Segno zodiacale del Capricorno periodo e caratteristiche

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Segno zodiacale del Capricorno periodo e caratteristiche

CAPRICORNO 22 dicembre 21 gennaio

Usciamo dalla prova del Sagittario con il cuore pieno di fede e la mente vivificata da ideali e aspirazioni ed entriamo nel Capricorno, terreno e inclinato al materialismo. Eppure, dovremmo in questo segno realizzare i nostri ideali e le nostre aspirazioni, in mezzo ad una continua tensione e difficoltà, senza perdere la fede e l'ottimismo. Ciò avviene perché, cambiando di segno, cambia la guida che ci governa. Al posto dell'espansivo e fortunato Giove abbiamo, ora, il freddo Saturno, che limita e reprime. Saturno è conosciuto anche con il nome di Satana, e Capo dei Satiri; si celebra come rappresentante della Perfezione della Morte, con l'idea e il disegno di passare attraverso la supre­ma prova dello Zodiaco. E quale è questa prova? La prova è questa; il ricono­scere che il nostro regno non è di questo mondo, anche se Saturno ci mette alla prova su questo punto, dandoci l'illusione che ogni desiderio del nostro essere debba essere rivolto all'acquisto  del  potere  terreno.  Avviene  dunque

 

che dobbiamo rinunciare al mondo materiale, acquistare la virtù del distacco, proprio nel periodo della evoluzione, in cui il mondo materiale esercita su noi la più forte attrazione. Voglio dire, con ciò, che, nel segno precedente al Capricorno ed in quello che lo seguirà, la rinuncia ed il distacco sono comparativamente facili, e appaiono in essi tanto naturali, quanto appaiono innaturali nel Capricorno. Dopo aver spiegato la natura della prova che questo segno c'impone, esaminiamo i fatti che la spiegano. Abbia­mo due Tentatori, in tutto lo Zodiaco. Uno è il Serpente, rappresentato dallo Scorpione, e l'altro è il Capro, o Capricorno, che identifichiamo con Satana, rappresentato sempre con le corna, simili al Dio Pan, o ad un Satiro, o al Capro. Il primo Tentatore si accostò ad Eva, ed il Secondo al Salvatore, al quale offri il dominio sul mondo intero, in cambio dell'Anima. Il fatto che il Figlio di Dio dovette passare attra­verso la prova del Capricorno potrebbe dimostrarci che esso costituisce la prova suprema: ma, mentre pensiamo al Ca­pricorno come segno della tentazione, non dimentichiamo che è anche il segno della iniziazione. Poiché è la Porta Zodiacale dalla quale usciremo alla fine della Quarta Ronda, ola porta alla quale il candidato che cerca l'iniziazione può picchiare, nel caso che sia maturo per la liberazione, prima che tutta la umanità sia pronta per tale liberazione. Questo ci porta alla conoscenza di un fatto già noto agli studiosi di esoterismo, e cioè che il Capricorno appartiene tanto al mondo manifesto quanto all'immanifesto, poiché rappresenta la fine di uno schema e il principio di un altro schema. Richiamo l'attenzione su questo fatto, poiché può aiutarci a comprendere perché ci è così difficile interpretare il completo significato del Capricorno, e, per conseguenza, di comprendere appieno le per­sone che sono dominate dalla sua influenza. La mèta che il Capricorno deve prefiggersi è il Servizio, l'individualità, la perfezione: tutti e tre questi termini pos­sono fondersi in una espressione sola e cioè: divenire indi­vidualità perfetta al servizio del mondo. Un ulteriore esame del Capricorno ci mostra che è il 10° segno dello Zodiaco ed il 3° ed ultimo della triplicitàdella terra. E' un segno cardinale e, quindi, ha affinità con il 3° raggio, o Raggio dell'AttivitàIntelligente. Saturno è il pianeta che governa questo Segno, e Saturno è generalmente identificato col 3° raggio. Questo pianeta è la forza dominante nella vita di colui che nasce in Capricorno.  