Leopardi e la musica nello Zibaldone

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Leopardi e la musica nello Zibaldone

 Musicalità della poesia leopardiana
Anche uno dei maggiori autori della letteratura italiana riflette a lungo sul valore e l'effetto della musica: si tratta di Giacomo Leopardi che nello Zibaldone, una sorta di diario che riporta i suoi pensieri e riflessioni, attua una serie di considerazioni sull’argomento creando un “sistema di belle arti” ,come lo definisce lui, che racchiude osservazioni di tipo estetico. Le idee musicali di Leopardi nascono da un profondo interesse per le composizioni di Rossini che creano in lui “effetti veementissimi di commozione”, e dal 1822, con i suoi viaggi a Roma e a Bologna , l’interesse per la musica si amplia ed egli cerca di trarre in poetica ciò che aveva colto grazie ad essa. Da qui in poi inizierà infatti la sua ricerca dell’armonia in poesia. Leopardi considera la musica come lo strumento ideale per esprimere l’indefinito dell’anima, come un linguaggio capace di evocare il sentimento universale; e, nell’analizzare quest’arte, attua una separazione tra suono ed armonia, identificando il suono come la parte essenziale della musica che serve per “smuovere l’animo umano”, e l’armonia che ha un ruolo meno rilevante, che esprime il relativo, il bello soggettivo e che produce un effetto influenzato dal gusto, al contrario del suono, che produce un effetto immediato non solo sull’uomo ma anche sugli animali come si può vedere da alcuni passi dello Zibaldone: L'effetto naturale e generico della musica in noi, non deriva dall'armonia ma dal suono, il quale ci elettrizza e scuote al primo tocco quando anche sia monotono. Questo è quello che la musica ha di speciale sopra le altre arti, sebbene anche un color bello e vivo ci fa effetto, ma molto minore. (…)Ma l'armonia è bellezza. La bellezza non è assoluta, dipendendo dalle idee che ciascuno si forma della convenienza di una cosa con un'altra, laonde se l'astratto dell'armonia può esser concepito dalle bestie, non perciò per loro sarà armonia e bellezza quello ch'è per noi. E così non è la musica come arte ma la sua materia cioè il suono che farà effetto in certe bestie. (6. Luglio 1820.) Tuttavia suono e armonia sono due elementi inscindibili, uno rafforza l’altro poiché il suono senza armonia non è abbastanza forte e durevole, mentre l’armonia senza suono sarebbe inutile. La musica infine è il vero tramite tra noi e le emozioni in quanto non si tratta di accogliere dall’esterno un’emozione, ma di muovere dentro l’espressione musicale i nostri sentimenti. Ora il fatto che la musica provochi degli effetti anche negli animali, prova, secondo Leopardi, che essa sia superiore alle altre arti. Infatti solo la musica ha un potere di presa diretta sull’animo umano e sugli animali, perché il suo privilegio legato al suono, che è un elemento naturale e primitivo, è quello di arrivare immediatamente al sentimento umano.Per evidenziare maggiormente l’importanza che Leopardi dà alla musica, analizziamo, in uno dei suoi idilli più famosi, come questa si sia integrata perfettamente alla poesia: L’infinito è una lirica composta nel 1819 che si inserisce nei “piccoli idilli”, a loro volta contenuti nei Canti. Analizzando la poesia notiamo come già dal 3° verso il senso della vista viene meno per dare spazio a quello dell’udito. Le immagini successive sono prevalentemente sonore come ad esempio “sovrumani silenzi”, la “profondissima quiete”, “il vento odo stormir tra queste piante”; e poi ancora “quello infinito silenzio a questa voce vo comparando” e “il suon di lei” .  Anche l’utilizzo di figure retoriche conferisce una sorta di ritmo al componimento: possiamo sottolineare numerosi enjambement, un polisindeto che determina una cadenza (e), diverse antitesi. Inoltre "A questa voce"  è una metafora, nella fantasia del poeta, il vento diventa una voce, un suono familiare, quasi umano che lo richiama alla realtà. Infine, come ho già detto, parole come “silenzio”, “quiete”, “suon”, “voce”  fanno riferimento al mondo del suono e dell’udito e hanno il compito di suscitare, sia nel poeta che nel lettore, emozioni ben definite. La musica, o musicalità della poesia in questo caso,  assume quindi un ruolo emotivo.

 

Fonte: http://www.scuolazoo.com/wp-content/uploads/2015/05/Tesina-LImportanza-della-Musica-tra-Ottocento-e-Novecento.docx

Sito web da visitare: http://www.scuolazoo.com

Autore del testo: Ilaria Monteduro

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