Che cos’è il business plan

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Che cos’è il business plan

Che cos’è il business plan?

Un'idea imprenditoriale nasce sovente da una specifica competenza o esperienza sul prodotto, sul processo produttivo o sul mercato maturata nell’ambito dell’attività di ricerca svolta nelle strutture dell’Ateneo. Manca però spesso ai promotori di uno spin-off una visione integrata dei diversi aspetti tecnici, economici, finanziari, legali, ecc. implicati nella valutazione e nella realizzazione di una nuova iniziativa imprenditoriale.

Il business plan è quel documento con il quale si stimola i promotori dello spin-off a rispondere a queste esigenze, proponendosi come guida nell'affrontare, secondo una sequenza logica ed ordinata, i diversi aspetti legati alla definizione e valutazione della loro idea imprenditoriale ed alla sua comunicazione all’Università e ad altri eventuali interlocutori esterni.

Il business plan contiene tutte le informazioni necessarie alla valutazione dell'idea progettuale: la definizione degli obiettivi di medio e lungo periodo; la descrizione del prodotto/servizio; l'analisi del mercato di riferimento e la strategia di marketing; la descrizione del processo produttivo e l'organizzazione delle risorse umane; gli investimenti necessari e l'analisi economico-finanziaria.

Poiché in questa fase del processo di costituzione di uno spin-off è necessario trasformare un’idea di prodotto/servizio in un'idea di business prima, e in un progetto d'impresa poi, il processo di costruzione del business plan costringe gli estensori ad un'analisi completa ed obiettiva della fattibilità dell'iniziativa, evita loro di trascurare aspetti rilevanti, consente di mettere a confronto ipotesi alternative.

A processo ultimato, il business plan costituisce una linea guida per la futura attività, oltre che un importante strumento di comunicazione della stessa ad interlocutori esterni. Esso potrà essere utilizzato, ad esempio, per contattare potenziali investitori o finanziatori esterni, offrendo loro una dimostrazione della validità dell'iniziativa; oppure per comunicare ai collaboratori interni in che modo l'azienda intende muoversi in futuro e quali risultati pensa di conseguire; oppure per programmare operativamente l’attività ed effettuare periodici controlli sulla gestione aziendale.

E’ opportuno premettere che non vi sono regole rigide per la stesura di un business plan, né sono stabiliti con precisione i contenuti e la lunghezza del piano stesso: in relazione alle specifiche caratteristiche della nuova iniziativa alcuni aspetti potrebbero meritare un maggiore dettaglio ed altri risultare appena accennati.

Pur non esistendo un modello prestabilito per la redazione di un business plan, vi sono, tuttavia, dei requisiti minimi di forma e di contenuto dai quali non si può prescindere: nella prassi aziendale, il business plan sta assumendo sempre più una connotazione ben precisa e una struttura di riferimento consolidata.

In particolare si richiede che il documento debba approfondire i seguenti argomenti, sviluppati secondo un ordine logico:

•          descrizione dell’idea imprenditoriale;
•          analisi del mercato e della concorrenza;
•          definizione del piano di marketing;
•          descrizione del processo produttivo e delle risorse umane coinvolte;
•          il piano economico-finanziario.


Linee guida per la stesura di un business plan

Indice
Executive summary

  • DESCRIZIONE DELLA BUSINESS IDEA
  • IL MERCATO (Descrizione del settore, Caratteristiche e dimensione della domanda)
  • LA CONCORRENZA
  • LA STRATEGIA DI MARKETING
  • LA TECNOLOGIA E IL PROCESSO PRODUTTIVO
  • RISORSE UMANE ED ORGANIZZAZIONE
  • IL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO

Executive Summary
Breve scheda di sintesi (posta dopo l'indice), lunga non più di due pagine, dove riportare tutte le informazioni cruciali per la valutazione del progetto imprenditoriale. Essendo una scheda riassuntiva, è buona norma compilarla a piano concluso e solo dopo aver controllato il tutto, importi compresi. (1/2 pagine)

