Diario di viaggio organizzato in Russia e Siberia

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Diario di viaggio organizzato in Russia e Siberia

 

RUSSIA E SIBERIA (2008)

30.07-06.08.2008 - 10:30 - Viaggio organizzato da STELLA ERRANTE.

Il viaggio è stato organizzato per conto del Gruppo Astrofili Hipparcos di Roma, in occasione dell’eclisse totale di Sole del 1° agosto che ha attraversato da nord a sud la Siberia, ed ha permesso anche una breve visita della città di Mosca e, dopo l’eclissi, la scoperta della regione del Bajkal, luogo di grande fascino naturistico e di particolare interesse geologico per la storia della formazione del lago.

47.1 MOSCA.

La capitale, sempre punto di arrivo e di partenza di ogni viaggio in Russia, offre innumerevoli aspetti panoramici da scoprire e luoghi di arte e di storia da visitare. In questa occasione si è scelto di fare una crociera sulla Moskova, il fiume che attraversa la città ed il suo centro con una prospettiva unica dei sui aspetti più monumentali e si sono poi visitati il Monastero di Novodevitchy del tempo di Ivan il Terribile, conservatosi fino ad oggi, e la Galleria Tretiakov che raccoglie una rassegna completa dell’arte russa fino ai nostri giorni.

47.1.1 CROCIERA SULLA MOSKOVA.
Un servizio di battelli compie un percorso panoramico sul fiume Moskova attraversando tutto il centro. Il punto di imbarco è sulla riva destra del fiume non lontano dalla fermata Kievskaya della metropolitana, al pontile della Stazione di Kiev ed il percorso, in andata e ritorno, dura circa 3 ore. Si percorre una prima grande ansa della Moskova passando vicino al Monastero di Novodevitchy di cui si vedono le guglie sulla riva sinistra. Nel punto più meridionale della grande ansa, sulla riva destra, si stende il parco panoramico detto delle Colline dei Passeri (Vorobevy gory), luogo storico, dove venne Ivan il Terribile nel 1547 quando Mosca fu incendiata, da dove Napoleone seguì la conquista della città nel 1812 e da dove i sovietici bombardarono il Kremlino nel 1917. Di là dalle colline si trova il Parco Botanico e L’Università di Stato di Mosca, uno dei sette grattacieli staliniani del decennio 1950, nota come Università Lomonosov dal nome del suo fondatore nel 1755, la cui cuspide sopra i 32 piani sale fino a 240 m di altezza. Sulla riva sinistra della Moskova c’è la Città dello Sport con un grande stadio per 85000 spettatori. Oltrepassata l’ansa, sulla destra si estende il parco Gorkij, luogo richiamato da romanzi e film, che oggi per buona parte è un luna park. Sempre sulla riva destra, dopo il ponte Krymskij, nel parco Iskustz è esposta la navicella spaziale russa, imitazione dello Shuttle della NASA, rimasta a livello di prototipo. Poco più avanti, si apre un secondo ramo minore della Moskova creato artificialmente nel 1783-87 per ridurre la portata delle piene ed eliminare le paludi della riva destra. Il canale (Vodootvodnyj), che si ricongiunge al fiume più avanti, forma un’isola ad arco e, nel punto dove inizia, sorge il Monumento a Pietro il Grande con la figura dello zar dritto su una nave a ricordare la creazione della potenza navale russa. Proseguendo sul ramo principale della Moskova ci si avvicina al Cremlino. Sulla riva sinistra, compare la Chiesa di Gesù Nazzareno con cinque cupole dorate, distrutta da Stalin e ricostruita nel 1995; ora è museo e sede del Patriarca di Mosca. Dopo il ponte della Ulica Serafimovica, inizia la visione del Cremlino con la prima grande torre d’angolo e l’inizio delle mura. Il Cremlino era la cittadella fortificata posta su un rilievo roccioso di fronte alla Moskova entro una cinta muraria di forma triangolare lunga 2 km e con uno dei lati lungo il fiume. Le mura sono in mattoni rossi, merlate ed alte da 8 a 17 m, erette dallo zar Ivan III il Grande fra il 1485 ed il 1508 ed interrotte da 20 torri. Le Torri più alte sono 5, quelle d’angolo ed altre due sul fianco destro della cinta verso la Piazza Rossa: la Torre di Nicola e quella del Salvatore di fronte a S. Basilio. Queste torri, dal 1937, portano alla sommità 5 stelle di rubino sintetico, pesanti più di una tonnellata e girevoli, che si muovono con il vento. All’interno del Cremlino, è ben visibile dalla Moskova il Gran Palazzo, costruito nel 1838-49 dallo zar Nicola I nel luogo dell’antica residenza di principi russi del XV secolo, con una fronte di 125 m e tre ordini di finestre. Sulla destra si sollevano le cupole ed i campanili della Piazza delle Cattedrali. Con la Torre d’angolo orientale finisce la cinta meridionale e si apre la visione della Piazza Rossa e della cattedrale di S. Basilio a destra della Torre del Salvatore (Spasskaja). S. Basilio è un prodotto della cultura russo-bizantina e rinascimentale eretto nel 1554-61 nella forma di una doppia croce greca con 9 cupole a cipolla a cui corrispondono sotto 9 cappelle. All’origine di S. Basilio è la conquista di Kazan nel 1552, tolta ai Katari da Ivan il Terribile, con cui iniziò l’affermazione di Mosca e della Rus. La chiesa fu dedicata all’Intercessione della Vergine, ma poi prese il nome da S. Basilio per la cappella funeraria del santo. Si prosegue ancora sulla Moskova e, oltre il prossimo ponte, si incontra un dei tre grandi grattacieli residenziali staliniani ed il più spettacolare di tutti. Nel punto più alto ha 26 piani e vi sono 700 appartamenti. Fu residenza di famosi attori e ballerini ed oggi è popolare fra gli stranieri. Dei 7 grattacieli staliniani, oltre ai tre residenziali, 2 sono alberghi, uno è l’Università Lomonosov e l’ultimo è il Ministero degli Esteri. Il percorso finisce al ponte Novospasskij presso il quale si vedono le cupole del Monastero omonimo che nel 1490 era stato trasferito qui dal Cremlino ed aveva svolto funzioni di fortificazione. Al ritorno si rivede all’inverso la stessa panoramica da una nuova angolazione.

