Parafrasi se la mia vita da l'aspro tormento

Parafrasi se la mia vita da l'aspro tormento

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Parafrasi se la mia vita da l'aspro tormento

Francesco Petrarca – Il Canzoniere
12

Se la mia vita da l’aspro tormento
si può tanto schermire, et dagli affanni,
chi’i’ veggia per vertù degli ultimi anni,
donna, de’ be’ vostr’occhi il lume spento,                                                          4
e i cape’ d’oro fin farsi d’argento,
et lassar le ghirlande e i verdi panni,
e ‘l viso scolorir che ne’ miei danni
a llamentar mi fa pauroso et lento:                                                                      8
pur mi darà tanta baldanza Amore
ch’i’ vi discovrirò de’ miei martìri
qua’ sono stati gli anni, e i giorni et l’ore;                                                          11
et se ‘l tempo è contrario ai be’ desiri,
non fia ch’almen non giunga al mio dolore
alcun soccorso di tardi sospiri.                                                                             14

 

 

 

 

 

 

Presentazione di Sara Ponzio 4F
Francesco Petrarca, Se la mia vita da l’aspro tormento
Il poeta immagina Laura e se stesso giunti in un età avanzata, dove finalmente avrà il coraggio di confessarle il suo amore per lei e il tormento vissuto giorno dopo giorno generato da esso, così che i sospiri di lei, anche se giunti tardi (solo in vecchiaia), possano alleviare il suo tormento.
Petrarca spera che il tempo rendendo Laura meno bella, la faccia diventare più pietosa e provi pietà verso di lui.
Immagine del poeta che spera di godere da vecchio delle gioie negategli in giovinezza. In questo sonetto c’è una forte influenza del quinto canto di Dante.
COLLOCAZIONE E DATAZIONE DEL TESTO
Dodicesimo testo poetico, nono sonetto del Canzoniere.
Il periodo di stesura non è definito. È stato ipotizzato tra il 1351-52 perché il sonetto accenna a una situazione (la confessione del proprio amore in anni più avanzati), che sarà ripresa e svolta in tre sonetti (315-17) databili con sicurezza in questo periodo.
[Branca aveva ipotizzato che 12 potesse dipendere da due sonetti napoletani di Boccaccio (L’alta speranza, che li mia martiri; S’egli avvien mai che tanto gli anni miei), che ha suo parere Petrarca avrebbe conosciuto dopo il 1350.]
METRICA
Schema metrico: ABBA ABBA CDC DCD
PARAFRASI
Se la mia vita si può difendere tanto a lungo dal tormento,
e dagli affanni ,
che veda per effetto della vecchiaia,
donna, offuscato lo splendore dei vostri occhi,
e i capelli biondi fini diventare colore bianco (imbiancarsi),
e tralasciare gli ornamenti e i vestiti adatti all’età giovanile,
e scolorirsi quel viso che ora mi infonde tanta timidità,
che  nei miei mali appena ardisco di lamentarmi:
finalmente mi darà tanto coraggio Amore
che io vi rivelerò le mie pene d’amore
quali sono stati gli anni, e i giorni e le ore;
e se il tempo (età avanzata) si opporrà ai desideri amorosi,
almeno verrà al mio dolore
qualche conforto di sospiri tardivi.
TEMI
Il tema di questo sonetto principalmente è il dissidio interiore del poeta. Questo lo possiamo capire da “l’aspro tormento”a v.1, “affanni” a v.2, “miei martiri” a v.10, “mio dolore” a v.13 e “tardi sospiri” a v.14.
Il secondo tema anche presente nel sonetto è lo scorrere del tempo: “ultimi anni” a v.3 e “et se il tempo” a v.12.
ANALISI
v.1                  “tormento” = tormento d’amore
v.2                  “schermire” = difendere
affanni” = affanni generati dal desiderio amoroso
vv.1-2            Iperbato, che consiste nello spostare un gruppo di parole al termine di un                            enunciato per definirne meglio il significato. Infatti la parafrasi risulta: se la                      mia vita si può difendere tanto a lungo dal tormento e dagli affanni.
v.3                  “ch’i’ veggia” = tal che si possa vedere
per vertù” = per effetto
ultimi anni”= della vecchiaia
v.4                  “lume” = splendore. Richiamo RVF 90 a vv. 3-4 “e ‘l vago lume oltra misura                   ardea di quei begli occhi ch’or ne son sì scarsi”.                                                                     “spento” = offuscato
vv. 5-7           anafora: ripetizione a inizio verso della lettera “e
v.5                  “i cape’ d’oro” rimando RVF 90 a v.1 “Eran i capei d’oro a l’aura sparsi
farsi d’argento” = imbiancarsi
v.6                  “le ghirlande e i verdi panni” = vestiario e ornamenti adatti all’età giovanile
v.7                  “’l viso scolorir” = perdere di luminosità. Richiama “spento” a v.4. Sbiancare                   per l’età non per i turbamenti d’amore.
Richiamo INF V a v.131 “scolorocci il viso”.
Richiamo RVF 90 a v. 5 “e ‘l viso di pietosi color farsi
v.8                  “a llamentar mi fa pauroso et lento:” Richiamo INF V a v.117 “a lagrimar mi                   fanno tristo e pio”                                                                                                                          “pauroso et lento” = dittologia sinonimica: timoroso e esitante.
v.9                  “pur” = finalmente
baldanza” = coraggio. In opposizione a “pauroso” di v.8.
v.10                “discovrirò” = rivelerò. Francesismo.
miei martìri” = pene d’amore. Richiamo INF V a v.116 “i tuoi martiri”,                           situazione come quella del canto di Francesca.
v.11                “qua’” = quali
gli anni, e i giorni et l’ore;” Polisindeto. Richiamo RVF 61 a v.1 “Benedetto                   sia ‘l giorno, e ‘l mese, e l’anno”. Climax decrescente. Il tormento si                                   individualizza. Da una visione generale diventa più circoscritta.
v.12                “’l tempo”= quello della vecchiaia,non più giovanile
be’ desiri” = desideri d’amore. Richiamo INF V a v.120 “dubbiosi disiri
v.13                “non fia ch’almen non giunga” Litote per “almeno verrà”
v.14                “alcun soccorso” = qualche conforto
tardi sospiri” = sospiri di Laura finalmente mossa dalla pietà e ormai                                sicura che la sia virtù non corre più rischi. Richiamo INF V a v.118 “dolci                         sospiri

