La lana

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La lana

La lana è una fibra tessile di origine animale ricavata dal vello soprattutto di pecore ( ovis aries), ma anche di capre, conigli , camelidi, bovini ed equini.
La lana è TOSATA o DI TOSA quando è tolta dall’animale vivo, PELATA o DI CONCIA quando proviene dall’animale morto.
Essendo di origine animale è costituita principalmente da sostanze proteiche che alla combustione emanano il tipico odore di animale bruciato: CHERATINA per l’80%, altre proteine per il 18%; è costituita poi da un grasso, la LANOLINA per il 1,5% e Sali minerali per lo 0,5%. La lanolona le conferisce il tipico colore giallognolo.
E’ COIBENTE, ovvero trattiene il calore del corpo, perciò è adatta alla stagione invernale; per questa caratteristica è considerata TERMOISOLANTE O CATTIVA CONDUTTRICE DI CALORE.
E’ IGROSCOPICA, cioè è capace di assorbire acqua (fino al 30% del suo peso) senza dare la sensazione di bagnato
E’ una fibra ELASTICA e RESILIENTE, cioè riprende la forma primitiva dopo essere stata sottoposta a piegatura e tensione, perciò si stropiccia poco ed ha una buona vestibilità.
ELASTICITA’: capacità di una fibra di allungarsi senza rompersi se sottoposta a tensione e di tornare poi alla dimensione originaria
RESILIENZA: capacità di tornare alla forma primitiva dopo che una fibra è stata sottoposta ad una deformazione meccanica

ORIGINI E PROVENIENZA
I principali paesi produttori di lana sono Australia, Russia, Nuova Zelanda, Argentina, mentre l’Italia è uno dei principali paesi produttori ed esportatori di tessuti  in lana
ASPETTO AL MICROSCOPIO
Ciascun pelo viene prodotto in un follicolo peloso ed è composto da una cuticola esterna squamosa aperta (causa dell’infeltrimento) che non assorbe l’acqua, uno strato corticale e un altro midollare (che assorbe l’umidità). Varia dai 12 ai 120 micron (o micrometro pari ad un millesimo di millimetro) di diametro, a seconda della razza dell’animale produttore e della parte del corpo e dai 2 ai 35 cm di lunghezza
I filamenti sono ondulati: questo ne determina sia l’aspetto spugnoso e caldo, sia l’elasticità dal 30 al 50%. In generale, l’arricciatura della fibra è direttamente proporzionale alla qualità della lana. La lana merino ha circa dodici ricci per centimetro, al contrario di altre lane che ne possiedono solo uno o due..

 

 

 

 

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Nella figura è perfettamente visibile l’immagine di una fibra di lana ingrandita mille volte con il microscopio. Appare interamente ricoperta di squame tipiche delle fibre di lana, che le conferiscono un aspetto simile al tronco della palma. Questa superficie esterna irregolare facilita la ritenzione di acqua tra le fibre ed è la causa dell’infeltrimento della fibra

I MARCHI PURA LANA
La Woolmark Company opera in Italia attraverso gli uffici di Biella, Milano e Prato. I marchi servono ad identificare i prodotti che usano la lana nuova di tosa, non rigenerata meccanicamente da altre lavorazioni
Pura Lana Vergine  (Woolmark)
Si tratta di un marchio  riconosciuto in 117 paesi che garantisce l’utilizzazione   esclusiva (pura) di  fibre di lana nuova proveniente solo dalla  tosatura (vergine) e non recuperata da altri processi industriali o rigenerata. E’ prevista una tolleranza a livello di impurità di altre fibre solo dello 0.3% e fibre a scopo decorativo non superiori al 7%.
 
Pura Lana Vergine
WOOLMARK
Misto Lana Vergine  (Woolmark blend)   
E’ un marchio introdotto nel 1971 e viene applicato a manufatti “Misti ricchi di lana vergine”. Il contenuto di lana vergine non deve essere inferiore al 60% e deve essere miscelato esclusivamente con altra fibra naturale, artificiale o sintetica.
 
