Dublino cosa vedere

Dublino cosa vedere

 

 

 

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Dublino cosa vedere cosa visitare a Dublino

A Dublino, la musica è onnipresente, non c'è maniera di sfuggire alla musica, né nei pub né per la strada. 
Molti giovani musicisti tentano la fortuna sulle pietre del Temple Bar, oppure, nei giorni più affollati, lungo Grafton Street. Suonatori di violino, chitarristi, gruppi di folk irlandese, di pop, di rock e di blues (conosciuti o debuttanti) riempiono ogni sera i pub. Qui si è ben lontani dal folle martellamento della musica tecno!

Per aiutare i visitatori appassionati di musica a raccappezzarsi in questo meraviglioso universo sonoro a dimensione umana, l'ufficio del turismo di Dublino ha avuto la buona idea di creare un itinerario «Rock and stroll» accompagnato da una piccola guida (Dublin's Music Trail) dove tutti i grandi nomi dublinesi della musica rock e folk (dai Chieftains agli U2, dai Dubliners a Bob Geldof, da Paul Brady a Chris de Burgh) sono associati a luoghi tangibili della capitale (vi hanno passato un periodo della loro carriera).
Qualche esempio? Lo studio di Windmìll Lane, di fianco ad Hannover Street East, dove gli U2 registrarono il loro primo disco. I suoi muri di mattoni accolgono messaggi del mondo intero.
Il pub Slattery in Capel Street dove debuttò Paul Brady, il Bad Ass Café, in Crown Alley, dove Sinead O'Connor lavorava come cameriera prima di conoscere la gloria nel 1990 in testa alla hit-parade degli Stati Uniti, la pasticceria-sala da té-sala da concerti Bewley's, in Grafton Street, dove i Boomtown Rats si riunivano regolarmente sotto la supervisione di Bob Geldof, e dove crearono «RatTrap».

Questo itinerario ha il merito di risultare istruttivo, chiaro, stimolante e dimostra a quale punto la musica fa parte della vita quotidiana dei dublinesi senza limiti di età né frontiere sociali.
La piccola guida Rock'n Stroll («Rock & Passeggiate») viene venduta (a un costo molto basso) all'ufficio del turismo.
Lungo la passeggiata, un logo che rappresenta un disco a 33 giri segna i luoghi dell'itinerario e racconta brev emente la storia di ciascuna star che è passata di là. A differenza di quel che lascerebbe pensare il nome, Temple Bar non il paradiso di tutti gli ubriaconi irlandesi…
Si tratta di un vecchissimo quartiere del centro di Dublino, delimitato a nord dal Liffey e a sud da Dame Street. Il suo nome viene da un certo William Temple, rettore del Trinity College, che si fece costruire qui una casa nel XVIil secolo, non lontano da The Bar, nome di una passeggiata pedonale lungo il Liffey.

Temple Bar è davvero da non perdere, è il vero cuore artistico di Dublino, il centro nevralgico di ogni divertimento.
Qui si concentra attualmente un numero impressionante di pub alla moda, di ristoranti di tendenza, di gallerie d'arte di avanguardia, di centri di esposizioni, di vivaci luoghi culturali, il tutto squadrato da una rete di strade strette e di stradine tortuose dove è piacevole girovagare a notte fonda. Molti i visitatori e i pedoni, ma in effetti ben pochi residenti: vi abitano soltanto 1500 persone circa.

Al suo interno trovano posto una decina di centri culturali davvero notevoli: un Children's Cultural Centre (The Ark), un Music Centre (Casa della Musica), che forma tecnici, offre studi, ma soprattutto propone eccellenti concerti, un centro multimediale (Arthouse, in Curved Street), una galleria d'arte (Temple Bar Gallery and Studios, vecchia fabbrica in disuso ristrutturata da un gruppo di architetti irlandesi innovatori e dove lavorano al momento una trentina di artisti), un centro della fotografia e un centro nazionale del film (Irish Film Centre)... e la lista non è ancora finita. Proprio in mezzo a questo insieme culturale, la «Meeting House Square», una piazza dove si svolgono per tutta l'estate moltissimi concerti gratuiti. Aggiungete un museo dei Vichinghi, sessions quasi tutte le sere nella maggior parte dei bar, e avrete una piccola idea della rivoluzione culturale di questo venerabile quartiere dublinese. emente la storia di ciascuna star che è passata di là.
LA CATTEDRALE
Fondata nel 1191, sul luogo dove si suppone si sia convertìto al cattolicesimo Saint Patrick nel V secolo.
La cattedrale fu costruita nel 1255, poi venne ampliata e restaurata diverse volte. Fu tuttavia meno rimaneggiata della Christchurch. Dal 1320, qui si installò la prima università del paese; vi resterà per circa due secoli.
Cromwell, che era una personcina a modo, la utilizzò come scuderia per le sue armate! Questa è la più grande chiesa irlandese e ha avuto un decano celebre: Jonathan Swift.

Si può vedere la sua tomba di fianco a quella del suo più grande amore, Esther, che lui cantò sotto il nome di Stella. Lui stesso redasse il suo epitaffio. Swift, inglese nato in Irlanda, soffrì molto nella sua carriera dì non essere nato in Inghilterra.
Fu dunque, all'inizio, più per risentimento che per convinzione che egli denunciò l'atroce sorte degli irlandesi a quel tempo. Lautore dei Viaggi di Gulliver produsse scritti feroci contro la corruzione della Chiesa e gli espropri degli irlandesi. Nella sua Modesta Proposta, capolavoro di umorismo nero, proponeva di ingrassare i bambini irlandesi per farne cibo scelto per i ricchi...

All'interno, diversi monumenti funerari, soprattutto l'impressionante tomba della famiglia Boyle. Una curiosità: il buco in una vecchia porta del transetto sud. venne creato per celebrare, nel 1492, la riconciliazione dei signori di Kildare e di Ormonde, e permettere loro di stringersi la mano, visto che nessuno dei due si fidava dell'altro!
Anche qui, non rimane più molto dell'edificio medievale, se non due torri e un brandello di muro. Il resto risale al XVIII secolo.
Da Elisabetta I al 1922, il castello fu la residenza dei viceré d'Inghilterra e il simbolo dell'autorità britannica. La visita guidata degli appartamenti non è priva di interesse.

Una quindicina di sale e saloni particolarmente pomposi. Da notare soprattutto la sala 3 per i suoi soffitti dagli stucchi delicati, la sala 5 per la stessa ragione, la 9 per il suo stile XVIII secolo e la 10 per la sua concezione in forma di tempio greco. Vedrete infine l'antica sala da ballo, Saint Patrick's Hall, dal meraviglioso soffitto decorato. Qui viene investito ogni nuovo presidente delia Repubblica. Qui inoltre viene esposto il suo corpo per tre giorni nel caso dovesse morire nel corso del suo mandato.

All'esterno, si può ammirare la cappella reale, restituita oggi al culto cattolico sotto il nome di chiesa della Santissima Trinità. Venne edificata proprio all'inizio del XIX secolo. L'esterno è decorato da moltissime teste che rappresentano personaggi irlandesi illustri (sovrani inglesi, Swift, saint Patrick ecc).
Per terminare, si accede nel seminterrato alle fondamenta vichinghe e normanne. Qualche antica struttura attraverso la quale si può immaginare come fossero un tempo le origini della città. Un affluente del Liffey una volta circondava il castello.
L'università venne fondata nel 1592 da Elisabetta I e rappresentò un simbolo della cultura inglese protestante fino al 1873, data nella quale vennero ammessi i cattolici.
Tra i suoi allievi più prestigiosi figurano Edmund Burker, Oliver Goldsmith, Swift, Grattan, Thomas Davis, Oscar Wilde, Synge, Bram Stoker.
La maggior parte degli edifici risale al XVIII e al XIX secolo. Bellissimi cortili interni pavimentati e circondati da prati. Nel primo cortile, a sinistra, la cappella e, a destra, Examination Hall, della stessa epoca. La parte più antica risale al 1700: sono i Rubrics, edifici in mattoni rossi con frontone che ospitavano gli studenti.
A proposito, sembra che la campana della torre sia famosa perché suona quando una ragazza perde la verginità!
Da non perdere
I Colonnati
Grande sala antica che riposa su colonne (da cui il suo nome) e che al giorno d'oggi ospita l'atrio di ingresso, alcuni banconi di vendita e le mostre temporanee. Vi si passa dunque per andare nella sala che ospita il Libro di Kells.

Il Book of Kells
Vedi sezione dedicata.

La galleria
The Old Library, la vecchia biblioteca, si trova al piano. Si tratta di un'immensa galleria di 65 metri di lunghezza e di una quindicina di metri di altezza, che fu per lungo tempo la più grande d'Europa. Ecco Il vero tipo di biblioteca all'inglese, enciclopedica, metodica, senza alcuna fantasia, abbastanza triste per il nostro gusto. Questo non toglie che sia una delle più impressionanti del mondo. E bisogna darle un'occhiata anche per vedere i busti in marmo: quello di Jonathan Swift è il più riuscito. E in effetti non per niente la città ha ricevuto tre premi Nobel per la letteratura: Yeats, Shaw e Beckett.
Entrando nella galleria, sulla destra, non perdete l'arpa, una delle più antiche d'Irlanda (sembra risalga probabilmente al XV secolo). La sua struttura è in legno di quercia e di salice, le sue corde sono in ottone. Adesso cercate una monetina nel fondo della vostra tasca, e guardate: vi è rappresentata quest'arpa, emblema della grande epoca dei bardi. Ecco perché la si chiama correntemente l'arpa di Brian Boru (famoso re irlandese dell'XI secolo).
Sempre nella galleria, si può notare un manifesto della procamazione della Repubblica d'Irlanda nel 1916 (si tratta di uno degli ultimi sette mànifesti originali che proclamavano la Repubblica).

La caffetteria
Vcchia caffetteria che ci rinfranca dagli orrori universitari italiani. A volte musica irlandese a mezzogiorno. Teatro la sera verso le 20. 

Davanti al Trinity, all'esterno
la statua di Thomas Moore, famoso autore di canzoni e ballate dell'inizio del XIX secolo. Ironicamente, i dublinesi hanno chiamato questo incrocio «Meeting of the Waters», dal nome di uno dei suoi più grandi successi, ma riferendosi soprattutto alle toilette pubbliche che sono proprio sotto e che furono le prime a essere create in città.
L'elegante e commerciale Grafton Street porta a questa bellissima piazza georgiana circondata da graziose case dalle facciate molto semplici, ma dai toni differenti e ricoperte a volte da edera. Purtroppo, il feroce appetito dei promotori ha rotto la bella unità architettonica della piazza e dei giardini.
Di fronte al parco, in fondo a Grafton, sorge il centro commerciale che ha preso il posto del vecchio pub Rice.

Il giardino sarà per sempre, in compenso, il tranquillo porto degli studenti del Trinity. Piacevole passeggiata nei piccoli vialetti fra le aiuole fiorite, i prati e le anatre. All'angolo nord-ovest, monumento dedicato a Wolfe Tone.
All'angolo di Grafton Street sorgono un arco che celebra i morti irlandesi della guerra contro i Boeri nell'Africa del Sud (nel 1901) e, a qualche metro, il memoriale dedicato a O'Donovan Rossa, il celebre leader feniano che passò quindici anni allucinanti nelle prigioni britanniche (messo ai ferri corti e costretto a leccare, in ginocchio, la sua minestra come un cane).
Come sempre in Irlanda, da "terrorista" divenne in seguito eroe nazionale, e i suoi funerali furono grandiosi. A questo riguardo, questo strano ma interessante confronto dei due monumenti mostra bene la contraddizione che animò gli irlandesi per lungo tempo: la sottomissione e l'integrazione al Regno Unito che portarono alcuni fra essi a partecipare alle avventure coloniali inglesi oppure, al contrario, alla ribellione permanente e alla lotta per l'indipendenza!

In mezzo al parco, nascosto dietro qualche albero, si trova un busto di Constance Markiewicz, una delle eroine dell'insurrezione della Pasqua 1916.
Saint Stephen's Green, nei giorni di bel tempo, è spesso luogo ideale per bei concerti.
A sud del parco, si trovano gli antichi edifici dell'University College dove studiarono Daniel O'Connell e James Joyce. Di fonte all'angolo di nord-est, vecchissimo cimitero ugonotto (1692). Non si visita, ma si vede bene da fuori.
La Christ Church Cathedral sorge entro le primitive mura medievali della città. Fondata nel 1037 da Sitric Silkenbeard, re della Dublino vichinga, è la più vecchia cattedrale di Dublino.
Convertito al cristianesimo, Sitric compì due pellegrinaggi a Roma e, come suo padre, morì monaco sull’isola di Iona, al largo delle coste scozzesi.
La struttura innalzata da Silkenbeard era in legno, ma negli anni dal 1173 al 1240 gli Anglo-Normanni ricostruirono la chiesa in pietra. I settant’anni occorsi per questi lavori fanno sì che questo edificio contenga elementi architettonici di due periodi diversi: alcune parti, come la navata, furono costruite in Gotico, mentre altre, fra cui il coro e i transetti, furono costruite in stile Romanico. Una piccola testa oblunga sopra il portale romanico del transetto meridionale potrebbe raffigurare il re Enrico II o Dermot MacMurrough, il re di Leinster responsabile di aver invitato in Irlanda Strongbow, conte di Penbroke, e la sua armata di Anglo-Normanni, dando così inizio al lungo processo di colonizzazione.

Nel XIX secolo la cattedrale era ridotta quasi a un rudere. Nel 1871 il distillatore di whiskey Henry Roe ne finanziò il restauro integrale. La cosa ebbe esiti non del tutto felici: la maggior parte della costruzione originale andò perduta e il coro trecentesco fu demolito e rifatto in un stile simil-romanico.
A parte la cripta medievale, la più antica costruzione di Dublino, dove alcuni dei capitelli in pietra splendidamente scolpiti si sono conservati, i transetti e la parte settentrionale della navata, poco rimane della struttura del XIII  secolo.
La cripta è piena di macabre reliquie: nella St Laud Chapel, in uno scrigno metallico a forma di cuore, si trova il cuore di San Lorenzo O’Toole, arcivescovo di Dublino al tempo dell’invasione di Strongbow. Si pensa che anche lo stesso Strongbow sia sepolto qui, ma è probabile che la sua tomba sia stata distrutta dal crollo del tetto e rimpiazzata con l’effigie di un altro cavaliere. La leggenda vuole che la più piccola delle due effigi nella cripta contenga il corpo di suo figlio, che fu tagliato in due per codardia in battaglia, ma è più probabile che contenga gli intestini di Strongbow.

I raccapriccianti resti mummificati di un gatto e di un topo, rimasti intrappolati dietro una canna d’organo, sono messi in mostra in una teca di vetro.
Si crede che vi sia un’antica galleria che porta dalla cripta, passando sotto il Liffey, alle attuali Four Courts. Secondo la leggenda, un soldato che nel Medio Evo assisteva a un funerale solenne nella Christ Church, preso dalla noia si addentrò nella galleria. Il sacrestano, ignaro, chiuse il soldato nella galleria e molti mesi dopo fu rinvenuto il suo corpo completamente rosicchiato, con la spada in mano. Attorno ad esso giacevano le carogne di oltre duecento ratti che il soldato aveva ucciso!

