Saldatura ossiacetilenica

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Saldatura ossiacetilenica

 

FASE DI LAVORO: SALDATURA A FIAMMA OSSIACETILENICA

La saldatura è un processo utilizzato per unire due parti metalliche riscaldate localmente, che costituiscono il metallo base, con o senza aggiunta di altro metallo che rappresenta il metallo d’apporto, fuso tra i lembi da unire. La saldatura ossiacetilenica è basata sul principio della combustione dei gas e, in particolare, dalla combinazione di un gas combustibile (acetilene) con l’ossigeno. Una volta innescata la combustione con l’apposito cannello, la fiamma prodotta viene diretta sulla superficie da saldare o da tagliare, permettendo lo svolgimento delle operazioni per fusione dei metalli. La temperatura massima raggiungibile è dell’ordine dei 3000°C e può essere quindi utilizzata anche per la saldatura degli acciai.

  • Macchine/Attrezzature

Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Attrezzature/Macchine:

  • Cannello ossiacetilenico
  • Carrello con bombole
  • Sostanze Pericolose

Nella fase di lavoro oggetto della valutazione gli operatori vengono esposti a:

  • Fumi di saldatura
  • Valutazione e Classificazione dei Rischi

Descrizione

Liv. Probabilità

Entità danno

Classe

  • Inalazione di fumi di saldatura

Probabile

Grave

Elevato

  • Esposizione a radiazioni non ionizzanti

Probabile

Significativo

Notevole

  • Ustioni per ritorno di fiamma al cannello

Possibile

Significativo

Notevole

  • Rumore

Possibile

Significativo

Notevole

  • Incendio e scoppio delle bombole

Possibile

Significativo

Notevole

  • Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi

A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:

  • Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
  • Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Verificare periodicamente l'efficienza degli utensili e delle attrezzature utilizzate (Art 71 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Vietare di eseguire operazioni di saldatura in condizioni di pericolo (Allegato IV punto 4 del D.lgs n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09), in particolare:
  • su recipienti o tubi chiusi;
  • su recipienti o tubi aperti che contengano materie le quali, sotto l’azione del calore, possano dar luogo ad esplosioni o reazioni pericolose;
  • su recipienti o tubi aperti che abbiano contenuto materie le quali, nel passaggio in fase gassosa, possano dar luogo ad esplosioni o reazioni pericolo
  • Verificare, che tutte le apparecchiature dell’impianto di saldatura siano in efficienza, con particolare riferimento a riduttori di pressione, manometri e valvole
  • Verificare la stabilità dello staffaggio delle bombole di ossigeno e acetilene
  • Usare mezzi di fissaggio appropriati (fascette a vite) per evitare lo sfilamento delle tubazioni dai riduttori e dai cannelli
  • Provvedere ad un efficace ricambio dell’aria nei locali chiusi (Allegato IV punto 1.9.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Non sottoporre le tubazioni a sforzi di trazione e non piegarle per interrompere l’afflusso dei gas
  • Distendere le tubazioni in curve ampie, lontano dai posti di passaggio, protette da calpestamenti, scintille, fonti di calore, e dal contatto con rottami taglienti
  • Accendere i cannelli con fiamma fissa o con appositi accenditori, non con fiammiferi, con scintille prodotte da mole o altri strumenti di fortuna
  • Interrompere il flusso dei gas chiudendo i rubinetti del cannello per ogni sospensione d’uso, pulizia o altra operazione sul cannello stesso. Soltanto per brevi pause si può mantenere accesa la fiamma
  • Deporre il cannello acceso soltanto nella posizione prefissata sul posto di saldatura, in modo che la fiamma non vada a contatto con bombole, materiali combustibili, ecc. o possa recare danno a persone
  • La captazione di gas e polveri deve avvenire immediatamente vicino alla fonte e in modo da non dover spostare continuamente la bocca della manichetta (Allegato IV punto 2.2.3 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Verificare che l’ugello di uscita della lancia che sarà utilizzato sia pulito e non ostruito
  • Il banco di saldatura di saldatura e taglio devono essere puliti, soprattutto non devono essere sporcati con grasso o lubrificanti e le apparecchiature
  • Per la movimentazione dei pezzi saldati, utilizzare i guanti e/o le pinze
  • Non effettuare saldature in concomitanza con il trattamento con resine epossidiche o altre sostanze a rischio d'incendio
  • In caso di lavori di saldatura a terra o in quota, evitare il diffondersi delle scintille nell'ambiente circostante ed utilizzare delimitazioni o barriere, anche mobili, idonee a contenere le scintille e fiamme
  • Acquisire le schede di sicurezza delle materie prime utilizzate, nonché degli elettrodi di saldatura
  • Le operazioni di trattamento con prodotti protettivi e/o vernici degli elementi metallici devono essere segnalate o delimitate per evitare l'accesso alle persone non direttamente interessate ai lavori
  • Mantenere le bombole dell’acetilene in posizione verticale o poco inclinata e controllare che il prelievo orario non superi il quinto della capacità della bombola, per evitare uscite o trascinamenti dell’acetone (nel quale è disciolto l’acetilene), il quale, oltre a formare miscele esplosive, risulta narcotico ed infiamma le mucose
  • Allontanare dal luogo i materiali combustibili. Se ciò non fosse possibile si deve proteggerli con schemi parascintille e tenere a portata di mano uno o più estintori (Allegato IV punto 4  del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Nell’uso di apparecchi mobili o nei lavori all’aperto, in generale, la ventilazione naturale si può considerare sufficiente. L’aspirazione va comunque, praticata nel caso di saldatura per periodi di tempo prolungati o nel caso di materiali zincati, verniciati o simili
  • Non usare fiamme, ma acqua saponata o appositi prodotti, per individuare eventuali fughe di gas
  • Non esaurire completamente le bombole, cessare l’utilizzazione quando la pressione in esse è di un bar (circa 1Kg/cm2 )
  • Estinguere la fiamma chiudendo le valvole del cannello, prima quella dell’acetilene e poi quella dell’ossigeno
  • A fine lavoro chiudere le valvole delle bombole (una per volta) fino a quando i manometri siano tornati a zero e allentare le viti di regolazione dei riduttori di pressione
  • Gli apparecchi mobili di saldatura a cannello devono essere trasportati soltanto mediante gli appositi carrelli atti ad assicurare la stabilità delle bombole e a evitare urti pericolosi. Al termine dei lavori gli apparecchi di lavoro devono essere posti in luoghi assegnati e non abbandonati negli impianti o nei luoghi di lavoro (Allegato VI punto 11  del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • In particolare le bombole devono:
  • Essere contraddistinte da fascia di colore bianco per l’ossigeno e di colore arancione, per l’acetilene
  • Avere la valvola protetta dall’apposito cappuccio metallico, quando non è applicato il riduttore
  • Non essere esposte al sole o a sorgenti di calore, per evitare aumenti della pressione interna, né lasciate all’aperto nei mesi invernali. In caso di congelamento riscaldare con acqua calda o stracci caldi, mai con fiamma o calore eccessivo
  • I depositi delle bombole devono essere costituiti in locali non interrati ed abbondantemente arieggiati. In questi locali è vietato fumare o usare fiamme libere
  • Tale divieto deve essere portato a conoscenza di tutti mediante apposite segnalazioni
  • Le bombole di ossigeno e quelle di acetilene devono essere depositate in locali separati. Quelle piene devono essere distinte da quelle vuote, e devono essere ben ancorate al muro per evitare cadute
  • La movimentazione delle bombole deve avvenire senza sottoporle a urti o rotolamenti e sollecitazioni anomali
  • Le bombole, i regolatori, e i tubi di raccordo delle apparecchiature per saldare a gas, non devono essere in contatto con oli o grassi che in presenza di ossigeno, possono provocare violente esplosioni
  • Per la lubrificazione vanno usate miscele a base di glicerina o grafite
  • Adottare le misure di prevenzione incendi previste dalla normativa vigente e realizzare gli interventi tecnici ai fini della prevenzione incendi e del rilascio del CPI (Certificato Prevenzione Incendi) nei casi previsti
  • Predisporre un numero adeguato di estintori portatili in posizioni ben segnalate e facilmente raggiungibili
  • Garantire che l’impianto antincendio sia sottoposto a regolare manutenzione e che gli estintori vengano controllati da ditta specializzata ogni sei mesi
  • Non indossare oggetti metallici (anelli, bracciali, ecc.) perché in corso di saldatura possono riscaldarsi notevolmente e produrre ustioni
  • Tutto il corpo degli operatori deve essere protetto con indumenti idonei e comunque non leggeri ne consumati
  • Proteggere gli occhi con dispositivi adeguati all’intensità delle radiazioni prodotte e al possibile rischio dovuto a schegge (Allegato VI del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art.75-78 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • DPI

