Lisbona itinerari turistici cosa vedere visitare

Lisbona itinerari turistici cosa vedere visitare

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Lisbona itinerari turistici cosa vedere visitare

 

Lisbona

La luminosa capitale del Portogallo, si estende  lungo le sponde del Tago, che qui si getta nell’oceano. Tra le poche capitali europee fluviali e marittime, il suo biglietto da visita è la Praça do Comércio. Da sempre la città si apre infatti accogliente agli innumerevoli arrivi e alle altrettanto numerose partenze, che raggiunsero il culmine durante l’epoca delle Scoperte. È per questo che a Lisbona e in tutta la sua regione si trovano monumenti manuelini di grande importanza, come la Torre di Belém o il Monastero dos Jerónimos, che si stagliano nella luce radiosa della città. Il moderno spazio ricreativo del Parque das Nações dimostra che il legame con il fiume si mantiene vivo ancora oggi. Qui, per esempio, Álvaro Souza ha firmato uno degli edifici che hanno accolto l’ultima esposizione universale del XX secolo, sul tema degli Oceani. E per cambiare epoca, non trascurate di visitare i pittoreschi quartieri medievali dell’Alfama e della Mouraria, coronati dal Castelo di São Jorge e che, con il Barrio Alto situato sul lato opposto, confluiscono nella Baixa pombalina.
Lisbona è anche il centro di una regione ricca di paesaggi: in prossimità della capitale si trovano infatti la località balneare di Estoril e la romantica Serra de Sintra, che l’armoniosa simbiosi tra palazzi e natura ha elevato a patrimonio mondiale.Sono certamente il mare, il clima e una natura preservata a conferire a tutta la regione un’energia peculiare. I numerosi Parchi e Riserve Naturali invitano a gradevoli momenti all’aperto, tanto nella tranquillità dei numerosi green quanto nell’adrenalina del surf. Forse per questo Lisbona si rivela come una città particolarmente animata, dove le celebrazioni sono vissute con esuberanza, in modo spontaneo, per un autentico piacere di convivialità. Con gli altri e con il fiume.
Abbiamo per voi due inviti per concludere la giornata: l’ambiente raccolto e selezionato di una casa di fado; o, se le energie non vi mancano, le discoteche del lungofiume, dove divertirsi fino al mattino. La luce di Lisbona vi ha sorpreso? Allora, contemplate il sorgere del giorno in riva al Tago; a riposare andrete più tardi.

 

Turismo de Lisboa - Visitors & Convention Bureau
Morada: Rua do Arsenal, 15 – 1100-038 Lisboa
Site: http://www.visitlisboa.com


Città

Almada
Situata sulla sponda meridionale del fiume Tago, Almada è indubbiamente il miglior belvedere sulla città di Lisbona; tra i punti di osservazione privilegiati, il castello, l’ascensore panoramico di Boca do Vento e, soprattutto, la statua di Cristo Re costruita nel 1959.
Nei secoli scorsi, Almada fu un luogo di villeggiatura molto frequentato dalla Corte, che vi fece erigere alcuni edifici e case nobiliari, che possono ancora essere ammirati in città.
Oggi Almada è una cittadina in crescita, il cui ritmo si è accentuato con l’inaugurazione del Ponte sul Tago, nel 1966, facilitando la circolazione tra le due sponde del fiume. Almada, però, non vive solo in funzione della capitale, dove lavorano gran parte dei suoi abitanti, ma è una città con vita propria, palco di eventi particolarmente frequentati, come il Festival di Teatro.
Al territorio municipale di Almada appartiene anche Costa da Caparica, che nella stagione estiva attira molti degli abitanti della grande Lisbona, sedotti dalle spiagge del suo lungo litorale. Un cenno a parte merita la gastronomia locale, di cui segnaliamo le saporite caldeiradas di pesce fresco (zuppe di pesce), piatto tipico di molte località, tra cui Cacilhas, Porto Brandão, Ginjal o Costa da Caparica.

Alcobaça
Alcobaça è situata nelle valli dei fiumi Alcoa e Baça, dai quali secondo alcuni scrittori avrebbe preso il nome. In base ad altre interpretazioni, fu invece la denominazione di origine araba a dividersi per battezzare i due fiumi.
Alcobaça deve la sua fama allo sviluppo del Monastero o Real Abadia de Santa Maria, fondato nel 1153 dai cistercensi e la cui costruzione ebbe inizio nel 1178, su terreni donati a Frate Bernardo di Chiaravalle dal primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques, a compimento di un voto effettuato dopo la riconquista cristiana di Santarém, che rimase in mano ai mori fino al 1147.
Il Monastero possedeva vasti domini, noti anche come coutos de Alcobaça, di cui l’Ordine si servì per popolare sistematicamente la zona, organizzando città e fattorie e dinamizzando l’agricoltura, con l’introduzione di nuove tecniche agricole, caratteristiche che durarono nel tempo, giacché la regione è ancora oggi una delle zone produttrici di frutta per eccellenza.
Costruito secondo il modello dell’Abbazia di Clairvaux, casa madre dell’Ordine Cistercense in Francia, il Mosteiro de Alcobaça è uno splendido monumento classificato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
La gastronomia e i dolci furono influenzati soprattutto dai monasteri e dai conventi cistercensi della regione; a quello di Alcobaça si aggiungevano infatti il Monastero femminile di Cós e il Convento dos Capuchos a Évora de Alcobaça. Il dolce più famoso è il  Pão de Ló, che prese il nome dalla località in cui è preparato,  Alfeizerão.
Meritano inoltre un cenno il cristallo di eccellente qualità e gli oggetti di terracotta e di ceramica.

Amadora
Nei dintorni di Lisbona, la città di Amadora ha conosciuto uno sviluppo straordinario nel Novecento, per essere stata scelta come luogo di residenza da migliaia di lavoratori della capitale, che vi si recano quotidianamente in treno o in automobile.
Tra gli eventi culturali di questa moderna cittadina, citiamo le “Festas da Cidade” nei mesi di settembre/ottobre (con svariate iniziative di animazione culturale e una Fiera del Libro), il “Festival Internacional de Banda Desenhada” (festival internazionale del fumetto) e la “Corrida de São Silvestre”, che ha luogo l’ultima notte dell’anno, una delle prove di atletica di maggiore richiamo a livello nazionale.

Batalha
La località di Batalha crebbe di pari passo con il Mosteiro de Santa Maria da Vitória, la cui costruzione ebbe inizio nel 1386, in seguito a un voto di D. João I, re di Portogallo, che promise alla Madonna di edificarlo qualora il Portogallo fosse riuscito a sconfiggere la Castiglia nella battaglia di Aljubarrota, il 14 agosto del 1385. Ogni anno, nel mese di agosto, accanto al monastero, si realizzano grandi festeggiamenti per commemorare la vittoria.
Opera d’arte del gotico portoghese e Patrimonio dell’Umanità, il Mosteiro da Batalha è un magnifico esempio architettonico in cui si mescolano le diverse influenze corrispondenti al suo lungo periodo di edificazione, che abbraccia diversi regni.
All’interno, vanno citate la Capela dos Fundadores, con le sue splendide vetrate, le Capelas Imperfeitas ou inacabadas, cappelle mai terminate e profusamente decorate con elementi dello stile manuelino e gotico fiammeggiante,e la Sala do Capítulo.
Intorno al monastero vi sono alcuni edifici settecenteschi, uno dei quali trasformato in Pousada; merita inoltre una visita l’Igreja Matriz, con un bellissimo portale manuelino

Caldas da Rainha
La località deve il suo nome alla sorgente termale, molto apprezzata dalla regina D. Leonor, sposa di D. Manuel I, re del Portogallo nel XV secolo, che ebbe occasione di verificare le proprietà curative di queste acque vedendosi cicatrizzare una ferita, aperta da lungo tempo e sottoposta senza successo a varie cure.
Poiché già a quell’epoca le acque termali erano molto usate dalla popolazione locale, che vi si bagnava per curare svariate malattie, affinché chi vi ricorreva potesse curarsi con qualche comodità la regina fece costruire un Ospedale, intorno al quale si formò un borgo, che divenne noto come “Caldas da Rainha”.
La città continuò a crescere e conobbe il suo momento di massimo splendore tra la fine del XIX secolo e l’inizio di quello successivo, epoca in cui i soggiorni nelle località termali erano molto di moda e durante il quale Caldas da Rainha divenne uno dei luoghi preferiti dalla nobiltà e dall’aristocrazia.
Durante la Seconda guerra mondiale, la città diede rifugio a molti stranieri perseguitati dal regime nazista.
A Caldas videro la luce importanti figure della cultura portoghese, tra cui il pittore José Malhoa (XIX secolo), la cui opera può essere apprezzata nel Museo che porta il suo nome situato nel Parco Termale, e Rafael Bordalo Pinheiro, caricaturista del XIX secolo che fondò la Fábrica de Faianças das Caldas da Rainha, dove si iniziò a fabbricare la popolare ceramica di Caldas, i cui oggetti più conosciuti sono quelli che inseriscono elementi caratteristici dell’umorismo popolare

Cascais
Situata vicino al mare, un tempo tradizionale villaggio di pescatori, Cascais conobbe un grande sviluppo nel XIV secolo, quando divenne un porto di scalo molto movimentato a causa delle navi che si dirigevano a Lisbona.
Ma fu solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo, periodo in cui i bagni di mare iniziarono a essere apprezzati, che Cascais si trasformò in una località balneare molto alla moda. Il principale artefice di questa trasformazione fu il re del Portogallo D. Luís I, che nel 1870 convertì la fortezza della cittadella in residenza estiva della famiglia reale portoghese. Il suo esempio fu seguito dalla nobiltà, che costruì residenze e splendide abitazioni per trascorrervi l’epoca più calda dell’anno, cambiando così completamente il volto di quello che era stato un antico borgo dedito alla pesca.
Cascais iniziò ad attirare molti curiosi, che vi giungevano facilmente grazie all’inaugurazione della linea ferroviaria tra Pedrouços e Cascais nel 1889. Oggi, Cascais è una località molto vivace e cosmopolita, che conserva ancora interamente la sua atmosfera aristocratica.
Vi raccomandiamo una passeggiata per le sue stradine sulle quali si affacciano negozi di altissima qualità, o qualche momento di riposo in uno dei molti bar all’aperto. Le spiagge sono tuttora la maggiore attrazione di questa cittadina, ed è possibile scegliere tra quelle situate nella riparata baia cittadina o quelle un po’ più distanti, nella zona del Guincho, inserite nel Parco Naturale Sintra-Cascais, che offrono condizioni ottimali per praticare il surf e il windsurf. La Boca do Inferno, una rientranza della costa circondata da rupi scoscese e caverne, è una curiosità naturale che attira molti visitatori, curiosi di toccare con mano la forza del mare.
Un cenno speciale merita la gastronomia, in particolare il pesce fresco e i frutti di mare, che si possono gustare nei numerosi ristoranti della zona.

