Corso per fidanzati

Corso per fidanzati

 

 

 

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Corso per fidanzati

Sussidio per i fidanzati

materiale per riflessioni – approfondimenti tematici

schede sintetiche per confronti di coppia

 

Il sussidio per i fidanzati

 

Il sussidio per i fidanzati
è un piccolo testo proposto alle coppie di fidanzati che partecipano all’Itinerario di fede, finalizzato al raggiungimento di una maggior consapevolezza del sacramento del matrimonio.                        Il sussidio è costituito da un insieme di schede operative, che si propongono di facilitare il confronto con la Parola di Dio, approfondire gli argomenti trattati nel corso degli incontri dell’Itinerario di fede e opportunità per mettersi in gioco individualmente, come coppia e con le coppie.

 

Il contenuto di ogni scheda:

  • la Parola di Dio
  • sintesi dei contenuti degli argomenti trattati negli incontri.
  • spunti, interrogativi, provocazioni che spronano, aiutano la riflessione, l’approfondimento  tematico e facilitano il confronto.

 

Dal discorso di Papa Francesco ai fidanzati
14 febbraio 2014 Piazza S. Pietro Roma

 

Santità, in tanti oggi pensano che promettersi fedeltà per tutta la vita sia un’impresa troppo difficile; molti sentono che la sfida di vivere insieme per sempre è bella, affascinante, ma troppo esigente, quasi impossibile”

Santità, vivere insieme tutti i giorni è bello, dà gioia, sostiene. Ma è una sfida da affrontare. Crediamo che bisogna imparare ad amarsi. C’è uno “stile” della vita di coppia, una spiritualità del quotidiano che vogliamo apprendere”

“Santità, in questi mesi stiamo facendo tanti preparativi per le nostre nozze. Può darci qualche consiglio per celebrare bene il nostro matrimonio”?

 

Queste domande tastano il polso del modo di pensare dei fidanzati del nostro tempo, forse non più tanto giovani che, di fronte alla nuova condizione di vita da intraprendere, hanno paura di fare scelte che  giorno per giorno diventano sempre più definitive.
Molte coppie sono disorientate,  pensano a tante cose da fare ma forse un po’ meno agli aspetti che riguardano le proprie radici cristiane. Le risposte che Papa Francesco ha dato alle domande di alcuni fidanzati, sono rivolte a tutti i fidanzati, e costituiscono delle vere e proprie linee guida da seguire per costruire un buon progetto di vita insieme, di una casache pone le proprie fondamenta “sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio”.
Il primo mattone della casa non è  mettere, ma  togliere dai cuori la paura del per sempre “affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi - passi piccoli, passi di crescita comune - fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede” e credere che “ l’amore non è solo un sentimento, uno stato psicofisico” ma “ una relazione, allora è una realtà che cresce”
Per il Santo Padre “Vivere insieme è un’arte, un cammino paziente, bello e affascinante”. Cammino quotidiano che ha delle regole fondamentali capaci di rendere sana la relazione della coppia: permesso - grazie – scusa.
Non bisogna certo trascurare i preparativi per  le nozze affinché quel giorno “ …sia una vera festa - perché il matrimonio è una festa - una festa cristiana, non una festa mondana”!
L’abito, il banchetto, i fiori, le foto sono importanti in una festa, “ma solo se sono capaci di indicare il vero motivo della vostra gioia: la benedizione del Signore sul vostro amore. Fate in modo che, come il vino di Cana, i segni esteriori della vostra festa rivelino la presenza del Signore e ricordino a voi e a tutti l’origine e il motivo della vostra gioia”.

 

 

I°  INCONTRO
Accoglienza e presentazione

La Parola di Dio
Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.                          C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante
”. ( Qoèlet  3,1-2 )

Eccoci, Signore
Alla luce del primo incontro :
Con quale atteggiamento state iniziando questo cammino che vi condurrà a celebrare le vostre nozze «nel» Signore?

Quali attese nutrite da questa esperienza di formazione?
Provate ad elencare e dare ad esse un nome.

Avete consapevolezza che questo cammino di preparazione alle nozze è un “Itinerario di fede” che offre spazio alla conoscenza del matrimonio e della famiglia dal punto di vista cristiano?

Com’è il vostro rapporto con la comunità cristiana?

              nullo

                  debole

                  saltuario

                  soddisfacente

              partecipativo

                  altro

 

 

Abbiamo preso una decisione
Signore,
abbiamo preso una decisione, abbiamo fatto dei progetti: ed è per questo che ti preghiamo.
Noi abbiamo bisogno di una fede più grande nelle tue promesse e nella tua presenza per non sentirci soli nelle difficoltà.
Noi abbiamo bisogno di una speranza più grande perché il nostro amore non si stanchi di fare progetti per il domani.
Noi abbiamo bisogno di un amore più grande per aprire il nostro cuore e la nostra casa ai fratelli che tu ci farai incontrare.
Noi abbiamo bisogno del tuo perdono per essere capaci di accoglierci nelle nostre fragilità di ogni giorno.
Noi abbiamo bisogno della tua luce perché le scelte della nostra famiglia realizzino il tuo disegno più grande.
Noi crediamo che tu ci ascolti e ci accompagni all' inizio di questo nuovo cammino.