Descrizione della business idea
Breve descrizione dell’idea imprenditoriale con l’obiettivo di evidenziare com’è nata, le caratteristiche essenziali, i principali elementi di differenziazione, i punti di forza in relazione sia alle competenze detenute e sviluppate nell’Ateneo, sia alle caratteristiche dell’offerta presente sul mercato.
Nel capitolo si dovrà inoltre evidenziare gli obiettivi che i promotori si sono posti nell’intraprendere il presente progetto imprenditoriale e le risorse necessarie per attuarlo. (2/3 pagine)

Il mercato
L'analisi del mercato dovrà avvalorare l’idea imprenditoriale e le relative strategie presentate dai promotori dello spin-off grazie a puntuali ricerche, informazioni e trend relativi alla domanda e all’offerta. L’attenzione dovrà concentrarsi sia sulla domanda valutandone la dimensione, la reattività al prezzo, la segmentazione e i profili principali dei consumatori presenti in essa; sia sull’offerta, con l’obiettivo di valutare quanta parte del mercato è già soddisfatta dai prodotti dei concorrenti e i loro punti di forza e di debolezza. (da 3 a 6 pagine)

La concorrenza
In questo capitolo dovranno essere individuati e analizzati dettagliatamente i diretti concorrenti presenti sul mercato. Attraverso questa analisi, i promotori dovrebbero essere in grado di fornire un quadro delle principali caratteristiche delle imprese concorrenti utili per valutare la loro forza sul mercato, le strategie future e le possibili reazioni all’ingresso della società spin-off sul mercato. Alcune informazioni da acquisire potrebbero riguardare i seguenti aspetti:

  • la quota di mercato acquisita, cioè la percentuale di fatturato controllata sul totale del fatturato prodotto all'interno del segmento;
  • gli obiettivi strategici, ovvero come l'azienda intende muoversi nei prossimi anni;
  • la strategia di marketing adottata relativamente ai prodotti direttamente concorrenti (prodotto, prezzo, promozione, presenza);
  • i punti di forza e di debolezza, particolare attenzione deve essere rivolta ai punti di forza in quanto se l'azienda è presente da tempo sul mercato signi-fica che sa far bene il proprio lavoro;
  • la struttura organizzativa;
  • la struttura economico-patrimoniale.

(2/3 pagine)

La strategia di marketing
In questa capitolo del piano si dovranno descrivere le caratteristiche dell’offerta dell’azienda relativamente ai prodotti e/o servizi sviluppati nel presente progetto. Si dovranno pertanto illustrare le caratteristiche del prodotto, come si è determinato o come si determinerà il prezzo di vendita, quali saranno i canali distributivi e il piano di promozione e pubblicità. (da 3 a 6 pagine)

La tecnologia e il processo produttivo
In questa capitolo si dovrà illustrare la tecnologia che verrà impiegata nel progetto, ponendo particolare attenzione sia ad evidenziare il collegamento esistente con l’attività di ricerca svolta dai promotori nelle strutture dell’università, sia a mostrare come questa sia una derivazione applicativa di tale attività.
Si dovrà inoltre descrivere dettagliatamente come si svolgerà il processo produttivo. Sarà pertanto necessario indicare come l'azienda opererà in funzione di ciò che intende realizzare. (3/4 pagine)

Risorse umane ed organizzative
La sezione del piano dedicata alle risorse umane e all'organizzazione mostra quali e quante professionalità saranno coinvolte nell'impresa ai diversi livelli di responsabilità ed in relazione alle diverse aree aziendali. Si dovranno pertanto evidenziare le capabilities detenute dai soci, dagli amministratori e dalle figure chiave dell’organizzazione aziendale. Vista la natura dell’impresa spin-off è opportuno evidenziare per ciascun promotore il ruolo detenuto nell’università (professore ordinario, professore associato, ricercatore, assegnista di ricerca, dottorando, ecc.) e le rispettive strutture di afferenza. Si prega, inoltre, di fornire un piano di coinvolgimento delle giovani figure nell’attività di gestione dell’impresa in vista della fine del periodo di incubazione.
Si consiglia di allegare per ciascun promotore un breve curriculum.
(2/3 pagine + eventuali curricula allegati)

