Salti

Salti

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Salti

 

FORZA RAPIDA

 

SARGEANT

DENOMINAZIONE  :         SARGEANT   

STANDARDIZZAZIONE    SARGEANT

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Palestra

Fra la costellazione dei test da campo per la forza rapida degli arti inferiori questo test è quello più indicato per coloro che svolgono il loro lavoro in palestra in quanto coniuga ottimamente una discreta rapidità di effettuazione, alla validità come indicatore e se effettuato con il massimo rigore di controllo anche una ottima attendibilità.
Materiale

  • Un muro con zona centimetrata.
  • Magnesia

Descrizione
Il ragazzo viene posto in piedi con il fianco ad una distanza di circa un palmo dal muro.
Viene rilevata l'altezza massima a braccio completamente disteso verticalmente ( AE - altezza in estensione ).
Il ragazzo dopo essersi dato un po' di magnesia sulle dita effettua un salto verticale cercando di toccare il muro il più in alto possibile (AM).
Raccomandare al ragazzo :

  • L'esplosività dell'azione.
  • La verticalità del salto.
  • L'estensione completa e verticale del braccio e della mano.

Nell'effettuazione del salto è consentito :

  • Aiutarsi con l'azione delle braccia.
  • Compiere delle oscillazione delle braccia e molleggio delle gambe prima del salto.

è invece proibito :

  • Spostare i piedi prima dell'effettuazione del salto.
  • Compiere un presaltello.



Comportamento dei rilevatori
L'ideale è avere due rilevatori
1° Rilevatore

  • Esegue la premisurazione (AE)
  • Consiglia il ragazzo
  • Controlla che il ragazzo non sposti i piedi o faccia il presalto.

2° rilevatore

  • Valuta l'altezza raggiunta  AM, esegue la differenza e la registra.

Nel caso le altezze raggiunte siano vicine ai tre metri e non si disponga di magnesia è bene che il 2° rilevatore si ponga in piedi su di un piano rialzato in modo che i suoi occhi siano il più vicino possibile all'altezza del punto di arrivo.
Misurazione
Viene rilevata la differenza fra l'altezza raggiunta e la premisurazione ( E = AM - AE ).
Si registra la migliore delle 3 prove effettuate.
Osservazioni

  • Far ripetere una prova in caso di errore sulla verticalità dell'azione.
  • Non considerare valida la misura ottenuta con caricamenti (spostamenti o presalti ) non
  • consentiti.
  • Per ridurre i tempi e facilitare il soggetto dal punto di vista nervoso far eseguire le tre prove di seguito allo stesso soggetto.
ABALAKOV

 

DENOMINAZIONE  :         ABALAKOV   

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CONICAS

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Palestra
Materiale

  • Apposito apparecchio per la misurazione.
  • Cerchio di 80 cm di diametro disegnato per terra.

Descrizione
Posizione di partenza del soggetto

  • Cinghia alla vita nastro misuratore che passa nella fessura dell'apparecchio
  • Posizione eretta all'interno del cerchio, piedi leggermente divaricati, gambe tese e braccia distese lungo il corpo
  • Sguardo in avanti

Non appena sussistono queste condizioni il nastro misuratore viene stirato e viene eseguita
la lettura della premisurazione.
Al via il soggetto piega le gambe ed esegue un salto in alto aiutandosi con l'azione delle braccia, ricadendo all'interno del cerchio disegnato.

Comportamento dei rilevatori

  • Controllano la precisione della posizione di partenza ed effettuano la premisurazione (MI).
  • Controllano la posizione dritta del busto durante la fase di volo del salto.
  • Tengono fermo con un piede l'apparecchio che se non è fissato a terra potrebbe muoversi
  • Controllano che nella ricaduta i piedi siano all'interno del cerchio

Misurazione

  • Si rileva la misura finale (ME) eseguendo la differenza  E = MF - MI
  • Si registra la migliore di 3 prove

Osservazioni
Far ripetere la prova nel caso il soggetto fletta il busto in avanti durante la fase aerea od esca dal cerchio.

SALTO IN LUNGO DA FERMO

 

DENOMINAZIONE  :         LUNGO D.F.  

