Sostanze stimolanti e doping nello sport

Sostanze stimolanti e doping nello sport

 

 

 

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Sostanze stimolanti e doping nello sport

 

Doping

 

La parola doping deriva dall’ inglese (to dope) e letteralmente significa “drogare”.
Oggi come oggi, questo termine fa riferimento ad una pratica sportiva che ha lo scopo di migliorare illegalmente e pericolosamente le prestazioni di un atleta, o comunque di mettere il suo organismo nelle migliori condizioni di funzionamento per lo sport praticato. Ad esempio un podista avrà bisogno di molta resistenza, un BodyBuilder di mola massa e definizione, un PowerLifter di molta forza, e così via. Come sicuramente si sarà già compreso, esistono vari tipi e modi di doping, accompagnati da molte centinaia di sostanze chimiche farmaceutiche.

Le sostanze stimolanti e le loro applicazioni

 

Come prima forma di doping, si può catalogare lì uso di sostanze che stimolino l’ attività corporea (psicofisica) generale. Ci sono sostanze (ad esempio 3,4-metildiossi-N-metilamfetamina) che inibiscono il senso di fame, di sete e di fatica, esaltando le percezioni sensoriali e aumentando la forza e l’ aggressività.
Gli effetti collaterali di questi prodotti sono piuttosto pericolosi (possono anche creare danni permanenti) e comprendono: tachicardia, aumento della temperatura corporea (fino a 40-42°C), danni permanenti ai neuroni, lesioni celebrali (e relative conseguenze), stati confusionali, vertigini, nausea, vomito, epatite fulminante (nel caso le sostanze non siano pure ma dei fake), anoressia e via dicendo.
Questo tipo di doping è presente un po’ ovunque: ciclismo, podismo, calcio (famoso caso di Maratona) e in tutti quegli sport dove è richiesta una preparazione intensa e prolungata. Oltre all’ amfetamina sono doping anche la cocaina (e tutti i derivati dell’ eritroxylon coca e della cocaina stessa, come il crack), la morfina, l’ eroina, gli oppiacei, la detalamide dell’ acido lisergico (conosciuto come acido o trip o LSD) e in genre tutte quelle sostanze che agiscono sul sistema nervoso in generale, quindi tutte le droghe pesanti.

I diuretici

I diuretici sono sostanze in grado di indurre un bilancio nettamente negativo di acqua e soluti attraverso l'escrezione renale. Dal punto di vista clinico, i diuretici hanno rappresentato il più importante strumento terapeutico nel trattamento dell'ipertensione; inoltre si sono dimostrati utili in un vasto gruppo di malattie comprendenti l'ipercalcemia, il diabete insipido, la litiasi renale, l'insufficienza renale acuta e diverse intossicazioni da farmaci. 
I diuretici si dividono in sei gruppi. Nel culturismo, il loro utilizzo serve per rientrare in categoria i giorni della pesa e/o per eliminare l’acqua sottocutanea (manipolandoli opportunamente) senza eliminare l’acqua interna ai muscoli, che altrimenti apparirebbero piatti.

1) Diuretici osmotici: sono farmaci che vengono liberamente filtrati dal glomerulo, non vanno incontro a significativo riassorbimento o secrezione tubulare e sono farmacologicamente inerti, cioè non hanno specifici siti recettoriali, né interferiscono direttamente con alcun processo di trasporto attivo. Il maggior vantaggio di tali farmaci è rappresentato dal fatto che nell'insufficienza renale acuta sono i soli farmaci che abbiano conseguito qualche successo sia nell'invertire il processo patologico sia nell'accorciare la durata dell'oliguria. Il principale svantaggio e le complicazioni derivano dal fatto che essi hanno bisogno dell'escrezione renale; se non vengono prontamente escreti possono determinare una significativa espansione del volume intravascolare, a causa della loro azione di richiamo osmotico di acqua dal compartimento extravascolare. 

2) Inibitori dell'anidrasi carbonica: sono dei sulfonamidi che si dimostrano molto efficaci nell'inibire l'enzima anidrasi carbonica. Questi farmaci, assieme ai risparmiatori di potassio, sono i diuretici più deboli. La loro azione provoca un'alterazione del liquido extracellulare che riduce notevolmente l'ulteriore risposta diuretica. Questo è uno dei motivi per cui, quando è necessaria una diuresi prolungata, la somministrazione protratta di questi farmaci non è efficace. Elevate dosi di inibitori dell'anidrasi carbonica possono provocare torpore e parestesie. Un ulteriore potenziale problema derivante dall'uso di questi farmaci è l'aumentato rischio di formazioni di calcoli renali di calcio a causa della notevole inibizione della formazione di citrati urinari che essi provocano. Inoltre può essere indotta o aggravata un'encefalopatia epatica nei cirrotici, a causa della ridotta escrezione renale di ioni ammonio e, quindi, dell'aumentata concentrazione di ammoniaca renale trasportata nella circolazione sistemica (Acetazolamide). 

