Discipline giuridiche e economiche domande e risposte

Discipline giuridiche e economiche domande e risposte

 

 

 

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Discipline giuridiche e economiche domande e risposte

Due beni si dicono complementari quando:

    1. devono essere impiegati insieme per soddisfare un bisogno
    2. un bene è usato per produrre l’altro bene
    3. devono essere impiegati insieme nel processo produttivo
    4. soddisfano lo stesso bisogno

 

Per analizzare i problemi economici fondamentali bisogna studiare:

    1. la produzione e la distribuzione
    2. la produzione e il consumo
    3. la distribuzione
    4. l’intervento dello Stato nell’economia

Un bene per essere economico deve essere:

    1. accessibile
    2. poco costoso
    3. oggetto di proprietà
    4. oggetto di locazione

 

Il sistema economico teorizzato da Keynes è detto misto perché:

    1. con la produzione privata coesiste un’economia pubblica
    2. lo Stato prende tutte le decisioni a livello produttivo mentre i consumi sono liberi
    3. i prezzi dei beni sono concordati tra Stato e imprese
    4. le imprese sono dirette da funzionari dello Stato in accordo con gli imprenditori

Se aumenta il prezzo di un bene la quantità offerta:

    1. aumenta
    2. diminuisce
    3. resta invariata
    4. aumenta a ritmi decrescenti

 

Il costo-opportunità di un fattore produttivo è dato:

    1. dal valore perso dall’impresa per non averlo utilizzato diversamente
    2. dall’esborso monetario sopportato dall’impresa per ottenerlo
    3. dall’incidenza che quel fattore riveste sul prezzo finale
    4. dall’incidenza che quel fattore riveste sul prodotto finale

Il desiderare un gioiello è un bisogno:

    1. secondario
    2. primario
    3. collettivo
    4. pubblico

Sono beni a domanda rigida:

    1. i beni di prima necessità
    2. i beni di lusso
    3. i beni succedanei
    4. i beni a costi fissi

 

Il prezzo diminuisce:

    1. se aumenta la domanda
    2. se aumentano sia la domanda che l’offerta
    3. se aumento l’offerta
    4. se diminuiscono sia l’offerta che la domanda

Al crescere del reddito di un individuo la domanda dei beni inferiori:

    1. tende a diminuire a vantaggio dell’acquisto di altri beni
    2. può aumentare o diminuire a seconda delle preferenze dei consumatori
    3. tende a rimanere invariata
    4. tende a crescere in modo più che proporzionale all’aumento del reddito

 

Nel lungo periodo l’offerta tende ad essere:

    1. assai elastica
    2. poco elastica
    3. molto rigida
    4. anelastica

Il Pil è dato:

    1. dai beni e servizi finali prodotti in un anno in uno Stato
    2. dai beni prodotti in un anno in uno Stato
    3. dai servizi prodotti in un anno in uno Stato
    4. dalla produzione di uno Stato più le importazioni meno le esportazioni

 

Nell’analisi e nella politica economica è usato più frequentemente il concetto di:

    1. PIL
    2. RNL
    3. PNL
    4. PNN

Se il tasso d’interesse diminuisce:

    1. diminuisce l’offerta di risparmio
    2. cresce l’offerta di risparmio
    3. diminuisce la domanda di risparmio
    4. restano invariate offerta e domanda di risparmio

 

L’analisi Keynesiana del moltiplicatore si basa sull’ipotesi:

    1. che vi siano lavoratori disoccupati e macchinari inutilizzati
    2. che il sistema economico fosse sempre in piena occupazione

che tutto il reddito venisse consumato

    1. che il reddito potenziale fosse sempre uguale al reddito effettivo

Si ha inflazione galoppante se essa è:

    1. superiore al 20%
    2. superiore al 300%
    3. compresa fra il 3% ed il 5%
    4. inferiore al 3%

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Classe A019 - Discipline Giuridiche ed Economiche

 

 

 