In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:


RISCHI EVIDENZIATI

DPI

DESCRIZIONE

RIF.NORMATIVO

Inalazione di fumi di saldatura

Respiratore (FFA1P2)

Per fumi e polveri

Art 75 – 77 – 78 , Allegato VIII-punto 3, 4 n.4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 405(2003)
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie. Semimaschere filtranti antigas o antigas e antipolvere dotate di valvole. Requisiti, prove, marcatura

Proiezione di particelle solide fuse ad altissima temperatura ed esposizione a radiazioni non ionizzanti

Schermo facciale per saldatori

Con filtro colorato inattinico, che riparano dagli spruzzi, durante le operazioni di saldatura effettuate sopra la testa

Art 75 – 77 – 78 , Allegato VIII-punto 3, 4 n.2 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 169 (1993)
Protezione personale degli occhi. Filtri per la saldatura e tecniche connesse. Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

Proiezione di particelle solide fuse ad altissima temperatura

Scarpe antinfortunistiche

Puntale rinforzato in acciaio contro schiacciamento/
abrasioni/perforazione/
ferite degli arti inferiori e suola antiscivolo e per salvaguardare la caviglia da distorsioni

Art . 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punti 3, 4 n.6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN ISO 20344 (2008)
Dispositivi di protezione individuale  – Metodi di prova per calzature

Proiezione di particelle solide fuse ad altissima temperatura ed ustioni

Grembiule per saldatura

Resistente all’abrasione, taglio, strappo e perforazione

Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII - punti 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 
UNI EN 470-1(1996)
Indumenti di protezione per saldatura e procedimenti connessi. Requisiti generali

Proiezione di particelle solide fuse ad altissima temperatura ed ustioni

Tuta

In tessuto ignifugo

Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII - punti 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 
UNI EN 531/470-1 (1996)
Indumenti di protezione per saldatura e procedimenti connessi. Requisiti generali

Ustioni per contatto con i pezzi da saldare

Guanti anticalore

Per saldatura e per manipolazione di pezzi caldi sino a 200°C. Tenuta alla fiamma, alla proiezione di parti incandescenti e buona resistenza alla abrasione. Cuoio trattato contro l'indurimento e il restringimento dovuto al calore

Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII - punti 3,4 n.5 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 
UNI EN 407(2004)
Guanti di protezione contro rischi termici (calore e/o fuoco)

Proiezioni di scorie incandescenti

Berretto ignifugo

Al fine di garantire la massima protezione, l’indumento deve essere indossato ed allacciato correttamente sul capo

Art 75 – 77 – 78 , Allegato VIII - punti 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 
UNI EN 470-1 (1996)
Indumenti di protezione per saldatura e procedimenti connessi. Requisiti generali

Proiezione di particelle solide fuse ad altissima temperatura ed ustioni.

Ghette in cuoio

Per garantire la massima protezione, l’indumento deve essere indossato ed allacciato correttamente.

Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punti 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 
UNI EN 470-1(1996)
Indumenti di protezione per saldatura e procedimenti connessi. Requisiti generali

 

Fonte: http://www.formedilcpttaranto.com/new/index.php?option=com_phocadownload&view=category&download=739:saldatura-a-fiamma-ossiacetilenica&id=45:fasi-di-lavoro

Sito web da visitare: http://www.formedilcpttaranto.com

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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