Il museo di storia naturale
Inaugurato nel 1857 dall'esploratore scozzese David Livingstone, questo vecchio edificio vittoriano è sopravvissuto agli assalti del tempo. Un'impressionante collezione ornitologica dedicata soprattutto alla fauna irlandese.
Al pianterreno, enorme sun-fish e impressionante basking shark, teche di lombrichi e parassiti particolarmente disgustosi. Nella sezione pesci, grossi storioni del fiume Liffey e specie dai nomi complicati e dall'apparenza bizzarra.

Vi si trovano alcuni scheletri, soprattutto quelli di tre alci gigantesche, di circa 10.000 anni fa, diversi animali impagliati, dai più classici ai più strani. Al piano superiore, belle scimmie, leoni e cani-lupo. Le gallerie ospitano uccelli, rettili, conchiglie, gasteropodi, e alcuni esemplari piuttosto belli di insetti perfettamente conservati

Number Twenty Nine

 

A due passi da Merrion Square. Breve audiovisivo introduttivo. Una bella casa georglana che dà l'idea di tutti i fasti della vita dublinese alla fine del XVIII secolo.
Dalla cantina al granaio, la casa presenta un mobilio splendido, arredamento, tappeti, tappezzerie, e dà oggi l'esatta prospettiva di quello che era l'ambiente di una famiglia della Dublino "Middle Class", di professione mercanti di vino. La visita guidata è molto ben fatta.
Cucina, dispensa, camera della cameriera, sala da pranzo con bei mobili, «dining room» dove si ricevevano gli amici di famiglia, dove si suonava un po' di musica, dove gli uomini giocavano a carte... Piccolo salottino grazioso dove le donne scrivevano... o si incipriavano... Notevole tavolino per la prima colazione. Interessante camera da letto con il suo grande letto quadrato e, in un angolo, una sedia bucata che lascia pensare che una volta "la" facessero senza una grande intimità.
E poi ancora qualche pezzo che vi lasciamo scoprire da soli. Insomma, da non perdere!

Merrion Square

 

Romantico giardino e bell'esempio di piazza georgiana.
Eleganza e grande semplicità di architettura. Le facciate sono tutte dello stesso stile, piatte e un filo austere, con le famose porte dai colori vivaci. Il giovane Oscar Wilde visse al n. 1 (all'angolo con Lower Merrion Street).
Suo padre, sir William Wilde, era un famoso uomo di scienza, medico specializzato in chirurgia degli occhi e oculista della regina Vittoria. Egli fu, come suo figlio, al centro di un famoso scandalo. Una delle sue amanti, Moli Travers, gli diede un figlio. Siccome egli rifiutò di divorziare, lo accusò di averla cloroformizzata durante una visita e di avere abusato di lei. Tuttavia, alla fine della sua vita, quando William Wilde era ormai agonizzante, Moli Travers si riscattò e lo vegliò ogni giorno per ore, senza dirgli una parola (né alla famiglia, né ad altri, in effetti).
Alla sua morte, lasciò la casa, sempre enigmatica e silenziosa, e scomparve definitivamente. AI n. 58 abitò Daniel O'Connell, al n. 52 e poi al n. 82 W.B. Yeats, al n. 84 George Russell (poeta, mistico e pittore).

Dublin's Viking Adventure

 

Proprio qui negli anni settanta vennero trovati oggetti vichinghi vecchi di un millennio. Si decise dunque di creare un centro che sarebbe stato dedicato a questo popolo.
Non si tratta di un museo, ma di un luogo nel quale si tenta di ricreare il mondo vichingo.
La gita comincia su un "falso" battello che vi imbarca nel Medioevo. Poi c'è la ricostruzione di un villaggio con molte case dove alcuni attori in costume vi descrivono in inglese l'ambiente, le tecniche di tessitura, gli scambi commerciali, la fucina, la chiesa (spiegazioni sulla conversione dei Vichinghi)... E poi, modellino del posto, piccolo audiovisivo, muro in corso di scavo, istruzioni per la costruzione di un drakkar.
Si finisce con una piccola mostra di oggetti vichinghi trovati negli scavi locali (gioielli, spille, pettini, pezzi di giochi...).

Kilmainham Jail (o Gaol)

Prigione costruita nel XVIII secolo, la maggioranza dei grandi uomini che contribuirono alla storia del paese vi soggiornarono o vi morirono. Questa visita interesserà certamente tutti gli amanti della storia d'Irlanda.
E' possibile visitarla soltanto per mezzo di visite guidate, ogni 30 minuti. Si assiste prima di tutto a un diaporama (30 minuti) molto ben realizzato sulla storia del movimento nazionale irlandese dal XVIII secolo fino all'indipendenza.
Poi una guida anglofona conduce il gruppo di visitatori per 45 minuti/1 ora nelle celle dei detenuti, nei corridoi, nel grande cortile esterno.

Kilmainham Jail non si visita alla leggera e merita un'attenzione particolare. Va notato che è stato eletto Museo dell'anno nel 1997!
All'interno c'è un piccolo museo con numerosi ricordi e documenti eccezionali: lettere, fotografie, giornali dell'epoca, armi, oggetti personali ecc. Si può vedere la camicia in flanella, un berretto, alcuni tovaglioli appartenuti a De Valera durante la sua detenzione.
Interessanti i ricordi su John MacBride (1916), Joseph Mary Plunkett (1916) e molti altri patrioti. Non perdete la teca che racchiude una dichiarazione del 1798 (siamo in pieno periodo rivoluzionario) scritta dal generale Hardy, commissario dell'armata francese e indirizzata al popolo d'Irlanda:
«Liberty, Equality, Fraternity, Union... You have not forgotten Bantry Bay... Friends and allies, let us march together... Our glory is in your prosperity and independence».

Tra le celle storiche, quella di Robert Emmet (decapitato il 20 settembre 1803 nel cortile della prigione su un ceppo di legno che è ancora là!) e quella di Parnell (ha avuto diritto a un trattamento migliore degli altri).
Il cortile interno è un luogo grigio e sinistro ma talmente evocativo che si ha l'impressione che gli uomini possano uscire da un momento all'altro. Qui vennero giustiziati gli Invincibili. Sotto una tettoia, una barca in legno che servì a consegnare armi e munizioni ai ribelli del 1916 (il materiale veniva dalla Germania, in guerra contro l'Inghilterra).
Prigionieri famosi
Dal 1796, furono qui internati gli United Irishmen Henry Joe McCracken, leader dell'Ulster (e impiccato a Belfast), e Robert Emmet. Gli Young Irlanders, Thomas Francis Meagher, W.S. O'Brien, Patrick O'Donoghue vi soggiornarono nel 1848 prima di partire come forzati per l'Australia. Nel 1867, furono i Feniani (O'Donovan Rossa, John 0'Leary) a riempire le celle.
Questi non ebbero il tempo di ammuffire con l'arrivo, nel 1882, dei militanti della Land League (Parnell, Micheal Davitt ecc.).
Nel 1883, cinque degli Invincibili che assassinarono Lord Cavendish a Phoenix Park vennero impiccati qui. Si può vedere dunque la gigantesca hall centrale su tre piani di celle, la sua grande scala e la sua vetrata, oltre alle celle di tutti i grandi patrioti e il cortile dove i dirigenti dell'insurrezione di Pasqua vennero fucilati.
Connolly venne giustiziato su una sedia, visto che era ferito e aveva una gamba già aggredita dalla cancrena.
Nel 1920-1921, la prigione era piena di membri dell'IRA. Nel 1922-1923 succedettero loro i militanti anti-trattato, che a volte erano gli stessi! Quattro fra loro vennero fucilati. Anche De Valera vi soggiornò poiché si opponeva al trattato di separazione. Egli fu l'ultimo prigioniero di Kilmainham, che chiuse i suoi battenti nel 1924.
© Irlandando.it

O'Connell Street

Gli "Champs-Elysées" di Dublino, di una larghezza impressionante per la città. D'altra parte, il ponte che segue, O'Connell Bridge ha la particolarità, abbastanza unica per un ponte, di essere più largo che lungo!
L'overdose di fast-food, di mediocri immobili moderni, non deve d'altra parte far dimenticare alcune delle sue attrattive. Le statue del terrapieno centrale, per esempio: la monumentale Daniel O'Connell trova qui il posto che merita come emancipatore dei cattolici, seguito da William Smith O'Brien, capo degli Young Irlanders del 1848. Jim Larkin, prestigioso leader sindacalista al quale si deve la frase: «I grandi sono grandi soltanto perché noi siamo in ginocchio. In piedi!», è stato rimpiazzato da una fontana in occasione dei mille anni della città e relegato in fondo a O'Conneli Street.

Segue poi un oscuro John Gray, che si ritiene sia quello che ha installato l'acqua corrente in città, poi Father Mattew che alcuni irlandesi odiano, visto che passò tutta la vita a combattere la sua crociata contro l'alcolismo. Per finire, davanti al Rotunda Hospital, il memoriale dedicato a Parnell, con una bella citazione.
Il monumento di Nelson
Yeats ironizzò sul fatto che la morigerata e cattolica Irlanda si permettesse di onorare tre adulteri celebri: O'Connell, Parnell e... Nelson. A proposito, sapete che fine ha fatto la sua gigantesca colonna di 40 metri di altezza? Eretta tra Henry ed Earl Street, nel 1808, per commemorare il vincitore di Trafalgar, la colonna aveva moltissimi detrattori. Prima di tutto i nazionalisti, che non apprezzavano per nulla questo omaggio al rappresentante della potenza imperiale inglese. Ma anche, più tardi, gli automobilisti che, molto semplicemente, trovavano che il monumento disturbasse la circolazione.
L'8 marzo 1966, all'1.32 del mattino, per commemorare il cinquantenario dell'insurrezione della Pasqua del 1916, l'IRA fece saltare la statua. Tutti quanti dovettero ammirare l'abilità tecnica. Non venne fatto saltare neanche un vetro nelle vicinanze! Tuttavia, visto che rimanevano in piedi ancora i due terzi della colonna, l'esercito venne incaricato di finire il lavoro. Ma tentando di far saltare quel ridicolo moncherino, questo riuscì, in compenso, a rompere tutti i vetri circostanti... senza peraltro finire il lavoro!
La gente rise per lunghi mesi. D'altra parte, nella grande tradizione irlandese, i dublinesi ne fecero una canzone che salì al n. 1 della hit-parade! La colonna venne completamente demolita soltanto con il piccone!.

Old Jameson Distillery

 

Negli antichi magazzini e distillerie Jameson, che esistono dal 1780, un piccolo museo dedicato alla gloria del whiskey Jameson ritraccia in maniera piuttosto vivida le differenti tappe della sua fabbricazione: fotografie, documenti, utensili, alambicchi, cartelli esplicativi molto chiari ecc. Qui, non si distilla più dal 1971 , ma tutte le tappe sono state ugualmente riprodotte.
Il circuito comincia con un audiovisivo un po' troppo commerciale, sull'origine del whiskey. Più convincente, la visita dei magazzini del grano e poi della «malt house» dove si lasciava seccare l'orzo in forni chiusi. Al secondo piano, una ruota a pala tirava le mole che sbriciolavano il grano prima che venisse aggiunta l'acqua. E' il wort, che risulta dal mashing processo.
Questa mistura, molto zuccherina, viene a questo punto pompata in grandi tini dove fermenta. Ecco che interviene allora la tripla distillazione. Si effettua in grandi alambicchi di rame dove viene riscaldato il miscuglio. Poi, la maturazione in barili di Porto, o di Bourbon.
Ma i veri estimatori apprezzeranno soprattutto la degustazione che chiude la visita, con un simpatico piccolo test comparativo. Al pianterreno, negozio e ristorante.

Phoenix Park

 

Uno dei più grandi parchi di città del mondo nonostante sia attraversato da alcune strade. Due volte più grande di Central Park e di Hampstead Heath a Londra.
Gli irlandesi ne vanno molto fieri. Qui si trova la residenza del presidente della Repubblica e quella dell'ambasciatore degli Stati Uniti. Dall'entrata, si scorge l'obelisco Wellington che commemora tutte le sue vittorie, oltre che molte sconfitte francesi. Il parco è anche celebre per i suoi daini che convivono tranquillamente con i passanti.
Vi si trovano numerosi campi sportivi, giardini, laghi, oltre che uno zoo a sud-est. Creato nel 1830, è uno dei più vecchi zoo d'Europa. Vi preavvertiamo, prezzo di entrata esorbitante. La leggenda racconta che il famoso leone della MGM, che ruggisce sugli schermi del mondo intero, sarebbe stato allevato qui. Attenzione, sono da evitare le zone troppo isolate, il parco non è sicuro di notte, ma nelle zone frequentate non si corre alcun rischio.

Custom House

 

Nel 1779 l’architetto James Gandon declinò un’offerta di lavoro a San Pietroburgo e venne invece a Dublino per lavorare a ciò che sarebbe divenuto uno degli esempi più belli di costruzioni georgiane in Gran Bretagna.
Gandon rimase in Irlanda per il resto della vita, arricchendo l’architettura di Dublino di altri due splendidi edifici pubblici, le Four Courts e i King’s Inns.
Iniziata nel 1781 e costata in dieci anni di lavori 400.000 sterline, la Custom House non fu semplice da erigere: il terreno era saturo d’acqua di mare e richiedeva un costante drenaggio e complesse fondamenta per evitare movimenti di subsidenza, gli operai pretendevano continui aumenti di salario, gli avversari del progetto ingaggiavano delle bande per compiere atti vandalici sulla costruzione, e Gandon trovava saggio cingere la spada ogni volta che si recava sul cantiere.

Ma nessuno di questi ostacoli, nè un incendio, nè la morte della moglie, scoraggiarono Gandon e nel 1791 la Custom House, costruita di splendente pietra di Portland, era terminata.
La facciata sud, con il suo elegante pronao dorico, si affaccia sul fiume, mentre la facciata nord si affaccia su quanto rimane della georgiana Gardiner Street. Le quattordici teste di divinità fluviali al di sopra di porte e finestre, rappresentanti i maggiori fiumi dell’ Irlanda, e l’ allegoria del Commercio sulla cupola sono dello scultore Edward Smyth, una scoperta di Gandon che, secondo lui, valeva Michelangelo.

Nel 1921 la Custom House fu presa di mira dalle forze nazionaliste. Un incendio infuriò per giorni, provocando seri danni all’edificio. Quando nel 1926 fu restaurata, nel tamburo della cupola la bianca pietra di Portland venne sostituita da pietra di Ardbraccan, che si deteriorò in breve tempo. Nel 1970 si resero necessari più importanti lavori di rinnovamento e l’attuale Custom House fu inaugurata nel 1991.

