Albert Einstein

Albert Einstein

 

 

 

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Albert Einstein

1879 - 1955

Albert Einstein  e il suo tempo

 


 

1879

 

Nasce a Ulm il 14 marzo da Hermann Einstein (1847-1902) e Pauline Koch (1858-1920).
Il negozio di articoli elettrotecnici del padre fallisce.

1880

 

La famiglia si trasferisce a Monaco di Baviera.
Il padre si mette in società con il fratello Jakob e apre una piccola fabbrica per la produzione di dinamo, strumenti elettrici e lampade ad arco.

1881

 

Nasce la sorella Maja.

1885

 

Frequenta la Peterschule, un istituto elementare cattolico di Monaco di Baviera.

1889

 

Frequenta il Reale Ginnasio Luitpold.

1891

 

Max Talmey (1869-1941) gli raccomanda di leggere una serie di libri di divulgazione scientifica.

1892

 

Legge le opere di Kant e si occupa di calcolo differenziale e integrale.

1894

 

In estate la famiglia si trasferisce in Italia. Rimasto a Monaco per concludere gli studi , ben presto abbandona il Ginnasio Luitpold e raggiunge la famiglia in Italia.

1895

 

Viene respinto all’esame di ammissione al Politecnico federale di Zurigo.
Frequenta la scuola cantonale di Aarau in Svizzera. Durante i mesi di scuola abita presso la casa del direttore della scuola Jost Winteler.

1896

 

Il 28 gennaio rinuncia alla cittadinanza dello stato del Württemberg.
Si diploma presso la scuola cantonale di Aarau.
In ottobre si iscrive al Politecnico federale nella specializzazione di fisica e matematica.
Conosce Milena Marić, compagna di studi e in seguito sua prima moglie.

1900

 

Ottiene il diploma di insegnate specializzato in matematica ma non il posto di assistente al Politecnico che sperava.
Pubblica sugli Annali di Fisica il suo primo lavoro: Osservazioni sui fenomeni di capillarità.


 

 

 

A partire dal 1873 tutto il mondo vive un periodo (protrattosi fino al 1896) di forte deflazione e riduzione dei consumi. Nota come la grande depressione, questa stagione della storia economica se da un lato causò numerosi fallimenti e sofferenze, da un altro costrinse l’economia mondiale a rivedere i propri rapporti di forza e a riorganizzarsi dal punto di vista produttivo attraverso concentrazioni oligopolistiche. L’egemonia finanziaria e commerciale della Gran Bretagna cominciò a spostarsi verso gli Stati Uniti e la Germania.

 

 

 

 

1889

A Parigi viene inaugurata la Torre Eiffel.

 

 

 

 

 

 

 

1894

Alfred Dreyfus, ufficiale francese di origine ebraica, viene condannato per alto tradimento. Scoppia l’Affaire Dreyfus.

Il barone De Coubertin organizza a Parigi il Comitato Olimpico Internazionale.

 

 

 

 

1895

Alfred Nobel istituisce il premio che poi prese il suo nome.

Con la prima proiezione cinematografica pubblica dei fratelli Lumière nasce il cinema.

Guglielmo Marconi compie le prime esperienze di trasmissione di impulsi elettrici a distanza.

 

 

 

 

 

 

1896

Ad Atene si svolgono le prime Olimpiadi moderne.

 

 

 

 

 

 

1900

Il re d’Italia Umberto I di Savoia viene assassinato a Monza dall’anarchico Bresci.
Gli succede Vittorio Emanuele III.

 

 

 

 

 


1901

 

Il 21 febbraio ottiene la cittadinanza svizzera.
Lavora come supplente nell’Istituto tecnico di Winterthur e in un collegio per ragazzi di Sciaffusa.

1902

 

Nasce, probabilmente in gennaio, la figlia Lieserl. Di lei presto si perde ogni traccia e non rimangono notizie sulla sua sorte.
Il padre muore a Milano il 16 giugno.
Viene assunto all’Ufficio federale per la proprietà intellettuale di Berna.
Inizia a pubblicare lavori di meccanica classica e statistica.

1903

 

Il 6 gennaio sposa Milena Marić originaria di Titel nell’Ungheria meridionale.
Pubblica la Teoria dei principi di termodinamica.