3) Organomercuriali: questo gruppo di diuretici è costituito da composti organici contenenti un legame carbonio-mercurio. La loro sede di azione è il tubulo prossimale, dove bloccano i sistemi enzimatici contenenti gruppi -SH che condizionano il trasporto degli ioni sodio (Na>SUP>1), ossia il loro riassorbimento attraverso la parete tubulare. Sono proprio questi sali rimasti nel tubulo a richiamare acqua per effetto osmotico e ad aumentare, quindi, il volume urinario. L'intossicazione acuta e cronica può essere la conseguenza dell'uso di tali farmaci in presenza di insufficienza renale o anche essere secondaria a prolungata somministrazione in presenza di una funzionalità renale relativamente normale. 

4) Diuretici sulfonamidici, tiazidici e non tiazidici: la principale sede d'azione di questi farmaci è la branca ascendente dell'ansa di Henle. I tiazidici sono in grado di inibire il riassorbimento attivo del cloro nel segmento suddetto. L'uso diffuso di questi farmaci ne testimonia i vantaggi. Sono efficaci per via orale, non provocano eccessiva diuresi e sono molto efficaci nell'ipertensione arteriosa

5) Diuretici dell'ansa: questi diuretici, estremamente potenti, vengono raggruppati insieme sulla base della loro notevole efficacia e dell'identica sede d'azione. Sono chimicamente differenti, sebbene i tre più frequentemente usati siano tutti acidi carbossilici complessi. Questi farmaci hanno effetto sia sul segmento diluente, cioè la branca corticale ascendente, sia sulla branca midollare ascendente, che è il segmento maggiormente responsabile del mantenimento dell'ipertonicità midollare. Tutti questi diuretici vengono rapidamente assorbiti dopo somministrazione orale, si legano per buona parte alle proteine plasmatiche, e vengono escreti prevalentemente per via renale, per filtrazione glomerulare ed escrezione tubulare, sebbene sia stata dimostrata una significativa escrezione epatica. Il maggior vantaggio dei diuretici dell'ansa è la loro potenza e la continua efficacia in tutte le condizioni metaboliche (uremia, alcalosi, acidosi, iponatremia). 

6) Diuretici risparmiatori di potassio: questi diuretici vengono raggruppati insieme sulla base della loro capacità di promuovere la diuresi senza una significativa kaliuresi. Sebbene la composizione degli elettroliti urinari che si osserva con tali farmaci sia simile, riguardo al meccanismo d'azione, essi rappresentano due gruppi distinti: a) antagonisti dell'aldosterone; b) risparmiatori di potassio (amiloride, ).

 

Gli AAS (androgeni/anabolizzanti steroidei)

