Biochimica del sangue

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Biochimica del sangue

GRUPPI SANGUIGNI

 

Comunemente, quando ci si riferisce al gruppo sanguigno pensiamo al sistema AB0 e al sistema Rh.

Perché in qualche modo  ci è noto il problema delle incompatibilità trasfusionali e/o dell’incompatibilità materno-fetale. Prima di approfondire, però,  questi due sistemi è opportuno definire il concetto di gruppo sanguigno e vanno citati almeno i più noti degli svariati sistemi di classificazioni basati sulle tipizzazioni del sangue attraverso reazioni immunologiche che coinvolgono i globuli rossi.

Un gruppo sanguigno è un sistema di classificazione del sangue e degli individui  basata sulla presenza o l’assenza ereditaria di determinati antigeni sulla membrana dei globuli rossi. Ad oggi  ne sono stati identificati circa una trentina di  più comuni e  circa un centinaio di più rari (familiari e/o privati). Volendo solo citare alcune delle tipizzazioni ricordiamo i  sistemi Lewis,  MN,  Duffy, Kidd, Lutheran,  Kell,  P, Xg,  Bombay (legato al sistema AB0). Di quasi tutti ormai si conosce la base genetica. 

Entriamo adesso piu nel particolare del sistema AB0 e di quello Rh.

Landois già nel 1875 osservava che se le cellule rosse del sangue di un animale erano mescolate con il siero di un animale di un’altra specie  si verificava agglutinazione. E interpretò questo risultato, sulla base del comportamento di agglutinazione dei batteri con un appropriato siero immune, come una reazione antigene-anticorpo.   Landsteiner nel 1900 provava tale proprietà nell’uomo, mescolando il sangue di alcuni suoi colleghi. Questo è il momento della nascita del sistema AB0 di cui fu sancita la base genetica nel 1909, completamente spiegata nel 1924. Landsteiner per questa sua scoperta 30 anni dopo ricevette il premio Nobel. La sua scoperta rapidamente riuscì a  rendere sicure le trasfusioni. Analizzando i risultati ottenuti dalle prove con i suoi sei colleghi  fu definito un sistema fondato sulla presenza di due antigeni sulla superficie dei globuli rossi e di due anticorpi naturali circolanti (agglutinogeni e agglutinine). Il sistema AB0 presenta caratteristiche che sono esemplificative dell’evoluzione del  mendelismo. Infatti vi sono più di due alleli (3: IA, IB e I0 - concetto di allelia multipla) e due di essi presentano la” nuova” proprietà della codominanza (IA e IB  che si esprimono contemporaneamente).

Da un punto di vista biochimico la formazione dei due antigeni A e B dipende dall’azione di un enzima (glicosil trasferasi) che esiste in due forme: la A e la B. Le due alleloforme differiscono per 4 aminoacidi

nella posizione 176, 235, 266,268. La diversa composizione aminoacidica conferisce loro delle proprietà leggermente diverse per cui la forma A addiziona N – acetil – galattosammina e la forma B un galattosio ad un glicolipide di base formato da galattosio – N

 

– acetil – glucosammina – galattosio a cui un’ altra glicosil trasferasi, la H, non allelica a quelle del sistema AB0, ha addizionato un fucosio. Il terzo allele I0, del sistema AB0, produce una trasferasi completamente inattiva che non può aggiungere alcuno zucchero. Ritornando ai gruppi A e B essi, quindi,  si possono formare solo in presenza dell’azione  svolta dall’enzima H. Da aggiungere che fu scoperto in una famiglia di Bombay, da cui il nome, un fenotipo raro, in cui era assente l’antigene di base per le trasferasi A e B per una mutazione recessiva h che produce una glicosiltrasferasi H inattiva e perciò incapace di legare il fucosio. Questo comportamento può esemplificare un’altra caratteristica dell’evoluzione dei concetti mendeliani (le interazioni geniche – i fenomeni epistatici). Se non viene espressa la funzione H non si possono esprimere le funzioni A e/o B. Perciò provando solo le reazioni crociate con A e B ci potrebbe essere confusione tra individui di gruppo 0 ( perché omozigoti II0 e individui hh; in tal caso sarà discriminante la ricerca dell’antigene H, presente nei primi ed assente nei secondi). Lo stesso Landsteiner in collaborazione con Wiener nel 1940 identificò il sistema Rh (definito così da Macaca mulatta- Macaco rhesus) e pose le basi per comprendere una grave patologia: l’anemia emolitica del neonato o eritroblastosi fetale. Tra i cinque geni del sistema Rh ,  i due  più noti sono RHCERHD. Per tutti i loro prodotti non vi sono anticorpi naturali.  Tra di essi quello maggiormente implicato nella incompatibilità materno/fetale è il gene RHD, in base al quale vi è la distinzione tra fenotipo Rh+ e Rh- (rispettivamente con genotipo DD o Dd e dd). Le proteine codificate dalle forme selvatiche di questi due geni (RHCE,   RHD)  hanno una dimensione di 30 Kd  (417 aa) e svolgono una funzione importante per il mantenimento della forma e della funzione del globulo rosso.  Vista la stretta associazione, l’organizzazione uguale (10 esoni) e l’identità del 97%  sembra probabile che i due geni si siano originati da un evento di duplicazione. Il gene RHCE ha due domini immunogenetici  (C ed E). Le forme  antigeniche C/c differiscono per 4 sostituzioni aminoacidiche (16,60,68 e 103), e quelle E/e per una sola sostituzione (226). Tra il polipeptide D e quello CE vi sono 26 aminoacidi differenti. Le persone rh negative possono avere una delezione completa del gene RHD (frequente nei caucasici) o una delezione parziale o alleli silenti. L’anemia emolitica del neonato (oggi pressocchè scomparsa) deriva dalla immunizzazione di  una femmina rh negativa con del sangue Rh positivo. La presenza di tali anticorpi nel circolo sanguigno materno può distruggere nel feto Rh positivo i globuli rossi.

I geni per il sistema AB0 nell’uomo sono localizzati sul braccio lungo del cromosoma 9 e quelli per il sistema Rh sul braccio corto del cromosoma 1. Quello per la trasferasi H sul braccio lungo del cromosoma 19.

 Prima dell’avvento dei marcatori del DNA i gruppi sanguigni sono stati utilizzati per lo studio dell’evoluzione delle popolazioni umane.

 

 

 

Sistema AB0

 

 

 

 

 

Agglutinogeno presente sul

Globulo rosso

Agglutinine naturali presenti

nel siero

 

Gruppo/Fenotipo

 

 

Genotipo

A

Antigene A

Anticorpo anti-B

IA IA o IA I0

B

Antigene B

Anticorpo anti-A

IB IB o IB I0

AB

Antigeni A e B

Nessun anticorpo

IA IB

0

Nessun antigene

Anticorpi anti-A e anti-B

I0 I0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sistema Rh semplificato

D/d

 Agglutinogeno presente sul

Globulo rosso

 

Gruppo/Fenotipo

 

Genotipo

Rh+

Antigene D

RHD/RHD o RHD/RHd

Rh-

==

RHd/RHd

 

 

Fonte: https://www.docenti.unina.it/downloadPub.do?tipoFile=md&id=311926

Sito web da visitare: https://www.docenti.unina.it/

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