King's Inn

 

Progettato nel 1786, il King’s Inns fu l’ ultimo dei grandi edifici pubblici di James Gandon ed assolve ancor oggi la sua funzione originale di residenza e studio per gli avvocati.
Sebbene la prima pietra fosse stata posata nel 1795, i lavori non furono avviati fino al 1802. Gandon aveva lasciato l’ Irlanda nel 1797, sospettando giustamente che la città fosse sul punto di una sommossa.
Quando dopo la ribellione del 1798 fece ritorno, si trovò davanti un’enorme mole di lavoro arretrato. A quel tempo aveva quasi sessant’ anni e soffriva di un’acuta forma di gotta, e passò perciò il grosso del lavoro per il King’s Inns al suo protetto Henry Aaron Baker.

L’edificio fu alla fine completato nel 1817, quando Gandon si era ormai da tempo ritirato nella sua casa nella parte settentrionale di Dublino. Allo stesso modo delle Four Courts e della Custom House, il King’s Inns è stato progettato per affacciarsi sull’acqua: un ramo del Royal Canal una volta giungeva sin qui.
Sopra l’ arcata centrale si innalza un’elegante cupola.
Sulla sinistra un portale conduce nella sala da pranzo: gli avvocati irlandesi devono consumare un dato numero di pasti ogni anno.

A ciascun lato del portale si trovano due cariatidi di Edward Smyth, lo scultore preferito di James Gandon.
Sulla sinistra Cerere, la dea della nutrizione, mentre sulla sinistra si trova una Baccante che sorregge un calice di vino. Le figure a fianco del portale sulla destra dell’ arcata centrale sono più sobrie. Da qui si accedeva al vecchio tribunale ecclesiastico, ora Ufficio del Registro, e le figure rappresentano la Legge, con in mano un libro e una penna d’oca, e la Sicurezza, con una chiave e una pergamena.

 

Altri luoghi degni di nota

Mansion House
Bella casa con tetto a ringhiera, frontone triangolare con il blasone della città e tettoia ornata di eleganti lampadari. Costruita all'inizio del XVIII secolo e, dal 1715, residenza del sindaco della città. Sulla sua sinistra, l'edificio di forma circolare venne costruito nel 1821 per ricevere il re Giorgio IV.
Qui nel 1919 venne adottata la dichiarazione di indipendenza dai deputati del Sinn Féin. Attualmente, è il posto più popolare per congressi e grandi riunioni politiche.
Leinster House
Questo è il Dail Eireann, il parlamento della repubblica d'Irlanda. Questo edificio servì da modello, diciamo, a James Hoban, l'architetto irlandese della Casa Bianca. All'origine, nel 1745, venne costruito per essere la residenza del duca di Leinster. Era, all'epoca, la più bella e imponente dimora di Dublino. Il Parlamento vi si installò nel 1922.
Tailor's Hall
È il solo edificio ancora esistente in faccia a Christchurch, in High Street. Ultima casa di corporazione presente a Dublino. Costruita nel 1706 per i sarti, gruppi e associazioni potevano affittare la grande sala per riunirsi. Wolfe Tone e gli United Irishmen vi si ritrovavano spesso, e Tailor's Hall finì per acquisire il soprannome di Back Lane Parliament. Non si può visitare, ma si riesce ad avere una buona idea anche dall'esterno.
Guinness Brewery
La celebre birreria Guinness impiantata nel 1759 da Arthur Guinness, riempie ogni giorno oltre sette milioni di bicchieri. Purtroppo oggigiorno non si visita più ma, in compenso, si può visitare un piccolo museo con una sezione sulle botti e il trasporto, assistere a una proiezione sulla fabbrica e poi si ha diritto a un bicchiere di birra. A nostro avviso è un po' troppo turistica...
Grafton Street
E' la via più commerciale della città. Negozi di lusso, musicisti di strada... Qui i giovani adolescenti si ritrovano sabato pomeriggio per fare i loro più stravaganti acquisti. Pedonale e gradevole, è l'equivalente di Oxford Street a Londra e delle Halles a Parigi.
Moore Street
Piccola strada parallela a O'Connell e che dà su Henry Street. Mercato estremamente vivace che si tiene tutti i giorni, per tutto il giorno. Qui sentirete ancora il vero accento dublinese e arricchirete il vostro vocabolario.
Le Molly Malone, queste piccole venditrici di strada con i loro carretti pieni di arance o dolciumi, appartengono da sempre al folklore dublinese. Numerosi scrittori irlandesi vennero qui sia per fare i loro acquisti che per trovare alcuni dei loro personaggi.
Four Courts
Edificio in stile un po' pesante. Proprio nei Four Courts si barricarono gli oppositori del trattato di divisione dell'Irlanda, sotto la guida di Ruairi Q'Connor, nel 1922. Le truppe dello "Stato libero" bombardarono l'edificio per otto giorni.
E questo fu l'inizio della guerra civile tra partigiani del trattato e oppositori, che fece più morti della guerriglia dal 1919 al 1921. Ingresso libero e gratuito. Le sedute hanno luogo generalmente dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16. Possibilità di assistere a un processo e di vedere tutta una assemblea, giudici e avvocati.
Abbey Theatre
Fondato nel 1904 da Lady Gregory e Yeats. Qui vennero create la maggior parte delle opere teatrali irlandesi moderne e contemporanee.
The Playboy of the Western World, opera di Synge, debuttò nel 1907, sconvolgendo un gran numero di repubblicani e provocando sommosse. O'Casey, di cui una delle opere, The Silver Tassie, era stata rifiutata da Yeats, vi rappresentò tuttavia The Plough and the Stars nel 1926. Anche qui, le reazioni furono violente, e il pubblico non apprezzò per nulla questa fredda interpretazione del 1916.
Il teatro bruciò nel 1951 e dovette venire ricostruito. Nel 1966, cominciò una nuova carriera, legando al repertorio ormai classico anche le nuove produzioni. L’edificio ospita anche il Peacock Theatre, una sala più piccola, destinata al teatro sperimentale e alla poesia.
Brazen Head Pub
Fondato nel 1198, il Brazen Head Pub in Lower Bridge Street è il più vecchio pub di Dublino.
Ha una storia di tutto rispetto: è stato anche il luogo dove solevano riunirsi i capi dell’insurrezione degli United Irishmen del 1798 per organizzare la loro azione. Oggi vi si tengono spettacoli di musica tradizionale.

Dublino
Dublino, capitale dell'Eire e sua città più grande e cosmopolita, è il posto ideale in cui instaurare il primo contatto con il paese. È una curiosa e pittoresca città a misura d'uomo dotata di begli edifici georgiani, una tangibile storia letteraria e pub molto piacevoli e accoglienti. Attraversata dal fiume Liffey, è delimitata a nord e a sud dalle colline. La maggior parte dei principali luoghi di interesse si trova a sud del Liffey, che diversamente dai soliti fiumi urbani ha quasi l'aspetto di un torrente di campagna con tanto di pesci. La zona a nord del Liffey è più maltenuta della parte a sud, ma secondo Roddy Doyle ha più anima. Attraversando il Liffey alla volta della zona meridionale della città, non mancherete di notare la grande Custom House sulla sponda settentrionale, che fu costruita negli anni '80 del XVIII secolo e non è che uno dei numerosi edifici georgiani di Dublino. Sempre sulla sponda settentrionale del fiume sorgono le Four Courts, costruite dallo stesso architetto, James Gandon; il loro bombardamento nel 1922 diede inizio alla guerra civile. Dalla rotonda superiore dell'edificio centrale si gode di un meraviglioso panorama della città. Il Trinity College si colloca ai primi posti tra le cose da vedere a sud del fiume. Fondato da Elisabetta I nel 1592, questo complesso vanta la presenza di un campanile e di molti edifici antichi, ma la meta principale dei visitatori è il Book of Kells, un manoscritto miniato che risale all'800 d.C. circa ed è uno dei libri più antichi del mondo; è custodito nei Library Colonnades. Altri splendidi edifici sono l'imponente costruzione della Bank of Ireland, eretta in origine per ospitare il parlamento irlandese, la Christ Church Cathedral, alcune parti della quale risalgono a una chiesa danese in legno eretta nell'XI secolo, e la St Patrick's Cathedral, che si dice sia stata costruita nel luogo in cui san Patrizio battezzò i suoi convertiti e che risale al 1190 o al 1225 (esistono pareri diversi in proposito). Un altro edificio simbolo di Dublino è il suo castello, più simile a un palazzo che a un forte. Fu costruito per ordine di re Giovanni nel 1204, ma della struttura originale è sopravvissuta solo la Record Tower. Una delle zone più vecchie di Dublino è il dedalo di vie di Temple Bar, che ora ospita molti ristoranti, pub e negozi alla moda. Tra i musei citiamo il National Museum, con un'invidiabile collezione di tesori di varie epoche a partire dall'età del bronzo; la National Gallery, con una collezione particolarmente bella di dipinti italiani; l'Heraldic Museum, dedicato a chi vuole rintracciare le proprie radici irlandesi; e il Dublin Civic Museum. Gli edifici georgiani di Dublino danno il meglio di sé visti dal St Stephen's Green, una distesa verde di nove ettari situata proprio in centro. Altri punti strategici per vedere le costruzioni georgiane sono Merrion Square, Ely Place e Fitzwilliam Square. Dublino offre una vasta gamma di possibilità d'alloggio, ma durante l'estate è meglio prenotare. Nei pressi di O'Connel St, a nord del Liffey, sono concentrati alcuni ostelli, mentre la sponda meridionale del fiume ospita gli alberghi più belli (e più costosi). Nella zona a nord del fiume ci sono ristoranti di ogni tipo. A sud del fiume la zona di Temple Bar, vecchia ma in fase di rapida rinascita, è quella con la massima concentrazione di ristoranti.

Galway
Con le sue vie strette, le vecchie facciate in pietra dei negozi e i pub brulicanti di avventori, Galway è una vera delizia. È la città più animata e più popolosa della costa occidentale ed è il capoluogo amministrativo della contea di Galway. La sua università richiama una notevole folla di bohémien, che si stabiliscono poi in città incantati dalla sua vivace vita notturna. Il centro, molto compatto, si estende su entrambe le sponde del fiume Corrib; le zone con i negozi sono a est del fiume. La Collegiate Church of St Nicholas of Myra con la sua curiosa guglia piramidale risale al 1320 ed è la più grande chiesa parrocchiale medievale d'Irlanda. Particolarmente interessanti sono le sue tombe. Tra i numerosi edifici interessanti in pietra citiamo il Lynch's Castle, una parte del quale risale al XIV secolo, e lo Spanish Arch, che è quanto resta delle mura cittadine. Galway ha molti bei festival culturali tra cui il February Jazz Festival, l'Easter Festival of Literature e il Galway Arts Festival di luglio

For the Visitor

OPEN 7 days, 9.30a.m. - 6.00p.m. Last admission 1 hour before closing.
12th February to 12th November

Japanese Gardens
The lands of the Irish National Stud include the world-famous Japanese Gardens.

 

 

A Brief History

The Japanese Gardens at Tully were created between the years 1906-1910. Devised by Colonel William Hall-Walker (later Lord Wavertree), a wealthy Scotsman of a famous brewery family and laid out by the Japanese Eida and his son Minoru.
The Gardens, planned to symbolise the 'Life of Man', are now of international renown and are acclaimed as the finest Japanese Gardens in Europe.
The gardens at Tully are a living monument to the meeting of Eastern and Western cultures in a Western setting. The symbolism of life the garden portrays traces the journey of a soul from Oblivion to Eternity and the human experience of its embodiment as it journeys by paths of its own choice through life. Typical ambitions toward education, marriage, or a contemplative or carefree life, achievement, happy old age and a gateway to Eternity are portrayed. Furthermore as an example of Japanese Gardening of its period, it is perfect - a Japanese Garden with a hint of Anglicisation about it, was precisely the type of garden being made in Japan at that time.
Eida remained at Tully until 1912. He and his wife and two sons, Minoru and Kaiji, lived at Curragh House, which is now the Racing Apprentice Centre of Education. The name Minoru which means 'light of my eye' or the 'favourite one' was chosen by Colonel Hall-Walker for his favourite Tully-bred colt.
When leased to King Edward VII for his racing career the colt Minoru carried the royal colours to victory in the Derby of 1909 to joyous cheers of "Good Old Teddy"! Eida died in 1912 on his intended return journey to Japan and no more was heard of him or his family until Brian Eida, a son of Minoru, turned up as a tourist in the late 1980's to admire the work of his grandfather Tassa.
In 1915, Colonel Hall-Walker departed to England, presenting his entire Tully property to 'The Nation'. His Stud Farm became the British National Stud and the Japanese Gardens entered a period of relative obscurity until 1945. In that year (Tully properties having returned to the Irish Government in 1943) the Irish National Stud Company was formed. In the following year, 1946, after a gap of 34 years, the Japanese Gardens got a horticultural supervisor.

Recent Times
The significance of the Japanese Gardens is not only artistic and horticultural but also philosophical, religious and historical. Now of international renown and acclaimed as the finest Japanese Gardens in Europe, they are a living monument to the meeting of Eastern and Western cultures in a Western setting.
There is no doubt that the Japanese Gardens at Tully are on a very short list of most loved gardens in Ireland and the tremendous appreciation from almost 150,000 or so visitors each year tells its own story.

St. Fiachra's Garden

Dedicated to the Patron Saint of Gardeners
In 1999 the Irish National Stud created a commemorative garden to St. Fiachra, Patron Saint of Gardeners, to celebrate the Millennium. It was designed by Professor Martin Hallinan, award winning landscape architect. He created a garden which presents visitors with a simialr natural environment to that which inspired the spirituality of the monastic movement in Ireland during the 6th and 7th centuries.
"One visit...three different Worlds”
The garden seeks to capture the power of the Irish landscape in it's rawest state... that of rock and water. The garden is within a natural setting of woodlands, wetlands, lakes and islands. It features monastic cells of fissured limestone surrounded by water. The inner subterranean garden, which lies within the main monastic cell is of Waterford Crystal shaped rocks and plants such as ferns and orchids, is lit by fibre optics.
Admission to St. Fiachra's Garden is reached through the Visitor Centre which also includes the Japanese Gardens and a guided tour of the Irish National Stud
Diari di viaggio
METE D'OBBLIGO
- Ovviamente il castello, situato al centro della città (nostro punto di riferimento per il resto).
- La visita alla fabbrica della Guinness (Guinness Brewery and Store House), situata a 1,3 km a est del castello.
- Trinity College, a 600 metri a ovest (ingresso libero, a pagamento per visitare l'Old Library, ove sono risposti migliaia di antichi manoscritti).
- Temple Bar, quartiere più alla moda di Dublino, 100 metri a nord; mercatini di piazza, soprattutto libri, artisti da strada e tanta gente e locali.
- Grafton Street, direzione sud, è simbolo di shopping e passeggio.
- S. Stephen's Green, si trova appena lasciata Grafton Street, ed è un ampio parco, ricco di vegetazione, molto pulito ed ordinato.
C'è anche la distilleria della Jameson Whiskey, non visitatela subito dopo la Guinness, come noi... Nonostante il prezzo sia inferiore della fabbrica della Guinness (7€), la visita guidata con filmato in lingua, secondo noi, non riesce a competere con la visita "libera" della Guinness; l'unica cosa che le accomuna è il drink sostanzioso "offerto" da entrambe!
Appena arrivati a Dublino, credo che il problema principale sia comprendere come funzionano i bus... Noi abbiamo desistito, anche perché impazienti di girare!
A piedi, senza il carico, abbiamo agevolmente cercato di perderci qua e là... grazie alla foto della mappa cittadina (era domenica e l'ufficio del turismo era chiuso)... ci siamo coordinati meglio!
Attenzione ai bus! Se dovete andare fuori Dublino, solitamente le ultime partenze sono verso le 23.00, occhio!
Il camp-site di Rush (20 km a nord) è pulito, molto frequentato da roulottes, con un simpatico "old man irlandese" che gestisce la baracca!
Si trova attaccato ad una spiaggia immensa, sabbiosa, in cui si può abbozzare un timido tuffo in mare. In alcuni thread sono emersi parecchi consigli su alcuni luoghi da visitare a Dublino che non vengono pubblicizzati molto dalle varie pubblicazioni turistiche.