Esso è così potente, che lo obbliga apparentemente a stabilire nuove relazioni con gli altri pianeti, e perfino con la nostra Anima. Poiché durante l'incarnazione in Capricorno ci trovia­mo nella medesima relazione rispetto alla nostra Anima, in cui Saturno sta rispetto al Sole. Saturno e il Sole sono molto distanti l'uno dall'altro, e quindi ragionevolmente l'essere distante dalla luce e dal calore renderà la vita passata nel Capricorno molto parados­sale. Figli del Sole, quali noi siamo, o addirittura piccoli Soli irradianti Luce e calore, come ognuno di noi dovrebbe essere, sembra quasi incredibile che durante questo periodo si debba vivere così lontano dal nostro legittimo Padre e, allo scopo di passare questa aspra e suprema prova, trovarci affidati al così detto Precettore o Pedagogo del Sistema Solare... il freddo Saturno. Eppure è così, e quindi bisogna essere mentalmente preparati a questa nuova forma di disciplina. Ci sarà inci­dentalmente utile ricordare che Saturno è l'Antitesi del Sole, essendo una forza che circoscrive, al contrario del Sole che è una forza che irradia. Questo fatto spiega perché, durante la prova del Capricorno, ci si sente spesso come se si fosse lasciati fuori nel freddo, cioè trascurati, negletti. E ciò spiega anche perché si considera, in generale, la vita di un Capricorno patetica o tragica. In quanto all'aspetto tragico del Capricorno è interes­sante notare che il suo simbolo è il capro, e tutti sanno che il capro era l'animale sacrificato dai Greci sull'altare degli Dei, come vittima espiatoria. Questo può spiegare l'associa­zione con ciò che vi era di drammatico o di tragico in questo fatto. Saturno ha un suo spietato modo di spingere innanzi verso la perfezione; e la vita prende, sotto la sua influenza, la forma di dura disciplina che produce un triste conflitto con la nostra natura di divinità solari in divenire, e, quindi, immensamente radiosi, avventurosi, immaginosi. Come è angoscioso per molti di sentirsi così legati alla terra, e di lavorare secondo la più rigida e ferma disciplina, intanto che Saturno ci apporta deliberatamente una lunga serie di delu­sioni, una più amara dell'altra! E' ragionevole il pensare che con questo trattamento si dimentichi l'eredità solare e si divenga un po' melanconici, inaspriti, pavidi, sospettosi, e, talvolta, si perda la fede.In altre parole, avviene l'identificazione con la materia e con il dolore ad essa inerente. E' l'incontro dell'individuo con la cosiddetta legge della necessità, che è la tragedia dell'Anima. Ma l'aspetto più tragico della prova imposta dal Capricorno è il modo con cui generalmente ci si isola dal consor­zio dei propri simili: e questo ritrarsi scontroso non facilita certo il formarsi di amicizie, ecc. Naturalmente, questo produce sofferenza, a meno che non si sia acquistata la vera Saggezza. Ma perché il Segno del Capricorno presenta tante dif­ficoltà? La risposta è che le difficoltà che presenta sono in proporzione alle occasioni che offre di vincere se stesso e le circostanze. Queste debbono essere altrettanto grandi e formidabili, quanto quella che dovette traversare il Figlio di Dio, la cui nascita, la vita e la Morte forniscono la perfetta illustrazione della Suprema prova del Capricorno. Tutto, in quella vita, è altamente simbolico e ci offre la chiave per comprendere a fondo il mistero di questo segno. Cristo nacque nel più umile dei luoghi, servì gli altri, insegnò la saggezza e l'amore, fu falsamente accusato dai più, tradito da uno dei suoi discepoli che egli teneramente amava, e crocifisso da coloro che temevano la Sua bontà e la Suaperfezione. Cristo ci ha dato l'esempio di aver conseguito la perfezione nota di questo segno e passò l'inizia­zione finale, giungendo alla liberazione, alla quale il Capricorno un giorno condurrà anche noi tutti. Ed ora che abbiamo visto quale Uomo perfetto ha vissuto la sua incarnazione in Capricorno, mettiamolo in contrasto con un individuo ancora lontanissimo dalla per­fezione, che abbia Saturno severamente afflitto. Costui sa­rebbe avaro, invidioso, egoista, meschino, maldicente, senza alcun sentimento di simpatia umana, freddamente orgoglioso, ingannatore, disordinatamente ambizioso, ipocrita e sepa­rativo. Questo sarebbe la completa antitesi del Cristo... ma, fortunatamente, non è un tipo che si trova spesso nella vita; talvolta, qualche autore di romanzi si compiace di creare un personaggio così totalmente perfido; per esempio Uriah Heep, in David Copperfield di Dickens. Ecco il tipo che sintetizza in sé un Capricorno che ha posto decisamente la sua volontà personale in completo con­trasto con gli scopi del suo Sé Superiore. La vita di Cristo, quindi, mostra precisamente come si dovrebbe affrontare la prova del Capricorno. Egli trionfò sul mondo e sulle insidie materiali, dimostrando