Nel sistema liberista i mezzi di produzione appartengono:

    1. ai privati
    2. allo Stato
    3. ai privati e allo Stato
    4. ai coloni

L’economia classica concepisce il salario come:

    1. la remunerazione necessaria a ricostituire i mezzi di sussistenza e riproduzione del lavoratore dipendente
    2. la remunerazione necessaria a ricostituire i mezzi di sussistenza e riproduzione del lavoratore autonomo
    3. la remunerazione necessaria a retribuire il lavoratore dipendente
    4. la remunerazione necessaria a ricostituire i mezzi per il benessere e riproduzione del lavoratore dipendente

 

L’equazione degli scambi di I. Fisher dimostra che:

    1. la quantità di moneta in circolazione è in rapporto al numero degli scambi che si effettuano in un dato paese
    2. la quantità di moneta in circolazione è sempre inversamente proporzionale al numero degli scambi che si effettuano in un dato paese
    3. la quantità di moneta in circolazione è in rapporto diretto con la sua velocità e in rapporto inverso con il numero degli scambi che si effettuano in un dato paese
    4. la quantità di moneta in circolazione è in rapporto indiretto con la sua velocità e in rapporto inverso con il numero degli scambi che si effettuano in un dato paese

La curva di A.W. Phillips rappresenta:

    1. la relazione funzionale fra tasso di variazione dei salari e tasso di disoccupazione
    2. la relazione funzionale fra tasso di variazione dei prezzi e tasso di disoccupazione
    3. la relazione funzionale fra tasso di variazione dei salari e tasso di inflazione
    4. la relazione funzionale fra tasso di variazione dei prezzi e tasso di occupazione

 

L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF):

    1. è un’imposta personale che, in linea di principio, tiene conto di tutti i redditi del contribuente; ha carattere di progressività, ispirandosi al criterio dell’equità verticale
    2. è un’imposta personale che, in linea di principio, tiene conto dei redditi da lavoro dipendente del contribuente; ha carattere di progressività, ispirandosi al criterio dell’equità verticale
    3. è un’imposta personale che, in linea di principio, tiene conto di tutti i redditi del contribuente; ha carattere di progressività, ispirandosi al criterio dell’equità orizzontale
    4. è un’imposta personale che, in linea di principio, tiene conto di tutti i redditi del contribuente; ha carattere cumulativo, ispirandosi al criterio dell’equità verticale

La legge di Gresham è fondata:

    1. sul principio “la moneta cattiva scaccia la buona”
    2. sul principio “la moneta d’oro scaccia quella d’argento”
    3. sul principio “la moneta buona scaccia la cattiva”
    4. sul principio “la moneta cattiva scaccia quella d’argento”

D. Ricardo ha elaborato la teoria dei costi comparati basata sul presupposto:

    1. di prodotti identici e di un unico stadio tecnico di lavorazione
    2. di prodotti simili e di un solo stadio tecnico di lavorazione
    3. di prodotti identici e di un unico stadio tecnico di lavorazione in evoluzione
    4. di prodotti simili e di un unico stadio tecnico di lavorazione

 

In ambito economico il concetto di deflaziòne indica:

    1. la riduzione del livello dei prezzi associata ad una flessione dell’attività economica e dell’occupazione
    2. la riduzione del livello dei prezzi associata ad un aumento dell’attività economica e della disoccupazione
    3. la riduzione del livello dei prezzi associata a una flessione dell’attività economica ed al contemporaneo aumento dell’occupazione
    4. la riduzione del livello dei prezzi associata solo in qualche caso a una flessione dell’attività economica e dell’occupazione

C. Marx indica con l’espressione “scambio di equivalenti”:

    1. il momento iniziale dell’acquisto, da parte del capitalista, della forza lavoro in cambio del salario di sussistenza
    2. la compravendita complessiva, da parte del capitalista, della forza lavoro in cambio del salario di sussistenza
    3. il momento iniziale dell’acquisto, da parte del capitalista, della forza lavoro in cambio del salario da cottimo
    4. il momento iniziale dell’acquisto, da parte del capitalista, del lavoro in cambio del salario di sussistenza

