Tecnologie dal libro all' e-book

Tecnologie dal libro all' e-book

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Tecnologie dal libro all' e-book

DAL LIBRO ALL’E-BOOK


MILAGROS DEL CORRAL

 

1. L'ECONOMIA DELL’E-BOOK

Il tradizionale funzionamento dell’industria dell’editoria fu il risultato di un’importante conseguenza della rivoluzione di Gutenberg . Per la prima volta alla fine del XV secolo l’industria della stampa stabilì le linee guida che resero noto e responsabile per i contenuti letterari l’autore di un testo. Lo stesso principio fu applicato in seguito ai giornali stampati. La tecnologia ha da allora evitato la presenza di manipolazioni e modifiche del testo durante il processo di distribuzione. Se paragonata alla situazione precedente, ovvero a quella dell’epoca manoscritta, si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, economica, sociale e giuridica.
Oggi le tecnologie digitali permettono, e incoraggiano, un movimento inverso, una sorta di flashback nel Medioevo. Una volta che il testo digitale è reso pubblico su Internet, chiunque ha la possibilità di correggere, completare e addirittura modificare il testo come preferisce.

Quali sono le conseguenze per scrittori e giornalisti nell’era dei blogger e dei social network dove condivisione è la parola d’ordine? Quale sarà il ruolo futuro degli editori e dei librai una volta che il loro valore aggiunto apparirà privo di senso? Gli editori si trasformeranno da produttori di beni materiali a divulgatori di servizi intangibili? A quale ruolo possono essere destinati i librai? Esiste un limite al nuovo potere dei lettori? Il lettore è pronto a pagare per un contenuto? Se l’accesso è gratuito, esiste un piano per il ritorno economico e per la sostenibilità del commercio? I nuovi protagonisti di questa catena del valore – provider, motori di ricerca, operatori – sono i responsabili di uno sviluppo ordinato della nuova economia dell’e-book? Quale imposta fiscale (IVA) si può immaginare e applicare ai testi, siano essi in formato stampato o nel formato digitale? Può il materiale digitale convivere con quello stampato? Libri e giornali stampati diventeranno prerogativa di un pubblico con un alto livello di istruzione in grado di discernere un uso appropriato di questi media complementari o piuttosto rimarranno in uso a quelle fasce di popolazione svantaggiate che non dispongono dei supporti elettronici necessari? I materiali digitali rimpiazzeranno i manuali scolastici tradizionali?  La pratica della lettura su supporto digitale avrà conseguenze sulle capacità umane di riflessione e concentrazione? Il divario sociale causato dal digitale rafforzerà la frattura tra ricchi e poveri o tra giovani e anziani? E per quanto tempo ancora?

 

 

DAL LIBRO ALL’E-BOOK


MILAGROS DEL CORRAL

 

2. Il diritto d’autore all’epoca del digitale

A partire dalla sua creazione, nel XVIII secolo, il diritto d’autore, una creazione giuridica europea, ha permesso agli autori di svincolarsi sia dalla protezione dei potenti sia dalla censura. Da allora il guadagno degli autori è legato al successo delle vendite sul mercato e non più al gusto e al capriccio dei mecenati, come invece accadeva in precedenza. Protetti da leggi nazionali e internazionali, sono essi stessi ad avere il diritto esclusivo di autorizzare qualunque uso delle loro opere per un lungo periodo di tempo. La storica tendenza di questi diritti ad implementarsi ha portato alla nascita dei cosiddetti diritti “morali” (paternità, integrità, correzione ecc.) giuridicamente considerati come perpetui, inalienabili, non cedibili e imprescrittibili.

Nel corso del tempo il diritto d’autore si è dimostrato piuttosto flessibile e dunque in grado di adattarsi alle nuove tecnologie (Broadcasting, cinema, televisione, ecc.) grazie alla necessaria introduzione di norme di perfezionamento che non ne hanno però cambiato i principi. Questo è ciò che, all’alba del nuovo millennio, le comunità del diritto d’autore (autori e editori) credevano sarebbe accaduto anche con la digitalizzazione, al tempo vista come un nuovo e assai promettente medium che avrebbe reso le loro opere accessibili su larga scala, come mai prima era stato possibile.

Tuttavia la natura stessa della rivoluzione digitale rende complicato mantenere invariati i principi del copyright. Le riproduzioni facilmente accessibili e rapide, virtualmente a costo zero, le difficoltà che la società incontra nell’accettare l’idea di prodotti intangibili con un reale valore economico, le infinite possibilità di correggere, modificare e condividere un testo anonimamente, la ricerca di nuovi modelli commerciali basati sulle innovazioni tecnologiche, la maggior attenzione verso i bisogni e i desideri dei fruitori, l’intenzionale confusione tra “libero accesso” e accesso gratuito” sono solo alcune delle questioni con le quali il diritto d’autore è tenuto a confrontarsi. Si aggiunga inoltre che sia coloro che operano nell’ambito dell’alta tecnologia, sia gli utenti di Internet non hanno confidenza con il concetto stesso di diritto d’autore. Forse nemmeno con i libri. Essi desiderano avere accesso a contenuti di ogni tipo, entusiasti all’idea delle infinite possibilità di combinazioni che da esso deriverebbero, e percepiscono il diritto d’autore come un sistema obsoleto, un’inutile restrizione della potenzialità della tecnologia. I tentativi di trovare una soluzione adeguata, come ad esempio la proposta agli autori di rinunciare volontariamente ai loro diritti economici (Creative Commons Licenses, ecc.) o gli appelli in favore dell’estensione sine die del concetto di “fair use” – un tradizionale limite al diritto d’autore nel mondo dell’analogico – non sono stati sufficienti a risolvere i problemi con cui si scontrano i detentori del diritto d’autore.
DAL LIBRO ALL’E-BOOK


