Stili musicali moderni

Stili musicali moderni

 

 

 

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Stili musicali moderni

STILI MUSICALI MODERNI

Ramo del Rock

Rock anno 1964

Il Rock si differenzia dal Rock ‘n Roll principalmente per la struttura delle canzoni,che non segue il canonico blues; Sono diversi gli accordi usati, spesso attingendo dal jazz e dalla musica classica per la scelta di note, al di fuori della scala pentatonica(propria del blues).
Nel Rock vengono aboliti gli strumenti tradizionali per passare a basso e chitarra elettrici, e il pianoforte viene eliminato del tutto. Li dove esiste una tastiera elettronica si parla generalmente di Progressive Rock.

Sono i due gruppi che hanno avuto la più grande importanza nel mondo del Rock, i fondatori; I Beatles, e i Rolling Stones. Tra questi ci sono delle differenze storiche enormi, che vanno puntualizzate perché si  possa capire come ha origine il genere di musica più suonato di sempre.
Per quanto riguarda i Beatles, le loro canzoni hanno una forma compositiva molto più complessa di quelle dei Rolling Stones, sono scritte con tecniche d’arrangiamento che spesso attingono a piene mani dalla chitarra classica e dalle armonie del pianoforte, mentre i Rolling Stones suonano una musica incentrata sul ritmo e sulla ballabilità, usando forme tipiche del Blues e del Soul.

Hanno però entrambe uno immagine che si può paragonare, tra quelle presenti in quel momento sul mercato, solo a quella del Rock’n Roll.
I Rolling Stones stessi sono la perfetta evoluzione del Rock’n Roll, con l’unica differenza gli strumenti usati, chitarra e basso elettrici. Ma il momento è uno di estrema popolarità e entrambe i gruppi tengono a essere chiamati gruppi Rock, identificando nella parola Rock la musica e nel Rock’n Roll l’ideologia di libertà.
Inoltre, la nascita dell’immagine del Rocker, il nostrano rockettaro, è di un uomo e la sua chitarra, uno strumento che verrà per sempre considerato l’emblema del Rock.
Vedi anche Rock’n Roll.

Heavy metal anno 1969
Nasce quasi contemporaneamente al rock..deriva da un gruppo che non ha nulla a che vedere con il metal, ed e una storia piuttosto interessante.

Nel 68 il gruppo rock americano Steppenwolf registra la canzone “Born to be Wild”, dove e’ citata la frase “heavy metal thunder”, traducibile pressappoco con un pesante tuono metallico.
Nel sessantanove esce “Black Sabbath dei Black Sabbath e la recensione parla di un sound duro, pesante come il metallo, citazione del pezzo di Steppenwolf. Urgono tre precisazioni: primo, la recensione era da considerarsi negativa; secondo, se nel registrare “Born To Be Wild” gli Steppenwolf avevano usato semplicemente degli amplificatori portati al massimo, la cosiddetta saturazione, i Black Sabbath avevano usato un distorsore per avere quel sound. Il suono in questione –ossia la distorsione- viene dai Kinks (Rock), il cui chitarrista aveva usato una lametta da barba per tagliare il cono del suo amplificatore, accentuando così la distorsione del suono (che normalmente proviene dalla saturazione elettrica delle valvole dell’amplificatore stesso). La canzone in questione è “You Really Got Me”,1965,Kinks.
Il suono leggermente distorto degli amplificatori in saturazione era molto ricercato da tutti i gruppi. Altro dato storico e’ che agli inizi della loro carriera, praticamente parallela a quella dei Black Sabbath, anche i Led Zeppelin (Rock) venivano chiamati dalla stampa “un gruppo Heavy Metal”, cosa non veritiera,e che peraltro non gli è gradita.
E in effetti loro non mirano al sound duro.verranno poi riclassificati come Rock’n Roll, sebbene nel periodo in cui ormai sono un gruppo Rock.
Il motivo per cui vennero accomunati ai Black Sabbath è che insieme a loro hanno reso popolare “il riff”, ossia un ripetitivo passaggio tra accordi, suonato con la chitarra, che ha funzione ritmica e che normalmente riassume il tema della canzone. Un esempio su tutti, l’attacco iniziale di “Smoke On The Water”,dei Deep Purple.

Nel mondo del metal arrivano nel settantanove gli Iron Maiden, gruppo con due chitarristi di formazione classica. Le melodie dei loro pezzi sono riconducibili alle composizioni di JS. Bach… Con loro portano un immagine globale, i disegni che si vedono sui loro dischi sono le stesse che propongono come sfondi ai loro concerti, una forma di “promozione multimediale”. Da questa ispirazione nascono negli anni ottanta i Metallica, il gruppo più famoso –e tutt’ora attivo- della scena Metal.
E’ proprio il successo dei Metallica a convincere le case discografiche a tentare la strada del Metal, scritturando molti gruppi prima senza contratto.   

Electric rock (Brit Rock) anni 1970
Con le prime tournee in America dei gruppi Led Zeppelin e Black Sabbath incomincia il fenomeno storico dell’Electric Rock. Conosciuto meglio come British Rock, o Brit Rock, è una definizione poco usata ma importante sotto il profilo analitico.

Il Brit Rock non e’ uno stile, se non forse in alcuni gruppi tipo i Judas Priest, che sono però più facilmente classificati come Heavy Metal;
E’ invece una nozione storica che negli stati uniti viene chiamato il periodo delle “Live Band”. Essere definiti una Live Band voleva dire, in quel periodo, che il gruppo aveva dalla sua nei concerti (all’aperto) “il sound”, e questo li rendeva appetibili nonostante il genere di musica che essi effettivamente suonavano.
Nei primi anni settanta i sistemi elettrici non erano il massimo che un musicista potesse desiderare, e ancora peggio erano le capacità organizzative di molti “manager” dello spettacolo; Perciò, spesso capitava che gruppi di indiscutibile talento non avessero lo stesso impatto sul pubblico di altri gruppi meglio equipaggiati. I Led Zeppelin erano allora l’equivalente di una discoteca techno di qualche anno fa; Un suono incredibile, per ragione del loro entourage di camion stracarichi di amplificatori Marshall, che li rese tra i gruppi più famosi di tutti i tempi.

E’ curioso notare che oggi i Led Zeppelin vengono considerati tra i più grandi musicisti di sempre, ma che se il loro manager avesse gestito qualcun altro forse i gusti musicali odierni sarebbero del tutto differenti.. 

Il termine Electric Rock è inoltre leggermente differente dal termine Brit Rock, anche se hanno dietro la stessa ideologia linguistica; Infatti Brit Rock indica quei gruppi i cui amplificatori hanno un suono più caldo all’incirca intorno ai 3KHertz, mentre i gruppi Electric Rock hanno un suono più portato a risaltare le frequenze verso i 100Hz..

Hard Rock anni 1970
Sostanzialmente un Blues incentrato sul suono della chitarra distorta, la predilezione dei chitarristi per la scala pentatonica rende l’Hard Rock tra i generi di musica piu popolari degli scorsi trent’anni.
Un gruppo su tutti i Deep Purple, proiettati nell’olimpo con la canzone “Smoke On The Water”.

Il termine Hard Rock viene probabilmente coniato dagli Hell’s Angels, gruppo(Molto grosso)di motociclisti americani, formati da ex-militari della guerra del Vietnam con un ideologia di ribellione e un comportamento spesso prossimo al banditismo.
La presenza di membri di questa associazione in tutti gli stati dell’America ne determina l’importanza, anche perché spesso i loro “soci” si occupavano di organizzazione e sicurezza ai concerti rock. Appassionati di Rock, Rock’n Roll e Heavy Metal, creano la denominazione “Hard Rock” per indicare quello che preferiscono di questi tre stili.