Dal punto di vista chimico, basta sapere che per steroidi anabolizzanti si intendono farmaci che derivano dal testosterone con opportune manipolazioni, come togliere (nandrolone) o aggiungere gruppi metilici (es. metiltestosterone, bolasterone, metandrostenolone e via dicendo) ossidrilici (oxandrolone, mesterolone, oxabolone) spostamento di doppi legami (metandrostenolone, metenolone, boldenone), aggiunta di atomi di fluoro o cloro (fluossimesterone, clortestosterone, etc.) nell’ intento generale di mantenere effetti anabolizzanti con meno effetti androgeni. Spesso infatti, anche minime alterazioni della molecola portano a grossi cambiamenti dell’ effetto farmacologico. Come sappiamo, il metabolismo (specie la fase anabolica e catabolica) viene regolato appunto dai nostri ormoni endogeni. Queste sostanze svolgono anche altri compiti all’ interno dell’ organismo (si vedrà poi tra gli effetti collaterali). Lo scopo principale di questi farmaci (questa è la forma in cui si ritrovano, e vengono utilizzati per curare osteoporosi senile e iatrogena, ipogonadismo, impotenza, ecc) è quella di promuovere l’anabolismo proteico, pratica molto utile in sport come il bodybuilding e il powerlifting, in cui è richiesta o la prestanza fisico-estetica o la forza vera e propria. Non tutti gli ormoni (o meglio, i prodotti sintetico-farmaceutici) lavorano però alla stessa maniera. I sollevatori, ad esempio, necessitano di prodotti che non elevino il loro peso corporeo (per non andare fuori categoria) ma che dia loro forza e aggressività. Prodotti adatti per questo scopo sono l’Halotestin (fluoxymesterone), l’Anavar (oxandrolone), il Winstrol (stanozololo). Poi si possono fare degli abbinamenti: ad esempio, usando il Testoviron depot (testosterone enantato) si ha un ottimo aumento di forza e di aggressività, ma anche un repentino aumento di peso (vedremo poi le cause). Per evitare quindi quest’ultimo problema si possono abbinare diuretici come il Lasix (furosemide), oppure ormoni tiroidei che accelerano il metabolismo consentendo di bruciare i grassi, come il T3 (triiodiotironina). Questa pratica è chiamata stacking e sembra dare più risultati, anche se non ci sono prove scientifiche al riguardo. Un esempio, invece, di stacking per l’accumulo di massa muscolare può essere l’abbinamento di un androgeno come il testosterone, o il Dianabol (metandrostenolone, il mitico Arnold ne ingoiava a manciate) o l’Anadrol 50 (oxymetolone), ad un anabolizzante sistemico come il Deca-durabolin (nandrolone decanoato, a cui sono risultati positivi diversi atleti in questo periodo), o il Primobolan Depot (metenolone enantato), ecc. L’anabolizzante favorisce e incrementa la sintesi proteica, l’androgeno invece lavora gonfiando le cellule muscolari d’acqua e facilitando così l’ingresso dei macronutrienti, aumentando la forza e l’aggressività (consentendo di utilizzare pesi più elevati), ecc. Tutte le sostanze citate sono nelle liste doping e sono rilevabili dai test antidoping. E’ importante sottolineare che chimicamente un ormone ha un effetto sia androgeno che anabolizzante ed è impossibile separarli. L’unica cosa che si modifica, è la percentuale d’azione di uno o l’altro effetto nell’organismo (ad esempio, il nandrolone è 12 volte più anabolizzante del testosterone, quindi con una dose 12 volte inferiore si ha la stessa azione anabolizzante dell’ormone maschile, ma con una componente androgena trascurabile, la quale è la causa principale degli effetti secondari). Ovviamente, le dosi farmacoterapeutiche sono diverse dalle dosi doping: per fare un esempio, dal punto di vista terapeutico, il Testoviron Depot da 100mg va iniettato ogni 3-6 settimane, un bodybuilder invece inietta la stessa dose una volta alla settimana (e questo è solo il dosaggio per un novizio, alcuni professionisti iniettano anche 1500mg di testosterone enantato a settimana, cioè fanno una puntura da 250mg al giorno). Esistono anche ormoni non ancora rilevabili dai testo antidoping, questi sono il GH (growth hormone), l’insulina e l’IGF-1. Il GH è l’insulina vengono spesso abbinati insieme e hanno un effetto potentissimo all’interno dell’organismo (conferiscono un aumento di peso corporeo anche di 3-4kg alla settimana) ma con grossi compromessi. Il GH, infatti, causa inadeguata funzionalità tiroidea, acromegalia, deformazione (spesso asimmetrica) delle ossa, ingrossamento del cuore, gigantismo, morte, ingrossamento degli organi, diabete, discussa leucemia e tumore al pancreas, aumento della pressione sanguigna, nausea, vomito, cefalee, disturbi della vista, morbo della “mucca pazza” (se assunto GH umano di persone contaminate). Quest’ormone ancora non troppo conosciuto si occupa di moltissime funzioni all’interno dell’organismo, tra cui anche la crescita ossea tipica dell’età prepuberale, la crescita degli organi, la crescita dei peli e dei capelli, la regolazione del metabolismo, ecc. L’insulina, invece, è il più potente ormone anabolizzante presente all’interno dell’organismo. La sua funzione è quella di regolare il livello di glucosio nel sangue (e di promuovere l’anabolisi). E’ uno dei prodotti più pericolosi in quanto può provocare uno stato potenzialmente letale di ipoglicemia. Ecco i sintomi che indicano un inizio di ipoglicemia: fame, sonnolenza, visione offuscata, depressione, vertigini, sudorazione, palpitazione, tremore, inquietitudine, formicolio alle mani, piedi, labbra o lingua, mancanza di concentrazione, mal di testa, disturbi del sonno, ansietà, irritabilità, comportamento anormale, movimenti irregolari. Quando si è in presenza di qualcuno di questi sintomi, bisogna immediatamente consumare un pasto pieno di carboidrati. Se questo non avviene, lo stato di ipoglicemia può essere fatale.
L’IGF-1 (insulin-like growth factor) e il fattore di crescita insulino-simile e mima la funzione dell’insulina nell’organismo. Viene rilasciato dal fegato è ha un elevatissimo effetto nelle sintesi proteica. Infatti, il compito del GH è quello di stimolare il fegato a rilasciare IGF-1, che causa appunto la crescita muscolare. E’ un prodotto costosissimo (circa due milioni e mezzo per un grammo di prodotto) e non esiste alcuna terapia di utilizzo (si pensa in futuro all’uso nella distrofia muscolare). L’IGF-1, però, stimola anche la crescita degli organi interni (infatti molti BodyBuilders professionisti hanno il ventre piuttosto dilatato, a causa dell’uso di GH e IGF-1. Alcuni di questi sono Ronnie Coleman e Markus Ruhl). Qualcuno pensa che causi anche il cancro alla prostata, ma dagli studi fatti ci si è resi conto che non esiste una correlazione diretta.

