Pesca domande e risposte

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Pesca
ai sensi degli artt. 26 e 27 della l. 963/65 pescare con le navi e attrezzi o strumenti vietati (art. 15, lett. b, l. 963/65) comporta tra l'altro oltre alle sanzioni amministrative:  la confisca del pescato, degli attrezzi o strumenti, esclusa la nave.
ai sensi degli artt. 26 e 27 della l. 963/65 pescare quantita' superiori a quelle previste dai regolamenti (art. 15, lett. a, l. 963/65) e' una violazione che comporta:  sanzione amministrativa e sanzione accessoria.
ai sensi del d.p.r. 1627/1965 la competenza primaria in materia di pesca nelle acque marittime territoriali e':  l'amministrazione regionale della sardegna.
ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 3.3.1994 n. 276, 277 e succ. modifiche art. 3 i pescatori sportivi sono autorizzati al prelievo giornaliero durante tutto l'anno di:  50 ricci
ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 3.3.1994 n. 276, 277 e succ. modifiche i pescatori marittimi di professione possono effettuare un prelievo giornaliero, per pescatore:  di un numero di ricci fissato con decreto assessoriale.
ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 3.3.1994 n. 276, 277 e succ. modifiche la raccolta dei ricci di mare e' consentita ai pescatori professionali nel periodo:  dal 1 novembre al 31 marzo successivo.
ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95, art. 20, la pesca del bianchetto e del rossetto puo' essere esercitata anche nelle ore notturne se:  effettuate con attrazione luminosa e reti da circuizione.
ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95, art. 20, la pesca del bianchetto e del rossetto puo' essere esercitata:  dalle ore 4 alle ore 18 dei giorni feriali.
ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95, art. 21, la mancata comunicazione mensile dei dati richiesti, anche se negativi, per la pesca del bianchetto e del rossetto, comporta:  la revoca dell'autorizzazione ed il mancato rinnovo dell'autorizzazione per le campagne di pesca successive.
ai sensi del decreto dell'assessore della difesa dell'ambiente n. 412/1995 art. 1 la dimensione dei pesci di origine marina oggetto di pesca allo stadio adulto:  non è soggetta alla limitazione della lunghezza massima.
ai sensi dell' art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 che disciplina le dimensioni minime per la cattura dei pesci di origine marina allo stadio giovanile, quale delle seguenti misure e' errata:  sogliola cm. 25
ai sensi dell' art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 che disciplina le dimensioni minime per la cattura dei pesci di origine marina allo stadio giovanile, quale delle seguenti misure e' errata:  luccio di mare cm. 35
ai sensi dell' art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 che disciplina le dimensioni minime per la cattura dei pesci di origine marina allo stadio giovanile, quale delle seguenti misure e' errata:  cefalo cm. 15
ai sensi dell' art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 che disciplina le dimensioni minime per la cattura dei pesci di origine marina allo stadio giovanile, quale delle seguenti misure e' giusta:  mustela cm. 20
ai sensi dell' art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 che disciplina le dimensioni minime per la cattura dei pesci di origine marina allo stadio giovanile, quale delle seguenti misure e' giusta:  lampuga cm. 60
ai sensi dell' art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 le specie di origine marina oggetto di pesca catturate nelle acque interne allo stadio giovanile:  devono avere le dimensioni minime fissate dal decreto.
ai sensi dell' art. 15 della l. 963/1965 pescare in zone e tempi vietati dai regolamenti, decreti e ordini emanati dall'autorita' amministrativa:  e' permesso alla pesca scientifica autorizzata.
ai sensi dell' art. 21 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95 la comunicazione dei dati relativi alla quantita' di pescato, giornate e zone di pesca deve essere effettuata mensilmente:  all'assessorato della difesa dell'ambiente.
ai sensi dell' art. 37 del r.d. 1604/1931 il pescare nella acque dolci senza il documento di licenza e' una violazione che comporta:  sanzione amministrativa.
ai sensi dell' art. 9 e dell'art. 38 del r.d. 1486/1914 la pesca con attrezzi non consentiti e' una violazione che comporta:  sanzione amministrativa e sanzione accessoria.
