Architettura romanica in Italia riassunto

Architettura romanica in Italia riassunto

 

 

 

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Architettura romanica in Italia riassunto

Introduzione storica
Intorno all'anno 1000, la fine delle invasioni barbariche determinò un periodo di pace che permise uno sviluppo economico e culturale.
Infatti, tutte le risorse precedentemente investite in campo militare erano ora utilizzate per finanziare gli scambi commerciali. Perciò era necessario ridisegnare l'aspetto urbano, creando spazi ampi in cui si potesse attivare la commercializzazione dei prodotti:  le piazze. Inoltre vennero costruite numerose strade che avevano la medesima funzione di favorire gli scambi.
Grazie a questi ampliamenti, i piccoli borghi delle città diventarono città autonome in cui cominciò ad affermarsi una nuova classe sociale: LA BORGHESIA (dal latino burgum che significa abitante del borgo) che nel tempo assunse un ruolo molto importante.
Il progressivo sviluppo economico diede una spinta al rinnovamento e a diverse attività culturali (spirituali, artistiche).
Questa crescita portò alla nascita dell'Università (la prima nacque a Bologna), quindi la cultura non era più un patrimonio esclusivo della chiesa.

L'arte dopo l'anno 1000
L’arte in questo periodo è caratterizzata dallo stile romanico (viene usato questo termine poiché si volevano fare richiami ai motivi romani e poiché questo stile era contemporaneo alla nascita delle lingue romanze).
L'arte romanica era diversa da quella romana poiché quest'ultima voleva affermare la propria centralità per sviluppare la cultura dello stato (processo di romanizzazione, in seguito alle conquiste); mentre la prima ricercava una propria autonomia politica, dato che, come detto precedentemente, stavano prendendo forza i comuni.
La chiesa percepiva la superiorità della cultura e cercava di essere protagonista di questo sviluppo economico sociale  politico; si stabiliva, così, lungo le vie di pellegrinaggio, vicino ai principali santuari o lungo le strade di accesso ai principali mercati europei.
L’arte romanica si esprimeva con forme poderose, robuste e massicce.
Nel giro di pochi anni, si diffuse in tutta l'Europa.

Le cattedrali dell'arte romanica
Al centro della città sorgeva la cattedrale (chiesa madre, la più importante di tutta la diocesi) dove si trovava la cattedra, ovvero il trono del vescovo; essa rappresentava il luogo più importante del comune.
Inoltre, la cattedrale era l'unico edificio in muratura, a differenza delle case che erano in legno.
Quindi, non costituivano solamente un punto di riferimento spirituale e morale, ma anche il centro propulsore della vita civile ed economica delle nuove città.
La chiesa romanica si presenta a raccolta o chiusa (spazio in cui non sono presenti molte finestre) ed è un ambiente che invita alla preghiera, al colloquio intimo con Dio.
L’illuminazione era scarsa e il contrasto tra luce e ombra ricordava simbolicamente la lotta tra le tenebre del peccato e lo splendore della grazia divina.
Era necessario che la cattedrale avesse anche una funzione simbolica, infatti l'ambiente doveva permettere all'osservatore di entrare in contemplazione dell'immagine divina.  

Elementi strutturali delle cattedrali
- la pianta è a croce latina
- generalmente ha tre navate
- come elementi strutturali ci sono i pilastri (a forma di parallelepipedo) , al posto delle colonne (meno robuste). I pilastri sono, infatti, più resistenti e massicci così come i nuovi edifici, più alti e poderosi
- gli ARCHI A TUTTO SESTO (di derivazione romana) che uniscono i pilastri
- capitelli decorati con sculture
- la volta a crociera (tramite i costoloni diagonali poggiano su 4 pilastri o su 4 colonne. Lo spazio così coperto prende il nome di Campata)
- il portale di accesso riccamente decorato con sculture raffiguranti scene religiose oppure animali simbolici

L’insieme di questi elementi genera un effetto visivo di forte solidità, dovuto anche dalla prevalenza di masse murarie sugli spazi vuoti e dalla concatenazione fra gli elementi costruttivi.
In Italia la scultura romanica è molto varia (in base ai materiali di costruzione che sono presenti sul territorio, diversi da regione a regione).
Ogni materiale ha caratteristiche proprie che permettono di realizzare opere diverse.
I principali materiali, caratteristici delle varie zone d'Italia sono:
Meridione: tufo
Milano: mattone
Comasco: pietra
Toscana: marmo
Zone adriatiche: pietra d’Istria
Liguria: ardesia
Puglia: pietra di Trani

La volta a crociera

La volta a crociera si presenta normalmente con due costoloni che, incrociandosi (formano, infatti, una croce), scaricano il loro peso sui quattro pilastri.
La volta a crociera delimita uno spazio, chiamato campata che, a seconda della grandezza, viene nominata in diversi modi.
L’insieme delle volte a crociera da origine alla navata, luogo di raccoglimento dell'ecclesia.
Invece, l'area delimitata dalle volte per costruire le navate laterali, viene chiamata campatella.

