Riassunto nozioni di disegno tecnico industriale

Riassunto nozioni di disegno tecnico industriale

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Riassunto nozioni di disegno tecnico industriale

NOZIONI DI DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE.

UNI=Ente Nazionle Italiano di Unificazione        
CEN=European Committee for Standardization
ISO=International Organization for Standardization
ASPETTI CARATTERIZZANTI LE NORME:
-consensualità;
-democraticità;
-trasparenza;
-volontarietà.
FASI DI SVILUPPO DELLA NORMA:
-STADIO PRELIMINARE:discussione in collaborazione su argomenti tecnici non sufficientemente matura per proporre l’istituzione di un nuovo progetto di norma;
-STADIO DI PROPOSTA:votazione tra i membri sulle opportunità di iniziare un nuovo progetto di norma;
-STADIO PREPARATORIO(Working Draft-WD):un “Project Leader” gestisce lo sviluppo di una bozza di lavoro;
-STADIO DI COMITATO(Committee Draft-CD):si perviene al consenso su una bozza di comitato;
-STADIO DI APPROVAZIONE 1(Draft International Standard-DIS):gli enti nazionali votano la bozza di norma internazionale;
-STADIO DI APPROVAZIONE 2(Final Draft International Standard-FDIS):gli enti nazionali votano una seconda volta la bozza finale di norma internazionale;
-STADIO DI PUBBLICAZIONE(International Standard-IS):la ISO pubblica la norma internazionale;
-STADIO DI REVISIONE;
-RITIRO.
FORMATO FOGLI: A4=297x210

SCALE DIMENSIONALI:rapporto tra una dimensione lineare sul disegno e il valore della dimensione corrispondente sull’oggetto reale. Scale da usare:1:2,2:1,1:5,5:1. Scala x:y,x e y devono essere multipli di 2 e 5.

TIPI PRICIPALI DI LINEE:
01=linea continua(tratto fine .1,tratto grosso .2);
02=linea a tratti(tratto fine .1,tratto grosso .2);
04=linea mista a punto e tratto lungo(tratto fine .1,tratto grosso .2);
05=linea mista a due punti e tratto lungo(tratto fine .1,tratto grosso .2);
DESIGNAZIONE LINEE:
-linea ISO 128-20-tipo linea x sp. mm/colore

GROSSEZZA LINEE:
-il rapporto tra linea grossa e linea fine deve essere 2:1;
-interspazio tra linee parallele >2*spessore linea grossa o comunque >0.7mm.
PRICIPALI APPLICAZIONI DEI TIPI DI LINEA:
01.1:-linee di misura;
-linee di riferimento;
-tratteggi;
-assi di fori;
-fondi filettature;
-diagonali indicanti superfici piane;
-limiti di viste e sezioni parziali o interrotte.
01.2:-spigoli in vista;
-contorni in vista;
-creste di filettature;
-termine della filettatura a filetto completo;
-frecce indicatrici di tagli e sezioni.
02.1:-spigoli nascosti;
-contorni nascosti.
02.2:-indicazione di superfici oggetto di particolare trattamento.
04.1:-assi di simmetria;
-tracce di piani di simmetria;
-circonferenze primitive di ingranaggi;
-circonferenze su cui si trovano assi di fori.
04.2:- indicazione di superfici oggetto di particolare trattamento;
-posizione piani di taglio e di sezione.
05.1:-posizioni estreme di parti mobili;
-parti situate anteriormente al piano di sezione;
-contorni di parti finite sovrapposte al disegno dei grezzi;
-riquadri indicativi di zone particolari.

DESIGNAZIONE TIPI DI SCRITTURA:
-“Scrittura”;
-“ISO 3098”;
-“tipo di scrittura(A-B)”;
-“inclinazione della scrittura(V-S)”;
-“alfabeto(L=latino,G=greco,C=cirillico)”;
-“dimensione della scrittura in mm”.                     Es: Scrittura 3098- AVC 7

CARTIGLIO:
-viene collocato nell’angolo inferiore destro nei formati da A0 a A3. Tutta la parte inferiore nel formato A4;
-dimensioni 180mm.

