Parafrasi In morte del fratello Giovanni

Parafrasi In morte del fratello Giovanni

 

 

 

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Parafrasi In morte del fratello Giovanni

 

 

ANALISI DEL COMPONIMENTO POETICO “In morte del fratello Giovanni”
di  UGO FOSCOLO
a cura del prof. Bernardo Graziano

IL TESTO

 

 

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo X
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo X
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
La Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi numi, e le secrete X
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete X
allora al petto della madre mesta.

 
 

NOTIZIE PRELIMINARI

  • Essenziali notizie biografiche riguardanti l’autore
  • Essenziali notizie sul testo (genere, data di composizione,titolo,raccolta,eventuali redazioni oltre la prima)

 

Essenziali notizie biografiche riguardanti l’autore

Nasce a Zacinto (oggi Zante), una delle isole Ionie che erano sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Suo padre è veneto e sua madre è greca. Quando, nel 1792, muore il padre la famiglia si trasferisce a Venezia.
Qui Foscolo diventa un sostenitore di Napoleone. Rimane deluso quando Bonaparte cede Venezia all’Austria col trattato di Campoformio (1797).
Si trasferisce a Milano, Firenze, Bologna e poi ritorna a Milano.
Nel 1808 diventa professore di lettere all’Università di Pavia.
Nel 1814 si rifugia prima in Svizzera e poi in Inghilterra. Triste e malato, trova conforto nella figlia Floriana.
Muore a Londra nel 1827.
Nel 1871 le sue spoglie vengono portate a Firenze e oggi riposano nella Chiesa di S.Croce.

Fra i letterati italiani, Foscolo è il massimo rappresentante del Neoclassicismo e Romanticismo

Essenziali notizie sul testo (genere, data di composizione,titolo,raccolta,eventuali redazioni oltre la prima)
Questo sonetto è gemello di “A Zacinto” del quale riprende i temi personali aggiungendo l’evento luttuoso della morte del fratello minore Giovanni Dionigi suicidatosi a vent’anni nel 1801, per debiti di gioco. Il sonetto è dedicato dal poeta al fratello il cui nome compare nel titolo. I temi delle avversità della vita, della peregrinazione continua, della madre rimasta sola conducono il poeta ad immaginare la sua triste fine in terra straniera. Foscolo nel sonetto, invita la gente straniera a voler restituire un giorno le sue ossa alla madre afflitta. Il sonetto, altrettanto bello quanto il precedente, accentua ancor di più il senso di sconforto e di drammaticità verso la vita. Anche stavolta il poeta riprende temi della cultura classica latina e nel sonetto compaiono riferimenti ad alcuni versi della celebre  poesia che il poeta Catullo aveva scritto per commemorare la morte di suo fratello ed emergono anche versi di Tibullo, Virgilio e Petrarca.
Il sonetto è il decimo dei dodici sonetti del Canzoniere di Foscolo.
 

LIVELLO TEMATICO

  • Parafrasi
  • Note di contestualizzazione
  • Breve esposizione dei contenuti
  • Commento

PARAFRASI

Un giorno, se non andrò sempre fuggendo
da un popolo ad un altro, mi vedrai seduto
sulla tua tomba, o fratello mio, piangendo
la tua giovinezza finita nel fiore degli anni.
 
La madre ora sola, trascinando la tarda età,
parla di me con i tuoi resti muti,
ma io distendo invano a voi le palme delle mie mani
e solo da lontano posso salutare la mia città.
 
Io premonisco  il destino avverso e gli affanni
segreti che furono avversi alla tua vita
e anch’io prego sulla tua tomba quiete.
 
Fra tante speranze mi resta oggi  soltanto questo!
Gente straniera rendete almeno  le mie ossa
allora nelle braccia della mia triste madre.
 
 
NOTE DI CONTESTUALIZZAZIONE
I fatti e i personaggi della poesia sono diversi: il poeta esule, il fratello suicida, la madre anziana, i numi avversi e la gente straniera. Il sonetto fu scritto nel 1803 a Milano, dove Foscolo si trovava in esilio.
BREVE ESPOSIZIONE DEI CONTENUTI; COMMENTO
Il sonetto riprende alcuni temi del sonetto precedente, “A Zacinto”, quali la peregrinazione di esule, l’avversità della vita a cui si aggiunge ora il dolore per la morte del fratello suicida e la tristezza per la madre anziana rimasta da sola a trascinarsi la sua tarda età. Il poeta, non potendo ritornare a Venezia, non può fare altro, da lontano, che pregare sulla tomba quiete del fratello e ha il presagio che non morirà come il fratello, vicino casa. Foscolo, con tono esclamativo e assertivo, dice che l’unica cosa che può fare è pregare sulla tomba quiete del fratello. Questa supplica di Foscolo è un atto pietoso e religioso, che egli spera, un giorno, gli venga restituito dalla gente straniera che riporterà le sue ossa alla madre addolorata.
Un altro aspetto di bellezza del sonetto è dovuto al fatto che, come il precedente, richiama la cultura  del neoclassicismo e del Romanticismo. Infine, il sonetto di Foscolo esprime i sentimenti del poeta, la sua cultura e la sua Weltanschauung (la sua personale Concezione del mondo).