Al di fuori di questo contesto, e più tardi nella storia viene detto Hard Rock chi usa uno sound “vecchio metal” senza pero innovare, per esempio i Guns’n Roses. Anche gruppi di vecchio stampo tipo i Led Zeppelin vengono certe volte messi in questa categoria, a seconda delle canzoni che vengono prese in esempio.
In sostanza qualsiasi gruppo che ha un immagine Rock o Metal, ma che usa forme Soul, Blues o Rhythm’n Blues può essere chiamato Hard Rock. 

Progressive Rock anni 1970
Nasce contemporaneamente in due posti diversi, con un formato leggermente differente tra i due; In Inghilterra con i King Crimson, dove il gruppo si struttura con una marcata tendenza al tecnicismo chitarristico e vocale; Dall’altra negli Stati Uniti con il gruppo ELP, abbreviazione dei cognomi dei suoi componenti Emerson, Lake e Palmer, che invece prediligono le tastiere ed il basso (e’ infatti un gruppo senza chitarrista).
Entrambe i gruppi sono molto vicini alla musica classica, e la scelta di usare armonie e arrangiamenti più tradizionali e anche più “seri” rispetto al più semplice Rock diventa la bandiera del Progressive Rock.
Il Progressive, o “Prog”, come viene chiamato più tardi nel tentativo di commercializzarlo,  non diventa mai molto popolare, rimanendo quasi sempre un prodotto di nicchia, offuscato dai generi più semplici –e più ballabili- come il Rock o il Pop.
Conosce l’apice del successo con i Genesis, ma non scompare dopo il calo della loro popolarità.

Molti strumentisti che hanno alle spalle una formazione tecnica tradizionale, il più delle volte semplicemente “non autodidatta”, tendono infatti ad avere un debole per il Prog, mantenendo così lo stile in vita, anche se nell’ombra.
Negli anni novanta i Dream Theater sono i principali rappresentanti del genere Progressive.

Punk anno 1976

Personificato dai Sex Pistols, è insieme stile e moda, e in entrambe i casi tra i più importanti mai apparsi sulle scene mondiali.

Primo, il Punk inteso come stile è un caso particolare nella sua evoluzione, infatti sebbene duri tuttora il movimento Punk odierno non ha assolutamente nulla a che vedere con quello dei Sex Pistols. Inoltre, molti gruppi punk dello stesso periodo non hanno neanche loro nulla in comune con i Sex Pistols.

Questo perché non si tratta di uno stile nato dalle influenze di musicisti antecedenti, ma di una vera e propria rivoluzione sociale. Detto questo, è importante notare che l’impronta di “stile musicale” che prenderà quello che più tardi verrà chiamato “movimento punk”(che non arriva se non ben avanti negli anni 80) non è propria di questa cosa, di  per sé non incentrata sulla musica. Per esempio, un gruppo che rappresenta l’ideologia di chi era punk, i Crass, dialetto per “persona ottusa”, ha registrato un disco in cui non vengono usati strumenti, se non nell’ultimo pezzo, dove peraltro la tecnica musicale e veramente poca. Il resto del disco e’ colmo di rumori e grida, slogan, letture di testi di protesta.

 

Decisamente alieno a qualsiasi musica mai esistita prima.

 

In effetti “punk” e un appellativo che non fa’ piacere a colui verso il quale viene rivolto; equivale infatti a “stronzetto”, o “teppistello”.

 

Ma quella del punk non e’ una cultura in cui si vuole partecipare, ma è pressappoco la condizione in cui versavano i giovani –molto giovani- operai inglesi del periodo in questione. Nessuno sceglie di essere punk; Anzi, i punk dell’ epoca chiedevano (non in quanto punk, ma nella loro persona di giovani cittadini inglesi) un educazione, un buon lavoro, insomma una possibilità per il futuro.

I Sex Pistols come altri giovani inglesi, punk a loro insaputa, avevano la “particolarità” di suonare per divertirsi, il che faceva di loro dei “gruppi punk”; I Sex Pistols in particolare avevano un grande carisma, il che scatenò nel loro futuro produttore l’idea che si potessero commercializzare, e implicitamente che “essere punk” fosse una moda.

E infatti divenne così;

 

Quando i giovani inglesi videro i Sex Pistols arrivare al successo significava per loro che finalmente lo stato gli avrebbe concesso quel futuro che tutti si aspettavano.

Sfortunatamente, i Sex Pistols durarono poco più che un anno, e peggio ancora, l’essere punk era stato identificato nel vestirsi da punk, nell’ avere i capelli colorati, e essenzialmente nel copiare il look dei Sex Pistols.

 

Incredibile ma vero, c’era chi VOLEVA essere punk, e in un istante l’ideologia se ne andò a quel paese.

Qui nasce il “movimento punk”, in quelle persone che sostanzialmente parlano di irriverenza, di fancazzismo, di vestirsi come gli pare e di non lavarsi. Con il “movimento punk”, veniva inteso doveva esserci musica punk, e da quest’idea sconclusionata nascono i gruppi Punk che vediamo oggi alla  televisione.

Inoltre i capelli colorati dei punk si trasferiscono nella musica pop, creando sempre piu danni.

 

In effetti i punk cercavano di attirare su di loro l’attenzione vestendosi male e comportandosi altrettanto male, ma per chiarire immediatamente quanto tutti quei ragazzi, operai figli di operai, non possiedano nulla e non abbiano nessuna speranza di avere mai nulla, a partire da un’ educazione. In sostanza una protesta disperata, non dissimile dai bonzi che si danno fuoco in Cina dieci anni dopo.

 

Insomma, i Sex Pistols si autodistruggono, e scomparendo con loro scompare per molti il sogno di un futuro migliore.

Questo è un colpo da cui la società non si riprenderà mai, riflettendosi attraverso la New Wave sul pop, e da li propagandosi ai movimenti di pensiero post-punk extramusicali.   

Punk Rock anno 1978
I Clash, un gruppo leggendario. In pratica la definizione Punk Rock e’ propria di qualsiasi gruppo che suona musica Punk senza essere effettivamente composto da punk. Prenderò un istante per ricordare che e’ Punk chi non vuole essere punk, non viceversa.

NOFX, Bad Religion, tra il momento di ribalta del metal, che sdoganava il suono della chitarra distorta, e gli anni novanta del Grunge, i gruppi Punk si sono moltiplicati, anche se generalmente formati da musicisti professionisti che di punk non hanno proprio nulla(es. Rancid). Unico flebile filo conduttore le tematiche di protesta sociale del genere, nello specifico l’esistenzialismo nel periodo post-industriale. Comunque, è stato un genere di musica molto inventivo(beata ignoranza), spesso prima fermata dagli autodidatti, attirati dalla formula magica “chitarra più distorsore uguale musica”.