47.1.2 MONASTERO DI NOVODEVITCHY.
Il Monastero si trova alla periferia occidentale del nucleo centrale di Mosca, chiuso come una fortezza da una cinta di mura e di torri. Fu fatto costruire dallo zar Vasilij III, successo a Ivan III il Grande, che nel 1524 aveva strappato allo stato lituano la città di Smolensk nel 1524 e dedicato a Nostra Signora di Smolensk che rappresentò una vittoria degli ortodossi sullo stato cattolico della Polonia-Lituania. Il monastero fu poi denominato Monastero delle Vergini, quando con Ivan IV il Terribile vi furono relegate le mogli dei boiari da lui fatti giustiziare. Successivamente divenne luogo di clausura di molte zarine e figlie di zar che potevano sposare solo principi ortodossi e divenne ricchissimo con le doti delle novizie. Quando lo zar Pietro I permise alle figlie di zar di poter sposare anche dei nobili, il monastero cominciò a decadere. Nel 1812 si salvò dal saccheggio delle truppe di Napoleone. Chiuso nel 1918, divenne nel 1934 parte del Museo Storico. Con il nuovo governo russo è stato riaperto al culto, pur rimanendo museo.
Oltrepassata la porta nord delle mura, sormontata dalla chiesa della Trasfigurazione, si trova al centro la chiesa di Nostra Signora di Smolensk con le 5 cupole bizantine ed a sinistra l’alto campanile. In un edificio c’è la mostra delle icone dove si può vedere un plastico del monastero ed alcune famose icone come la Trinità di Rubliov, rappresentata alla maniera ortodossa da tre angeli, e la Madonna Odrigizia, che mostra il cammino, o Vergine della Dolcezza come quella di Vladimir.

47.1.3 LA GALLERIA TRETIAKOV.
Questa Galleria è stata riaperta al pubblico nel 1994 dopo un lungo periodo di risistemazione che la ha completamente rimodernata. Nella seconda metà del 1800, Mihailovic Tretiakov, un ricco borghese che si era dedicato al collezionismo d’arte russa, divenne uno dei maggiori mecenati russi ed aprì la sua collezione al pubblico nel 1881 per un progetto di promozione culturale. La collezione fu lasciata per testamento alla città di Mosca e continuò ad ingrandirsi specie dopo il 1918 quando vi confluirono tutte le opere d’arte confiscate ai privati. La sede del museo era una casa privata appartenente alla famiglia del fondatore, ma venne necessariamente ampliata e la facciata rifatta.
Vi sono 60 sale ed all’ingresso la statua di Tretiakov e tutti i servizi. In ordine cronologico vi sono le opere di maestri bizantini e le icone più famose, come quella di Vladimir e quelle della scuola di Kiev (1400 e 1500), ed una Trinità di Rubliov. Fra il pianterreno ed il primo piano sono distribuite le opere della scuola paesaggistica russa, ritratti e scene di vita russa e soggetti storici con i grandi uomini della Russia.