Fátima
Di origini remote, fu il dominio arabo a segnare lo sviluppo del luogo e dargli il nome. Narra la leggenda che, durante la Riconquista cristiana, il cavaliere templare Gonçalo Hermingues, conosciuto come il Traga-Mouros, si innamorò di Fátima, una mora catturata durante un’imboscata. Corrispondendo il suo amore, la giovane si convertì al cristianesimo, prendendo il nome di Oureana.
Nel XVI secolo, la località fu innalzata al rango di parrocchia dalla colleggiata di Ourém, entrando così a fare parte della diocesi di Leiria.
Fátima conobbe un grande sviluppo a seguito delle Apparizioni, all’inizio del XX secolo, trasformandosi in uno dei maggiori centri di culto mariano del Portogallo, riconosciuto mondialmente dalla Chiesa Cattolica.
La prima ebbe luogo nel 1917, a Cova da Iria, dove oggi si trova il Santuario. Le più importanti manifestazioni dei devoti sono il 13 maggio (tra cui la Processione delle Candele la sera del 12 e la Processione dell’Addio il 13, che chiude le celebrazioni) e il 13 ottobre. Tra le due date, tuttavia, tutti i 13 del mese sono giorni di particolare devozione.
Connesso al culto di Nossa Senhora de Fátima, si possono visitare le case in cui vissero i pastorelli ai quali apparve la Madonna, nel villaggio di Aljustrel.
Nel giardino della Casa di Lucia, un monumento indica il luogo della seconda apparizione dell’Angelo della Pace e la fine della Via Sacra, che ha inizio al Santuario. Lungo la via, vi sono 14 cappelle offerte dai cattolici ungheresi rifugiati in Occidente. Merita una sosta Valinhos, a 400 metri dal villaggio, dove un monumento ricorda la quarta apparizione, avvenuta nel 1917, e Loca do Anjo, dove nel 1916, i pastorelli videro l’Angelo della Pace per la prima e la terza volta

 

Estoril
Località di fama mondiale, Estoril è un vero e proprio luogo cosmopolita di grande vivacità notturna che possiede tutte le infrastrutture necessarie a un grande centro di villeggiatura: spiagge, alberghi eccellenti, campi da golf, un casinò e persino un autodromo.
La trasformazione pianificata di questa località ebbe inizio agli albori del XX secolo, a causa della sua vicinanza al mare che la rendeva un polo di grande attrazione, oltre che per l’esistenza di sorgenti termali, a quel tempo molto di moda.
Il centro di questa nuova località di villeggiatura di lusso erano il Parco e il casinò (simboli di Estoril), circondati da edifici ricchi di gallerie e di alberghi eccellenti.
In precedenza, Estoril era nota per le svariate Fortezze sulla costa, che assicuravano la difesa di una delle possibili vie di ingresso a Lisbona, e per il Recolhimento, edificato dall’Ordine Mendicante dei Frati Francescani nel XVI secolo, oggi trasformato nel Collegio dei Salesiani.
A partire dal 1930, Estoril divenne una delle principali località turistiche del Portogallo, scelta da numerosi sovrani europei deposti come luogo di esilio volontario, tra i quali il re di Spagna D. Juan Carlos.
Durante la Seconda guerra mondiale, Estoril diede rifugio a scrittori, politici, artisti, commercianti ebrei perseguitati dal III Reich

Leiria
Leiria ha un fiume che la attraversa, una torre senza Sé, una Sé senza torre e una Rua Direita che non lo è. (Rima Popolare).
Per D. Afonso Henriques, primo conquistatore cristiano di Leiria nel 1135 e fondatore del suo castello, il luogo costituiva un avamposto avanzato nella strategia di conquista di Santarém, Sintra e Lisbona ai Mori, cosa che si sarebbe verificata nel 1147.
Per oltre mezzo secolo la città sarebbe stata periodicamente devastata dalle incursioni degli eserciti musulmani e la sua conquista definitiva avrebbe avuto luogo solo nel 1195.
Nel 1254, D. Afonso III riunì qui le prime Corti alla presenza dei rappresentanti di tutte le città del regno, evento di estrema importanza nella Storia del Portogallo, in quanto per la prima volta il popolo poté esprimere le sue rivendicazioni al cospetto del re.
Nel XIV secolo, D. Dinis e soprattutto la sua sposa D. Isabel, la Regina Santa, si fermarono diverse volte al castello. Il passaggio del re rimase visibile nella creazione, lungo la costa, della pineta di Leiria, a protezione delle dune di sabbia. I pini selvatici fornirono la materia prima per l’industria navale portoghese, in particolare durante il periodo delle Scoperte.
Ancora oggi questa immensa macchia verde è un luogo perfetto per una passeggiata.
Dal castello medievale, la città crebbe al di fuori delle mura, prima con l’Igreja de São Pedro, romanica, quindi, nel XVI secolo, con la costrizione della Sé Catedral e della Misericórdia.  La città giunse fino alle sponde del fiume Lis, le cui rive frondose accolsero diversi edifici religiosi.
Solo nel XIX secolo Leiria avrebbe vissuto un nuovo momento di sviluppo, con l’arrivo della borghesia e soprattutto grazie all’architetto Ernesto Korrodi, che si impegnò a valorizzare la città. Da allora, e fino ai nostri giorni, un’urbanizzazione moderna e disordinata ha cambiato il volto della città, trasformandola in un centro industriale in espansione.

Lisboa
Sulla sponda destra dell’ampio estuario del fiume Tago, la capitale del Portogallo, adagiata su incantevoli colline, gode di una situazione geografica fuori del comune, alla quale deve il suo destino di città cosmopolita. La sua luce eccezionale, che ha affascinato scrittori, fotografi e cineasti, gli edifici dai colori chiari abbarbicati sulle colline, su cui risalta l’ocra dei tetti, la policromia degli azulejos delle facciate e le stradine tortuose dei quartieri antichi, le conferiscono la peculiare atmosfera di città di transizione tra il nord europeo e il sud mediterraneo.
Luogo di elezione per scambi commerciali con antiche popolazioni di mercanti e navigatori, la lunga storia di Lisbona ha inizio nella Alis-Ubbo fenicia, che si trasformerà, nel II secolo, nella romana Felicita Julia Olisipo, nella Aschbouna araba a partire dall’VIII secolo, in città portoghese nell’anno 1147, quando fu conquistata da D. Afonso Henriques, primo re del Portogallo, e infine nella capitale del paese, nel 1255.
A piedi nei quartieri tipici, in tram nelle zone più antiche, salendo o scendendo dalle colline negli ascensori secolari, in barca sul Tago, o persino in metropolitana, autentico museo sotterraneo di arte contemporanea portoghese, tutti i mezzi sono buoni per scoprire l’interessantissima diversità culturale che Lisbona offre.
A occidente, in direzione della foce del Tago, visitate la zona di Belém, con i suoi giardini e i suoi monumenti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, la Lisbona delle Scoperte.
Dalla ricostruzione seguita al terremoto del 1755, nacque il tracciato regolare e simmetrico della città illuminista, aperta sul fiume. È la Baixa di Lisbona, zona di negozi tradizionali. Al Chiado, quartiere molto seducente, si evoca il fascino borghese della Lisbona del XIX secolo, mentre verso est, il Parque das Nações concentra una vasta offerta di attività ricreative, tra cui il Oceanário.
La notte, nei quartieri tradizionali della città risuonano le voci del Fado e i più giovani si riuniscono nei vivaci bar delle Docas, in riva al fiume, o del Bairro Alto, accanto al Chiado.

oBIDOS
La bellissima città di Óbidos, dalle case bianche ricoperte di buganvillee e caprifogli, fu conquistata dai mori dal primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques, nel 1148. Più tardi D. Dinis la donò alla moglie, la regina Santa Isabel. Da quel momento e fino al 1883, la città di Óbidos e le terre circostanti furono sempre di proprietà delle regine portoghesi.
Circondata da una cinta di mura medievali e coronata dal castello moro ricostruito da D. Dinis, oggi trasformato in pousada, Óbidos è uno dei più perfetti esempi delle nostre fortezze medievali. Come nell’antichità, si entra dalla porta meridionale, quella di Santa Maria, abbellita da decorazioni di azulejos risalenti al XVIII secolo.
All’interno delle mura, che al tramonto assumono tonalità dorate, si respira un’allegra atmosfera medievale, fatta di stradine tortuose, vecchie case di calce bianca con gli angoli dipinti di azzurro o di giallo, aperture o finestre manueline, ricordando che D. Manuel I (XVI secolo) fece qui grandi opere, fiori e piante variopinte.
Non dimenticate di visitare l’Igreja Matriz de Santa Maria, la bella cappella di São Martinho e, fuori dalle mura, l’Igreja do Senhor da Pedra.
Tra gli eventi che si ripetono ogni anno a Óbidos, si distinguono le Festas della Settimana Santa (in cui si rivivono le stazioni della Via Crucis), il Festival di Musica Antica (in ottobre) e, per i più golosi, il Festival Internazionale del Cioccolato (in marzo), all’interno del quale una giuria di specialisti premia alcune ricette nell’ambito di un concorso internazionale.