ai sensi della l. 963/1965 (art. 26) chi esercita la pesca marittima senza la preventiva iscrizione al registro dei pescatori marittimi commette una violazione che comporta:  una sanzione amministrativa pecuniaria.
ai sensi dell'art. 1 del d.m. 21 maggio 1981 e' vietato pescare detenere e trasportare e commercializzare esemplari di:  cetacei e testudinati.
ai sensi dell'art. 1 del d.p.r. 1627/1965 quale organo esercita le funzioni amministrative in materia di pesca in sardegna?  l'amministrazione regionale della sardegna.
ai sensi dell'art. 1 del decreto assessoriale 412/1995 la lunghezza dei pesci viene misurata:  dall'apice del muso sino all'estremità del lobo più lungo della pinna codale.
ai sensi dell'art. 10 del r.d. 1486/1914 la pesca con canna e lenza a mano e' sempre permessa?  si, solo nei laghi salvo restrizioni stabilite dalla provincia.
ai sensi dell'art. 104 del dpr 1639/1968 le reti da posta devono essere munite di segnali galleggianti distanti tra loro non piu' di 200 m. di che colore devono essere?  giallo.
ai sensi dell'art. 106 del dpr 1639/1968 e' consentito l'impiego di tutti i tipi di rete da circuizione di qualsiasi grandezza purche' le dimensioni della maglia non siano inferiori a:  10 mm.
ai sensi dell'art. 108 del dpr 1639/1968 l'uso di fonti luminose per l'impiego delle reti da circuizione e' vietato nelle zone di mare nelle quali la profondita' delle acque sia inferiore:  a 30 m. entro tre miglia marine dalla costa.
ai sensi dell'art. 11 del decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 la pesca della trota sarda e' proibita:  tutto l'anno.
ai sensi dell'art. 110 del dpr 1639/1968 le reti da traino non possono essere composte in alcuna parte da maglie aventi apertura inferiore a:  40 mm.
ai sensi dell'art. 111 del dpr 1639/1968 e' sempre vietato l'uso di reti da traino nelle zone di mare nelle quali la profondita' delle acque sia inferiore ai 50 m. entro le tre miglie marine dalla costa?  no se esercitata da natanti a remi.
ai sensi dell'art. 112 del dpr 1639/1968 quale e' la distanza minima, dai segnali di posizione di altri attrezzi da pesca, che si deve tenere per l'esercizio della pesca con reti da traino?  300 m.
ai sensi dell'art. 116 del dpr 1639/1968 le estremita' dei parangoli devono essere muniti di galleggianti con bandiera di giorno e fanale di notte. di che colore devono essere i segnali?  tutti gialli.
ai sensi dell'art. 12 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 ai fini della tutela della montata del novellame verso le acque interne, nelle aree di mare in cui sboccano fiumi o altri corsi d'acqua naturali o artificiali e' vietato l'esercizio della pesca professionale ad una distanza frontale o laterale inferiore a:  500 m.
ai sensi dell'art. 12 del r.d. 1486/1914 in un corso d'acqua due apparecchi di pesca devono essere posti a distanza:  non minore del doppio della lunghezza del più grande di essi.
ai sensi dell'art. 124 del dpr 1639/1968 la stagione di pesca del corallo coincide:  con l'anno solare.
ai sensi dell'art. 128 bis dpr 1639/68 il pescatore sportivo subacqueo non può raccogliere:  coralli.
ai sensi dell'art. 129 d.p.r. 1639/68 la pesca subacquea a distanza inferiore a 100 m dalle navi ancorate fuori dai porti:  e' vietata.
ai sensi dell'art. 129 del regolamento (dpr 1639/68) l'esercizio della pesca subacquea e' vietato quando si svolge ad una distanza dagli impianti fissi da pesca e alle reti da posta:  inferiore a 100 m.
ai sensi dell'art. 13 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 vige il divieto di collocare reti da posta o altri attrezzi fissi, ad una distanza, dalla congiungente i punti piu' foranei, naturali o artificiali delimitanti gli sbocchi a mare dei fiumi inferiore a:  500 m.
