Yoga

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Yoga

Yoga, Cosa e’ e Cosa non e’? 

Sullo Scrittore

Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf e’ uno dei migliori Yogin dell’ovest. Ha trascorso la maggior parte della propria vita al servizio del genere umano e nell’aiutare i propri studenti a raggiungere sia una salute radiosa e che lo sviluppo spirituale attraverso la pratica dello Yoga.

Yogacharya Akif Manaf e’ nato a Baku, Azerbaijan, nel 1958. Tra il 1975 e il 1980 ha studiato Economia Cibernetica presso l’Istituto d’Economia di Mosca.Nel 1980 ha ottenuto la Laurea di Primo Livello in Economia e Matematica. Nel 1984, dopo aver discusso la propria tesi di Master in Economia, ha iniziato a lavorare come Professore presso l’Istituto di Economia di Mosca. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato in Filosofia.

 

Yogacharya Akif Manaf ha iniziato i propri studi di Yoga quando aveva 7 anni e all’éta di 14 ha iniziato a praticarlo regolarmente. Il suo interesse per lo Yoga e per le filosofie orientali si sono sviluppati nel tempo, tanto da portarlo a trasferirsi in India nel 1989. Li’ ha imparato la lingua sanscrita ed e’ diventato un esperto di Veda e della filosofia di Yoga. In India e’ stato educato da molti Maestri di Yoga in modo tale da poter avanzare fino allo stadio di Yogin. Ha vissuto per un considerevole periodo di tempo in Himalaya, dove e’ stato educato da veri Maestri Yoga. Li’ ha imparato la filosofia segreta e le tecniche originali del Sistema Originale di Yoga.

 

Yogacharya Akif Manaf ha iniziato a dare lezioni di Yoga nel 1994, presso lo Yoga Academy da lui fondato. Nel 1995, ha ottenuto il titolo di Maha Yogi, che significa “Grande Yogin” dal Grande Maestro di Yoga Maha-Vishnu Mahesh Yogi, che vive in Himalaya.

Nel 2007,  Maha Yogi Akif Manaf ha acquisito il titolo di Yogacharya.  Yogacharya è la combinazione di due parole in sanscrito: Yogae Acharya. La parola  Acharya significa “esperto”, “Maestro”, “esempio”, “chiave” o “chi apre”. Di conseguenza il significato di  Yogacharya è “Maestro di Yoga”, “la persona-chiave per i segreti dello Yoga”, oppure “la persona che apre la porta che conduce alla sommità dello Yoga”.

 

Nel 2009,  Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf è stato onorato del titolo di  Paramahamsa. Questa è una parola sanscrita che, a sua volta, è una combinazione di due parole: Parama e Hamsa. La prima può essere tradotta come “superiore”, la seconda come “cigno”, quindi la parola sanscrita Paramahamsa significa “Cigno Superiore”. Il cigno ha una speciale abilità che è quella di poter separare il latte dall'acqua mentre sta bevendo il miscuglio. Allo stesso modo un Paramahamsa, in ogni momento della vita, può separare la realtà dall'illusione; cioè il Paramahamsa può distinguere tra lo spirito e la materia. Dove finisce la materia e  inizia lo spirito? E dove lo spirito finisce e inizia la materia? Un Paramahamsa ha risolto questo mistero.

Il titolo Paramahamsa è dato ai saggi illuminati. Un cigno si sente a proprio agio sia nell'acqua che sulla terraferma. Allo stesso modo un vero saggio si sente tranquillo sia a livello materiale come a livello spirituale. Nella letteratura yoga un cigno rappresenta la purezza, la spiritualità e la trascendenza. Inoltre, il cigno è simbolo di forza spirituale, discipilina e tenerezza. Il cigno, inoltre, è l'unico uccello che può volare sull'Himalaya.

Paramahamsa Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf  insegna il Sistema Originale di Yoga ed incarna le virtù della disciplina: gentilezza, pazienza, umiltà, forza spirituale, rigore, senso dell'umorismo, altruismo,  Ahimsa (non-violenza), compassione e comprensione. Come avveniva con molti antichi Grandi Maestri di Yoga, molti di questi insegnamenti vengono impartiti in maniera non verbale; cioè gli studenti possono sentire la verità e fare rapidi miglioramenti semplicemente stando in sua presenza.

 

Paramahamsa Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf ha iniziato centinaia di migliaia di persone alla pratica dello Yoga. Egli è conosciuto come “l'ultimo Maestro dei Maestri”, “il grande saggio Patanjali di oggi”, e “la pietra fondamentale dello Yoga”. È riconosciuto come una figura di primo piano nel campo dello Yoga.

 

Paramahamsa Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf ha insegnato, e sta insegnando attualmente, presso molte istituzioni, tra queste la  Bilgi University e la  Bosphorus University, ad Istanbul. Il suo principale obiettivo continua ad essere il lavoro di trasmissione della propria conoscenza ed esperienza alle persone presso lo Yoga Academy da lui fondato in Turchia.

 

I libri e i CD dello Paramahamsa Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf sono disponibili anche in turco e in inglese.

Per ulteriosi informazioni sullo Yoga, si prega di contattare lo Paramahamsa Yogacharya Maha Yogi Akif Manaf presso i seguenti recapiti:

Sito web: www.yogaakademi.com

 

 

Introduzione

L’unificazione della mente e della consapevolezza e’ essenziale per provare il Sistema Originale di Yoga successivamente.

Rig Veda

 

Il termine Yoga, usato in questo libro,  riferisce al Sistema Originale di Yoga. Così, questo libro non appartiene a nessun tipo o scuole di oggi prevalente cosiddetto 'yoga'. Anche se questi tendono ad utilizzare alcuni aspetti del Sistema Originale di Yoga. Infatti, non possiedono i suoi effetti positivi, né i suoi benefici. Questo argomento sarà coperto in modo più dettagliato nei prossimi capitoli.

 

Questo libro si propone di fornire ai lettori con una conoscenza completa e lucida del Sistema Originale di Yoga e quindi, a tal fine, si basa su fonti autentiche.

 

Magari la conoscenza di Yoga potrebbe essere confrontata ad un fiume. Un fiume comincia il suo percorso dalle fonti di acqua pure e pulite nelle montagne. Mentre possiamo trovare la più chiara acqua all'inizio del fiume, l'acqua spesso può diventare fangoso e contaminati che scorre verso il basso e raggiunge l'oceano. In nessun modo possono acqua prelevata dal piede di uno spettacolo fiume pulito e chiaro come in realtà era al suo fonte. Quindi, se cerchiamo di determinare la qualità del luogo in cui il fiume raggiunge l'oceano, saremmo inevitabilmente alle conclusioni sbagliate. Se vogliamo comprendere l'essenza e la particolarità delle acque dobbiamo esaminare il fiume alla fonte.

 

Allo stesso modo, per cogliere il Sistema Yoga pienamente e correttamente, abbiamo bisogno di ricavare la conoscenza dello Yoga dalle sorgenti originali. Al giorno d’oggi, la conoscenza dello Yoga rappresentato nei libri cosiddetti ‘yoga’ assomigliano alle acque fangose di un fiume che raggiınge l’oceano. Tali libri non solo disinformano e confondono i lettori, ma anche diffondono le idee contrastanti. Come risultato, le persone tendono a credere che ci siano molti diversi tipi di Yoga. Dunque questo fatto conduce a controversie sulla superiorita’ di un tipo di yoga piuttosto che un altro.

 

Ulteriormente   questa confusione apre dibattito sulla considerazione di Yoga sia una religione o non. Questo libro fornisce al lettore gli occhiali trasparenti per vedere attraverso questa confusione. Cosi’, con questi occhiali, i lettori possono immergersi nelle acque fangose del discorso contemporaneo sullo Yoga e distinguere il bene dal male per se stessi. In altre parole, con la conoscenza gli occhiali che mettiamo a disposizione in questo libro, sara’ possibile per chiunque di distinguere tra informazioni corrette e false sullo Yoga.