1904

 

Il 14 maggio nasce il suo primo figlio, Hans Albert.
Discute le sue idee sulla teoria della relatività ristretta con i colleghi di lavoro Michele Angelo Besso e Joseph Sauter.

1905

 

Pubblica, sugli Annali di Fisica, quattro fondamentali lavori:

  • Su un punto euristico a proposito dell’origine e della diffusione della luce
  • Sul moto delle particelle sospese in liquidi in stato di quiete, alla luce della teoria molecolare del calore
  • L’elettrodinamica dei corpi in movimento
  • L’inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?

 

Il primo sarà menzionato nella motivazione del premio Nobel, gli ultimi due costituiscono il fondamento della teoria della relatività ristretta.

1906

 

Postula la legge dell’equivalenza di massa ed energia.
Si laurea in filosofia all’Università di Zurigo.

1907

 

Presenta nuove conclusioni in favore della teoria della relatività e di quella dei quanti.

1908

 

A febbraio ottiene l’abilitazione all’insegnamento all’Università di Berna.
Comincia a lavorare alla formulazione definitiva della teoria della relatività.

1909

 

Riceve la laurea ad honorem dell’Università di Ginevra.
In ottobre è nominato professore straordinario di fisica teorica all’Università di Zurigo.

 



1901

A Stoccolma viene consegnato il primo Premio Nobel.

Marconi stabilisce il primo collegamento telegrafico transatlantico senza fili tra Poldhu (Cornovaglia) e S. Giovanni di Terranova.

 

 

 

 

 

1903

Il VI congresso sionista decide le misure per avviare il ritorno degli ebrei in Palestina.

I fratelli Wright presentano il brevetto per un velivolo a motore. In dicembre, sulla spiaggia di Kitty Hawk (North Carolina) riescono ad alzare da terra per 12 secondi il loro velivolo.

 

 

1904

Scoppia la guerra fra Russia e Giappone. Il conflitto si concluderà l’anno seguente con la sconfitta della Russia. Ciò suscitò molto scalpore: era la prima volta che una nazione europea veniva sconfitta.

 

 

 

 

 

 

 

 

1906

Alfred Dreyfus, condannato ingiustamente all'ergastolo (1894), è riconosciuto innocente.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

1910

 

Nasce il secondo figlio, Eduard.
La sorella Maja sposa Paolo Winteler, figlio del direttore della scuola cantonale di Aarau.

1911

 

Viene nominato in aprile, professore ordinario all’Università tedesca di Praga.
Elabora definitivamente i primi concetti di influsso della forza gravitazionale e diffusione della luce riguardanti la teoria della relatività.

1912

 

In agosto torna a Zurigo.
Su proposta di Marie Curie e Henri Poincaré, il 1° ottobre è nominato professore ordinario all’ETH (Politecnico di Zurigo).

1913

 

Diventa membro ordinario dell’Accademia delle scienze prussiana e direttore dell’Istituto Imperatore Guglielmo per la fisica.
Pubblica insieme a Marcel Grossmann l’Abbozzo di una teoria generalizzata della relatività e di una teoria della gravitazione.

1914

 

In contrapposizione all’Appello al mondo della cultura, che doveva servire gli interessi militari tedeschi, sottoscrive (ottobre) insieme a Georg F. Nicolai, Wilhelm Foerster e Otto Buek l’Appello agli europei.
In novembre aderisce al movimento pacifista Per una nuova patria che verrà proibito nel 1916.

1915

 

Basandosi sulla teoria della relatività è in grado di spiegare scientificamente l’avanzamento del perielio di mercurio, fenomeno fino ad allora inspiegabile.

1916

 

Ultime variazioni alla teoria della relatività generale e pubblicazione, negli Annali di fisica, de I principi generali della teoria della relatività.
Diviene presidente della Società tedesca di fisica.

1917

 

Diviene direttore dell’Istituto Imperatore Guglielmo per la fisica. Viene chiamato a far parte anche del consiglio di amministrazione dell’Istituto governativo per le scienze fisiche e tecniche.