 

II°  INCONTRO
Chiamati insieme a costruire una storia

La Parola di Dio
Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile»”.  (Gn 2,18)

L’incontro è esperienza gratuita fatta di imprevedibilità, di sorpresa, casualità, misteriosità, aiuta a scoprire la bellezza e la misteriosità di una chiamata. L’esperienza del fidanzamento è tempo di grazia e di attesa.
L’incontro con l’amato/a ci segna nell’esperienza dell’amore: predispone ad uscire da sé, per l’altro; sentirci amati ci rigenera alla vita; l’incontro d’amore ci introduce in un disegno d’amore più grande di noi, pensato da sempre da Dio per ciascuno.

Tracce di riflessione
Ripensate la vostra storia…
Quali momenti, episodi, parole, gesti vi hanno fatto cogliere la particolarità del vostro incontro?                                                                                                                                             Lo considerate come momento di verifica di vita - quasi un percorso vocazionale?                       Come giudicate questo tempo vissuto assieme?                                                                          Cosa desiderate nel vostro fidanzamento?                                                                              Pensate al matrimonio come al futuro della vostra coppia?

 

           Provate a rispondere …

 

 

Costruire l’amore insieme
... ma l’Amore che dà solidità a tutti i tipi di Amori é l’Amore " progettuale ".
La coppia nasce quando due giovani stanno bene insieme,
quando sentono battere il cuore l’uno per l’altro,
quando hanno l’impressione di non poter più vivere senza l’altro,
 ma soprattutto quando si impegnano a costruire la loro vita insieme ...
Per essere vicini devono conoscere la lontananza.
Bisogna prepararsi e disporsi ad Amare.
L’Amore va coltivato, sviluppato, fatto crescere.
All’Amore ci si prepara con tutta la vita.
Quando con passione due giovani si dicono: " Ti amo ".
Esso nasce nell’oggi, ma viene da lontano e va molto lontano:
 é un Amore che porta echi di eternità.
Quando due ragazzi si sposano, intendono prendere
come modello del loro Amore l’Amore stesso di Dio.
Dio fa scendere in loro il Suo Stesso Amore,
che trasforma il loro piccolo e debole Amore umano,
e sarà sempre con loro per dare la Forza di Amarsi sempre così.
Dio è sempre presente e agisce nei loro cuori.
Essi allora diventano capaci di amarsi come Cristo ama.
L’Amore tra due ragazzi  é un Dono di Dio ...
Dio chiede alle Sue Creature di imitare il Suo Amore.
Essere felici, vivi e portatori di vita.
Padre Giordano Muraro

 

 

III°  INCONTRO   
Dall’innamoramento all’amore

La Parola di Dio
“Passai vicino a te e i vidi. Ecco: la tua età era l’età dell’amore. Io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità. Ti feci un giuramento e strinsi alleanza con te – oracolo del Signore Dio – e diventasti mia.”  (Ezechiele 6,8)
Se riascoltate attentamente le parole  della canzone “Come un poeta” dei Modà, ( leggere il testo) potete rendervi conto che l’innamoramento è un tempo che fa vivere un’atmosfera magica, surreale…, non è ancora amore, esso non tende a durare e non è fine a se stesso, ma tende a finire per lasciare spazio all’amore attraverso la trasformazione dell’intera persona, nella sua totalità di corpo – mente – anima, progetto, scelta di vita, libertà, impegno sentimentale definitivo, volersi bene per l’eternità
L'amore é emozione, sentimento …?                                                                                                        
Nella relazione lo scambio reciproco di tenerezza è espressione di autentico affetto, dà gioia e vita, favorisce il dialogo, l’ascolto e la comunicazione. Amare è prendersi cura dell’altro/a è sostenersi nei momenti di maggiore difficoltà e di bisogno, è crescere insieme  scoprirsi sempre nuovi giorno dopo giorno. Amare è volere la felicità dell’altro/a.                                            

L’amore fra uomo e donna è aperto alla trascendenza, cioè al rapporto con Dio. Proviene da Dio e si completa in Dio.
Tracce di riflessione
Cos’è avvenuto in questo tempo di innamoramento,  di relazione privilegiata?
Quale valore date a questo periodo della vostra vita?
Come è cresciuto, come è cambiato in questo periodo il vostro rapporto d’amore?
Avete imparato ad accogliere il vostro partner e il mistero della sua persona?
Che tipo di relazione state vivendo, come esperienza di stare insieme, di accoglienza, di dono... ?
C’è qualcosa in voi che non è come pensavate…  quale il motivo?
Chi è “l’altro / l’altra” per te?