 

 

Il Sistema Originale di Yoga

Maha Yoga e’ il sistema originale e base di yoga.                                                                                   Yoga Shikha Upanishada

Il Sistema Originale di Yoga si chiama Maha-YogaMaha vuol dire ‘grande’ o ‘altissimo’. Infatti, nella letteratura Vedica il Sistema Originale di Yoga riferisce a ‘grande’ o ‘supremo’. Il Sistema Originale di Yoga configura centinaia e/o migliaia di tecniche diverse. Queste tecniche sono alla base del Sistema Originale di Yoga e come tale in grado di soddisfare esigenze di ogni e qualsiasi. Quindi non ha alcun senso per inventare diversi tipi di ‘yoga’ come un mezzo per soddisfare esigenze particolari. Quando praticata nella sua forma originale, lo yoga ha un impatto positivo su tutti gli aspetti dell’organismo umano e il suo sviluppo.

 

In un’occasione, il leader di una setta religiosa che nascondeva il suo vero scopo dietro il termine Yoga, ha risposto con una forte reazione alla mia spiegazione sul Sistema Originale di Yoga, affermando: “Non esiste una cosa come il Sistema Originale di Yoga.” Questa reazione esemplifica l’ignoranza e l’intolleranza dei leader di una cosiddetta’  ‘societa’ yoga’. Il vero scopo di tali cosidette societa’ yoga non e’ quello di trasmettere la conoscenza dello Yoga, ma di diffondere le loro credenze religiose, pertanto il lavaggio del cervello della mente senza pretesi. Queste sette religiose che operano sotto il nome di ‘Centri di Yoga’ e/o ‘Centri di Meditazione’ contaminano le menti delle persone con idee nocive, utilizzando tutti i tipi di invenzioni che chiamano Yoga. I leader di questa ‘societa’’ tendono a trascurare I principi fondamentali e le tecniche del Sistema Originale di Yoga come apparentemente inessenziali. Cosi’, la loro negazione dell’esistenza del Sistema Originale di Yoga non e’ solo irresponsabile, ma anche in contrasto con il fatto che le conoscenze di base che impiegano deriva dal Sistema Originale di Yoga stesso. Quello che stanno realmente facendo e’ ‘sputare nel pozzo da cui bevono’. Mentre i metodi falsi che esse proclamano, ‘yoga’ o ‘meditazione’ possono soddisfare lo scopo della loro setta, ma anche portare a speculazioni pericolose.

 

Una spiegazione del Sistema Originale di Yoga puo’ effettivamente essere trovata nella letteratura Vedica. Queste spiegazioni sono generalmente in format di un breve riassunto. La conoscenza di base convogliata nella letteratura Vedica e’ spiegata piu’ in dettaglio nei libri diBrahmana, Aranyaka and Upanishada. Tuttavia, e’ indispensabile che le tecniche introdotte nel Sistema Originale di Yoga vengano apprese nei loro aspetti particolari sotto la guida di un vero maestro di Yoga.

 

Il Sistema Original di Yoga si chiama Maha-Yoga e si compone di otto parti. Queste otto parti, tecnicamente denominato Ashta-Anga—costituiscono elementi della struttura generale del Sistema Originale di Yoga. Ashta e’ la parola sanscrita per ‘otto’ e Anga la parola sanscrita per ‘parte’. In ognuna delle otto parti ci sono centinaia o migliaia di tecniche introdotte. Cosi’ il modus operandi della pratica e’ composto da otto parti.

 

Il Sistema Originale di Yoga si basa su un controllo progressivo. Yama (controllo) e’ sviluppato passo per passo e raggiunge il suo massimo livello con Samyama (super-controllo). Sam che significa ‘super’ e’ collegato qui a Yama  (controllo) come prefisso. Yama e’ strettamente legata alla ‘concentrazione’. A questo livello di Samyama, la concentrazione e’ sviluppata nella super-concentrazione, che si chiama Samadhi.  La concentrazione sara’ legata alla ‘connessione’ immediatamente. Quando la concentrazione raggiunge il suo livello piu’ alto, il collegamento diventa la super-connessione che si chiama Samyoga. Cosi’, al livello di super-controllo, la concentrazione si trasforma in super-concentrazione e il collegamento in super-connessione. Lo stato raggiunto questo livello e’ quello che noi chiamiamo YOGA, che sta per l’unificazione. Questa ci spiega perché il Sistema Originale di Yoga viene considerato da questi seguenti tre aspetti:

 

  • Samyama (Super-controllo)
  • Samadhi   (Super-concentrazione)
  • Samyoga  (Super-connessione)                                                                                                                                                                                                                                      

 

Questi tre aspetti che sono strettamente collegati tra di loro sono costitutivi e percio’ inseparabili, parti del Sistema Originale di Yoga. Super-concentrazione si trasforma in concentrazione superiore nell’ultima fase del Sistema Originale di Yoga. A questo punto la coscienza si immerge completamente con l’oggetto della concentrazione. Come conseguenza, super-connessione si trasforma in vera (superiore) unificazione.      Questa unificazione si svolge tra l’anima individuale e l’Anima Universale. Vale a dire, l’anima individuale e l’Anima Universale si uniscono e formano un insieme. Poiche’ non vi sia piu’ bisogno di controllo in questa fase, super-controllo si trasforma in vera liberta’. Cosi’,lo stato Yoga (unificazione) si trasforma in stato di Maha-Yoga (unificazione superiore). E’ in questo stato che la coscienza individuale raggiunge il suo Massimo livello.

 

Per arrivare a questo livello superiore di Yoga e’ di assoluta necessita’ che il potere di controllo e’ sviluppato passo per passo e in piu’ fasi. Ci sono otto fasi o otto parti del Sistema Originale di Yoga. Un avanzamento sulla via di evoluzione spiritual richiede che le tecniche che costituiscano ogni fase si praticano correttamente e con regolarita’.

 

Capitolo 1

Cosa E’ lo Yoga?

 

Lo Yoga e’ una parola in sanscrita, la lingua piu’ antica del mondo e la lingua madre di questo pianeta. La parola Yoga deriva dalla stessa radice della parola Yuj. Yuj significa ‘giogo’. Cosi’, Yoga  significa ‘controllo’. In altre parole, Yoga vuole dire un perfetto controllo del corpo, delle emozioni e della mente.

 

La parola Yoga significa anche ‘unire’, in altre parole vuole dire:  unire gli esseri umani insieme a viventi e non viventi, nell’universo. Le condizioni di vita il giornio d’oggi rende la gente sempre piu’ separata da una vita naturale. Gli esseri umani stanno diventando sempre piu’ distaccato dalla natura, mentre lo Yoga mantiene un collegamento costante tra l’uomo e la natura e l’universo.

 

Di conseguenza, Yoga significa ‘diventare un insieme’. Questo vuole dire una perfetta armonia e l’unione di corpo, della mente e l’anima da un lato, e la coscienza individuale diventa un insieme o stabilire il contatto con la Coscienza Universale dall’altro. Cosi’ praticando lo Yoga, una persona puo’ assolutamente controllare il suo corpo, le sue emozioni e la sua mente. Lui/Lei non si stacca dalla natura e dall’universo. Di conseguenza, lui/lei rimane in contatto con la Coscienza Universale.

 

 

Yoga Non E’ Una Religione

 

Anche se il Sistema Originale di Yoga presenta informazioni dettagliate e tecniche per quanto riguarda l’anima, Yoga non e’ una religione. Lo Yoga e’ una scienza spirituale. Imparando questa scienza, un individuo conosce I fondamenti di tutte le religioni. Lo Yoga e’ un sistema universale di sviluppo.

 

Lo Yoga sviluppa un essere umano sui temi della coscienza e dell’anima, ma  non e’ una religione basata sulla teologia e rituali. Non esiste una gerarchia o culto a un leader o una divinita’ nel Sistema Originale di Yoga. Lo Yoga e’ una fonte di informazioni spirituali. Con l’acquisizione di queste informazioni, un individuo comprende i principi fondamentali di tutte le religioni.