1919

 

In febbraio divorzia da Mileva la quale si trasferisce a Zurigo insieme al figlio Eduard.
A giugno sposa la cugina Elsa Löwenthal (1876-1936), vedova da due anni.
Le sue supposizioni sulla deflessione della luce nei campi gravitazionali vengono confermate.
Il suo nome diviene conosciuto in tutto il mondo.


 

 

 

 

 

1911

Il transatlantico Titanic affonda il 14 aprile.

 

 

 

 

 

 

1913

Henry Ford introduce la catena di montaggio nelle sue fabbriche.

 

 

 

 

1914

In seguito all’assassinio a Sarajevo dell’Arciduca d'Austria Francesco Ferdinando, scoppia la Grande Guerra.

 

 

 

1915

In battaglia cominciano ad essere usati regolarmente gas tossici (yprite, fosgene, cloropicrina).

 

 

 

 

 

 

1917

La Rivoluzione russa pone fine all’Impero zarista. Nell’ottobre un colpo di stato porta al potere i bolscevichi di Lenin.

 

 

 

 

1918

Termina la Grande Guerra: con essa scompaiono l’Impero austro-ungarico e quello tedesco.

 

 

 

 

1919

Benito Mussolini fonda i Fasci italiani di combattimento.

Sulle ceneri dell’Impero tedesco nasce la Repubblica di Weimar che terminerà la sua vita nel ’33 con l’ascesa del Nazismo.

 

 

 


1920

 

In febbraio muore sua madre.
Le sue teorie sono attaccate da Philipp Lenard e Johannes Stark.
Diventa professore straordinario all’università di Leida e si incontra per la prima volta con Niels Bohr.

1921

 

Si reca con Chaim Weizmann (1874-1952) negli Stati Uniti per raccogliere fondi a favore del Fondo nazionale ebraico.
In maggio tiene molte lezioni sulla teoria della relatività all’Università di Princeton.

1922

 

Nei mesi di marzo e aprile si reca in Francia.
Entra a far parte, insieme a madame Curie, della Commissione internazionale per la collaborazione intellettuale.
Diventa presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Einstein e dell’Istituto Einstein (Torre Einstein).
Gli viene assegnato il premio Nobel per la fisica per l’anno 1921. Il premio viene ritirato dall’ambasciatore tedesco.
Verso la fine dell’anno compie un viaggio in Giappone e poi sulla via del ritorno si ferma in Palestina e in Spagna.

1923

 

Incarico di insegnamento a Leida. È ospite della famiglia reale olandese.
Esce per breve tempo dal Comitato internazionale per la collaborazione intellettuale.
Diviene membro dell’Associazione degli amici della nuova Russia.

1924

 

Sul giornale Leipziger Jüdische Zeitung compare un suo appello agli ebrei polacchi.

1925

 

Formula il principio di qualità della materia e fa rilevare l’importanza dei concetti esposti dal giovane Louis de Broglie.
Sottoscrive un manifesto pacifista con Gandhi, Tagore, Wells e Barbusse.
Viaggia in America latina e vi tiene alcune conferenze.

1926

 

Viene nominato membro dell’Accademia delle scienze dell’Unione Sovietica.

1927

 

Prende parte alla Settimana della scienza sovietica a Berlino e al congresso Solvay.

 


 

 

 

1920

Negli Stati Uniti entra in vigore il Proibizionismo.

Gandhi dà inizio alla campagna di resistenza passiva e non violenta per ottenere l'indipendenza dell’India dalla Gran Bretagna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1922

Mussolini riceve ufficialmente l’incarico di formare un nuovo governo: ha inizio in Italia la dittatura del Fascismo.

Con il primo congresso pansovietico nasce l’Unione delle Repubbliche Socialistiche  Sovietiche (URSS).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1925

Hitler pubblica il Mein kampf, in ccui esprime in maniera visionaria il suo pensiero: superiorità della razza ariana, nazionalismo tedesco, odio contro ebrei, marxisti e liberali.

A Gerusalemme viene inaugurata l’Università ebraica.

 

 

 

 

 

1926

L'ingegnere John Baird presenta a Londra il primo prototipo di apparecchio televisivo e due anni dopo effettua una prima prova per una trasmissione a colori.

 

 

 

 

 

 

 

 


1928

 

Rifiuta la cattedra di fisica che era stata di Lorentz all’Università di Leida.

