Apparato locomotore

Apparato locomotore

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Apparato locomotore

L’apparato Locomotore

Il movimento dell’essere umano avviene attraverso un insieme di  strutture  anatomiche ben collegate tra loro, che prende il nome di apparato  locomotore.

Esso è costituito da una componente passiva: l’apparato scheletrico, e da una componente attiva: il sistema muscolare.

 

L’apparato scheletrico

L’apparato scheletrico umano è formato da ossa e da articolazioni e svolge  la  funzione di: protezione, sostegno, movimento.

La funzione protettiva consiste nel difendere i più importanti organi interni. Il cranio ad esempio protegge il cervello, la cassa toracica protegge cuore e polmoni, la  colonna vertebrale difende il midollo spinale ecc.

La funzione di sostegno consiste nel dare stabilità al corpo e posizionarlo in modo adeguato nello spazio.

Il movimento del corpo è possibile grazie all’azione sinergica dei muscoli inseriti  sulle ossa e dalle articolazioni.

Classificazione delle ossa

In base alla loro forma le ossa si dividono in:

  1. Ossa lunghe: con funzione generalmente di sostegno, la  lunghezza prevale sulla larghezza ( femore, omero, radio, ulna, tibia, perone ecc)
  2. Ossa piatte: delimitano le cavità del corpo umano, hanno funzioni protettive (scapole, ossa iliache, ossa della volta cranica ecc.)
  3. Ossa corte: sono le ossa terminali degli arti (falangi, ossa del carpo) ma anche le vertebre. Sono strutturate in modo da assicurare solidità e  movimento.

Le articolazioni

Le singole ossa sono collegate tra loro attraverso le articolazioni. Secondo l’ampiezza dei movimenti che permettono, le articolazioni si suddividono  in:

  1. Articolazioni fisse: chiamate anche suture, si trovano tra le ossa del  cranio,  non hanno mobilità ma solo elasticità. La loro funzione e di proteggere il cervello.
  2. Articolazioni semimobili: consentono una mobilità limitata, come quelle tra le vertebre della colonna vertebrale
  3. Articolazioni mobili: sono le più numerose, consentono movimenti ampi,  come ad esempio la scapolo-omerale, il ginocchio, la coxo-femorale.

I traumi delle ossa

Le nostre ossa sono solide ma, ma possono comunque subire lesioni chiamate traumi. La rottura di un osso si chiama frattura. Quando si subisce una frattura, la parte del corpo interessata si gonfia e non si riesce a muoverla. La frattura può essere semplice quando l’osso si spezza in due parti, multipla quando si rompe in più di due parti. La frattura è detta composta quando le parti rotte dell’osso sono rimaste allineate nella loro posizione naturale, scomposta invece se le parti non combaciano più. La frattura   è esposta quando una parte di osso affiora all’esterno.


 

Lo scheletro umano è composto da 206 ossa ed è suddiviso in tre  parti:

capo, tronco e arti.


Il sistema muscolare

Il sistema muscolare determina il movimento dello scheletro attraverso i tendini, robuste strutture di tessuto connettivo che collegano i muscoli alle  ossa.

Un movimento equilibrato viene raggiunto con la perfetta partecipazione dei muscoli agonisti, quelli cioè che agiscono, che compiono l’azione e di quelli antagonisti, quelli cioè che compiono l’azione contraria.

Classificazione del tessuto muscolare Il tessuto muscolare può essere:

  1. Liscio: la sua contrazione è involontaria ed è presente negli organi interni ( es. stomaco, tubo digerente e vasi sanguigni).
  2. Scheletrico o striato: è quello dei muscoli scheletrici, effettua movimenti volontari e può essere veloce e potente.
  3. Cardiaco: si trova solo nel cuore, somiglia a quello striato ma  è involontario  ed è controllato da un proprio sistema di stimolazione

 

I muscoli scheletrici

Sono collegati alle ossa, ognuno di esso è costituito da fasci a loro volta formati da numerose fibre muscolari. Le fibre muscolari a loro volta sono suddivise  in  miofibrille che se viste al microscopio appaiono formate da strisce chiare e scure, alternate, per questo il muscolo scheletrico è detto anche striato. La contrazione muscolare avviene attraverso lo scorrimento tra loro,  dei filamenti che compongono  la miofibrilla, ogni volta che da una cellula nervosa, situata nel midollo spinale, parte un impulso. I muscoli scheletrici non possono rimanere contratti a lungo, ma nel periodo di riposo questi non sono completamente rilassati ma si trovano in uno stato   di leggera contrazione chiamato tono muscolare.

I traumi muscolari

Il crampo: è una contrazione involontaria improvvisa e dolorosa. Può essere causato dall’accumulo di acido lattico o anche dal freddo.

Lo stiramento: quando il muscolo viene sottoposto ad uno sforzo eccessivo  si  allunga forzatamente e alcune fibre subiscono piccole lacerazioni. Provoca dolore e irrigidimento del muscolo.

Lo strappo: è la rottura del muscolo, si verifica in caso di sforzi eccessivi e non coordinati. Si prova dolore molto acuto e non si riesce a muovere la parte lesa che   può gonfiarsi e presentare un ematoma.

In caso di stiramenti o strappi la parte lesa va subito trattata con impacchi freddi, bisogna sospendere l’attività e rivolgersi al più presto ad un  medico.


 

 

Le fonti energetiche dell’organismo umano

 

Per contrarsi il muscolo ha bisogno di energia. Il  carburante  principale  dell’organismo umano è una sostanza chiamata ATP. Essa è presente nelle cellule muscolari in quantità molto ridotte, sufficiente a un’ attività muscolare della durata di circa 10 secondi. Quindi per un’attività muscolare più prolungata occorre produrre continuamente ATP. Quando l’ATP cede al muscolo energia si trasforma in ADP, per proseguire la contrazione occorre che l’ADP si trasformi in nuova ATP. I meccanismi di re-sintesi dell’ATP sono due: uno aerobico, cioè in presenza di ossigeno, e uno anaerobico, ovvero in assenza di ossigeno.

Meccanismo aerobico: utilizza gli zuccheri e i grassi combinati con l’ossigeno per produrre ATP. Tale meccanismo permette attività di lunga durata a bassa  intensità.

Meccanismo anaerobico: Si attiva quando dobbiamo svolgere sforzi  intensi,  per i quali non è sufficiente l’ossigeno presente nei muscoli. Utilizza le scorte di zuccheri e produce,oltre all’ATP, anche acido lattico che accumulandosi nei muscoli favorisce l’insorgenza della fatica.

 

Fonte: http://www.iocsanmarcello.gov.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/10/Il-sistema-locomotore.pdf

Sito web da visitare: http://www.iocsanmarcello.gov.it

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Apparato locomotore

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Apparato locomotore

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Apparato locomotore