Ne riporto alcuni e spero che l'elenco si allunghi con nuovi interventi (o segnalando vecchi post)


Nausicaa
Non ti perdere l'orto botanico di Dublino ( a me è piaciuto tantissimo!):
http://www.tourist-information-dublin.co.uk/national-botanic-gardens/national-botanic-gardens.htm
http://www.tourist-information-dublin.co.uk/kilmainham-jail-dublin/kilmainham-jail.htm

Bogside 76
Uno dei tipi più assurdi che ho incontrato in Irlanda è il tizio che racconta la storia delle mummie della Chiesa di St Michan's di Dublino. Se potete, fateci un salto perchè quell'uomo vale da solo il prezzo (basso, tra l'altro) del biglietto

Dubliner 72
Quel tipo era un mito e mi ha fatto morire dalle risate. Mi hai fatto ricordare un episodio simpatico. Nella cripta sotto la chiesa sono conservate alcune salme che si sono mummificate naturalmente per via della composizione chimica della roccia nella quale la cripta stessa è stata scavata. Mi ricordo perfettamente come fosse oggi lo strano odore di umido e muffa che permeava tutto. Una di queste mummie, secondo la guida, non rappresenta altro che le spoglie mortali di un cavaliere crociato e ciò è dimostrato dalla posizione in cui tale mummia "riposa": con la gambe incrociate. Ecco secondo la leggenda se si tocca il dito medio (o anulare?.....ora non ricordo esattamente ma mi pare il medio) di questa mummia si può esprimere un desiderio che si avvererà. Quindi per perpetrare questa cerimonia a fine visita la guida ha condotto l'intero gruppo di noi coraggiosi visitatori all'ingresso della cella del crociato e uno alla volta ci ha invitati ad entrare per accarezzare il dito (tra l'altro ormai diventato liscissimo a forza di essere accarezzato e particolare ancora più curioso di una lunghezza spropositata). Durante l'attesa la guida mi ha chiesto di dove fossi e ricordo che convinto di ricevere in risposta il solito: "E dov'è?" gli ho comunicato di essere di Cagliari. I suoi occhi si sono accesi e fissandomi mi ha detto: "Cagliari? Gigi Riva!!" Non ho però fatto in tempo a godere di questo momento di fama riflessa che per pochi secondi perché è arrivato il mio momento, quindi ho preso un bel respiro e dopo alcuni passi eccomi affianco alla mummia di un crociato di qualche secolo fa pronto ad esprimere uno degli innumerevoli desideri che mi passano per la testa.....mmmm beh che mi passavano fino a qualche istante prima. Vuoto, vuoto assoluto, non mi veniva in mente più niente e così sperando che il guerriero non si svegliasse all'improvviso mentre gli accarezzo la mano e magari potesse fraintendere il mio gesto per una curiosa avance ho svolto in fretta il rito pagano e propiziatorio. Giunto fuori dalla cella la guida trafiggendomi con lo sguardo mi ha chiesto cosa avessi desiderato e io ho sparato la prima cazzata affioratami in mente: "Ho chiesto di vincere alla lotteria!" Al che lui rabbuiandosi mi ha risposto: "Male, male, per colpa tua neanche quest'anno il Cagliari vincerà lo scudetto"
Ricordo di essere uscito scosso da questo avvenimento e tuttora ogni volta che ascolto le partite del Cagliari mi sento in colpa perché per colpa mia invece di retrocedere in serie B avremmo potuto vincere il secondo scudetto.
Slàn!


Fabio
Dublino nei giorni di S.Patrizio

Cosa altro aggiungere... una guida turistica di dublino sarebbe solo semplicistica come qualche cinico consiglio (oltre quelli dell'altro topic) te lo aggiungo.

1 - tieniti lontano dal centro perchè gli americani giuggioloni e sovrappeso invadono ogni buco. Hai presente la forma mentis dei nostri italo-americani di "brookkolinoo"? Loro sono lo stesso. Magari hanno un nonno di Cork e mettendosi un cappellino da imbecille (ma verde) si sentono Irlandesi. Gente da evitare con tutto il cuore!

2 - Da evitare generalmente la zona sud di dublino. Sono pochi i Pub dove la gente veramente esplode e la "follia" è troppo contenuta

3 - Da evitare i locali segnalati sulle guide turistiche. stai sicuro che anche certe ciucche sono a spese del Bòrd Fàilté (ufficio turistico).

4 - Un bel san patrizio lo puoi passare nelle zone prospicenti la south circular road. Pochi americani e atmosfera niente male.
Adesso non ricordo bene l'indirizzo ma il "Lower deck" vicino "zona portobello road" ha sopportato più di una mia ciucca del 17/03. Comunque quasi tutti i locali per il 17 fanno musica dal vivo.

5 - se poi vuoi vivere una atmosfera alla roddy doyle tipo "the van" o "The snapper" fatti trasportare dalle parti di Fingals...
però se il tuo inglese (comprensione) non è buono e il tuo coraggio non è il massimo evita 'sto posto.

6 - evita i branchi di Italiani. Gli Irlandesi detestano i branchi di persone. Non più di due o tre persone è la giusta misura per non sembrare dei "rompi" e farsi prendere dalla festa

7 - Ultimo suggerimento: gira a caso, fai i "sepolcri" per i pub (sempre eviatando il centro) e dove vedi che ti gusta, li ti fermi...

Comunque gli uffici turistici sono ben lieti di dare "dritte" ma prendi come buone solo quelle dei luoghi culturali, non quelle per i locali....

silverland
la migliore guinness che abbia mai bevuto la spinano al pub " the Yellow house".
Anche al Lincoln è ottima data l'anzianità del posto, se ti capita, facci un salto. poi mi dici! si trova a Rathfarnham, dublin 16. bus 16, 16a.

moris
Non ho detto la mia sul miglior pub dublinese : Cassidy's in Camden Street
Nonostante sia diventato famoso perchè in questo locale Mr. Clinton si fermò a bere una pinta, è tutt'altro che un posto trendy e non ci sono molti stranieri.
Però ha tutte le caratteristiche che deve avere un pub per piacermi : non illuminato, abbastanza silenzioso da permetterti di fare due chiacchiere in santa pace e sufficientemente animato da non sentirti in un cimitero, serve a regola d'arte un'ottima stout

Nausicaa
Quando vai al primo museo, presenta la isic card e fatti fare
l'"HERITAGE CARD - child/student" (almeno nel 2001,quando sono andata io, c'era!) così hai gli sconti dappertutto!

Vari interventi sulla vita notturna di Dublino li trovate qui sotto :
http://www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=13145&idd=120

Non so quanto tempo hai ma questi sono i miei consigli se hai poco

tempo:

 

1) Due giorni a Dublino sono sufficienti: La quasi totalita' delle

cose  da

   vedere si trova in centro citta' nella zona compresa tra St.

Stephen Green

   Temple Bar, O'Connell Street: Trinity College, Museum of Modern

Arts

   ecc. comunque io non sono molto "acculturato" in questo senso (me

ne

   vergogno ;-) ma se ti interessano i musei e questo tipo di visite

puoi

   cercartele da solo o andare all'ufficio del turismo che ti sapranno

indicare.

   Recentemente sono stato a Dublinia che e' una riscostruzione di

com'era

   Dublino nei secoli scorsi, con costumi, personaggi e voci e devo

dirti che

   mi e' piaciuta. Ti consiglio di cercare un bed & breakfast a sud di

Dublino nelle zone di Ballsbridge, DonnyBrook, Sandymount che sono le

migliori perche' sono tranquille e vicine al centro. Guarda anche

Blackrock e Monkstown sono un po' piu' distanti dal centro ma con il

DART che e' un trenino di superficie ci arrivi facilmente. Sono belle

zone sul mare e tranquille e in centro ci arrivi in circa 15 minuti

con questo trenino. Evita le zone a nord del fiume Liffey soprattutto

i bed & breakfast nei dintorni di Gardiner Street. Pub ce ne sono

un'infitnita' belli brutti, moderni antichi ecc. Se hai la

possibilita' vai al Johhny Foxes pub che e' rimasto tale e quale a

quello che era 150 anni fa: pavimento sterrato e trucioli di legno e

la Guinness e' meravigliosa. Devi avere la macchina pero' perche' e'

sulle montagne di Dublino a circa 15 KM dal centro. Chiedi per le

direzioni e tutti sapranno indicarti dov'e'

 

http://www.jfp.ie/home.htm

  

Se fai a tempo prendi poi il DART (il trenino) fino a Bray, c'e' una

camminata

tra le Wicklow monuntains e il mare che ti porta al paese dopo,

Greystones.

Il paesaggio mi ricorda un po' qullo delle Cinque Terre

Puoi anche andare poi a visitare il Phoenix Park in centro a Dublino

che e' il piu' grande d' Europa.

 

2) Prendete una macchina in affitto, partite da Dublino e andate a

Galway passando da Athlone e Ballinasloe. Dublino-Galway la fate in

circa quattro ore

e ci soo tantissimi Bed & Brakfast dove potete fermarvi a dormire.

Galway e' una citta' universitaria carina. Da qui potete andare a

visitare le Cliffs of Moher attraversando la zona chiamata The Burren

nella contea di Clare che' e' un paesaggio lunare spettacolare (un'

ora a sud di Galway) poi tornare a Galway e stare in citta uan mezza

giornata. Il giorno dopo visita del Connemara (bellissimo). Partenza

da Galway direzione Clifden attraverso il Connemara. Da Clifden potete

puntare verso La Kylemore Abbey su quella che viene chiamata "Sky

road" con viste mozzafiato, potete vedere anche il fiordo (non ricordo

il nome) che rientra dall'oceano poi andare verso Westport che e'

anche una cittadina bellissima e poi tornare a Dublino. A me piace

anche molto la zona di Kerry e West Cork al sud dell' Irlanda se vi

interessa fammi sapere e vi faccio l'itinerario anche per questa zona

se avete tempo.

 

3) In Irlanda in genere tutto e' piu' caro che in Italia: Dublino non

e'

   cara come Londra ma ci si avvicina, il resto del paese e; meno caro

di

   Dublino ma lo troverete comunque piu' caro che l' Italia: d'altra

parte

   gli stipendi medi qui sono in genere piu' alti di quelli italiani.

   Un bed & Breakfast a Dublino nelle zone che ti ho indicato costa

dai 40 ai

   50 euro, a Galway un po meno fai dai 35 ai 45 fuori trovi anche B&B

da 30 o 35 euro. Mangiare nei ristoranti costa una fortuna. Prezzo

medio di un antipasto, primo (main course) bottiglia di vino, dolce e

caffe per due

persone costa in media 80 euro (comunque potete sempre mangiare nei

pub i soliti burgers e chips e pinta di Guinness per molto meno)....la

benzina cforse e' l'unica cosa che costa meno. La gente e' molto

disponibile e amichevole (soprattutto fuori Dublino)

 

Per quanto riguarda l' Irlanda del Nord io la trovo piu' o meno come

quella del

Sud, ormai non ci sono piu' controlli, militari e beghe varie anzi e'

anche difficile sapere quando e se hai gia' attraversato il confine.

L'unco modo per rendersene conto sono i cartelli stradali (che

indicano in miglia le distanze) e ovviamente se ti fermi a comprare

qualcosa che devi pagare in pounds anche se qualcumo prende gli euro

 

Spero di esservi stato utile

Ciao

 

L'isola
- Superficie: 84.500 km2, è lunga 450km e larga 300.
- Popolazione: circa 5,5 milioni abitanti
- Divisione politica: isola è divisa tra la Repubbhca d'Irlanda (Eire) e l'Irlanda del Nord che fa parte del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
- Divisioni amministrative: l'isola si divide in 4 province (Leinster, Munster, Connaught e Ulster) frazionate in un totale di 32 contee (26 nella Repubblica e 6 nell'Irlanda del Nord)
- Ora: GMT d'inverno (quindi un'ora indietro) e GMT + 1 d'estate (ovvero uguale a noi).
La Repubblica d'Irlanda
- Superficie: 70.300 km2, più o meno 84% dell'isola.
- Popolazione: circa 3 800 000 abitanti (2002). E' uno dei paesi meno densamente popolati d'Europa. Circa il 50% della popolazione ha meno di 25 anni.
- Capitale: Dublino (1 058 000 abitanti).
- Altre ciltà principali: Cork (180 000 abitanti), Limerick (79 000 abitanti), Galway (57 500 abitanti).
- Lingue ufficiali: l'irlandese (il gaelico) e l'inglese.
- Moneta: Euro. Prima vigeva la sterlina irlandese (simbolo usuale "£", sigla normalizzata IEP).
- Regime: democratico parlamentare a due camere.
- Divisioni amministrative: la Repubblica si compone di 3 delle 4 province (Leinster, Munster, Connaught) rappresentanti insieme 23 contee e di 3 delle 9 contee della quarta (Ulster), per un totale di 26 contee.
- Religione: per il 95% cattolica.
L'Irlanda del Nord

  • Superficie: 13.564 km2.
    - Popolazione: circa 1 700 000 abitanti (2002).
    - Capitale: Belfast (500 000 abitanti),
    - Seconda città principale: Derry (220 000 abitanti).
    - Lingua ufficiale: inglese.
    - Moneta: la lira sterlina (pound), simbolo usuale "£", sigla normalizzata GBP.
    - Regime: monarchia parlamentare a due camere. Questa parte dell'isola è ormai governata da un'Assemblea Locale di 108 deputati, eletta il 25 giugno 1998, che dà all'Irlanda del Nord una specie di semiautonomia in alcuni campi.
    - Divisione amministrative: 6 contee.
    - Religione: 50,5% protestante e 38,5% cattolica (1991).

