Dispensa fascicolo tecnico CE

Dispensa fascicolo tecnico CE

 

 

 

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Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Dispensa fascicolo tecnico CE

FASCICOLO TECNICO DELLA COSTRUZIONE

Composizione del fascicolo tecnico

Ai sensi dell’allegato V della direttiva 98/37/CE

  • Disegno complessivo della macchina
  • Schemi dei circuiti di comando
  • Disegni dettagliati e completi, eventualmente accompagnati da note di calcolo e risultati di prove che consentano la verifica della conformità della macchina ai requisiti essenziali di sicurezza e sanitari
  • Elenco dei requisiti essenziali della Direttiva e delle norme applicate nella costruzione della macchina
  • Descrizione delle soluzioni adottate per prevenire i rischi presentati dalla macchina
  • Eventualmente qualsiasi relazione tecnica o certificato ottenuti da un organismo o un laboratorio competente
  • Esemplare delle istruzioni per l’uso della macchina*
  • Nel caso di produzione in serie, tutte le disposizioni attuate per mantenere la conformità delle macchine alle disposizioni della Direttiva**

* Mentre i punti precedenti sono più o meno direttamente correlabili con la progettazione del macchinario, il manuale di istruzioni costituisce un corpo a sé, che necessita di conoscenze specifiche per essere redatto in modo esauriente.

La Direttiva lo considera “parte integrante del macchinario”.

Nel seguito della dispensa saranno inseriti alcuni strumenti propedeutici alla sua compilazione.

** L’ultima prescrizione non riguarda lo specifico progetto proposto dal corso, visto che i macchinari di nostro interesse non intraprenderanno il processo di ingegnerizzazione industriale.


INDICE

Parte I: Descrizione della macchina e della sua funzione principale………..

I.1 Disegno complessivo

I.2 Funzione principale della macchina

I.3 Descrizione dell’uso previsto e degli usi ragionevolmente prevedibili

Parte II: Descrizione dei circuiti di potenza e di controllo…………………..

II.1 Schema delle connessioni esterne di alimentazione e scarico

II.2 Schema dei circuiti elettrici di comando

II.3 Schema dei circuiti e dei controlli idraulici e pneumatici

 

Parte III: Conformità della macchina ai requisiti di sicurezza…………...

III.1 Disegni dettagliati dei particolari costitutivi

III.2 Elenco delle soluzioni costruttive adottate per ridurre i rischi

III.3 Elenco e descrizione di barriere, ripari, sensori e dispositivi di

sicurezza utilizzati per la prevenzione di infortuni ed usi scorretti

III.4 Note di calcolo

III.5 Prove e risultati di laboratorio

III.6 Eventuali relazioni tecniche esterne

Parte IV: Elenco dei requisiti essenziali della Direttiva……………………

IV.1 Elenco dei requisiti essenziali della Direttiva correlati ai rischi

IV.2 Elenco delle norme utilizzate

IV.3 Elenco dei rischi residui

Parte V: Manuale di istruzioni

V.1 Linee guida

V.2 Dichiarazione di conformità

V.3 Indice generale

Parte VI: Allegati

VI.1 Tavole


PARTE I: Descrizione della macchina e della sua funzione principale

I.1 Disegno complessivo

La prima sezione del fascicolo serve a delineare in modo generale la macchina o l’impianto, evidenziandone le parti principali e descrivendone il funzionamento.

Si inizia da un disegno di assieme in cui saranno indicate le dimensioni di ingombro, il peso, il raggio di azione di eventuali parti mobili, la zona di esposizione ad eventuali pericoli che l’uso del macchinario presenti.

Per quanto riguarda la descrizione degli ingombri si ritiene sufficiente una proiezione ortogonale quotata, mentre per quanto riguarda la presentazione del congegno è consigliabile una rappresentazione tridimensionale completa e renderizzata, anche non quotata,  auspicabilmente con una scala di riferimento che aiuti a capire le esatte proporzioni.

Alcune note esplicative sono richieste a completamento delle tavole di insieme; se ben studiata, una rappresentazione tridimensionale corredata da didascalie risulta estremamente efficace e di immediata comprensione.

Si lascia all’abilità del progettista la libertà di ideare forme espressive alternative, purché chiare ed ugualmente efficaci.