definiti­vamente la Sua divinità. Uriah Heep, figurativamente parlando, è il perfetto tipo satanico o Saturniano e soccombe a tutte le insidie, a tutte le tentazioni del suo più basso sé. Abbiamo esaminato i due estremi che possa presentare il Capricorno, ma, fra questi due tipi estremi, vi è un gran numero di tipi intermedi, che offrono una stragrande varietà. Per esempio, vi è il tipo di padre severo il Capricorno governa specialmente il padre, come il Cancro governa spe­cialmente la madre  che è un vero tiranno domestico; per lo meno è così considerato dalla moglie e dai figli, che tremano al suono della sua voce, chiedendosi timorosi quali dei loro doveri abbiano dimenticato, che possa provocare critiche e castighi dal padrone e signore della casa. Questo tipo di padre, almeno nell'epoca in cui ciò era ammesso, non risparmiava il bastone, anzi lo usava liberamente, mo­strando anche di godersela, quantunque dichiarasse di sof­frirne più di colui o colei a cui il castigo era inflitto. C'è però anche il tipo di padre ideale, patriarcale, che, sebbene esiga di essere trattato come vero capo della fami­glia o della tribù, si lascerebbe martirizzare piuttosto che abusare del suo privilegio, e venir meno al senso di responsa­bilità verso coloro che guida e governa. Vi è un altro tipo di uomo che si collega con Capricorno, o il forte Saturno, molto probabilmente rimane celibe, essendo troppo freddo o egoista per cercare l'intimità della vita domestica. Questo tipo spesso somiglia almeno nelle azioni al satiro mitologico, che preferisce abbandonarsi ad una intemperante indulgenza per i suoi capricciosi gusti in amore... senza legarsi ad una vita regolare e moderata. I Capricorni di questo tipo mangiano voracemente, e predi­ligono vivande piccanti, ben condite, e, se si danno al bere, divengono intemperanti, non conoscono moderazione, e si dice che tra gli ubriaconi siano i peggiori dello zodiaco. La loro smoderatezza si manifesta in eccessi di ogni genere, anche nella loro vita passionale. Desiderano il possesso, ma non amano. La spiegazione psicologica della smoderatezza alquanto bestiale di questo ultimo gruppo è la loro aperta ribellione contro Saturno, che ha dato loro l'impressione di essere gelidi e semivivi. Essi sperano, col mezzo di cibi e bevande eccitanti e con stimoli vari, di trovare un rimedio alla mancanza di calore in se stessi. Cercano di conseguire fisicamente quello che dovrebbe essere fatto mentalmente e spiritualmente, poiché l'unico vero e durevole calore viene dall'Anima, o Sole. Vi è anche un tipo di donna nata in Capricorno, che è tutt'altro che ideale. Fredda, calcolatrice, immorale, nella cui vita tenebrosa le emozioni e gli affetti femminei non hanno alcuna parte. Sposa un uomo danaroso, senza curarsi se abbia o no doti morali, fisiche, intellettuali, spirituali. Oppure, conduce una vita dissoluta, senza cercare legami matrimoniali, non essendo avida che di lucro e di vantaggi materiali, e non esitando a lasciare un innamorato meno ricco per uno più ricco se l'occasione se ne presenta. Insomma, senza dilungarci in particolari, possiamo dire che troviamo in Capricorno il tipo della donna leggiera e... peggio… Naturalmente, si trovano di rado persone che apparten­gono nettamente ad un determinato tipo. Ma, piuttosto, si trovano tracce di vari tipi nella medesima persona, secondo il grado di evoluzione raggiunta, e secondo le graduali con­quiste fatte d'incarnazione in incarnazione. Con un po' di pratica si riconoscono le caratteristiche dei segni e dei tipi, e si possono distinguere difetti e pregi, da attribuirsi alle varie influenze zodiacali. Prima di procedere all'esame di altre caratteristiche con­cernenti questo segno, possiamo far menzione di alcune ap­plicazioni più vaste di questo segno di così vitale impor­tanza. Il Capricorno governa la razza ebraica e Saturno non è altro che il loro Geova, il loro « geloso Dio » che voleva anche ispirare timore, e che era vendicativo verso i disobbe­dienti. L'antagonismo esistente fra l'antico e il nuovo testamen­to, fra Ebrei e Cristiani, non è che un riflesso, quaggiù, dell'antagonismo esistente fra Saturno e il Sole. L'errore commesso dagli Ebrei fu che, quando il periodo del Regno di Saturno era tramontato, essi erano