Parafrasi Cigola la carrucola del pozzo

Parafrasi Cigola la carrucola del pozzo

 

 

 

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Parafrasi Cigola la carrucola del pozzo

MONTALE: CIGOLA LA CARRUCOLA DEL POZZO
Nella poesia il secchio é come il ricordo del passato. Il secchio che sale é come il ricordo che ritorna nella mente. L'immagine sull'acqua che trema è come il ricordo che si deforma e diventa vecchio; il secchio che scende dentro al pozzo fino sul fondo nero e buio é come il ricordo che scompare, che vola via completamente dalla mente.
Il poeta immagina di essere vicino ad un pozzo. La carrucola cigola, cioè fa rumore mentre si tira su il secchio Dentro al secchio c'è l'acqua. L'acqua non sta mai ferma,trema. IL poeta accosta il suo volto al secchio e ci guarda dentro:l'immagine che vede riflessa sull'acqua,trema. 
Quella figura è forse il volto di una donna che il poeta ha amato quando era più giovane. Adesso il poeta non vive più con questa donna, forse lei è andata via con un altro oppure è morta. La donna è un ricordo del passato del poeta. L'immagine della donna, proprio perchè è riflessa sull'acqua,si deforma , cioè perde la sua forma. Il poeta infatti scrive nella poesia:"il passato si deforma e diventa vecchio.". Poi, il secchio viene tirato giù ed arriva a toccare il fondo del pozzo. Giù. 
Giù, dentro al pozzo c'è buio, nero. 
Quindi prima il ricordo del passato perde forma e diventa vecchio, poi alla fine scompare completamente dalla mente del poeta.
Parafrasi
La carrucola del pozzo stride,l'acqua sale verso la luce: al suono si sovrappone l'immagine. Un ricordo tremulo appare sulla superficie dell'acqua del secchio pieno che per un attimo funge da specchio, sul cerchio d'acqua s'intravede un'immagine ridente. Mi avvicino al volto al volto sorridente che si dissolve: si scompone l'immagine, diventa irrecuperabile il passato, appartiene ad un altro tempo. Ah,già la ruota cigola di nuovo, ti conduce nel fondo cupo(pozzo=passato) , o cara immagine, una distanza incolmabile ci divide.
Metro
Endecasillabi, collegati da rime, assonanze e consonanze.
Tema
Il tema ispiratore è l'aspirazione del poeta a recuperare e trattenere nella memoria le varie esperienze del suo passato.Ma il passato non può essere recuperato. Montale si serve della tecnica dei correlativi oggettivi, cioè quella di adoperare oggetti e fatti affini ai propri sentimenti, per esporre il proprio universo interiore.
Particolarità
Il primo elemento che colpisce nella lettura è la straordinaria musicalità, a partire dall'onomatopea del primo verso(cigola),ripresa all'inizio della seconda parte del componimento (stride).Le parole a fin di verso sono tutte caratterizzate da sonorità aspre(pozzo ,secchio,stride); si possono notare rime e assonanze interne(ricordo/ricolmo/volto/altro/atrocerchio/vecchio) così da legare le parole in un gioco di rimandi.
La sintassi è interessante perché è completamente priva di subordinazioni come accade sempre negli "Ossi di seppia".

 

 

 

Parafrasi
La carrucola del pozzo cigola nel salire alla superficie, l’acqua del secchio sembra fondersi con la luce.Nell’acqua del secchio,quasi magnificamente si delineano i contorni di un’immagine che ride.Avvicino il volto alle mie labbra:l’immagine si deforma,il ricordo è lontano,appartiene ad un altro…La ruota della carrucola stride calando il secchio nel pozzo,il secchio scompare nell’oscurità,una distanza ci divide.
Struttura e figure metriche della poesia
La poesia è formata da due strofe.
Rime => secchio [v.3 ]/ vecchio [v.6], ride [v.4] /stride [v.8], stride[v.8] / divide [v.10] .
Rime interne => secchio [v.3] / cerchio [v.4].
Assonanze => ricordo/ ricolmo [v.3]
Allitterazioni =>delle consonanti “R” e “C”.
Onomatopee => cigola [v.1], ride [v.4], stride [v.8].
La poesia
Il tema della poesia è: l’irrecuperabilità del passato. Il cigolio della carrucola rappresenta l’avvio al processo di recupero di un momento del passato del poeta. Il pozzo rappresenta l’incertezza del poeta sapendo che il passato non è più recuperabile. Il secchio che s’innalza rappresenta il ricordo che raffiora.Quando l’acqua si fonde con la luce il ricordo si fa ancora più nitido,ma il ricordo svanisce nel passato.
Il senso proprio del verbo trema [v.3] significa che quando il secchio viene portato in superficie l’acqua all’interno si muove e s’increspa. In senso metaforico vuol significare l’instabilità dell’immagine che affiora alla memoria.
Mentre “l’immagine che ride” [v.4] si riferisce ad una persona cara al poeta. Gli “evanescenti labbri” [v.5] appartengono al volto caro e rappresentano l’inutile tentativo di un contatto più concreto con il passato. Con l’intorbinirsi dell’immagine coincide lo svanire del ricordo. “Il passato (…)appartiene ad un altro” [v.7-8] significa che il ricordo ormai vecchio non è del poeta. La distanza che divide il poeta dalla visione è il passato.