ai sensi dell'art. 130 del regolamento (dpr 1639/68) la distanza massima fra il subacqueo ed il galleggiante o il mezzo di appoggio portanti la bandiera di segnalazione non deve essere superiore a:  50 m.
ai sensi dell'art. 131 del regolamento (dpr 1639/68) il pescatore subacqueo può tenere il fucile subacqueo in posizione di armamento:  solo in immersione.
ai sensi dell'art. 14 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 la pesca al novellame puo' essere autorizzato se destinato:  allo stato vivo agli allevamenti ed al ripopolamento anche delle lagune salmastre.
ai sensi dell'art. 140 d.p.r. 1639/68 quale dei seguenti attrezzi individuali non e' consentito per la pesca sportiva in mare?  bilancia di lato superiore a sei metri.
ai sensi dell'art. 140 del regolamento (dpr 1639/68) ogni pescatore sportivo in acque di mare non puo' usare un numero di canne superiore a:  cinque.
ai sensi dell'art. 140 del regolamento (dpr 1639/68) quale dei seguenti attrezzi e' consentito nella pesca sportiva in mare?  rezzaglio di 16 m.
ai sensi dell'art. 142 del regolamento (dpr 1639/68) il pescatore sportivo non puo' catturare giornalmente piu' di:  cinque chili di pesci salvo il caso di pesce singolo di peso superiore.
ai sensi dell'art. 19 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95 tra le attrezzature utilizzabili per la pesca del bianchetto si possono usare:  reti a traino, reti di circuizione con maglie di apertura non inferiore a 5 mm.
ai sensi dell'art. 19 del r.d. 1486/1914 e' di norma vietata l'introduzione senza autorizzazione di una nuova specie o varieta' di pesci in bacini o corsi d'acqua; l'autorita' preposta a concedere il permesso e':  il presidente della giunta provinciale.
ai sensi dell'art. 21 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95 coloro che sono autorizzati alla pesca del bianchetto e del rossetto devono annotare i dati relativi alla quantita' di pescato, le giornate e le zone dove viene attuata la pesca:  su apposito modulo.
ai sensi dell'art. 22 del r.d. 1604/1931 la licenza di pesca e' obbligatoria?  si.
ai sensi dell'art. 33 del r.d. 1604/1931, e' consentita la pesca in acque private o soggette a diritto esclusivo di pesca?  si, purchè vi sia il consenso del proprietario o del concessionario.
ai sensi dell'art. 4 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 gli esemplari di crostacei eventualmente catturati con mezzi individuali di dimensioni inferiori a quelle minime previste per le diverse specie, devono essere:  rigettati in mare.
ai sensi dell'art. 4 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 la lunghezza dei crostacei viene misurata:  dall'estremità delle spine sopraorbitali e dalla punta del rostro all'estremità posteriore dell'animale compreso il telson ma escluse le setae.
ai sensi dell'art. 4 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 la taglia minima dei crostacei puo' essere riferita alla lunghezza del:  cefalotorace.
ai sensi dell'art. 6 del r.d. 1604/1931 la raccolta ed il commercio di pesci uccisi o storditi con sostanze venefiche o con corrente elettrica e':  sempre vietato.
ai sensi dell'art. 6 dell r.d. 1604/1931 e' ammesso il commercio di pesci uccisi con materie esplodenti?  no.
ai sensi dell'art. 7 del r.d. 1486/1914 (regolamento per la pesca fluviale e lacuale) l'impiego di opere stabili, come chiuse, arginelli, per l'esercizio della pesca e':  sempre vietato.
ai sensi dell'art. 8 del r.d. 1486/1914 in prossimita' delle scale di monta per pesci, dagli sbocchi di canali, dalle griglie delle macchine idrauliche e' vietato collocare reti ed attrezzi a distanza minore di:  40 m.
chi e' soggetto all'obbligo dell'iscrizione al registro delle imprese di pesca istituito presso ogni capitaneria di porto (art. 11, l. n. 963/1965)?  chi esercita un impresa di pesca.