 

Lo Yoga e’ un ramo culturale e spirituale di conoscenza aperto a tutti gli esseri umani, senza riguardo di classe, fede, colore, razza, sesso ed eta’. Forse l’unica qualita’ essenziali necessaria per inizare Yoga e’quello di accettare l’esistenza delle potenziali segrete della coscienza umana e di avere la volonta’ di raggiungere il cima della consapevolezza attraverso la pratica delle tecniche di Yoga.

 

Il fattore che distingue lo Yoga dalle religioni e’ la sua prospettiva sul corpo, mente ed emozioni. Le religioni percepiscono il corpo, la mente e le emozioni come un ostacolo sulla strada verso l’illuminazione e come un mezzo di peccato. Mentre il Sistema Originale di Yoga insegna che il corpo, la mente e le emozioni siano una parte della verita’ universal e come potrebbe essere utilizzato per lo sviluppo, l’illuminazione e l’ascesa dell’umanita’.

 

Quando il corpo, la mente e le emozioni sono puliti e pieni di energia positiva con le tecniche di Yoga, l’individuo e’ naturalmente libero di desideri, pensieri ed azioni negativi. Utilizzando il libero arbitrio in modo positivo e valorizzando la propria fiducia in se stessi, una persona si assume la responsabilita’ del suo destino e  si emancipa dalla schiavitu’ del destino. Un individuo si riscrive cosi’ il proprio destino sul cammino verso il miglioramento della positivita’, senza chiedere la compassione degli altri.

 

Capitolo 2

I Benefici dello Yoga

 

La gente sta facendo lo Yoga da tanti anni, perche’ lo Yoga fa bene loro. In questo capitolo, daremo un breve riassunto dei benefici del Sistema Originale di Yoga. Sarete in grado di ottenere questi benefici quando iniziate il Sistema Originale di Yoga. Le cose che vi spiegheremo qui sono i benefici che otterrete dal Sistema Originale di Yoga. Quelle cosiddette scuole o tipi di ‘yoga’ che sono attualmente diffusi, non possono produrre questi benefici.

 

Quando si praticano i principi conosciuti come Yama, le inclinazioni positive saranno rafforzate, l’energia positiva e la motivazione aumenteranno,  e la persona si sentira’ che lui/lei sia faccia parte dell’universo.

 

Le posture di nome Asana lavoro sulla colonna vertebrale e la stirano, la rendono piu’ elastica e piu’ sano. Il sistema nervoso centrale e’ alimentato con il sangue ossigenato e rafforzato. Gli esercizi del corpo flettono le articolazioni, rinforzano e allungano i muscoli, stimolano e tonificano gli organi interni. L’energia bloccata viene liberata, il corpo diventa energetico e vivace. Tutto il corpo, gli organi e muscoli sono purificati con materiali nutritivi, il sangue ossigenato e la bioenergia. Ogni cellula e’ purificata, rinnovata e ravvivata. I sistemi  respiratori, nervosi, cardiovascolari, circulatori, digestivi e escretori diventano piu’ sani e lavorano in modo piu’ efficiente. Le funzioni cerebrali divantano piu’ ordinate, la mente piu’ nitida, lo stress viene espulso e la fatica si supera. (Per informazioni piu’ dettagliate, consultare il libro intitolatoYoga: Asanas – Postures.)

 

Le posture di Yoga sviluppano e migliorano la circolazione sanguigna e linfatica. Le posture con la testa in giu’ forniscono piu’ sangue al cervello e ai polmoni. Di conseguenza, questi organi sono purificati col sangue ossigenato e vengono purificati e rivitalizzati, le tossine accumulate nel cervello vengono espulse e migliorano le funzioni cerebrali. Le gambe sono purificate di sangue accumulato, che contiene i prodotti di scarto e di conseguenza il resto. Dato che l’effetto della gravita’ sia invertito, il cuore sara’ liberato della sua funzione di pompare il sangue al cervello e cosi’si rilassera’. Il corpo si rilassa a seguito della stimolazione del sistema nervoso simpatico, portando ad una maggiore qualita’ del sonno. L’umore e la visione della vita cambia in modo positivo.

 

Gli esercizi che coinvolgono posizioni di flessione agiscono come un massaggio naturale sul corpo, e quindi rivitalizzano i muscoli e gli organi interni, aumentano la circolazione sanguigna, velocizzano il trasferimento delle sostanze nutrienti e espellono le tossine. I problem legati alla colonna vertebrale, vita, fianchi e inguine sono superati. Le tossine vengono espulse e il corpo viene purificato.

 

Le posture che coinvolgono piega in avanti esercitano una pressione sugli organi interni dell’addome, avviano i loro movimenti e li purificano. I sistemi digestivi e escretori sono stimolati e cominciano a funzionare in modo piu’ efficente. I muscoli della parte posteriore del corpo e le articolazioni diventano piu’ flessibili. I reni e le ghiandole surrenali si rilassano e la fatica viene superata, il sistema urinario lavora in modo piu’ efficiente, e l’energia viene rifornita. La mente diventa serena e la consapevolezza aumenta. Quando una persona gira verso l’interno, le emozioni si calmano e l’ansia diminuisce.

 

 

Capitolo 3

La Storia di Yoga

 

Per studiare la storia dello Yoga, dobbiamo considerare la storia dell’universo. Alcune animediventano curiosi su una vita indipendente da l’Essere Assoluto e vengono dall’universo spirituale all’universo materiale. Le anime devono incarnare in modo da essere in grado di realizzare i loro obiettivi nell’universo materiale. Mentre l’anima incarnata persegue una liberta’ immaginaria, lui/lei imita Dio, cambia molti corpi ed esperimenta le avventure. Infine, dopo aver provato ripetutamente una felicita’ materiale contemporanea ed agonie, lui/lei si annoia della vita nell’universo materiale. Cosi’ un giorno lui/lei si risveglia e comincia a desiderare ardentemente la sua vera natura spirituale, vuole ritornare all’universo spirituale e si sforza per realizzare questo obiettivo. La scienza e la pratica dello Yoga e’ un biglietto di ritorno all’anima per passare dal mondo materiale all’universo spirituale.

 

Per questo motivo, quando l’universo materiale e’ stato creato, prima di tutto la scienza dello Yoga e’ stata concessa alle anime che erano li’. Questa e’ la scienza piu’ importante, perche’ le anime possono fuggire dal mondo materiale per mezzo di questa scienza e ritornare all’universo spirituale. L’universo materiale e’ creato e distrutto in cicli eterni. Quando l’universo materiale si materializza di nuovo, quelle anime che non sono in grado di tornare all’universo spirituale incarnato, e continuano la loro istruzione. Il Sistema Originale di Yoga esiste in modo che le anime possano sfuggire da questi cicli eterni.

 

La terra si rinnova circa ogni 5 o 6 milioni di anni. Questi rinnovi hanno avuto luogo sotto forma di inondazioni. Dopo che le acque si ritiravano, la vita sulla terra ha cominciato di nuovo. Dopo la costituzione dell’equilibrio di tutte le forme di vita sulla terra, le persone sono scese da un sistema pianeta superiore e hanno portato lo Yoga e la conoscenza di altri con loro. Queste persone parlavano la lingua sanscrita e la conoscenza e’ stata chiamata Veda. Cosi’ la prima civilta’ sulla terra ha cominciato. Il nome di questa civilta’ era  Civilta’ Ari. La parola Arisignifica ‘persona illuminata’. Le Aris significano le persone illuminate, la Civilta’ Ari significa ‘societa’ di persone illuminate’. La parola Arinon e’ il nome di una razza o tribu’. Il popolo della civilta’ Ari hanno praticato le tecniche di Yoga, hanno padroneggiato il corpo, la mente e le emozioni e erano in contatto costante con La Coscienza Universale senza distaccandosi dalla natura.