LIVELLO METRICO

  • Individuazione delle strofe
  • Numero complessivo dei versi e struttura metrica
  • Tipologia della rima e schema metrico
  • Definizione del componimento in base ai versi e alle strofe (sonetto,madrigale,canzone…)
Trattandosi di un sonetto, lo schema metrico è quello tradizionale:ABAB/ABAB/CDC/DCD.
Sono due quartine e due terzine di endecasillabi.
 
Il genere della poesia è lirico, perché esprime i sentimenti del poeta.

LIVELLO SINTATTICO

  • Struttura sintattica: prevalenza di paratassi o ipotassi; proposizioni dipendenti o indipendenti
  • Presenza di licenze poetiche e Enjambement
Sono presenti due enjambement paralleli dei vv.1-2 e 3-4 (fuggendo/di gente in gente) e (gemendo/il fior) .
Ai vv9-10 è presente un unico enjambement (secrete/cure)
Al vv13-14 è presente un unico enjambement (rendete/allor)

LIVELLO RITMICO E FONICO-TIMBRICO

  • Ritmo
  • Figure di suono (Allitterazioni,Onomatopee e parole onomatopeiche)
Le figure foniche della poesia sono: l’allitterazione consonantica con il dominio delle consonanti “t” e “d”  e l’allitterazione  assonantica con il dominio delle vocali “o” ed “e”.

LIVELLO LESSICALE

  • Caratteristiche delle parole (termini aulici,arcaici,latinismi,inventati…)

Il lessico del sonetto è altamente letterario, aulico e ricco di latinismi (lunge, speme, secrete cure). La coesione del sonetto è alta e perfetta. I periodi sintattici della poesia sono quasi tutti paratattici con  poche subordinate e tutta la poesia è composta da un altissimo linguaggio poetico.

LIVELLO RETORICO

  • Principali figure retoriche

Allitterazione della “G” nei primi due versi;
Sineddoche( la parte per il tutto) PIETRA=tomba;
Metafora FIOR..... = giovinezza precocemente finita;
Allitterazione della D verso 5,
Metafora SUO DI' TARDO... = la sua vecchiaia;
Metafora CENERE MUTO= sulla tua tomba;
Sineddoche LE PALME( la parte per il tutto)  = le braccia;
Sineddoche MIEI TETTI (la parte per il tutto) = la mia città;
Metafora TEMPESTA=sconvolgimento, dolore;
Metafora PORTO= morte, luogo di pace;
Sineddoche OSSA( la parte per il tutto)  = resti mortali, spoglie;

CONCLUSIONI e CONSIDERAZIONI PERSONALI

  • Significato complessivo del testo
  • Messaggio dell’autore
  • Novità rispetto ad altri componimenti dello stesso genere
  • La Critica

 

Significato complessivo del testo

Questo sonetto di Foscolo è molto bello ed intenso perché esprime tutto il dolore e la condizione di precarietà esistenziale di Foscolo. La morte del fratello, la madre anziana e sola, la condizione di esule sono sentimenti troppo forti che danno al sonetto un’intensità vibrante ed estrema. Il sonetto, come il precedente, sintetizza, secondo me, la perfetta sintesi tra forma neoclassica e sentimenti romantici. Il sonetto esprime inoltre il gran tumulto delle passioni dando vivacità e agitazione anche alla forma che diviene essa stessa più movimentata e calda.
Infine, si intravede in questo sonetto di Foscolo, un sentire romantico dovuto alla sua Sehnsucht che è molto simile ad un sentire religioso, che si esprime nell’immagine della sua preghiera da lontano alla madre sulla tomba del fratello Giovanni.

Il messaggio della poesia.

Foscolo comunica nel sonetto il suo profondo dolore provato per la morte del fratello suicida, ma anche esprime il desiderio di voler mitigare i sentimenti di frustrazione, di disperazione e di impotenza che sente dentro di sé. L’unica cosa positiva e attiva che può fare è quella di pregare pace per il fratello che giace dentro una tomba. Per un attimo il Foscolo, angosciato per tanto dolore, prega da lontano, in senso religioso, e invoca pace per il fratello da parte di Dio e spera che le parole della preghiera non siano “vane” come dice, invece Catullo, nella sua poesia tradotta da Salvatore Quasimodo quando scrive: “a dire vane parole alle tue ceneri mute”. Nel messaggio della poesia, Foscolo, prega, infine, il popolo straniero di voler rendere le sue ossa alla madre con un atto umano, sacro e religioso.

 

Fonte: http://profgraziano.hostinggratis.it/contenuti/classe3/Italiano/Letteratura/Parafrasi/Analisi%20della%20poesia%20di%20Foscolo%20-%20In%20morte%20del%20fratello%20Giovanni.doc

Sito web da visitare: http://profgraziano.hostinggratis.it

Autore del testo: Bernardo Graziano

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