da quale distanza devono essere visibili i segnali previsti di cui all'art. 116 del dpr 1639/1968?  non inferiore a mezzo miglio.
gli attrezzi consentiti per la pesca lacuale e fluviale in sardegna sono dichiarati per decreto:  ministeriale.
i limiti e le modalita' dell'esercizio della pesca marittima cosi' come previsti dall'art. 14 della l. 963/65 sono determinati dal:  regolamento d'esecuzione.
il decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 art. 3 considera sotto misura e non pescabile un crostaceo se la lunghezza totale del carapace e' inferiore a dei valori minimi indicati nel decreto. quale delle seguenti misure e' errata?  gambero rosso cm. 4.
il decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 art. 3 considera sotto misura e non pescabile un crostaceo se la lunghezza totale del carapace e' inferiore a dei valori minimi indicati nel decreto. quale delle seguenti misure e' giusta?  aragosta mediterranea cm. 9.
il decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 art. 3 considera sotto misura e non pescabile un crostaceo se la lunghezza totale e' inferiore a dei valori minimi indicati nel decreto. quale delle seguenti misure e' errata?  aragosta bianca cm. 20
il decreto assessoriale difesa dell'ambiente 2973/93 all'art. 2 prevede che nel bertovello il lato della maglia della rete del sacco finale non sia inferiore a:  10 mm.
il decreto assessoriale difesa dell'ambiente n. 2973/93, regolamenta la pesca con i bertovelli che devono avere il corpo formato con rete a maglie non inferiori a:  12 mm.
in quale circostanza il pescatore sportivo puo' usare i palamiti per la pesca lacuale e fluviale:  in nessuna circostanza.
la pesca attuata con l'uso della corrente elettrica (art. 6 del r.d. 1486/1914) e' una violazione che comporta (art. 28 r.d. 1604/1931):  sanzione penale e/o sanzioni accessorie.
la pesca del bianchetto e del rossetto ai sensi del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95, art. 20, puo' essere esercitata, nel periodo:  fissato annualmente con decreto dell'assessore della difesa dell'ambiente.
la pesca del novellame come previsto dall'art. 14 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 puo' essere autorizzata:  dall'assessore della difesa dell'ambiente.
la pesca subacquea e' permessa, per l'art. 129 dpr 1639/68:  dal sorgere del sole al tramonto.
la vendita dei prodotti e' vietata quando la pesca e' esercitata (art. 7 d.p.r. n. 1639/1968):  a scopo ricreativo o agonistico.
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' errata?  anguilla cm. 15
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' errata?  alosa cm. 20
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' errata?  boga cm. 10
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' errata?  triglia di fango cm. 20
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' errata?  grongo cm. 45
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' giusta?  cefalo cm. 25
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' giusta?  anguilla cm. 28
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' giusta?  sgombro cm. 18
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' giusta?  salpa cm. 15
l'art. 1 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 (disciplina dell'attivita' di pesca) indica le dimensioni minime di cattura dei pesci allo stadio giovanile di origine marina. quale delle seguenti misure e' giusta?  leccia cm. 60
l'art. 11 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 vieta di norma la pesca delle diverse specie in ben precisi periodi dell'anno; quale risposta e' errata?  trota iridea dal 30 ottobre al 31 gennaio.
l'art. 11 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412 vieta di norma la pesca delle diverse specie in ben precisi periodi dell'anno; quale risposta e' errata?  persico reale dal 30 aprile al 30 giugno.
l'art. 17 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 prevede l'autorizzazione per la pesca:  del novellame di sarde e alici.
l'art. 17 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/1995 prevede l'autorizzazione per la pesca:  del rossetto.
l'art. 2 del decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 indica le dimensioni per la cattura dei molluschi bivalvi allo stato giovanile; quale delle seguenti misure e' errata?  ostrica piatta cm. 10
l'art. 2 del decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 indica le dimensioni per la cattura dei molluschi bivalvi allo stato giovanile; quale delle seguenti misure e' giusta?  cozza cm. 5,5.