Nazaré
Un tempo tipico borgo di pescatori, oggi Nazaré è un centro di villeggiatura molto frequentato che ha saputo mantenere vive le sue tradizioni marittime. Il cosiddetto Sítio, il punto più alto della città - che si può raggiungere in ascensore - è senza dubbio il suo belvedere più bello.
È legato al culto di Nossa Senhora da Nazaré, che secondo una leggenda del XII secolo, fu invocata dall’alcalde D. Fuas Roupinho il quale, nell’inseguire un cervo, era caduto in un burrone senza possibilità di salvezza. In segno di gratitudine per la grazia ricevuta, D. Fuas Roupinho fece erigere una piccola cappella, l’Ermida da Memória. A poca distanza, nel XVIII secolo, fu edificato un santuario che nel mese di settembre si anima per le feste grandiose.
Il legame tra gli abitanti di Nazaré e il mare è ben visibile nell’artigianato locale, nel quale si distinguono reti, boe, canestre e bambole tradizionali abbigliate con il tipico vestito dalle sette gonne, e nella gastronomia, in cui predominano i piatti di pesce e frutti di mare, come le caldeiradas, le zuppe, l’açorda, l’arroz de marisco e i carapaus secos.
Nei dintorni, visitate la Capela de São Gião (VII secolo), uno dei rari templi visigoti esistenti in Portogallo.

Santarém
Il fiume Tago e la fertile pianura di Lezíria, che circonda l’altopiano di Santarém, furono i fattori che determinarono la scelta di questo luogo in epoche remote. I romani la chiamarono Scalabis, ne segnarono il tracciato urbano e la fecero diventare una delle più importanti città lusitane. A partire dall’VIII secolo, il dominio arabo ne rafforzò il ruolo strategico e miliare, cambiando il nome in Chanterein, antecedente di Santarém. Nel 1147, D. Afonso Henriques conquistò abilmente la città, segnando definitivamente l’avanzare della riconquista cristiana, e giungendo a Lisbona quello stesso anno.
Santarém fu una delle città preferite dai sovrani portoghesi, fin dalla prima dinastia. Nel Medioevo, un’intensa attività commerciale e l’insediamento della nobiltà contribuirono a fare sì che la città raggiungesse l’apogeo sociale ed economico, circostanza che si riflette ancora nei diversi monumenti ed edifici della città. Fu un’epoca di grande opulenza artistica e culturale. Santarém fu residenza reale, capitale del regno (1325-57) e, fino al XV secolo, luogo di riunione delle Corti in svariate occasioni.
Nel 1491, l’Infante D. Afonso, figlio di D. João II e futuro re, annegò accidentalmente nella Ribeira di Santarém. L’episodio ebbe come conseguenza l’allontanamento della famiglia reale e in qualche modo il declino degli investimenti nella località, che tornò tuttavia a essere protagonista della storia del paese. A Santarém visse per molti anni Pedro Álvares Cabral, lo scopritore del Brasile nel 1500.
Uno dei modi migliori per conoscere la città è attraverso il suo patrimonio culturale e artistico, durante gli eventi che fanno emergere il meglio del luogo. In giugno, la Fiera Nazionale dell’Agricoltura, in cui si presentano prodotti e strumenti agricoli e si tiene una fiera del bestiame. Se vi piace, potrete anche assistere a una corrida, che in Portogallo prende il nome di tourada.
In ottobre è la volta del Festival Nazionale di Gastronomia, la principale mostra gastronomica del paese. Tali eventi sono completati da mostre di artigianato e folklore di tutte le regioni del paese. Se ne avete la possibilità, non perdetevi la danza tradizionale del Ribatejo, il Fandango. Eseguita almeno da 2 uomini che simulano una lite, simbolizza la perizia dei contadini che lavorano in Lezíria.

Setúbal
Il luogo fu abitato fin da tempi immemori da Fenici e Romani, che si stabilirono sulla sponda meridionale del fiume Sado (di fronte alla città attuale) e chiamarono l’insediamento Cetóbriga, da cui in seguito ebbe origine il nome Setúbal.
Furono i romani a dare inizio a una delle più tradizionali attività della zona, la raccolta del sale e la conservazione degli alimenti in barili di salatura, di cui si conservano alcuni resti nella Penisola di Tróia.
Lo sviluppo di Setúbal è sempre stato legato alle attività marittime, favorite dalla posizione - alla foce del fiume Sado - tanto da divenire, già nel XIV secolo, uno dei principali porti del paese.
Anche i prodotti agricoli meritano un cenno speciale, poiché ad alcuni di essi si faceva già riferimento in documenti ufficiali del XIV secolo, in particolare le uve, i vini, le arance e il pesce.
Ancora oggi, i vini prodotti nella regione circostante sono piuttosto conosciuti, in particolare i vini da tavola e il moscatel, chiamato “moscatel di Setúbal”, che potrete degustare nelle cantine situate nella vicina località di Azeitão, dove si producono anche eccellenti formaggi e torte deliziose.
Nella città che ha visto nascere personaggi famosi della cultura portoghese, in particolare Bocage (poeta del XIX secolo, noto per il tono ironico e la critica sociale) e Luísa Todi (grande cantante lirica), meritano una visita il Convento de Jesus, in stile gotico-manuelino, che ospita il Museo della città e il Forte de São Filipe. Oggi trasformato in Pousada, è un ottimo belvedere sulla città, sul fiume Sado, Tróia e la Serra da Arrábida.
Nei dintorni si trovano aree di natura protetta, in particolare la “Reserva Naturale dell’Estuário do Sado”, dove si possono osservare i delfini, e il "Parco Naturale da Arrábida”, con caratteristiche mediterranee uniche.
In riva al mare vi sono eccellenti spiagge, in particolare quella di Figueirinha, Galapos e il Portinho da Arrábida (una bellissima baia riparata) e, sulla sponda opposta del fiume Sado, facilmente raggiungibile in traghetto, la penisola di Tróia con circa 18 km di spiagge e un campo da golf.

Sintra
Splendida città ai piedi della Serra che porta lo stesso nome, le sue caratteristiche uniche hanno fatto sì che l’UNESCO, nel classificarla Patrimonio Mondiale, sia stata obbligata a creare una categoria specifica - quella di “paesaggio culturale” - considerando in tal modo tanto la ricchezza naturale quanto il patrimonio architettonico della città e della serra. La vegetazione lussureggiante della Serra è inserita nel Parco Naturale Sintra-Cascais.
Il luogo fu scelto per l’insediamento sin da tempi remoti da diverse popolazioni di passaggio nella Penisola Iberica, che vi lasciarono tracce della loro presenza, molte delle quali esposte nel Museo Archeologico di Odrinhas, nei dintorni.
Nel XII secolo, il primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques, conquistò il Castelo dos Mouros, luogo in cui più tardi i suoi successori costruirono la loro residenza di vacanza, il Palácio da Vila, considerato uno dei simboli di Sintra per i suoi camini conici.
Luogo di villeggiatura molto apprezzato da re e nobili, ed esaltato da scrittori e poeti, tra i quali Lord Byron che la definì Eden glorioso, Sintra possiede un ricco agglomerato di chalet e tenute, alcuni dei quali fanno oggi parte del circuito del Turismo Rurale o di Alloggio presso Privati.
Sintra offre anche diversi splendidi palazzi da ammirare. Il Palácio da Pena, edificato in epoca romantica su una delle cime della Serra, o quello di Seteais, del XVIII secolo, oggi trasformato in un elegante albergo, e ancora quello di Monserrate, celebre per i suoi bellissimi giardini che ospitano specie esotiche uniche nel paese.
Un cenno speciale meritano i dolci del luogo, in particolare i travesseiros e le famose queijadas, che secondo antichi documenti venivano confezionati già nel XII secolo e potevano essere usati per pagare i tributi.
Nei dintorni, vanno citate le spiagge (Praia das Maçãs, Praia Grande, Praia da Adraga), Cabo da Roca (il punto più occidentale del continente europeo), Colares, che dà il suo nome a una regione viticola e il pittoresco villaggio di Azenhas do Mar, incastonato in una falesia.

 

Tomar
Lo sviluppo di Tomar è intimamente legato all’Ordine dei Templari, che nel 1159 ricevettero queste terre come ricompensa per l’aiuto prestato a D. Afonso Henriques, primo re del Portogallo, nella riconquista cristiana del territorio.
Fu D. Gualdim Pais, primo Maestro dell’Ordine in Portogallo, a fondare il castello e, al suo interno, il notevole Convento de Cristo. Ampliato e alterato nel corso dei secoli, l’edificio è stato influenzato da diversi stili architettonici ed è il simbolo della città, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Nota come la città dei Templari, a Tomar si trovano altre tracce della loro influenza, in particolare la Mata dos Sete Montes dove, secondo la tradizione, si svolgevano rituali iniziatici, e l’Igreja de Santa Maria do Olival, fondata nel XII secolo che conserva le tombe di alcuni Maestri dell’Ordine.
L’Ordine dei Templari si estinse in Francia all’inizio del XIV secolo, ma in Portogallo fu trasformato nell’Ordine di Cristo su proposta del re D. Dinis, in seguito approvata dal Papa; fu quindi deciso che gli immensi beni appartenenti ai Templari passassero all’Ordine di Cristo, che svolse un ruolo preponderante nell’epopea delle Scoperte Portoghesi.
Dopo essere stati espulsi dalla Spagna, gli Ebrei fondarono una colonia nelle stradine del centro storico della città, che conserva una delle più antiche sinagoghe del Portogallo, alla quale si affianca il Museu Luso-Hebraico Abraão Zacuto.
Un cenno speciale meritano le spettacolari “Festas dos Tabuleiros”, celebrazioni che si svolgono ogni quattro anni nel mese di giugno e la cui origine è legata al culto dello Spirito Santo.
A circa 14 km da Tomar, fermatevi alla laguna formata dal Barragem do Castelo de Bode, dove l’acqua viene raccolta per poi rifornire la città di Lisbona, sui cui isolotti e sponde coperte da pinete si trovano luoghi meravigliosi, ideali per vacanze a contatto con la natura.