Se siete nella repubblica d'Irlanda (Eire)
Italia » Eire: comporre 00 + 353 (prefisso Eire) + prefisso della città senza lo 0 + il numero telefonico
Eire » Italia: comporre 00 + 39 (prefisso Italia) + il numero telefonico compreso lo 0 iniziale
Eire » Irlanda del Nord: comporre 00 + 44 (prefisso Inghilterra) + prefisso della città senza lo 0 + il numero telefonico
Chiamata Italy Direct: 1-800-55-00-39
Informazioni: comporre 11-90 per un numero nazionale e 11-98 per un numero internazionale. Chiamata gratuita da una cabina o dalla rete GSM Ericell.
Tariffa ridotta: tutta la settimana dalle 18 alle 8, così come il sabato, la domenica e tutti i giorni festivi.
Se siete nell'Irlanda del Nord
Italia » Irlanda del Nord: Irlanda del Nord: comporre 00 + 44 (prefisso Inghilterra) + prefisso della città senza lo 0 + il numero telefonico
Irlanda del Nord » Italia: comporre 00 + 39 (prefisso Italia) + il numero telefonico compreso lo 0 iniziale
Irlanda del Nord » Eire: comporre 00 + 353 (prefisso Eire) + prefisso della città senza lo 0 + il numero telefonico
Chiamata Italy Direct: 1-800-55-00-39
Informazioni: comporre 192. Chiamata gratuita da una cabina.
Tariffa ridotta: tutta la settimana dalle 18 alle 8, così come il sabato, la domenica e tutti i giorni festivi.
Informazioni aggiuntive e suggerimenti
Anche se la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord appartengono a due diverse giurisdizioni, le telefonate tra i due paesi vengono considerate locali.

La compagnia telefonica nazionale irlandese è la EIRCOM (prima chiamata Telecom Eireann) mentre in Irlanda del Nord è presente la British Telecom. Si trovano cabine con telefono a scheda e a moneta un po' ovunque e le tessere si acquistano in tutte le edicole e negli uffici postali.

Per telefonare all'estero comperate tessere telefoniche internazionali che offrono forti riduzioni rispetto alle tessere tradizionali. Ovviamente queste tessere non possono essere utilizzate per chiamare all'interno del paese. Attenzione, queste tessere non vanno inserite nella fessura dell'apparecchio. Quello che si acquista è in effetti un numero scritto sul retro della tessera e che vi da un "tempo credito".

Per semplificarvi la vita potete telefonare da qualsiasi telefono a carico del destinatario tramite il servizio Italy Direct. Vi risponderà un operatore italiano. Dall'Irlanda: 1-800-55-00-39.
Alla tariffa dovuta per i minuti di conversazione viene applicata una sovrattassa di circa 3 €. Per informazioni in Italia chiamate il 176. 
Cabine della EIRCOM.
Carte di credito telefoniche
La Carta di Credito Telefonica è la carta personale che consente chiamate nazionali e internazionali dai telefoni pubblici dotati di lettori ed è protetta da 2 codici segreti. 

La Columbus International Phone Card è destinata a chi viaggia in Europa e in America del Nord, e permette di telefonare da e verso ognuno dei 20 paesi nei quali il servizio è attivo con un solo prezzo di 0.38 € al minuto (iva compresa). E' disponibile in un solo taglio da 13 €.

La Carta di Credito Call It Omnia si può usare da qualsiasi telefono e da qualsiasi paese collegato. Ha un codice segreto di accesso. Nulla è dovuto per avere la carta, è richiesto solo un minimo garantito di spesa annua ( 15.5 € da Gennaio a Dicembre ) e la tariffazione è a tempo e non a scatti.
La spesa del traffico telefonico può essere addebitato nella bolletta o sulla carta di credito.
Per parlare con un operatore italiano comporre il 1-800-55-02-39.
Per informazioni su entrambe le schede potete chiamare il numero verde 800-15-61-56.

Tutte le schede di cui abbiamo parlato finora possono essere acquistate negli uffici postali, nelle edicole, nelle tabaccherie, nei negozi Telecom Italia, nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e a bordo dei voli internazionali Alitalia.

Negozi

 

Dove acquistare
La scelta dei punti d'acquisto in Irlanda spazia dalle piccole botteghe artigiane agli spacci delle fabbriche, dalle eleganti boutique ai grandi magazzini sul corso. E' frequente trovare occasioni nei negozi di bric-à-brac e sui mercati locali, anche se il miglior prodotto offerto è talvolta l'arguzia.
Acquisti a Dublino
A Dublino ci sono due grandi zone per gli acquisti: la sponda nord del Liffery, tra O'Connnel e Henry Street, dove si possono trovare molti shopping center appartenenti alle più grandi catene inglesi, e la sponda sud, più prestigiosa, tra Grafton e Nasssau Street. Nella zona di Temple Bar si trovano diversi negozi di artigianato alla moda. I due mercati principali sono il Mother Redcap's, mercato delle pulci coperto, che si tiene a Christchurch nei fine settimana, e il mercato ortofrutticolo di Moore Street, dal lunedì al sabato. Uno dei più grandi centri commerciali di Dublino è il St Stephen's Green Shopping Centre, con negozi di abbigliamento e artigranato. Su Grafton Street c'è il Powerscourt Townhouse Shopping Centre.
I grandi magazzini tradizionali sono il Brown Thomas e il Clery's.
Quando acquistare
I negozi sono generalmente aperti dalle 9 (o 9.30) alle 17.30 (o 18). Giovedì è il giorno delle "notturne", in generale fino alle 20. Un numero sempre più grande di negozi apre anche domenica pomeriggio, a Dublino e a Galway soprattutto. I negozi di alimentari e le edicole sono aperti anche la domenica.
I negozi sono chiusi a Pasqua, Natale. San Patrizio, ma aperti nelle altre festività. A Killarney, la capitale turistica dell'Irlanda, d'estate i negozi sono aperti fino alle 22.

Acquisti

 

L'Irlanda offre una grande varietà di prodotti artigianali molto particolari. Quelli più rinomati sono senz'altro i caldi maglioni di Aran, le cristallerie di Waterford, il lino, il tweed del Donegal tessuto a mano e i formaggi di fattoria. Per non parlare della Guinnesss e dei whiskey che qui sono una vera istituzione.
Maglioni e Tweed
Molto caratteristici e propri della cultura irlandese, i più famosi sono i maglioni di Aran, in vendita in tutta l'Irlanda, ma in particolare nella Contea di Galway e sulle stesse isole Aran. I punti vendita più noti sono Avoca Hand-weavers e Blarney Woollen Mills. Attenzione, non comprate questi maglioni nei negozi specializzati in souvenir o rischierete di pagarli il doppio. Molto meglio, invece, prenderlo in qualche piccolo villaggio lontano dai negozi per turisti. Non esitate inoltre a negoziare il prezzo di un maglione o a chiedere uno sconto per diversi acquisti. Per i più sbadati comunque niente paura. In aeroporto ne sono ben forniti e sono anche meno cari.
I migliori jumpers (maglioni) si trovano nel Donegal, ad Ardara.
Questi maglioni impermeabilizzati e di un bianco grezzo, fra i migliori acquisti in Irlanda, erano tramandati per generazioni dai pescatori di Aran. Dice la leggenda che ogni famiglia usasse propri motivi, di modo che se un pescatore periva in mare e il suo corpo non era identificabile i familiari potessero riconoscerlo dal maglione. Date le costanti intemperie, gli indumenti caldi e resistenti alla pioggia sono di ottima qualità, dalle giacche cerate ai montgomery, ai giacconi di montone. Convengono maglioni e panciotti ricamati, scialli e sciarpe tessuti a mano.
Il tweed del Donegal è sinonimo di qualità, famoso per la trama e i colori, in origine ottenuti con tinture fatte con licheni, erbe e minerali. Berretti, sciarpe, cappelli, cravatte, giacche e abiti di tweed si trovano da Magee and Co a Donegal.
Lino
Il lino damascato fu portato nell'Armagh dagli uomini che fuggivano la persecuzione francese. Di conseguenza Belfast diventò la capitale mondiale del lino. E l'Ulster è ancora il posto del lino, con lenzuola e biancheria da tavola doppio damasco in vendita a Belfast, per esempio da Smyth's Irish Linen, e in altre città. Ci sono negozi anche nella Repubblica. Nella Contea di Donegal si fa il lino ricamato a mano. Nel Wellbrook Beetling Mill si può vedere la lavorazione.
Cibi e bevande
Salmone affumicato, bacon, formaggi, soda bread (pane lievitato con il bicarbonato), conserve e cioccolatini fatti a mano sono perfetti come regali al ritorno dal vostro viaggio. Diversi negozi imballano e spediscono iI salmone irlandese. La Guinness non regge il viaggio: si beve al suo meglio sul posto. Il whiskey irlandese, invece, è arduo da battere come souvenir. A parte le marche minori, Power e Paddy, i grossi nomi sono Bushmills e Jameson.
I liquori sono Irish Mist e Baileys Irish Cream. Si consiglia di acquistarli di ritorno sul traghetto o in aeroporto, costano meno.
Musica
In molte regioni, in specie nella Contea di Clare, detta "La contea che canta", si fabbricano strumenti musicali tradizionali. Le arpe fatte a mano sono una specialità di Mayo e di Dublino. A Dublino molti negozi vendono strumenti come i bodhráns, tradizionali tamburi di pelle di capra, e le cornamuse fatte a mano. Gli strumenti musicali non sono cari in Irlanda, ma bisogna saperli comperare e conoscerne il prezzo. Domandate dunque a un musicista conosciuto in un pub o a un festival, sarà lui a sapervi dare le migliori dritte.
I cd sono generalmente molto cari, ma visto che la musica irlandese (folk) è abbastanza difficile da trovare nel continente, tanto vale fare uno sforzo. Andate a Belfast per comperare dischi, nettamente meno cari che al sud. Se però vi capita di innamorarvi di qualche piccola band locale non esitate ad acquistare subito il disco perché la maggior parte di loro non viene distribuita sull'intero territorio.
Waltons vende strumenti e spartiti tradizionali, mentre Claddagh Records vende dischi di musica folk e tradizionale irlandese.
Artigianato
L'artigianato è un vero business per l'Irlanda rurale. Il Crafts Council of Ireland, che ha sezioni a Dublino dov'è parte di Designyard, e a Kilkenny, consiglia punti vendita su piccola scala, e gli uffici turistici forniscono elenchi di laboratori locali, dove potrete osservare il processo di produzione.
Molti negozi d'artigianato come il Kilkenny Design Center e Bricin, e specialmente quelli dei maggiori centri turistici, vendono cose magnifiche.
A Cork e a Kerry ci sono molti laboratori, e negli uffici turistici è reperibile la Guide to Craft Outlets. Tipici prodotti della zona sono le piastrelle tradizionali, basate su disegni trovati nella cattedrale di Kilkenny e nelle vicine abbazie medievali. Più a ovest, con il marmo di Connemara, verde picchiettato, si fanno le "worry stones", scacciapensieri, portafortuna fatti come grani di rosario. Sempre nel Connemara, a Clifden, si trovano tappezzerie, maglieria fatta a mano e tappeti. Altro artigianato tipico e la lavorazione del metallo, del cuoio e del legno. Si usano legnami locali per mobili in frassino o in faggio, bastoni da passeggio di prugnolo e sculture fatte con legno di torbiera vecchio di mille anni.
Ceramica e Porcellana

Fondata bell'Ulster nel XIX secolo, la Belleek Pottery produce una lustra Porcellana dai delicati motivi decorativi, fra i quali trifogli e fiori.
La Royal Tara China di Galway è la più importante fabbrica irlandese di porcellana raffinata, con disegni che incorporano temi celtici.
Sempre nella Contea di Galway, la Kylemore Abbey produce ceramiche dipinte a mano. La Louis Mulcahy's Pottery di Ballyferriter è nota per Ie belle smaltature decorative, mentre la Nicholas Mosse Pottery di Bennettsbridge, contea di Kilkenny, è conosciuta per le decorazioni a mano. Un altro centro di ceramiche è Enniscorthy, nella Contea di Wexford.
Cristalli e Vetri
Sulla scia della Waterford Crystal, la marca leader, troviamo innumerevoli cristallerie. I prezzi dipendono dalla fama, dalla quantità di piombo impiegata nel vetro e dal lavoro richiesto dal disegno. Nel Nord la Tyrone Crystal è quotata quasi come la Waterford, ma è meno costosa. Come Waterford, la fabbrica offre una visita guidata. La Typperary Crystal offre vari prodotti, tra cui trofei, lampade e oggetti regalo.
Elegante marchio è anche la Galway Irish Crystal. Nella Contea di Kilkenny, i disegni della Jerpoint Glass si ispirano alla famosa Jerpoint Abbey. Decorati con motivi semplici ma eleganti, piccoli vasi, candelabri, brocche e coppe sono simpatici doni. La maggior parte dei negozi imballa e spedisce i vostri acquisti.
Gioielleria
Nei loro giorni aurei i lavori in metallo celtici erano l'orgoglio dell'Irlanda.
Molti designer si ispirano ancora ai disegni tradizionali celtici. In tutta l'Irlanda si producono gioielli d'oro, d'argento, di smalto e di ceramica, fatti a mano o a macchina. Il più famoso è l'anello di Claddagh, originario di Galway, simbolo degli innamorati, un cuore incoronato racchiuso fra due mani. Designyard, a Temple Bar, è la miglior gioielleria irlandese contemporanea.
Nel Powerscourt Townhouse Shopping Center di Dublino è di base lo studio Ceramic Design, che produce spille d'influsso celtico. Nel centro si vedono orafi e argentieri al lavoro.
Moda
Ispirata da una popolazione in prevalenza giovane, l'Irlanda sta facendosi un nome nella moda. I vestiti di tweed e di lino dal taglio conservatore continuano a essere di gusto classico, mentre gli stilisti più giovani sperimentano sempre più, usando linee ardite e mescolando I tessuti tradizionali.
A-Wear è una boutique di qualità con filiali nelle città più grandi.
Qui, e nel Design Center del Powerscourt Townhouse Shopping Center di Dublino, si trovano abiti dei migliori stilisti irlandesi, fra cui John Rocha, Paul Costelloe, Louise Kennedy, Quin and Donnelly e Mariad Whisker. Le taglie sono identiche a quelle britanniche.