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CONICAS

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Pedana salto in lungo
Materiale

  • Decametro.
  • Picchetto.
  • Rastrello per la sabbia.

Descrizione
Il soggetto si pone in posizione eretta, piedi leggermente divaricati con la punta dietro la linea di partenza.
Con leggere oscillazioni, si prepara al salto piegando le gambe e portando le braccia indietro.
Quindi salta slanciando le braccia in avanti e ricadendo più lontano possibile a piedi pari.
E' consentito :

  • Fare delle oscillazioni con le braccia e dei molleggi con le gambe.
  • Appoggiare le mani od altra parte del corpo sulla sabbia nell'atterraggio.

Non deve essere permesso :

  • Spostare i piedi od effettuare un presalto nella fase di caricamento.

Misurazione
Viene misurata la distanza fra la linea di partenza e l'impronta ad essa più vicina lasciata dal
soggetto. Effettuare 3 prove e registrare la migliore.
Osservazioni
Se il ragazzo cade indietro troppo marcatamente fare ripetere la prova.
Spianare bene la sabbia senza creare buche o dislivelli.
Effettuare alcuni salti di prova.

TRIPLO DA FERMO

 

DENOMINAZIONE  :         TRIPLO D.F.  

STANDARDIZZAZIONE    ATLETICA LEGGERA

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Pedana salto in lungo
Materiale

  • Decametro.
  • Picchetto.
  • Rastrello per la sabbia.

Descrizione
l soggetto si pone con i piedi paralleli dietro la linea di partenza.
La distanza della linea di partenza dal bordo della buca dipende, ovviamente dalle potenzialità
dell'allievo.
Vengono eseguiti tre balzi verso la sabbia alternando il piede di appoggio e riunendo i piedi al
momento dell'arrivo in sabbia.
Come per il lungo da fermo è consentito :

  • Fare delle oscillazioni con le braccia e dei molleggi con le gambe.
  • Appoggiare le mani od altra parte del corpo sulla sabbia nell'atterraggio.

Non deve essere permesso :

  • Spostare i piedi od effettuare un presalto nella fase di partenza.

Misurazione
Viene misurata la distanza fra la linea di partenza e l'impronta ad essa più vicina lasciata dal
soggetto. Effettuare 3 prove e registrare la migliore.
Osservazioni
Se il ragazzo cade indietro troppo marcatamente fare ripetere la prova.
Spianare bene la sabbia senza creare buche o dislivelli.

QUINTUPLO A PIEDI PARI

 

DENOMINAZIONE  :         QUINTUP. PP

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CONICAS

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Palestra
Materiale

  • Doppio decametro.
  • Gesso.

Descrizione
Il soggetto si pone in posizione eretta con la punta dei piedi dietro la linea di partenza (piedi leggermente divaricati). Dopo un leggero piegamento sulle gambe effettua 5 salti in successione continua (come nel salto a rana), senza soste tra i salti e senza piegare troppo le gambe e con spinta simultanea dei piedi.
Comportamento dei rilevatori
Si accertano della correttezza dell'esecuzione e segnano con il gesso il punto di contatto dei talloni con il terreno al quinto salto.
Misurazione
Misurare con un doppio decametro la distanza tra la linea di partenza e la parte più prossima ad essa raggiunta con i piedi dopo 5 salti.
Effettuare tre prove registrando la migliore.
Osservazioni
Effettuare diverse prove nel riscaldamento.
Far ripetere la prova se il soggetto cade all'indietro nell'ultimo salto, se si ferma o perde l'equilibrio durante l’esecuzione dei balzi.

LANCI DORSALI

 

Fanno parte di questa categoria tre test di cui sotto riportiamo la denominazione ed il tipo di attrezzo utilizzato nel lancio.

DENOMINAZIONE

ATRREZZO

PALLONE DIE

Pallone standard da basket

PALLA D. 2K

Palla medica da 2 kg.

PALLA D. 3K

Palla medica da 3 kg.

 

 

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CONICAS MODIFICATO

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Qualsiasi ambiente
Materiale

  • Una palla medica del peso specificato.
  • Doppio decametro.
  • Picchetto
  • Linea di lancio.