 

Ambient (Brian Eno)1978

Come tutti quei musicisti che, sebbene appartenenti a correnti di musica popolare, quali per esempio il Rock, abbiano comunque ricevuto una formazione musicale tradizionale, Brian Eno è stato autore di un numero smisurato di composizioni. Ha inoltre collaborato con molti gruppi di tendenza Rock o New Wave, tra cui i Roxy Music, per i quali fu (o così dicono) principale fonte di successo.  La musica di Eno è incentrata sulla creazione di atmosfere immaginarie (psichedelia, forse?) con l’uso massiccio di tastiere e sintetizzatori. Il successo maggiore di Eno è il disco “Music for Airports”, che posso raccomandare caldamente a tutti, indipendentemente dal genere di musica preferito;
L’Ambient si basa sul concetto (emergente dai rumoristi italiani, da John Cage, padre del minimalismo, e in parte dalla musica atonale) di “Musica fatta per non essere ascoltata”, ossia suoni da diffondere nell’ambiente per migliorarne l’estetica sensoriale; Ma con i lavori di Eno passa a una categoria superiore, infatti le musiche che riempiono i suoi dischi sono, al contrario della musica minimalista, colme di idee, di immagini e di significati musicali, e anche storici(ossia comprensibili rispetto alla musica ascoltata dalla maggior parte delle persone in quel periodo).
Con la collaborazione con David Bowie e Robert Fripp, quest’ultimo leader dei King Crimson (Progressive Rock) alla cosiddetta “trilogia berlinese”, ossia i dischi di Bowie “Low”, “Lodger” e “Heroes”, e la partecipazione al disco autointitolato dei Roxy Music arriva il successo non solo con il pubblico, ma soprattutto con i musicisti, viste anche le sue doti di produttore e tecnico del suono.

Un frammento dell’Ambient passa nelle mani della musica rock verso metà degli anni novanta, diventando “Lounge”, parola Inglese che vuol dire “sala d’aspetto”. 

Metal anni 80’
Nato dai Black Sabbath, personificato dagli Iron Maiden, perfezionato dai Metallica.

Se i Pink Floyd(Rock) cercano la visualizzazione di una psichedelia assoluta, così i Grateful Dead(Folk) inseguono una visione di beatitudine. I Black Sabbath invece propongono una visione terribile dell’allucinazione psichedelica.
L’immagine è estremamente teatrale, e le canzoni si sviluppano su lunghezze inpensabili fino ad allora e con testi complessi che si snodano in una vera e propria narrazione teatrale. Il Sound la fa da padrone, e se i Black Sabbath non dispongono della raffinatezza tecnica dei Pink Floyd, rispondono con un suono massiccio e decisamente unico per il tempo.

Gli Iron Maiden solcano le scene sin dal settantasei, ma escono con il primo disco nell’ottantuno. In seguito all’esplosione di questa band Inglese il fenomeno si trasferisce via utenza agli Stati Uniti, sopratutto nella persona di James Hetfield, che in seguito fonderà i Metallica, veri responsabili del successo del “suono duro” negli anni a venire.
Dagli anni ottanta si aggiungono al Metal molti gruppi che cercano un suono meno scioccante, le cui canzoni si basano sulla struttura verso-verso- assolo di chitarra- verso.
Molti gruppi cosiddetti Metal degli anni ottanta appartengono alla schiera del Glam, ossia gruppetti da bar ripuliti dai loro produttori  e trasformati in animali da zoo con parrucche e vestiti luccicanti. La moda di incentrare una canzone sull’assolo di chitarra è un lascito del benamato Edward Van Hallen, dei Van Hallen appunto,che poteva permetterselo.
Dall’altra sponda, gli Slayer, che di assoli non ne fanno proprio uso, incentrandosi sulla ritmica.
Tra chi invece ne fà amabilmente uso anche se non è propriamente Metal, Yngwie Malmsteen prima e Joe Satriani più tardi.

Dal Metal derivano molti generi, che si affidano a sound differenti per cambiare immagine, il Black, il Death, lo Speed e molti altri.

Dopo la pubblicazione da parte dei Pantera dei dischi “The Great Southern Trendkill”, “Cowboys From Hell”,e “Far Beyond Driver” il genere può dirsi arrivato alla perfezione, e con questa alla sua conclusione. 

 

Glam/Glitter Rock anno 1985circa
Partorito dalla mente dei produttori discografici, il Glam -o nel caso di gruppi a presenza femminile Glitter, “luccichio”- si cerca di imporre sul mercato grazie a un immagine che dovrebbe essere migliore di quella dei gruppi Metal, ma che è semplicemente ridicola; Parrucche, rossetti, calze a rete e tutine argentate non trasformano dei maschietti emetici in bombe sexy, ma in fallimento economico. Unico degno rappresentante di questo “stile” il mitico David Lee Roth, gia cantante nei Van Hallen e per questo dotato del diritto di vestirsi come gli pare e piace.

College Rock anno 1987
Conoscere tutto del college rock è impossibile, e io certo non credo di poter dire tanto. La denominazione “College Rock”  e parallela a quella di Indie rock, che e però propria di due o tre anni più tardi. Si riferisce infatti a quella miriade di gruppi che nascono dopo il periodo del Metal, e che sebbene usino spesso grida, suoni distorti e altre forme aggressive di musica non sono per questo degli avanguardisti del Metal. Anzi, le influenze più varie li rendono estremamente differenti da qualsiasi cosa che si senta alla radio in quel momento, peraltro in pieno regime Pop.
Questi gruppi sono formati tutti da non professionisti, spesso autodidatti, e hanno in comune con le formazioni Punk di non essere mirati al successo ma più che altro al divertimento, cosa che invece e’ esclusa dall’ideologia del Metal -successo a tutti i costi.
In breve, se oggi si conoscono mille gruppi di College Rock altri diecimila sono scomparsi senza che nessuno ne sappia nulla. Per fare un esempio più concreto, nel ‘93 ebbi la fortuna di conoscere il gruppo Cybil’s Path, formato da amici, che probabilmente nessuno conosce, a meno che non sia stato nei paraggi di Boston in quel periodo. Erano molto bravi, ma sono scomparsi perché non avevano contratto, e comunque suonavano solo per i loro amici. Il College Rock è simile, “college” perché appunto si forma tra universitari della East Coast (New York-Boston) americana , e crea uno stile unico in quanto senza tendenze.
Si potevano ascoltare dallo stesso gruppo canzoni di tipologie totalmente differenti tra di loro , con unica particolarietà che tutte venivano suonate come piacevano ai musicisti.
Il termine che ne segue, Indie rock, che poi porterà al Grunge, è legato alle piccole etichette discografiche indipendenti, ind’e appunto, o “indie”, dove qualcuno di questi gruppi si riesce ad autoprodurre o a farsi aiutare da case più grandi senza però un formale contratto di cessione dei diritti d’immagine.
Le Indie hanno successo perché vendono quello che alla gente gia piace, e con costi inferiori visto che non devono rendere il loro prodotto artificioso, inoltre non rischiando grosse cifre nella produzione.
Infine i musicisti che le usano non sono strozzati da contratti troppo esclusivisti, e questo promuove una specie di piccolo rinascimento che lascia una montagna di musica molto bella e particolare.
Un gruppo da riscoprire, dopo quasi quindici anni, i Pixies (quelli della canzone finale del film Fight Club); a quanto pare  sono stati il gruppo preferito di moltissimi trai i professionisti di oggi.

Indie Rock 1989
Cosi viene chiamato da MTV il fenomeno del College Rock. Questa denominazione è l’inizio della fine, segno che i discografici hanno puntato la preda.
E in effetti nelle case indipendenti che succedono alcuni tra i peggiori misfatti muscial-industriali degli ultimi tempi, il più frequente dei quali era di trovare una casa indipendente che si comportava peggio delle case principali.
Il Grunge e’ il risultato diretto di questo, infatti i discografici non acquistavano i diritti dai gruppi di musicisti ma acquistavano invece tutta l’etichetta con i relativi contratti da questa stipulati, e molti giovani “manager” avevano venduto i loro amici alle grosse case.

