all'uso delle droghe, degli stupefacenti, a qualunque cosa, insomma, che li metta in grado d'illudersi che la vita ha qualcosa di piacevole anche per loro. Sono talvolta molto reticenti sui loro affari privati, oppure si abbandonano a parlare troppo liberamente. Sono molto riluttanti a riconoscere le loro peculiari debolezze. Raramente riusciamo a conoscere il vero carattere dei Pesci, perché essi si compiacciono di assumere vari ruoli, o caratteri, o personaggi, nella qual cosa riescono con grande abilità. Altro difetto la tendenza a preoccuparsi, a prevedere il peggio. Sono, però, molto portati a dare agli altri quello che essi posseggono, se gli altri ne hanno bisogno, anche se con il rischio di ridursi all'elemosina. Trascurano il loro aspetto personale esteriore. Non hanno molto discernimento e si rimettono frequentemente al consiglio altrui. Talvolta, agiscono con completa assenza di scrupoli, oppure sono vittime dell'assenza di scrupoli degli altri, dei quali si fidano troppo ciecamente. Di regola, non godono felicità domestica, e ciò è dovuto in parte al fatto che essi hanno la tendenza a biasimare coloro che hanno vicino, per i loro insuccessi e difetti.

2° Tipo: i Pesci evoluti sono quasi una classe a parte degli altri mortali, sono un po' isolati come il Cristo; solitari come lo sono coloro che posseggono le grandi virtù. Vi possono, quindi, essere pochi simili a loro. Il loro tocco e il loro sguardo può guarire gli infelici ed i malati, mentre la comprensione, assolutamente unica, li rende tolleranti di tutte le debolezze umane. S'interessano di tutto ciò che è in relazione con i mondi spirituali od invisibili e, veramente, credono alla scienza dell'Anima. Allo stesso tempo non trascurano le cose della terra, adorano appassionatamente la bellezza, l'arte, il lusso, i fiori, gli alberi, i tramonti dai forti colori, le albe, la maestà della tempesta sul mare, e tutti i magnifici spettacoli della natura. Hanno ideali grandiosi, e la loro mente abita generalmente sulle pure, verginali cime della montagna del pensiero, mentre le loro mani sono attivamente occupate nel lavoro del mondo. Infatti, sono così religiosi e mistici, che il loro rischio è di vivere troppo costante-mente in estatica contemplazione spirituale, il che, non essendo cosa naturale per l'umanità, nuoce all'organismo, e sottrae loro della vitalità. Essi dovrebbero tener presente che una tensione troppo prolungata arreca precisamente l'effetto non desiderato, e, cioè, la debolezza. Essi vogliono il potere, quello che nasce nel riposo, e che viene esercitato con il volere quieto e ragionevole. Si consiglia a tali tipi di non essere troppo dolci e troppo devozionali, come capita di esserlo talvolta a coloro che sono nati in Vergine. Per tutta la loro vita debbono proteggersi da coloro che sono tentati di approfittare della loro generosità, della loro manca-nza di egoismo, e del loro spirito di sacrificio. Purtroppo è così. Vi sono sempre coloro che cercano di trarre vantaggio egoistico da chiunque sia disposto a sacrificarsi per gli altri. E' necessaria molta discriminazione nella vita e, siccome i Pesci sono coscienziosi... fino all'eccesso e a loro sembra di non fare mai abbastanza per i propri superiori, o per i propri cari, spesso capita loro di trovare persone poco scrupolose. Il tratto più bello del loro carattere è, forse, quello di sapere amare nel modo più elevato e più nobile, con distacco, tenerezza e compassione. Sono amici e soci ideali. La loro debolezza spiccata è che agiscono con poca sicurezza di se stessi, e poca fiducia in quel che sanno fare e quindi privano l'umanità del beneficio della loro dottrina, cultura e saggezza interiore. Appaiono troppo modesti per assumere responsabilità. Se nel loro oroscopo non appaiono Marte, Saturno, Urano, che sono pianeti datori di forze, non saranno mai capaci di compiere alcunché di notevole, nonostante i talenti posseduti. Questi Pesci che hanno nel loro cuore tal tesoro di saggezza dovrebbero acquistare un po' dell'audacia e della baldanza delle persone che hanno molto meno entro di loro, ma hanno qualcosa di più, come doti esteriori. La salute dei Pesci, di regola, non è molto forte, e ciò, in massima parte, è loro colpa, loro trascuratezza; quindi, tale condizione può venir migliorata. Sono troppo abituati ad assume-re un atteggiamento mentale negativo e, poi, a immergersi in un lungo riposo letargico, dal quale non si riscuoteranno nemmeno per fare una bella passeggiata che gioverebbe tanto al loro fisico. Talvolta, mangiano troppo, si abbandonano anche a soddisfare altri appetiti, con il risultato che una decadenza generale s'impossessa di essi. Possono soffrire di gotta, di disturbi intestinali, di nevrastenia. Quest'ultima è dovuta alla recettività della loro natura, che richiederebbe un più positivo atteggiamento mentale, combinato con l'uso di disinfettanti e altri aiuti, per immunizzarsi dalle malattie fisiche. Infatti, siccome la dissoluzione è sempre in agguato intorno ai Pesci, dovrebbero adottare ogni precauzione, nell'interesse della loro conservazione. E per impedire al male e alla decadenza di impossessarsi di loro, è consigliabile che coltivino le virtù del loro segno opposto, la Vergine, specialmente per ciò che concerne il cibo, la morale, la salute e la cura della loro apparenza esteriore; ciò avrà una benefica influenza su di essi, risvegliando un po' d’interesse per il futuro, invece di trovarli sempre in contemplazione del loro passato. I nati in Pesci possono essere eccellenti artisti, musicisti, filantropi, marinari, direttori di prigioni, di ospedali e di ogni istituzione del genere, e attori di prim'ordine. Sono ottimi guaritori, perché riescono ad aiutare gli altri, avendo in se stessi le caratteristiche di tutti i segni. Possono anche essere buoni scrittori di soggetti spirituali, in forma di romanzo, o anche di misteriosi romanzi gialli. Possono facil-mente sviluppare qualità medianiche, sono buoni predicatori, e possono occupare posti im-portanti in organizzazioni religiose. Del resto, sono sempre pronti ad offrire e a donare i lo-ro servigi. S'incontrano Pesci ad ogni livello di vita, ma specialmente occupati in lavori non cospicui, poiché molto volentieri si prestano a fare il lavoro necessario per altre persone, che molti altri più pretenziosi si rifiutano di eseguire; infatti, la nota predominante della loro vita è servizio e sacrificio. Le persone che più vanno d'accordo con i Pesci sono coloro che sono nati nei segni della terra e dell'acqua: Toro, Cancro, Vergine, Scorpione e Capricorno. Il colore favorevole ai Pesci è il turchino e il rosso la pietra, crisolide e chiar di luna; la nota dominante il do;il metallo, lo stagno; i sensi, l'odorato e il gusto sono molto sensibili ed importanti dal punto di vista occulto.