divenuti troppo cristallizzati nelle loro credenze, per scartarlo. Quindi, fino ai nostri giorni gli Ebrei cristallizzati si attaccano ostinatamente alle leggi limitatrici di Saturno, invece di seguire il credo più ottimista e più amorevole insegnato dal Messaggero Solare. Nella nostra civiltà europea troviamo una esemplifica­zione dell'ambizione, dell'egoismo e della crudeltà di Saturno nel capitalismo. Il Capricorno influenza anche la politica, coloro che governano, e specialmente gli autocrati. Così, per esempio, fra le città, i centri più popolosi sono maggiormente sotto il governo di Saturno infatti appare evidente che i grandi centri hanno l'influenza di diminuire il senso di umanità nelle persone che sono obbligate a vivervi e a lavorarvi. E', quindi, preferibile vivere lontano dalle grandi città se è possibile poiché tutti abbiamo bisogno dell'influenza della pace e dell'intimità domestica, che è gover­nata dal segno polarmente opposto a Saturno, cioè Cancro. Ed una delle importanti lezioni da essere apprese è che, a qualunque segno zodiacale apparteniamo, vi troveremo sem­pre la chiave per raggiungere in noi il nostro equilibrio. Così se vogliamo applicare tale avvertenza al presente segno, dob­biamo cercare qualcuna delle influenze più caratteristiche del Cancro, una delle quali è, ad esempio, l'amore della casa, del focolare domestico, e altre virtù familiari... Mentre i Ca­pricorno amano lasciare la propria casa e andare nel mondo, immaginandosi di poter intraprendere « grandi cose ». Vi è ancora un'altra ragione per cui i Capricorno non dovrebbero vivere nelle grandi città: ed è che nei grandi agglomeramenti essi possono essere tentati a vivere in una maniera superiore ai loro mezzi; poiché essi ambiscono in modo particolare di conoscere persone influenti e s'immagi­nano che il miglior mezzo per attirare la loro attenzione sia l'apparenza della prosperità e del lusso. In linguaggio povero, queste persone sono degli arrivisti, che amano arrampicarsi per giungere in alto, simile alla capra che simbolizza questo segno. Orgoglio, ambizione, amore di autorità e di potere si può dire siano le caratteristiche più cospicue di questo segno. I Capricorno, dunque, sono attratti verso cariche importanti nel governo, e grandi imprese negli affari. Nel governo ambiscono alle più alte cariche, e poi godono di governare da autocrati. Possono divenire eccellenti diplomatici, poiché Saturno li rende posati, giusti, imparziali, laboriosi e profondi. Inoltre, fanno sempre onore ai rispettivi governi che rappresentano, poiché sono cittadini esemplari. Proteggono la Chiesa, siano o no religiosi, e frequentano anche la Chiesa, ove si comportano in maniera impeccabile. Né mai viene loro in mente di poter essere tacciati d'ipocrisia. Essi fanno le cose convenzionali, convinti che quello sia il loro dovere. I Capricorniani possono dare un'ottima impressione in un altro aspetto totalmente diverso. Se sono ricchi amano la munificenza, la casa bella e grandiosa, con mobili di lusso e costosi. E non peccano mai di cattivo gusto; talvolta desiderano mettersi nel tono della più raffinata ari­stocrazia, anche se non sono aristocratici per nascita. Troviamo dei Capricorno in ogni condizione di vita; sono eccellenti come maestri, come capi e condottieri, come scienziati, come filosofi pratici. Maestri perché sanno molto bene come ottenere da altri che facciano il loro lavoro nel modo migliore. Scienziati perché hanno una naturale incli­nazione per trattare con i fatti e i fenomeni impersonalmente, ed hanno la pazienza di studiarli a fondo e di rendersene padroni. La loro filosofia talvolta è troppo reali­stica. Nel campo degli affari troviamo che i Capricorniani sono divisi molto nettamente in due classi: gli sgobboni e quelli che comandano e fanno sgobbare gli altri. Gli sgobboni spendono la loro vita curando i particolari: appa­iono sottomessi e pazienti, ma, in realtà, non sono né l'uno, né l'altro. Segretamente bramano di sedere un giorno al posto di colui che comanda, e dare quegli ordini che tanto abor­rono di ricevere. E se la pazienza e la salute li assistono, e se le loro menti sono abbastanza astute, alfine vedranno soddisfatta la loro ambizione. Coloro che mancano della necessaria resistenza per riu­scire, curvano