1929

 

Gli viene attribuita (giugno) la Medaglia Max Planck dalla Società tedesca di fisica.
Riceve la cittadinanza onoraria di Berlino.

1930

 

Durante il semestre invernale inizia a tenere lezioni come professore straordinario a Princeton (USA).
Pubblica un articolo sul tema Religione e scienza sul New York Times.

1931

 

Pubblica una miscellanea dei suoi scritti con il titolo La mai visione del mondo.

1933

 

Visita in gennaio l’Istituto di tecnologia della California a Pasadena.
Gli viene ritirata la cittadinanza di Berlino e tutti i suoi beni sono confiscati dai nazionalsocialisti arrivati al potere.
Ritorna in Europa alla fine di marzo e soggiorna per qualche mese a Le-Coq-sur-Mer, località balneare belga.
Si dimette dall’Accademia prussiana delle scienze e dall’Accademia bavarese delle scienze.
Il 7 ottobre parte da Southampton verso gli Stati Uniti a bordo del Westerland.
A novembre riprende la sua attività all’Institute for Advanced Study di Princeton.

1934

 

Tiene un concerto di violino a New York il cui ricavato va a favore degli scienziati fuggiti dalla Germania.

1935

 

Con Elsa e la figliastra Margot visita in maggio le Bermuda.
In agosto compra una villetta a Princeton, al numero 112 di Mercer Street.

1936

 

Muore la seconda moglie Elsa.
Muore l’amico e collaboratore Marcel Grossmann.

1938

 

Compare sul settimanale Collier’s Weekly un suo articolo intitolato Why do they hate the Jew? (Perché odiano gli ebrei?)
Pubblica insieme a Leopold Infeld l’opera Lo sviluppo della fisica.

1939

 

Il 2 agosto scrive una prima lettera al presidente Franklin D. Roosevelt per spingere le autorità statunitensi a produrre la bomba atomica.

1940

 

Il 1° ottobre ottiene la cittadinanza americana.

 


 

 

 

1929

Il 29 ottobre, il cosiddetto giovedì nero, crolla la borsa di Wall Street segnando l’inizio una gravissima crisi economica in tutto il mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1932

In Germania il partito nazista ottiene alle elezioni la maggioranza relativa.

 

 

 

 

 

 

1933

Hitler, nomitato cancelliere, scioglie il Reichstag e indice nuove elezioni. In appena tre mesi i nazisti sono padroni della Germania.

Franklin D. Roosevelt è il 32° presidente USA. Avvia la politica del New deal per uscire dalla depressione del ’29.
Sarà rieletto nel ’36, ’40 e ’44.

 

 

 

 

 

 

 

 

1935

Con le Leggi di Norimberga, i nazisti iniziano a discriminare sistematicamente gli ebrei tedeschi.

 

 

 

 

1936

Inizia la Guerra civile spagnola. Si protrarrà fino al ΄39 con la sconfitta dei repubblicani e l’affermarsi della dittatura del generale Franco.

 

 

 

 

1938

Il cancelliere austriaco Dollfuss è assassinato. L’Austria viene annessa alla Germania.

 

 

 

 

1939

La Germania nazista invade la Polonia: ha inizio la Seconda guerra mondiale. Due milioni di ebrei polacchi vengono rinchiusi nei ghetti e sottoposti a restrizioni pesantissime.

 

 

 

 

 


1941

 

Concerto di violino a Princeton a favore dei figli dei rifugiati politici negli Stati Uniti.

1944

 

La copia manoscritta del lavoro Elettrodinamica dei corpi in movimento, scritto nel 1905, viene messa all’asta. Il ricavato, sei milioni di dollari, va a favore della Biblioteca del Congresso.

1945

 

Profondamente impressionato dal lancio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, si pente di aver posto la sua firma sulla lettera a Roosevelt. Decide di combattere contro l’impiego delle bombe atomiche e nucleari.

1946

 

In maggio viene nominato presidente dell’Emergency Committee of Atomic Scientists (Comitato degli scienziati atomici).

1947

 

Scrive l’articolo Guerra atomica o pace?