 

                                                                   Specchietto
                                                     Costruire l’identità di coppia
Chi siamo - chi vogliamo essere - cosa è importante per me - cosa è importante per te - cosa è importante per noi
(Il tandem: con chi e come pedalare)                                                                                                                        

                                           

                Fusione: CONVIVERE       IO + TU       =     NOI  (noi “coppia)

 

  

 

 

 

COMUNICARE             CONDIVIDERE
Connettore: realismoConnettore: fantasia 

 


                        “gioia e dolore, salute e malattia”                        “tutti i giorni della mia vita”

 

           Provate a rispondere

 

Amare è...
Amare è volere l'altro libero, e non sedurlo, e liberarlo dai suoi lacci se ne rimane prigioniero,
perché anche lui possa dire: ti amo, senza esservi spinto dai suoi desideri non domati.
Amare è entrare in casa dell'altro, se egli ti apre le porte del suo giardino segreto, ben oltre quei giri di ronda, coi fiori e frutti colto nei prati, là dove meravigliandoti potrai mormorare: se "tu" mio amato e sei il mio unico.
Amare è con tutte le forze volere il bene dell'altro, anche prima del tuo, e fare di tutto perché l'amato cresca, e poi sbocci e fiorisca, diventando ogni giorno l'uomo che deve essere, e non quello che tu vuoi modellare sull'immagine dei tuoi sogni.
Amare è dare il tuo corpo, e non prendere il suo, ma accogliere il suo quando si offre per essere condiviso, ed è raccoglierti, arricchirti, per offrire all'amato più che mille carezze e folli abbracci,
la tua vita intera raccolta nelle braccia del tuo "io".
Amare è credere nell'altro e dargli fiducia, credere nelle sue forze nascoste, nella vita che ha in sé,
e quali che siano le pietre da togliere per appianare la strada, è decidere da uomo ragionevole
di avviarsi coraggiosamente per il viaggio nel tempo, non per cento giorni, per mille, e neppure per diecimila, ma per un pellegrinaggio che non finirà, perché è un pellegrinaggio che durerà sempre.
Amare, infine, è tutto questo e molte altre cose ancora, perché amare è aprirsi all'amore infinito,
è lasciarsi amare, e, permeabili a questo amore che viene senza mai mancare, è, o sublime avventura, permettere a Dio amare quello che, liberamente, decidi di amare.
M. Quoist
IV°  INCONTRO
Conflittualità di coppia

La Parola di Dio
“Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.”  (Col 3,12-17)

Il film “Storia di noi due”, proposto nel corso dell’incontro, offre il ritratto reale delle dinamiche relazionali di una coppia sposata che, di fronte al logorio del matrimonio, si rimette in gioco, attivando risorse e strategie per costruire nuovi equilibri per non determinare la fine di un rapporto.   Può il matrimonio sopravvivere 15 anni …?

I conflitti sono risorsa per conoscersi e opportunità di crescita. E’ lì che si rivelano le emozioni e i tasti dolenti, le resistenze e le risorse.                                                                                     Imparare a stare nel conflitto è l’unico vero antidoto alla violenza che nasce spesso dal voler eliminare la fatica dell’incontro, l’imprevedibilità della vicinanza  e della reciprocità.                                         
La cosa da imparare è evitare la pretesa di cambiare l’altro, possiamo però cambiare noi stessi, e quando questo avviene:  “ Se cambio io, tutto cambia”

Esistono i linguaggi dell’amore: le nostre parole possono creare o distruggere.
Anche il perdono ha i suoi linguaggi : il nostro modo di perdonare può diventare  una conquista, un atto di coraggio e di forza interiore che ci innesta in Dio, che per primo ci ama e ci perdona nonostante tutto. 

Per I diversi linguaggi dell’amore. Tre parole semplici : Grazie, permesso, scusa.
( Discorso di Papa Francesco ai fidanzati, Roma 14.02.14)

 

Tracce di riflessione

Avete imparato a conoscervi e a rispettarvi reciprocamente?
Avete scoperto quali sono le vostre affinità e diversità?
Avete mai avuto la pretesa  di cambiare l’altro/a?
Quanto vi siete impegnati a cambiare per amore dell’altro/a?
Quanto tempo dedicate al dialogo e all’ ascolto ?
Siete capaci di perdonare?
Siete pronti a perdonare e a chiedere perdono?
Il desiderio di fare “ pace” è più forte di qualsiasi torto o offesa ricevuta?
Siete mai riusciti a perdonarvi con sincerità o avete messo da parte il problema?
Sapete vedere il perdono come dono di Dio?