Gastronomia regionale

La gastronomia do Ribatejo
Come indica il nome, il Ribatejo comprende le zone del lungofiume, fertili, che l’acqua inonda regolarmente.
Essendo il Tejo l’anima della regione, i pesci di fiume ne invadono la cucina, come le anguille, che si mangiano fritte o stufate, le alose impanate in primavera (quando il pesce depone le uova ed è più saporito), o ancora la lampreda, che i pescatori considerano divina.
Zona di acquitrini, dove i contadini portano il bestiame selvaggio a pascolare, il brasato di carni selvatiche è frequente a tavola, come anche la “sopa da pedra”, che qui nacque, diffondendosi poi in tutto il paese. Anche le “migas ribatejanas” sono speciali, con il loro delizioso misto di pane e verdure.
Nei dolciumi sono notevoli gli “arrepiados” e i “celestes” di Santarém, i “queijinhos do céu” di Montalvo, i fagotti all’uovo di Chamusca e ancora le “tigeladas” e la “palha” di Abrantes, tutti a base di uova e zucchero.
E’ chiaro che per ognuna di queste prelibatezze esista il vino giusto per "innaffiare" il pasto, e vale la pena percorrere la Rota do Vinho del Ribatejo per conoscere la sua ricchezza vinicola e paesaggistica. Ad Almeirim, Cartaxo, Santarém, Chamusca e Coruche si trovano i principali produttori di vino, tutti di grande qualità.
A Santarém, la Feira Nacional dell’Agricultura, a giugno (con spettacoli legati all’arte torera locale) e il Festival de Gastronomia, a ottobre/novembre, sono ottime occasioni per familiarizzare con la gastronomia e i vini del Ribatejo.

Azeitão: sapori tipici
La vostra permanenza sulla penisola di Setúbal non sarà completa senza cedere a dolci peccati di gola. Oltre a pesce e frutti di mare, la regione è anche terra di vini eccellenti, formaggi e dolci.
Cominciamo dall’antipasto: formaggio di Azeitão o vongole; piatto principale: zuppa di pesce e frutti di mare, “espadarte”, stufato di anguille o un più salutare pesce fresco grigliato; per dessert, un assaggio delle varie torte e qualche “beijinho” di Azeitão.
Ovviamente per tutti questi piatti ci vuole il vino giusto, di produzione regionale: vini bianchi, rossi e liquorosi. La Rota do Vinho della Costa Azul vi proporrà un itinerario attraverso i produttori di vino della zona di Azeitão, Palmela e dintorni.
Potete assaggiarli tutti nella Pousada de Palmela o alla Casa Mãe, anch’essa a Palmela, antica cantina trasformata dalla Rota do Vinho in sala di degustazione e accoglienza dei visitatori.
Adorerete le bellezze di questa regione: assaggiate un moscato di Setúbal e terminate nel migliore dei modi la vostra visita.

Pesce e frutti di mare di Peniche
La zona costiera a nord di Lisbona è celebre per la ricchezza dei suoi frutti di mare e per i vini che qui si producono da tempi immemorabili.
La bellissima spiaggia dell’Ericeira, di nobili tradizioni, e la vicina Ribamar e, un poco più a nord, la regione di Lourinhã e le spiagge adiacenti, con il Porto de Barcas all’estremità, dove si concentrano i principali vivai di frutti di mare della regione.
Per questo, siate certi di mangiare del pesce delizioso, che va dalle semplici sardine arrostite di Peniche ad altri pesci grigliati sul carbone, o alle più saporite zuppe di pesce: questa zona vi aspetta. Tra Peniche e Foz do Arelho, la regione è ricca di molluschi, come gli apetitosi bivalve della Lagoa de Óbidos.
Ma potete anche cercare i semplici ristoranti delle piccole spiagge attorno a Lourinhã, dove i frutti di mare sono eccellenti.
Per accomganare il pasto o lo spuntino, la regione fornisce ottimi vini, come quelli di Torres Vedras, Bombarral o Arruda dos Vinhos.
Non tralasciate di gustare le delizie della gastronomia locale, per terminare il vostro giro a Óbidos, bella città medievale circondata da mura, dove assaggaire la tipica “ginjinha”, per coronare lo splendido giorno trascorso.

Pesce e frutti di mare di Nazaré
Una zona ricca di gastronomia, dove i sapori del mare si uniscono a quelli di montagna, occupa l’area più settentrionale della regione di Lisbona che si stende dalla costa fino alle Serras de Aire e Candeeiros.
Nazaré è uno dei principali porti di pesca del paese, con speciali tradizioni locali legate al pesce: dal semplice pesce alla griglia alle gustose zuppe di pesce con frutti di mare e molluschi, questa zona non delude gli amanti dei menù di mare.
Lì vicino potete provare il pollo speciale di Alcobaça e quindi visitare il convento cistercense, dalla magnifica architettura gotica.
Ma in altre zone montuose, nelle Serras de Aire e Candeeiros, sono di casa le ricette a base di capretto e agnello, la carne di macello (di maiale), la “friginada com migas” o lo stufato di montagna.
Alcobaça è una regione produttrice di frutta squisita, fin dal tempo in cui i monaci cistercensi vi giunsero.
Ma, se come dessert gradite un dolce, prendete le “brizas do Lis”, a Leiria, o il famoso “pão-de-ló” di Alfeizerão. Molto vicino a Lisboa, anche per la sua gastronomia, questa regione merita una visita.

La gastronomia di Lisboa
Cominciando dalla sardina arrosto per finire con la pasticceria di Belém, Lisbona rivela una gastronomia all’altezza del suo splendore e di quello dell’intera regione.
La sardina arrosto si mangia in tutto il paese, ma a Lisbona vanta una tradizione particolare, legata alle feste di giugno. Soprattutto in estate, è il piatto immancabile di ogni ristorante tipico o di ogni “esplanada”, con peperoni arrosto, ammorbidita con l’ottimo olio portoghese.
Tuttavia, le barche che danno un tocco di colore ai numerosi porti della regione - Nazaré, Peniche, Ericeira, Cascais, Sesimbra o Setúbal – forniscono anche molti altri tipi di pesce e frutti di mare, per succulente zuppe di pesce o stufati, o semplicemente da fare alla griglia. Alla fine dell’inverno, anche le anguille, un’alosa impanata, o altri pesci di fiume, possono rivelarsi deliziosi.
Le molte tentazioni dolci, già da sole giustificherebbero il viaggio: le noci di Cascais, le torte di formaggio e i deliziosi guanciali ripieni di Sintra, a Torres Vedras i dolcetti di fagioli, a Caldas da Rainha i pasticcini croccanti e i fagotti alle uova, le fette cinesi a Tomar e molti altri.
I nostri dessert sono infiniti...tuttavia, ancora un appunto sulla zona di Lisbona: nell’area dei monumenti di Belém, fatevi una pausa per gustare i golosi pasticcini locali, una vera carrellata sulla pasticceria portoghese.
Infine, ancora un consiglio per inizio o fine pasto: il formaggio di Azeitão, tra i migliori dell’intero Portogallo e qui accompagnato da eccezionali vini della regione. Assaggiate un moscato di Setúbal come aperitivo o digestivo e terminerete il vostro pasto nel migliore dei modi.

Percorsi

Da Sintra al mare
Approfittate di una vacanza a Lisbona per rilassarvi nelle vicinanze della capitale.
Iniziate da Sintra, luogo magico in Portogallo e in Europa, per respirare a pieni polmoni l’aria della Serra e godere dell’immensa ombra dei Parchi di Monserrate e di Pena, che ospitano romantici palazzi. E per gustare tutti i sapori della bella vita, non dimenticate di assaggiare i dolci regionali, come le “queijadas”, tortine di formaggio, e i “travesseiros”, fagottini di pasta sfoglia dai diversi ripieni.
Scoprite vie ricche di case e palazzetti antichi, sparsi lungo la montagna, e il Palácio da Vila, con i suoi grandi comignoli conici che si innalzano al di sopra del centro storico. Percorrendo le sale di questo meraviglioso edificio farete un viaggio nella Storia e potrete ammirare una magnifica e importante testimonianza di “azulejos” mudéjar.
Salite fino al Palácio da Pena percorrendo stradine tortuose, dove il sole penetra timidamente tra la vegetazione. La mescolanza di stili di gusto romantico che lo caratterizzano ne fa una perla in cima alla Serra. Pranzate qui o a Seteais - un altro palazzo, ora trasformato in un albergo - con una vista che sovrasta la vegetazione fino a giungere al mare.
Dopo pranzo, visitate Cabo da Roca, il punto più occidentale del continente europeo, con una vista superba sul mare e sulla località di Guincho, dove potrete riposare seduti a una terrazza ammirando l’abilità dei surfisti.
Se desiderate rimanere a Cascais, l’offerta di ristoranti e alberghi è eccellente e vi consente di sfruttare il giorno successivo per visitare la città, a piedi o in bicicletta. Di rientro a Lisbona, percorrete la strada litoranea, per visitare, a Belém, due opere mitiche delle scoperte portoghesi e del Patrimonio Mondiale: il Mosteiro dos Jerónimos e la Torre de Belém.
A fine pomeriggio, addolcitevi la bocca con i famosi “pastéis de Belém” o rilassatevi nella terrazza del Centro Cultural de Belém, assistendo a un concerto gratuito. Cenate nella zona lungo il fiume e liberate il vostro spirito ludico in uno dei numerosi bar o discoteche della zona.