METODI DI PROIEZIONE:
-metodo di proiezione del primo diedro(metodo E);
-metodo di proiezione del primo diedro(metodo A)àcambia la disposizione delle viste;
-metodo delle frecce di riferimento(scelgo vista principale,la direzione dalla quale osservare le altre viste indicandola con freccia e lettera minuscola,rappresento ciò che vedo guardando da quella posizione associando la lettera maiuscola relativa alla freccia).

PRINCIPALI TIPI DI VISTE:
-vista parziale:per parti che richiedono una vista da una determinata direzione senza la necessità di rappresentare l’intero oggetto. La direzione della vista va indicata con una freccia di riferimento(spessore grosso)e una lettera;
-posizione particolare delle viste:è possibile rappresentare una vista in una posizione ruotata rispetto a quella indicata dalla freccia di riferimento(indicare angolo di rotazione rispetto la cista principale);
-vista locale:si applicano a parti simmetriche;devono essere rappresentate secondo il metodo A;
-facce piane e spianature:vengono indicate con linea continua fine 01.1;
-viste interrotte:vengono indicate con linea continua fine irregolare o con zig-zag(01.1.18/19);
-particolari rappresentati in scala ingrandita:individuare l’area da ingrandire con linea tipo 01.1 e indicarla con una lettera,riportare la scala usata;
-contorni di elementi prima della lavorazione:indicare i contorni soggetti ad asportazione con linea mista 05.1.

SEZIONI E TAGLI:
-piano di sezione:piano immaginario che taglia l’oggetto rappresentato;
-traccia del piano di sezione:linea che indica la posizione del piano o dei piani di sezione;
-sezione:rappresentazione che mostra solo i contorni dell’oggetto che giacciono su uno o più piani di sezione;
-taglio:sezione che mostra in aggiunta i contorni disposti posteriormente al piano di sezione;
-semi taglio/semi sezione:rappresentazione di un oggetto simmetrico che,diviso dall’asse di simmetria,è disegnato metà in vista e metà in sezione o taglio;
-taglio parziale/sezione parziale:rappresentazione in cui solo una parte dell’oggetto è disegnata in taglio o in sezione.
Rappresentazione di un taglio:
-si rappresentano le linee che stanno sul piano di sezione e quelle posteriori a questo;
-freccia(spessore grosso)che indica direzione e verso di proiezione del taglio;
-traccia del piano di sezione(spessore grosso, disegnata con linea 04.2)e lettere maiuscole che denominano il taglio.
Tagli mediante piani paralleli:nella sezione:i diversi piani di sezione sono separati da un tratto di linea 04.1 solo se la variazione di piano avviene in corrispondenza di un piano o asse di simmetria.
Tagli mediante due piani concorrenti:i piani di proiezione sono paralleli al piano di sezione,per cui le parti di scorcio devono essere ribaltate.
Tagli parziali:l’interruzione di viste e di sezioni deve essere eseguita con linea 01.1.18/19. Nel caso di oggetti a simmetria assiale,basta un’unica vista in corrispondenza dell’asse di simmetria.
ELEMENTI CHE NON SI SEZIONANO:
-alette e nervature;
-elementi di collegamento;
-alberi e razze di ruote;

TRATTEGGI:
-spessore sottile(linea 01.1);
-inclinato di 45° rispetto alla verticale o all’asse di simmetria;
-deve coprire tutta l’area della sezione.
Tratteggio di elementi contigui:
-invertire l’inclinazione del tratteggio;
-variare la spaziatura del tratteggio.