47.1.4 UNA PUNTATA AL CENTRO.
La Galleria Tretiakov si trova nel quartiere oltre la riva destra della Moscova attraversato dalla Ulica Bolsaja Ordynka che prosegue a nord in un percorso pedonale e supera con due ponti il canale artificiale Vodootvodnyj e quindi la Moskova, giungendo sulla Piazza Rossa.
Il primo ponte a schiena d’asino ha una vista su i due lati del canale Vodootvodnyj dove si vedono i getti di due fontane. Oltre la fontana di sinistra, si vede il Monumento a Pietro il Grande, incontrato durante la crociera sulla Moskova. Proseguendo, si attraversa la Moskova sul Bolsoj Moskvoreckij e si entra nella Piazza Rossa. Si rivedono più da vicino S. Basilio e la torre di Nicola, le mura del Cremlino lungo la Moskova ed il grattacielo staliniano residenziale sul lato est del fiume.

47.2 L’ECLISSE SOLARE.

L’eclisse solare del 1° agosto è stata osservata presso la città di Barnaul in Siberia, nella regione degli Altai a 3419 km da Mosca e a 193 km a sud di Novosibisk, che è la città più grande della Siberia attraversata dalla Transiberiana. Barnaul si trova sulla riva sinistra del fiume Ob ed è attraversata dalla linea centrale dell’eclisse. Pochi giorni prima della partenza le previsioni delle condizioni meteorologiche nella località non erano favorevoli ed il giorno dell’eclisse, pur essendo migliorate, c’era vento ed un passaggio continuo di nuvole che rendeva le previsioni completamente aleatorie. Come punto di osservazione si è scelto il terrazzo di un ristorante alla periferia della città sulla riva del fiume Ob. Nonostante le sfavorevoli condizioni meteo, in conclusione, le osservazioni sono state un successo e, pur avendo perso circa i primi 35 secondi della totalità sui complessivi 2 min e 15 sec, si sono colti molti degli aspetti essenziali del fenomeno fino alla fine.