 

 

 

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Palácio e Parque de Monserrate
  • Palácio e Quinta da Regaleira
  • Castelo dos Mouros - Sintra
  • Praia Grande do Guincho
  • Cascais
  • Cabo da Roca

 

Dal Castello al Bairro Alto
In visita a Lisbona, regalatevi una giornata per vagare senza meta nel centro storico.
Iniziate con una vista meravigliosa sulla città e sul fiume dal Castelo di São Jorge. Ammirate l’intricato patchwork dei tetti e la luce azzurrognola del fiume, con la sponda meridionale come sfondo, sotto un sole e un cielo infiniti. Per giungere a questo belvedere privilegiato, prendete il più caratteristico dei mezzi di trasporto della città: il tram (linee 12 e 28).
Scendete quindi per le strette viuzze del quartiere dell’Alfama, che nel mese di giugno si veste a festa per Sant’Antonio, dando l’immagine più fedele della Lisbona popolare. A Largo do Chafariz de Dentro visitate il Museu do Fado e da Guitarra Portuguesa e ascoltate la colonna sonora della città.
Proseguite per Terreiro do Paço e apprezzate l’imponenza di questa piazza che si apre sul fiume Tago. Tra aprile e ottobre, non dimenticate di fare un’escursione in barca per scoprire un nuovo volto di Lisbona, questa volta dal fiume.
Oltrepassando la folla che tutti i giorni anima la Baixa Pombalina, salite al quartiere di Chado con l’Elevador de Santa Justa, progettato da un discepolo di Eiffel. Passeggiate in questa storica zona della Lisbona bohémienne ed elegante e prendete un appuntamento con l’arte moderna al Museu de Arte Contemporânea. Approfittate per fare un po’ di shopping o semplicemente per non fare nulla e sedervi a una terrazza ad ascoltare il cuore pulsante della città.
Al Bairro Alto, zona per eccellenza della cultura urbana, abbondano i negozi di stilisti e design e i bar, dove divertirsi fino a tardi. Nel vicino Largo Trindade Coelho, non lasciatevi impressionare dalla facciata austera ed entrate nell’Igreja de São Roque per ammirarne l’interno. Al Miradouro de São Pedro de Alcântara, lasciate risposare lo sguardo sul castello, punto di inizio della vostra passeggiata. Cenate in tutta tranquillità al Bairro Alto e partite alla conquista della Lisbona by night.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Castelo de São Jorge
  • Casa-Museu do Fado e da Guitarra Portuguesa
  • Praça do Comércio
  • La Baixa Pombalina
  • Elevador de Santa Justa
  • Il fascino del Chiado

 

Cavalli sulle sponde del Tago
Se i vostri figli amano i cavalli, fate un salto negli acquitrini del Ribatejo per mostrare loro destrieri di razza lusitana, tori e pastori e persino un castello molto speciale.
A Benavente, visitate la Companhia das Lezírias, la maggiore azienda del paese dedita all’attività agricola e all’allevamento. Qui, potrete ammirare magnifici esemplari di razza lusitana e lasciare che i più piccoli giochino nella Quinta Pedagógica (fattoria pedagogica), dove potranno imparare tutto sugli animali e persino fare il pane! Per chi ha energie in abbondanza, vi è inoltre la possibilità di praticare sport estremi.
A Santarém, fare riposare lo sguardo sulla golena dal Miradouro das Portas do Sol e salite alla Torre das Cabaças, per visitare il Museo dell’Orologio, dove tutta la famiglia potrà saperne di più sulla storia del calcolo del Tempo nel corso dei secoli. Al momento della partenza, se lo stomaco dovesse farsi sentire, passate da Almeirim per assaggiare una rinvigorente “sopa da pedra”, preparata con tutto ciò che può stare nello stomaco e nella pentola. Concludete la giornata in una bella casa-museo: la Casa-Museu dos Patudos, ad Alpiarça.
Il secondo giorno fate una sosta a Golegã, città di tradizione equestre dove, nel mese di novembre, si organizza una rinomata Fiera del Cavallo. Approfittatene per visitare l’Igreja Matriz, dal bel portale manuelino, e proseguite con tutta la famiglia fino alla Reserva Natural do Paul do Boquilobo, molto frequentata dagli uccelli migratori che qui si possono ammirare.
Dopo i cavalli e i pastori, portate i figli a visitare uno dei più singolari castelli del Portogallo. Situato su un’isola in mezzo al fiume Tago, il Castelo de Almourol racchiude miti e leggende che si rifanno alle avventure dei Cavalieri Templari e che certamente risveglieranno l’immaginazione dei più piccoli. Concludete la giornata a Tomar, visitando un altro Castello Templare e il Convento de Cristo, sede dell’ordine di questi monaci cavalieri.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Núcleo Museológico do Tempo - Torre das Cabaças
  • Portas do Sol
  • Casa-Museu dos Patudos
  • Igreja Matriz ou de Nossa Senhora da Conceição
  • Golegã
  • Convento de Cristo e Castelo Templário

Cinque belvedere sulla sponda meridionale
Non molto lontano dal centro di Lisbona, la sponda meridionale del Tago possiede angoli in incomparabile bellezza e romanticismo, ideali per i cuori innamorati.
Seguite il nostro itinerario e date libero sfogo alla passione.
In un giorno di sole, attraversate il Ponte 25 de Abril diretti a Sesimbra. Dal ponte, ammirare il Tago dall’alto e l’orizzonte luminoso che fa capolino alla foce del fiume. Prima di giungere a Sesimbra, prendete la strada per Cabo Espichel. Il promontorio isolato ha come fedele guardiano il Santuário da Nossa Senhora do Cabo. È un luogo di pace che invita a momenti di coppia, contemplando il mare e l’Arriba Fóssil da Costa da Caparica da un osservatorio improvvisato nella cappella della Memória.
Questa passeggiata da innamorati offre diverse inquadrature dell’Atlantico che rimarranno per sempre nei vostri ricordi di viaggio. Salendo al Castello di Sesimbra avrete l’occasione di ammirare un nuovo panorama sull’intera baia, con le variopinte barche da pesca a colorare ancora di più l’orizzonte.
Avvicinatevi al mare scendendo fino a Portinho de Arrábida. Fate una lunga passeggiata sulla spiaggia, in pieno Parque Natural da Arrábida. Di qui, potrete proseguire per Galapos e Figueirinha: vi assicuriamo che ne vale la pena. Dirigetevi quindi a Vila Nogueira de Azeitão, località nota per la sua produzione vinicola, per assaggiarne i vini in una delle sue famose cantine, e bridate a questa giornata di passione.
Non tornate a Lisbona senza passare per Setúbal. Dalla Pousada de São Filipe avrete una magnifica vista sulla Reserva Natural do Estuário do Sado e a Palmela potrete ammirare un meraviglioso tramonto dalla torre del castello.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Santuário de Nossa Senhora do Cabo Espichel
  • Sesimbra
  • Praia do Portinho da Arrábida
  • Parque Natural da Arrábida
  • Azeitão
  • Castelo de Palmela

 

Giocattoli e cinghiali
Fate la gioia di tutta la famiglia con un’escursione nei dintorni di Lisbona per ammirare giocattoli e cinghiali.
La visita al Museu do Brinquedo, a Sintra, dove insieme ai vostri figli potrete ammirare oltre 40.000 giocattoli provenienti da tutto il mondo, riuniti in un arco di tempo di cinquant’anni, vi permetterà di fare tornare al tempo dell’infanzia.
Castelli di cartone guardati a vista da soldatini di piombo si innalzano vicino a un palazzo assolutamente reale, il Palácio da Vila. I suoi giganteschi comignoli conici che si stagliano nel cuore del centro storico non devono trarre in inganno. Entrate nell’edificio e ammirate le sale i cui nomi ricordano gli affreschi che ne decorano i soffitti: Sala dei Blasoni, Sala dei Cigni...
Dopo avere pranzato in città, dirigetevi a Mafra. Sapevate che il carrillon del Convento è composto da 106 campane? Ammirate da vicino questa magnifica opera d’arte e approfittate dell’occasione per visitare una delle più belle biblioteche d’Europa.
Entrate nella Tapada Nacional - antica riserva di caccia della famiglia reale - dal villaggio di Codeçal. A cavallo o in trenino, visitate gli oltre mille ettari di quest’area naturale, dove cervi saltellanti e timidi cinghiali spiano curiosi i visitatori. Sfidate i piccoli a individuarli tra il verde. Per avere maggiori informazioni sulle specie locali, visitate il Museu da Tapada. E non partite senza avere ammirato la collezione di carrozze antiche.
Poiché questo itinerario è pensato soprattutto per i più piccoli, a Sobreiro mostrate loro un villaggio in miniatura, creato dal vasaio José Franco. Le figure di argilla uscite dalle mani dell’autore sembrano estranee agli spettatori, occupate come sono nelle loro mansioni e a rappresentare gli usi e i costumi della zona. Dopo qualche spiegazione su questo curioso spettacolo, lasciate che i bambini giochino nel parco vicino, prima di proseguire fino al villaggio di pescatori di Ericeira, per concludere la giornata ammirando il magnifico panorama sul mare.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • lisbonaMuseu do Brinquedo de Sintra
  • Palácio Nacional de Sintra
  • Tapada Nacional de Mafra
  • Palácio Nacional e Convento de Mafra
  • Ericeira
  • Aldeia de Franco

 

Grotte e dinosauri a occidente
Se trascorrete le vostre vacanze a Lisbona, perché non visitare con la vostra famiglia alcuni dei luoghi più curiosi della regione?
Mentre percorrete la A8, fino a Torres Vedras, potrete parlare ai vostri figli delle fortificazioni che resistettero alle invasioni napoleoniche, e giunti in questa località mostrare loro un forte che si fa ancora ammirare.
E poiché né i grandi né i piccini resistono a una bella storia di dinosauri, la prima grande tappa di questo itinerario non può che essere Lourinhã. Al museo del GEAL potrete osservare da vicino le ossa e i reperti appartenenti a questi temibili giganti che abitarono la terra prima dell’Uomo. Dirigetevi quindi a Peniche, da dove partono le imbarcazioni che portano alla Riserva Naturale delle Berlengas.
Per pranzo, assaggiate il pesce della costa in un ristorante in riva al mare e godetevi lo spettacolo dei surfisti sulle spiagge di Supertubos (o Medão) e di Baleal. Concedetevi una passeggiata digestiva a Óbidos, città di incantevoli case bianche racchiuse tra possenti mura.
A Caldas da Rainha, visitate il Parque das Termas e il Museu Rafael Bordalo Pinheiro, ricco di divertenti caricature di ceramica, o ancora il museo dedicato al pittore portoghese José Malhoa.
Il secondo giorno, raccontate ai vostri figli una tragica storia di passione al Mosteiro de Alcobaça, dove si ergono, l’uno di fronte all’altro, i sepolcri di Pedro e Inês, protagonisti della più grande storia d’amore portoghese. Mostrate loro anche il chiostro, il grandioso comignolo della cucina e un deposito di acqua alimentato da un braccio del fiume. Una volta giunti a Porto de Mós, conduceteli al castello per ammirare la magnifica vista sul paesaggio circostante.
Partendo da Alvados, riservate l’ultimo pomeriggio a una divertente passeggiata a dorso di mulo nel Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros. I bambini si divertiranno moltissimo. Approfittate dell’occasione per visitare le grotte e mostrare loro alcune curiose forme che la natura assume sotto terra. Concludete il viaggio a Rio Maior, con una passeggiata tra le saline di salgemma, passando per Olhos de Água, una località di rinomate sorgenti vicina ad Alcanena.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • GEAL - Museu da Lourinhã
  • Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros
  • Praia de Medão - Supertubos
  • Caldas da Rainha
  • Museu de José Malhoa
  • Mosteiro de Alcobaça