Descrizione
Il soggetto si pone con i talloni appena dietro la linea di lancio, le spalle rivolte alla direzione di lancio, gambe leggermente divaricate la palla tenuta fra le mani.
Effettuando una leggera flessione del busto in avanti e un piegamento sulle gambe effettua un
lancio all'indietro sopra la testa.
E' consentito :

  • Spostare i piedi dopo il lancio.
  • Lanciare saltando indietro.
  • Oscillare le braccia e molleggiare sulle gambe prima del lancio.

Non è permesso :

  • Spostare i piedi prima del lancio.

Misurazione
Viene rilevata la misura dalla linea di lancio al punto più vicino di caduta della palla.
Vengono effettuate 3 prove con la registrazione della migliore.
Osservazioni
Eseguire con esercitazione individuale od a coppie diversi lanci di prova.

LANCIO AVANTI CON PALLA MEDICA

 

DENOMINAZIONE  :         PALLA AV 2K

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CONICAS

Capacità motoria dominante: Forza rapida
Impianto consigliato:              Qualsiasi ambiente
Materiale

  • Una palla medica del peso specificato.
  • Doppio decametro.
  • Picchetto
  • Linea di lancio.

Descrizione
Il soggetto, fermo fronte alla direzione di lancio e con entrambi i piedi a terra, effettua un lancio della palla da sopra la testa.
E' consentito spostare i piedi dopo il lancio.
Non deve essere consentito spostare i piedi prima del lancio.
Misurazione
Viene rilevata la misura dalla linea di lancio al punto più vicino di caduta della palla.
Vengono effettuate 3 prove con la registrazione della migliore.
Osservazioni
Eseguire con esercitazione individuale od a coppie diversi lanci di prova.

LANCIO PALLA AVANTI  DA SEDUTO

 

DENOMINAZIONE:           PAL. AV. SED.

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CAGLIARI MODIFICATO (A. Donati e coll.)

Capacità motorie dominanti:  Forza rapida arti superiori
Impianto consigliato:              Palestra
Materiale

  • 3 palloni standard da basket.
  • Sedia senza braccioli di altezza adeguata.
  • Doppio decametro.

Descrizione
Il decametro viene steso per terra con lo zero corrispondente alla proiezione sul terreno della parte interna della sedia.
Il soggetto seduto con il tronco appoggiato allo schienale, prende il pallone da basket con due mani e lo lancia dal petto in avanti il più lontano possibile senza staccare le spalle dallo schienale.

Misurazione
Dalla proiezione sul pavimento della parte interna dello schienale al punto di arrivo.
Si effettuano tre prove in successione facendole seguire immediatamente dalla prova di lancio al 50 % nel caso si voglia effettuare anche il test di differenziazione dinamica.
Si registra la migliore delle 3 prove

 
LANCIO PALLA DIETRO DA SEDUTO

 

DENOMINAZIONE:           PAL. DI. SED.

STANDARDIZZAZIONE    RICERCA CAGLIARI MODIFICATO (A. Donati e coll.)

Capacità motorie dominanti:  Forza rapida arti superiori
Impianto consigliato:              Palestra
Materiale

  • 3 palloni standard da basket.
  • Sedia senza braccioli di altezza adeguata.
  • Doppio decametro.

Descrizione
Il decametro viene steso per terra con lo zero corrispondente alla proiezione sul terreno della parte interna della sedia.
Il soggetto, seduto con il tronco completamente appoggiato allo schienale, prende il pallone con due mani e lo lancia indietro, sopra la testa, il più lontano possibile.
Misurazione
Dalla proiezione sul pavimento della parte interna dello schienale al punto di arrivo.
Si effettuano tre prove in successione facendole seguire immediatamente dalla prova di lancio al 50 % nel caso si voglia effettuare anche il test di differenziazione dinamica.
Si registra la migliore delle 3 prove

LANCIO PALLINA 150 GRAMMI

 

DENOMINAZIONE:           PALLINA 150

STANDARDIZZAZIONE    F.I.D.A.L.

