Leopardi Il giovane favoloso

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Leopardi Il giovane favoloso

Scheda di analisi
del film
Il giovane favoloso

  • Titolo: Il giovane favoloso
  • Anno di produzione: 2014
  • Genere: biografico
  • Attore protagonista: Elio Germano

 

  • Trama
  • Recanati: luogo in cui nel 1798 nasce Giacomo Leopardi, uno dei poeti più famosi in Italia e al mondo. Egli qui vive la sua fanciullezza ricca di tormenti, che scaturiscono dal suo modo singolare di sentire e pensare ma anche dai suoi problemi di salute, nonché dall’eccessiva severità dei genitori che non capivano le esigenze del figlio. Dal 1817, tramite la corrispondenza epistolare, Leopardi, animato dal desiderio di evasione, conosce un famoso rivoluzionario classicista che coglie la sua genialità: Pietro Giordani. Aiutato dai fratelli, Leopardi tenta la fuga da Recanati, però viene scoperto dal padre.
  • Roma, Firenze, Napoli (Torre Del Greco): Leopardi si trasferisce a Roma e in seguito a Firenze, accompagnato dal fedele amico rivoluzionario ed esule napoletano, Antonio Ranieri. Qui entra in contatto con gli ambienti culturali del tempo, sperimentando la sua diversità interiore e la sua solitudine intellettuale. Questi anni sono infatti caratterizzati dall’ansia e allo stesso tempo dalla incapacità di vivere come gli altri. Ne è una prova l’amore non corrisposto per la nobildonna Fanny Targioni Tozzetti. In ultimo si trasferisce a Napoli e a Torre del Greco, dove nel 1837 muore all’età di trentanove anni confortato da Antonio Ranieri e dalle cure premurose di Paolina Ranieri, sorella di quest’ultimo.
  • Sistema dei personaggi
  • Giacomo Leopardi: è il protagonista indiscusso, intorno al quale ruotano tutti gli altri personaggi secondari, dai più ai meno importanti.
  • Fratelli Monaldo: personaggi-aiutanti (presenti soprattutto nella prima parte del film), che sostengono Giacomo in diversi momenti difficili della sua vita, ad esempio durante la fuga fallita da Recanati. I fratelli avvertono la fragilità fisica, ma soprattutto la complessità e la grandezza interiore del fratello.
  • Monaldo Leopardi e Adelaide Antici Leopardi: padre e madre di Leopardi. Sono, in un certo senso, personaggi- oppositori, che interagiscono con il protagonista nella prima parte del film, assumendo degli atteggiamenti censori e poco comprensivi verso Giacomo, di cui non approvano la vena poetica e sentimentale, le idee culturali innovatrici e l’amicizia con Pietro Giordani. Sono infatti due conservatori sia dal punto di vista culturale che politico. Non a caso, si distinguono per una mentalità rigida e bigotta, chiusa ad ogni tipo di rinnovamento socio-culturale e politico (ricordiamo che Recanati all’epoca faceva parte dello Stato della Chiesa ed era una realtà provinciale retriva e lontana da ogni spinta al cambiamento). Per loro, infatti, la parola rivoluzione, che serpeggiava in quegli anni in Italia, era da considerarsi un’eresia.
  • Pietro Giordani: personaggio di grande rilievo storico-letterario che ha un’influenza positiva sulla crescita intellettuale del giovane Giacomo. E’ un rivoluzionario classicista, amico di Leopardi, col quale condivide un’intensa e proficua corrispondenza epistolare. Egli è uno tra i primi ad intuire la genialità di Leopardi e il suo forte sentire, fungendo da stimolo continuo per il poeta e alimentando in lui l’idea secondo cui bisogna riscoprire lo spirito del mondo antico anziché imitarlo.
  • Antonio Ranieri: altro personaggio di grande rilievo, soprattutto nella seconda parte della vita di Leopardi. Esule napoletano mal visto dal governo borbonico per le sue idee liberali. Egli accompagnerà Leopardi e condividerà con lui parte della sua esistenza e i suoi ultimi giorni di vita.
  • Teresa Fattorini: breve ma intensa comparsa. Figlia del cocchiere di casa Leopardi. Teresa Fattorini è la fanciulla di cui si pensa che Leopardi si sia invaghito, e che, però, a causa della tubercolosi morirà in giovane età. Leopardi le dedicherà nel 1828, dopo un periodo di silenzio poetico, A Silvia, il primo componimento di inaugurazione alla stagione dei Grandi Idilli (o Idilli pisano-recanatesi), in cui il poeta esprime l’dea amara e pessimistica che né lui né Silvia hanno potuto godere della giovinezza.
  • Paolina Ranieri: breve ma intensa comparsa. Sorella di Antonio Ranieri, assisterà il poeta negli anni napoletani. Nel film è messa ben in risalto la sua figura premurosa e rispettosa, capace di prendersi cura di Leopardi e di custodire i suoi manoscritti durante i vari spostamenti.
  • Contesto storico: in questo periodo (prima metà dell’Ottocento) l’Italia, ancora divisa in tanti Stati, vive la fase dei moti risorgimentali. E’ anche il periodo dell’epidemia di tubercolosi a Napoli. L’ambientazione è così particolareggiata nei costumi, negli scorci, nelle strade e nelle abitudini di vita che sembra di fare – attraverso le scene del film – un salto nel passato. Soprattutto le sequenze dell’epidemia a Napoli rappresentano in maniera suggestiva e veritiera come la popolazione affrontava la malattia, il pericolo del contagio, la morte e come ci si lasciava facilmente condizionare da superstizioni e false credenze, in assenza di efficaci rimedi farmacologici.