 

 

           Provate a rispondere

 

 

La carità
Signore, l’amore è paziente
Donami la pienezza che sa affrontare un giorno dopo l’altro
Signore, l’amore è benigno
Aiutami a voler sempre il suo bene prima del mio
Signore, l’amore non è invidioso
Insegnami a gioire di ogni suo successo
Signore, l’amore non si vanta
Rammentami di non rinfacciargli ciò che faccio per lui
Signore, l’amore non si gonfia
Concedimi il coraggio di dire “Ho sbagliato”
Signore, l’amore non manca di rispetto
Fa che io possa vedere nel suo volto il tuo
Signore, l’amore non cerca l’interesse
Soffia nella nostra vita il vento della gratuità
Signore, l’amore non si adira
Allontana i gesti e le parole che feriscono
Signore, l’amore non tiene conto del male ricevuto
Riconciliaci nel perdono che dimentica i torti
Signore, l’amore non gode dell’ingiustizia
Apri il nostro cuore ai bisogni di chi ci sta accanto
Signore, l’amore si compiace della verità
Guida i nostri passi verso di te che sei via, verità e vita
Signore, l’amore tutto copre, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta
Aiutaci a coprire d’amore i giorni che vivremo insieme
Aiutaci a credere che l’amore sposta le montagne
Aiutaci a sperare nell’amore, oltre ogni speranza
V°  INCONTRO
Il dono della sessualità

 

La Parola di Dio
“ Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.” (Gn 1,27)

 

La sessualità di coppia è dono per l’amore reciproco e strumento di collaborazione all’opera creatrice di Dio.
Dio, nella sua sapienza e nel suo amore, ha creato l’uomo e la donna sessuati, cioè diversi.

La sessualità è un bene grande ed è componente fondamentale di ogni essere umano, esprime un suo modo di essere, di comunicare con gli altri, di sentire, di esprimere e vivere l’amore umano.
Proprio perché è ricchezza e dono è bisognoso di attenzioni e cure e va coltivato senza dare per scontati i gesti di tenerezza e complicità che aiutano a tenere unita la coppia e che testimoniano la relazione tra lo spirito e il corpo nell’unione sessuale tra gli sposi.

La sessualità è un bene che non può essere ridotto alla pura genitalità: la sessualità non riguarda solo la sfera biologica, ma tocca il nucleo intimo e più profondo della persona, abbraccia tutti gli aspetti della persona, nell’unità di corpo e anima; pertanto si esprime  nell’affettività, nella comunione, nella capacità di amare e procreare.

L’amore è per sua natura fecondo, un atto coniugale è inscindibilmente un atto che unisce e genera.
La fecondità cristiana va aldilà della semplice genitalità: “Non si è fecondi solo per una capacità biologica, anche una coppia che non può avere figli è feconda, es. con l’adozione e l’affido.” ( C.E.I.- Catec. Giovani)

 

Tracce di riflessione

Ognuno sta cercando di costruire il proprio matrimonio e di fare come diceva Madre Teresa di Calcutta: “qualche cosa di bello per Dio e per noi”

Noi cosa abbiamo fatto di bello?
Cosa è cambiato in noi da quando ci conosciamo?

 

Sessualità e Comunicazione
Anche la sessualità è una comunicazione tra i coniugi perché è un cercare di conoscere se stessi tramite la sessualità e la propria corporeità. Senza corpo non si può comunicare.
Stringere la mano, abbracciare, guardare negli occhi, il bacio, il rapporto sessuale sono tutte comunicazioni corporee che trasmettono messaggi profondi.

 

        
Provate a rispondere

L’amore è…

La sessualità è …

 

L'amore
"Insieme siete nati, insieme per sempre
sarete nella memoria di Dio.
Amatevi l'uno l'altra, ma non siate una prigione d'amore.
Datevi l'uno all'altra il cuore, ma non chiudetevi in voi stessi.
La Vita soltanto vi può contenere.
Vi sia spazio nella vostra unità e i venti del cielo danzino tra voi,
tra le rive delle vostre anime possa danzare anche il mare.
L'amore basta all'amore.
L'amore non possiede e non vuole essere posseduto.
Se vi chiama, seguitelo.
Se vi parla, ascoltatelo.
Se vi dà le ali, volate, abbandonatevi a lui.
Non siete voi a condurre l'amore, l'amore conduce voi.
Non siete voi a condurre l'amore…
VI°  INCONTRO
“Questa è la nostra fede…”

La Parola di Dio
“ Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».  Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.” (Gv 1,35 -39)