 

La forma di governo presidenziale è caratterizzata da:

    1. l'assenza di vincolo fiduciario tra legislativo ed esecutivo
    2. la concentrazione del potere nel Presidente
    3. il potere di nomina e di revoca dei ministri da parte del Presidente, salva la fiducia del Parlamento
    4. la concentrazione del potere nel Parlamento

La Corte costituzionale dura in carica:

    1. non ha durata prefissata, essendo organo continuo
    2. 9 anni
    3. 7 anni
    4. 5 anni

 

La libertà personale può essere limitata, secondo la Costituzione:

    1. per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei casi e modi previsti dalla legge
    2. per atto motivato dell'autorità giudiziaria
    3. per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei casi e modi previsti dalla Costituzione
    4. Dalla Pubblica Amministrazione

Per "fonti del diritto" si intende:

    1. ogni atto o fatto dal quale originano norme giuridiche
    2. ogni atto espressamente indicato dalla Costituzione, idoneo a produrre diritto
    3. la legge, i regolamenti, gli usi, con esclusione di altri atti e fatti non indicati dall'art. 1 disp. prel. c.c.
    4. la Costituzione

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Classe A019 - Discipline Giuridiche ed Economiche

 

 

 

La forza di legge passiva è la capacità di una legge di:

    1. resistere all'abrogazione da parte di fonti di grado inferiore
    2. resistere all'abrogazione ad opera di una fonte superiore
    3. abrogare un'altra legge
    4. annullare altre fonti del diritto

Il d.P.R. di nomina del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri è controfirmato:

    1. dal Presidente del Consiglio subentrante
    2. dal Presidente del Consiglio uscente
    3. non è controfirmato
    4. dal Presidente del Senato

 

I pareri del Consiglio di Stato sui regolamenti deliberati dal Consiglio dei ministri sono:

    1. obbligatori e non vincolanti
    2. facoltativi e non vincolanti
    3. obbligatori e vincolanti
    4. facoltativi e vincolanti

La Corte dei conti è organo:

    1. di controllo e giurisdizionale
    2. di amministrazione attiva
    3. solo di controllo
    4. politico

 

Secondo la Costituzione, le commissioni d'inchiesta svolgono le proprie funzioni:

    1. con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria
    2. con i poteri propri dei giudici amministrativi
    3. con i poteri, ma senza le limitazioni dell’autorità giudiziaria
    4. con i poteri del Ministro dell’Interno

Può il Presidente della Repubblica sciogliere una sola Camera?

    1. Si
    2. No
    3. Si ma solo se la proposta proviene dal Governo
    4. Si ma solo previo parere del Consiglio di Stato

 

Il Presidente della Repubblica emana gli atti con forza di legge?

    1. Si
    2. No
    3. Si, previo parere della Corte costituzionale
    4. Si, previo parere del Consiglio di Stato

Secondo la Costituzione italiana, la sovranità appartiene:

    1. al popolo
    2. allo Stato
    3. alla Nazione
    4. al Presidente della Repubblica

Il giudizio di legittimità costituzionale delle leggi può essere attivato in Italia:

    1. in via principale ed in via incidentale
    2. solo in via incidentale
    3. solo in via principale
    4. da ciascun cittadino titolare dell’elettorato attivo

 

La legge può stabilire in via generale limitazioni alla libertà di circolazione e di soggiorno?

