Letteratura Crepuscolari e Futurismo

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Letteratura Crepuscolari e Futurismo

I CREPUSCOLARI

Agli inizi del ‘900 in Italia era presente un gruppo di intellettuali, chiamati crepuscolari, che non appartenevano  a un movimento omogeneo, ma avevano idee molto simili tra di loro.
Il termine “crepuscolarismo” fu utilizzato per la prima volta dal critico Borgese, per identificare la lenta decadenza della tradizione lirica italiana: ormai gli intellettuali erano disorientati, la fiducia nel progresso e nella scienza andavano sempre più scomparendo, diventava impossibile esprimere la poesia stessa in quel mondo che vedeva l’attività del poeta come qualcosa che non si avvicinava alla vita reale.
E’ per questo motivo che le poesie dei crepuscolari trattano di temi quotidiani e malinconici, e non più alti e solenni.
Dalle poesie emerge anche un senso di stanchezza del poeta, un sentimento che aveva portato numerosi crepuscolari ad abbandonare ogni impegno politico e sociale, oltre che a cercare un rinnovamento spirituale.
La poetica crepuscolare è influenzata soprattutto dal Simbolismo francese, da D’Annunzio e da Pascoli.
Tra il 1900 ed il 1930 i crepuscolari introducono le avanguardie, movimenti che nascono con lo scopo di sperimentare nuove caratteristiche testuali.

GUIDO GOZZANO
Gozzano è il più importante poeta crepuscolare.
Egli, nelle sue opere scritte, tratta esclusivamente di temi quotidiani, in linea con il movimento crepuscolare, e per questo motivo utilizza un linguaggio intimo e colloquiale.
Gli aspetti  della poetica di Gozzano che lo contraddistinguono sono l’affetto nostalgico, in quanto rievoca il passato felice vissuto dagli ambienti familiari, e l’ironia, con la quale sottolinea come sia consapevole che non potrà mai adeguarsi al mondo, e quindi alla vita reale.
L’opera più importante di Gozzano sono “I Colloqui”, che si dividono in 3 sezioni: “Il giovenile errore”, “Alle soglie” e “Il reduce”.
In tutto l’opera è composta da 24 liriche, ed è una riflessione sulla concezione della vita del poeta mentre è ancora giovane.

LA SIGNORA FELICITA
Questo testo fa parte de “I Colloqui”.
Tratta di una donna del quale il poeta è innamorato, la signorina Felicita, una ragazza di provincia che non è né bella né colta, ma che è proprio per questa sua modestia che attrae il poeta.
La ragazza incarna la freschezza e la genuinità della vita, che sono le uniche cose che potrebbero salvare il poeta, ma poiché la storia d’amore tra i 2 è irrealizzabile, non li raggiungerà.
Anche in quest’opera Gozzano fa largo uso dell’ironia, soprattutto nei confronti delle tradizioni letterarie passate e sulla sua stessa attività di poeta.
Infatti, egli stesso confessa di vergognarsi di esserlo, poiché è un lavoro non riconosciuto dalla società, tanto che preferirebbe dedicarsi all’attività mercantile.

SERGIO CORAZZINI
Corazzini fu un altro importante esponente del crepuscolarismo.
Morì di tubercolosi a soli ventun’anni, ma nei pochi anni di esperienza poetica diede un notevole impulso al movimento.
Le opere da lui scritte rispecchiano la sua drammatica esistenza, e sono caratterizzate da un pessimismo nei confronti della vita: trattano prevalentemente della malattia, della precarietà della vita, dell’attesa della morte.

I FUTURISTI

Il Futurismo italiano nasce nel 1909 quando a Parigi viene pubblicato il “Manifesto del Futurismo” da Filippo Tommaso Marinetti, considerato il precursore del movimento.
I futuristi basano la loro poetica sui nuovi principi estetici: tutto ciò che è nuovo, simbolo del progresso viene esaltato, rinnegando tutto ciò che appartiene al passato.
Di conseguenza, anche i principi propri del capitalismo stesso vengono esaltati, come l’aggressività e la competitività.
Il rifiuto totale del passato si applica anche nelle opere scritte: le regole poetiche vengono abolite, non ci sono più regole nel legare le frasi, la punteggiatura viene sostituita da altri simboli, in particolar modo quelli matematici.
Si fa largo uso di analogie e delle cosiddette “parole in libertà”, cioè di parole slegate tra di loro.
Mentre inizialmente il Futurismo sembrava infondere uno spirito innovatore, e non solo in campo poetico, arrivò a decadere nel conformismo ideologico: ormai esaltava anche quei valori negativi che per i futuristi potevano invece rigenerare la società, come la guerra.