 

Le memorie di Aris erano cosi’ potenti che, una volta sentita qualcosa, non dimenticavano mai. Ecco perché non avevano bisogno di informazioni scritte, vale a dire che non avevano bisogno di libri. La scienza dello Yoga e’ stata tramandata oralmente dal maestro ad allievo per milioni di anni. In quei giorni i continenti erano connessi in una terra sola e la Civilta’ Ari ha governato tutto il mondo. Questo e’ il motivo per cui ci sono parole sanscrite in tutte le lingue del nostro mondo. Quando si studiano le civilta’ antiche del nostro mondo, possiamo vedere che tutti provenivano dalla stessa origine. Le posture di Yoga sono incise su reperti rinvenuti negli scavi in diverse parti del mondo.

 

Capitolo 4

Le Fonti di Yoga

 

La filosofia di Yoga, essendo stata trasmessa oralmente attraverso le generazioni innumerevoli dalla creazione dell’universo, assomiglia ad un organismo vivace che respira e che preserva la sua integrita’. Una volta la gente aveva delle memorie cosi’ potenti che uno studente non avrebbe dimenticato mai cio’ che un insegnante aveva detto. Tuttavia, come il periodo Kali-Yuga che stiamo vivendo in questo momento, le memorie della gente hanno cominciato a indebolire. Come la memoria dell’umanita’ si e’ indebolita e il suo bisogno di informazioni scritte e’ aumentato, i primi libri sono stati scritti circa 5–6 mila anni fa. Questi libri sono stati scritti in lingua sanscrita. Il significato della parola e’ ‘imparato’ o ‘nobile’.

 

Prima di tutto i quattro Veda sono stati scritti:

 

  • Rig Veda
  • Sama Veda
  • Yajur Veda
  • Atharva Veda

 

Dopo questi quattro libri di Veda sono stati scritti, i soggetti contenuti erano spiegati in dettaglio nei libri successivi: Brahmana, Aranyaka, e Upanishada. In seguito a questi libri,  I libri Purana, che spiegavano la storia dell’universo, e i libri Itihasa, che descrivevano la terra, sono stati scritti. Riferimento allo Yoga puo’ essere parlato in tutti questi libri. Anche se Yoga non e’ gestito con un titolo separato, informazioni su Yoga e’ presente in tutti questi libri. Al fine di comprendere la scienza dello Yoga, si deve studiare tutti questi libri.

 

Col passare del tempo questo e’ diventato un compito difficile; quindi circa due mila anni fa Patanjali ha scritto il libro Yoga Sutra in cui ha accennato in modo conciso la filosofia di Yoga. Patanjali ha riassunto la scienza di Yoga come in letteratura Veda. Patanjali ha spiegato il Sistema Originale di Yoga senza entrando nei dettagli in suo libro Yoga Sutra. Lo Yoga e’ stato spiegato come Ashtanga in questo libro, cioe’ come un percorso di otto gradini.

 

La parola Ashtanga e’ la combinazione di due parole: Ashta e Anga. La parola Ashta significa otto; Anga significa ‘parte’, ‘divisione’, o ‘ramo’. Cosi’ Yoga e’ composto da otto divisioni. Perche’ Yoga sviluppa una persona e prepara lui/lei per ascendere, la parola Anga puo’ anche essere interpretata come ‘passo’. Di conseguenza Yoga e’ chiamato come un percorso di otto passi. Come risultato di questo, col passare del tempo, il Sistema Originale di Yoga e’ venuto conosciuto come Ashtanga Yoga, da cui il nome il Sistema Originale di Yoga e’ diventato Ashtanga Yoga e questo e’ il nome del vero Yoga. Tuttavia questo non e’il tipo di “ashtanga yoga” del nostro attuale che consiste di molti esercizi rigorosi e faticosi che portano a lesioni. Alcune sette religiose usano la parola come una stratagemma e si presentano come “ashtanga yoga”. Bisogna stare attenti a sette religiose che agiscono sotto il nome di Yoga.

 

Capitolo 5

Yama – Il Controllo dell’Azione Universale

 

Il primo passo del Sistema Originale di Yoga si chiama Yama. La parola sanscrita Yama significa ‘controllo’. Yama e’ la prima fase del processo di sviluppo del controllo di energia. Questo passo e’ il fondamento del Sistema Originale di Yoga. I principi di Yama sono eterni e fuori gara, tempo e spazio. Nel passaggio Yama, l’individuo pratica dei principi piu’ importanti oltre la religione, la nazione, l’eta’, il sesso e il tempo.

 

Dal punto di vista filosofico, la parola Yama puo’ essere interpretata come ‘purificazione da negativi’. Praticando Yama, una persona controlla le sue azioni e quindi sfugge dalle influenze negative o dannose. Un individuo deve essere ripulito da tutte le idee negative, le parole e le azioni in modo da essere in grado di sviluppare ed evolvere spiritualmente. Per fare questo, una persona deve prima di tutto praticare il principio Ahimsa (non violenza). L’aspetto d’azione universale della vita di una persona  e’ sviluppato nella fase Yama.

 

Questa fase si basa su 10 principi:

 

  • Ahimsa –                 (Non violenza) Controllo di Violenza
  • Satya –                    (Honesta’) Controllo di Bugia
  • Asteya –                  (Non Rubare) Controllo di Possessione
  • Brahmacharya –     Controllo di Energia Sessuale
  • Aparigraha –          (Non Accumulare) Controllo di Accumulazione
  • Daya –                    (Compassione) Controllo di Odio
  • Kshama –                (Perdono) Controllo di Rabbia
  • Dhriti –                   (Sopportazione) Controllo di Debolezza
  • Mitahara –              (Mitezza) Controllo di Eccesso
  • Arjava –                  (Aderenza) Controllo di Errore

 

Praticare questi principi ha un’influenza positiva sullo stato psicologico di una persona. Un individuo ottiene quattro obiettivi con queste pratiche:

 

  • L’energia negativa viene espulsa.
  • I canali energetici sono purificati.
  • L’energia si accumula nel corpo.
  • L’energia accumulata porta a benessere fisico e allo sviluppo spirituale.

 

Se l’individuo non si adegua ai principi di Yama, la sua energia viene dispersa e i canali energetici sono bloccati. Quando questi principi vengono praticati, I blocchi energetici vengono risolti, l’energia fluisce liberamente nel corpo e l’energia accumulata porta allo sviluppo personale.

 

Yama principi sono attuati in tre livelli:

  • Baudhika:  mentale
  • Vachika:    verbale
  • Sharirik:    fisico

 

Ahimsa (Non violenza)

 

La parola Ahimsa e’ formata dal prefisso A che significa ‘non’ e la parola Himsa che significa ‘uccidere’ o ‘violenza’, ed e’ usato nel senso di ‘non violenza’. L’individuo dovrebbe astenersi da ogni tipo di violenza nei suoi pensieri, nei suoi discorsi ed azioni perché la violenza ha un effetto negativo sull’intelligenza umana e impedisce lo sviluppo.

Capitolo 6

Niyama – Il Controllo dell’Azione Personale

 

La seconda fase del Sistema Originale di Yoga si chiama Niyama. Il prefisso Ni e’ stato aggiunto alla parola Yama che significa ‘controllo’. In sanscrito, Ni significa ‘definitezza’. Di conseguenza Niyama significa ‘controllo definito’. Nella fase Niyama, una persona sviluppa l’aspetto dell’azione personale della sua vita.