 

I 4 elementi
Questo itinerario di tre giorni, che si snoda lungo paesaggi immutati da migliaia di anni, vi farà percepire la forza dei 4 elementi della natura. L’acqua dei grandi orizzonti marini e dei fiumi, l’aria dalla limpidezza disarmante, il fuoco il cui potere si è manifestato nella formazione del pianeta e la terra che, ora dura pietra ora fertile humus, dà all’uomo di che nutrirsi.
Il punto di partenza è la penisola di Peniche, un’antica isola che nel corso del tempo si è unita al continente. A poca distanza, Baleal, borgo pittoresco abbarbicato su uno sperone roccioso, si trasforma anch’esso in un’isola durante l’alta marea che sommerge il cordone sabbioso, unico punto di collegamento con la terraferma. Visitate Cabo Carvoeiro per meravigliarvi di fronte alla forza del mare e alla costa rocciosa, che lunghi processi di erosione hanno modellato in modo singolare. In lontananza, si scorgono le Isole Berlengas. Fermatevi un giorno in più per raggiungere in barca questo piccolo arcipelago oggi riserva naturale, dove potrete osservare un ecosistema unico al mondo. Percorrete i sentieri che conducono alle grotte o alla spiaggia lambita da acque cristalline e lasciatevi sedurre dai meravigliosi paesaggi che vi circondano.
Proseguite verso l’interno verso il Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros, dove rimarrete sorpresi dalle saline situate tra le montagne, rifornite dalle miniere di salgemma che si snodano nelle profondità della terra. Le Saline di Fonte da Bica, a soli 3 km da Rio Maior, ricoprono il suolo con un candido manto di cristalli geometrici. In prossimità di Alcanede, visitate la Gruta do Algar do Pena, la più grande grotta sotterranea del Portogallo e il Centro de Interpretação, dove potrete scoprire in che modo l’acqua è riuscita a creare le complesse formazioni di stalattiti e stalagmiti che la caratterizzano.
Il giorno successivo, dirigetevi ad Alcobertas dove un dolmen è stato trasformato in cappella, uno dei più importanti monumenti megalitici del genere in Europa. Passate da Vestiaria per ammirare il notevole portale manuelino dell’Igreja de Nossa Senhora da Ajuda. Una volta giunti a Valado dos Frades, visitate la Villa Romana di Parreitas, edificata nell’Età del Ferro. Precedente a quest’epoca, il belvedere giurassico di Alqueidão da Serra, è un eccellente punto di osservazione sulla zona; aguzzando la vista, forse riuscirete persino a distinguere le sagome del castello di Porto de Mós o del Monastero di Batalha!
Mira de Aire, Santo António e Alvados sono i nomi delle grotte che si possono visitate nel Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros. Se riuscite, visitatele tutte, oppure sceglietene solo una; non tralasciate tuttavia di ammirare la bellezza di questo grande massiccio calcareo. Nelle vicinanze di Fátima, a Pedreira do Galinha, divertitevi a individuare le orme dei dinosauri che vissero in questi luoghi circa 175 milioni di anni fa, sul più lungo sentiero di sauropodi del mondo.
L’ultimo giorno prevede la visita di luoghi freschi e immersi nel verde. Lungo i sentieri della Riserva Naturale di Paul do Boquilobo, tra laghi, torrenti e ruscelli, potrete osservare la più grande colonia di garze bianche della Penisola Iberica, una delle circa 200 specie di uccelli che la popolano. Proseguite fino alla diga di Castelo de Bode, uno dei più grandi laghi artificiali d’Europa. Una breve crociera vi permetterà di scoprire la bellezza della laguna, respirando a pieni polmoni l’aria pura delle pinete. Chi preferisce qualcosa di più attivo, potrà praticare uno sport nautico per poi concludere l’itinerario con uno spirito del tutto nuovo, grazie al contatto con la natura.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Cabo Carvoeiro
  • Reserva Natural das Berlengas
  • Salinas da Fonte da Bica
  • Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros
  • Miradouro Jurássico
  • Grutas de Santo António - Alvados
  • Grutas de Mira de Aire
  • Igreja de Nossa Senhora da Ajuda
  • Villa Romana de Parreitas
  • Reserva Natural do Paul do Boquilobo
  • Barragem do Castelo de Bode

I Cammini della Fede
Per tre giorni, condividete fede e credenze percorrendo cammini che vi guideranno attraverso segni di manifestazioni divine.
Iniziate da Peniche, borgo di pescatori, visitando la chiesa consacrata a Nossa Senhora dos Remédios, la cui fama miracolosa attrae grandi pellegrinaggi. Ad Atouguia da Baleia, offerta dal primo re del Portogallo ai Crociati che lo aiutarono a conquistare Lisbona, visitate invece l’Igreja de São Leonardo, il santo venerato da questi devoti guerrieri. Proseguite in direzione di Óbidos, le cui mura racchiudono stradine medievali. Passeggiate tra le case candide, visitate il castello ed entrate nelle sue chiese alla scoperta dei loro preziosi tesori. Sicuramente lasciare questa splendida città vi costerà fatica; passate allora la notte in una Pousada o in un palazzo signorile per concludere questa giornata alla grande.
Il 2° giorno, partite da Caldas da Rainha, dove nel XV secolo D. Leonor fece edificare il primo complesso termale del mondo. Dirigetevi a Nazaré e una volta giunti al Sítio, sulla cima di un altissimo sperone roccioso, osservate il segno lasciato dal ferro del cavallo di D. Fuas Roupinho. Narra la leggenda che il cavaliere, a caccia di cervi, si salvò da una caduta mortale chiedendo aiuto alla Vergine. Visitate quindi l’Ermida da Memória (eremo della memoria) e la Chiesa del XVII secolo e scendete in spiaggia con uno dei più antichi ascensori del paese, per avere una prospettiva diversa di questo promontorio bagnato dall’Atlantico.
Proseguite per il Monastero di Alcobaça che D. Afonso Henriques promise di edificare se fosse riuscito a conquistare Santarém. Costruito dall’Ordine cistercense nel 1178, il monastero fu il centro spirituale di queste terre dedicate alla Vergine Maria. Entrate in chiesa e lasciatevi pervadere dall’intensa atmosfera mistica, che le sue dimensioni e la sua sobrietà le conferiscono. Nel transetto, ammirate i magnifici tumuli di D. Pedro I e D. Inês che, collocati l’uno di fronte all’altro, attendono di ricongiungersi nel Giorno del Giudizio. Dirigetevi a Cós, un altro monastero cistercense la cui austera facciata esterna non fa in alcun modo sospettare le ricchezze che la chiesa custodisce al suo interno. Nei dintorni, le cappelle della Senhora da Luz a Póvoa de Cós e della Senhora das Areias ad Aljubarrota ricordano l’intervento della Vergine nel recupero delle chiavi perdute. Continuate fino al Monastero di Batalha dedicato a Santa Maria, alla quale D. João I chiese aiuto per sconfiggere i castigliani ad Aljubarrota. Lasciatevi sedurre dai ricami di pietra di questo capolavoro gotico al quale il sole del crepuscolo dona una bellezza sublime.
L’ultimo giorno, iniziate con la visita dal Santuario di Fátima, Altare del Mondo. Non potrete non avvertire l’atmosfera densa di religiosità che aleggia a Cova da Iria, visitata ogni anno da milioni di pellegrini. L’enorme recinto è racchiuso dall’imponente Basilica di Nossa Senhora del Rosário e dalla chiesa della Santissima Trinità, ma è la Cappella delle Apparizioni ad attirare i fedeli. Edificata per volere della Vergine, si trova accanto al leccio dove ebbe luogo la maggior parte delle apparizioni. Visitate inoltre le Casas dos Pastorinhos (case dei pastorelli) nel piccolo villaggio di Aljustrel e gli altri scenari delle apparizioni, come Loca do Cabeço o Valinhos.
Proseguite per Ourém il cui nome è legato alla storia tragica di Fátima, giovane donzella mora, che per amore di un cavaliere cristiano si convertì al cristianesimo e cambiò il nome in Oureana. Visitate il castello, una delle opere più innovative dell’architettura militare del XV secolo, oggi scenario di banchetti medievali. Prenotate e concludete questo itinerario con un viaggio nel tempo cenando tra dame e cavalieri!

