Letteratura Alessandro Manzoni la trama dei Promessi Sposi

Letteratura Alessandro Manzoni la trama dei Promessi Sposi

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Letteratura Alessandro Manzoni la trama dei Promessi Sposi

 

ALESSANDRO MANZONI

I PROMESSI SPOSI

 

La trama dei Promessi Sposi

Il romanzo narra le vicende di due umili popolani, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, il cui matrimonio è impedito da un prepotente signorotto, don Rodrigo, che riesce ad atterrire don Abbondio, il pavido curato che dovrebbe sposarli. Un tentativo di don Rodrigo, di rapire Lucia, induce i due giovani a fuggire dal loro paese, aiutati da fra Cristoforo, un buon cappuccino che li protegge. Lucia con la madre Agnese è accolta nel convento della Monaca di Monza; questa, fatta monaca senza vocazione per ragioni economiche, accoglie prima benevolmente Lucia, ma piú tardi, cedendo ai ricatti di un giovane scellerato con cui ha una colpevole relazione, lascia rapire la giovane dai bravi dell'Innominato, un prepotente amico di don Rodrigo.
Renzo a sua volta, avviato da padre Cristoforo al convento di Milano, capita in questa città in tempo di carestia e di tumulti popolari e, senza saper neanche lui come, si trova al centro della sommossa. Arrestato all'osteria della «luna piena» come capo e sovvertitore, riesce a sfuggire alla giustizia; dopo un lungo cammino, arriva in un paesello del bergamasco, in territorio di Venezia, dove è accolto da un suo cugino, Bortolo.
Intanto l'Innominato, mentre sta per mandare Lucia a don Rodrigo, è preso dai rimorsi e dal desiderio di cambiar vita: dopo l'incontro con il cardinale Federico Borromeo, arriva ad una vera e propria conversione e rimanda libera Lucia che nel momento piú tragico della sua prigionia aveva fatto alla Madonna un voto di rinunzia a sposarsi con Renzo.
II cardinale consola Lucia e la madre, rimprovera don Abbondio per la sua viltà e fa accogliere Lucia in casa di donna Prassede, a Milano, intanto che Renzo continua a stare nascosto nel bergamasco.
Qualche tempo dopo, a causa della guerra che si sta combattendo per la successione al ducato di Mantova, scende in Italia l'esercito imperiale, formato da mercenari Lanzichenecchi che portano la terribile pestilenza.
Con la descrizione della peste il romanzo volge alla fine: don Rodrigo muore di peste; Renzo, che non ha piú paura della legge. che in questo momento è assai poco rigorosa, torna a cercare Lucia e la trova nel lazzaretto dove è riuscita a superare la peste. Ma la giovane è perplessa a sposarsi perché trattenuta dal voto che aveva fatto. Padre Cristoforo le dà, allora, la dispensa e cosí i due promessi possono tornare al paese per realizzare la loro unione. E alla fine della terribile pestilenza sarà proprio don Abbondio, sicuro ormai da ogni minaccia, a celebrare il tanto sospirato matrimonio.

 

Le fasi della stesura

  • 1821-1823: prima stesura del romanzo col titolo Fermo e Lucia (fu pubblicata postuma, nel 1916 dall'editore Lesca col titolo Gli sposi promessi).
  • 1827: prima edizione della seconda ste­sura col titolo I promessi sposi.
  • 1840-1842: seconda edizione della se­conda stesura, definitiva, de I promessi sposi, pubblicato a dispense.

 

Differenze

Fra la prima e la seconda stesura (1821-­1827): ci sono notevoli diversità di con­tenuto (piú ampie alcune descrizioni, ad esempio quella della vigna di Renzo e quella della notte avventurosa di lui sulle rive dell'Adda; diversi alcuni per­sonaggi come la Monaca di Monza e il Conte del Sagrato, divenuto poi l'Inno­minato); fra la prima e la seconda edi­zione (1827-1840): c'è soprattutto una differenza di lingua; il Manzoni cerca un linguaggio moderno e spigliato, scelto con sottile impegno perché si adatti ora ai personaggi colti e intelligenti, ora a quelli umili e semplici. Prende come mo­dello la lingua toscana parlata dai fioren­tini colti. Cerca, inoltre, di eliminare i dia­lettalismi di origine lombarda e di perse­guire il tono medio del linguaggio fami­liare, depurato da espressioni di stampo troppo letterario.

 

Genere

È un romanzo storico. Storico per­ché:
• la vicenda è ambientata in un preciso contesto storico (quello del­la dominazione spagnola in Milano e della guerra per la successione al ducato di Mantova, 1628-1630);
• si riallaccia al genere «romanzo storico», molto diffuso in Europa sull'esempio dei romanzi dell'ingle­se Walter Scott, anche se il Manzo­ni è assai piú scrupoloso e attento studioso della storia che prende co­me sorgente della sua opera «mista di storia e di invenzione».

 

L'anonimo autore

Il Manzoni immagina di avere tro­vato la sua storia in un manoscritto del Seicento, di autore anonimo, e di essersi limitato a trascriverlo in lin­guaggio moderno. A che serve que­sta finzione? Gli permette di attri­buire all'Anonimo alcune sue osser­vazioni e questo dà al romanzo un tono di maggiore «realismo», come se le azioni fossero narrate e com­mentate da uno che visse in quel­l'epoca. D'altra parte egli come edi­tore può intervenire a commentare i fatti e ad esprimere quel suo giudi­zio personale che, nelle tragedie, era confinato nei Cori.

 

Lo scopo del romanzo

Il Manzoni vuole ricavare dalla vi­cenda che narra alcuni insegnamenti:
• morali, in quanto il male è sem­pre sconfitto dal bene, secondo un «provvidenziale» disegno divino per cui i buoni, anche se devono molto soffrire, ricevono poi una ri­compensa;
• religiosi, perché chi piú ha fidu­cia in Dio e nel suo intervento, può stare sicuro di non essere abbando­nato, in quanto anche il male e i dolori hanno una loro ragione (dal­le traversie di Renzo e Lucia, ad esempio, scaturisce la conversione dell'Innominato);
• politici, perché sotto la prepoten­za degli Spagnoli nella Milano del '600 si può facilmente intravedere l'allusione agli Austriaci dell'800 e quindi il romanzo assume il tono di una denuncia delle dominazioni straniere.

 

Protagonisti: gli umili

I veri protagonisti del romanzo so­no le persone semplici, i popolani. Il Manzoni, infatti, denuncia la pre­potenza dei signorotti piccoli e grandi dei quali egli condanna la miseria intellettuale e morale, e ad essi contrappone la vita semplice e laboriosa degli umili.

 

Fonte: http://www.calamandrei2013.altervista.org/MANZONI_promessisposi.doc

Sito web da visitare: http://www.calamandrei2013.altervista.org/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Letteratura Alessandro Manzoni la trama dei Promessi Sposi

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Letteratura Alessandro Manzoni la trama dei Promessi Sposi

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Letteratura Alessandro Manzoni la trama dei Promessi Sposi