La fede nasce da un incontro: l’incontro con il Dio della Parola.
Dio parla e si rivela, l’uomo accoglie e risponde.
La fede è fiducia e abbandono nell’amore
La fede non è un rifugio per gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita. Essa fa scoprire una grande chiamata, la vocazione all’amore, e assicura che questo amore è affidabile, che vale la pena di consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova nella fedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità”  (Lumen Fidei n.53)
E’ necessario per crescere nella fede e  testimoniarle formarsi sempre all’ascolto  della Parola: “La Parola di Dio ascoltata e celebrata, soprattutto nell’Eucaristia, alimenta e rafforza interiormente i cristiani e li rende capaci di un’autentica testimonianza evangelica nella vita quotidiana”. ( Evangelii Gaudium n.174)

 

Tracce di riflessione

Che significa per me credere?  In chi o in cosa credo?
Posso dire di “aver fede”?  
Chi è Dio per me?  Cosa penso e so di Lui?
Che rapporto ho con Lui?
Lo sento vicino o lontano agli eventi della mia vita?
Sono consapevole che Gesù è la Parola di Dio venuto a rivelarci il volto del padre?
La Parola di Dio interroga la mia vita e orienta le mie scelte?
Cosa significa testimoniare la fede nel Signore Gesù?


Provate a rispondere

Resta con noi, Signore
Tu vieni a noi come luce
per accompagnarci lungo un cammino
di fatica e di speranza.
Resta con noi, Signore,
quando i dubbi contro la fede ci assalgono
e lo scoraggiamento atterra la nostra speranza.
Quando l'indifferenza
raffredda il nostro amore,
e la tentazione sembra troppo forte.
Quando qualcuno deride la nostra fiducia,
e le nostre giornate sono piene di distrazioni.
Quando la sconfitta ci coglie di sorpresa
e la debolezza invade ogni desiderio.
Quando ci troviamo soli,
abbandonati da tutti,
e il dolore ci porta alle lacrime disperate.
Signore, nella gioia e nel dolore,
nella vita e nella morte,
resta con noi!
P. Monier
VII° INCONTRO
“Il matrimonio cristiano scelta di fede”

 

La Parola di Dio
“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi.
Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti.” (Rm 12,2. 9-18)

 

Abbiamo scelto di sposarci in chiesa, è una scelta importante perché scelta di fede.

La Parola di Dio ci provoca a non lasciarci condizionare dalla mentalità e dalle mode culturali che una società in continuo cambiamento ci propone: mentalità non sempre rispettosa della dignità della persona umana creata ad immagine di Dio.
Occorre molta prudenza per discernere ciò che è buono e saper rigettare ciò che al momento  può apparire come al passo con i tempi ma in realtà lesivo dei valori fondamentali della persona e della convivenza.

 

Tracce di riflessione

Sapresti individuare quali sono oggi le sfide  con le quali la nostra fede deve confrontarsi per non deviare da quelli che sono gli insegnamenti della chiesa fondati sulla rivelazione?
E ancora, quali sono le sfide al matrimonio cristiano in una società secolarizzata?

Sono stato battezzato/a in Cristo e mi è stata data in dono la grazia per la mia santità.
Cosa sto facendo di questa grazia?

Il matrimonio cristiano è un nuovo dono di grazia che si innesta nel Battesimo per crescere in due nella santità di Dio.
Quale accoglienza facciamo a questo dono?

Essere cristiano battezzato vuol dire essere nella chiesa, famiglia di Dio, essere partecipe della dignità regale, sacerdotale e profetica di Cristo.
Cosa vuol dire e cosa comporta questo?

    

Provate a rispondere

 

Signore, prendici per mano
Prendici per mano, Signore.
Tu che sei sempre dove c’è l’amore
accompagnaci nella tua pienezza.
Fa che possiamo bere
alla fonte del tuo amore,
e cresceremo giorno dopo giorno,
uguali e sempre rinnovati.
Facci perdere in orizzonti sconfinati,
di bellezza, di purezza;
e i giorni che verranno
ci troveranno con le mani piene
di cose da offrirti.
Fatti trovare là
dove il cielo si incontra con il mare;
in un prato pieno di fiori bianchi.
Là, dove risplende la tua grandezza.
E ti perderai con noi
in un’eco di parole sussurrate,
di sorrisi e di grida gioiose.
Tu, con noi,
complice del nostro amore.

VIII° INCONTRO
“Noi nel progetto di Dio. Dio fa della nostra alleanza un Sacramento”

La Parola di Dio

“Fratelli, siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.
Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso.
Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.
Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!” (Ef 5,21-32)

 

 

Ogni matrimonio è un patto di alleanza tra due contraenti, poggia sulla loro promessa e volontà di fedeltà e mutuo aiuto. La creaturalità e la fragilità umana possono indebolire la volontà e provocare fratture all’interno della coppia.
Il matrimonio sacramento è un’ alleanza a tre in cui Dio stesso entra nella relazione degli sposi come lo Sposo per eccellenza che viene a suggellare l’amore umano con il suo amore divino, a sostenere, confortare, incoraggiare, donare il suo spirito di fortezza e di santità

 

 

Tracce di riflessione

Siamo chiamati ad essere sposi attenti a questa presenza di Cristo nella nostra relazione e fare riferimento a lui nelle vicende che attraverseremo.

