Dye transfer

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Significato dei termini utilizzati nei libri

 

Dye transfer

Dye transfer [it. Trasporto dei colori]. Procedimento di stampa in tricromia, basato sul trasferimento di coloranti da apposite matrici su un supporto, diffusosi fino agli anni sessanta e settanta del xix secolo e poi caduto in disuso. Il primo procedimento del genere fu messo a punto da e. Edwards nel 1867, un secondo metodo ideato da c. Cross nel 1881 e perfezionato da l. Didier, fu commercializzato dai produttori tedeschi mesiter, lucius und brüning. La denominazione dye transfer costituisce marchio di fabbrica della kodak, che introdusse il procedimento nel 1913 con il nome wash-off relief, questo utilizzava matrici in rilievo di gelatina, ottenute per dilavamento di quella non indurita. La stessa kodak presentò, subito dopo la prima guerra mondiale, un procedimento kodachrome ideato da j.C.Capstaff che faceva uso di tre matrici piane, ma il wash- off relief rimase in produzione fino al 1945, quando fu perfezionato e commercializzato con il nome di dye transfer. Il procedimento è analogo alla stampa lito-tipografica: da un originale piano si ricavano tre selezioni in bianco e nero attraverso i tre filtri blu, verde e rosso, su pellicola pancromatica tipo kodak 4150 o 4149, con supporto di estar pesante. Il materiale, esposto attraverso il supporto, è trattato con uno sviluppo induritore che agisce sull’immagine d’argento, quindi è fissato e lavato in acqua calda, per rimuovere la gelatina non indurita, prima di essere asciugato. Le tre matrici in rilievo ricavate con i filtri rosso, verde e blu sono impregnate con coloranti rispettivamente bluverde, porpora e giallo, proporzionalmente allo spessore della gelatina indurita. Su un unico supporto si trasferiscono successivamente i coloranti assorbiti dalle matrici.

 

Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151

Sito web da visitare: http://www.cricd.it/

Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.

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