MILAGROS DEL CORRAL

 

Alcune risoluzioni giuridiche adottate recentemente al fine di evitare l’abuso di opere protette e di download non autorizzati sono state criticate poiché ritenute violazioni della libertà di espressione e hanno profondamente irritato il popolo di Internet. Il quadro internazionale sul diritto d’autore resta ancora inadeguato per il mondo digitale, e la pirateria digitale ha raggiunto proporzioni incalcolabili, danneggiando gravemente il mercato delle industrie culturali, tra cui il settore librario. Tuttavia Internet necessita disperatamente di contenuti così come gli autori dei contenuti e i distributori necessitano disperatamente di Internet. C ‘è un urgente bisogno di raggiungere un compromesso globale su questo aspetto fondamentale per uno sviluppo armonico del diritto d’autore degli e-book e dei contenuti digitali su Internet.

Come detto al principio di questo lungo e frustrante dibattito sul diritto d’autore e sull’era digitale, “la risposta alla macchina è nella macchina”. L’e-book è ancora agli albori e si basa sulla digitalizzazione di contenuti di libri stampati già esistenti ai quali apporta un sottile valore aggiunto. Quanto è disposto a pagare il fruitore per un e-book di questo tipo? Possiamo cercare la soluzione nell’uso massiccio della tecnologia interattiva e dei contenuti multimediale, combinazione che potrebbe fare veramente la differenza offrendo molteplici livelli di lettura? Esiste la possibilità di fare spazio a una nuova tipologia di autori e editori?

Tuttavia la maggior parte dei modelli economici dell’high-tech si basano sulla pubblicità e ottengono, quasi sempre, risultati finanziari rilevanti. È ragionevole pensare che tutta l’economia di Internet debba dipendere dalle rendite pubblicitarie? Il commercio dell’e-book potrebbe funzionare allo stesso modo? Le royalties del diritto d’autore avranno ancora un futuro nel mondo digitale, o, al contrario, la tendenza sarà quella di un pagamento unico all’autore?

La gestione dei diritti digitali (DRM – Digital Rights Management) può essere d’aiuto? Che ne sarà del ruolo delle società di gestione collettiva dei diritti d’autore nell’era digitale. E soprattutto il diritto d’autore è ancora il miglior quadro giuridico possibile per retribuire opere letterarie e artistiche? Sarà in grado di adattarsi all’era digitale come lo fu nei confronti delle nuove tecnologie del passato?

 


DAL LIBRO ALL’E-BOOK


MILAGROS DEL CORRAL

3. Biblioteche e biblioteche digitali

Forse a causa della loro lunga esperienza con i cataloghi informatizzati, le biblioteche si sono immediatamente dimostrate assai ricettive nei confronti delle nuove tecnologie. La digitalizzazione sembra infatti uno strumento eccellente per la salvaguardia delle tradizionali collezioni di opere a stampa e offrono al contempo un’opportunità unica per la diffusione del sapere su larghissima scala. Tale duplice scopo, perfettamente conforme all’obiettivo primario delle biblioteche, spiega la nascita di numerose biblioteche digitali in molti paesi e di progetti regionali e internazionali come Europeana e la Biblioteca Digitale Mondiale (World Digital Library). Da un certo punto di vista questi ambiziosi sforzi di cooperazione rappresentano anche l’alternativa del settore pubblico al progetto Google Books. Eppure il salto verso il digitale coinvolge l’intera comunità delle biblioteche così come le procedure istituzionali e i metodi di lavoro.

Ad oggi le sfide raccolte dalle biblioteche sono molteplici: scelta dei documenti da digitalizzare, salvaguardia dei prodotti digitali, sviluppo di nuovi servizi digitali e delle relative funzionalità, salvaguardia dei materiali cosiddetti “born digital” (archivi on-line), elevate esigenze in termini di strumenti (hardware e software), di banda larga, di formazione del personale, di finanziamenti e sulla questione del copyright. Generalmente le biblioteche nazionali hanno già cominciato a digitalizzare il patrimonio e le collezioni pubbliche. Adesso vogliono spingersi oltre includendo anche le opere orfane e fuori stampa. Alcune inoltre hanno negoziato licenze con gli editori per inserire, parzialmente o integralmente, all’interno della loro offerta digitale anche opere coperte dal diritto d’autore. La maggior parte delle biblioteche (biblioteche nazionali, universitarie e pubbliche) sono sempre più presenti sui social network e si muovono nella direzione di una nuova tipologia di biblioteca: le biblioteche 2.0.