 

Questa fase si basa su 10 principi:

 

  • Shaucha –                      (Pulizia) Controllo di Sporcizia
  • Santosha –                     (Sufficienza) Controllo di Avidita’
  • Tapas –                          (Isolamento) Controllo di Eccesso
  • Svadhyaya –                  (Educazione) Controllo di Ignoranza
  • Ishvara Pranidhana –   (Percezione di Essere Supremo) Controllo di Percezione
  • Astikya –                        (Fedelta’) Controllo di Devozione
  • Dana –                          (Carita’) Controllo di Egoismo
  • Hri –                              (Modestia) Controllo di Orgoglio
  • Mati –                            (Analisi) Controllo di Pensiero
  • Vrata –                          (Voto) Controllo di Fluttuazione

 

Ciascuno dei dieci principi di Yama e Niyama passi sono spiegati nei libri: Darshana UpanishadaGandharva Tantra, e Agni Purana. In queste prime due fasi del Sistema Originale di Yoga, le emozioni, i pensieri e le azioni sono analizzati e tenuti sotto controllo. Una persona non e’ piu’ schiavo delle sue emozioni, pensieri ed azioni ma diventa un maestro di loro. Questo e’ l’inizio del destino di controllo. Il processo di supervisione e di controllo sviluppa naturalmente. L’individuo cerca di controllare le sue emozioni, i suoi pensieri e le sue azioni solo analizzando loro senza mettere pressione su se stesso.

 

Dal punto di vista filosofico, il passo Niyama puo’ essere interpretato come ‘rafforzare gli aspetti positivi’. L’individuo dovrebbe sbarazzarsi di qualita’ negative e rafforzare le qualita’ positive sul percorso di Yoga. La pratica dei principi Yama e’ universale, mentre la pratica dei principi Niyama e’ personale.

 

Praticando i principi Niyama, l’individuo raggiunge le competenze seguente:

 

  • Raccogliere l’energia vitale dalla sorgente cosmica al corpo
  • Dirigere questa energia verso i centri di energia piu’ basso
  • Usare l’energia vitale per equilibrare i centri energetici
  • Elevare questa energia verso i centri energetici superiori

 

I principi Niyama sono le pratiche personale che interessino proprio all’individuo stesso. Per mezzo di questi principi, i sensi e gli organi sensoriali sono controllati.

Shaucha (Pulizia)

 

Il primo dei principi Niyama e’ il principio Shaucha. La parola sanscrita Shaucha significa ‘pulizia’. La sporcizia e’ controllata per mezzo di questo principio. La pulizia e’attualizzata in due livelli: esterni ed interni.

 

Capitolo 7

Asana – Le Tecniche del Lavoro Fisico

 

La terza fase del Sistema Originale di Yoga si chiama Asana. La parola sanscrita Asana significa ‘stare’, ‘posture’, o ‘posizione’. Per esprimere in termini generali, Asana significa la pratica di una posizione speciale prolungata, comoda e rilassata. Asana e’ descritto in testi antichi come ‘ferma e piacevole’. Asana significa lo stato di vita necessario per un individuo per rimanere composto, calmo, tranquillo, e rilassato. Le posizioni Asana sono praticate in modo che l’individuo possa sviluppare la capacita’ di sedersi comodamente in una posizione per una durata prolungata. Questo e’ da utilizzare successivamente in pratica di meditazione. Inoltre, i canali e centri energetici nel corpo diventano attivi e lavorano a seguito di queste posizioni specifiche del corpo. Cosi’ la consapevolezza dell’individuo aumenta e una base solida e’ stabilita per scoprire il corpo, la mente e l’anima. Praticare le posture non solo porta al controllo fisico ma anche al raggiungere del controllo della mente e dell’energia.

 

Le Asana fanno bene alle ossa; ai muscoli; alle articolazioni; alle ghiandole; ai sistemi cardiovascolario, nervoso, digestivo, circolatorio, linfatico, escretorio; ai correnti di energia; alla mente e all’anima. Le posture sono le pratiche psicosomatiche che rafforzano e bilanciano tutto il sistema nervoso, e portano la mente ad uno stato di armonia e tranquillita’. Il senso di soddisfazione, chiarezza mentale, rilassamento, liberta’interiore e la pace della mente sono alcuni degli effetti di queste pratiche.

 

Proprio come una casa protegge una persona dal calore del sole, le Asana proteggono una persona dalla febbre delle malattie. Le posture gettano una fondamenta per la salute. I dettagli importanti delle tecniche di Asana sono tenuti segreti affinché le persone mondane non siano in grado di danneggiare se stesse e gli altri.

 

Praticare le tecniche di Asana e’ efficace per una postura corretta, per la salute e per il corpo per ottenere una sensazione di leggerezza. I correnti d'energia del corpo conosciuti come Ida e Pingala sono equilibrati. Una persona è sana quando queste correnti di energia sono equilibrate e, malata quando sono fuori equilibrio. Praticare le posture porta alla resistenza fisica e alla direzione di energia per ogni punto del corpo. Le tossine nel corpo vengono espulse, organismo guadagna la vivacità, e il sistema nervoso si sviluppa. Una persona si sente più energetica e rilassata nello stesso tempo. Un individuo liberato di tensioni interne, trova più facile occuparsi delle crescenti tensioni esterne della vita moderna.

Le Asana creano un’armonia tra il corpo e la mente affinché il rilassamente fisico e mentale possa essere raggiunto. La pratica regolare di posizioni di Yoga ringiovanisce tutto il sistema fisiologico. Le posture sono veramente importanti per l’organismo per sviluppare la sua resistenza contro le malattie e proteggere la salute umana. Le Asana colpiscono sopratutto il sistema endocrino e nervoso. Poiché tutti i sistemi nell’organismo sono interconnessi l’un l’altro, gli effetti positivi su questi due sistemi portano all’inoltro degli stessi effetti positivi agli altri sistemi.

 

Capitolo 8

Pranayama – Le Tecniche della Respirazione e Bioenergia

 

Il quarto passo del Sistema Originale di Yoga si chiama PranayamaPranayama e’ la combinazione di due parole: Prana e Ayama. La parola Prana significa ‘energia’, la parola Ayama significa ‘controllo’. Di conseguenza la parola Pranayama significa ‘controllo dell’energia’.

 

Inoltre, la parola Prana vuole dire ‘respirazione’ o ‘respiro’, la parola Ayama significa ‘tenere’. Cosi’ la parola Pranayama vuole anche dire ‘tenere il respiro’.

 

Oltretutto, la parola Prana ha anche i significati ‘vita’, ‘vivacita’’, ‘vento’, e ‘potere’. La parola Ayama significa anche ‘prolungare’, ‘ampliare’, e ‘diffondere’. Come si puo’ capire da queste spiegazioni, tutte le funzioni respiratorie sono rafforzate, prolungate e controllate durante Pranayama.

 

Un altro significato della parola Prana e’ ‘energia cosmica’ o ‘energia vitale’. Prana e’ definita come ‘energia cosmica’; questo e’ un tipo estremamente fine di energia che e’ presente ovunque in tutto lo spazio. Prana e’anche definito come ‘energia vitale’ dovuto al fatto che le funzioni vitali del corpo dipendono da questa energia. Prana circola all’interno del corpo e sopporta tutte le funzioni vitali dell’organismo; a parlare in termini di terminologia moderna, questo puo’ essere chiamato ‘bioenergia’.

 

Spiegare la parola Prana e’ difficile come spiegare l’universo stesso. Prana e’ l’energia fondamentale che e’ diffusa nello spazio e permea in tutte le dimensioni dell’universo. Prana e’ presente nella base di energie fisiche, mentali, intellettuali e sessuali. Prana e’ la sorgente di tutte le vibrazioni di energia. Prana e’ il fondamento di tutte le energie fisiche: calore, luce, gravita’, magnetismo ed elettricita’.

 

Il segreto o l’energia potenziale presenta in tutti gli esseri viventi e che emerge nella giusta quantita’ nei momenti di pericolo e’ l’energia conosciuta come Prana. Prana e’ la forza che mette tutto in moto. Prana e’ la causa della realizzazione di processi di creazione, protezione e distruzione. La forza, facolta’, potere, vitalita’, e vita emergono per mezzo di Prana.