Effetti Collaterali degli AAS

Benché i potenziali benefici derivanti dall'uso degli steroidi anabolizzanti rimangono discutibili l'effetto immediato ed a lungo termine é stato ben accertato. Gli steroidi anabolizzanti sono stati associati all'infarto del miocardio ed a malattie dell' emisfero cerebro-vascolare. Alcune affermazioni di atleti ritiratisi attività agonistica indirizzano l'abuso di steroidi anabolizzanti come causa della loro miocardiopatia. Altri comuni effetti dannosi coinvolgono il sistema epatico, endocrino, cardiovascolare, immunologico, riproduttivo e psicologico.

Cambiamenti nella pelle:

La pelle è il più esteso organo del corpo umano ed è l’ area più sensibile agli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti, specialmente per le donne. Il più apparente effetto collaterale è la dilatazione dei pori della pelle, che la rende ruvida. Questo è molto più evidente nelle donne che usando androgeni perché hanno la pelle molto più liscia di quella degli uomini. Questo processo è chiamato virilizzazione ed è irreversibile. Un’ altro grosso problema è l’ acne. Nel caso sia già presente, la situazione può peggiorare, nel caso invece sia assente, si può verificare la rievocazione. Comunque le donne sono molto più predisposte rispetto agli uomini. La crescita troppo rapida di massa muscolare può dare luogo a smagliature di entità più o meno grave (anche su bicipiti, tricipiti, dorsali e ascelle).

 

 

Calvizia e ipertrofia prostatica:

Lo steroide, di per se, non causa la perdita dei capelli, ma ne accelera il decorso. Quando si usano gli androgeni (testosterone e i suoi derivati, ad esempio) una parte del prodotto viene convertito dall’ enzima 5-alfa-reduttasi in deidrotestosterone. Nei bulbi capilliferi si sono dei recettori (più o meno, questo dipende dalla gentica) sensibili a questo ormone. Quando si lega a questi recettori, il bulbo si rimpicciolisce e cade.  Anche questo effetto secondario è irreversibile. Questa stessa reazione chimica può portare all’ ingrossamento della prostata causando difficoltà ad urinare, e dolo. In alcuni casi, se vi è già presente un cancro al suddetto organo, questi farmaci ne accelerano disastrosamente il decorso.

Psiche:

Con l’ uso di alte dosi di anabolizzanti/androgeni (soprattutto in questi ultimi), donne e uomini possono sviluppare comportamenti aggressivi. Da un certo punto di vista, può rappresentare un vantaggio, visto che se questa rabbia viene sfogata durante il WO (work-out), quest’ ultimo sarà certamente più produttivo. E’ stato comunque provato, che questo comportamento fa più male che bene. Si perde l’ amichevolezza, il controllo di se stessi, si diviene maldestri, senza contare che si rischia lo strappo di tendini e muscoli, poiché è difficile controllarsi. Non solo, dopo un ciclo di steroidi si ha l’ effetto opposto: depressione, la quale può aumentare in presenza di un elevato livello di estrogeni (ormoni femminili) nell’ organismo dell’ uomo.

Femminilizzazione (negli uomini):

Eccessivi livelli di testosterone vengono convertiti dall’ organismo in estrogeni, i principali gruppi di ormoni femminili. Questo ha diverse conseguenze all’ interno dell’ organismo maschile (vedremo in seguito). Innanzitutto aumenta la facilità con cui si può accumulare grasso, si rischia la ginecomastia e si subisce la ritenzione
idro-salina, la quale può portare ad aumenti di pressione, quindi cefalee. Inoltre l’ estradiolo ha un forte effetto inibivo sulle gonadi, nel nel senso che riduce la produzione propria di testosterone. Per fortuna questi effetti sono reversibili (tranne la ginecomastia, sulla quale si interviene chirurgicamente). Un farmaco antiestrogeno (come il Nolvadex, Proviron, Teslac, ecc…) possono evitare o limitare l’ insorgenza di questi effetti, che sono i più temuti da noi BodyBuilders.