 

 

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Capela de Nossa Senhora dos Remédios - Peniche
  • Igreja de São Leonardo, matriz de Atouguia da Baleia
  • Igreja de Santa Maria, matriz de Óbidos
  • Ermida da Memória
  • Igreja de Nossa Senhora da Nazaré
  • Mosteiro de Alcobaça
  • Mosteiro de Santa Maria de Cós
  • Capela da Senhora das Areias
  • Mosteiro de Santa Maria da Vitória - Batalha
  • Santuário de Nossa Senhora de Fátima
  • Casas dos Pastorinhos
  • Castelo de Ourém

La Ricerca del Graal
Immaginate un cavaliere alla corte di Re Artù che partecipi alla ricerca del Sacro Calice. Ma la ricerca non ha luogo nel Regno di Loegria, bensì nel cuore del Portogallo, in questi paesaggi dell’Europa Occidentale, un tempo popolati da cavalieri templari e monaci cistercensi. È questo il nome di un itinerario di due giorni che vi porterà a ripercorrere una geografia mitica e a partire per una ricerca immaginaria che si concluderà a Tomar, meta degli eroi di questa ricerca.
Il percorso ha inizio ad Alcobaça, dal Monastero eretto dall’ordine cistercense che adattò i racconti pagani della Ricerca del Graal ai precetti delle virtù cristiane. Si tratta inoltre del primo tempio gotico del Portogallo e ricorda l’abbazia di Uter Pendragon, dove Galahad trascorse la veglia e venne a conoscenza della sua missione. Proseguite quindi per il campo militare di Aljubarrota, scenario della battaglia in cui D. João I sconfisse i castigliani garantendo l’indipendenza del Portogallo, proprio come a Ginzestre Lancillotto sconfisse Re Lionel. Il Monastero di Santa Maria da Vitória celebra quello straordinario evento con un’architettura sublime, che raggiunge il suo punto culminante nelle Capelas Imperfeitas (Cappelle Incompiute).
Proseguite attraversando paesaggi che potrebbero essere scenari perfetti per racconti cavallereschi. Il Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros ricorda così la Terra Foraia, con i suoi laghi che appaiono e scompaiono come il Polje de Minde, e antri profondi nelle splendide grotte. Un tempo il Castello di Almourol, che si erge inaccessibile al centro di un isolotto in mezzo al Tago, fu un importante bastione difensivo dell’Ordine Templare e scenario immaginario di leggende popolate da giganti e donzelle indifese.
Dedicate il secondo giorno alla visita di Tomar, città ricca di simboli esoterici. Nel Convento de Santa Iria soffermatevi sull’immagine che la evoca sul luogo del suo martirio. Sulla base, cercate una figura connotata come Re Artù, un toro che guarda verso nord, in direzione della costellazione del Boötes (il cacciatore), dove brilla la stella Arturo. Nella chiesa di Santa Maria do Olival, pantheon templare, non vi sarà difficile identificare i segni di Salomone e le stelle di David. Si tratterebbe dell’Ermida da Oliveira Vermelha, scenario delle visioni profetiche di Gawain ed Estor.
A circa 30 km, si erge la Torre di guardia di Dormes, lo “strano castello” dell’amata del cavaliere Dalides. Più vicino a Tomar, si apre una piscina naturale a forma di coppa detta “Agroal”, le cui lettere riordinate formano la parola “O Graal” (il Graal). Al centro della città vecchia, la ruota sul fiume Nabão ricorda il sigillo del primo re del Portogallo, D. Afonso Henriques, su cui si legge la parola “Portugral”. Indicherà forse il “Porto del Graal”?
Visitate infine la Mata dos Sete Montes, il “Jardim de Urganda” e ammirate la piccola cappella rotonda che si erge tra la vegetazione lussureggiante. Salite fino al Castello e al Convento di Cristo. Il complesso riproduce il tracciato delle mura di Gerusalemme che racchiude il Santo Sepolcro, mentre la chiesa manuelina ricorda nelle proporzioni il Tempio di Salomone. La Charola, la splendida cappella circolare dove i cavalieri templari assistevano alla messa, si apre dietro l’altare, anch’esso circolare. Potrebbe trattarsi del Palazzo Spirituale dove apparve il calice sacro, punto culminante del nostro itinerario, una ricerca in cui il “Graal” non ha la forma di un calice, bensì assume i contorni della scoperta di paesaggi e monumenti meravigliosi.

 

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Mosteiro de Alcobaça
  • Centro de Interpretação da Batalha de Aljubarrota - CIBA
  • Mosteiro de Santa Maria da Vitória - Batalha
  • Parque Natural das Serras de Aire e Candeeiros
  • Castelo de Almourol
  • Tomar
  • Convento de Santa Iria
  • Igreja de Santa Maria do Olival - Tomar
  • Torre de Dornes
  • Roda do Nabão
  • Mata Nacional dos Sete Montes
  • Convento de Cristo e Castelo Templário

Mulini e delfini
Se siete a Lisbona, fuggite dalla città e trascorrete una giornata speciale sulla sponda meridionale del Tago.
Percorrete il Ponte 25 de Abril fino all’uscita per Seixal e proseguite per Corroios, dove si estende una bella zona costiera. Da lì, dirigetevi verso i mulini a marea. Questi marchingegni, costruiti dai frati Carmelitani, che un tempo, molto prima della scoperta dell’elettricità, servivano per sfruttare l’energia nata dalle acque del fiume, ora permettono ai vostri figli di venire a conoscenza di tecniche antiche.
Dirigetevi quindi a Palmela, un po’ più a sud. Salite al castello, per ammirare il favoloso panorama che si estende dall’estuario del Sado fino ai confini nord di Lisbona. L’ufficio del turismo si trova all’interno delle mura, e propone itinerari per visite nei dintorni e negozi in cui acquistare i prodotti dell’artigianato locale.
Ma la maggiore sorpresa per i più piccoli è certamente a Setúbal. Prima di salire su una delle imbarcazioni che vi attendono al molo della città, riunite la famiglia e annunciate ad alta voce: “E ora andiamo a vedere i delfini!”. Godetevi l’espressione incantata dei più piccini quando si renderanno conto che, nel fiume che hanno ammirato dall’alto del castello, nuotano simpatici delfini i quali, estranei a tutto, hanno scelto una favolosa piscina azzurra della Reserva Natural do Estuário do Sado come palco per le loro gare di salto. Un incontro che i vostri figli non dimenticheranno mai.
Mentre i più piccoli continuano a imitare gli intelligenti mammiferi acquatici, concedetevi una passeggiata nella natura mediterranea che fa capolino a ogni angolo della Serra da Arrábida e visitate il Portinho da Arrábida, una delle più incantevoli spiagge della zona. Non dimenticatevi di portarli a Sesimbra, per ammirare un’altra incantevole baia e i colori vivaci delle barche da pesca. Fermatevi infine a Cabo Espichel, con una vista eccellente sull’Arriba Fóssil da Costa da Caparica (la falesia fossile) - area paesaggistica protetta a picco sull’Oceano Atlantico - e fate ritorno a Lisbona insieme ai ricordi di una giornata in famiglia davvero unica.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Ecomuseu Municipal do Seixal
  • Castelo de Palmela
  • Reserva Natural do Estuário do Sado
  • Sesimbra
  • Praia dos Lagosteiros
  • Parque Natural da Arrábida

 

Occidente romantico
Un itinerario di due giorni lungo il litorale e nelle terre dei cavalieri templari.
A Mafra, visitate il convento che ispirò l’opera “Memoriale del convento” del premio Nobel portoghese José Saramago, e visitate una delle più belle biblioteche d’Europa.
Poiché la poesia risiede nelle cose semplici, dirigetevi al borgo di pescatori di Ericeira per un pranzo a base di pesce alla griglia. Dopo, concedetevi una passeggiata mano nella mano per le strade medievali di Óbidos, tra case bianche decorate da fiori. A Caldas da Raihna, tuffatevi nell’atmosfera di pace e romanticismo che regna nel Parque das Termas e approfittate del sommesso mormorio della natura per sussurrare dolci parole al vostro amore.
Visitate ora due monasteri appartenenti al Patrimonio Mondiale. Ad Alcobaça scoprite la storia di un amore perfetto, interrotto dall’imperfezione degli Uomini: all’interno del monastero omonimo si ergono i sepolcri di D. Pedro e D. Inês, due amanti separati dalla sventura, che ora riposano l’uno di fronte all’altro per l’eternità. Proseguite quindi per il Mosteiro da Batalha. Trattenetevi ad ammirare le vetrate di luce e colore e i merletti di pietra delle “Capelas Imperfeitas”, così chiamate per essere rimaste incompiute, come l’amore di Pedro e Inês.
Proseguite per il castello di Ourém e, se ne avete la possibilità, partecipate a un banchetto medievale. Approfittate della visita per saperne di più sui Cavalieri Templari, guardiani del segreto del Santo Graal, visitando il Convento de Cristo, a Tomar - sede dell’Ordine in Portogallo - e il Castelo de Almourol, che si erge su un’improbabile isoletta in pieno Tago e si può raggiungere in barca da Tancos.
Concludete la giornata nella cittadina di Constância, dove visse Camões, l’autore dei “Lusiadi” - del quale avrete sicuramente visto un prezioso esemplare a Mafra - e di bellissimi sonetti d’amore.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Ericeira
  • Mosteiro de Santa Maria da Vitória - Batalha
  • Tomar
  • Convento de Cristo e Castelo Templário
  • Castelo de Almourol
  • Constância

 

 

Relax a sud del Tago
Rubate un giorno alla città e concedetevi un itinerario di piacere lungo la Sponda meridionale del Tago.
Subito dopo avere attraversato il Ponte Vasco da Gama, approfittatene per ammirarne l’audacia architettonica e la vista rinfrescante dello specchio d’acqua della Reserva Natural do Estuário do Tejo.
Se desiderate fare una deviazione per conoscere meglio questa immensa area naturale, uscite in direzione di Alcochete. Dirigetevi all’Ufficio del Turismo e prenotate un’escursione in barca a bordo della fregata “Alcatejo” - un’imbarcazione tipica - per visitare la colonia di fenicotteri che vi abitano.
Dopo questa rilassante passeggiata, riprendete l’autostrada fino a Palmela, apprezzando i vigneti che delineano il paesaggio. Pranzate nella Pousada del castello, accompagnando il pasto con l’eccellente vino della regione. Approfittatene per una visita alle Caves de Azeitão, dove potrete assaggiare diversi vini da tavola e il famoso Moscatel de Setúbal. Non dimenticare di ammirare la produzione artigianale di azulejos e di assaporare le specialità culinarie della zona, come le torte o il formaggio di Azeitão.
Concludete la giornata con una visita al castello di Sesimbra, da dove si gode di un’incomparabile vista sul mare e su questa antica cittadina dedita alla pesca. Sul finire del pomeriggio, passeggiate nella baia e concedetevi una cena a base di pesce fresco o di divini frutti di mare in uno dei ristorantini lungo la spiaggia. Se non desiderate rientrare a Lisbona, rimanete a Sesimbra o fate ritorno a Palmela per dormire nella sua Pousada.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Alcochete
  • Palmela
  • Castelo de Palmela
  • Azeitão
  • Sesimbra
  • Castelo de Sesimbra

