Roma e la sua espansione

Roma e la sua espansione
Roma era partita come una città-stato; poi si era trasformata, si era espansa. Il problema era: come organizzare i territori?

Il primo sistema fu quello dei MUNICIPI. Le città conquistate venivano trasformate in municipi, i cui abitanti avevano gli obblighi dei cittadini senza però averne i diritti (non avevano ad esempio diritto di voto). Però, in questo modo, il numero dei cittadini aumentava troppo: era necessario ricorrere a un altro sistema…

Roma decise di stipulare dei trattati di federazione (foedera) che garantivano la supremazia di Roma, ma lasciavano intatta la struttura della città conquistata. Queste città diventano così alleate (SOCII).
I tipi di trattato erano due:

• equi à la città rimaneva indipendente ma aveva l’obbligo di aiutare gli altri territori romani, se aggrediti
• iniqui à privavano la città del diritto di dichiarare guerra ad altri; tali città dovevano comunque aiutare Roma in caso di guerra

Poi c’erano le CITTÀ LATINE, che avevano una situazione privilegiata. I latini infatti continuavano ad avere i diritti sociali acquisiti ai tempi della Lega latina. Potevano infatti trasferirsi a Roma, godevano dei diritti politici e potevano sposarsi con cittadini romani.

Tutti questi popoli sottomessi devono comunque pagare dei tributi a Roma e fornire delle truppe al suo esercito.
A poco a poco inoltre la cultura e il diritto romano si espandono sempre più nei territori conquistati. La concessione dell’indipendenza diminuirà sempre più.

Cartina a pag.314

Roma alla conquista del Mediterraneo
Roma poi ha un altro obiettivo: conquistare la supremazia sul Mediterraneo e occidentale. Entra perciò in conflitto con Cartagine, che dominava sul Mediterraneo.
Ci sono perciò quelle che si chiamano le GUERRE PUNICHE (i cartaginesi erano chiamati Puni). Queste guerre sono 3 (l’ultima nel 146 a.C.) e alla fine vince Roma. Roma assume così il controllo su tutto il Mediterraneo occidentale.
Subito dopo Roma conquista la Grecia e parte della Siria, controlla il regno di Pergamo; la Spagna diventa una provincia romana (v. cartina pag. 328).
Questo comporta a un cambiamento di politica: da una politica di tolleranza a una politica imperialistica.

Lettura – La legione romana
L’esercito romano fu molto importante per la sua espansione.
L’esercito era organizzato in LEGIONI (legione = contingenti scelti). Era inizialmente fatto da cittadini (dai 17 ai 60 anni), chiamati in caso di bisogno.
Inizialmente si combatteva a ranghi serrati (soldati tutti raggruppati, come nella figura a fianco): le cosiddette falangi.
Poi ci fu un cambiamento di strategia:

• le legioni venivano schierate su quattro file: 1) velites, 2) hastati, 3) principes, 4) veterani (in fondo, quelli più forti, quelli che potevano alla fine decidere l’esito).
• e soprattutto, i soldati erano divisi non in falangi, ma in piccole unità, manipoli di 100 soldati. I manipoli combattevano separatamente, venivano disposti a scacchiera ed erano più manovrabili delle falangi.
• Ai fianchi delle legioni combatteva la cavalleria (equites), a cui però si dava scarsa importanza.

Le legioni erano comandate dai consoli.
I centurioni comandavano i manipoli e addestravano le truppe; la disciplina militare era severissima.
Roma riesce a vincere molte guerre e conquistare un grande impero anche grazie al suo forte esercito, ben organizzato.