 

Mascolinizzazione (nelle donne):

La mascolinizzazione è l’ assunzione di caratteri tipicamente maschili da parte di un organismo femminile. Comprende vari effetti, come l’ irsutismo (comparsa di peluria sul viso e sul corpo), approfondimento della voce, ipertrofia clitoridea, irregolarità mestruali, acne, aumento della libido, perdita dei capelli, ansietà, depressione, aumento dell’ aggressività, modificazioni cutanee. La maggior parte di questi effetti sono irreversibili, fatali per la femminilità di una donna. Questi sintomi sono solitamente derivati dall'uso di androgeni nelle donne, ma la sensibilità varia da persona a persona.
Problemi Cardiovascolari:
Il rischio di problemi cardiaci aumenta con l’ uso di anabolizzanti androgeni steroidi (AAS). Innanzitutto, si verifica un aumento del colesterolo aumentano di spessore le pareti delle arterie. Ormoni come il GH (growth hormone, ormone della crescita) possono addirittura provocare ipertrofia cardiaca (aumento della massa e del volume del cuore) il che è molto pericoloso, e collegato a misteriose morti per arresto cardiaco di BodyBuilders. Ci sono comunque altri fattori che rendono la vita difficile al cuore, per esempio l’ aumento di pressione, il rapido aumento di peso, lo stress. Dopo il ciclo di steroidi, i livelli di colesterolo tornano normali.
Ginecomastia:
Come accennato prima, la ginecomastia è un’ ingrossamento anormale dell’ area del capezzolo (o dei capezzoli, può essere uni o bilaterale). E’, in pratica, l’ ipertrofia del tessuto mammario del maschio, e si manifesta come delle placche nella zona del capezzolo. Come già detto, è dovuta ad un eccessivo livello di estrogeni nell’ uomo. E’ irreversibile e si può intervenire solo chirurgicamente o con pericolosissime terapie. Eì però possibile prevenirla, assumendo farmaci antiestrogeni come il Nolvadex.
Blocco della Crescita:
L’ assunzione di anabolizzanti androgeni steroidei in età prepuberale, può causare la prematura saldatura delle epifisi ossee, quelle parti dell’ osso che si allungano durante la crescita dell’ individuo determinandone l’ altezza finale. I farmaci hanno un’ elevata capacità di fissare il calcio nelle ossa. Le conseguenze di questo, è l’ impossibilità per l’ individuo di raggiungere il suo massimo potenziale genetico in altezza.

 

Emicrania:
Molti steroidi causano ritenzione dei liquidi. La ritenzioni di liquidi causa un aumento della pressione sanguigna che a sua volta causa dolori di testa. Si può combattere questo problema in duo modi: o assumendo dell’ aspirina, o assumendo dei diuretici (sconsigliato per via dei numerosi effetti collaterali che questi farmaci comportano).
Compromissione della funzionalità renale:
I reni, sono organi delicati che si affaticano molto nel filtrare i metabolici dei farmaci assunti (specie se i prodotti sono acquistati al mercato nero e presentano impurità). Disordini renali possono manifestarsi sotto forma di edemi, dolori dietro la schiena, urina di colore scuro, ingrossamento degli organi in questione, febbre, coliche renali.
Compromissione delle funzionalità epatica:
L’ uso di steroidi orali (non tutti per fortuna) può compromettere la funzionalità epatica e indurre danni al fegato e, nei casi più gravi, anche il cancro. Il problema più riscontrato (nonché il più pericoloso) è la pelosi epatica: all’ interno dell’ organo si formano sacche piene di sangue che, in caso di frattura, possono dar vita ad una emorragia fatale. Ogni volta che la molecola di un determinato principio attio ha subito l’ alchilazione alla posizione 17-alfa, è tossica per il fegato. Quest’ operazione viene effettuata perché il principio attivo si degraderebbe troppo in fretta, necessitando così di alte dosi di medicinale.
Compromissione del sistema immunitario:
L’ assunzione degli steroidi abbassa le difese immunitarie dell’ organismo. Infatti è molto comune ammalarsi durante un ciclo di steroidi, o comunque prendere un raffreddore o dei virus gastrici, soprattutto se la sostanza iniettata non è perfettamente sterile.
Impotenza:
Durante l’ assunzione di steroidi (specie androgeni), la funzionalità sessuale si eleva tantissimo (aumento della libido, aumento del volume eiaculatorio, della frequenza di erezioni, ecc..). Al termine del trattamento però, la produzione endogena di testosterone è soppressa, quindi ci si ritrova con il problema opposto (atrofia testicolare, impotenza, calo del desiderio sessuale, tutti chiaramenti reversibili). In questa fase i BodyBuilders usano riattivatori e gonadotropine.