Black Metal
Note bassissime, voce tetra e cupa, ritmi lenti e tastiere a profusione per creare atmosfere di paura. In questo senso, diretti discendenti dei Black Sabbath.
Un nome sugli altri, Burzum.  

Grind Core
Ritmiche velocissime e suoni ultradistorti, voce gutturale e struttura molto ripetitiva, un genere decisamente difficile da ascoltare. Ne deriva il noise metal, se può interessare. Un paio di gruppi interessanti, Bolt Thrower e Godflesh.

Death Metal

Ritmiche lentissime e ultradistorte, struttura molto ripetitiva. Praticamente tutto in chiave minore. Una versione del Black Metal.

 

Grunge 1992

Dixit. Vedi College Rock e Indie Rock.

British Pop 1994
Una forma di Rock estremamente commerciale, e quasi completamente inutile, quasi tutti gli esponenti di questo genere furono “costruiti a tavolino” dalle case che li rappresentavano;
Il “Brit Pop” ha spodestato dalle scene commerciali dei generi che meritavano molto di più, per esempio il Grunge.

L’unico pregio del Brit Pop è stato di creare, scomparendo, un vuoto creativo che ha dato un piccolo impulso creativo alla scena musicale Inglese.

Un gruppo da ricordare(ridendo), gli Oasis.

Lounge 1998circa
In mia opinione, il Lunge deriva dalla fine del movimento Brit Pop degli anni novanta. Ciò che e certo, è che la cosiddetta musica Lounge, ossia da “sala d’aspetto”, deriva dal periodo Americano ’50-60.

In un momento di isteria collettiva verso il futurismo, suscitato dalla continua pubblicità del governo Americano verso i viaggi nello spazio ed un ipotetico futuro su basi spaziali, gli Americani immaginavano spazi ricreativi costantemente riempiti da una soffice diffusione di musica;

Purtroppo, dati i quattro minuti circa di durata massima di un disco settantotto’giri, e la mancanza di cambia-CD automatici, o l’equivalente di allora, quello della filodiffusione rimane un sogno fino agli anni settanta, quando la musica viene incorporata in letteralmente ogni oggetto o ambiente possibile.

Per quale motivo i giovani Inglesi si siano dati alla commercializzazione di musica la cui forma deve, per definizione, essere “quanto meno d’impatto sia possibile”, si può solo ipotizzare. Forse il vuoto creato dalla breve durata di gruppi di eccezionale(leggi: scarsissima) bravura come gli Oasis o i Blur, che vennero chiamati perfino “i nuovi Beatles”, ha portato delle formazioni di musicisti in cerca di ispirazione a tentare il suicidio professionale cimentandosi con questo genere.  

Progressive Metal
Progressive e Metal sono termini discordanti. Il Metal si basa sul fatto che la tecnica deve essere schermata dal sound tipico del Metal, mentre il Progressive mette l’accento sulla progressione(appunto!) degli accordi(terminologia tecnica dell’armonia classica).
Il fatto che un gruppo di Progressive Rock suoni sempre e solo con il distorsore non li rende PMetal, ma semplicemente PRock  rumoroso.
Dall’altro canto, un gruppo di Metal che usi una complessa sequenza di accordi e’ semplicemente un gruppo molto bravo.

Chi crede al Progressive Metal può cercare i lavori dei Dream Theatre, Liquid Tension Experiment e Frameshift, o se cerca qualcosa di meno prog e più rock i Sonata Artica.

 

 

Ramo del Blues

 

Blues anni 1914-20circa
La nascita della popolarità del Blues si può indicare con due date: nel quattordici, viene inciso il primo singolo di Blues, “St.Louis Blues”, strumentale, e nel venti il primo vocale, “Crazy Blues”,cantato da Mamie Smith.
Il termine “Blues” significante malinconia, o tristezza, viene dalla penna dello scrittore W. Irving, 1807.

L’esatta origine del Blues è intracciablie, ma è palesemente un derivato della schiavizzazione, da parte degli americani di migliaia di neri rapiti in Africa dai mercanti di schiavi.
Infatti, le popolazioni indigene Africane usavano delle scale con tonalità differenti da quelle presenti nel sistema “ben temperato” dell’epoca post-Bach, o per dirla in parole povere differenti da quelle producibili con il banjo, strumento quantomai popolare in America nell’ottocento. In questo periodo la commercializzazione della musica avviene non tramite disco inciso ma tramite partitura, e i trascrittori lavorano ad orecchio, essendo i musicisti Blues illetterati. Cercando di trasportare su carta le tonalità “vere” del “Blues” creano inavvertitamente la scala pentatonica.  Il Blues per questo è una fusione tra il Folk americano, unica denominazione possibile per la musica bianca del periodo, e gli Spirituals, ossia le canzoni corali Africane che gli schiavi portavano con loro, ultima reminiscenza delle loro culture natie.

Swing 1935
Il termine “Swing” indica una particolare tecnica d’accento nel suonare le note, per rendere il ritmo piuttosto legnoso della musica classica uno- due- tre- quattro- in un più rilassato e ballabile uno- due-, tre- quattro-. Viene chiamato semplicemente Swing tutto ciò che viene composto in questo stile appositamente per i bianchi, i quali apparentemente apprezzavano della musica nera questo suo ritmo particolare. 

Il periodo dello Swing è enorme, e anche piuttosto mal documentato; Ma indica abbastanza concretamente il momento in cui i neri Americani si impossessano di tecniche più evolute di musica, prendendole appunto da derivazioni dalla musica Classica europea, ma adattandole ai loro gusti;

Il passaggio decisivo dalla cultura del Gospel a quella del Jazz, anche se l’era dello Swing è marcatamente più commerciale di quella del tecnicismo elitario del Jazz: infatti quest’ultimo spesso risentì in popolarità per colpa della sua complicatezza.

Bebop 1940
Quando i gruppi di musica Jazz osservano nei solisti, quali per esempio il genio Charlie Parker, la dimestichezza espressiva delle note che questi usano, e uniscono queste nuove tecniche musicali nella composizione di melodie, e nell’arrangiamento delle canzoni, il risultante (BEEEEEEEE-bop, Parepo repo) sound viene chiamato Bebop.
Il Bebop è per il Jazz l’avanguardia; Nella sua evoluzione ha cambiato nome, ma non è mai scomparso.
Vedi anche Free Jazz.

Jazz anni 1920-40,ufficiale 1885’
Il Jazz deriva direttamente dalla tecnica Classica, sebbene la musica Classica non si sia mai espansa nella direzione che prese il Jazz dopo la nascita.
Nella tecnica armonica Classica, un’ accordo è formato da una serie di note;
Partendo dalla nota che dà il nome all’accordo, si sovrappongono a questa le note che sono ad essa dispari, ossia la prima, la terza, la quinta, e via dicendo; Ma la musica classica scoraggia negli accordi l’uso di note superiori alla cosiddetta nona, essendo questa(in una scala di otto note) l’equivalente della seconda, sebbene un’ottava più in alto.
Il Jazz, invece, favorisce quest’estensione armonica, contribuendo in maniera intensa allo sviluppo della Musica Sinfonica Moderna scoprendo le proprietà atonali delle note alte(la possibilità per una nota alta di essere fuori dalla tonalità principale).