 

Musiche, scene ed illuminazione: le musiche e le immagini sono predisposte in modo tale da farci capire che non si tratta di un film d’azione (dove è più importante ciò che si fa rispetto a ciò che si dice e dove le scene sono dinamiche e veloci) ma di un film lento, ricco di fermo- immagini e di intensità introspettiva. Soprattutto nella prima parte del film, quella dedicata a Recanati, le scene sembrano fotografie, perché riescono a imprimere non solo degli scorci del paesaggio esterno e degli interni della casa di Leopardi, ma anche i personaggi stessi, colti nella loro individualità e nella peculiarità degli stati d’animo. Di conseguenza, i dialoghi sono molto significativi e intensi, e il linguaggio utilizzato è ricercato e desueto, in grado di rievocare la lingua parlata negli ambienti colti del primo Ottocento.
La scena che mi ha colpito di più è quella in cui, dopo la tentata fuga da Recanati, il padre chiede spiegazioni al figlio e questi inizia ad urlare ferocemente. Mi ha colpito particolarmente questa scena perché ci fa proprio saggiare con occhi e con orecchie la grande inquietudine che tormentava Leopardi nel profondo dell’anima.

  • Poesie citate: L’Infinito, La sera del dì di festa; La Ginestra. Le poesie sono recitate in modo suggestivo, riuscendo a trasmettere tutta l’intensità dell’ispirazione leopardiana, e la forza dell’immaginazione che dava senso alla sua esistenza. Romantica è la scena in cui vengono recitati i primi versi della Sera del dì di festa (<<Dolce e chiara è la notte e senza vento, / E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti / Posa la luna>>) con la luna piena (interlocutrice prediletta nelle sue poesie) che entra nella casa di Giacomo, rischiarando il suo scrittoio e ispirando il suo forte sentire.    
  • Titolo: il titolo secondo me è molto appropriato. Giovane rimanda alla felicità rincorsa e mancata di Leopardi, proprio negli anni più spensierati e belli dell’esistenza di un individuo. L’aggettivo favoloso ci fa capire che Leopardi non era un povero ragazzo sfortunato, a causa dei suoi innumerevoli malesseri fisici, ma era un ragazzo ricco di pensieri ed ideali che riusciva a sfogare solo attraverso l’immaginazione poetica. Pertanto, la poesia costituisce tutto il suo mondo ed ha una profonda carica vitalistica ed emotiva, che, pur nascendo dal suo profondo pessimismo, approda a risultati di profonda intensità e riesce ancora oggi a suscitare in noi emozioni.

 

  • La mia opinione: a me questo film è piaciuto moltissimo perché curato molto bene, nei minimi particolari; per l’ambientazione realistica ma allo stesso tempo suggestiva, grazie all’illuminazione che conferisce un effetto sfumato simile ad un quadro d’epoca; per la scelta delle musiche, per il linguaggio adoperato e per la narrazione degli episodi perfettamente in ordine cronologico. Insomma, credo proprio che vorrò rivederlo anche altre volte per poterlo assaporare cogliendone la grandezza di Leopardi uomo e poeta .

 

 

 

Fonte: http://www.scuolamediamercatosanseverino.gov.it/wp-content/uploads/2016/05/III-A-documento-2-Recensione-Il-giovane-favoloso.docx

Sito web da visitare: http://www.scuolamediamercatosanseverino.gov.it

Autore del testo: Gennaro Iannuzzi

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