47.3 IRKUTSK ED IL LAGO BAJKAL.

Il giorno dopo l’eclisse si è lasciata Barnaul per raggiungere Irkutsk, la città più vicina al lago Bajkal che si trova a soli 70 km dalla sua riva. Il viaggio ha richiesto il trasferimento con pulmino da Barnaul all’aeroporto di Novosibirsk, distante circa 200 km, ed il volo per Irkutsk della durata di circa 2 ore e 30 minuti (+2 ore di fuso orario).
Irkutsk è stato sempre il principale centro amministrativo e commerciale della Siberia Orientale ed è diventato un importante centro industriale e scientifico. Vi passa la Transiberiana ed è attraversato del fiume Angara, che è l’unico emissario del lago Bajkal ed affluente dello Yenisey. La città fu fondata nel 1651 come guarnigione cosacca per controllare gli indigeni Buriati della regione, si sviluppò nel XVIII secolo con il commercio delle pellicce e dell’avorio siberiano, sulle vie dei traffici con la Mongolia e la Cina, e fu la base dell’espansione russa verso il nord e l’estremo est della Siberia fino all’Alaska. Alla fine del 1800 partì da qui la corsa all’oro nel bacino del Lena e, per la prosperità raggiunta, la città ebbe il nome di Parigi della Siberia.
Nel pomeriggio si visita il Museo Mineralogico che è la più ricca collezione di questo tipo in Russia dopo quella degli Urali, con 35000 campioni. Fu fondato nel 1930 e si è arricchito attraverso donazioni ed acquisti. Fra i pezzi più preziosi, un blocco di cristalli di ametista brasiliana, un blocco di nefrite verde (silicato di Na, Al, Mg), proveniente dalle montagne della Siberia e pesante 1,5 tonnellate, che per la sua forma è detto la Sella di Gengis Khan, ed una composizione artificiale di vari minerali a forma di montagna che è uno dei soli 6 esemplari di questo tipo nel mondo. I campioni di minerali nelle vetrine formano come un libro di mineralogia: oro nativo in pepite dall’Amur, rame nativo, meteoriti ferrose, zolfo, grafite ed arsenico giallo, una volta usato in pittura e poi riconosciuto velenoso. Interessanti la collezione di quarzi del Bajkal e quella di tormaline di diversi colori, infine blocchi di charsite blu (fluorosilicato) insieme ad oggetti lavorati con lo stesso materiale.
Il giorno dopo (3 agosto), prima di lasciare Irkutsk per spostarsi sul lago Bajkal, si fa una visita della città, abbastanza grande e piacevole e con molti ricordi storici, splendide chiese ed architetture del XIX secolo specie lungo la ulika Karla Marksa. Nel 1825, repressa a Mosca la rivolta dei decabristi che chiedevano riforme al nuovo zar Nicola I, molti furono condannati alla deportazione in Siberia e, anche dopo la grazia concessa loro nel 1856, rimasero ad Irkutsk; fra questi il conte Sergei Volkonsky di cui è rimasta la casa. Il nucleo della città, sulla sponda orientale del fiume Angara, è attraversato da due strade, la ulika Karla Marks, dalle belle facciate decorate del 1800 e la ulika Lenina più moderna, che arriva fino al centro amministrativo di piazza Kirova occupata da un grande giardino e circondata dagli edifici governativi. Alle due estremità ci sono l’antico palazzo del Soviet e l’Ufficio Amministrativo Regionale che al tempo di Stalin ha sostituito l’antica Cattedrale dell’Annunziata. A nord-est sono rimaste invece altre importanti chiese ortodosse, fra cui la Chiesa del Salvatore del secolo XVIII, con una bella torre campanaria, e la chiesa dell’Epifania recentemente restaurata.
La stazione ferroviaria della Transiberiana si trova sulla sponda occidentale del fiume Angara, collegata al centro da un ponte, ed è in stile belle epoque della fine 1800. La Transiberiana è la ferrovia più lunga del mondo con i suoi 9448 km che collegano Mosca a Vladivostok attraversando 7 fusi orari. Il tratto propriamente transiberiano che parte dagli Urali è lungo 7000 km e fu costruito dal 1891 al 1916. Le maggiori difficoltà si ebbero per l’attraversamento dei fiumi ed anche il Bajkal rappresentò un ostacolo. Nel 1905 fu iniziata la costruzione della circumBajkal; l’ultimo ponte della ferrovia fu quello sull’Amur nel 1916. Ancora oggi alcuni tratti sono a singolo binario, l’elettrificazione è iniziata nel 1927 e completata nel 2002. Nel decennio 1940 fu costruito un secondo ramo della transiberiana nel tratto Bajkal-Amur, parallelo al primo, ma più a nord per ragioni di sicurezza contro la minaccia dei Giapponesi.
Conclusa la visita della città, con il pulmino dell’agenzia si compie il trasferimento al villaggio di Listvyanka sulle rive del lago Bajkal, circa 70 km di superstrada attraverso il magnifico paesaggio della taiga siberiana coperta da betulle e conifere.
Listvyanka è un piccolo insediamento nato nel XVII secolo per la navigazione sul lago ed oggi ha anche un piccolo porto ed un cantiere per le riparazioni delle navi. Vicino si trova il Museo dell’Istituto di Limnologia del Bajkal che illustra le caratteristiche del lago e la flora e la fauna della regione. La visita del museo occupa il pomeriggio.
Il Bajkal è il più grande lago della Siberia e si trova nel territorio della Repubblica autonoma dei Buriati, un’etnia mongola che si era insediata intorno alle sue rive molto prima delle conquiste di Gengis Khan nel XIII secolo. Ha una forma allungata e ricurva, lungo 636 km da nord a sud e largo mediamente 48 km con un massimo di 79,4 km. La sua profondità massima di 1637 m, nel tratto centrale, ne fa il più profondo lago del mondo; nel tratto nord la profondità massima è di 920 m e nel tratto meridionale di 1433 m. Il bacino imbrifero di 557000 kmq contiene 24000 kmc di acqua potabile che rappresenta circa 1/5 delle riserve di tutto il mondo. L’acqua e molto pura, potabile e povera di sali. Il lago ghiaccia da gennaio ad aprile con uno spessore 2-3 m e vi possono transitare anche gli autocarri. Da tutti i lati il lago è circondato da montagne. Ad ovest la vetta più alta è di 2678 m, ad est si raggiungono i 3491 m s.l.m.. Il fiume siberiano Lena nasce dalla catena occidentale nei pressi del lago. Le valli dei fiumi che alimentano il lago hanno tracce delle passate glaciazioni e negli ultimi 250000 anni vi sono state non meno di 5 glaciazioni, l’ultima delle quali è avvenuta 10-15000 anni fa. Il Bajkal si è formato 20-25 milioni di anni fa conseguenza della collisione della placca indiana con quella siberiana che provoca in quest’area una compressione da sud a nord ma anche un’espansione in direzione est-ovest con formazione di profonde fosse tettoniche (graben), una delle quali è appunto il Bajkal. Sotto il punto di massima profondità di 1637 m la frattura della crosta scende ancora a profondità di 9 km e vi sono più di 7 km di sedimenti accumulatisi in 16 dei 25 milioni di anni della sua formazione. I movimenti tettonici ai bordi della frattura non sono mai cessati e si manifestano con terremoti e movimenti lungo le coste. Le stazioni sismiche registrano annualmente 2000 terremoti e molto più numerosi sono quelli deboli. I maggiori terremoti sono stati quello del 1862 di magnitudine Mercalli 11, quando un’area di 200 kmq sprofondò di 2 m formando una baia, e quello del 29 agosto 1959 di magnitudine 9 quando nel fondo del lago si ebbe una dislocazione di 12-20 m.
Tutta la zona intorno al lago è protetta come riserva naturale e parco nazionale ed il grado di inquinamento è tenuto sotto controllo. I maggiori inquinamenti del lago si hanno nel tratto meridionale vicino ai delta dei fiumi
Nel museo è illustrata la geologia del lago, la sua batigrafia con modelli ed il comportamento stagionale. Nel lago vi sono 56 specie di pesci in gran parte endemici, e molte specie sono abissali, anche di grandi dimensioni e arrivano fino a 1000 m di profondità. Le foche siberiane (nerpas) arrivano fino a 300 m di profondità. Molto apprezzato è il pesce omul che appartiene alla famiglia delle salmonidae.