Il piano economico-finanziario
Il piano economico finanziario è parte integrante e fondamentale di un business plan e consiste nella traduzione in termini quantitativi (monetari) delle diverse ipotesi organizzative, commerciali e produttive contenute nei capitoli precedenti.
Il piano economico e finanziario persegue i seguenti principali obiettivi:

  • determinare l'entità e la natura del fabbisogno finanziario derivante dalla realizzazione dell'iniziativa, così da poter procedere alla individuazione delle relative fonti di copertura;
  • valutare la redditività attesa della nuova iniziativa;
  • valutare il grado di rischio della nuova iniziativa.

Vista la natura delle imprese spin-off è opportuno pianificare l’attività con un orizzonte temporale di cinque anni, evidenziando la situazione economico-finanziaria prevista nel corso del periodo di incubazione (primi tre anni) e nei successivi due anni. Si dovrebbe, infatti, dimostrare la capacità dell’impresa di sostenersi sia nel periodo di incubazione, sia nel biennio successivo.

Alla base del piano vi è la costruzione di tre documenti contabili fra loro strettamente interrelati:

  • il conto economico pro-forma;
  • lo stato patrimoniale pro-forma;
  • la tavola dei flussi finanziari.

È opportuno introdurre questi schemi contabili con specifiche tabelle riassuntive delle ipotesi formulate nei capitoli precedenti, finalizzate a supportare il lettore alla comprensione delle singole voci di bilancio previsionale (ipotesi di ricavi e di costi di produzione, commerciali, ecc.). (da 5 a 8 pagine)


Dati di imput

Qualora i promotori dello spin-off volessero essere supportati in fase di pianificazione economico-finanziaria dall’ufficio ILO si richiede di compilare le seguenti tabelle di input coerentemente alla descrizione dell’idea imprenditoriale e all’organizzazione ipotizzata.


Anno

Avvio

INDICE

 

Tab. 1.1 - Ricavi

 

 

 

Ricavi da vendite e prestazioni

 

 

 

Tab. 1.2 - Costi operativi

 

 

 

Costi variabili totali di produzione

 

 - Consumi di materiali

 

 - Costo delle lavorazioni

 

 - Costi servizi

 

Costi variabili totali commerciali

 

 

 

Costi fissi di produzione

 

Costi fissi commerciali

 

Costi fissi amministrativi

 

Godimento beni di terzi

 

 

 

Spese di personale

 

Oneri diversi di gestione

 

 

 

Tab. 1.3 - Capitale circolante

 

 

 

Rimanenze di materie prime

 

Rimanenze di prodotti finiti

 

 

 

Durata crediti v/clienti (giorni)

 

Altri crediti

 

 

 

Durata debiti v/fornitori di merci (giorni)

 

Durata debiti v/fornitori di servizi (giorni)

 

Debiti verso fornitori di immobilizzazioni

 

Altri debiti

 

 

 

Tab. 1.4 - Immobilizzazioni

 

 

 

Immobilizzazioni immateriali

 

Immobilizzazioni materiali

 

Immobilizzazioni finanziarie

 

 

 

Ammortamento immobilizzazioni immateriali

 

Ammortamento immobilizzazioni materiali

 

 

 

Tab. 1.5 - Gestione accessoria

 

 

 

Contributi in conto esercizio

 

Altri ricavi (val.ass.)

 

 

 

Tab. 1.6 - Gestione finanziaria

 

 

 

Capitale sociale

 

  - sottoscrizioni

 

  - versamenti

 

  - rimborsi

 

 

 

Contributi in conto capitale

 

 

 

Mutui e prestiti

 

  - accensioni

 

  - rimborsi (quota capitale)

 

 

 

Altri finanziamenti

 

  - accensioni

 

  - rimborsi (quota capitale)

 

 

Fonte: http://www.univpm.it/Entra/download/Business_plan_per_attivazione_spin-off.doc

Sito web da visitare: http://www.univpm.it

Autore del testo: Università Politecnica delle Marche

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