1948

 

Sul mensile Unesco viene pubblicato un suo articolo dal titolo Epoca di pace?
Subisce un’operazione a New York per un tumore.
Muore la prima moglie Milena Marić. Il figlio Eduard, che ha cominciato a soffrire di schizofrenia fin dal 1930, viene rinchiuso a Burghölzli, un sanatorio psichiatrico di Zurigo, dove rimane fino alla morte sopraggiunta nel 1965.

1949

 

È pubblicato negli Stati Uniti un suo articolo dal titolo Perché il socialismo?

1950

 

Pubblica i risultati della sua teoria generale dei campi gravitazionali: Il significato della relatività.
Esce un volume che raccoglie una miscellanea di suoi scritti: Out of my later years.

1951

 

Muore la sorella Maja.

1952

 

In novembre rifiuta la carica di presidente dello Stato di Israele che gli era stata offerta alla morte di Chaim Weizmann.

1953

 

Ultima redazione della teoria generale della relatività generale.

1954

 

Ultima pubblicazione scientifica: Una nuova formulazione delle equazioni del campo di relatività generale.

1955

 

Muore il 18  aprile nell’ospedale di Princeton dopo una breve malattia.

 


 

1941

Con l’invasione dell’Unione Sovietica da parte delle truppe naziste ha inizio la Soluzione finale, lo sterminio organizzato del popolo ebraico: 6 milioni di ebrei trovarono la morte.

Dopo l’attacco giapponese di Pearl Harbour, gli USA entrano attivamente nella conflitto mondiale.

 

 

 

 

1945

Il campo di sterminio di Auschwitz, oggi simbolo dell’Olocausto, viene liberato dall’Armata Rossa.

Muore F. D. Roosevelt. Il vicepresidente Harry Truman ne prende il posto.

A San Francisco viene firmata la carta che sancisce la nascita dell’ONU.

La Germania, sconfitta, viene divisa in quattro zone d’occupazione.

La Seconda guerra mondiale termina con il lancio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.

 

 

 

 

1947

Per la 1° volta viene utilizzata l’espressione guerra fredda per indicare la contrapposizione USA-URSS.

L’ONU propone la divisione della Palestina in due stati, uno arabo e uno ebraico.

 

 

 

 

1948

Gandhi viene assassinato da un fanatico indù.

I sovietici bloccano Berlino ovest.

Avvio del piano Marshall per la ricostruzione dell’Europa occidentale.

Israele dichiara la propria indipendenza e subisce l’attacco di Egitto, Transgiordania, Libano, Siria, Irak e Arabia Saudita.

 

 

 

 

1949

Nasce la Repubblica Federale Tedesca e in contrapposizione la Repubblica Democratica Tedesca (DDR).

L’URSS sperimenta la sua prima bomba atomica.

Viene proclamata la Repubblica Popolare Cinese.

 

 

 

 

1950

Scoppia la guerra tra la Corea del Nord (appoggiata da URSS e Cina) e la Corea del Sud (sostenuta da USA). Si temette un conflitto nucleare. I trattati di pace iniziarono nel ’53.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Albert Einstein
1879-1955

 

 