QUOTATURA:
-quota funzionale:essenziale alla funzione di un oggetto;
-quota non funzionale:non essenziale alla funzionale dell’oggetto;
-quota ausiliaria:indicata a solo titolo informativo.
Per quotare un elemento occorre seguire le seguenti regole:
-usare linea 01.1;
-scrivere valore della quota;
-disegnare il terminale della linea di misura;
-usare linea di riferimento(01.1)e linea di richiamo(01.1).
LINEE DI MISURA:
-nel caso di dimensioni lineari vanno tracciate parallele alla dimensione alla quale si riferiscono;
-nel caso di dimensioni angolari o di dimensioni di archi vanno tracciate con un arco;
-nel caso di raggi la linea di misura deve passare per il centro;
-non devono intersecare,per quanto possibile,altre linee del disegno;
-devono essere tracciate,per quanto possibile,all’esterno della figura ed essere sufficientemente distanziate fra loro;
-può essere non completata nel caso:
-di diametri;
-di oggetti rappresentati in semitaglio;
-nella rappresentazione di oggetti simmetrici;
-non devono coincidere con:
-assi;
-linee di contorno;
-linee di riferimento.
Per evitare l’intersezione tra linee di misura e linee di riferimento,le linee di misura maggiori vanno disposte più lontane dal disegno di quelle minori.
LINEE DI RIFERIMENTO:
-ortogonali alla corrispondente quota;
-sporgono,rispetto alla linea di misura,per circa otto volte lo spessore della linea.
LINEE DI RICHIAMO:
-linea continua fine che collega in modo non ambiguo gli elementi di una rappresentazione grafica;
-inclinate rispetto alla rappresentazione principale;
-non parallele a linee adiacenti.
LINEE DI RIFERIMENTO:
-linea continua fine,collegata orizzontalmente o verticalmente alla linea di richiamo.
VALORE DELLA QUOTA:
-posizione:il valore della dimensione va posto parallelo alla linea di misura,circa a metà della stessa. Il valore della dimensione non deve essere intersecato o separato da altre linee.
-posizioni speciali:
-sull’estensione della linea di misura;
-impiegando una linea di richiamo e una linea di riferimento;
-su un’estensione orizzontale della linea di misura.
SIMBOLI SPECIALI NELLE QUOTE:
-diametro Φ;
-raggio R;
-quadrato;
-diametro di una sfera SΦ;
-raggio di una sfera SR;
-arco  ;
QUOTATURA DI DIAMETRI,RAGGI,TERMINALI QUADRI,ARCHI,DIAMETRI E RAGGI DI SFERE:
-il simbolo Φ deve sempre precedere il valore della quota;
-il simbolo    deve sempre precedere il valore della quota;
-il simbolo R deve sempre precedere il valore della quota;
-il simbolo SR deve sempre precedere il valore della quota;
-il simbolo    deve sempre precedere il valore della quota.

 

QUOTATURA DI ELEMENTI RIPETUTI ED EQUISPAZIATI:
-la quota deve indicare:
-numero ripetizioni;
-passo;
-quota totale(tra parentesi=ausiliaria).
Per ripetizione lineare di fori: n°ripetizioni x passo(=quota totale)(disegnare assi di simmetria fori!!!).
Per ripetizione circolare di fori:n°ripetizioni x diametro fori(disegnare assi di simmetria fori!!!).

QUOTATURA DI ELEMENTI SIMMETRICI:
-la quotatura presenta un solo terminale;
-la linea di misura deve superare l’asse di simmetria.
QUOTATURA DI ELEMENTI NON IN SCALA:
-la quota fuori scala è sottolineata.
QUOTATURA DI FILETTATURE:
-si quota sempre il diametro nominale.
QUOTATURE E SCALE:
-le quote indicano le misure effettive dell’oggetto rappresentato;
-le quote rappresentate sul disegno sono indipendenti dalla scala impiegata.