 

Aumento di pressione:
Non ci sono sintomi chiari per determinare lo stato della pressione in caso sia troppo elevata. Generalmente i sintomi più comuni sono mal di testa, problemi di vista, difficoltà a respirare, insonnia. L'aumento di pressione è indotta dalla ritenzione idrosalina accompagnata da un rapido aumento di peso.
Dolori di stomaco
Gli steroidi orali (in particolare Anapolon, Stenox, Primobolan, Winstrol, Dianabol) possono portare dolori gastrointestinali e in casi più rari nausea, diarrea, vomito. Questo può essere evitato assumendo gli steroidi contemporaneamente ai pasti.

Le varie tecniche di doping negli sport di resistenza

Come già accennato prima, oltre all’uso di sostanze stimolanti, negli sport di resistenza esistono altre pratiche interessanti. Queste pratiche sono tutte basate su un unico intento: aumentare la concentrazione dei globuli rossi nel sangue.
Assunzione di EPO (eritroproietina)
L’EPO è un farmaco (come gli altri, del resto) che induce un aumento del numero dei globuli rossi nel sangue. Pantani sembra essere risultato positivo a questo farmaco, infatti il suo ematocrito (questo è il nome della concentrazione dei globuli rossi nel sangue) era risultato significativamente oltre 50, che è il limite massimo. Gli effetti collaterali, comprendono principalmente il rischio di formazione di trombi nei vasi sanguigni, con rischio di morte, o di danni cerebrali permanenti. Un dottore disse:”L’EPO rende il sangue denso come salsa di pomodoro!”. Ovviamente lo sforzo che il cuore compie per pompare un simile flusso sanguigno è enorme. Si possono quindi avere deformazioni e danni alle valvole tricuspidi, semilunari e mitrale del cuore. Si rischia inoltre il collasso cardiocircolatorio, dovuto all’eccessivo sforzo. Esistono altre due pratiche, per elevare i livelli dell’ematocrito: gli effetti collaterali sono analoghi.
L’autoemotrasfusione
Con questa pratica, nell’atleta viene iniettato il proprio sangue avente livelli di ematocrito elevati. Per elevare questi livelli, si ricorre al training in alta montagna. Essendo l’aria di alta montagna più rarefatta, per fornire prestazioni ottimali l’organismo aumenta e adatta da se i livelli di ematocrito (portandoli significativamente fuori norma). Dopo un certo periodo di tempo (in cui è avvenuta la saturazione dei globuli rossi nel sangue) il sangue viene estratto e conservato. Al momento della gara (circa 48 ore prima) viene appunto reiniettato favorendo notevolmente le prestazioni.

 

La flebo di azoto
L’ultimo ritrovato di casa doping è appunto la flebo di azoto notturna. L’atleta, prima di addormentarsi, si collega a questa flebo e l’azoto agisce esattamente come l’EPO, elevando lentamente nel corso della notte il livello di globuli rossi. Una sofisticata apparecchiatura emette un bip durante la notte se l’ematocrito è divenuto troppo elevato e pericoloso. Al bip, l’atleta dovrebbe svegliarsi e immediatamente mettersi a correre su un tapis roulant, per smaltire la densità in eccesso. Se l’atleta non dovesse svegliarsi beh, non si sveglierà mai più. Questa è la pratica più pericolosa ed efficace.

Il doping negli sport innocui
Sebbene possa sembrare motivo di scherno e derisione, in alcuni sport apparentemente tranquilli viene praticato il doping. Si sta parlando di sport come il tiro con l’arco o le freccette. In questo caso, non si richiede una prestazione sportiva, ma mentale. Non solo, la normale attività dell’organismo può diventare d’ingombro se si vuole riuscire a scagliare una freccia con estrema precisione. Qui entrano in gioco delle sostanze che si chiamano beta-bloccanti. Questi farmaci non fanno altro che ridurre il numero di battiti cardiaci, facendo provare all’atleta un senso di completa tranquillità e rilassatezza, indispensabile per la riuscita di un tiro con un arco. Il numero di battiti al minuto può ridursi addirittura fino a 30. Come si può immaginare, la pratica in questione mette in serio pericolo la vita del suo praticante, in quanto il cuore potrebbe non battere più a sufficienza, portando inevitabilmente e irreversibilmente al collasso cardiocircolatorio.