I settantasei anni che racchiudono la vita di Albert Einstein sono particolarmente densi e rilevanti per la storia.
Come non ricordare la grande depressione di fine ’800 e quella poi – se possibile ancora peggiore – del ’29? Come non ripensare alla Grande Guerra, all’ascesa del Nazismo e al crescere dell’ondata di antisemitismo e alla Seconda guerra mondiale? Chi non ha presente lo sgomento suscitato dai funghi atomici di Hiroshima e Nagasaki e la quotidiana convivenza con un potenziale conflitto atomico che avrebbe radicalmente cambiato la civiltà umana?
Sfogliando i giornali o guardando la televisione ci capita spesso, in occasione di commemorazioni e anniversari, di vedere immagini che ci ricordano questi avvenimenti e chissà quante volte abbiamo desiderato saperne di più.
Ma esiste anche un’altra storia, apparentemente meno affascinante e avvincente, che scorre e si sviluppa contemporaneamente a quella che ben conosciamo. Una storia che ci parla di ricerca della conoscenza e sperimentazione, una storia che ha cambiato il mondo senza bisogno di guerre e rivoluzioni ma per mezzo di scoperte altrettanto dirompenti: è la storia della Scienza e protagonisti ne sono quelli che noi oggi chiamiamo scienziati.
Grandi uomini gli scienziati, persone eccentriche e solitarie che, come cavalieri del sapere, sfidano nell’isolamento dei propri laboratori i draghi dell’ignoranza per liberare il mondo alla conoscenza. Davvero persone uniche che come tali sembrano molto lontane da noi comuni mortali.
In realtà le cose non stanno così, e gli scienziati non lavorano per così dire sottovuoto ma sono eredi del mondo che li ha preceduti, parte di quello che li circonda e spesso ricca eredità per quello che seguirà.
E Albert Einstein non fa eccezione: conoscitore della meccanica e della fisica classica di Galilei e Newton, in contatto con i più importanti fisici del suo tempo e ancora oggi icona dello scienziato moderno e padre della fisica contemporanea.
I giochi di Einstein ci permette, attraverso le scoperte del grande scienziato, di ripercorrere una parte di storia della fisica – che abbiamo scoperto essere anche la nostra storia – sperimentando le rivoluzionarie teorie della relatività e dei quanti.
Arrivati a questo punto non dovrebbe stupirci più di tanto, occupandoci di Einstein, trovarci di fronte a Galilei e Newton, o incontrare le teorie riguardanti la luce e i campi elettromagnetici di James Clerk Maxwell o quelle connesse alla meccanica quantistica di Max Planck e Niels Bohr.
Per intravedere il percorso che la fisica ha intrapreso nell’ultimo secolo allora ci basterà sedere su piattaforme rotanti,  salire su tram relativistici o metterci in gioco in molti altri modi verificando personalmente gli effetti di alcuni importanti fenomeni sentendoci anche noi geni, forse, per un giorno.

 

 

Ma chi è Albert Einstein?

 

Ci siamo mai chiesti “Chi è Albert Einstein?” Rispondere a questa domanda non dovrebbe essere troppo difficile dato che tutti ne abbiamo sentito parlare almeno una volta nella vita e probabilmente è anche capitato di vederlo ritratto in alcune foto d’epoca. “Un grande scienziato”, dovrebbe essere la nostra risposta più semplice, e qualcuno potrebbe specificare che si tratta di un fisico e che il suo nome è legato alla teoria della relatività.
Ma quando è nato? Come è cresciuto? E dove ha vissuto? Ancora una volta qualcuno potrebbe alzare la mano e dire “Io lo so, è nato a Ulm nel 1879”, e qualche altro aggiungere “Ha poi vissuto a Princeton” e così ricomporre, piano piano un quadro più o meno completo della sua vita.
Ma se vi dicessero che i suoi genitori temevano che fosse anormale a causa dei suoi disturbi del linguaggio che gli impedirono di parlare speditamente fino all’età di nove anni? E che i suoi professori lo consideravano uno studente indisciplinato e svogliato tanto che gioirono quando decise di abbandonare il ginnasio nel 1894? E cosa pensare della sua bocciatura all’esame di ammissione al Politecnico federale di Zurigo?
A ben guardare Einstein non è quello che ci saremmo aspettati, o per lo meno non solo quello, visto che fu molto di più e diverso dal grande fisico del ‘900 che molti di noi sono abituati a conoscere.
E questo anche senza soffermarci sul fatto che era solito usare come segnalibro delle banconote di grosso taglio, o che non portava mai i calzini e indossava spesso una maglietta recante l’immagine di Paperino. Senza contare che, già affermato studioso e vincitore del premio Nobel, si recava al lavoro indossando pantaloni sformati e un maglione giallo da “venditore di birra”.
Forse allora vale la pena soffermarsi un po’ sull’uomo Einstein tralasciando lo scienziato.


