Penna

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Significato dei termini utilizzati nei libri

 

Penna

Penna [lat. Pĭnna, «piuma, ala» incrociato con pĕnna, «ala». Le due parole si confondono spesso nella tradizione manoscritta]. Nell’antichità, indicava la penna di volatile utilizzata per scrivere, che intorno al iv secolo d.C. Sostituito il calamo. La penna d’oca, ma talora anche di cigno, in greco chiamata kondúlion o kóndulos, temperata nel medesimo modo non sostituì bastoncino di legno, ma i due strumenti furono utilizzati a lungo insieme. Nella sua preparazione, l’operazione più delicata era il dutching, cioè la pulitura e l’estrazione del midollo della penna. Nel iv secolo d.C. Si cominciò a utilizzare oggi con questo termine si intende più genericamente la penna biro, stilografica, ecc. L’uso della penna per scrivere è attestato anche in india, dove era chiamata lekhanī (letteralmente lo strumento per scrivere), nome dato anche allo stilo e al pennello, mentre con varnịkā s’indicava nell’antica letteratura indiana la penna di legno con la punta senza fessura. La penna di metallo, utilizzata prevalentemente nel sud dell’india, si chiama in sanscrito śalākā, la parola kalama, fu invece adottata in sanscrito dal greco attraverso l’arabo, per indicare anch’essa il calamo. Secondo isidoro di siviglia (vi, xiv, 5): «la penna ha preso il nome dall’azione di pendere, il che significa librarsi, ossia volare: si tratta infatti, come detto, di una penna d’uccello». (V. Anche calamo, chiavetta, penna d‘oca, taglio della). Penna a sfera [penna, lat. Pĭnna, «piuma, ala» incrociato con pĕnna, «ala», sfera, dal lat. Sphaera, gr. Sphaĩra, «palla da gioco, sfera»]. Si racconta che nel 1938 l’inventore ungherese lászlo biró mentre si trovava in argentina, vide dei bambini giocare con delle sfere d’acciaio sul catrame fresco, e notò che queste lasciavano delle strisce nere. Ebbe così l’idea di creare la prima penna a sfera, il cui brevetto, venduto all’americana reynolds, fu messo in commercio a un prezzo proibitivo. Nel 1949 il francese marcel bich, di origine italiana, acquistò il brevetto della penna a sfera e nel 1952 la lanciò sul mercato dandogli il nome di bic, senza la h finale per evitare errori di pronuncia, determinandone presto un enorme successo. La penna conteneva un inchiostro a base di oleina con glicol etilenico a rapido essiccamento.

 

Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151

Sito web da visitare: http://www.cricd.it/

Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.

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