Avvertiamo fin da ora la necessità di dover crescere nella fede per vivere il matrimonio in questo modo?

Il matrimonio sacramento è via di salvezza e di santificazione per gli sposi.
Cosa vuol dire e cosa comporta questo, oggi, per noi che abbiamo deciso questa scelta credente?

Cosa ci dice e cosa pensiamo dell’affermazione – provocazione che il marito è strumento di salvezza per la moglie e viceversa?  Che ci si salva insieme?

 

 

 

          
          Provate a rispondere

 

 

 

 

Vi ha guardato
L’eterna sapienza di Dio
ha previsto da tutta l’eternità
l’unione della coppia,
come prezioso regalo del cuore.
Prima di scegliervi, vi ha guardato
attentamente con il suo divino intelletto,
vi ha esaminati, vi ha scaldati
con le sue amorose braccia,
vi ha pesati su entrambi le mani,
affinché nessuno dei due fosse
né superiore né sottomesso all’altro,
ma pieno di amore vi ha benedetto
nel suo santo nome,
pronto a consolarvi
e poi ha guardato al vostro coraggio
ed ecco finalmente vi ha uniti
con uno speciale saluto,
facendovi dono del suo amore misericordioso,
che vi unirà per sempre.
IX° INCONTRO
Io accolgo te …per sempre

 

La Parola di Dio

“Ma al principio della creazione Dio li creò maschio e femmina.  Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne.  L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito”. (Mc 10,6-9)

 

A questo punto del nostro cammino in coppia, sostiamo per respirare, entrare nella gioia fiduciosa dell’accoglienza l’uno dell’altro e tirare qualche semplice conclusione.
Io accolgo te: ci accogliamo nel Signore Gesù e questa sarà la nostra forza.
L’amore che ci unisce è benedetto da Dio e niente potrà farci paura perché niente potrà separarci dal suo amore fedele.
Se il nostro rapporto con Cristo crescerà nella fiducia e nella fedeltà alla sua parola, sarà lui a guidare la barca della nostra vita come guida la barca della Chiesa sua Sposa.
IO - TU = NOI in Cristo

 

Tracce di riflessione

Accogliersi vuol dire farsi dono l’uno all’altro per essere l’uno per l’altro come Cristo è per ciascuno di noi e per tutti.

Quanto di nostro dobbiamo lasciare,  ridimensionare o ridefinire per accogliere, farci dono ed entrare in una relazione esclusiva di coppia: famiglie di origine, abitudini, legami, opinioni, ecc…?
Soprattutto l’attaccamento a noi stessi, al nostro io che se troppo “abbondante” con difficoltà saprà accogliere il tu per diventare un Noi.

 

 

          Provate a rispondere

 

Il dono di nozze da parte di Dio
La creatura che hai al fianco è mia.
Io l' ho creata.
Io le ho voluto bene da sempre, per lei non ho esitato a dare la mia vita.
Te la affido.
La prenderai dalle Mie Mani e ne diventerai responsabile.
Quando l’ hai incontrata l' hai trovata bella
e te ne sei innamorato.
Sono le Mie Mani che hanno plasmato la sua bellezza,
è il Mio Cuore che ha messo dentro di lei la tenerezza e l’amore,
è la Mia Sapienza che ha formato la sua sensibilità
e la sua intelligenza e tutte le qualità belle che hai trovato in lei.
Però non potrai limitarti a godere della sua bellezza.
Dovrai impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri.
Ha bisogno di serenità, di gioia, di affetto, di tenerezza,
di soddisfazioni nel lavoro e di tante altre cose.
Ma dovrai renderti conto che ha bisogno soprattutto di Me,
e di tutto quello che aiuta e favorisce questo incontro con Me:
la pace del cuore, la purezza di spirito, la preghiera,
la Parola, il perdono, la speranza e la fiducia in Me, la Mia Vita.
Sono Io e non tu il Principio, il Fine, il Destino di tutta la sua vita!
La ameremo insieme.
Io la amo da sempre.
Tu hai incominciato ad amarla da qualche anno, da quando te ne sei innamorato.
Sono Io che ho messo nel tuo cuore l’amore per lei.
Era il modo più bello per dirti: " Ecco, te la affido ",
e perché tu potessi godere della sua bellezza e delle sue qualità.
Quando le dirai: " Prometto di esserti fedele, di amarti e rispettarti per tutta la vita ",
sarai come se Mi rispondessi che sei lieto di accoglierla nella tua vita e di prenderti cura di lei.
Da quel momento saremo in due ad amarla.
Anzi, ti renderlo capace di amarla " da Dio ", regalandoti un supplemento di Amore
che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende capace di produrre le opere di Dio
nella donna che ami.
E' il Mio Dono di Nozze: quello che si chiama la Grazia del Sacramento del Matrimonio.
Non ti lascerò mai solo in questa impresa.
Sarò sempre con te e farò di te lo strumento del Mio Amore, della Mia Tenerezza;
continuerò ad amare la Mia Creatura che è divenuta tua sposa,
attraverso i tuoi gesti d’amore, per realizzare il progetto che ho concepito su di voi.