Di conseguenza anche la professione del bibliotecario è in continua evoluzione. Il lavoro del bibliotecario, di solito incentrato sui consigli di lettura e di ricerca, sulla gestione tecnica dei libri e degli altri materiali, si estende adesso verso la tecnologia, il diritto d’autore, il marketing, all’azione culturale, alle pubbliche relazioni e alla cooperazione internazionale, elementi ormai essenziali per il mantenimento dell’istituzione nel paesaggio culturale mondiale.

 


DAL LIBRO ALL’E-BOOK


MILAGROS DEL CORRAL

 

Inoltre, le statistiche mostrano che lo sviluppo delle biblioteche digitali e l’aumento esponenziale di e-users  tende a coincidere con una diminuzione dei fruitori fisici in loco. Acquistando sempre maggior confidenza con la ricerca dei libri, il comportamento degli utenti tende al lavoro di squadra. Da qui la necessità dell’adattamento delle sale di lettura e degli spazi pubblici verso la creazione di uno spazio ibrido dove lettori e ricercatori di stampo tradizionale, che si aspettano dalla biblioteca i servizi usuali, devono coesistere con altri utenti, figli della nuova generazione, di fatto con i servizi digitali e con la condivisione dei contenuti. I bibliotecari devono adesso concentrarsi sullo sviluppo e la diversificazione delle loro attività culturali (esposizioni, conferenze, laboratori per adulti e per bambini), nel tentativo di attrarre nuovi lettori e visitatori e di accrescere così la presenza fisica di pubblico nella biblioteche.

Lo stato attuale delle biblioteche solleva inoltre numerose questioni: come si possono finanziare, in tempo di crisi, costosi programmi di digitalizzazione? I partner pubblici e privati possono rappresentare una soluzione, tenendo presente che la digitalizzazione è, e resterà, un processo in evoluzione costante? E, in termini pratici, di quali partner, siano essi pubblici o privati, stiamo parlando? Qual è il futuro delle biblioteche e degli altri “collanti” culturali come Europeana o la World Digital Library? Avranno bisogno di modifiche importanti per rispondere alle nuove esigenze degli utenti? E il progetto Google Book riuscirà a realizzare il sogno di una digitalizzazione completa del sapere umano nel rispetto del diritto d’autore? Che tipo di accordo potrebbero stipulare editori e biblioteche al fine di inserire le opere orfane e quelle fuori stampa protette dal diritto d’autore all’interno di un’offerta digitale a scopo non lucrativo come nel caso delle biblioteche digitali istituzionali?

Mettere in relazione le collezioni e i lettori equivale a creare un collegamento tra i contenuti e le persone? Quale sarà il centro delle attività delle biblioteche nell’era digitale? Che tipo di conseguenze provocherà sull’architettura delle biblioteche e degli spazi pubblici?

 


DAL LIBRO ALL’E-BOOK


MILAGROS DEL CORRAL

 

CONCLUSIONE

È troppo presto per azzardare soluzioni alle svariate questioni di fronte a noi. Si aggiunga che l’elenco dei problemi qui esposti per introdurre la discussione non è nemmeno completo. Non stiamo vivendo un’era di cambiamento ma un cambiamento d’era che riguarda direttamente ogni tipo di lavoro e di prodotto, soprattutto quelli per cui è ipotizzabile un passaggio da uno stato materiale ad uno stato immateriale. L’avvento delle tecnologie digitali nell’universo dei libri a stampa e dei giornali, e quindi anche all’interno delle istituzioni, come le biblioteche, sta realmente scuotendo le fondamenta di molte professioni, imprese e istituzioni.

 

Tuttavia lo sviluppo culturale si fonda sulla creatività e sul risultato del suo raccogliersi nel corso del tempo. Solo la creatività e il pensiero creativo possono rappresentare il motore di cui il mondo ha bisogno, l’impulso per stabilire le nuove regole del gioco: regole in grado di assicurare stimoli agli autori e adeguate retribuzioni per i loro sforzi, regole che aprano canali di accesso, finora senza precedenti, all’istruzione, alla scienza e alla cultura, per la prima volta nella storia senza confini temporali o geografici, all’indirizzo di un uso intelligente delle tecnologie di comunicazione contemporanee.

 

Abbiamo tutti un contributo da dare e una parola da aggiungere per essere ascoltati e tenuti in considerazione. FOCUS 2011: “IL LIBRO DOMANI : IL FUTURO DELLA SCRITTURA” riflette sul futuro della scrittura e su come scrivere oggi il nostro domani, il nostro avvenire comune.


 

Fonte: http://www.ambbaku.esteri.it/nr/rdonlyres/e737d4c3-9020-4c59-80fe-78e22e588938/48122/dallibroallebook.doc

Sito web da visitare: http://www.ambbaku.esteri.it

Autore del testo: sopra indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Tecnologie dal libro all' e-book

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Tecnologie dal libro all' e-book

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Tecnologie dal libro all' e-book