Unità di misura

Nella Repubblica d'Irlanda, teoricamente, si usa il sistema metrico ma non è sempre applicato. Infatti le distanze sono espresse sia in miglia che in chilometri, i pub servono da bere in pinte, la benzina è in litri, il cibo sia in libbre che in chilogrammi. Per ben barcamenarvi sappiate che:


Misura irlandese

Misura Internazionale

1 Libbra

0.45 chili

1 Stone

6.35 chili

1 Oncia

28,35 grammi

1 Pinta

0.57 litri

1 Gallone

4,546 litri

1 Miglio

1.6 chilometri

1 Yard

0.91 metri

1 Piede

0.3048 metri

1 Pollice

2.54 centimetri

1 Acro

4.047 m2

Il Book of Kells é un codice miniato medioevale contenente i Quattro Vangeli in latino. E’ considerato il capolavoro, la vera gloria dell’arte celtica, che oggigiorno gode di tanta fama proprio grazie all’eccezionale qualità di pagine e pagine di sontuosa scrittura a colori, miniature, decorazioni e illustrazioni presenti nel manoscritto.
La storia
La storia del Book of Kells risale all’incirca all’800 d.C.. Si può supporre con certezza che sia stato realizzato da seguaci di San Columba nello Scriptorium del monastero di Iona, dove sorgeva la sua casa principale. 
Più tardi, a seguito delle incursioni vichinghe nell’806 (in cui furono uccisi 68 membri della comunità monastica), fu spostato nel Monastero di Kells (Co. Meath), nell’Irlanda centrale, dove i monaci si rifugiarono dopo l’attacco (da qui il manoscritto deriva il suo nome). A Kells rimase per circa due secoli, finché non fu rubato nel 1007.
La sua copertina dorata, probabilmente ricoperta di gemme, fu strappata e i resti gettati in un fosso. Il libro fu poi ricoperto, ma solo dopo aver subito alcuni danni alle pagine iniziale e finale causati dall’acqua. Sfortunatamente la sua copertina originaria fu perduta per sempre.
Il Book of Kells restò al monastero di Kells fino al 1541, quando la Chiesa Cattolica Romana lo prese in custodia. Nel 1661 fu riportato in Irlanda e donato dall’Arcivescovo Ussher al Trinity College di Dublino, dove è custodito tuttora, rappresentando l’opera più importante che la biblioteca universitaria possiede.

Nonostante le severe misure di conservazione necessarie per tutti i manoscritti medievali, purtroppo nel XIX secolo il libro ha subito danni durante una azzardata rilegatura: non avendo capito che alcune pagine variavano in misura, il rilegatore ha mutilato alcune miniature per standardizzarne la misura.
Per la ricercatezza e il valore di tale testo sacro, si ritiene che il Libro non fosse utilizzato quotidianamente, ma fosse esposto sull’altare solo in occasioni molto importanti.
Il restauro
Nel 1953 il Book of Kells fu sottoposto ad un generale ed accurato restauro e fu diviso in quattro volumi, facilitandone, in tal modo, l’accesso. Due volumi sono quotidianamente esposti sotto un severo controllo presso la Old Library del Trinity College di Dublino.
Le pagine vengono voltate secondo un calendario regolare, in modo da mostrare al pubblico diverse parti del libro. Altri due volumi, invece, sono accessibili solo a pochi studiosi privilegiati.
Migliaia di persone confluiscono ogni anno al Trinity College per prendere visione di questo libro sacro.
Il contenuto
Il Book of Kells contiene la copia riccamente decorata dei quattro Vangeli nel testo latino basato sulla Vulgata di San Gerolamo, del 384 d.C., mista a letture dalla vecchia traduzione latina.

I vangeli sono preceduti da prefazioni, sintesi delle narrazioni dei testi e dalle “tavole dei canoni” o dalle concordanze dei passaggi dei vangeli compilate nel IV secolo da Eusebio di Cesarea.
Non interessa soltanto il suo valore religioso, bensì soprattutto il suo aspetto, che lo rende il capolavoro dell’arte celtica medievale. Colpisce nel testo un’accurata scelta di parole e frasi, oltre alla grande serie di iniziali decorate in modo fantasioso e ai disegni interlineari.

Decorazioni sono presenti in tutte le pagine e solo due delle 680 pagine sono prive di colore. Vi sono scene di complessità iconografica solitamente interpretate come l’arresto e la tentazione di Cristo, così come immagini di Cristo, della Vergine e del Bambino e di San Matteo e San Giovanni.
Gli evangelisti e i loro simboli appaiono in tutto il manoscritto e si suppone che nell’impianto decorativo fondamentale ciascun vangelo fosse preceduto dai simboli degli evangelisti, da un ritratto e da una elaborazione delle parole iniziali.
La decorazione dell’intero manoscritto esalta gli aspetti della vita e del messaggio di Cristo e riflette i momenti principali della Sua vita. Vi sono immagini ricorrenti della nascita, del sacrificio e della resurrezione.

Accanto alle immagini religiose, compaiono figure umane e animali e disegni astratti inclusi i simboli usati dagli artisti. Molte di queste sono immagini interlineari, inserite tra I testi grazie a un’enorme immaginazione e talento. In molti casi figure animali sono stilizzate e manipolate a formare delle lettere.

Il servizio DART
Un misto fra la metropolitana e un treno di pendolari, il servizio di treni elettrici noto come DART (Dublin Area Rapid Transit) serve 27 stazioni fra Malahide, nella Contea di Dublino, e Greystones, nella Contea di Wicklow, con fermate nel centro di Dublino.
Offre un tragitto molto panoramico oltre ad essere molto pratico in ogni caso per arrivare a Howth, Dùn Laoghaire o Bray. Nella stessa Dublino ci sono quattro stazioni: Connolly, Tara Street, Pearse e Lansdowne Road. Funziona tutta la settimana dalie 6.35 alle 23.30 (domenica, dalle 10 alle 23). Da 5 a 20 minuti di attesa a seconda dell'ora.
Il biglietto Dublin Explorer permette di viaggiare per quattro giorni consecutivi sui treni DART e sui mezzi della Dublin Bus. Sui treni si può portare le biciclette, se c'è spazio, pagando un supplemento. 

Muoversi in autobus
La compagnia nazionale di autobus della Repubblica d'Irlanda, Bus Éireann (www.buseireann.ie) gestisce una rete che copre l'intero paese, a parte la zona della Grande Dublino (che comprende Wicklow, Kildare e Meath) dove tutti i servizi sono gestiti dalla Dublin Bus (www.dublinbus.ie).
Sono assicurati collegamenti praticamen­te fra tutte le città e i paesi, ma da una parte molte linee, finita l'estate, riducono il numero delle corse o chiudono, dall'altra in alcuni angoli molto isolati, il tragitto non viene effettuato che una volta al giorno... o alla setti­mana.

Se non si vuole rimanere chiusi in un buco, è dunque caldamente consigliabile procurarsi in tempo la piccola guida gratuita degli orari (Bus eireann Timetable), che si trova negli uffici del turismo, nelle stazioni dei pullman, o anche consultare gli orari appesi nella maggior parte degli Ostelli della Gioventù.
Da segnalare inoltre una pratica molto gradevole: lo short comfort stop.
È una fermata obbligatoria per tutti, sempre di fronte a uno snack-grochees-coffee shop. Ci si sgranchiscono le gambe, ci sì ossigena, si beve qualco­sa... e si riparte!
A Dublino la più importante stazione d'autobus è la Busàras su Store Street, a pochi passi da O'Connell Street.Nel centro di Dublino gli autobus fanno servizio dalle 6 circa alle 23,30.
 
Ci sono anche numerose compagnie private che fanno concorrenza alla rete nazionale o servono percorsi non coperti dalla Bus Éireann. Nel rurale Donegal, per esempio, esistono diversi servizi privati d'autobus. Alcuni addirittura non hanno licenza, quindi se volete stare più tranquilli informatevi prima di salire a bordo.
Gli uffici del turismo hanno sempre le informazioni più recenti sulle piccole compagnie.

L'Ulsterbus (www.translink.co.uk) gestisce un eccellente servizio in tutta l'Irlanda del Nord, a parte Belfast dove il servizio è gestito dalla Belfast Citybus (www.translink.co.uk).
Belfast ha due stazioni d'autobus princi­pali, l'Europa Bus Centre in Great Victoria Street e l'Oxford Street Station. Prima di partire accertate qual è la stazione giu­sta. Ricordate che in nessuna stazione dell'Irlanda del Nord c'è servizio di deposito bagagli.
Tariffe
Alcune tariffe di esempio (anno 2003) andata e ritorno.

BUE EIREANN
Dublino - Cork                                              €23.50
Dublino - Galway                                           € 14.00
Dublino - Limerick                                         €19.00
Dublino - Rosslare                                         €15.25

ULSTER BUS
Belfast - Dublino                                           £ 15.00 (steri.)
Belfast - Derry                                              £13.30 (steri.)
Belfast - Enniskillen                                       £13.30 (steri.)
Sconti
Nella repubblica, viaggiare in autobus sui lunghi per­corsi costa circa la metà dello stesso tragitto in treno. Se tornate lo stesso giorno chiede­te il biglietto di andata e ritorno in giornata, molto più economi­co della tariffa normale. Inoltre fra il martedì e il giovedì si può acquistare un biglietto andata e ritorno "period" al prezzo di una corsa.

Si possono avere sconti dal 40 al 50% (con chilometraggio illimitato) pre­sentando la tessera internazionale degli studenti valida per il Travelsave Stamp dell'Usit.
Il Boomerang Ticket di Bus Eireann offre tariffe ridotte su alcune andate e ritorno, a condizione di viaggiare martedì, mercoledì o giovedì.
Il Rambler Ticket di Bus Eireann permette un numero illimitato di viaggi per la durata di 3, 8 o 15 giorni.
È una buona soluzione: il biglietto 3 giorni è meno caro di un'andata-ritorno tariffa piena Cork-Dublino. Non compren­de i tragitti diretti nell'lrlanda del Nord.
I minori di 16 anni pagano metà biglietto.  Il biglietto "Freedom of Northern Ireland" con­sente di viaggiare senza limita­zioni su tutte le linee Ulsterbus per un giorno o per una setti­mana.
L'Ulsterbus offre anche economici biglietti di andata e ritorno in giornata. Gli studenti possono ottenere uno sconto del 15% con la carta ISIC.
Forfait pullman-treno
L'Irish Explorer Ticket permette di viaggiare quanto si vuole in tutta la Repubblica d'Irlanda, in pullman o in treno (eccetto nella stessa Dublino), o per 5 giorni effettivi su un periodo di 15 giorni, o 8 giorni effettivi in un periodo di 15 giorni.
Emerald Card è la sola tessera valida sia nella Repubblica d'Irlanda che nell'lrlanda del Nord, e anche in tutti i treni e pullman. Tessera da 8 o 15 giorni, distribuita da Irish Raile Bus Eireann.
L’automobile è il modo migliore per visitare l'Irlanda. Guidare per le strette e tortuose strade di campagna può essere un piacere: spesso non si vede un altro veicolo per chilometri e chilometri. Ma può anche essere esasperante, specie se ci si trova bloccati dietro un gregge di pecore!

È evidente che il fatto di essere autonomi permette di approfittare appieno della campagna irlandese, visto che i pullman sono poco frequenti e non molto comodi nelle regioni più nascoste. Anche se non avete un budget troppo alto non scartate l'idea di noleggiare una macchina almeno per una settimana, vi assicuro che non ve ne pentirete.
Essere indipendenti e liberi da orari vi permetterà inoltre di fermarvi dove volete e scegliere, lo consiglio a tutti, rotte al di fuori dei soliti itinerari turistici.
In viaggio
Prima di ogni cosa ricordatevi che in Irlanda si guida a sinistra!
Personalmente ritengo che ci si abitui abbastanza velocemente, ma restano tuttavia alcune abitudini perico­lose, come quella di stare più a destra quando vedete una macchina che viene verso di voi nell'altro senso.
Quindi, senza preoccuparvi troppo, mettetevi per strada e fate attenzione a evitare chi vi viene incontro!

Considerate poi che per alcuni versi l'Irlanda è decisamente un altro mondo rispetto all'Italia.
In alcune zone sembra davvero che il tempo si sia fermato...
La cosa che vi sorprenderà di più infatti è che una strada irlandese è demanio pubblico, quindi proprietà di tutti!
Così, si trovano automobili che circolano, altre fer­me (anche in curva o in mezzo alla strada!), camion, au­tobus carichi di turisti, autostoppisti, ciclisti, anziani, bambini che giocano, pecore isolate o in branco, mucche, pescatori, trattori, carri con cavalli, gal­line, conigli, cani e chi più ne ha più ne metta!

I guidatori sono generalmente abbastanza tranquilli al volante e, contraria­mente a quanto accade spesso da noi, molto gentili. E' usanza che quando ci si incrocia per strada ci si saluti, anche se non ci si conosce, solitamente alzando due dita senza lasciare il volante.
Così come dopo essere stati sorpassati, se faciliterete la manovra, spesso vi ringrazieranno di avergli ceduto il passo. Adeguatevi e siate altrettanto cordiali.
Naturalmente, con lo sviluppo del pae­se e la sua integrazione nell'economia europea, il traffico aumenta e aumenta anche il numero di persone imprudenti. Attenzione dunque.

Sulla strada, vi imbatterete in automobili con la lettera rossa «L» posta sul parabrezza anteriore e sul vetro posteriore. Significa Learner Restricted (equivalente della «P» in Italia) mentre in Irlanda del Nord noterete qualche automobile con una targa "R" rossa. La lettera identifica i guidatori "restricted", che cioè hanno fatto l'esame di guida negli ultimi 12 mesi e hanno limiti di velocità più bassi..

I carburanti, almeno fino alla mia ultima visita nel 2002, hanno prezzi considerevolmente più bassi rispetto ai nostri. Quando qui da noi il costo della benzina SP era di 1,30/1,50 Euro/Lt in Irlanda gironzolavo al ritmo di 0.85/0.90 Euro/Lt!
Limiti di velocità
Il traffico, come avrete intuito, è sostanzialmente lento:
•  30 mph ossia miglia orarie (50 km/h) nelle aree edificate.
•  60 mph (95 km/h) fuori delle aree edificate.
•  70 mph (110 km/h) in autostrada.
Su certe strade, chiaramente segnalate, i limiti di velocità sono o 40 mph (65 km/h) o 50 mph (80 km/h).
Dove non c'è indicazione il limite è di 60 mph (95 km/h). Nella Repub­blica i veicoli con roulotte non devono superare le 55 miglia all'ora (90 km/h) su qualsiasi strada.
I limiti sono applicati con grande rigore.
Non dimen­ticate che anche se i cartelli di direzione verdi sono segnati in chilometri, le limitazioni di velocità sono tutte in miglia.
Le strade
In Irlanda non ci sono autostrade, ad eccezione di qualche troncone gratuito nella zona di Belfast e del­la circonvallazione di Dublino (M 50). Le grandi strade del Nord, come in alcuni tratti nell'Eire, sono larghe e con ottima viabi­lità. Le loro banchine permettono alle macchine lente di spostarsi a sini­stra rispetto a una linea gialla non continua per farsi superare.

Nell'insieme, la rete stradale sta migliorando velocemente nell'Eire, grazie soprattutto ai contributi Europei, cosa che noterete sottolineata spesso sugli stessi cartelli stradali.
Fate attenzione però al fatto che molte strade sono state allargate ma non totalmente! Vi troverete quindi a a viaggiare a su larghe carreggiate che poi di colpo si restringono in maniera considerevole! Occhio quindi...