Una strana forma di doping nel bodybuilding

L’iniezione di Synthol
Ultimamente si è diffusa tantissimo in America (e sta prendendo piede anche in Italia) una forma particolare di doping: l’iniezione di Synthol. Questo prodotto è venduto in America senza prescrizione ed è un olio per uso topico. L’utilità di questo prodotto è quella di migliorare dei gruppi muscolari carenti prima di una gara, “gonfiandoli”. Questa pratica è limitata solo a gruppi muscolari di piccola entità, come bicipiti, tricipiti, polpacci, vasto mediale, retto femorale. In altre parole, si aspirano 3cc di Synthol con una siringa e si iniettano nel muscolo interessato. Quello che ne deriva è lo “spanciamento” del muscolo, ovvero la dilatazione per effetto pump (si esatto, proprio come quando si gonfia una gomma della macchina). Questa pratica però ha notevolissimi svantaggi. Innanzi tutto è pericolosissima, poiché se l’olio iniettato entra in un vaso sanguigno, si può o morire di embolia oleosa (la stessa cosa può accadere con gli AAS iniettabili) o possono verificarsi danni permanenti al cervello. Poi l’effetto è temporaneo: dopo circa 2-3 mesi, il muscolo ritorna come era inizialmente ma l’olio non è andato via, si è solo spostato! In altre parole, dopo l’iniezione, circola per mesi, forse per anni quest’olio nell’organismo, senza sapere che effetti a lungo termine possa dare (senza contare che per il fegato è un grosso sforzo metabolizzare tutto quell’olio). Esistono altre due tecniche simili.
L’iniezione di Esiclene
Esiclene è il nome farmaceutico di un anabolizzante (formebolone) che conferisce una scarsa spinta anabolica per un bodybuilder. Viene però utilizzato in un altro modo. Lo si utilizza facendo delle microiniezioni localizzate, che causano nel muscolo (il prodotto, ovviamente) una reazione infiammatoria. Il muscolo si gonfia così di liquidi provenienti dal sistema linfatico. Questo procedimento è piuttosto doloroso (infatti con l’Esiclene iniettabile viene spesso abbinata la lidocaina, un antidolorifico) e dura solo 4-5 giorni, però può essere utile per migliorare un muscolo prima di una gara.
L’iniezione di PGF-2
Il PGF-2 è una prostaglandina che è prodotta dai muscoli e ha i recettori proprio in questi. Viene usata per indurre e regolarizzare il calore nelle vacche da riproduzione, dilata l’utero e regolarizza le contrazioni. Esisteva anche per uso umano come abortivo. Questo prodotto funziona in due modi: se iniettato nel muscolo favorisce l’ipertrofia del muscolo, facendolo crescere. La crescita che ne deriva non è temporanea, bensì è vero tessuto muscolare. In America hanno sperimentato l’abbinamento IGF-1 e PGF-2 senza l’allenamento con i pesi. Risultato? I muscoli crescevano da soli!!! Quindi in futuro basterà uno stack del genere per avere un bel fisico, senza bisogno di andare in palestra (assurdo). L’altra funzionalità del PGF-2 è la sua azione necrotica localizzata sugli adipociti (in pratica, consente di smaltire grasso in modo localizzato). Fin qui, tutto è bello, ma gli effetti secondari comprendono comprendono brividi, sudorazione, diarrea, crampi forti allo stomaco e all'intestino, tosse insistente, dolore nel muscolo iniettato per circa 2 ore, sensibilizzazione dei capezzoli, restrizione momentanea della zona del capezzolo, raramente indolensimento di mani e piedi e percezione amara dei sapori, possibile restrizione dei bronchi. Per evitare gli effetti collaterali nel caso diventino troppo acuti, è sufficiente prendere un'aspirina, la quale però riduce anche gli effetti che interessano ai culturisti.

Farmaci
Humalog
L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas che regola i livelli di glucosio nel sangue, viene infatti utilizzata nel trattamento del diabete. Recentemente, è diventata molto popolare tra gli atleti per le sue proprietà anaboliche.
Non tutti i tipi di insulina vengono utilizzati. Infatti, quelli a lunga durata, sono pericolosissimi in quanto posso indurre uno stato potenzialmente letale di ipoglicemia. Ecco i sintomi che indicano un inizio di ipoglicemia: fame, sonnolenza, visione offuscata, depressione, vertigini, sudorazione, palpitazione, tremore, inquietitudine, formicolio alle mani, piedi, labbra o lingua, mancanza di concentrazione, mal di testa, disturbi del sonno, ansietà, irritabilità, comportamento anormale, movimenti irregolari. Quando si è in presenza di qualcuno di questi sintomi, bisogna immediatamente consumare un pasto pieno di corboidrati. Se questo non avviene, lo stato di ipoglicemia può essere fatale.
Solitamente l'insulina è iniettata sotto pelle nell'addome, ma alcuni bodybuilder usano iniettarla anche nei tricipiti o nel quadricipite per ottenere un rilascio più veloce.
Molti atleti portano l'insulina con loro in palestra. Andrebbe conservata in frigo, ma è sufficiente non tenerla vicino delle fonti di calore. Dopo l'iniezione, entro 50 minuti, va consumato un beverone di carboidrati e, successivamente, un beverone proteico. Bisogna consumare almeno 10g di carboidrati per ogni UI di insulina iniettata. Molti usano anche la creatina poichè l'insulina ne aumenta lo stoccaggio nelle cellule muscolari.
Qualcuno si sente assonnato dopo l'iniezione di insulina: è sintomo che vanno consumati più carboidrati. Evitare di dormire quando si è sicuri che il picco di insulina raggiunga il massimo proprio nel sonno. Ad esempio, lo Humulin rimane attiva per 4 ore circa con un picco di 2 ore. Quindi, dopo l'iniezione bisogna esser sicuri di rimanere svegli per almeno 4 ore.