Capacità motorie dominanti:  Forza rapida – Coordinazione
Impianto consigliato:              Pedana giavellotto
Materiale

  • Pallina da 150 grammi
  • Rotella metrica da 100 o 50 metri

Descrizione
Il test viene eseguito come la gara di lancio della pallina.
L’atleta effettua una rincorsa libera che termina con un’azione tecnica simile al lancio del giavellotto.
Nessuna parte del corpo deve superare la linea limite dalla quale viene effettuata la misurazione.
Misurazione            Si effettuano 3 prove con registrazione della migliore al centimetro.
Osservazioni           Far effettuare alcuni lanci di prova.

TEST CON LA PEDANA DI C. BOSCO (ERGOGOJUMP)

 

A partire dagli anni ’80 hanno avuto larga diffusione i frutti del lavoro di C. Bosco sulle metodologie di allenamento e controllo della forza degli arti inferiori nelle sue varie espressioni.
I sistemi e le strumentazioni utilizzate si sono imposte all’attenzione del mondo sportivo e sono state utilizzate non solo per test di controllo nell’alto livello, ma spesso anche da tecnici ed allenatori di base sufficientemente interessati ad un controllo dei processi di allenamento più scientifico.

Lo strumento di base dei metodi di C. Bosco per la valutazione della forza rapida degli arti inferiori è costituito dall’Ergojump Fiber Counter.
Tale strumento è costituito da una pedana a conduttanza collegata ad un processore Psion, e consente di effettuare test con indicazioni sulle svariate espressioni di forza degli arti inferiori (Forza esplosiva, Reattivo-balistica, resistenza alla forza rapida etc) e, tramite un modello biomeccanico convalidato scientificamente, di effettuare delle stime automatiche sulla percentuale delle fibre veloci (FT) di tali gruppi muscolari.
Sull’uso dell’ergojump nelle diverse prove si rimanda alla istruzioni consegnate dalla ditta assieme allo strumento, limitandoci alla standardizzazione dell’esecuzione delle prove stesse. 

SQUAT JUMP

 

DENOMINAZIONE  :         SJ  BOSCO
STANDARDIZZAZIONE    C.BOSCO
Capacità motoria dominante: Forza esplosiva arti inferiori
Impianto consigliato :            Palestra
Materiale

  • Ergojump
  • Tappetino antisdruciolo

Descrizione
Il soggetto deve effettuare un salto verticale partendo dalla posizione di mezzo squat (ginocchia piegate a 90°), con il busto eretto e tenendo le mani ai fianchi


E’ obbligatorio

  • Piegare le gambe a 90° al momento della partenza.
  • Fermarsi a 90° prima di effettuare il salto senza compiere il minimo contromovimento verso il basso.
  • Tenere il busto verticale evitando l’aiuto dell’estensione dello stesso al momento della spinta.
  • Tenere sempre le mani ai fianchi.
  • Avere le gambe ed i piedi in completa estensione al momento del ritorno sul tappeto.
  • Effettuare il salto verticalmente.

La prova non eseguita in modo corretto deve essere annullata, in particolare non è accettabile la flessione delle gambe prima del ritorno a terra.
Misurazione
Si effettuano 3 prove a pochi secondi di distanza registrando l’altezza raggiunta nella migliore con la discriminazione del decimo di cm come indicato dallo strumento.
Osservazioni
Alcuni soggetti hanno difficoltà ad annullare completamente il contromovimento “in tal caso l’operatore deve avvicinarsi al soggetto e con una mano premere verso il basso contro la spalla dell’atleta, per pio toglierla repentinamente, a questo punto il soggetto deve prontamente saltare verso l’alto.”  (La valutazione della forza con il test di Bosco pag. 31)
Fare effettuare una o più prove anche al fine di far memorizzare la posizione di partenza.

SALTO CON CONTROMOVIMENTO

 

DENOMINAZIONE  :         CMJ  BOSCO
STANDARDIZZAZIONE    C.BOSCO
Capacità motoria dominante: Forza  reattiva arti inferiori
Impianto consigliato :            Palestra
Materiale

  • Ergojump
  • Tappetino antisdruciolo

Descrizione

Il soggetto in posizione dalla posizione eretta con le mani ai fianchi (A) esegue un rapido contromovimento verso il basso (B) piegando le gambe fino a 90°, per poi eseguire un salto verticale di massima elevazione.