Sebbene sia padre di diversi stili commerciali, durante il suo sviluppo il Jazz diviene estremamente complesso, culminando negli anni sessanta con il Free Jazz, una forma di Jazz talmente complessa nell’esecuzione che una parte delle note d’armonia viene infatti omessa e deve essere “immaginata” dall’ascoltatore.
Sebbene il Jazz, e anche il Free, siano oggi suonati da molti musicisti, questa difficoltà per l’ascoltatore medio nel capirlo sarà la sua dannazione, costringendolo, tutt’oggi, a una musica di nicchia.
Charlie Parker, forse il più grande Jazzista di tutti i tempi, muore nel cinquantacinque, a soli trentaquattro anni. 

 

Rock and Roll 1954
Deriva strettamente dal Blues, di cui e’ essenzialmente una forma più semplice, veloce e ritmata.
Jerry Lee Lewis con “Great Balls of Fire” , Chuck Berry con “Johnny Be Good”, Little Richard con “Tutti Frutti”.
Da “Tutti Frutti” e “Great Balls of Fire” eredita il comportamento che e’ tipico della loro immagine, che fino allora era composto e ordinato. I programmi televisivi che mandavano in onda le canzoni, inizialmente suonate dal vivo, tradizionalmente imponevano agli artisti di non muoversi, e di essere presentabili, ossia ben vestiti,puliti e ordinati; Nel caso in questione J.L.Lewis e Little Richard suonavano il piano con i piedi, si agitavano, erano spettinati, e tenevano in generale un comportamento considerato poco ortodosso.
Da Chuck Berry e dalla sua “Johnny Be Good” nasce la popolarità della chitarra elettrica, e il momento dell’assolo diviene la parte focale della canzone.

La nascita del Rock, con i suoi musicisti bianchi, lo eclissa per sempre.

Free Jazz 1960-00
Un genere di musica che và ascoltato per essere capito, il Free si estende dal periodo della sua nascita fino nel terzo millennio, imponendosi tra gli stili come l’apoteosi del tecnicismo armonico e strumentale. Mantenuto in vita da professionisti di incredibile bravura, lo stile trova nella  complessità la sua fortuna, visto che non viene (quasi) mai annacquato da tentativi commerciali da parte dell’industria discografica.
Gli storici rappresentanti del Free Jazz, Ornette Coleman, John Coltrane, Eric Dolphy, sono fortunatamente tutti pubblicati e perciò facilmente reperibili. Questi musicisti hanno avuto un tale impatto sui professionisti di oggi che si può tranquillamente affermare che non esiste disco di Jazz che non sia Free.

 

Ramo del Rhythm’n Blues

Spiritual anno1800
Lo Spiritual non è uno stile musicale, ma un fatto socio-culturale legato alla schiavitù in America; Gli schiavi che arrivavano in negli Stati Uniti non erano nemici vinti in battaglia, ma persone libere che venivano catturate dai pirati e dai mercanti di schiavi, principalmente in Africa, per poi essere vendute ai proprietari delle grandi aziende agricole Statunitensi.
Ancora, gli schiavi che arrivavano vivi in America spesso appartenevano a culture diverse tra loro, molti non parlavano la stessa lingua, molti erano bambini; Perciò, per mantenere viva la memoria, e per identificarsi, si rifugiano nell’unica cosa che hanno portato con loro, ossia la musica.
I canti tradizionali vengono riconosciuti dagli altri schiavi per ciò che rappresentano, permettendo il superamento delle barriere del linguaggio e eventualmente unendo gli schiavi d’america in un'unica cultura.

Più tardi si intende per Spiritual tutta quella musica (nera) che viene cantata senza uso di strumenti musicali.

Gospel 1900
Eventualmente l’enorme popolazione di schiavi ed ex-schiavi d’america
conquista un grado di libertà, quella di aggregazione(ancor prima di quella di riconoscimento come esseri umani), personificata dalle chiese.

Il diritto di andare in chiesa è, agli occhi dei puritani Americani, un diritto inalienabile, “anche alle scimmie”, perfetta rappresentazione del pensiero americano sul razzismo e sulla considerazione posta verso gli schiavi…
Con la possibilità di andare in chiesa, e la nascita del Gospel, cioè della lettura di testi biblici accompagnata da cori e strumenti musicali, si consolida per sempre l’unità della cultura Afro-Americana, più tardi sintetizzata dalla frase “Stranger in a strange land”(straniero in terra straniera).

Rhythm and Blues 1950
Rhythm’n Blues nasce come denominazione, piuttosto che come stile, indicativa un certo numero di stili Blues e “pre-Funk” agli inizi degli anni cinquanta. Poco più tardi và a indicare quel genere di Blues ritmico e semplificato che era destinato ad un pubblico predominantemente bianco.
In retrospettiva, una sorta di Blues commerciale, che ebbe successo anche fra i neri per la sua semplicità e gli aspetti più accattivanti delle canzoni.
Il Rhythm’n Blues ebbe comunque un importanza non indifferente nel portare la musica nera al grande pubblico e perciò favorendo lo sviluppo delle categorie ad esso affini.

 

Funk anni 58-65’circa

Nato dai piedi del demonio James Brown, il Funk è una forma di Rhythm’n Blues con più rhythm e meno blues. Il succo della questione diventa la ballabilità, e, se visto dalla prospettiva del musicista, la facilità dell’esecuzione.
Un’ altro, e altrettanto importante padre del Funk è il jazzista Miles Davis, che con il disco Bitches’ Brew cerca di riportare il Jazz a una forma più facilmente assimilabile dal pubblico giovanile;
Gli strumenti della sezione ritmica sono elettrici(basso, chitarra), il numero folle di note al secondo del Jazz viene ridotto, la struttura della canzone si diversifica piuttosto che essere una ripetizione costante degli accordi iniziali.

Eventualmente il Funk cambierà di forma, ritenendo come elemento portante lo spezzarsi della melodia in piccoli pezzi suonati ritmicamente dai vari strumenti, un trattamento della musica non troppo dissimile da quello dell’arrangiamento delle Big Band. Saranno poi Prince e eventualmente i Red Hot Chili Peppers i promulgatori del Funk

Soul 1960
Un Funk invertito, con più dolcezza nelle melodie e meno attenzione posta sul ritmo. La voce è la regina di questo stile, con interpreti storici come Aretha Franklin, Otis Redding e Wilson Picket.
Sebbene un genere commerciale, la concretezza della cultura Afro-Americana che lo promuove lo protegge da schifezze tipiche degli escamotages dei discografici bianchi .
Per chi volesse informarsi sul soul, l’interesse relativamente recente di film come The Commitments e The Blues Brothers verso il Soul è da considerarsi una fonte “attendibile”.

Disco 1971
La Disco Music porterà in America una rivoluzione che nessuno storico avrebbe mai predetto; L’unione culturale bianca e nera.

Gli spazi sociali creati dal boom della musica Rock, le discoteche, vengono passati durante i periodi di bassa programmazione a gruppi di Funk, Soul e Rhythm’n Blues che, per adattarsi alla grandezza delle sale e alla differente affluenza di pubblico (il corpo umano è un notevole fonoassorbitore, ossia blocca le note più basse), semplificano ulteriormente i loro stili, aumentando il volume del basso elettrico e rimovendo il classico cuscino messo nella grancassa della batteria per limitarne il rumore.
Questi eventi sociali diventano così popolari proprio per l’attrattiva di questa nuova “musica da ballo”, che presto la clientela passa dall’originale “cento per cento nero” a un migliore –e tanto atteso- “cinquanta e cinquanta”.