47.4 INTORNO AL LAGO.

Il giorno successivo (4 agosto), partendo dal porto di Listvyanka si è fatta una navigazione sul lago oltrepassando la foce dell’Angara e fermandosi al piccolo approdo di Port Bajkal ed in altri due punti più ad ovest per osservare le rocce lungo la costa, vicino ad un tratto della ferrovia circumBajkal. Le rocce sono parte dell’antica crosta continentale siberiana (cratone) che rimontano all’era archeana, 2,5 miliardi di anni fa, si tratta di graniti metamorfici la cui struttura si è modificata per le elevate pressioni a cui sono state sottoposte nei movimenti tettonici.
Si torna indietro oltre la foce dell’Angara e si sbarca vicino alla stazione della seggiovia che porta ad un punto panoramico per osservare il lago. Sulla sommità c’è un posto di ristoro ed una terrazza da cui si vede la sezione meridionale del lago partendo dal golfo di Angara. Sul terrazzo le ringhiere sono ricoperte di nastrini colorati legati dai locali che, seguendo una tradizione animista, esprimono in tal modo i loro desideri.
Si riprende in discesa la seggiovia e, all’uscita della stazione, ci attende il pulmino che ci conduce sulla collina dell’Osservatorio Astrofisico del Bajkal per visitare il più grande telescopio solare dell’Eurasia: un rifrattore con obiettivo a due lenti di 760 mm di diametro e distanza focale di 40 m. Un telescopio simile più grande si trova solo negli USA. Il tubo rifrattore, tenuto sotto vuoto (30 mm di Hg) per eliminare gli effetti di turbolenza nella densità dell’aria, è orientato secondo l’asse polare che, per questa latitudine, forma con l’orizzonte un angolo di 52°. Il telescopio è sorretto da una torre alta 25 m e viene denominato Large Solar Vacuum Telescope (LSVT) con sistema ottico catadiottrico. Davanti alla lente obiettivo c’è uno specchio di 1 m di diametro inclinato a 45° e ruotante intorno all’asse polare che insegue il Sole durante il giorno riflettendo la sua immagine nell’asse del telescopio. Nel piano focale l’immagine del Sole ha un diametro di 38 cm, una risoluzione spaziale 0,2 arcsec ed una risoluzione spettrale 0,007 A. LSTV è stato costruito nel 1980 e permette le osservazioni spettropolarimetriche nella luce visibile e nello spettro infrarosso, in particolare registra gli spettri dell’idrogeno e del calcio. Vengono tracciati gli spettroeliogrammi per studiare la struttura fine dell’atmosfera solare. Lo spettrografo ha degli analizzatori con polarizzazione lineare e circolare.
Si ha la possibilità di salire sulla torre (9 piani) per osservare da vicino l’obiettivo e lo specchio catottrico e vedere dall’alto la base della torre ed il lago.
Con la visita all’Osservatorio finisce il soggiorno nella regione del lago Bajkal ed il giorno dopo si riparte per Mosca nella via del ritorno.

Fonte:
http://www.travelphotoblog.org/ArchivioPersonale/Extrtour.doc
Sito web: da visitare: http://www.travelphotoblog.org

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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