    1. Si per motivi di sanità o di sicurezza
    2. No, per nessun motivo
    3. Si, per motivi politici
    4. Si, per motivi di sicurezza

Sono lecite, ai sensi dell'art. 18 Cost., le associazioni:

    1. che si propongono fini non vietati al singolo dalla legge penale
    2. che si propongono fini non in contrasto con l’ordine pubblico
    3. pacifiche e senz’armi
    4. che si propongono fini non in contrasto con la legge

 

I magistrati rispondono delle infrazioni disciplinari dinanzi al:

    1. Consiglio superiore della Magistratura
    2. Ministro della Giustizia
    3. Giudice competente per territorio
    4. Consiglio di Stato

La supplenza del Presidente della Repubblica è esercitata dal:

    1. Presidente del Senato
    2. Presidente della Camera
    3. Presidente della Corte costituzionale
    4. Presidente del Consiglio

 

Il Presidente della Repubblica può essere revocato?

    1. No
    2. Si, dal Parlamento in seduta comune, con la stessa maggioranza prevista per l'elezione
    3. Si, dal corpo elettorale
    4. Si, dalla Corte costituzionale

Le cooperative:

    1. sono società a capitale variabile
    2. sono società a capitale fisso
    3. sono società a capitale variabile se fanno ricorso al mercato del capitale di rischio
    4. sono società a capitale variabile, salva diversa previsione dell’atto costitutivo

 

In ambito amministrativo la discrezionalità è intesa come:

    1. il compimento di scelte tra più soluzioni compatibili con il dato normativo
    2. il compimento di scelte libere da parte della pubblica amministrazione
    3. il compimento di scelte tecniche
    4. il compimento di scelte libere a garanzia di  interessi privati

Le creazioni dell’ingegno, in quanto beni immateriali, rendono l’autore dell’invenzione titolare:

    1. di due distinti diritti, quello morale e quello patrimoniale
    2. di diversi diritti,  tra cui quello di alienazione, quello morale e quello patrimoniale
    3. del  diritto morale e quello di alienazione
    4. del  solo diritto patrimoniale

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Classe A019 - Discipline Giuridiche ed Economiche

 

 

 

Gli elementi accidentali del contratto di donazione sono:

    1. la condizione, il termine, il modo
    2. la condizione, il termine, la clausola penale
    3. la condizione, la clausola penale, il modo
    4. la condizione, il termine, la caparra

La principale classificazione dei titoli di credito si basa sulle modalità di circolazione degli stessi, tra le quali si distinguono:

    1. titoli al portatore, titoli all’ordine, titoli nominativi
    2. titoli al portatore, titoli all’ordine, titoli unitari
    3. titoli al portatore, titoli all’ordine, titoli multipli
    4. titoli al portatore, titoli unitari, titoli nominativi

 

Le società cooperative di credito popolare devono avere un numero di soci:

    1. almeno pari a duecento
    2. almeno pari a nove
    3. almeno pari a cinquanta
    4. almeno pari a cento

Il compimento di atti di concorrenza sleale:

    1. implica, ove l'autore abbia agito con dolo o colpa grave, l'obbligo del risarcimento dei danni
    2. implica, ove l'autore abbia agito con dolo, l'obbligo del risarcimento dei danni
    3. dà luogo a responsabilità risarcitoria se la relativa azione viene intentata entro un anno dalla scoperta degli stessi atti
    4. implica, ove il danneggiato provi il dolo o la colpa grave dell'autore, l'obbligo di quest'ultimo al risarcimento dei danni

 