 

X° INCONTRO
Famiglia cristiana: piccola chiesa

 

La Parola di Dio

“Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli…
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi”.
(Mt 7,21. 24-29)

 

La coppia cristiana è chiamata a costruire la famiglia sulla roccia che è Cristo Signore, tenendo presenti tre direzioni da dare alla propria vita:

 

Fedeltà
Il giorno del matrimonio, al momento del consenso, gli sposi promettono di essere fedeli sempre (fedeltà a se stessi come persone, fedeltà all’altro come valore personale e fedeltà reciproca al progetto coniugale).
Spesso non si fa memoria di tale promessa e si rischia di far diventare la fedeltà una cosa d’altri tempi. La fedeltà si pretende ma con difficoltà la si offre. 

Indissolubilità
Il sacramento del matrimonio è permanente e stabile: dal rito in poi la coppia è sacramento e proprio come la presenza di Gesù rimane nell’ostia consacrata anche dopo la celebrazione dell’eucaristia, così Cristo permane con gli sposi sempre.
I coniugi cristiani hanno nel loro stato di vita una grazia “Questa grazia propria del
sacramento del matrimonio è destinata a perfezionare l’amore dei coniugi, a rafforzare
la loro unità indissolubile” (CCC, n.1641).

Apertura alla vita 
La vita cristiana di una coppia si manifesta soprattutto nella dimensione della fecondità. Il matrimonio e l’amore coniugale sono ordinati, per loro natura, alla generazione ed educazione dei figli( Orientamenti  Pastorali, 32 - 2012) che sono il dono del matrimonio.
La fecondità non è da riferirsi solo alla fertilità biologica cioè non si è fecondi solo se si procrea, perché c’è un generare alla vita che si allarga a molte dimensioni compresa quella educativa.

 

 

 

Tracce di riflessione

La fedeltà è un cammino da percorrere tra insidie, tentazioni,  rischi e contrarietà, ma con lo sguardo fisso alla meta: il nostro progetto coniugale scelto e condiviso.
La fedeltà è cosa d’altri tempi o ancora attuale?
Che valore ha nella nostra società?

L’indissolubilità del matrimonio sacramento è attestata da Cristo stesso. Il vincolo coniugale è oggi messo in discussione proprio sull’ elemento dell’indissolubilità. Occorre avere le idee chiare su questo punto perché il sacramento che celebriamo possa essere vissuto non solo nella fedeltà al coniuge ma anche nella fedeltà a Dio garante del nostro amore.
Quale consapevolezza e quale opinione abbiamo su questo tema?

Apertura alla vita 
Gli sposi hanno un tesoro da custodire e da accrescere: la loro fecondità.
I figli sono un dono, ma la fecondità si dilata ad altre dimensioni: si è fecondi se non ci si chiude nell’egoismo ma si è aperti agli altri.
Come pensate di vivere la vostra fecondità?

C’è una fecondità spirituale che la famiglia cristiana deve tener presente: la santificazione dei suoi membri. La famiglia cristiana è una piccola chiesa.
In virtù del sacramento del matrimonio, “gli sposi sono consacrati per essere ministri di santificazione nella famiglia e di edificazione nella Chiesa”.
Gli sposi e i coniugi cristiani, non solo ricevono l’amore di Cristo nel sacramento, ma sono anche chiamati a trasmettere ai fratelli il medesimo amore ricevuto, diventando “riflesso vivo, vera immagine, storica incarnazione, segno efficace della Chiesa nel mondo”.
(Evangelizzazione e sacramento del matrimonio, n.104)

 

 

 

Provate a rispondere

 

L’amore non è già fatto, si fa
Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.
Non è un appartamento chiavi in mano,
ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.
Non è una vetta conquistata,
ma scalate appassionanti e cadute dolorose.
Non è un solido ancoraggio nel porto della felicità,
ma è un levar l'ancora, è un viaggio in pieno mare.
Non è un sì trionfale che si segna fra i sorrisi e gli applausi,
ma è una moltitudine di "sì" che punteggiano la vita,
tra una moltitudine di "no" che si cancellano strada facendo.
Non è l'apparizione improvvisa di una nuova vita,
perfetta fin dalla nascita,
ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume
dai molteplici meandri, qualche volte in secca,
altre volte traboccante,
ma sempre in cammino verso il mare infinito.