 

L’energia Prana e’ il nutriente liquido che nutrisce le radici dell’albero di vita. Prana e’ il respiro vitale di tutti gli esseri viventi nell’universo. Gli esseri viventi sono nati per mezzo di energia, vivono per mezzo di questa energia e quando il corpo muore, l’energia individuale  si unisce con l’energia cosmica. Prana e’ il centro della ruota di vita. Prana e’ il fondamento di ogni cosa nell’universo. Pranapermea verso il sole, la luna, la terra, le nuvole, il vento e tutte le forme materiali.

 

Capitolo 9

Pratyahara – Le Tecniche Astrali

 

Il quinto passo del Sistema Originale di Yoga si chiama Pratyahara. La parola sanscrita Pratyahara significa ‘ritiro’, ‘rimozione’, o ‘lasciare’. Dal punto di vista piu’ ampio, la parola Pratyahara significa ‘il ritiro dei sensi dagli oggetti materiali’. Quando la mente delle persone e di intelletti si arrendono ai loro sensi e presentano ad essi, il loro sviluppo e’ ostruito.

 

Per mezzo delle tecniche determinate nel passo di Pratyahara, l’individuo si ritira i suoi sensi da oggetti materiali e prende il controllo dei sensi. Cosi’ lui/lei diventa libero di essere schiavo di suoi sensi. I sensi sono presi completamente sotto controllo nel quinto passo del Sistema Originale di Yoga.

 

Le pratiche Pratyahara portano alla direzione naturale dei sensi e al raggiunto ad uno stato oltre essi piuttosto che coprire, fermare, o sopprimerle. Questa pratica comporta la calma dei sensi affinché l’attenzione sfocata possa essere fissata e aumentata.

 

Pratyahara si attualizza in quattro fasi:

 

  • Yatamana
  • Vyatireka
  • Eka Indriya
  • Vashikara

 

La spiegazione dettagliata dei significati delle fasi YatamanaVyatirekaEka Indriya, e Vashikara saranno dati nel libro Yoga: Pratyahara – Astral Techniques. Le tecniche Pratyahara proteggono il corpo dagli effetti esterni ed aiutano l’energia interiore a fluire senza impedimenti. Per mezzo di queste tecniche, la mente diventa serena, la concentrazione diventa piu’ chiara, il fuoco interno rafforza e gli eventi nel mondo esterno non disturbano piu’ l’individuo. Gli organi sensoriali (lingua, naso, orecchie, occhi e pelle) si ritirano dall’esterno verso il centro per osservare il mondo interiore.

 

Gli organi sensoriali hanno l’antenna come estensioni al livello energetico. Queste estensioni vagano fuori come i tentacoli di una piovra per perseguire gli oggetti materiali. Questa confusione disturba la mente e lascia l’individuo senza protezione contro le influenze esterne. Le estensioni energetiche degli organi sensoriali ritirano per mezzo delle tecniche Pratyahara, la mente si rilassa e l’individuo si concentra sul suo mondo interiore.

 

Quando Pratyahara e’ raggiunto, l’individuo e’ impegnato nella cosa su cui lui/lei si sta concentrando nella misura che lui/lei non puo’ essere consapevole dei stimoli esterni e non percepisce nessun suono, visione o odore. L’individuo si concentra sulle influenze interne delle tecniche di Yoga e utilizza il corpo come un laboratorio sperimentale. Cosi’ il processo di auto-scoperta e l’evoluzione e’ sperimentato ad un livello piu’ puro e piu’ dettagliato.

 

Capitolo 10

Dharana – Le Tecniche della Concentrazione

 

Quando le azioni sono prese sotto controllo per mezzo dei principi Yama e Niyama, il corpo e’ rafforzato per mezzo delle tecniche diAsana, la mente e’ purificata per mezzo di Pranayama, i sensi sono presi sotto controllo per mezzi di Pratyahara, l’individuo raggiunge al sesto passo del Sistema Originale di Yoga.

 

Il sesto passo del Sistema Originale di Yoga si chiama DharanaDharana e’ la prima fase di controllo mentale. La radice della parola sanscrita Dharana e’ la parola Dhri. La parola Dhri significa ‘tenere’. Di conseguenza, Dharana e’ il processo di tenere la mente su un oggetto. La mente deve essere tenuta su un oggetto e impedita di saltare ad un altro oggetto. Per questo motivo, Dharana e’ il processo di concentrare la mente su un oggetto. La concentrazione mentale, cioe’ Dharana, e’ oltre le emozioni, i pensieri, i desideri e i comportamenti.

 

Le tecniche di Dharana sviluppano la capacita’ di concentrarsi senza rompere la propria concentrazione e portano energia e concentrazione alla profondita’ interiore di un individuo. Dharana e’definito come la focalizzazione costante della mente su un singolo oggetto per un tempo particolare. Secondo il Sistema Originale di Yoga, la concentrazione si attualizza quando la mente si concentra su un oggetto senza distogliere l’attenzione per 12 secondi.

 

L’individuo studia le funzioni mentali e le prende sotto controllo praticando le tecniche di concentrazione nella fase Dharana. In questa fase, un individuo impara come concentrarsi completamente su un oggetto o un’attivita’. La mente dovrebbe raggiungere il silenzio per essere in grado di conseguire la concentrazione profonda.

 

 

Raggiungere Il Silenzio Mentale

 

Per ottenere il silenzio mentale, sdraiatevi a faccia sul pavimento in posizione Shavasana. Siate completamente rilassato. PraticatePranayama e Pratyahara. Concentratevi la vostra mente sul vostro respiro. Lasciatevi in affanno naturale ogni volta che espirate ed ascoltate il silenzio mentale. Se entra nella vostra mente qualche pensiero, non tenetelo stretto, basta guardarlo e lasciarlo passare.

 

Se I flussi di pensiero continuano, basta guardare loro e non lasciate la vostra mente soffermarsi su di loro. Siate un osservatore silenzioso. Dopo un po’, il flusso dei pensieri si concludera’ e le visioni diverse possono essere viste. Non tenetevi a queste visioni, basta guardare e lasciarle passare.

 

In questo modo la vostra mente iniziera’ a immergersi nel silenzio naturale. Potete addormentarvi durante questo processo. Non combattete contro il sonno, lasciatevi rilassare completamente. Potete sognare nel vostro sonno; non appagatevi a questi sogni, fateli passare.

 

Quando vi svegliate, tenete la vostra mente al confine tra sonno e consapevolezza e continuate ad immergervi nel silenzio. Quando la vostra mente raggiunge il silenzio universale, non sentirete piu’ i suoni provenienti dall’esterno. Vi sentirete molto rilassati, gioiosi e leggeri. Potete effettuare un viaggio mentale ad una delle dimensioni dell’universo in questo periodo.

 

Capitolo 11

Dhyana – Le Tecniche della Meditazione

 

La settima fase del Sistema Originale di Yoga si chiama Dhyana. Dhyana e’ la seconda fase del controllo mentale. La radice della parola sanscrita Dhyana e’ la parola Dhyai. La parola Dhyai significa ‘concentrazione profonda’ o ‘meditazione’. Quindi Dhyana e’ il processo di tenere costante e in interrotto un’immagine con la coscienza per mezzo di concentrazione profonda.

 

Dhyana e’ raggiunto quando la concentrazione si approfondisce, mantenendo un’immagine ininterrottamente e continuamente nella coscienza per un periodo di tempo sufficiente. Questa concentrazione profonda, continua ed ininterrotta e’ la spiegazione del processo di meditazione. Secondo il Sistema Originale di Yoga, se la concentrazione dura per 144 secondi senza deviazione di attenzione, la meditazione si realizza.

 

Dhyana e’ lo stato di concentrazione profonda, continua e ininterrotta, che e’ la meditazione. Nello stato Dharana (concentrazione), la mente si immerge ancora in pensieri e diverge dalla concentrazione, mentre nello stato Dhyana (meditazione), la mente e’ sotto controllo e non devia dall’oggetto di concentrazione. Quindi Dhyana o la concentrazione profonda ininterrotta o la meditazione continua senza sosta per ore.