I tre pilastri per rifare l'Unione

Per    risolvere    la     crisi     dell'Unione     europea     bisogna     capirne     le     cause.     La     crisi     dell'euro   ha   messo   in   discussione   i   basilari   compromessi   costituzionali   su   cui   è   stata   costruita   l'Ue   a   partire dal Trattato di Maastricht del 1992. Tre in particolare.
Il    primo:    a    Maastricht    fu    istituita    un'Unione    economica    e    monetaria    (Uem),    autorizzando  però
5              alcuni    Paesi    (Gran    Bretagna    e    poi    Danimarca)    a    non    adottare    la    moneta       comune    (l'euro). L'idea  era  che  l'integrazione  europea   poteva   avere   diverse   velocità,   ma   il   suo   fine   rimaneva   lo   stesso   per   tutti   i   Paesi.   Il   secondo   compromesso:   all'interno   dell'Uem,   la    politica    monetaria    doveva   essere   gestita   da   un'istituzione   sovranazionale   (la   Banca   centrale   europea),   mentre   le   politiche     economiche     dovevano     rimanere     nelle     mani     dei     singoli     Paesi,     seppure      coordinate
10    all'interno     delle     istituzioni     intergovernative     (Consiglio     europeo     e     Consiglio     dei     ministri).     Terzo   compromesso:   la   politica    economica    e    finanziaria    doveva    essere    controllata    dalle    istituzioni   intergovernative,   mentre   le    politiche    del    mercato    interno    potevano    continuare    ad    essere   gestite   dal   metodo   comunitario,   nel   quale   la   Commissione   aveva   il   monopolio   delle    proposte   e   il   Parlamento   europeo   e   il   Consiglio   dei   ministri   il   compito   di   trasformarle   in       leggi
15        comunitarie.    Questi    tre    compromessi    costituzionali    sono    stati    quindi    formalizzati    dal    Trattato      di   Lisbona   del   2009.   La   crisi   dell'euro   ha   messo    in    discussione    radicale    questi    tre   compromessi.   Se    non   si    parte   da   qui,   le   discussioni   su   "un'altra   Europa"    sono   pura   retorica.     La   presidenza   italiana   del   semestre   europeo   (luglio/dicembre   2014)   costituisce    un'occasione  formidabile      per      proporre      soluzioni      alla      crisi      di      quei      tre      compromessi       costituzionali.
20      Formidabile    perché    le     elezioni    del    Parlamento    europeo    del    25    maggio    avranno    dato    una      bella   scossa   all'europeismo   tradizionale.   Poi,   la   fine   del   mandato   della   Commissione   e   del   Consiglio   europeo   apriranno   spazi   per   iniziative   esterne.   Infine,   perché   il    governo    italiano    è  diretto   da    un    leader    politico    che    sta    sfidando    il    conservatorismo    italiano.    Il    probabile  successo      elettorale      del      suo      partito      lo      autorizzerebbe      dunque      a      sfidare      anche            il
25           conservatorismo europeo. Come? Ecco un possibile "blueprint" riformatore.