Testosterone
Il Testosterone enantato è un estere del testosterone naturale. Esso è responsabile del normale sviluppo delle caratteristiche sessuali nel maschio. Nell'uomo è generalmente usato nel trattamento di ipogonadismo e altre patologie. Il testo enantato è uno steroide ad azione prolungata, i suoi effetti si possono sentire per 10 o più giorni, ma generalmente viene comunque iniettato una volta a settimana per l'uso culturistico. Il testosterone ha una forte componente androgena ed altrettanto forte componente anabolica. Questo fa si che lo steroide permetta un rapido aumento di massa, di cui una buona parte è acqua, in quanto il testo causa ritenzione idrica. Un grosso problema dovuto all'assunzione di testosterone è l'alta conversione in estrogeni della sostanza, causando tutti quei problemi tipici in una donna: ritenzione di liquidi, accumulo di grassi, ginecomastia. Inoltre, può dare senso di forza ed euforia, aumento della libido, oligospermia, atrofia testicolare, ipogonadismo, prostatite, caduta dei capelli, aumento di globuli rossi nel sangue.

 

Testovis
Il testosterone propionato, dopo quello cipionato e quello enantato, è il terzo estere del testosterone iniettabile che necessità di essere descritto in dettaglio. Diversamente dai testosteroni cipionato ed enantato molto diffusi e conosciuti, quest'ultimo è un poco meno noto. E' usato raramente nel BodyBuilding, PowerLifting, ma non perchè non funziona, anzi, in certe occasioni ha una funzionalità superiore rispetto agli altri testosteroni.
La principale differenza tra i tre testosteroni già citati, è la durata dell'effetto: rispetto agli altri testosteroni, il propionato dura di meno nell'organismo, circa 2-3 giorni. Il testosterone propionato, però causa una ritenzione idrica inferiore rispetto gli altri testosteroni; a soli due giorni dall'assunzione gli atleti riportano aumento dell'energia, dell'appetito, un buon pump e un leggero aumento di forza.. Questo farmaco, offre due opzioni: innanzi tutto, dato che il Testovis agisce velocissimo (tanto velocemente viene smaltito, altrettanto velocemente entra in circolo), quindi un atleta potrebbe rendere più efficacie il ciclo di steroidi iniettando sia il testosterone propionato che il testosterone enantato. In questo modo, quando l'azione del primo decresce dopo qualche giorno, parte l'azione del testosterone a deposito, e non sono necessarie altre iniezioni di testovis. Questo è un trattamento utile, quando si usa l'Anadrol 50, ad esempio: poichè dopo l'uso di tale farmaco, comincia una profonda fase di down, con questo stack si può continuare a mantenere alto il livello degli androgeni. 
L'uso del propionato è comodo per le donne in quanto, se usato correttamente, gli effetti di mascolinizzazione posso essere evitati facilmente. Il trucco sta nell'allungare l'intervallo di tempo delle iniezioni, non dando così l'opportunità all'organismo di accumulare gli androgeni. La durata dell'assunzione non deve superare le 8-10 settimane e può essere supplementata con l'assunzione di un anabolizzante. Gli effetti collaterali del testosterone propionato sono solitamente meno incidenti e meno frequenti degli altri testosteroni: la ragione sta nel fatto che una dose settimanale di propionato è molto inferiore a quella dei comuni testosteroni a deposito (ad esempio la ginecomastia). Però il propionato ha una forte influenza sull'asse ipotalamico / ipofisiario testicolare, quindi è necessaria l'assunzione di riattivatori o gonadotropine. Problemi al fegato sono minimi se non nulli. Il problema degli atleti è l'essere restii a fare troppe punture nell'arco di una settimana.

 

 

Glossario:

  • 1RM: massimale.
  • Androgeno: principali gruppi di ormoni maschili.
  • Estrogeno: principali gruppi di ormoni femminili.
  • GH: ormone della crescita.
  • Humalog: insulina, è un ormone prodotto dal pancreas, ultimamente diventato popolare grazie alle sue proprietà anaboliche.
  • Libido: desiderio sessuale.
  • Massimale: massimo carico, col quale si riesce ad eseguire solo una ripetizione.
  • Testosterone: ormone maschile.

 

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