IL ROMANZO DEL ‘900

Il romanzo, nel ‘900, fu arricchito di nuove tecniche e caratteristiche, dopo il suo abbandono attuato dai futuristi, che lo giudicavano simbolo dell’arte borghese.
La ricomparsa del romanzo si deve essenzialmente ai cambiamenti politico-economici del tempo e all’affermazione della psicoanalisi, che ha in Freud l’esponente maggiore.
Una delle maggiori modifiche apportate al romanzo è senza ombra di dubbio l’organizzazione temporale: i fatti non vengono più raccontati secondo una successione di causa-effetto, bensì si utilizza il cosiddetto “tempo misto”, cioè l’utilizzo di presente e passato intrecciati.
In questo modo si risalta la psiche dei personaggi.
Altre novità narrative sono l’uso del discorso indiretto libero, il monologo interiore, il flusso di coscienza, tutti aspetti che esprimono l’interiorità dei personaggi.
Il protagonista di questo nuovo tipo di romanzo è un “antieroe”, una persona incapace di adeguarsi alle regole dell’esistenza, tanto da sentirsi in colpa in quanto non all’altezza delle situazioni che vive.
Al narratore onnisciente tipico del romanzo possono essere sostituiti altri 2 tipi di narratori:

  • il narratore esterno, detto anche eterodiegetico, che assume di volta in volta i punti di vista dei personaggi e rappresenta una differente visione della realtà, senza che ce ne sia una più autentica delle altre;
  • il narratore omodiegetico, che riferisce la propria versione dei fatti, secondo il suo punto di vista.

Importante innovazione è l’avvento del monologo interiore indiretto, nel quale il discorso è in terza persona ed il narratore si immedesima nel protagonista; il monologo interiore diretto, invece, prevede un passaggio dalla terza alla prima persona direttamente e senza interruzioni.
Il flusso di coscienza, invece, è un lungo monologo interiore influenzato dalla psicologia del personaggio; non essendo frutto di un ragionamento, è gestito in modo disorganizzato.

JAMES JOYCE
Joyce, nei suoi romanzi, tratta prevalentemente di temi legati alla psicologia umana.
Una delle sue opere maggiori è “Ulisse”, nella quale descrive la lontananza dell’uomo moderno dal mito, descrivendo le varie “sfumature” del comportamento umano.
Il protagonista dell’opera è l’antieroe tipico dei romanzi del ‘900, Leopold Bloom.
Egli viene messo in correlazione con il mito omerico, ma in questo caso vive eventi del tutto normali, quotidiani, ma ciascuno di essi è fonte per lui di ampie riflessioni, che ne rivelano la psicologia.
Nell’”Ulisse”, inoltre, Joyce utilizza numerosi stili linguistici, a seconda della situazione, oltre che a diversi punti di vista, poiché non c’è una visione oggettiva del reale.
Joyce fa largo uso della tecnica del monologo interiore e del flusso di coscienza nelle sue opere.

 

MARCEL PROUST
L’opera più importante di Proust è “Alla ricerca del tempo perduto”, denominato anche “Recherche”.
Il tema principale del romanzo è il ricordo: l’uomo, per salvarsi dal relativismo che colpisce ogni cosa, deve recuperare le esperienze passate all’interno della propria coscienza.
Proust divide la memoria in 2 tipi: memoria volontaria e memoria involontaria.
La memoria volontaria, detta anche memoria dell’intelligenza, è quella che subentra nel momento in cui si recupera un ricordo, inteso come una sequenza di eventi, e che non suscita alcuna emozione.
Per Proust, solo mediante la memoria involontaria è possibile provare emozioni tramite i ricordi.
Entrando in contatto con qualcosa nel presente, esso può richiamare sensazioni provate nel passato: presente e passato si intrecciano, e la verità del passato si mostra nella realtà del presente.
I pensieri di Proust sono largamente influenzati dai simbolisti francesi.
Utilizzando molto spesso la memoria involontaria nelle sue opere, si fa largo uso del tempo misto.

 

 

Fonte: http://info5b.altervista.org/Italiano/Italiano.doc

Sito web da visitare: http://info5b.altervista.org/

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