Psicostimolanti e Psicotomimetici

Psicostimolanti e Psicotomimetici

 

 

 

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Psicostimolanti e Psicotomimetici

 

Psicostimolanti: farmaci che producono stato d’allerta, aumentano il tono dell’umore e migliorano quelle prestazioni che dipendono da attenzione e applicazione
Principali composti:
cocaina, amfetamina, cannabinoidi

Psicotomimetici: farmaci che causano gravi modificazioni percettive simili a quelle riscontrabili in malattie psichiatriche maggiori
Principali composti:
Derivati indolaminici: LSD, dimetiltriptamina e psiclocina
Derivati feniletilaminici: Mescalina
Derivati fenilisopropilaminici DOM, MDA, MDMA (ectasy)
Derivati arilcicloesilaminici: fenciclidina (allucinogeno inizialmente usato in neurolepto)


PSICOSTIMOLANTI

 

Cocaina

Da foglie di coca masticate dai sacerdoti e dai nobili; dopo l’invasione spagnola grosso uso nelle classi inferiori per lenire fatica e fame

Riconosciute proprietà farmacologiche nella seconda metà del XIX secolo (P Mantegazza)

Diffusione commerciale: Vin Mariani e Coca Cola (60 mg/200ml!!!; dal 1903 non contiene cocaina)

Uso clinico: nessuno; alcuni derivati sono anestetici locali

Preparazione a partire da pasta di coca; formulazioni idrosolubili per ev o inalazione nasale; la base libera è assorbibile per via inalatoria (crack)

Meccanismo d’azione: potenzia gli effetti di neurotrasmettitori generalmente coinvolti nelle reazioni di allerta, lotta e fuga (vasocostrizione: ulcerazione del setto nasale)

L’effetto è dovuto ad inibizione del recupero (mediante trasportatore) di amine neurotrasemttitoriali da parte del terminale nervoso che le ha rilasciate

Il recupero (reuptake) costituisce il principale meccanismo di spegnimento del segnale sinaptico. Solo nel caso delle sinapsi che funzionano con acetilcolina il principale meccanismo di spegnimento del segnale è rappresentato dalla distruzione enzimatica del neurotrasmettitore (da parte delle acetilcolinesterasi)

La cocaina inibisce il trasportatore delle catecolamine (adrenalina, noradrenalina e dopamina) e della serotonina

Si ritiene che gli effetti “di allerta”  e gli effetti somatici (periferici) siano dovuti alla maggior persistenza nello spazio sinaptico dei neurotrasmettitori catecolaminergici, mentre molti degli effetti sulla psiche sembrerebbero essere collegabili all’alterato funzionamento delle sinapsi serotoninergiche

Sintomatologia euforica (dipende da dose, via di somministrazione, fattori individuali; robusta alla prima dose poi “irripetibile”), senso di sicurezza seguito da stato “ansioso” (binge ottenibile con somministrazioni piccole intervallate), perdita appetito, riduzione percezione fatica; a bassi dosaggi aumento libido e performance; tachicardia, ipertensione

All’aumentare della dose: deliri, paura, depressione, perdita controllo intellettuale, panico, allucinazioni visive e uditive, aritmie, cardiopatie, riduzione libido

Tossicità cronica: disturbi affettivi, della personalità e sintomatologia schizofrenica

 

 

Amfetamina

Inizialmente sviluppata come medicina; ora utilizzato solo per bambini ipercinetici; alcuni analoghi privi (?) di attività centrale sono usati come decongestionanti nasali

Storia: ma huang corrispondente a Ephedra Vulgaris estratta per broncodilatazione

Sintomatologia: azione pro0nunciata contro sonnolenza, fatica fisica e intellettuale

Abuso: compare nei piloti della RAF durante la II WW
Situazione drammatica nella comunità hippy di S Francisco negli anni ’60: assunta ogni 2 ore per 6 giorni (rush) seguita da 4 giorni di depressione/sonno
Recente nuovo abuso di metamfetamina (ice, cristalli fumabili)

Sintomatologia

Comportamento stereotipato, aggressivo, anoressia

Le amfetamine sono classificate come “Farmaci simpaticomimetici indiretti”

Esse inducono un massiccio rilascio di catecolamine (adrenalina, noradrenalina e dopamina) dalle vescicole sinaptiche in cui sono immagazzinate. Le catecolamine che si riversano nel citoplasma sono poi rilasciate dal terminale nervoso (in modo non dipendente dall’attività)

Come conseguenza si ha stimolazione dei recettori per le catecolamine (da qui il termine di simpaticomimetico indiretto).

Se la dose è eccessiva, lo svuotamento delle vescicole è così massiccio che non vi sono più catecolamine nei terminali. Alla successiva somministrazione non è più possibile produrre un effetto (fenomeno detto: tachifilassi).

Molti farmaci usati come vasocostrittori nasali sono dotati di attività simpaticomimetica indiretta. Gli effetti psichici sono inferiori a quelli delle amfetamine sia perchè diversa è la via di somministrazione che per inferiore capacità di superare la barriera ematoencefalica.