Analisi
La lirica si configura come un’unica strofa di versi endecasillabi, con alcune rime che rimandano a rime dantesche della prima cantica ( secchio-vecchio, ride-stride). Non mancano assonanze (ricòrdo-ricòlmo, sècchio-cèrchio,accòsto-vòlto, àtro-passàto, defòrma-ridòna), consonanze e iterazioni foniche disseminate nel testo, che creano un effetto d’eco e rendono compatto e musicale il ritmo (Cigola la CaRRuCola….tRema un RiCoRdo nel RiColmo seCChio…nel puRo CeRChio..la Ruota Ridona all’atRo fondo).
I versi 7-8 costituiscono un verso spezzato in due emistichi separati in realtà da puntini sospensivi e dallo spazio bianco, si tratta di un endecasillabo a maiore con sinalefe tra le due sezioni.
Il verbo "Cigola" nell’incipit del componimento rimanda ad un suono stridente ed acuto, reso ancora più evidente dall’anastrofe e dalla sequenza degli sdruccioli ( Cìgola .. carrùcola v.1) che mette in risalto la voce verbale. Il suono sgradevole della carrucola rappresenta fonosimbolicamente la fatica della risalita del secchio dalla profondità del pozzo , correlativo oggettivo della memoria; lo stridio della carrucola rimanda alla psicologia del poeta che faticosamente dalla profondità della memoria recupera il ricordo di un volto caro, forse il suo stesso volto o quello della donna amata. La riappropriazione del ricordo si identifica con il cerchio al verso 4, forma geometricamente perfetta e adatta a questa magica rievocazione gioiosa del passato ( nel puro cerchio un’immagine ride v.4)
Il secondo verso è tutto costruito su parole piane ( acqua-luce-sale-fonde) che indicano un momento di felicità. All’attimo di gioia allude il rapporto paronomastico al verso 3 ( ricordo-ricolmo) ed il verbo ride al verso 4 chiasticamente contrapposto al verbo trema del verso precedente.
Tuttavia il recupero del ricordo, che affiora alla superficie dell’acqua contenuta nel secchio e che si illumina alla luce del sole, è evanescente ed effimero fino a dissolversi ( evanescenti labbri v.5) .
Il senso della precarietà è dato a livello fonosimbolico al verso 3 dal fonema /r/ allitterante (ricolmo-ricordo), il quale in catafora , ossia anticipando e garantendo la coerenza semantica del testo, suggerisce e imita il tremolio dell’acqua e la sua instabilità. Il ridiscendere del secchio nel pozzo trova , ancora una volta, riscontro nel tessuto fonico della lirica : il verbo stridere al verso 8 accentua il rumore che accompagna la caduta , qui la consonante /r/ accompagnandosi ai suoni consonantici duri come la dentale /t/ , diventa più cupa. La breve illusione di felicità accompagnata dalla perdita irreparabile del ricordo e della speranza è legata alla rima ride-stride ai versi 4 e 7.
Sul piano lessicale le scelte operate da Montale privilegiano la metafora del verbo tesa a mettere in luce la labilità dell’immagine della memoria ( trema un ricordo..si deforma il passato).
Non mancano termini colti come atro, aggettivo dantesco in vari luoghi dell’Inferno, accanto a termini desunti dal linguaggio quotidiano come secchio- pozzo- ruota, tipici del vocabolario scabro ed essenziale di "Ossi di seppia".

 

Fonte: http://archiviozeghy.altervista.org/Italiano/MONTALE%20-%20cigola%20la%20carrucola.docx

Sito web da visitare: http://archiviozeghy.altervista.org

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