Albert da giovane

La vita di  un apprendista genio

 

Sicuramente il piccolo Albert non era un bambino comune. Al di là dei suoi problemi di espressione ai quali abbiamo già accennato, molte sono le particolarità che lo distinguevano dagli altri coetanei e che sicuramente influirono sulla sua formazione.
L’essere ebreo – anche se di famiglia non strettamente osservante – deve averlo condizionato soprattutto a partire dal suo percorso scolastico. Infatti si trovò, anche per motivi economici, a frequentare un istituto elementare cattolico (la Peterschule): unico ebreo della sua classe, insofferente alla disciplina militarista e alle esercitazioni sportive e paramilitari a cui erano obbligati i bambini nella Germania guglielmina, non si applicò mai con costanza e successo.
Le cose invece andavano in maniera decisamente diversa a casa dove si dimostrava pieno di ingegno e interessi. Merito sicuramente della madre Pauline che, amante delle lettere e della musica, lo spinse a studiare il violino, ma anche del padre Hermann e dello zio paterno Jakob che lo stimolarono con regali – che oggi ci sembrano insoliti – come una bussola o un libro di geometria.
Quando Albert passò nel 1889 a frequentare il Reale Ginnasio Luitpold di Monaco di Baviera, iniziò per lui il periodo più turbolento della sua giovinezza ma anche quello più importante per la sua formazione.
Mentre a scuola la sua irrequietezza e indolenza aumentavano, fu l’amicizia con Max Talmey, uno studente di medicina più grande di lui di undici anni, che stimolò in lui l’interesse per le scienze. Infatti Talmey era solito prestargli libri ora di divulgazione scientifica e matematica, ora di filosofia e tecnica che puntualmente venivano voracemente letti dal giovane Albert aumentando in lui la voglia di sapere. Nel 1894 interruppe gli studi e raggiunse l’Italia dove la famiglia si era nel frattempo trasferita per lavoro.
È un momento difficile: la famiglia versava in cattive condizioni economiche con il padre che si stava avviando al secondo fallimento commerciale della sua vita, e il figlio maggiore – Albert appunto – abbandonando la scuola prima del diploma cominciava a sostenere che voleva rinunciare alla cittadinanza del Württemberg (cosa che riuscirà ad ottenere all’inizio del 1896) e uscire dalla comunità ebraica. L’estate passò velocemente e nell’autunno del 1895 Albert sostenne l’esame di ammissione al Politecnico di Zurigo. L’esito? Una solenne bocciatura. Tuttavia il professore di fisica Heinrich F. Weber si accorse che la preparazione del giovane Einstein in matematica e fisica era nettamente superiore alla media. Una soluzione venne allora trovata: Albert avrebbe frequentato per un anno la scuola cantonale di Aarau e, conseguito il diploma, sarebbe stato ammesso al politecnico l’anno seguente. Questa volta le cose andarono per il meglio – forse anche per il clima più liberale e democratico che si respirava nelle scuole svizzere – e dopo essersi diplomato, nell’ottobre del 1896 si trasferì a Zurigo dove iniziò i corsi per ottenere l’abilitazione all’insegnamento di matematica e fisica. L’indole particolare di Albert ancora una volta lo spinse a prediligere i propri interessi – i laboratori di fisica – tralasciando di applicarsi alla matematica e alla fisica teorica.
Fu proprio durante i corsi di fisica che conobbe Milena Marić, unica donna a frequentare il Politecnico, la quale diventerà poi sua moglie nel 1903.
Ottenuto nel 1900 il diploma di specializzazione che lo abilitava all’insegnamento di matematica e fisica, Einsten si accinse a cercare un’occupazione, cosa che divenne alquanto pressante visto che era venuto meno un sussidio che gli passava una zia di Genova e che doveva dimostrare di avere un’occupazione per ottenere la cittadinanza svizzera di cui nel frattempo aveva fatto richiesta. Le varie domande per ottenere un posto di assistente non andarono a buon fine e allora si risolse, per mantenersi, a tenere alcune lezioni private e diverse supplenze al politecnico di Winterthur. Alla fine, grazie all’interessamento di Marcel Grossmann suo compagno di studi, riuscì ad ottenere, nel giugno del 1902, un posto come esperto tecnico all’Ufficio brevetti di Berna. Qui incontrò Michele Besso e Joseph Sauter, due colleghi con i quali discusse la teoria della relatività ristretta. Fu proprio negli anni in cui prestò servizio come funzionario statale all’ufficio brevetti di Berna che Einstein cominciò ad elaborare quelle teorie che rivoluzioneranno la fisica.