 

Dhyana (meditazione) si differenzia dal passo precedente Dharana (concentration) perché l’abilita’ di concentrarsi e’ stata affinata e sviluppata. Il focus non e’ piu’ su un singolo oggetto ma si e’ diffusa a tutta la coscienza.. La mente diventa silenziosa durante Dhyana, il flusso dei pensieri finisce e la serenita’ e’ vissuta.

 

In generale, la mente e’ frammentata e dispersa; ma e’ allo stesso tempo piena di tanti pensieri e lavora continuamente. In questa situazione sembra impossibile concentrarsi su un singolo oggetto. Per mezzo delle tecniche di Dhyana, e’ possibile raccogliere l’energia mentale e indirizzarla verso un oggetto.

 

L’individuo non forza la sua mente a concentrarsi durante la meditazione; poiché la mente sia sotto controllo e tranquilla, si concentra sull’oggetto scelto e non si stacca da esso. Per questo motivo, e’ impossible praticare la meditazione vera senza practicare prima le tecniche date nei primi sei passi del Sistema Originale di Yoga. I cosiddetti evocati metodi di meditazione attualmente diffuse, non hanno nulla a che fare con la meditazione vera che si chiama Dhyana.

 

Un’altra regola importante della meditazione: Per l’energia per essere in grado di fluire liberamente nel canale Sushumna Nadi  e per l’individuo a non addormentarsi, la meditazione dovrebbe essere sempre fatta in Padmasana , Siddhasana o altre posizioni sedute in cui la parte posteriore e’ in posizione verticale (Per maggiori dettagli fare riferimento al libro Yoga: Asanas – Positions). Alcune tecniche di Dharana(concentrazione) si puo’ fare mentre si trovava sulle spalle ma le tecniche di Dhyana (meditazione) devono sempre essere praticate da seduti con la schiena dritta. Questo e’ perché l’individuo deve rimanere cosciente durante la meditazione.

Capitolo 12

Samadhi – Le Tecniche della Supermeditazione

 

L’ottavo passo del Sistema Originale di Yoga si chiama SamadhiSamadhi e’ la terza fase di controllo mentale. La parola sanscrita Dhie’ la radice della parola Samadhi. La parola Dhi significa ‘meditazione’. La parola Samadhi e’ una combinazione di due parole: Sam e Dhi. La parola Sam vuole dire ‘super’ o ‘superiore’, la parola Samadhi ‘supermeditazione’.

 

Samadhi e’ il processo di posesso ininterottamente di un oggetto nella mente. Secondo il Sistema Originale di Yoga, se la meditazione dura per 1,728 secondi (29 minuti), la supermeditazione si realizza.

 

Nell’ultima fase Dhyana (meditazione) raggiunge il culmine. La meditazione e’ cosi’ profonda che a questo punto che la coscienza non si stacca dall’oggetto a fuoco e in effetti il sentimento di sé stessi scomparisce. Questo stato si chiama Samadhi (supermeditazione). Secondo il Sistema Originale di Yoga, se la supermeditazione dura per 48 minuti senza distrazione o calo di attenzione, Kaivalya si attualizza. La parola sanscrita Kaivalya significa ‘liberta’ spirituale’. Nello stato di Kaivalya, l’individuo supera i confine dell’energia materiale e sperimenta l’anima oltre la materia. Lui/lei e’ emancipato dalla schiavitu’ materiale e gode di liberta’ spirituale.

 

Una setta indu’ attuale dei nostri giorni si presenta se stessa come ‘kaivalya yoga’ per nascondere la sua identita’ reale. Utilizzando le cosiddette pratiche ‘yoga’ come uno stratagemma, questa setta lava i cervelli della gente con le loro convinzioni nocive.

 

L’inspirazione e l’espirazione controllate portano sulla calma e pace. La mente tranquilla si concentra e si stabilizza. La mente stabilizzata e’ in grado di concentrare sulla luce spirituale interiore. Cosi’ l’individuo comincia a concentrarsi su oggetti materiali e alla fine si concentra su oggetti spirituali.

 

Proprio come un cristallo naturale, si tinge dei colori degli oggetti che lo circondano, quando la mente raggiunge il silenzio, assume la forma degli oggetti su cui si e’ concentrata. Per questa durata, uno che sa,la conoscenza e l’oggetto della conoscenza diventano unificati. Questo culmine di meditazione si chiama Samadhi (supermeditazione).

 

Concentrare la mente su un oggetto specific e’ Dharana, questa e’ la concentrazione. La concentrazione continua ed ininterrotta e’Dhyana, questo e’ la meditazione. Quando la mente si immerge in sé reale e perde il senso della distinzione di sé individuale, Samadhi, cioe’ la supermeditazione si realizza.

 

Quando la concentrazione, la meditazione, e la supermeditazione vengono praticate una dopo l’altra, Samyama si realizza. Concentrare la mente su un oggetto e passare le fasi Dharana, Dhyana, e Samadhi si chiama Samyama, queste tre fasi insieme sono conosciute comeSamyama.

 

 

 

 

 

Conclusione

 

La pratica è molto importante sul percorso di Yoga. Il seme deve essere compresso in modo che l'olio venga fuori. Il legno deve essere riscaldato in modo che il fuoco si possa andare in fiamme e venire in superficie. Allo stesso modo, lo Yoga deve essere praticato regolarmente in modo che il fuoco spirituale nell'individuo possa uscire. Se una persona giovane, vecchia, o addirittura malata, debole o paralizzata pratica continuamente le tecniche di Yoga, lui / lei può raggiungere la perfezione.

 

Il segreto del successo di Yoga e’ la pratica continua e regolare. Se le tecniche di Yoga sono praticate regolarmente, si puo’ raggiungere all’armonia della mente e del corpo; allo sviluppo fisico, emotivo, mentale, nervoso e spirituale; alla pace interiore e la serenita’. E’ di importanza fondamentale non rinunciare e continuare i propri sforzi. Non si puo’ nemmeno urinare o defecare senza esercitare sforzi. Nessuno puo’ aiutare una persona che non esercita sforzo. Anche il maestro piu’ capace non puo’ fare nulla per far ascendere una persona pigra.

 

E’ essenzialmente importante essere pazienti sul percorso di Yoga. E’ impossibile per una persona impaziente progredire sulla via di Yoga. Yoga deve essere praticata lentamente e con cura. Se un individuo pratica le tecniche di Yoga correttamente nella loro forma originale, lui/lei puo’ ottenere anche i risultati positivi sulla sua prima prova.

 

La pratica non sara’ perfetta all’inizio; questo e’ naturale. La vostra pratica diventera’ perfetta nel tempo. Potrete migliorarvi ogni giorno. La perfezione arrivera’ da solo. La pazienza e l’attenzione sono i segreti nel salire sul percorso di Yoga.

 

Alcuni dicono che una persona dovrebbe rinunicare a tutto sul cammino dello Yoga. Questo detto e’ sbagliato. Un Yogi non abbandona il mondo o I benefici del mondo. Un Yogi abbandona le cose negative, le cose che inibiscono lo sviluppo di una persona e rovina la sua salute. Un Yogi non rinuncia alle azioni. Un Yogi abbandona quelle attivita’ nocive per le persone e lavora per lo sviluppo della societa’.

 

Simile ad un diamante che sia stata ben formata e ha molti lati o sfaccettature, proprio come ogni sfaccettatura riflette un colore diverso, ogni aspetto della parola Yoga riflette sottili differenze di significato, e dimostra degli aspetti diversi di tutti i campi degli sforzi dei popoli per raggiungere alla pace interiore e la felicita’.

 

Lo Yoga e’ il sistema universale di progresso che calma la mente disturbata e dirige l’energia ai canali costruttivi, positivi, utili e creativi. Simile ad un fiume impetuoso che e’ trasformato ad uno stato molto utile per mezzo dei metodi corretti e con la costruzione di dighe e canali, quando la mente e’ controllata correttamente per mezzo delle tecniche di Yoga, crea un tesoro di tranquillita’ e produce un’energia abbondante per l’ascesa di una persona.