Attenzione, nella Repubblica d'Irlanda, i cartelli stradali verdi sono in chi­lometri e quelli bianchi generalmente in miglia (salvo eccezioni, dove viene precisato «km»). Al Nord, tutto è in miglia (moltiplicate per 1,6 per avere il numero di chilometri). Le distanze sono a volte abbastanza approssimati­ve e ricordate, se un luogo non è più indicato, bisogna anda­re dritti...
Un cartello esclusivo della Repubblica è quello con la scritta "Yield" (cedere) che impone di dare la precdenza; nel Regno Unito la scritta è "Give Way". In tutta l'isola, cartelli marrone con la scritta in bianco indicano i luoghi d'interesse storico, culturale o ricreativo.
Consigli
State attenti a non prendere multe, che invece rischiate di subire se uno dei passeggeri non ha la cintura di sicurezza allacciata o - solamente nell'lrlanda del Nord - se lasciate la macchina ferma senza avere chiuso a chiave le portiere!

Prevedibilmente, trovare un parcheggio non è un problema, tranne che a Dublino, ma la maggior parte delle località ha almeno un parcheggio gratuito.
Dublino, Belfast e qualche altra città dispongono di parchimetri, o di parcheggi discretamente costosi. Il parcheggio in strada è permesso, ma una riga gialla lungo il bordo della strada indica restrizione mentre una doppia linea gialla indica che il parcheggio è vietato.
Nella maggior parte dei grossi centri della Repubblica d'Irlanda sono in vigore il disco orario e il "pay & display". Nell'Irlanda del Nord, in ogni città e villaggio ci sono Control Zone, indicate da car­telli gialli o rosa, nelle quali, per ragioni di sicurezza, lasciare un veicolo incustodito è sempre vietato.

Non fate poi come il sottoscritto che ha rimediato una contravvenzione perchè ha ritenuto che le strisce bianche fossero sinonimo di parcheggio gratuito! In Irlanda non esistono strisce blu per i parcheggi a pagamento quindi fate sempre attenzione alla presenza del parcometro!

Per un'accurata esplorazione delle regioni, le cinque cartine automobilistiche stampate da Bartholomew sono perfette. Lunica cosa è che gli au­tomobilisti troveranno qualche difficoltà a ritrovarsi con i nomi dei villaggi, scritti in inglese sulla cartina e in gaelico sui cartelli stradali.
È dunque viva­mente consigliato procurarsi una cartina stradale bilingue, come la Michelin 1:400 000 (n. 405).
Blocchi stradali nell'Irlanda del Nord
Nei tardi anni Sessanta, quando cominciarono i conflitti nell'Irlanda del Nord, furono istituiti blocchi stradali sulle arterie della provincia.
Oggi, viaggiando nel centro di Londonderry come nelle remote Sperrin Mountains, si può incappare in diversi blocchi stradali o non trovarne alcuno, a seconda del clima politico del momen­to. I posti di controllo possono essere presidiati dall’esercito o dalla polizia, che si limiteranno a chiedere prova di identità.

 

La storia di Dublino

Nei primi secoli della nostra era, i Celti si erano già installati sulle rive del Liffey che si poteva facilmente guadare, da cui deriva il suo nome in gaelico: Baile Atha Cliath, «la città del Guado con i graticci» (o con le siepi).
Duh Linn, «lo stagno nero», era probabilmente un quartiere della città, che doveva il suo nome alle acque nere dell'estuario. Nel IX secolo, alcuni pirati vichinghi vi costruirono un forte. La municipalità, obbligata a trovare una data dì nascita per i mille anni della città, scelse il 988, data della prima traccia scritta del pagamento di un'imposta!
Nel 1170, Dublino cadde in mano ai Normanni che costruirono il celebre castello e fortificarono la città. Da questo periodo al 1921, Dublino simbolizzò il potere britannico. Tuttavia, fu soltanto nel XVIII secolo che la capitale si affermò.

Le guerre cromwelliane e giacobite l'avevano lasciata per metà distrutta e impoverita. Dopo che cominciò a fiorire il commercio marittimo, lo sfruttamento dei contadini irlandesi favorì la nascita di una ricca borghesia protestante, appassionata di cultura e di architettura. La città si aprì a prestigiosi monumenti civili, di belle dimore e di romantici giardini. Nel 1782, con l'autonomia concessa al parlamento irlandese, Dublino raggiunse il massimo del suo splendore e del suo potere. Tuttavia, in seguito alla rivolta degli United Irishmen, nel 1800, la soppressione del parlamento, la ripresa in mano diretta dell'Irlanda da parte dell'Inghilterra, la partenza dei grandi proprietari terrieri per Londra provocarono il rapido declino della città. Le masse contadine rovinate, affamate, dopo poco si ammassarono in città.

Al momento della rivoluzione industriale, Dublino si proletarizzò al punto che, all'inizio di questo secolo, era una delle città più povere d'Europa. Il grande sciopero generale del 1913, che durò sei mesi, ebbe luogo sullo sfondo di una miseria spaventosa. Il tasso di casi di tubercolosi era il più alto rispetto a quello di tutte le capitali dell'epoca.
In questo contesto miserabile, dopo la caduta di Parnell, non si credeva più a niente, lo scoraggiamento della gente era al massimo. Dublino rischiava di diventare una semplice succursale del colonialismo britannico, ma fortunatamente la città conobbe alla fine del XIX secolo una straordinaria vitalità culturale, intorno a Lady Gregory e a Yeats si ritrovarono tutti coloro che volevano far rivivere la cultura gaelica. La creazione dell'Abbey Theatre fu un grande avvenimento.

Parallelamente, ricominciò l'agitazione politica (creazione del Sinn Féin ecc). È su questo terreno culturale e politico che si preparò la grande insurrezione della Pasqua del 1916, la conquista della Grande Posta e la proclamazione della Repubblica.
Ma la via della libertà era ancora lunga e tortuosa e Dublino pagò il suo tributo alla lotta per l’ indipendenza e alla Guerra Civile del 1922, quando molti importanti edifici rimasero segnati dai combattimenti.
Lo sviluppo economico
Dal 1922 agli anni settanta, la città non si evolse per niente, mantenendo quasi intatto l'aspetto di città del XIX secolo. Sul piano architettonico, non si registrarono operazioni chirurgiche violente. Ancora per qualche anno quindi, si avrà l'impressione di attraversare un ricco periodo di transizione dove potranno coesistere diversi modi di vivere.
Verso la fine degli anni ’80, insieme a un periodo di crescita economica, comparve una nuova coscienza delle energie architettoniche della città, e da allora è stato fatto un grande sforzo per recuperare l’eredità georgiana di Dublino piuttosto che demolirla. Il fitto intrico di magazzini e stretti vicoli settecenteschi di Narrow Bar è diventato, ad esempio, un modello di recupero e moderna sperimentazione architettonica.
La baia di Dublino che ha attratto successive ondate di invasori è ora difficile da individuare sotto lo sviluppo incontrollato della città e dei suoi sobborghi che accolgono una popolazione di oltre un milione di abitanti. L’area metropolitana di Dublino sta cambiando in fretta, e la velocità di questo cambiamento è in parte alimentata dalla sua giovane popolazione (oltre il cinquanta per cento degli abitanti è sotto i venticinque anni di età) che le ha dato nuova vita.
L’odierna Dublino è una città piena di fascino con una vivace vita culturale, abbastanza piccola da risultare cordiale, ma con una prospettiva cosmopolita.

Il pub è probabilmente l'istituzione irlandese più conosciuta al mondo.
In Irlanda il pub è il centro nevralgico della vita quotidiana, il punto di riferimento di ogni cittadino, il luogo di ritrovo per eccellenza.
Non ci si va solo per bere, ma soprattutto per parlare, per giocare a carte o freccette (darts) e per incontrare gli amici.

Ogni momento è buono per andarci. Al mattino per un ricco Irish breakfast, a pranzo per il lunch (provate il pub-grub, piatto molto abbondante e a prezzo veramente conveniente), al pomeriggio, appena usciti da lavoro, per una pinta di Guinness con gli amici, e alla sera per dedicarsi pienamente al dio alcool!

Spessissimo poi, il pub è il luogo preferito dai musicisti per esibirsi nelle loro session dal vivo. E' uno spettacolo fantastico a cui non vi sarà difficile assistere, vista la frequenza con cui avvengono.
Non si tratta di eventi particolari, per gli irlandesi ritrovarsi in un fumoso e affollato pub ad ascoltare musica dal vivo è la normalità.
E' proprio il caso di dire che hanno la musica nel sangue (oltre la birra! :).

Nei pub potrete incontrare persone di ogni tipo, dal vecchio ubriacone patriottico e nostalgico, all'uomo d'affari in giacca e cravatta!
Sarete magari sorpresi di notare che anche ai bambini è consentito entrare, fino alle 18, purchè accompagnati da un adulto.
Vita da pub!
A meno che non vogliate restare a bocca asciutta per tutta la serata, non lanciatevi alla ricerca di un posto a sedere per poi chiamare il cameriere. In Irlanda la consumazione si ordina al banco, anche se dovrete sgomitare un po per raggiungerlo.
Se avete molta sete, non spazientitevi la prima volta che ordinate la Guinness, perché viene spillata in due volte, in un modo che trasuda amore!
Solitamente si paga appena serviti, ottima abitudine che evita contestazioni a fine serata, soprattutto se avete alzato un po troppo il gomito!

Sappiate che, a meno di essere particolarmente schivi, difficilmente resterete soli al vostro tavolo.
E' proprio nel pub che la cordialità e l'ospitalità degli irlandesi da il massimo di se, invitandovi spesso ad unirvi a loro, soprattutto se si accorgono che siete stranieri...

Importante! Se venite invitati non pagate mai il primo giro e soprattutto non insistete.
È usanza bere tante volte quante l'irlandese che è con voi, quindi se non siete abituati alla birra o se solitamente bevete poco, cominciate con le half pints (o glasses nell'Eire).
Quando ci si trova in tre o quattro, al proprio turno bisogna pagare il round (giro). Finite sempre un bicchiere offerto, anche se non ce la fate più, perché rischiate di offendere.

Fate inoltre attenzione a queste piccole dritte:
- se vi offrono un half one, sappiate che non si tratta di una half pint, ma di un bicchiere di whiskey! Allo stesso modo, un chaser è una pinta accompagnata da whiskey e il black and tan è una mistura di Guinness e birra rossa o chiara (ma è poco richiesta dagli irlandesi, in quanto invenzione dei britannici).

- sempre più pub applicano l'happy hour tra le 17 e le 19, dove i prezzi diminuiscono del 20%!

- i pub chiudono molto presto (solitamente alle 23.30) quindi fate in modo di essere lì intorno alle 20.00 o troverete tutto pieno! 
Quando si avvicina l'orario di chiusura, ordinare direttamente due o tre pinte, altrimenti rischiate di ritrovarvi senza scorte se la chiusura si rivela più lenta del previsto. Soprattutto non fate fagotto appena il padrone vi dice che deve chiudere il locale.
Gli irlandesi sono soliti ignorarlo! Fatevi delle riserve e bevete in tranquillità. Per gli irlandesi questo atteggiamento è una maniera di combattere la morale vittoriana imposta per così lungo tempo dall'occupazione britannica e gli stessi gestori del locale stanno al gioco.
Kildare
La città di Kildare si trova a 50 km a sud-ovest di Dublino, sulla N7, ai margini della pianura del Curragh, nel cuore della principale area di allevamento e addestramento dei cavalli, nei pressi del National Stud. Una visita a Kildare è davvero piacevole: la città si costruisce attorno a una piazza triangolare obliqua dominata dalla cattedrale di St. Brigid, risalente al XIII secolo. Accanto alla chiesa si erge una torre circolare molto alta, che offre splendidi panorami: fattorie verso sud, il Bog of Allen a nord e l’ippodromo di Curragh a est.

Cosa vedere
St. Brigid Cathedral, torre circolare accanto alla cattedrale, allevamento di cavalli di Tully (2 km a est della città), Irish National Stud, Japanese Gardens, St. Fiachra’s Gardens
Curragh Racecourse
Dalkey
Piccola cittadina sul mare che oggi copre parte del sobborgo a sud di Dublino. Un tempo Dalkey era conosciuta come “la città dei sette castelli”; oggi, però, ne restano solo due.
L’isola di Dalkey, poco distante dalla cittadina e raggiungibile in barca da Coliemore Harbour, è abitata da varie specie di uccelli e vi sorgono una torre Martello e una chiesa benedettina, entrambe in cattivo stato di conservazione.
Cosa vedere
Archbold’s Castle, Bulloch Castle
Dun Laoghaire
Importante porto turistico e principale punto di partenza dei traghetti diretti Gran Bretagna, Dun Laoghaire (si pronuncia Dun Leary) è una graziosa cittadina di mare dotata di un fascino particolare, dal sapore mediterraneo, grazie alle ville dipinte con colori vivaci e ai parchi ombreggiati da palme. Il porto ospita grandi navi e numerosi yacht club, di cui il Royal St. George e il Royal Irish sono i più antichi.

Cosa vedere
sentiero “The Metals” che conduce a Dalkey e Sandycove, National Maritime Museum presso la Mariners’ Church.
Sandycove
Nei paraggi di Dun Laoghaire, a Sandycove, si trova la Martello Tower, massiccia opera difensiva costiera eretta nel 1804 per resistere agli attacchi napoleonici. Oggi la torre ospita il James Joyce Museum.
Ai piedi della torre, invece, si trova la Forty Foot Pool, spiaggia prima riservata al nudismo maschile ma ora aperta a tutti.
Howth
Piccola località balneare, dotata di porto turistico, che segna il confine settentrionale della Baia di Dublino. Con un piccolo tragitto in barca si raggiunge l’isoletta rocciosa di Ireland’s Eye, rifugio ornitologico.

Cosa vedere
Howth Castle (in particolare i giardini di Howth Castle con le rovine di un vecchio castello e il dolmen Aideen’s), faro di Baily, Howth Head per lo splendido panorama, rovine della St. Nessans church e torre Martello sull’isola Ireland’s Eye.
Killiney
A sud di Dalkey, situata al centro di un’ampia baia che scende bruscamente verso il mare, Killiney, con le sue ville circondate di verde e i due monti Sugar Loaf alle spalle, è stata spesso paragonata alla nostra Napoli.