Primo.    Occorre    riconoscere    che    il    paradigma    unitario    dell'integrazione    europea    è    stato     smentito   dalla   crisi    finanziaria.   Ciò   che   differenzia   i   Paesi   europei   non   è   la   diversa   velocità      con   cui   procedono   verso   il   fine   comune    di    un'Europa    unita,    bensì    i    diversi    progetti    di    unione     che     perseguono.     C'è     un'Europa     (Gran     Bretagna,     alcuni     Paesi     scandinavi     e   dell'Est
30     continentale)    che    non    vuole    andare    oltre    la    cooperazione    economica.     C'è    un'Europa,    quella     della   moneta   comune   e   dei   Paesi   che   sono   impegnati   ad   adottarla,   che   invece    vuole    o    è costretta   ad   andare   verso   un'integrazione   sempre   più   stretta.   Tra   queste   due   Europe   c'è    un   conflitto   di   interesse.   Non   possono   più    stare    nello    stesso    progetto    unitario.    Debbono    potersi   dare    strutture    diverse.     Tuttavia,    è     indispensabile     che     continuino    a     fare    parte    del       comune
35   mercato,   che   costituisce   la   grande   conquista   del    progetto    di    integrazione.    Il    governo    italiano  dovrebbe  proporre  un  documento  di   impegno   politico   dei   Paesi   dell'euro   a   dare   vita   ad   una   iniziativa   per   ordinare   le   basi   democratiche   dell'Uem.   Un'iniziativa   che   ridefinisca,    allo    stesso  tempo,   le   condizioni   della   collaborazione    con    i    Paesi    che    vogliono    rimanere    fuori    dalla    moneta    comune.    Tale    documento    dovrebbe    anche    chiarire    che    l'esito    di    tale    iniziativa        non
40           dovrà più essere sottoposto all'approvazione unanime di tutti i Paesi che vi hanno partecipato.
Secondo.    All'interno    dell'eurozona,    la    distinzione     tra    la    politica     monetaria    sovranazionale    e      la    politica    economica    intergovernativa    non    può    essere    conservata.    Occorre    fermare     la     gestione   intergovernativa   delle   politiche   economiche    e    finanziarie.    Essa    ha    prodotto    la    formazione   di   gerarchie   di   potere   tra   Paesi   creditori   e   debitori,   tra   Paesi   grandi   e   piccoli,          tra
45  Paesi  del  nord  e  del   sud.   Quando   si   hanno   gerarchie   tra   gli   Stati,   anche   le   migliori   politiche   producono  i  peggiori  risultati.  Occorre   anche   uscire   dalla   prigionia   dei   micro-tecnicismi.   La   tecnocrazia  è  necessaria,  ma  deve   mettersi   al   servizio   della   democrazia,   non   al   suo   posto.   Il   governo   italiano   dovrebbe   proporre   una   road   map,   con   scadenze   precise,   per   avviare    la    formazione      di      un      governo      politico      dell'eurozona,      dotato      della      necessaria      legittimazione
50      democratica,     ma    anche     degli    indispensabili    strumenti    operativi.    Tra    cui     una    capacità     fiscale  che gli consenta di realizzare politiche anti-cicliche.
Terzo.   Il   governo   politico   dell'Eurozona   deve   essere   esteso   a   tutte   le   politiche.   La   distinzione       tra   politiche    sovranazionali    e    politiche    intergovernative    non    è    accettabile.    Però,    se    la    decisione    economica    e    finanziaria    è    stata    finora    controllata    da    Consiglio    europeo    e   Consiglio
55   dei   ministri,   l'alternativa   non   può    essere    quella    di    trasferirla    nel    rapporto    tra    il    Parlamento   europeo   e   la   Commissione.   Occorre   costruire   una   nuova   unione   strutturata   intorno    ad    un    equilibrio   tra   le   istituzioni   sovranazionali   e   quelle    intergovernative.    Non    si    può    fare    a    meno degli  Stati  come   dei   cittadini.   Il   governo   italiano   dovrebbe   proporre   uno   schema   di   governo   politico    adatto    ad    una    unione,    non    già    ad    uno    stato,    federale.    Un    governo    politico    in   cui
60   nessuna   istituzione   abbia   il   potere   di   ultima   decisione,   ma   tutte   le   istituzioni   siano   costrette   a    decidere   insieme    alle    altre.    Un'unione    di    Stati    asimmetrici    e    culturalmente    differenziati    non    è la  replica  di  uno  Stato  nazionale.  Insomma,  anche  l'Europa  va  rinnovata   uscendo   dai   sentieri   tradizionali.    È    l'unico    modo    per    rispondere    al    sentimento    anti-europeo    che    si    sta    diffondendo e per rilanciare i sentimenti pro-europei che continuano ad essere maggioritari.
[Sergio Fabbrini, Il sole 24 ore,  07 maggio 2014]

Dopo aver letto il testo, risponda alle seguenti domande.

  1. L’autore dell’articolo sostiene che:
    1. la crisi dell’euro richiede di rivedere i compromessi su cui si basa l’Unione europea
    2. l’Unione europea è in crisi perché sono stati fatti troppi compromessi
    3. la crisi dell’euro è da attribuire al fatto che non è stato osservato quanto previsto nel Trattato di Maastricht del 1992
    4. l’Unione europea è voluta andare troppo oltre a quello che stabiliva il Trattato di Maastricht del 1992

 

Secondo l’autore il Trattato di Maastricht:

    1. prevedeva che i paesi europei potessero integrarsi nell’Unione con differenti modalità
    2. prevedeva che tutti i paesi dell’Unione adottassero l’euro
    3. autorizzava i paesi dell’Unione a conseguire obiettivi economici diversi
    4. consentiva l’adozione dell’euro solo ai paesi che aderivano all’integrazione nell’Unione