E’ obbligatorio

  • Tenere sempre le mani ai fianchi.
  • Piegare le gambe fino 90° nel contromovimento.
  • Tenere il busto verticale evitando l’aiuto dell’estensione dello stesso al momento della spinta.
  • Avere le gambe ed i piedi in completa estensione al momento del ritorno sul tappeto
  • Effettuare il salto verticalmente

E’ vietato

  • Effettuare un saltello prima del contromovimento

Misurazione
Si effettuano 3 prove a pochi secondi di distanza registrando l’altezza raggiunta nella migliore con la discriminazione del decimo di cm come indicato dallo strumento.
Osservazioni
Fare effettuare una o più prove anche al fine di far memorizzare la posizione di arrivo del contromovimento.

SALTO CON CONTROMOVIMENTO CON BRACCIA

 

DENOMINAZIONE  :         CMJ  BRACCIA
STANDARDIZZAZIONE    C.BOSCO
Capacità motoria dominante: Forza  reattiva arti inferiori – Coord. Intermuscolare
Impianto consigliato :            Palestra
Il test si esegue in ogni sua parte come il precedente (CMJ BOSCO) con la sola differenza che le mani non sono ai fianchi ma libere, consentendo il massimo aiuto da parte dello slancio delle braccia nell’effettuazione del salto.

DROP JUMP

 

DENOMINAZIONE  :         DJ  30 BOSCO               DJ 50 BOSCO
STANDARDIZZAZIONE    C.BOSCO
Capacità motoria dominanti:  Forza  reattiva arti inferiori – Stiffness muscolare
Impianto consigliato :            Palestra
Materiale

  • Ergojump
  • Panchetto o plinto di 30 o 50 cm di altezza.
  • Tappetino antisdruciolo

Descrizione
Il soggetto si pone in piedi sopra il panchetto con le mani ai fianchi, si lascia cadere sopra la pedana.
Il salto verso il basso viene eseguito portando avanti un piede e lasciandosi cadere per effetto della gravità.
Al contatto deve reagire con uno sforzo violento per cercare di realizzare un salto verticale massimale.
Al momento del contatto occorre arrestare il più velocemente possibile il movimento verso il basso, cercando di bloccare le ginocchia.

 

 

 

 

 

 

E’ obbligatorio

  • Tenere sempre le mani ai fianchi.
  • Avere le gambe ed i piedi in completa estensione al momento del ritorno sul tappeto
  • Effettuare il salto verticalmente

Misurazione
Si effettuano 3 prove a pochi secondi di distanza registrando l’altezza raggiunta nella migliore con la discriminazione del decimo di cm come indicato dallo strumento.
Osservazioni
Fare effettuare una o più prove dando indicazioni sull’ammortizzazione della caduta ed il salto.

SQUAT JUMP CON 20 KG.

 

DENOMINAZIONE  :         SJ  20 KG
STANDARDIZZAZIONE    C.BOSCO
Capacità motoria dominante: Forza esplosiva arti inferiori con carichi leggeri
Impianto consigliato :            Palestra
Materiale

  • Ergojump
  • Asta del bilanciere da 20 kg
  • Tappetino antisdruciolo

Descrizione
Tra i diversi carichi con cui possiamo effettuare il test abbiamo scelto 20 kg come indicatore di forza esplosiva con sovraccarico in aggiunta al carico con il proprio peso corporeo (Squat Jump Body Weight Bosco), indicato nel banca test con la sigla SJ BW BOSCO.
Il test si esegue analogamente allo Squat Jump senza sovraccarico.


E’ obbligatorio

  • Piegare le gambe a 90° al momento della partenza.
  • Fermarsi a 90° prima di effettuare il salto senza compiere il minimo contromovimento verso il basso.
  • Tenere il busto verticale evitando l’aiuto dell’estensione dello stesso al momento della spinta.
  • Avere le gambe ed i piedi in completa estensione al momento del ritorno sul tappeto.
  • Effettuare il salto verticalmente.