 

 

Professor Einstein

Un genio tra scienza e coscienza

 

Arrivati a questo punto sono molte le cose che, concentrandoci sulla sua carriera scientifica, potremmo ricordare di Albert Einstein. Innanzitutto le tre pubblicazioni del 1905 delle quali una gli consentì di vincere il premio Nobel (1921) per la legge dell’effetto fotoelettrico, l’altra si pose come base della teoria della relatività e la terza permise di confermare l’esistenza degli atomi. E poi ancora viaggi e conferenze in ogni parte del mondo, riconoscimenti e onorificenze, la docenza in molte università e la presidenza in diversi istituti e commissioni scientifiche. Senza contare l’equivalenza di massa ed energia sintetizzata nella famosa formula E = mc2.
Ma se tralasciamo tutto questo ci accorgeremo che Albert Einstein è anche molto altro.
Da un lato la sua vita privata segnata dalla nascita di due figli – Hans Albert (1904) e Eduard (1910) – dal divorzio da Milena (1919), dalle seconde nozze con la cugina Elsa Löwenthal (1919) e dallo speciale rapporto che ebbe per tutta la vita con la sorella Maja
Dall’altro il suo essere uomo pubblico in contatto e amicizia con personalità del mondo scientifico, politico e dello spettacolo.
Nonostante la sua fama crescesse in maniera esponenziale a partire dal 1919, Einstein rimase sempre una persona estremamente semplice e riservata che fece uso della propria notorietà solo per iniziative da lui ritenute giuste.
Eccolo allora, schierarsi tra i pacifisti a partire dal 1914 e poi intensificare i propri appelli alla pace in un vero e proprio crescendo. E ancora adoperarsi a favore del movimento sionista nonostante fosse uscito dalla comunità ebraica fin dal 1895 o mettere al servizio delle cause in cui credeva anche la propria grande passione per il violino. Più di una volta infatti suonò in pubblico per raccogliere fondi. Ne sono un esempio la serata tenutasi a New York nel 1934 a favore degli scienziati tedeschi fuggiti dalla Germania, o quella per i figli dei rifugiati politici svoltasi a Princeton nel 1941.
Perseguitato dai nazionalsocialisti perché ebreo, Einstein, che nel momento in cui Hitler prese il potere nel 1933 si trovava negli Stati Uniti, non fece mai più ritorno in Germania. Eletta Princeton come propria dimora definitiva, nel 1939 alla vigilia della Seconda guerra mondiale scrisse due lettere al presidente americano Franklin D. Roosevelt per stimolare le autorità statunitensi a impegnarsi negli studi sulla bomba atomica. Dopo gli orrori dell’agosto 1945 di Hiroshima e Nagasaki ebbe a dire: «Ho commesso il più grosso errore della mia vita, firmando la lettera al presidente Roosevelt per sollecitare la produzione della bomba atomica, anche se il pericolo che fossero i tedeschi a produrla può in qualche modo giustificarmi».
Questi tragici eventi segnarono a tal punto l’animo del grande scienziato da trasformarlo nel più acerrimo nemico delle armi atomiche e della loro proliferazione. Quasi si sentisse responsabile per il contributo scientifico che la sua scoperta del rapporto tra massa ed energia (il famoso E = mc2) aveva fornito alla realizzazione delle bombe atomiche, trascorse gli ultimi anni della sua vita mettendo in guardia l’umanità contro i pericoli di autodistruzione nei quali incorreva. Appena qualche giorno prima di spegnersi all’ospedale di Princeton il 18 aprile del 1955, trovò il tempo e la forza di sottoscrivere un ultimo appello alla pace.
Ragazzo indisciplinato, genio precoce, docente universitario, padre di famiglia, amante della musica, persona solitaria, amico dei bambini, grande pacifista e padre putativo della bomba atomica. Questo e molto altro è stato Albert Einstein, grande scienziato che ha rivoluzionato la fisica del ‘900. Come sua immagine più famosa ci ha lasciato, forse involontariamente, una foto che era solito mandare agli amici come biglietto d’auguri: con una bella lingua Albert ci saluta!

 

Fonte: http://www.studioesseci.net/allegati/mostre/191/9.%20Albert%20Einstein.doc http://www.studioesseci.net/allegati/mostre/191/10.%20cronologia.doc

Sito web da visitare: http://www.studioesseci.net

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