È presente un forte richiamo a Dante in particolare al quinto canto dell’inferno.
v.10 “i miei martiri” à “tuoi martiri”
v.12 “bei desiri” à “dubbiosi disiri
v.14 “tardi sospiri” à “dolci sospiri
I verbi della certezza sono al futuro. I verbi al presente indicano la paura del poeta. L’immaginazione del futuro si mescola all’angoscia del presente. Il futuro è positivo (“baldanza” = coraggio) il presente è negativo (“pauroso et lento” = timoroso e esitante).
Non si parla mai del corpo della donna ma solo di frammenti (“capei”, “occhi”, “panni” e “viso”).
martiri”, “desiri” e “sospiri” formano un sistema rimico di ascendenza stilnovistica più volte presente nel Canzoniere.

 

RIFERIMENTI                     Francesco Petrarca – Il Canzoniere
90
Erano i capei d’oro a l’aura sparsi                                                                     
che ‘n mille dolci nodi gli avolgea,
e ‘l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch’or ne son sì scarsi;                                                           4
e ‘l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i’ che l’ésca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di sùbito arsi?                                                                         8

Dante Alighieri – La divina commedia
Canto V

e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio.                                                                       117
Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?»                                                                      120

Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.                                                                132

Francesco Petrarca – Il Canzoniere
61
Benedetto sia ‘l giorno, e ‘l mese, e l’anno,
e la stagione, e ‘l tempo, e l’ora, e’l punto,
e ‘l bel paese, e ‘l loco ov’io fui giunto
da’ duo begli occhi, che legato m’hanno;                                                           4

 

Fonte: http://3fscc.forumfree.it/?act=Attach&type=post&id=478031184

Sito web da visitare: http://3fscc.forumfree.it

Autore del testo: Ponzio

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Parafrasi se la mia vita da l'aspro tormento

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Parafrasi se la mia vita da l'aspro tormento

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Parafrasi se la mia vita da l'aspro tormento