Per ricapitolare, diremo ancora che al tipo di Pesci spirituale ed evoluto appartengono coloro che, giunti al 6° segno (Bilancia), si decisero a dirigere il loro principio creativo verso l'alto. Coloro che appartengono al tipo non evoluto hanno continuato in tutto il ciclo zodiacale, che per loro è adesso alla fine, a lasciare il loro principio creativo rivolto verso le sfere più basse e sono rimasti dei buoni animali e nulla più.

Il 1° tipo è creativo, nel senso più alto della parola, o comincia ad esserlo; il 2° tipo è semplicemente procreativo. Il 1° tipo sta lavorando alla divina alchimia, che porterà alla «immacolata concezione», la quale dovrà aver luogo nella testa, fra le due correnti, positiva e negativa, fra il principio lunare e quello solare.Ciò è la prova evidente che la metà della 4a Ronda è stata superata, e che si ècominciata l'ascesa sul Sentiero evolutivo propriamente detto. E' interessante notare che i Pesci appartenenti a questo tipo mostrano una volontà sviluppata, a differenza degli altri, che ne difettano enormemente. Finiamo con un augurio; e, cioè, che tutti i Pesci sviluppino la volontà, sì che in loro prenda il sopravvento il migliore dei due Pesci.

 

Fonte: http://www.unirenellamore.com/raggi_teosofici/12_Pesci.doc

Sito web da visitare: http://www.unirenellamore.com/

Autore: A. Mattioni

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