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Classe A019 - Discipline Giuridiche ed Economiche

 

 

Secondo l’autore i compromessi costituzionali, su cui è stata costruita la Ue, prevedono che le istituzioni intergovernative abbiano il compito di:

    1. controllare la politica economica e finanziaria dell’Ue
    2. gestire la politica monetaria dell’Ue
    3. gestire la politica economica dell’Ue
    4. avanzare proposte di legge al Parlamento europeo

 

Secondo l’autore la presidenza italiana del semestre europeo costituisce un’occasione per proporre soluzioni contro la crisi perché:

    1. una concomitanza di fattori sarà in grado di promuovere un cambiamento
    2. l’europeismo tradizionale è oramai al tramonto
    3. il leader politico italiano ha intenzione di sfidare il Parlamento europeo
    4. il Consiglio europeo è disposto ad accogliere nuove iniziative

Secondo l’autore per poter proporre cambiamenti occorre tenere conto del fatto che:

    1. i vari paesi dell’Unione hanno progetti differenti
    2. tutti i paesi dell’Unione vogliono consolidare l’integrazione
    3. i paesi aderenti all’Unione hanno legislazioni nazionali diverse
    4. l’unione monetaria è indispensabile quanto il mercato comune

 

Secondo l’autore cosa dovrebbe proporre il governo italiano?

    1. La sottoscrizione di un impegno per riorganizzare l’unione monetaria e il ruolo di chi non vi vuole aderire
    2. La definizione del tipo di impegno che ciascun paese è disposto ad assumere per rafforzare l’integrazione dell’Unione
    3. La ridefinizione dei principi democratici sulla base dei quali sono prese le decisioni dell’Unione
    4. L’approvazione all’unanimità delle decisioni relative alle politiche monetarie

L’autore dell’articolo ritiene che la gestione intergovernativa delle politiche economiche e finanziarie:

    1. non debba essere separata dalla politica monetaria per i paesi all’interno dell’Unione economica e monetaria
    2. debba estendersi anche ai paesi che non aderiscono all’Unione economica e monetaria
    3. sia il risultato di gerarchie di potere stabilite dai paesi con maggiori forza economica
    4. abbia condotto a buoni risultati sul piano economico

 

Secondo l’autore, il governo italiano dovrebbe proporre inoltre:

    1. un programma che abbia il fine di dare vita a un governo politico e operativo dell’Unione economica e monetaria
    2. una agenda di lavori che possa risolvere il problema delle politiche anti-cicliche
    3. la ricerca di strumenti operativi che possano potenziare la capacità fiscale dell’eurozona
    4. una gestione più democratica dell’eurozona che abbia minor necessità di ricorrere alla tecnocrazia

L’autore dell’articolo suggerisce che una terza soluzione ai problemi della Ue possa essere di:

    1. attribuire al governo dell’Unione economica e monetaria poteri anche su altre politiche
    2. estendere i poteri del Consiglio europeo in modo da comprendere anche la politica finanziaria
    3. estendere i poteri della Commissione per poterle attribuire poteri legislativi
    4. restringere i poteri del Consiglio europeo istituendo un altro organo di controllo

L’autore dell’articolo sostiene che il rinnovamento dell’Europa:

    1. debba essere attuato adottando delle soluzioni innovative
    2. debba uniformarsi a quanto è stato deciso in passato per non deludere la maggioranza pro-Europa
    3. debba seguire le nuove indicazioni connesse al sentimento anti-europeo in espansione
    4. debba diffondere sentimenti a favore dell’Europa per poter costruire una solida maggioranza

In tutti i quesiti proposti la soluzione è la risposta alla lettera A) o con il numero 1)

 

 

Fonte: https://tfa.cineca.it/compiti/ A....pdf

Sito web da visitare: https://tfa.cineca.it/

Autore del testo: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

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