Sarcofago

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Significato dei termini utilizzati nei libri

 

Sarcofago

Sarcofago [dal lat. Sarcophăgus, e questo dal gr. Sarkophágos, propr. «Che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. Di sárx sarkós, «carne» e -phágos, «-fago, che mangia»), in origine agg., Riferito a una pietra calcarea che consumava rapidamente i cadaveri, poi sostantivo (masch. In latino, femm. In greco)]. Urna sepolcrale di pietra, marmo, legno, terracotta o metallo, per lo più monumentale e ornata da bassorilievi, altorilievi o disegni policromi, destinato ad accogliere il corpo del defunto. Il sarcofago si articola in due elementi: cassa e coperchio. La cassa del sarcofago latino e occidentale in genere, ha forma parallelipipeda, può essere monolitica, oppure realizzata accostando quattro lastre verticali di adeguato spessore. Può essere priva di decorazioni oppure presentare un apparato figurativo (a bassorilievo o ad altorilievo) anche molto complesso, che si dispiega sulla fronte o sulla fronte e sui lati (meno frequentemente anche sul retro). L’iscrizione compare di norma sulla fronte, inserita in una specchiatura, talora conformata a tabula ansata, a volte sorretta da eroti funerari. In alcuni casi, l’interno della cassa presenta bassorilievi o nicchie per accogliere elementi del corredo od offerte rituali. Rari sono i casi di casse destinate ad accogliere i corpi di due individui (sarcofago bisomo). Il coperchio presenta foggia e dimensioni varie, dalla lastra incastrata o appoggiata e fissata con grappe metalliche a quella a doppio spiovente, a forma di tetto, su cui sono riprodotti le tegole e i coppi con acroteri agli angoli. Diverso il sarcofago egiziano. Dopo il periodo predinastico (5000-3185 a.C.), Tinita (3185-2715 a.C.) E durante l’antico regno (2735-2195 a.C.) I sarcofagi erano in legno o in terracotta, privi di qualsiasi decorazione. La democratizzazione degli usi funerari verificatosi durante il primo periodo intermedio (2195-2064 a.C) portò al moltiplicarsi dei sarcofagi in legno. Essi erano ornati di colonnine multicolori che dovevano rappresentare le facciate di palazzi o case, circondate da iscrizioni funerarie in geroglifico che costituiscono gli elementi da cui sono tratti i testi dei sarcofagi. Questo fu anche il tipo di sarcofago durante il medio regno (2064-1797 a.C.). Durante il nuovo regno (1543-1078 a.C.), La decorazione dei sarcofagi perse il precedente carattere architettonico per trovare una grande libertà nei motivi geometrici, che si sviluppavano sino a dar vita ad autentici quadri. In questo periodo nascono i primi sarcofagi antropoidi, riccamente decorati e ornati di illustrazioni di passi del libro dei morti. Queste casse si incastravano l’una dentro l’altra, e quando appartenevano al sovrano, erano collocate alla fine dentro un immenso sarcofago di pietra. In epoca bassa e soprattuto durante il periodo saitico (727-715 a.C.), I sarcofagi antropoidi, in granito e basalto, generalmente decorati di un gran numero di figure e di iscrizioni improntate agli antichi testi funerari, diventarono comuni per i grandi personaggi. I coperchi di queste sepolture, a forma di mummia, erano spesso scolpiti in modo da raffigurare il viso del suo proprietario e talvolta persino il suo corpo.

 

Fonte: http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=13&idContenuto=6151

Sito web da visitare: http://www.cricd.it/

Autore del testo: Carlo Pastena C.R.I.C.D.

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