Non ci sono dubbi sull’importanza di questo movimento, che è più influente storicamente dei Beatles o dei Rolling Stones;
Infatti, sebbene i “grandi” musicisti siano i padroni della radio e della televisione, strumenti questi su cui l’ascoltatore non ha ormai nessun controllo, durante la notte l’unica musica che si ascolta è quella della discoteca.

I generi musicali commerciali vengono distintamente separati in popolari, nati dalla scelta del pubblico, e industriali, decisi spontaneamente da quelle macchine, ossia la televisione e la radio, che avevano il compito di fornire agli americani “un mondo pieno di musica”.

Con la crescente popolarità della Disco molti gruppi bianchi si convertono, spesso con dei remix, ossia delle versioni “Disco” di loro successi precedenti, alcuni con risultati decisamente buffi (per esempio gli Eagles con una versione irriconoscibile di “Hotel California”; Ciononostante sono i neri a dettar legge: Gloria Gaynor, Donna Summer, la disco era non solo nera, ma decisamente femmina, e sexy, mentre il Rock era maschio, e generalmente scemo.
Ascoltare la Disco, in discoteca, era uno status symbol differente da quello di cui godeva chi acquistava un disco, non significava essere ricco, ma significava essere alla moda, essere “Underground”, e più di tutto essere “Cool”.  

 

House 1978
Apre nel settant’otto a New York la discoteca più famosa di tutti I tempi, il Paradise Garage. Dietro alla consolle, Larry Levan, nero, gay; Idem il pubblico del Garage.
Chi era stato in precedenza ghettizzato aveva dalla sua un’unità sociale quasi massonica, e in breve riuscire ad entrare al Paradise Garage era diventato impossibile per chi non fosse “uno della famiglia”;
In quest’ambiente eclettico, stracolmo di droga, la sperimentazione è ben accetta dal pubblico, e presto i risultati diventano imponenti: nasce il Dj moderno, con l’uso contemporaneo di due giradischi. Da i dischi di Dub, addirittura una tradizione Giamaicana(!) vengono fuori i Live Mix, e con l’arrivo delle prime Drum Machine nascono le prime canzoni di musica “of the house”, cioè “della casa”.

I Dj portano a casa il lavoro, creando musica con i sintetizzatori tascabili  e registratori a cassetta. Cresce la popolarità della musica elettronica, e il nome della Disco cambia ancora una volta: Dance.   

Dance
Sostanzialmente un sinonimo di House; Una maggior tendenza all’uso di voci nelle canzoni, ed eventualmente più importanza al basso elettrico. Decisamente un fenomeno commerciale, se paragonata con “l’indigena” house.

Rap
Mentre i bianchi invadono le discoteche, i giovani ragazzi neri continuano ad essere emarginati, e molti che non hanno un mezzo d’espressione cercano rifugio nella cultura della strada. Si dice che le origini del Rap siano nel  Bronx degli anni sessanta, ma la forma di “musica più parlato” è vecchia almeno quanto il mondo, vedi il recitativo delle opere Classiche.
E’ però con il gruppo Africa Bambaataa, nell’ottanta, che viene alla luce il “fenomeno” Rap(verbo inglese che significa “protestare”), nella canzone “Planet Rock”, creata mischiando due canzoni elettroniche dei Kraftwerk (gruppo pioniere dell’elettronica) e aggiungendo il parlato. Il successo mediatico arriva invece con “I Need Love” di LL Cool J, millenovecentottantasette.   

Crossover
Essere Americano negli anni novanta, post Yuppie, voleva dire avere in testa una sola cosa: il successo. E se per i ragazzi bianchi il successo era nel Metal, per i neri era il Rap.
Nel novantadue esce “Born Dead”, primo disco dei Body Count, gruppo Rap-Metal Crossover(“incrocio”); Il gruppo, capitanato dal rapper-attore Ice-T, e già presente sulle scene dall’ottantanove, viene acclamato a furor di popolo.

Più tardi, come per “Fusion”, il termine Crossover viene ingiustamente usato per indicare qualsiasi gruppo che unisca due stili, uno dei cui usi la chitarra distorta come strumento base.

Gangsta Rap 1994
Il termine usato oggi per indicare il Rap, sebbene le tematiche dei testi siano leggermente differenti. 

Hip Hop
Ennesima dicitura del Rap, l’Hip Hop ha come principale marchio di fabbrica l’interesse dei suoi protetti per la moda e gli status symbol. Se il Rap era una maniera per fronteggiare povertà e emarginazione, l’Hip Hop è il trionfo dell’industria commerciale.

 

Ramo del Folk

Folk
Tutta quella musica che è di origine folcloristica, ossia tipica di piccole aggregazioni culturali, può essere chiamata Folk, differendo a seconda del contesto in cui viene esaminata; Generalmente non ha musicisti professionisti a rappresentarla, essendo per questi gruppi sociali 0un’attività comune quale sono il lavoro e le attività religiose.

Nello specifico si intende per Folk quel genere di musica tipico delle grandi regioni agriculturali Americane. Tipicamente uno stile di musica dei bianchi, lo strumento principe di questo genere è il banjo, poi rimpiazzato con la chitarra.
L’unificazione dell’america in seguito allo sviluppo delle ferrovie rende popolari molte canzoni prima sconosciute, che però vengono eseguite con gli strumenti a disposizione, trasformandosi costantemente in nuove versioni dell’originale. Al sud esiste la quadriglia(suonata con il violino), il Bluegrass(banjo), al centro il Country e il Western(chitarra e armonica).

La vera importanza del Folk sta nel fatto che più tardi, quando le  canzoni moderne, che potevano essere suonate con una chitarra(al contrario del Jazz, per esempio, che ha bisogno di un gruppo di strumenti) escono dalla città, trovano un fertile terreno di sviluppo. Infatti è proprio la sopravvivenza di alcuni generi degli anni settanta al di fuori della frenesia cittadina che poi influenzerà lo sviluppo delle musiche di oggi.

Country 1900
Abbreviazione del nome “Country and Western”, in effetti gli stili Country e Western non presentano differenze se non nel nome. Un genere di musica folcloristica che ha adottato l’uso di strumenti musicali elettrici, rifiutati invece da altri generi come il Bluegrass.
Cori maschili, storie del selvaggio West, e più tardi (dopo l’urbanizzazione di molte aree rurali del centro) storie di infedeltà, di alcolismo e di risse. Da un punto di vista puramente antropologico, una versione del Rap.

Bluegrass
Tradizionale stile Americano, si sviluppa durante il millenovecento e sopravvive probabilmente tuttora. Velocissimo, usa principalmente strumenti a corda, quali violino, banjo, dobro e contrabbasso.
La rapidissima e ritmica percussione delle corde crea un  contraccolpo il cui suono complessivo sostituisce quello della batteria(o del tamburo…).

Per un esempio basta trovare il film “Un tranquillo Week-end di paura”, con la storica scena della sfida tra banjo.

Trance 1970
Durante gli anni sessanta, alcuni hippies vengono coinvolti più di altri nel discorso del “mondo di pace”, e si ritirano in comuni o in zone del mondo ritenute d’importanza mistica. Qui la musica psichedelica sopravvive e si concentra sull’aspetto trance-induttore della ripetizione continua, sia prima di una corda di chitarra o di sitar, di un tamburo, ed  eventualmente(vent’anni più tardi) del suono prodotto dalle Drum Machine.
Un riferimento per gli anni a venire sarà l’isola di Goa, al largo del continente Indiano, punto d’incontro per i musicisti alla moda e gigantesca comunità hippy. Da Goa avrà origine la trance tecnologica, o piu semplicemente la Techno.