Misto Lana Vergine
WOOLBLENDMARK

 CLASSIFICAZIONI COMMERCIALI DELLA LANA di pecora
LANA DI PECORA MERINO
E’ una lana molto pregiata prodotta esclusivamente per abbigliamento. E’ quella con il pelo più corto (cm 5-12), finissimo e molto arricciato. Le squame sono numerose e sottili e la rendono perciò opaca.
La finezza delle fibre è indicatore di qualità così come il colore bianco. Le fibre più lunghe vengono usate per produrre filati pettinati che sono piatti e compatti, ma meno caldi; quelle più corte si usano per produrre filati cardati, più gonfi e voluminosi e quindi caldi.
Si può anche ricavare la lana da agnelli ed in questo caso si denomina Lambswool
LANA DI RAZZA INCROCIATA
E’ ricavata da razze allevate soprattutto per la produzione di carne. Producono una lana più grossolana, meno arricciata, di circa cm 20 e che è usata soprattutto per tappeti e coperti
LANA DI RAZZA INDIGENA
E’ ricavata da razze allevate per la produzione di carne, latte e lana. Producono una lana molto grossolana, meno arricciata, lunga fino a circa cm 40 e che è usata soprattutto per imbottiture.
Alcune razze indigene, come la Shetland sono invece molto pregiate, anche se dall’aspetto rustico e sono usate nell’abbigliamento
COMPORTAMENTO CHIMICO
Trattandola con cloro o aceto diventa più brillante ed irrestringibile perché queste sostanze fanno abbassare le squame e riflettere meglio la luce, limitando anche l’infeltrimento. L’acido solforico e l’acqua ossigenata la sbiancano. Si tinge molto bene.
Per evitare l’infeltrimento si possono smussare le squame per poi trattarle con resine che le mantengono distanziate con un trattamento detto Superlavabile o Superwash.
Trattamenti sui tessuti di lana:

  • follatura: infeltrimento controllato fatto per ottenere un tessuto più compatto, pieno e stabile nelle dimensioni
  • gasatura o bruciapelo: si bruciano i peli superficiali che fuoriescono dal tessuto ottenuto con filati pettinati per ottenere un tessuto piatto e senza pelo
  • cardatura o garzatura per ottenere tessuti pelosi

MANO
E’ la sensazione tattile che si sente toccando la superficie tessile. Se non è stata trattata la mano di un tessuto in lana dà sensazioni piacevoli come morbidezza, sofficità e calore. Con il bruciapelo la mano diventa più secca, ruvida e meno calorosa.
MANUTENZIONE
Può essere lavata in acqua tiepida, non può essere centrifugata, altrimenti infeltrirebbe. Può essere lavato a secco. Deve essere asciugata in piano e non al sole. Va stirata a bassa temperatura. E’ idrorepellente, quindi antimacchia per natura.
COMPORTAMENTO ALLA FIAMMA
Ha difficoltà a prendere fuoco, brucia lentamente, sembra “friggere” e non appena si allontana la fiamma la combustione cessa. Mentre brucia non fa fumi, non fonde, non gocciola, ma emette il tipico odore di capelli bruciati. Il residuo è carbonioso e fragile e si frantuma facilmente sporcando le dita se toccato.
COMPORTAMENTO IGIENICO
E’ la fibra invernale più igienica perché:

  • mantiene il calore del corpo (termoisolante o coibente)
  • assorbe il sudore e lo trasmette all’esterno
  • mentre asciuga emana calore
  • lascia respirare la pelle perciò i cattivi odori non ristagnano

Può causare allergie a causa delle squame. Non si sterilizza facilmente nel lavaggio domestico poiché va lavata a basse temperature.
FATTIBILITA’ TECNICA
DRAPPEGGIO: è adatta al drappeggio
VESTIBILITA’: è elastica e non lega, perciò è molto confortevole
STESURA: a causa della elasticità si potrebbe allungare quando si stende il materasso e poi ritornare alla dimensione originale; dopo la stesura è meglio aspettare almeno un’ora prima di tagliare i pezzi.
CONFEZIONE: è agevole
IMMAGAZZZINAGGIO: può ingiallire e teme le tarme
USO NEL TEMPO: le fibre corte e cardate producono pilling
ALTRE LANE
Cammello, Vigogna, alpaca, lama, guanaco, kashmir, mohair, yak, coniglio d’angora

 

Fonte: http://www.iisnobili.gov.it/documenti/materiale_didattico/Poli%20raffaella/LANA.docx

Sito web da visitare: http://www.iisnobili.gov.it/

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