TOLLERANZE GEOMETRICHE:
-la zona di tolleranza geometrica definisce una porzione di spazio limitato da una o più linee o superfici geometriche perfette,e caratterizzato da una dimensione,denominata tolleranza;
-una tolleranza geometrica applicata ad un elemento geometrico definisce la zona all’interno della quale l’elemento geometrico deve essere contenuto.
[Da sapere tutti i segni grafici delle varie tolleranze].
INDICAZIONE TOLLERANZE GEOMETRICHE:
-il valore delle tolleranze va espresso nell’unità di misura utilizzata sul disegno e la stessa tolleranza viene preceduta dal segno caratteristico Φ se è circolare o cilindrica e SΦ se è sferica;per le lettere di riferimento si usano quelle maiuscole latine;
-altre informazioni devono essere specificate vicino al riquadro di tolleranza.
ELEMENTI GEOMETRICI POSTI IN TOLLERANZA:
-integrali:indicazione su contorno,estensione o linea di richiamo;
-derivati:indicazione su estensione della linea di misura.
DIREZIONE DELLE ZONE DI TOLLERANZA GEOMETRICA:
-la dimensione della zona di tolleranza si applica in direzione normale all’elemento geometrico cui si riferisce;
-la direzione della zona di tolleranza di orientamento è da 0 a 90 in accordo alla direzione delle frecce delle linee di misura.
DIMENSIONI TEORICAMENTE ESATTE:
-dimensioni che determinano la posizione o l’orientazione esatta degli elementi geometrici posti in tolleranza rispetto agli elementi di riferimento.
TOLLERANZE GEOMETRICHE DI FORMA:
-la tolleranza di forma limita gli scostamenti di un elemento geometrico dalla sua forma nominale. La superficie geometrica ideale deve essere sistemata in modo che la distanza del punto reale più lontano da essa sia minima;
-la forma di un elemento è corretta quando la distanza di tutti i suoi punti da una superficie geometrica ideale tangente all’elemento stesso è minore o uguale alla tolleranza.
Tolleranza di rettilineità:
-si applica ad assi e generatrici di elementi cilindrici e a profili lineari su superfici piane;
-limita la deviazione di rettilineità di linee su superfici “integrali” o elementi “derivati”.
Rettilineità della generatrice del cilindro:
-la zona di tolleranza è limitata da due rette parallele distanti t;
-ogni generatrice deve essere contenuta nella zona di tolleranza.
Rettilineità di una linea sulla superficie.
Rettilineità dell’asse di simmetria.
Tolleranza di planarità:
-si applica a superficie piane;
-limita la deviazione della planarità di sedi di guarnizioni e tenute e di superfici di accoppiamento.
Planarità della superficie.
-la zona di tolleranza è limitata da due piani paralleli distanti t.
Tolleranza di circolarità:
-si applica a superfici cilindriche e coniche.
Circolarità del profilo.
-la zona di tolleranza è limitata,nel piano considerato perpendicolare all’asse di simmetria,da due cerchi concentrici distanti t.
Tolleranza di cilindricità:
-si applica a superfici cilindriche;
-limita gli scostamenti di una superficie cilindrica dalla forma perfetta a causa di lobatura/ovalizzazione delle          sezioni,scostamenti dalla rettilineità delle generatrici e rastrematura della superficie.
Cilindricità della superficie.
-la zona di tolleranza è limitata da due cilindri coassiali distanti t.
FORMA DI UNA LINEA/SUPERFICIE QUALUNQUE:
-si applica a linee/superfici a forma libera e a linee/superfici composite;
-limita gli scostamenti di linee/superfici da forma perfetta,orientazione perfetta e posizione perfetta.
TOLLERANZE GEOMETRICHE DI POSIZIONE:
-la tolleranza di posizione limita gli scostamenti della reciproca posizione di due o più elementi,dei quali uno è quello prescelto come elemento di riferimento per la prescrizione della tolleranza.
ELEMENTI GEOMETRICI INTEGRALI:
-indicazione sul contorno,su un’estensione del contorno o su una linea di richiamo.
ELEMENTI GEOMETRICI DERIVATI:
-indicazione sull’estensione della linea di misura;
-quando come elemento di riferimento si sceglie un asse geometrico,questi non è fisicamente rilevabile e pertanto quale elemento di riferimento può venire adottata la corrispondente superficie cilindrica.
Tolleranza di parallelismo:
-si applica ad assi,linee su superfici e superfici piane;
-limita l’errore di orientazione di linea/piano rispetto al riferimento.
Parallelismo di una retta riferita a una linea retta di riferimento.
-la zona di tolleranza proiettata in un piano è limitata da due piani paralleli distanti t e paralleli alla                        retta di riferimento;