M. Quoist

 

XI° INCONTRO
Gli impegni della famiglia cristiana nella società e nella  chiesa

 

La Parola di Dio

“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”. (Gv 15,12)

 

In virtù del sacramento del matrimonio, “gli sposi sono consacrati per essere ministri di santificazione nella famiglia e di edificazione nella Chiesa”.
Gli sposi e i coniugi cristiani, non solo ricevono l’amore di Cristo nel sacramento, ma sono anche chiamati a trasmettere ai fratelli il medesimo amore ricevuto, diventando “riflesso vivo, vera immagine, storica incarnazione, segno efficace della Chiesa nel mondo”.

Gli sposi cristiani formano una Famiglia Cristiana, che è chiamata a prendere parte viva e responsabile alla missione della Chiesa in modo proprio e originale, ponendo cioè al servizio della Chiesa e della società se stessa nel suo essere ed agire. Insieme i coniugi, in quanto coppia, i genitori e figli in quanto famiglia,  vivono il loro servizio alla Chiesa e al mondo.
È nell’amore coniugale e familiare che si realizza la partecipazione della famiglia cristiana alla missione profetica, sacerdotale e regale di Gesù Cristo e della sua Chiesa: l’amore e la vita costituiscono pertanto il nucleo della missione nella Chiesa e per la Chiesa.

I tre riferimenti missionari:
famiglia cristiana, comunità credente ed evangelizzatrice = profetica;
famiglia cristiana, comunità in dialogo con Dio = sacerdotale;
famiglia cristiana, comunità al servizio dell’uomo = regale.

 

Tracce di riflessione

 

Cosa significa presenza e partecipazione attiva alla vita della Chiesa da parte di coppie che scelgono il matrimonio cristiano?

C’è nel vostro  progetto di vita familiare la possibilità di incontri formativi post-matrimoniali?

Sentite il bisogno di inserirvi in un cammino di giovani coppie all’interno della parrocchia di appartenenza o in qualche esperienza cristiana che vi aiuti a crescere come  famiglia- piccola chiesa capace di trasmettere la fede alle nuove generazioni?

Quale rapporto fra la preghiera e l’essere “Chiesa domestica?”

 

 

        Provate a rispondere

 

Essere un dono per la comunità cristiana
Signore,
fa che la nostra vita coniugale e familiare
sia un lieto annuncio, credibile ed efficace
della tua alleanza con la Chiesa.
In conformità al sacramento celebrato,
diventi un dono di grazia
per la comunità cristiana.
Sia per la Chiesa
la proclamazione della sua realtà
di sposa del Signore.
Il nostro amore riveli sempre
il carattere di definitività
e di indissolubilità
della tua alleanza con la Chiesa.
Amen.

XII° INCONTRO
Benedizione dei fidanzati

 

Beata la famiglia
Beata la famiglia il cui Dio è il Signore,
e che cammina alla sua presenza.

Beata la famiglia fondata sull'amore
e che dall'amore fa scaturire
atteggiamenti, parole, gesti e decisioni.

Beata la famiglia aperta alla vita
che accoglie i figli come un dono,
valorizza la presenza degli anziani,
è sensibile ai poveri e ai sofferenti.

Beata la famiglia che prega insieme
per lodare il Signore,
per affidargli preoccupazioni e speranze.

Beata la famiglia che vive,
i propri legami nella libertà,
lasciando a tutti autonomia di crescita.

Beata la famiglia che trova il tempo
per dialogare, svagarsi e fare festa insieme.

Beata la famiglia che non è schiava della
televisione e sa scegliere programmi costruttivi.

Beata la famiglia in cui i contrasti non sono un
dramma, ma palestra per crescere nel rispetto,
nella benevolenza e nel perdono vicendevole.

Beata la famiglia dove regna la pace
al suo interno e con tutti:
in lei mette radici la pace del mondo.

Beata la famiglia che vive in sintonia con l'universo
e si impegna per la costruzione di un mondo più umano.

Beata la famiglia che, pur non ritrovandosi in
queste beatitudini decide che è possibile
percorrerne qualcuna.

Beata la famiglia in cui vivere è gioia,
allontanarsi è nostalgia, tornare è festa.

 

Fonte: http://www.diocesisora.it/pdigitale/wp-content/uploads/2015/01/sussidio-per-i-fidanzati.docx

Sito web da visitare: http://www.diocesisora.it/

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