 

Basilica di Santa Madeleine (Parigi)

 

La navata centrale è divisa in dieci campate caratterizzate da volte a crociera, le quali sono separate da arconi semicircolari bicolori.
A differenza delle comuni chiese, la luce penetra in maniera abbondante ed eccessiva dato che c’è un forte dislivello tra la navata centrale e quelle laterali; esse, essendo più basse, hanno permesso la costruzione di grandi finestre in alto.
Lo slancio verticale delle strutture architettoniche è interrotto dalla cornice orizzontale che corre lungo le pareti (di solito è chiamata segnapiano, però noi la chiamiamo cornice)
I pilastri sono a forma di croce e sono decorati con scene del vecchio e del nuovo testamento.

Serie di architetture romaniche italiane
Il differente grado di sviluppo economico delle varie aree, la diversa organizzazione politica, la varia disponibilità dei materiali di costruzione, il persistere o meno di edifici, tradizioni e memorie tardo- antiche, costituiscono, di fatto, motivi di diversificazione regionale.
Ad esempio, hanno influenzato la produzione architettonica di diverse regioni:
- la basilica di San Michele (Pavia)
- la basilica di San Geminiano (Modena)
- il duomo di Pisa
San Michele (Pavia)

Il duomo di Modena
Il duomo di Modena è la base dell’architettura romanica; infatti altri artisti imitarono alcuni suoi particolari.
Il duomo è diviso in tre parti e, di conseguenza, ci sono tre accessi e tre navate.  
La navata centrale è la più alta fra le tre e, quindi, anche la zona centrale è più ampia.  
Dall'esterno della chiesa è visibile il loggiato che corrisponde al matroneo interno (luogo in cui risiedevano le donne durante la celebrazione della messa).
Sull’ingresso principale c'è un piccolo atrio, il protiro, dove sono presenti due colonne erette su due leoni.
Inoltre, vi è un elemento che non appartiene alla corrente artistica romanica: il rosone. Esso, infatti, è caratteristico dello stile gotico. Ciò dimostra che l’architettura si adegua sempre alle nuove situazioni culturali.

 

L'architettura romanica a Pisa
Dalla seconda metà del XI secolo d.C, la repubblica marinara di Pisa diventa il più importante porto commerciale del Mar Tirreno e un vero e proprio crocevia di popoli, di esperienze e di culture diversi.
Il complesso urbanistico della città,  riflette la sua potenza, infatti Pisa controllava i commerci dal Mediterraneo fino alla lontana Siria.
La Piazza dei Miracoli è quella principale della città, dove sono stati costruiti numerosi e importanti edifici. Essi sono tutti caratterizzati dalla successione di più arcate (loggette) e dalla decorazione a fasce orizzontali bianche e nero- grigiastre.
Questi edifici sono disposti come gli astri principali della costellazione dell’Ariete. Infatti, gli architetti disposero il duomo, il battistero e la torre come le tre stelle più luminose nel segno dell’ariete (questo segno caratterizza i mesi primaverili, momento della creazione divina che diventa un buon auspicio per la città).
Questa composizione sintetizza l’intero ciclo terrestre dell’uomo: battisteroà nascita, purificazione dal peccato originale; cattedraleà vita religiosa; campo santoà morte, ingresso nel regno dei cieli.
Il duomo
La cattedrale è stata realizzata da due architetti: Buscheto l'ha progettata e iniziata, mentre Rainaldo l'ha completata.
Dalla lettura dall’esterno emergono: elementi classici orientali, infatti, avevano rapporti commerciali e culturali con l’oriente; elementi classici, dato che tutta la scultura deriva dal classico ed elementi romani lombardo- emiliani poiché tutti gli architetti si ispiravano alla cattedrale del duomo di Modena.
Il prospetto principale e quello laterale sono caratterizzati da arcate cieche, denominate così poiché non vi è passaggio, ma anche da arcate che permettono l’accesso nel duomo.
Nella facciata principale si ripete un ritmo lineare di aperture e arcate cieche.
Nel prospetto laterale le arcate cieche si ripetono costantemente, data l'assenza delle aperture, con un ritmo continuo lineare.
Le varie arcate risolvono anche i problemi statici del duomo.
Nella parte superiore sono presenti pilastri chiamati lesene, in parte dentro al muro e in parte fuori. Essi hanno una funzione strutturale ma anche formale poiché, al variare della luce solare che colpisce le pareti della chiesa, cambia l'effetto di chiaro- scuro.
L’arcata superiore è divisa in due parti: la parte inferiore è organizzata in tre arcate cieche (dove sono posizionate anche le entrate), la parte superiore è divisa in quattro loggette sovrapposte con colonne e archetti a tutto sesto che ricordano lo stile arabo.
La facciata si presenta traforata e quindi acquista leggerezza e un particolare effetto di chiaro- scuro.
Infine vi è una cupola a forma ellittica la cui parte superiore termina a bulbo, caratteristica dell'architettura islamica.

 

Fonte: http://clp08.altervista.org/100325_BonfattiChili_ArkRomanica.doc

Sito web da visitare: http://clp08.altervista.org/

Autore del testo: Bonfatti

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