 

Ci sono diversi Marga per l’ascesa in conformita’ con la natura di una persona. La parola sanscrita Marga significa ‘percorso’. Cosi’ percorsi diversi per la risalita sono stati dati in accordo con i talenti ed inclinazioni delle persone.

 

Ci sono quattro percorsi fondamentali per una persona per ascendere ed evolvere:

 

  • Karma Marga
  • Bhakti Marga
  • Jnana Marga
  • Yoga Marga

 

  1. Per la persone attiva e dinamica, Karma Marga, il ‘percorso di azione’ e’ stato proposto. Una persona che sta facendo il suo lavoro e dovere nel miglior modo possibile puo’ salire su questa strada. Questo percorso e’ per le persone che danno priorita’ ai loro lavori e doveri.

 

  1. Per la persona sensitiva, emozionata ed entusiasta, Bhakti Marga, la ‘via dell’amore’ e’ stata proposta. Una persona, dirigendo la sua fedelta’ e l’amore per l’Anima Universale, puo’ ascendere su questa strada. Questo percorso e’ per quelle persone emotive e hanno un’inclinazione per la fede e le ceremonie religiose.

 

  1. Per la persona intelligente, Jnana Marga, la ‘via della conoscenza’ e’ stata proposta. Una persona, accumulando la conoscienza, analizzando e ricercando, puo’ ascendere su questa strada. Questo percorso e’ per quelle persone che hanno un’inclinazione per la scienza e le speculazioni mentali.

 

  1. Per la persona industriosa, molto intelligente e meditative, Yoga Marga, in altre parole il ‘percorso di integrazione’ e’ stato proposto. Una persona porta il suo corpo, la sua mente e la sua anima in un’armonia perfetta e prende tutti gli aspetti della vita sotto controllo per ascendere su questa strada. Questo percorso e’ per quelle persone che mettono in discussione la vita, che vogliono conoscere il significato e lo scopo della vita, che fanno ricerca sull’universo, ambiziose per evolvere, e cercano le risposte a tutte le domande.

 

Se un individuo segue altri percorsi, lui/lei puo’ diventare avvolto nelle emozioni sbagliate o informazioni e deviano dalla sua strada; invece nella via di Yoga, un individuo prima o poi otterra’ la perfezione.

 

La parola Yoga ha un’ampia portata. A causa del fatto che questa parola ha tanti significati, nel tempo, alcuni filosofi sono giunti a usare la parola Yoga in senso di ‘percorso’. Oltre a questo, i termini come Karma-Yogena (il process di collegamento all’azione) e Jnana-Yogena (il processo di collegamento alla conoscienza) sono usati nella letteratura Vedica, i filosofi hanno cominciato ad usare i termini “karma yoga,” “bhakti yoga,” “jnana yoga” al posto di Karma MargaBhakti Marga e Jnana Marga.

 

A quei tempi, il termine “karma yoga” e’ usato al posto del  ‘percorso all’azione’, “bhakti yoga” al posto del ‘percorso all’amore’, e “jnana yoga” al posto del ‘percorso alla conoscienza’. Successivamente a tale periodo, essendo le azioni, l’amore e la conoscenza da sole non sono sufficienti per ascendere, le tecniche del Sistema Originale di Yoga sono venute praticate su questi percorsi. Quindi, col passare del tempo, molte persone credevano che I termini “karma yoga”, “bhakti yoga”, e “jnana yoga” erano diversi tipi di yoga, e questi termini sono stati utilizzati come tali in libri.

 

Recentemente, molte persone hanno utilizzato questo concetto sbagliato e rifornito il mercato con diversi tipi di cosiddetti “yoga”. Tutti i tipi di persone dilettanti usufruiscono del Sistema Originale di Yoga, estrattono di alcune tecniche di questo sistema, aggiungono alcune cose che hanno evocato e danno loro i nomi diversi, poi dichiarano di aver sviluppato un nuovo tipo di “yoga”.

 

Cosi’ i tipi cosiddetti di “yoga” sono in aumento. La cosa piu’ pericolosa e’ che queste persone dilettanti hanno aggiunto i metodi dannosi che hanno evocato nelle loro menti e hanno trasformato lo Yoga in qualcosa irriconoscibile. Tutti dovrebbero usare la loro intelligenza ed evitare tali tipi di cosiddetti “yoga”. Se non volete far male a voi stessi, allora non tentate praticare tale tecniche di “yoga” e “meditazione”.

 

Il Sistema Originale di Yoga e’ un percorso di otto passi per il progresso individuale e il salire. Nel primo passo, Yama e nel secondo passo, Niyama, l’individuo impara a controllare le sue passioni e le sue emozioni, e vivere in armonia con la societa’.

 

Nel terzo passo, Asana, l’individuo impara come rendere il suo corpo sano e forte, come vivere in armonia con la natura, mantenendo il suo corpo sotto controllo e facendolo uno strumento utile per la sua anima. Questi tre passi si chiamano Bahiranga Sadhana, di cui il significato e’ ‘lavoro esterno’.

 

Nel quarto passo, Pranayama e nel quinto passo, Pratyahara, l’individuo impara a controllare il suo respiro, revitalizzare la sua bioenergia, controllare i suoi sensi e la mente. Questo e’ di emancipare i sensi e la mente dalla prigionia degli oggetti materiali. Questi due passi si chiamano Antaranga Sadhana che vuol dire ‘lavoro interno’.

 

Nel sesto passo, Dharana, nel settimo passo, Dhyana, e nel ottesimo passo, Samadhi, l’individuo, ottenendo il controllo totale sulla sua mente, l’intelletto e l’ego, raggiunge l’anima. L’individuo comprende le qualita’ della sua anima e dell’Anima Universale; lui/lei raggiunge l’armonia con la sua anima e l’Anima Universale. Questi passi si chiamano Antaratma Sadhana che vuol dire ‘lavoro spirituale’.

 

Lo Yoga e’ un sistema universal che soddisfa le esigenze di tutti i tipi di persone. Lo Yoga e’ un sistema che aiuta una persona a completare il suo progresso in tutti gli aspetti. Una persona puo’ fare uso delle tecniche in una qualsiasi delle fasi del Sistema Originale di Yoga in accordo con i suoi obiettivi, ma tale pratica deve essere in accordo con il sistema originale.

 

Per esempio, se una persona vuole liberarsi di qualsiasi malattia o vuole lavorare il suo corpo, allora lui/lei deve praticare i metodi originali nel passo di Asana. Non si deve praticare le pratiche semplici di ginnastica presentate sotto il nome “yoga”. Se una persona vuole praticare la meditazione, allora lui/lei deve imparare la tecnica di meditazione dal Sistema Originale di Yoga, lui/lei non deve partecipare alle pratiche evocate delle cosiddette associazioni di “meditazione”.

 

Mentre sempre piu’ persone si danno un interesse allo Yoga, il numero delle persone dilettanti che insegnano cosiddetto lo “yoga” aumenta pure. Si deve essere particolarmente attenti di questo. Perché lo “yoga”, quando appreso da una persona dilettante che non ha l’informazione adeguata, non dara’ alcun beneficio, ma puo’ solo danneggiare una persona.

 

Bisogna imparare le tecniche di Yoga come sono nella forma originale da un Maestro di Yoga esperto che ha avanzato in otto passi del Sistema Originale di Yoga. In tal caso, anche se l’individuo non complete la sua educazione e anche se lui/lei partecipa alle pratiche di Yoga per un breve periodo, lo sforzo esercitato non sara’ in vano e l’individuo si sentira’ i benefici delle tecniche di Yoga per una lunga durata.

 

 

 

Fonte: http://www.yogaakademi.com/it/SommarioItalianodiYOGA.docx<

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