il loro dorso un poco di più ogni anno sopra il loro lavoro, si avvizziscono ogni giorno di più e muoiono a tardissima età, poiché nessuno è più tenacemente attaccato alla vita dei Saturniani, anche se non se ne rendano conto, ed anche se la loro vita non sia, come si è visto, delle più piacevoli. E finalmente, per tema che si pensi che la prova asse­gnata ai Capricorniani sia troppo difficile o che essi manchino di qualità e attrattive, voglio chiarire alcuni punti. Prima, la prova non è così dura e opprimente per coloro che la subiscono, come potrebbe apparire dal punto di vista di coloro che sono nati in altri segni. Per esempio, una persona nata sotto l'influenza della Bilancia, il cui elemento è l'aria, trova impossibile l'adattarsi al pensiero di una vita in Capricorno. D'altro canto, un Capricorno può, a sua volta, pensare che cosa stanno a fare al mondo degli esseri così sforniti di senso pratico, tutti campati in aria, come sono quelli nati in Bilancia. Dunque, tutto veramente dipende dal punto di vista individuale. Un altro punto da tenersi bene a mente è questo: che via via che progrediscono ed evolvono, i Capricorniani diven­gono sempre più chiari esempi di ciò che l'umanità dovreb­be essere.  Essi hanno quasi tutte le virtù, e sono perfettamente equipaggiati per fronteggiare le condizioni della vita quaggiù. Ed ecco quali sono le virtù dei Capricorniani evo­luti: essi sono coscienziosi, leali, pazienti, posati, invincibili, profondi e nobili.  E più notevole di ogni altro è il loro profondo senso della responsabilità che li rende simili a divinità. Soddisfano i loro obblighi prontamente, e in tutte le relazioni con i loro simili cercano di mantenere la loro parola e di restare fedeli. I bambini nati in questo segno sono un vero problema per chi li educa, ed è certo che hanno bisogno di guida intelligente. Intanto per cominciare, essi sono nati vecchi... a causa delle vibrazioni di Saturno e sono giovanili soltanto quando cominciano ad invecchiare. Durante la giovanile età sono ritrosi e timidi e hanno bisogno di venire incoraggiati; d'altro canto, se sono troppo lodati, si corre il rischio che sviluppino i vizi di Saturno, orgoglio, tracotanza e attitudini autoritarie. Veramente i genitori dei bambini Capricorniani debbono far uso di grande tatto e diplomazia e debbono essere dotati di grande equilibrio; sarebbe per loro importante sapere esattamente quale «miscela» di Saturno vi è nel temperamento dei loro figliuoli, e di avere sempre presente la delineazione astrologica di Capricorno... Un punto molto importante è di badare che questi bam­bini prendano l'abitudine di mangiare moderatamente: la golosità e l'ingordigia negli anni giovanili può per loro essere la causa di molte malattie nell'età avanzata. Inoltre, dovrebbero essere educati a tener in pregio la vita semplice, anche se sono ricchi, e le maniere semplici e benevole verso coloro che sono meno favoriti dalla fortuna. Le donne nate in Capricorno generalmente hanno pochi figliuoli, a meno che non siano potentemente influenzate da altri segni. Quindi, non hanno un grande attaccamento alla casa e si sentono attirate verso attività esteriori, dove possono riuscire ad aver successo. E il marito che si oppone a ciò finisce, talvolta, per avere una moglie malaticcia o invalida, poiché questo tipo di donna ha un tale fondo di energia e di abilità organiz­zativa che deve poter usare in maniera costruttiva, per evitare che possa manifestarsi invece in maniera distruttiva. Coloro che sono sposati con Capricorni, o che sono innamorati di nati in questo segno, ricordino che questi esseri sono raramente espansivi. Ma la mancanza di mani­festazioni esteriori non significa deficienza di sincerità, fe­deltà, profondità e costanza. Il loro amore pare talvolta più fisico che spirituale, e può anche essere geloso, egoista e possessivo. Nondimeno essi sono, in complesso, fedeli amici e buoni compagni nella vita; e quel che difetta di espressione poetica, sentimentale e romantica nel loro amore, dono dei segni dell'aria e del fuoco, è adeguatamente compensato dal fatto che ci si può sempre fidare di essi. I Capricorniani, per poter stimolare le loro migliori emozioni, dovrebbero cercare i loro amici o compagni nella vita nei segni dell'Acqua e cioè: Cancro, Scorpione, Pesci. Specialmente quest'ultimo segno eserciterà un'influenza benefica sulla mente, talvolta alquanto calcolatrice, del Capricorno. Poiché i Pesci rappresentano il sacrificio, la com­passione ed altre qualità amorevoli. I nati in Capricorno, però, trovano anche grande sim­patia e congenialità in nati degli altri due segni della terra, che sono: Toro e Vergine. Non è consigliabile per persone che appartengono ai segni della terra di unirsi a segni del fuoco e dell'aria, a meno che ambedue le persone che si uniscono non siano eccezionalmente evolute, per le quali è possibile vivere in armonia con qualunque specie di persone. Abbiamo detto che, quantunque la salute dei Capricor­niani non sia delle più robuste, tuttavia nulla impedisce loro di essere molto longevi. Talvolta sono miopi, e un po' sordi e hanno qualche difetto di circolazione, ciò che conduce a forti raffreddori, indigestioni, costipazioni e reumatismi.  Si raccomanda per essi una dieta a base di frutta e verdura, con abbondante acqua e moto all'aria aperta. Se si lasciano prendere da reumatismi, il punto per essi più delicato saranno le ginocchia. Poiché il Capricorno, fisicamente parlando, go­verna le ginocchia quantunque, parlando spiritualmente, governi il centro eterico della Gola (Saturno = 3° Raggio). Molti Capricorniani sono malati cronici. E quando ciò si verifica, la sede della loro infermità è la mente. Poiché le influenze Saturniane danno la tendenza a timori, ansietà, a premonizioni di disgrazie ipotetiche, e, spesso, essi si sen­tono come se una lontana calamità fosse sospesa, minacciosa, sul loro capo. Tali sentimenti dovrebbero essere messi da parte, coltivando un atteggiamento gioioso, lieto, ottimistico. Se è vero che nella vita di un Capricorniano non man­cano le prove, gli sarà tuttavia di aiuto il pensare che la sua Anima, coraggiosamente, scelse di portare quel peso in quest’incarnazione, allo scopo di alleggerire una vita futura sulla terra, cosa non facile a ricordare mentre il periodo della prova perdura, poiché Saturno avvolge di un gelido manto colui che soffre. Si sa bene del resto che senza una grande battaglia non può esservi grande vittoria. Così, coloro che sono alquanto provati da Saturno, o, per essere più precisi, sono da lui tenuti lontani dalla luce e dal calore solare, devono fare ogni sforzo per tener sempre presente che ognuno di noi è un piccolo sole, e che ognuno di noi può irradiare luce e calore, nonostante le difficoltà e gl'impedimenti frapposti dal Celeste Precettore. E chi ci può impedire di serbare intatto il ricordo della grande Luce Divina del nostro Padre nei Cieli? E se saremo fedeli nel mantener viva tale rimem­branza saremo completamente salvi dall'influenza di Saturno, o Satana. Il metallo simpatico per il Capricorno è il piombo: la nota è il la. La pietra preziosa è l'onice e il chiar di luna;il colore è il verde. Il senso più suscettibile ad essere dan­neggiato è l'udito. La sordità, esotericamente parlando, è la punizione per aver rifiutato di ascoltare, in questa o in un'altra incarnazione. Meditino i Capricorniani su queste parole: che cosa non hanno voluto ascoltare: buoni consigli? insegnamenti spiri­tuali? suggerimenti di saggezza? Hanno fatto, come sol dirsi, orecchio da mercante al dolore degli altri? O non hanno prestato orecchio alla tenue voce del Si­lenzio, che sussurra i suoi moniti per indirizzarci verso i livelli dell'Anima, verso la Luce dello Spirito? Ognuno è in grado di rispondere a tali domande, e di rendersi ragione delle cause che producono gli effetti presenti. Una cosa debbono ben tener presente i Capricorniani, se vogliono trarre il vero insegnamento dalla presente loro prova; la nota della loro vita deve essere « Servizio ». E se il loro Karma li obbliga a servire ancora in un campo arido e per nulla piacevole, pensino che il loro sviluppo sarà enor­memente avvantaggiato, se sapranno accettare coraggiosamente la loro prova. Abbraccia la tua croce, e invece di sentirne il peso sulle tue spalle, sarà essa che ti aiuterà nell'aspra ascesa!

 

Fonte: http://www.unirenellamore.com/raggi_teosofici/10_Capricorno.doc

Sito web da visitare: http://www.unirenellamore.com/

Autore: A. Mattioni

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