 

 

 

Romanticismo a Cascais e Sintra
Se trascorrete una vacanza a Lisbona, dedicate due giorni alla visita dei luoghi più romantici dei dintorni.
Prendete la strada litorale fino a Cascais, con il Tago a farvi compagnia. Passeggiate per il centro della città e visitate il Museu dos Condes de Castro Guimarães, in un palazzo in riva al mare.
A Boca do Inferno contemplate la forza della natura e i mille riflessi argentati del mare. Un po’ più in là, a Praia do Guincho, un altro scenario marino vi attende per un buon pasto a base di pesce fresco o di frutti di mare.
Seguendo la strada che sale serpeggiando alla Serra de Sintra, portate tutto il vostro amore nel punto più alto del continente europeo, Cabo da Roca. A ricordo di questa singolare esperienza, richiedete sul luogo un certificato di presenza. A Colares, parcheggiate la macchina e salite a Sintra in tram, un mezzo di trasporto decisamente più romantico.
La regione di Sintra è un paesaggio culturale dichiarato Patrimonio Mondiale. Giunti in città, apprezzate l’arte contemporanea visitando il Museu de Arte Moderna e assaggiate i dolci locali, le “queijadas”, tortine di formaggio, e i “travesseiros”, fagottini di pasta sfoglia. Visitate anche il Palácio Nacional de Sintra: i grandi comignoli conici vi serviranno da bussola per la vostra passeggiata di fine pomeriggio nel centro storico, dove potrete cercare un regalino in un negozio di artigianato e un buon ristorante per cenare.
Dedicate il secondo giorno esclusivamente alla Serra. Iniziate dal Parque da Pena. Tra la rigogliosa vegetazione esotica, i numerosi angoli circondati da laghi e cascate invitano al romanticismo. Salite al palazzo, un capriccio arabesco in cima alla Serra e pranzate nel ristorante, posando lo sguardo sull’orizzonte.
Come tutto ciò che è bello, anche Sintra è circondata da un’aura di mistero. Tuffatevi nelle sue profondità nella Quinta da Regaleira, circondata da leggende ed enigmi massoni. Dopo questo inatteso incontro, tornate dolcemente sulla terra nei giardini del Palácio de Seteais e cenate nell’Hotel che si trova al suo interno. Nelle vicinanze si trova Monserrate, un’altra prospettiva della vostra nuova passione: Sintra.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Museu Condes de Castro Guimarães
  • Praia Grande do Guincho
  • Parque Natural de Sintra-Cascais
  • Palácio Nacional de Sintra
  • Palácio Nacional da Pena
  • Cabo da Roca

 

 

Sogno di un giorno a Sintra
Trascorrete un giorno di passione senza allontanarvi troppo da Lisbona.
Prendete la IC19 fino a Queluz, per visitare uno dei più sontuosi palazzi portoghesi. Al Palácio Nacional, la decorazione “rocaille”, gli specchi e gli intagli dorati sorprenderanno anche i cuori più tiepidi. Visitate la Sala del Trono e il museo di arti decorative, con collezioni appartenenti alla famiglia reale.
Nei giardini, se lascerete volare l’immaginazione, riuscirete a vedere l’antica nobiltà che passeggia senza fretta in barca, lungo un canale rivestito di “azulejos”. Prima di ripartire, entrate nella cappella e ammirate la pala d’altare dell’Immacolata Concezione, patrona del Portogallo.
Proseguite sulla strada che conduce a Sintra. Nel centro storico, sorprendete chi amate con una passeggiata in carrozza, uno dei modi migliori per scoprire questa città così bella e romantica. Scegliete uno dei diversi percorsi, con differenti viste della città e dei dintorni. Lasciatevi guidare dal passo ritmato degli zoccoli dei cavalli in stradine dove le case sembrano rimanere in equilibrio lungo un pendio e viuzze che corrono intorno alla montagna. Vivete questo momento idilliaco e lasciate che il vostro pensiero voli da qualche parte tra l’azzurro celestiale e la magica aura verde della Serra.
Entrate nel rifugio botanico del frondoso Parque da Pena e salite al Palazzo che Richard Strauss soprannominò il “Castello del Santo Graal”. Dalle feritoie lasciate vagare lo sguardo sull’orizzonte. Una sinfonia di verdi si estende di fronte a voi e vi invita ad assaporare la cucina tradizionale portoghese nel ristorante del palazzo.
Dopo un brindisi all’amore, dirigetevi ancora una volta verso il centro storico per visitare il Palácio da Vila, con i suoi inconfondibili comignoli conici che si innalzano su un paesaggio di palazzetti e dimore antiche. Mangiate qualcosa nella sala della fabbrica di Queijadas di Sapa, specialità e scenario ideali per una serata in una terra di sogno.

 

 

Luoghi di interesse lungo l'itinerario /

  • Palácio Nacional de Sintra
  • Palácio Nacional da Pena
  • Parque da Pena
  • Palácio e Parque de Monserrate
  • Sintra Museu de Arte Moderna - Colecção Berardo
  • Palácio e Quinta da Regaleira

Tra fiumi e misteri
Approfittate di un soggiorno a Lisbona per concedervi un viaggio alla scoperta delle leggende e dei segreti dei Templari.
Iniziate la vostra ricerca del Graal a Tomar, una città che deve molto del suo carisma alla storia e all’opera di questi coraggiosi cavalieri cristiani. Visitate il Castello e l’impressionante Convento de Cristo, sede dell’Ordine in Portogallo. Entrate nel deambulatorio, costruito a immagine e somiglianza del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Sarà qui che è nascosto il loro segreto?
Con il pensiero a questi cavalieri medievali, dirigetevi alla diga di Castelo do Bode, per una rilassante passeggiata in barca nella laguna e una visita all’isola di Lombo e al borgo costiero di Dornes, dove si trova una Torre anch’essa appartenuta ai Templari.
Attraversate la pittoresca cittadina di Sardoal e, ad Abrantes, assaggiate le “tigeladas” o la “palha de Abrantes”, le specialità locali, passeggiando per il centro storico. Salite al castello, per godere di un panorama privilegiato che abbraccia terre di ben tre regioni portoghesi: Ribatejo, Beiras e Alentejo, con paesaggi e tradizioni molto diversi.
A Constância, nel punto di incontro tra i fiumi Tago e Zêzere, vagate senza meta per le strette viuzze ispirate in cui visse Luís de Camões, il più grande poeta portoghese del Rinascimento, autore de “I Lusiadi”.
Troverete il vero Graal in un crepuscolo perfetto, dopo un brevissimo tragitto in barca - partendo da Tancos - che vi condurrà al castello templare di Almourol, nuova fortificazione che si erge su un isolotto in mezzo al Tago, in un luogo di commovente bellezza.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Convento de Cristo e Castelo Templário
  • Igreja de São João Baptista, Matriz de Tomar
  • Museu Luso-Hebraico de Abraham Zacuto - Sinagoga
  • Abrantes
  • Castelo de Almourol

 

Un itinerario di fede e leggende
Iniziate una giornata dedicata al riposo con una visita a Fátima, luogo di devozione della Madonna.
L’atmosfera mistica del Santuario si deve alla credenza relativa all’apparizione della Vergine Maria a tre bambini, nel 1917. Da allora, numerosi sono i pellegrini che si recano a Fátima, in particolare il 13 maggio, data dell’apparizione. Che siate o meno credenti, questo luogo di grande spiritualità non vi lascerà indifferenti.
A Leiria, salite al castello per ammirare uno dei migliori scorci sulla città, avvolta da un’estesa pineta che fornì il legno per le caravelle dei viaggi di scoperta portoghesi del XV secolo. Prendetevi il tempo necessario per apprezzare il panorama, prima di dirigervi a Marinha Grande, terra di lunga tradizione nella produzione del vetro, per visitarne le fabbriche o il Museu do Vidro e acquistare pezzi di cristallina bellezza.
Fate una passeggiata lungo la spiaggia di São Pedro de Moel, località balneare che mantiene il fascino d’altri tempo, e proseguite, tra mare e pineta, sino a raggiungere Nazaré. Per pranzo scegliete specialità di pesce e frutti di mare e per digerire niente di meglio che salire al Sítio, da dove si ammira un panorama di incredibile bellezza.
Ad Alcobaça, non dimenticate di visitare il monastero, dove sono conservati i famosi sepolcri di Pedro e Inês, un monumento inserito nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Poiché vi trovate in una zona di produzione di ceramica e cristallo, apprezzerete sicuramente le porcellane e i cristalli che brillano nelle vetrine dei negozi.
E, dato che questo non è certo il giorno più indicato per mettersi a dieta, passate da Alfeizerão per assaggiare il pan di Spagna. Rilassatevi in una terrazza della baia di São Martinho do Porto, dove, se lo desiderate, potrete approfittare della gentile brezza pomeridiana per praticare il windsurf.
Prima di concludere la giornata con una rilassante passeggiata per le stradine medievali di Óbidos e provare la famosa Ginginha, passate da Caldas da Rainha, un altro centro di produzione di ceramica con vasellame tipico.

Luoghi di interesse lungo l'itinerario

  • Castelo de Leiria
  • Marinha Grande
  • Praia de São Pedro de Moel
  • Nazaré
  • Mosteiro de Alcobaça
  • Praia de São Martinho do Porto

 

 

 

Fonte: https://spazioportogallo.files.wordpress.com/2010/04/lisbona.doc

Sito web da visitare: https://spazioportogallo.files.wordpress.com

Autore del testo: indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Lisbona itinerari turistici cosa vedere visitare

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Lisbona itinerari turistici cosa vedere visitare

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Lisbona itinerari turistici cosa vedere visitare