l'art. 2 del decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 indica le dimensioni per la cattura dei molluschi bivalvi allo stato giovanile; quale delle seguenti misure e' giusta?  capasanta cm. 10.
l'art. 5 del decreto assessoriale difesa ambiente 10 maggio 1995 n. 412 vieta la pesca dell'aragosta, dell'astice e della capra di mare nel periodo compreso fra il:  1 settembre ed il 28 febbraio.
l'art. 7 del r.d. 1486/1914 (regolamento per la pesca fluviale e lacuale) vieta:  collocare attraverso i fiumi apparecchi fissi o mobili di pesca che possono impedire il passaggio del pesce.
l'autorizzazione alla pesca del bianchetto e del rossetto (decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95 art. 18) viene rilasciata:  dall'assessore della difesa dell'ambiente.
l'autorizzazione alla pesca del bianchetto e del rossetto ai sensi dell'art. 18 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 412/95 deve essere richiesta al competente ufficio pesca entro:  il 15 dicembre di ciascun anno.
l'autorizzazione all'esercizio della pesca scientifica nelle acque territoriali della regione sarda e' autorizzata da:  l'assessorato difesa dell'ambiente.
le dimensioni dei ricci, esclusi gli aculei non possono essere inferiori a:  50 mm.
le dimensioni minime dei pesci d'acqua dolce perche' possano essere pescati non devono essere inferiori ai valori indicati nell'art. 11 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412; quale delle seguenti misure e' errata?  trota iridea cm. 18
le dimensioni minime dei pesci d'acqua dolce perche' possano essere pescati non devono essere inferiori ai valori indicati nell'art. 11 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 10 maggio 1995 n. 412; quale delle seguenti misure e' giusta?  anguilla cm. 28.
le limitazioni previste dall'art. 142 del regolamento non si applicano (art. 144 d.p.r. 1639/68), quando il pescatore sportivo:  partecipa a manifestazioni sportive autorizzate.
le reti da lancio, come il giacchio, il rezzaglio sono consentite nella pesca professionale. ai sensi dell'art. 115 del dpr 1639/1968 quale e' la dimensione minima delle maglie?  non vi è alcun limite di dimensione.
l'esercizio della pesca subacque sportiva, ai sensi dell'art. 129 dpr 1639/68, e' sempre vietato quando si svolge:  a distanza inferiore a 500 metri dalle spiagge frequentate da bagnati.
l'uso del bertovello e' consentito, ai sensi dell'art. 5 del decreto assessoriale difesa dell'ambiente 2973/1993 dal:  1 ottobre di ogni anno al 31 gennaio dell'anno successivo.
per la tutela delle risorse biologiche l'art. 15 della l.r. 963/65 prevede una serie di divieti dai quali viene esclusa:  la pesca scientifica e le altre attività espressamente autorizzate.
per l'art. 128 bis del dpr 1639/68 la pesca subacquea sportiva e' consentita:  soltanto in apnea.
per l'art. 130 dpr 1639/68 il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalare la sua presenza con un galleggiante recante:  una bandiera rossa con striscia diagonale bianca.
per l'art. 130 dpr 1639/68 il subacqueo in immersione puo' essere accompagnato da un mezzo nautico di appoggio, in tale caso:  la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico.
pescare in zone e tempi vietati ai sensi dell'art. 15 e' una violazione che comporta (artt. 26 e 27 della l. 963/1965):  sanzione amministrativa e sanzione accessoria.
quale dei seguenti attrezzi e' consentito ai pescatori sportivi nelle acque interne in sardegna?  tirlindana.
quale e' l'autorita' che rilascia la licenza per la pesca nelle acque interne, in sardegna?  l'assessorato alla difesa dell'ambiente.
quali attrezzi sono consentiti ai pescatori sportivi nelle acque interne?  lenza con o senza canna.
quali dei seguenti attrezzi sono consentiti per la pesca sportiva (art. 138 d.p.r. 1639/68)?  parangali fissi o derivanti, nasse.

 

Fonte: http://www.mininterno.net/ele/Pesca.doc

Sito web da visitare: http://www.mininterno.net

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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