Cosa vedere
Sorrento Point (panorama), Killiney Hill Park (panorama), Ayesha Castle, l'obelisco eretto per ricordare la carestia
Malahide Castle
Malahide è una vivace stazione balneare, raggiungibile da Dublino con la ferrovia. Nei paraggi sorge l’immenso e sontuoso castello omonimo, circondato da un parco di 100 ha. Fatto costruire dalla famiglia anglo-normanna Talbot intorno al 1200, esso restò di loro proprietà per più di 700 anni (ad eccezione di un breve periodo, ai tempi di Oliver Cromwell). Con gli anni il castello fu ampliato e ornato, finché nel 1976 non  fu ceduto al National Trust. Da allora il castello è stato ben arredato e oggi ospita un museo d’arte che espone ritratti e mobili del XVIII secolo.
Attorno al castello i Giardini Botanici Talbot permettono di vedere un’enorme quantità di piante esotiche. Inoltre, nell’antico granaio del castello, si trova il Fry Model Railway Museum, che, allestito su una superficie di 240 mq, espone una fantastica collezione di modellini dettagliati della ferrovia, con strade, stazioni, nonché elementi tipici del paesaggio irlandese in miniatura.
Skerries
Skerries è una delle migliori località balneari d’Irlanda, a soli 20 minuti di macchina dall’aeroporto di Dublino. Il paese si vanta una lunga spiaggia e acque pulite. Sulla costa più alta tra Balbriggan e Skerries si trova l’Ardgillan Demesne, unico tra i parchi regionali della contea Dublino per i magnifici panorami sulla costa della baia di Drogheda.

Cosa vedere nella contea di Wicklow

Wicklow Mountains
Le Wicklow Mountains dominano gran parte della contea e ospitano molte attrazioni della contea, tra cui  regna il Glendalough Monastery, all’interno del National Park. La cima più alta delle montagne di Wicklow è Lughnaquilla, che si affaccia sulla panoramica Glenmalure Valley, antica roccaforte irlandese da cui nel XVI secolo le famiglie dirigenti locali, compresi gli O'Byrnes, attaccarono l’area di dominio inglese intorno a Dublino.
Sally Gap e Wicklow Gap sono due dei migliori percorsi panoramici attraverso le montagne.
Ashford
A Ashford, 10 km a sud-est di Roundwood, si trova il Monte Usher, uno dei migliori esempi di “giardino selvatico”, dove è possibile osservare numerose varietà di piante esotiche. È possibile, inoltre, passeggiare lungo il fiume Vartry, attraversato da diversi ponticelli.
Blessington
Attraversata da una lunga strada principale, Blessington fu un’importante stazione di posta sulla via di Dublino. A sud si trova la Russborough House, dimora in stile palladiano situata sulle rive di un lago che ospita attualmente la famosa Beit Art Collection in cui è possibile ammirare anche alcuni dipinti di Rubens, Goya e Vermeer.
Bray
Popolare località balneare in stile vittoriano, situata lungo la linea ferroviaria DART e la N11 che collega Dublino e Wexford. Bray ha una lunga spiaggia che spinge fin sotto Bray Head, un’estensone rocciosa delle Wicklow Mountains.
Dal lungomare si può raggiungere Greystone, tramite un sentiero lungo 5 km che segue la scogliera. Ai piedi di Bray Head sono stati rinvenuti fossili a ventaglio ritenuti la più antica testimonianza di vita animale in Irlanda.

Cosa vedere
Heritage Centre, National Sea-Life Centre, spiagge di Greystones, Dargle Glen Gardens, Kilruddery House and Gardens (nei dintorni)
Enniskerry
Il grazioso villaggio di Enniskerry è situato a sud di Dublino lungo la R117, a 5 km da Bray. Fu costruita per affiancare la casa padronale dell’attigua Powerscourt Estate ed è una base eccellente per esplorare l’area circostante. Qui fu fondata, nel 1843, la prima chiesa cattolica romana d’Irlanda in stile neogotico, la cui guglia si staglia contro lo sfondo della valle di Glencullen.

Cosa vedere
St Mary's Church, Enniskerry, St Patrick's Church, Enniskerry, Clocktower, Powercourt House, Gardens e Waterfall (nelle immediate vicinanze)
Roundwood
Roundwood è il villaggio più alto d’Irlanda, circondato da un suggestivo panorama, nei pressi del Vatry Reservoir, bacino idrico artificiale che alimenta Dublino.
A nord-est si trova la Glen of the Downs, un’arida gola con un boschetto di querce, formatasi nell’Era glaciale.
Wicklow
Wicklow Town, capoluogo dell’omonima contea, si trova a una ventina di km da Dublino e rappresenta la perfetto punto di partenza per godere delle meravigliosi attrazioni dell’intera contea, Giardino d’Irlanda.
In particolare, Wicklow è celebre in quanto sede della partenza della Round Ireland Yacht Race.

Cosa vedere
Black Castle, Fitzwilliam Square, Market Square, WicklownGaol and Heritage Centre
Glendalough
Glendalough è uno dei luoghi storici più belli d’Irlanda, a 50 km a sud di Dublino, il cui nome irlandese significa valle dei due laghi. I laghi sono, in effetti, situati in una valle profonda, circondati da pendii verdeggianti coperti di alberi tipici della zona. La bellezza del panorama è completata da un’alta torre cilindrica e chiese di pietra in rovina disseminate in tutta la valle. Si tratte delle rovine di un monastero fondato da St Kevin nel VI secolo, nel luogo in cui il santo si era ritirato a vivere come eremita. Anche dopo la distruzione del luogo, il monastero restò meta di pellegrinaggi fino al IX secolo.

Cosa vedere
La caratteristica torre cilindrica, Cathedral of St Peter and St Paul, Priest's House (dove si crede siano seppellite le reliquie di St Kevin), St Kieran's Church, St Kevin's Kitchen, St Mary's Church, Trinity Church, St Saviour's Church

Partendo dal luogo principale a Glendalough, con una passeggiata di 20 minuti si raggiunge l’Upper Lake, dove si trova Teampall na Skellig, il luogo in cui sorgeva la prima chiesa di St Kevin, St Kevin's Bed, ovvero una caverna che si suppone sia stato il rifugio del santo, St Kevin's Cell e la rovina più interessante del luogo, ovvero la Reefert Church (che siginifica cimitero dei re).

Cosa vedere nella contea di Meath

Brú na Boinne o Boyne Valley
La Valle del Boyne, detta Brú na Boinne (“palazzo del Boyne”), è la valle fluviale culla della civiltà irlandese. Durante l’ètà della pietra fu colonizzata e diventò il più importante centro popolato del paese. Nella zona si trovano i resti di antichi siti di questa civiltà, che nonostante potesse servirsi solo di utensili in pietra e legno, costruì uno dei più imponenti monumenti preistorici d’Europa.
I più importanti monumenti neolitici sono tre tombe a passaggio: Newgrange, Dowth e Knowth, di cui la prima è senz’altro la più grandiosa.
Newgrange
A Newgrange si trova una delle tombe a galleria più importanti d’Europa, risalente al 3200 a.C.. Fu progettata senza dubbio da persone di eccezionale talento architettonico e artistico, poiché ha una struttura molto sofisticata, che è anche interessata da un curioso fenomeno: durante il solstizio d’inverno i raggi del sole penetrano attraverso la copertura  e illuminano la sala sepolcrale.
Dowth
A Dowth, 3 km a est di Newgrange, è visibile una tomba a corridoio con due camere cui, purtroppo, non si può accedere, ma la si può vedere dalla strada.
Knowth
Knowth supera Newgrange per la quantità dei suoi tesori, ospitando due tombe a corridoio circondate da diciotto tombe più piccole. In  breve, la maggiore concentrazione di arte megalitica in Europa. Purtroppo le due tombe principali non sono accessibili, ma si possono visitare alcune di quelle circostanti.
Clonard
A Clonard, nel 520 d.C., St. Finian divenne Vescovo e fondò un monastero che, in seguito, sarebbe diventato uno dei centri educativi più importanti d’Europa.
Qui si trova una delle prime cattedrali costruite nella contea, risalente all’epoca di Clonmacnoise.
Kells
Indicato dai cartelli con il suo nome irlandese, Cenannus Mòr, Kells è una cittadina situata lungo la N25, famosa per essere stata uno dei maggiori centri religiosi dell’Europa Occidentale e per il Book of Kells, una Bibbia miniata considerata uno dei libri più belli e preziosi al mondo, ora conservato presso il Trinity College di Dublino.

Cosa vedere
Il monastero, la torre rotonda, croci celtiche del XVIII secolo, Casa di San Colombano, Market Cross (su Cross Street)
Navan
Navan, in gaelico “la grotta”, è situata in un’area collinare a nord-ovest di Dublino, alla confluenza dei fiumi Boyne e Blackwater. Principale città della contea Meath, deve la sua fama alla vicina Donaghmore, ritenuta comunemente il luogo dove S. Patrizio, patrono d’Irlanda, fondò il suo primo monastero. Dell’antico complesso si vedono ancora una torre rotonda del X secolo, una chiesa risalente al Quattrocento e, all’esterno, alcune tombe paleocristiane.
Non molto lontano, a Bactive si trova un’abbazia cistercense fondata nel XVI secolo dai monaci di Mellifont.
Slane
Slane è un grazioso villaggio composto di case georgiane, attraversato dal Boyne e sovrastato dalla Hill of Slane, colle dove, secondo la tradizione, S. Patrizio accese un fuoco pasquale nel 433 d.C. Tale evento ha importanza simbolica, poiché segnò il trionfo della Cristianità sul paganesimo.
Cosa vedere
Slane Castle, Hill of Slane (panorama), cottage di Francis Ledwidge
Tara
10 km a sud-ovest di Newgrange si trova la Hill of Tara, un luogo ricco di storia, poiché fu il centro politico e spirituale dell’Irlanda gaelica e sede degli Ard-Ris, i Re Supremi d’Irlanda che si facevano incoronare qui fino all’XI secolo. Gli appartamenti reali sono ormai riconoscibili solo per qualche traccia nel terreno ed è solo con una pianta del sito archeologico che si possono immaginare le dimensioni e la fisionomia di questo antico luogo sacro.
La zona è ricca di luoghi da visitare e offre spettacolari vedute sulla valle e le fertili pianure di Meath.

Cosa vedere
Rath of Synods , Mound of the Hostage, Royal Seat (con la Cornac’s House e la “pietra del destino”), Banquet Hall
Enclosure of King laoghaire, Sloping Trenches, Grainnès Enclosure, statua di S. Patrizio
Trim
La città di Trim è una delle più gradevoli città di mercato della contea Meath. Roccaforte normanna sul fiume Boyne, segnava uno dei confini del Pale (Il termine Pale si riferisce al territorio intorno a Dublino sottoposto al governo inglese, dal tempo dei Normanni al quello dei Tudor. I suoi confini variarono durante i secoli, assumendo la massima estensione quando si coprì il territorio che va da Dundalk a Waterford. Gli abitanti del Pale si consideravano i depositari dei valori inglesi e furono fedeli sostenitori della Corona. Ciò accrebbe il distacco tra la maggioranza gaelica e gli Anglo-Irlandesi. Anche dopo il suo smembramento, il Pale continuò ad esistere come concetto e tuttora, l’espressione “beyond the Pale” sta a indicare coloro che vivono ai margini della società.)

Cosa vedere
Trim Castle, Yellow Steeple, Duchas Trim Folk Theatre, Talbot Castle, St. Patrick’s Cathedral, Butterstream Gardens, statua del duca di Wellington
Eventi
Presso il Trim castel, si tiene ogni anno una singolare corsa ippica, la Nun Run, in cui i fantini sono suore!

 

 

Cosa vedere nella contea di Kildare

Athy
Situata a sud di Kildare, Athy è un paese di mercato collocato sul punto di incontro tra il fiume Barrow e il Grand Canal. Athy vanta il fatto che l’arme del Duca di Kildare si trovavano nel castello cinquecentesco White Castle.

Cosa vedere
Heritage Centre, Dominican Church
Kildare
La città di Kildare si trova a 50 km a sud-ovest di Dublino, sulla N7, ai margini della pianura del Curragh, nel cuore della principale area di allevamento e addestramento dei cavalli, nei pressi del National Stud. Una visita a Kildare è davvero piacevole: la città si costruisce attorno a una piazza triangolare obliqua dominata dalla cattedrale di St. Brigid, risalente al XIII secolo. Accanto alla chiesa si erge una torre circolare molto alta, che offre splendidi panorami: fattorie verso sud, il Bog of Allen a nord e l’ippodromo di Curragh a est.

Cosa vedere
St. Brigid Cathedral, torre circolare accanto alla cattedrale, allevamento di cavalli di Tully (2 km a est della città), Irish National Stud, Japanese Gardens, St. Fiachra’s Gardens
Curragh Racecourse
Maynooth
Per quanto grazioso, il villaggio di Maynooth non offre molte attrazioni per i turisti, a parte il Maynooth Castle, sede dei Fitzgeralds a partire dal XIII secolo, e il Saint Patrick's College and Seminary, il principale seminario d’Irlanda, fondato nel 1795 per impedire ai preti irlandesi di andare a educarsi in Francia, per paura delle idee rivoluzionarie.

Cosa vedere
Maynooth Castle, St Patrick's College and Seminary
Nei dintorni
Larchill Arcadian Gardens, Castletown House e Celbridge Abbey (Celbridge), Butterfly Farm e Steam Museum (Straffan)
Monastervine
A ovest di Kildare lungo la N7, Monastervine offre il modello di città dell’Irish Pale: una grande casa, in questo caso la Moore Abbey, una chiesa e la cittadina stessa, ovvero una strada di case settecentesche, con giardini inclinati verso il fiume.

Cosa vedere
Moore Abbey, scultura in onore di Gerard Manley Hopkins
Robertstown
Robertstown è un paesino pittoresco, situato sulle rive del Grand Canal, al confine con il Bog of Allen. Il nome deriverebbe dai Fitzgeralds che discendevano dai Cavalieri di Kerry. Il nome anglo-normanno Robert era usato come nome cristiano dai Fitzgeralds, Signori di Allen nel XIV secolo. Robertstown si trova a breve distanza dai castelli dei Fitzgeralds a Kilmeague e Ballyteague.
Moone
Interessante in questo villaggio è la Moone High Cross, risalente al IX secolo e visibile nel cimitero delle rovine della Moone Abbey. Questa croce, alta quasi 200 m, contiene incisioni bibliche dei 12 Apostoli e della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Oltre a questa croce e alle due conservate a Castledermot, ne resta un’altra a Old Kilcullen, accanto a un’alta torre cilindrica.
Hill of Allen
A nord-est di Kildare si trova la Hill of Allen, leggendaria dimora del popolare eroe irlandese Fionn MacCumhail (Finn McCool). La collina domina la pianura circostante: sulla sommità si trova una torre merlata di pietra eretta nel XIXI secolo, da cui si godono meravigliosi scorci panoramici.
Il Grand Canal
Il Grand Canal scorre lungo l’intera contea Kildare ed è navigabile. È possibile affittare barche per una settimana a Robertown, da dove, tra l’altro, partono giornalmente tours lungo il fiume. Il Grad Canal, che va da Dublino allo Shannon nella Contea Offaly e al fiume Barrow, che arriva fino alla Contea Waterford, fu usato come mezzo di trasporto per merci e passeggeri dal 1779 al 1960. Quando fu costruita la rete ferroviaria, la sua importanza, ovviamente, diminuì, anche se, recentemente, gli è stato attribuito maggiore valore come attrattiva turistica.

 

Fonte: http://www.skantadj.it/download/Dublino.doc

Sito web da visitare: http://www.skantadj.it

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