Parallelismo di una retta riferita a sistema di riferimenti.
Parallelismo di una retta riferita a superficie di riferimento.
-la zona di tolleranza proiettata in un piano è limitata da due piani paralleli distanti t e paralleli alla superficie di riferimento.
Tolleranza di perpendicolarità:
-si applica ad assi,linee su superfici e superfici piane;
-limita l’errore di orientazione di linea/piano rispetto al riferimento.
Perpendicolarità di linea retta rispetto a retta di riferimento.
-la zona di tolleranza in un piano è limitata da due piani paralleli distanti t e perpendicolari alla retta di riferimento.
Perpendicolarità di linea retta rispetto a sistema di riferimento.
Perpendicolarità di linea retta rispetto a superficie di riferimento.
Tolleranza di inclinazione:
-si applica ad assi,linee su superfici e superfici piane;
-limita l’errore di orientazione di linea/piano rispetto al riferimento.
Inclinazione di linea rispetto a retta di riferimento.
-la zona di tolleranza proiettata è limitata da due rette parallele distanti t e inclinate rispetto alla retta di riferimento dell’angolo prescritto;
Tolleranza di localizzazione:
-si applica a punti,assi,linee su superfici,superfici piane e piani medi;
-limita la posizione di punto/linea/piano rispetto alla posizione teoricamente esatta dell’elemento tollerato.
Localizzazione di un punto.
-la zona di tolleranza è limitata da un cerchio di diametro t il cui centro è nella posizione teorica esatta del punto considerato;
Localizzazione di una linea.
-la zona di tolleranza è limitata da un parallelepipedo di sezione t1*t2 il cui asse è nella posizione teorica esatta della linea considerata;
Localizzazione di una superficie piana o un piano mediano.
-la zona di tolleranza è limitata da due piani paralleli distanti t e disposti simmetricamente rispetto alla posizione teorica esatta della superficie considerata;
Tolleranza di concentricità:
Coassialità di un punto.
-la zona di tolleranza è limitata da un cerchio di diametro t il cui centro coincide con il punto di riferimento.
Tolleranza di coassialità:
-si applica ad assi;
-limita la posizione dell’asse di un cilindro rispetto all’asse di riferimento.
Coassialità di un asse.
-la zona di tolleranza è limitata da un cilindro di diametro t il cui asse coincide con l’asse di riferimento.
Tolleranza di simmetria:
-si applica a elementi derivati;
-limita la posizione dell’elemento derivato di due elementi opposti rispetto al piano di riferimento.
Simmetria di un piano mediano.
-la zona di tolleranza è limitata da due piani paralleli distanti t disposti simmetricamente rispetto al piano mediano di riferimento;
Simmetria di una linea o un asse.
-la zona di tolleranza è limitata da un parallelepipedo di sezione t1*t2 il cui asse coincide con l’asse di riferimento.
Tolleranza di oscillazione circolare:
-si applica a tutti gli elementi circolari;
-limita l’oscillazione dell’elemento tollerato,mentre il pezzo ruota attorno all’asse di riferimento,in direzione            radiale o assiale.
Oscillazione circolare radiale.
-la zona di tolleranza è limitata in ogni piano di misura perpendicolare all’asse da due cerchi concentrici e distanti t il cui centro coincide con l’asse di riferimento;
Oscillazione circolare assiale.
-la zona di tolleranza è limitata per ogni posizione radiale da due cerchi distanti t giacenti sul cilindro di misura avente per asse l’asse di riferimento;;
Tolleranza di oscillazione totale:
-si applica a tutte le superfici di elementi assialasimmetrici;
-limita l’oscillazione dell’intero elemento tollerato,mentre il pezzo ruota attorno all’asse di riferimento,in direzione radiale o assiale.
Oscillazione totale radiale.
-la zona di tolleranza è limitata per ogni posizione radiale da due cerchi distanti t giacenti sul cilindro di misura avente per asse l’asse di riferimento.

 

Fonte: http://appunti-latex.googlecode.com/svn/trunk/1%20Semestre/Disegno%20Tecnico%20Industriale/riassunto%20disegno.doc

Sito web da visitare: http://appunti-latex.googlecode.com/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Riassunto nozioni di disegno tecnico industriale

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Riassunto nozioni di disegno tecnico industriale

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Riassunto nozioni di disegno tecnico industriale