Da notare che non tutti i vasocostrittori nasali sono simpaticomimetici indiretti; alcuni di questi stimolano direttamente i recettori adrenergici (es efedrina), altri sono dotati sia di attività diretta che di attività indiretta

 

Cannabinoidi

Composti estratti da Cannabis sativa (canapa indiana); composto purificato: tetaridrocannabinolo (THC)

Descritti in libro medico cinese del 2000 AC
Conosciute le proprietà euforizzanti (demoniache) da greci e arabi
Principi attivi (circa 400) contenuti in tutte le parti della pianta, ma soprattutto in resina che ricopre inflorescenza matura
Bhang: resina meno arricchita da piante selvatiche
Ganja: più resina estaribile da foglie/inflorescenze di coltivazioni selezionate
Charas o hasish: estratto come sopra ma di alta purezza
Nuove canape di tailandia, Hawai e California hanno contenuto elevatissimo di THC

Agiscono su recettori specifici presenti nel corpo (sia nel SNC che in periferia); sono recettori accoppiati a proteine G; l’agonista naturale è un lipide rilasciato dalla membrana plasmatica (il modo di funzionare di questo sistema ricorda quello dell’acido arachidonico)

Sintomatologia variabile in funzione di dose, via di somministrazione, soggetto, occasione, aspettativa
Euforia con benessere e felicità (30 min); modificazione percezione tempo, vista e udito (rare allucinazioni) seguita da sonnolenza (o ilarità se in compagnia): divieto di guida
Alterazione memoria a breve termine con perdita senso del tempo (disintegrazione, per 6-8 ore)
Iperemia congiuntivale, tachicardia
Alti dosaggi: delirio, panico, ipotensione ortostatica
No overdose letale

Uso terapeutico: antiemetico (AIDS, cancro)




PSICOTOMIMETICI

Producono distorsioni della percezione simili a quelli osservati in paziento psicotici

Nessun uso terapeutico signioficativo

Derivati indolaminici: LSD, dimetiltriptamina e psiclocina
Derivati feniletilaminici: Mescalina
Derivati fenilisopropilaminici DOM, MDA, MDMA (ectasy)
Derivati arilcicloesilaminici: fenciclidina (allucinogeno inizialmente usato in neurolepto)

 

Tossicità cronica comune:

  • Psicosi, reazioni depressive, stati paranoici
  • Flash backs (più frequenti per LSD, psilocibina, THC) sono effetti comportamentali da sostanza che compaiono anche senza assumere la sostanza; provocano stato ansioso per incapacità di controllo (hallucinogen persisting perception disorder)
  • Lesioni sistema serotoninergico

 

 

LSD

Derivato dell’acido lisergico, componente strutturale dell’ergot estratta da Claviceps purpurea, parassita del grano

Sintomatologia acuta

  • Compare in 1 ora e dura 6-8 ore
  • Effetti somatici (debolezza, tremore, vertigini, incoordinazione motoria) compaioni subito e sono seguiti da effetti percettivi entro la I ora (fenomeni sinestetici, alterazioni della vista, dell’udito, della percezione delle dimensioni del proprio corpo e degli oggetti circostanti) a cui fanno seguito effetti psichici (cambiamento dell’umore sensazioni smorzate e incontrollabili, sensazione di disintegrazione corpo-mente): trip (possono essere anche bad trips)
  • Alterazioni misurabili dell’attenzione, della concentrazione e delle motivazioni
  • Midriasi e alterazioni (simpatiche) periferiche compreso ipertermia, nausea, ansia

 

Effetti cronici

  • Tolleranza rapida; perdita di tolleranza altrettanto rapida alla sospensione
  • Tolleranza crociata con mescalina, psilocibina; no con amfetamine, THC
  • Comparsa di stati psicotici

 

 

 

 

PSILOCINA

  • Dal fungo magico del Centro America

 

  • Il principi attivo è molto simile alla serotonina, un neurotrasmettitore molto importante in quei circuiti neuronali deputati alle attività psichiche
  • Effetti simili a LSD (ma effetti di stimolazione comportamentali meno marcati)

 

DMT

Effetti psichedelici simili a LSD ma più brevi e rapidi

  • LSD dell’uomo d’affari

 

MESCALINA

  • Estratto dal cactus Pejote dagli Atzechi che però induce sintomatologia diversa dal principio attivo purificato

FENILISOPROPILAMINE
TMA, DOM, MDA, DMDA: differiscono per proprietà farmacicinetiche e potenza

MDMA: Ecstasy

  • Popolare perchè a basse dosi induce euforia, aumento del senso di autoconsapevolezza senza indurre effetti psicotici o distorsioni visive
  • E’ simile ad amfetamine e quindi ha azioni psicostimolanti e, a differenza con altri psicotomimetici, è frequente la comparsa di autosomministrazione-dipendenza fisica e ha effetti periferici marcati
  • Frequenti: nausea, appannamento visivo, panico
  • Sintomatologia da astinenza: insonnia, dolore muscolare, affaticamento, sonnolenza
  • Meccanismo d’azione: in parte simile a quello della cocaina (inibizione reuptake di serotonina)

Fonte: http://www.dsnm.univr.it/documenti/OccorrenzaIns/matdid/matdid427057.doc

Sito web da visitare: http://www.dsnm.univr.it/

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