Ska 1979
Una derivazione del Jazz Americano degli anni venti e trenta, lo Ska nasce in Giamaica, procedendo di pari passo con il Reggae nello sviluppo fino all’esplosione di popolarità di quest’ultimo, che lo costringe a musica di nicchia.

Sebbene l’ondata di musica Ska più importante fu quella del settantanove, con gruppi come The Selector, Madness e The Beat, la nascita dello Ska è riconducibile ad un movimento musical-popolare Giamaicano degli anni cinquanta.
L’uso massiccio di fiati nella sezione ritmica e di accenti forti sulle battute deriva addirittura dalla tradizione scolastica Inglese del milleottocento, essendo stati gli Inglesi i padroni (letteralmente) dell’isola di Giamaica fino all’emancipazione degli schiavi nel milleottocentotrenta (gli Inglesi lasceranno la Giamaica definitivamente solo centotrentenni dopo); Vi era infatti una scuola a Kingston, capitale dell’isola, il cui curriculum comprendeva musica Jazz, suonata dagli allievi nella banda di ottoni della scuola stessa, da dove in seguito partono molti dei musicisti che rappresenteranno i due stili nazionali.

Esportato in Inghilterra nel sessanta dagli immigranti in cerca di lavoro, gode di un’immediatezza stilistica che lo rende popolare con i Mods Londinesi che lo adottano (circa 1969) come loro genere rappresentativo.

Essendo uno stile veloce e abbastanza “faticoso” da ballare, viene trasformato in patria nel più tranquillo genere Reggae.      

Reggae
Un’estate del sessantotto in cui il caldo fa esplodere i termometri, gli abitanti della Giamaica decidono che il ritmo dello Ska è troppo frenetico per ballare senza poi svenire..
Poco dopo (a seguito dell’uscita, nel settantuno, del film “The Harder They Come”, titolo di un album di Jimmy Cliff) i produttori anglosassoni decidono di esportare la musica Giamaicana, incappando in Bob Marley; e il resto è storia..

Essendo la musica “ufficiale” dell’isola, però, esistono in contemporanea al Maestro moltissimi gruppi, che da onesti professionisti, al contrario delle megalomani Rockstar nostrane, continuano a produrre ottima musica Reggae, anche oggi. 

Techno
La Techno non è musica da ascoltare, ma piuttosto un suono che eventualmente agisce sui sensi dell’ascoltatore, producendo una trance mistica non dissimile da quella in cui cadono i dervisci turchi.

Chi aveva anni prima fatto parte della cultura psichedelica cercava una spiegazione razionale all’attrattiva delle droghe e al motivo per cui alcune erano viste da chi ne faceva uso come sostanze mistiche.

Nello studio della trance indotta dalla musica in chi usava droghe,come l’LSD, si arriva eventualmente a sviluppare una conoscenza pratica del comportamento umano in risposta agli stimoli auditivi, e da questa nello sviluppo della Techno, una musica apparentemente semplice, ma in cui anche l’intensità o le caratteristiche del suono hanno un’ importanza enorme.
E’ il ritorno al trialismo, la trance generata della ripetuta percussione di tamburi.
Sebbene la Techno verrà immediatamente trasformata in genere commerciale(Club Music), la sua origine è legata ad un approccio scientifico e all’interesse verso il cervello umano e la spiritualità del corpo.
In effetti la Techno nasce come genere intellettuale e quasi cervellotico, molto vicino al minimalismo, percorso questo che alcuni “Dj” hanno seguito nonostante l’onda di Club Music che l’ha separata dall’aspetto mistico originario.

Un nome su tutti, Richie Hawtin, meglio conosciuto come Plastikman. 

 

Ramo del Pop

Fusion

Il termine Fusion viene coniato in occasione dell’uscita del disco “Bitches’ Brew” di Miles Davis, per spiegare l’inversione di tendenza del jazz ivi contenuto con “una fusione” con Funk e Rhythm’n Blues (quest’ultimo indicante un ritorno a un genere di musica più semplice). Il disco colpevole di tanto caos è in effetti un disco di Jazz, invaso dal Funk, ma il termine Fusion viene adottato dalla stampa jazz, e dai musicisti neri.
Nel mondo delle grandi industrie musicali, Fusion indica quei gruppi di  Rock che usano strumenti a fiato insieme a quelli elettrici, e che non abbracciano la cultura del “duro e spinto” ma che piuttosto sviluppano delle sonorità simili(ma non uguali) a quelle del più complesso Jazz. In parole povere, una escamotage commerciale per arrivare ad un utenza non interessata a un Rock sempre più vicino al Metal e contemporaneamente ad un'altra troppo alienata dalla complessità del  Free Jazz. 

 

Elettronica 1978
Kraftwerk, Wendy Carlos. Due nomi per un genere musicale per cui sono passati praticamente tutti i musicisti dal settanta ad oggi.

Per inciso, se qualcuno possiede un disco, chiamato “Switched On Bach”, di un certo Walter Carlos, sappia che è una rarità dal valore assai cospicuo.
Infatti, il signore in questione, Walter, si sottopose ad un operazione di cambio di sesso subito dopo averlo registrato, e alcune edizioni portano il suo nome invece di quello di Wendy, da lui adottato in seguito.

Le musiche sul disco in questione sono versioni di pezzi di Bach, eseguite con uno strumento che era apparso per la prima volta in quell’anno, una versione tecnologica dell’organo, ossia il sintetizzatore.

Nonostante “Switched On Bach” non sia un disco che tutti hanno in casa, le musiche che vi sono contenute sono conosciute a più di una generazione di persone, essendo quelle poi usate per il film “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick.
Contemporaneamente, i tedeschi Kraftwerk seguono lo stesso percorso di sviluppo del sintetizzatore, anche se concentrandosi sull’aspetto della ritmica e su una versione decisamente più commerciale della musica, limitandosi a canzoni più semplici che però mostrano il potenziale per creare suoni particolari grazie all’elettronica, riscotendo un successo ben maggiore di Carlos.

Sono entrambe additati dagli storici come i padri della musica elettronica e da discoteca(Techno), anche se probabilmente il genere moderno di musica elettronica pesca più dal sampling(l’uso di suoni preregistrati) che dalla sintesi, risultando perciò figlio dei Pink Floyd invece che dei Kraftwerk.

 

New Wave (punk)
La culla da cui crebbe il Pop, New Wave (“nuova ondata”, intesa come nuova ondata del punk) è tutta quella musica che segue la morte del carismatico Sid Vicious del gruppo Sex Pisols.

Delusi dalla morte di un mito, quelli che avevano trovato nei Sex Pistols un’ispirazione abbandonano la protesta esplicita del punk, per abbracciare quella più lucrativa, e meno ovvia, che meglio si adattava dell’industria della musica.
I Media avevano identificato(erroneamente) il movimento punk come “capelli colorati e vestiti scioccanti” e questo mostrò la via alla New Wave.
Forse l’idea che il successo avrebbe permesso, a chi lo raggiungeva, di portare finalmente alla luce la protesta sociale, porta i gruppi Europei degli anni ottanta a cercare disperatamente la “stranezza”, trascinandoli così in un abisso di squallore senza fine.
Quell’inventiva che si accompagna all’uso di strumenti elettronici è infatti meglio rappresentata da altri generi più “maturi”, ma proprio per questo non è alla portata del pubblico giovanile, obbiettivo delle case discografiche. I canali pubblicitari sono intasati da musica di plastica, di capelli colorati e vestiti di gomma, Devo docet.