Misurazione
Si effettuano 3 prove a pochi secondi di distanza registrando l’altezza raggiunta nella migliore, con la discriminazione del decimo di cm come indicato dallo strumento.
Osservazioni
Far eseguire il test solo a soggetti che, abituati al lavoro con i bilancieri, sono in grado di compiere il gesto con la massima correttezza ed in sicurezza.

 
SALTELLI RIPETUTI PER 15”

DENOMINAZIONE  :         15” ALTEZZA               15” POTENZA
STANDARDIZZAZIONE    C.BOSCO
Capacità motoria dominanti:  Forza  reattiva – Resistenza alla forza rapida
Impianto consigliato :            Palestra
Materiale

  • Ergojump
  • Tappetino antisdruciolo

Descrizione
Il test viene eseguito analogamente al CMJ, con la sola differenza che vengono eseguiti in successione durante il tempo stabilito, in questo caso 15 secondi.
Si effettua un solo tentativo dopo avere eseguito dei saltelli di prova per memorizzare l’ampiezza del piegamento del ginocchio.
E’ obbligatorio:

  • Tenere il busto eretto e le mani ai fianchi.
  • Piegare le gambe fino a raggiungere l’angolo al ginocchio di 90°.
  • Effettuare dei salti perfettamente verticali.

E’ importante che il soggetto si impegni fin dal primo salto in forma massimale evitando una strategia di distribuzione dello sforzo.
Nella stessa prova lo psion è programmato per registrare sia l’altezza media dei salti espressa in cm, che la potenza meccanica espressa in watt/kg.
Misurazione
Viene registrata l’altezza media con approssimazione in mm. e la potenza meccanica con l’approssimazione del decimo di watt come viene indicata dallo strumento.
Osservazioni
E’ molto importante la verifica del piegamento del ginocchio a 90° in quanto una variazione angolare ridotta (ad esempio 50°), provoca un miglioramento del rendimento meccanico del 30 % rispetto a variazioni angolari ampie (C. Bosco).
Qualora si verifichino condizioni di esecuzioni non ortodosse, che si discostino in modo significativo dalla standardizzazione, la valutazione può essere accettata per l’altezza, che poco varia con la variazione dell’angolo al ginocchio, ma non per la potenza che varia significativamente anche per limitate variazioni angolari del ginocchio.

INDICATORE DI ELASTICITA’

 

DENOMINAZIONE  :         BOSCO ELAS.

Tale coefficiente è un indicatore delle capacità di riutilizzo dell’energia accumulata grazie al prestiramento elastico che precede la contrazione muscolare.
La formula che abbiamo usato deriva dal semplice rapporto fra l’altezza raggiunta nel CMJ e lo SJ per se un soggetto avrà ottenuto:
CMJ = 35.6 cm
SJ = 33.1 cm
Il rapporto sarà 35.6/33.1 = 1.0755 arrotondato ad 1.08
Il computer accetta solo l’arrotondamento al centesimo di punto.

INDICATORE DI COORDINAZIONE

 

DENOMINAZIONE  :         BOSCO COORD

Tale coefficiente è un indicatore della capacità di coordinazione intermuscolare in salti verticali perché quantifica l’aiuto dell’azione degli arti superiori nell’azione di salto.
La formula usata è il rapporto fra l’altezza raggiunta nel CMJ BRACCIA e quella del CMJ.
Come nel caso precedente inserire nel computer il valore arrotondato al centesimo di punto.

NOTA SUI TEST CON ERGOJUMP

Vista la crescente diffusione della valutazione delle diverse espressioni delle capacità di forza degli arti inferiori utilizzando l’ergojump di C. Bosco è nostra intenzione inserire altri test nella Banca ed implementare nel software dell’Osservatorio delle routine automatiche di valutazione attraverso coefficienti indicatori di aspetti coordinativi, metabolici etc. 


Fonte: http://web.mclink.it/MK1177/11test_forzarapida.doc

Sito web da visitare: http://web.mclink.it/MK1177

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

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