Salute

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Definizione di salute: in senso stretto "assenza di malattia", dal 1948 in senso esteso "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale" per cui sono aumentati i fattori che concorrono a determinarne il livello positivo o negativo.

Fattori determinanti la condizione di salute: numerosi e complessi, possono comprendere dei parametri misurabili che facilitano l'attività di prevenzione. I fattori sono connessi a variabili di tre tipi:

• personali (aspetto fisico, psichico, culturale)
• comportamentali (abitudini di vita, lavoro)
• ambientali (ambiente fisico, biologico, sociale)

Fattori determinanti la condizione di malattia: tendono a ridurre lo stato di salute e determinano la malattia, si distinguono:

• fattore di rischio (provvisorio e indiretto)
• fattore casuale (direttamente implicato nell'induzione della malattia in seguito a studi sperimentali, può essere specifico, indispensabile o concausale).

Modello etiologico: per tutte le malattie umane il modello è pluricausale poiché intervengono sempre numerosi fattori nel passaggio dallo stato di salute a quello di malattia, ma esiste una gerarchia in cui si possono individuare i fattori principali:

• malattie infettive ® fattori ambientali (microrganismi)
• malattie metaboliche ® fattori comportamentali (alimentazione)
• malattie del lavoro ® fattori necessari (sostanze tossiche)

Condizione della malattia: lo stato di malattia può evolvere in tre modi:

• ripristino delle condizioni di salute (guarigione)
• persistenza della malattia (cronicizzazione)
• evoluzione della malattia (sintomatologia)

La manifestazione della malattia dipende dalle variabili.

• dell'individuo (caratteristiche genetiche, reazioni di difesa, condizioni generali)
• dell'agente (quantità e qualità delle sostanze chimiche o dei microrganismi infettanti)
• delle condizioni esterne (clima, abitudini di vita)

Storia della malattia: naturalmente sono presenti le seguenti fasi:
- periodo di incubazione                breve                     lungo
- esordio                                   clamoroso               lieve
- decorso                                   rapido           lento
- esito                                       positivo                  negativo
tipi di malattie                                      = malattie acute     = malattie croniche

 

Definizione e finalità dell'epidemiologia
Studio delle condizioni di salute e di malattia della popolazione per individuare i fattori positivi e negativi, le modalità e le condizioni. Mentre le discipline cliniche studiano l'individuo per arrivare alla sua guarigione, l'epidemiologia studia un campione di popolazione per individuare le cause, per operare un'adeguata prevenzione, per il controllo e il trattamento delle malattie più diffuse.
Con l'ampliamento del concetto di salute come stato di benessere generale, anche il ruolo dell'epidemiologia si è esteso assumendo un'importanza culturale per tutti gli operatori sanitari e sociali.

Metodologie dell'epidemiologia
Dal momento che esistono numerosi fattori e numerose variabili nello studio delle condizioni di salute e di malattia di una popolazione, l'epidemiologia necessita di un metodo di studio basato su tecniche statistiche e costituito da più fasi:

• impostazione della ricerca (scelta dell'obiettivo)
• campionamento (scelta di un campione randomizzato, omogeneo, numeroso)
• rilevazione dei dati (raccolta di tutti i dati utili)
• rappresentazione dei dati (compilazione di tabelle e grafici)
• elaborazione dei dati (tecniche statistiche)

Fonti e sistemi informativi
La rilevazione e la gestione dei dati per le indagini epidemiologiche è affidata ad enti e organismi vari, anche non sanitari per cui risulta frammentaria e carente nella diffusione. A livello internazionale la classificazione delle malattie è pubblicata dal O.M.S. (organizzazione mondiale della sanità) a partire da 1900 con periodici aggiornamenti, oggi siamo alla IX revisione in vigore dal 1979. L'edizione italiana è curata dal ISTAT, la più recente pubblicazione è del 1984. Per ogni decesso deve essere redatta e trasmessa al ISTAT una scheda di morte che comprende la certificazione medica con indicata la causa (naturale o violenta) e i dati anagrafici.

Tassi di mortalità e di morbosità
I risultati di un'indagine epidemiologica devono essere riferiti alla dimensione della popolazione attraverso il calcolo del tasso o quoziente = rapporto tra il numero di casi N e la popolazione che li ha generati P, moltiplicato per una costante k

                                               T = k N/P

Epidemie
La diffusione improvvisa di una malattia presenta delle caratteristiche particolari:

• n° elevato di soggetti interessati
• andamento temporale distinto in tre fasi (fase ascendente, acme, fase discendente9
• esistenza di cicli (stagionali o poliennali)