L’ingenuità musicale degli autodidatti viene schiacciata da delle richieste troppo professionistiche, il Metal e l’Hard Rock avanzano, per andare avanti bisogna conformarsi alle assurde(e spesso sbagliate) pretese di produttori e discografici. La fine è dietro l’angolo.
Un simbolo della New Wave? Probabilmente Grace Jones.

New Wave (dark)
Un genere post-Punk decisamente più salubre ideologicamente piuttosto che la New Wave punk, il Dark (movimento mai riconosciuto negli Stati Uniti, e sempre accomunato al precedente) prende una direzione completamente diversa dal Punk dopo lo scioglimento dei Sex Pistols.

Vista sfumare una qualsiasi possibilità di rivincita sociale, non inseguono gli stessi spettri del successo commerciale, ma proseguono il concetto sviluppato dal punk portandolo all’estremo.
Se infatti i Punk esprimevano l’idea che “se non ci aiutate finiamo male” l’ideologia Dark gravita intorno al “è già finita male”.
Temi macabri, la morte, il Vampirismo, atmosfere cupe e immagini gotiche, la musica Dark non cerca l’impatto o la frenesia, ma piuttosto il senso di smarrimento, di perdita. Il Nichilismo personificato. La sperimentazione non è fine allo sviluppo commerciale, ma al completamento di un genere il cui scopo è l’annientamento della reminiscenza.

Con l’avvento dell’Industrial alla fine degli anni ottanta, e il suo utilizzo di suoni “Metal”, dalla New Wave Dark si staccano i tradizionalisti, che così facendo danno vita al Gothic, un movimento che oltre alla musica abbraccia la letteratura e la filosofia esistenzialista.

Pop
Duran Duran, Madonna, A-Ha, Wham, il periodo della musica Pop si può riassumere nei nomi dei suoi principali esponenti;
Alla fine degli anni settanta i produttori discografici erano rimasti con un palmo di naso per la figuraccia fatta con la promozione dei gruppi Punk, e i gruppi che gli erano rimasti avevano un pubblico che stava invecchiando;
Era necessario che il prodotto tornasse a quell’utenza che spendeva di più e che soprattutto aveva gusti più semplici. I talent-scout dovevano assolutamente trovare qualcosa da vendere, e Doveva essere un Hit.

Visto che non si poteva anticipare esattamente “cosa” sarebbe stato un successo, e che i musicisti attualmente in commercio erano generalmente pro movimenti di protesta, la macchina dell’industria discografica si prepara alla sua più grande mossa strategica, la manifattura integrale di quel prodotto che fino ad allora si erano limitati a replicare.
Il “Prodotto” deve apparire meraviglioso, per cui attenzione alla bellezza fisica; La musica che lo deve accompagnare deve essere indiscutibile, perciò viene affidata a professionisti della casa, e per evitare qualsiasi traspirazione di artificiosità si usa il silenzio stampa. Qualsiasi apparizione, via stampa o video, deve essere pre-programmata nella sua finalità, dato che il mestiere dell’”Artista Pop” è di promuovere i prodotti della sua casa d’appartenenza( e non di fare musica, o peggio ancora ideologia).

I doveri dell’artista Pop verso i suoi datori di lavoro sono resi ancora più evidenti dalla smisurata quantità di denaro impiegata per queste operazioni commerciali;
Per promuovere il Prodotto in tutte le sue forme inoltre si devono stringere alleanze finanziarie con altre corporazioni, quelle dell’abbigliamento, della pubblicità, delle comunicazioni, dell’intrattenimento.
Se il Pop era una rovina per lo sviluppo della musica, è stato una manna per le grandi industrie commerciali.

E’ possibile che i produttori si siano semplicemente limitati ad osservare gli sbagli commessi nel passato, ma comunque lo fecero -per diretto ordine dei discografici- sotto un punto di vista puramente lucrativo. Il musicista, con la sua arte sociale, la musica, era diventato insignificante, mentre ciò che lo circondava era diventato gigantesco. 
Bisognerà attendere gli anni novanta perché i musicisti tornino ad avere un’importanza propria, comunque a ragione dei soldi percepiti come stipendio, che gli permettono –se necessario- di abbandonare la casa madre dopo un principio di carriera;
Ovvio che anche le case si adattano, favorendo nello sviluppo quei gruppi la cui “ideologia da esprimere” è simile a quella dei discografici che li promuovono.

Industrial 1987
Originariamente il genere Industrial deriva da un esperimento che verrà chiamato Noise, anche se poi quest’ultimo diverrà un genere di Metal.

Il nome Noise(“rumore”) viene appunto da chi “rilasciava” al pubblico dei dischi, in genere autoprodotti, incisi con nulla più che rumori, il traffico su una strada, battiti cardiaci, motori di navi, aerei, tutto quello che se ascoltato da una registrazione produceva un effetto visivo nell’ascoltatore.
Una forma nichilista dei ruscelli con uccellini cinguettanti dei Pink Floyd.

Nell’Industrial si prediligono i suoni ripetitivi e meccanici di macchine al lavoro, macchinari industriali, da cui il termine Industrial;
Nella ricerca dell’immagine di disperazione della cultura Dark, le distese di macchine arrugginite e annerite dei complessi industriali erano un simbolo imponente.
Infatti l’Industrial non sfugge a quest’immagine, ma la cerca, e le macchine che producono musica(gli strumenti elettronici dello studio di registrazione) sono per chi segue quest’immagine l’apoteosi della creatività artistica.

Dato l’impatto intenso che si poteva ottenere aggiungendo a queste ritmiche meccaniche un suono di chitarra con distorsore(una macchina che rende il suono piu brutto!!!Splendido!), nasce la forma di Industrial che è arrivata fino a noi.

Un nome su tutti, Ministry, con l’album “The Mind is a Terribile Thing to Taste”.

Techno

Deriva dalla musica psichedelica, anche se si distacca da questa in quanto non prosegue un discorso commerciale ma invece indietreggia ritornando ad un uso sociale e psicofisico della musica. Vedi quindi anche “Techno” sotto musica Folk.

Club
Riconosciuto il potenziale pubblicitario della musica Techno, una versione commerciale arriva quasi immediatamente, e viene chiamata semplicemente “musica da discoteca”, in gergo “Club Music”.

Infettata con il male industriale, prima cresce sotto l’afflusso dei soldi, poi si trasforma in ridicolo e scompare. I più affezionati si trasferiscono nella cultura Drum’n Bass.

Gothic
Deriva dalla New Wave Dark, e si sviluppa negli anni appoggiandosi a letteratura e cinematografia. Vedi anche New Wave Dark e Industrial. Entra anche in discoteca, sebbene in locali specializzati in musica New Wave e Industrial.

Electro e Drum’n Bass
Due forme eclettiche di Club Music, molto vicine all’idea originaria della Techno.
Mentre la Techno si sviluppa nel suono della percussione, l’electro si incentra sui suoni più alti del registro.
La Drum’n Bass invece sulla frammentazione del ritmo della batteria e sulla linea melodica del basso.

Aphex Twin, nome d’arte di un compositore inglese, come maggiore esponente della musica elettronica oggi.

Ambient 1996
A differenza dell’Ambient proposto da Brian Eno, l’Ambient moderno si trova più vicino alla Club Music che al minimalismo di John Cage (Classica), anche se da questa differisce per lo stile decisamente anti-commerciale. Abbandona la forma compositiva per inseguire suoni strani e atmosfere spaziali.

 

 

 

Fonte: http://www.bandafilottrano.it/Stili_musicali_moderni.doc

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