Si rimanda infine agli allegati della Parte VI per la consultazione delle tavole e degli schemi.

I.2 Funzione principale della macchina

La seconda unità del fascicolo specifica ulteriormente il principio di funzionamento della macchina e spiega in che modo essa è in grado di eseguire il compito per il quale è stata concepita.

Sono ammessi riferimenti a congegni noti di analoga funzione per meglio spiegare i punti comuni e gli eventuali miglioramenti ed innovazioni introdotti dal dispositivo in oggetto.

In caso la macchina sia destinata a svolgere più funzioni, è utile stabilire una sorta di gerarchia fra di esse, distinguendo sempre la funzione principale da eventuali utilizzi accessori.

I.3 Descrizione dell’uso previsto e degli usi ragionevolmente prevedibili

Molti macchinari ed impianti si prestano ad essere utilizzati in modi differenti da quello originariamente previsto dal progettista; affinché la macchina risulti di utilizzo sicuro in qualsiasi situazione il progettista deve analizzare anche questi ultimi, verificando o simulando il comportamento del prodotto in tutte le situazioni “ragionevolmente” prevedibili e predisponendo dispositivi di sicurezza che impediscano di violare i limiti di sicurezza nell’utilizzo.

Il rischio per l’utilizzatore non ortodosso è spesso molto più grave di quelli prevedibili usando la macchina nel modo corretto e spesso è difficilmente eliminabile; evidenziare la pericolosità dei comportamenti scorretti può aiutare a scongiurarne il verificarsi.

Ulteriori approfondimenti in questo senso saranno ripresi nel manuale di istruzioni facente parte di questo fascicolo tecnico.


PARTE II: Descrizione dei circuiti di potenza e di controllo

II.1 Schema delle connessioni esterne di alimentazione e di scarico

La parte II raccoglie gli schemi dei circuiti di comando e controllo, nonché dell’alimentazione di potenza.

Preliminarmente all’esposizione di tali schemi intendiamo precisare gli allacciamenti della macchina con il mondo esterno, in particolare le caratteristiche della potenza richiesta, del tipo di energia e del modo in cui essa deve essere erogata, degli eventuali scarichi da predisporre per installare correttamente ed in sicurezza la macchina.

E’ infatti di estrema importanza sotto il profilo della sicurezza conoscere la tensione e l’assorbimento dell’eventuale impianto elettrico, la potenza di azionamento delle parti mobili, le caratteristiche delle sostanze di scarico, ove presenti, etc.

II.2  Schema dei circuiti elettrici di comando

Gli schemi dei circuiti elettrici di comando e di controllo rivestono una duplice importanza, poiché servono a chiarire il funzionamento ed il coordinamento dei diversi dispositivi costituenti la macchina e a dare ragguagli circa i rischi derivanti dal contatto accidentale con parti in tensione, dovuto ad incidenti o malfunzionamenti.

Onde evitare shock elettrici all’operatore, le norme di progettazione impongono di realizzare i quadri di comando utilizzando tensioni di funzionamento non pericolose; ove possibile compatibilmente con le esigenze di funzionamento, l’utilizzo della bassa tensione è sempre auspicabile.

Alla luce delle precedenti affermazioni si richiede di accompagnare le rappresentazioni schematiche con note quanto più ampie e particolareggiate possibile circa le proprietà dei circuiti raffigurati ed i criteri di scelta che hanno portato alla loro disposizione definitiva.

II.3 Schema dei circuiti e dei controlli idraulici e pneumatici

Le stesse considerazioni fatte a proposito dei circuiti elettrici valgono per gli azionamenti idraulici e pneumatici, con la pressione che si sostituisce alla tensione ed il rischio di perdite di fluido in pressione che si sostituiscono agli shock elettrici.

Gli schemi possono essere inseriti nel corpo del testo, oppure raccolti negli allegati; ove la scala della rappresentazione lo permetta, la prima opzione risulta la più efficace per la comprensione.


PARTE III: Conformità dalla macchina ai requisiti di sicurezza

III.1 Disegni dettagliati dei particolari costitutivi

Con la terza parte del fascicolo si entra nel vivo della dimostrazione della compatibilità del macchinario con i requisiti essenziali di sicurezza e salvaguardia della salute previsti dalla Direttiva.

I disegni dettagliati delle diverse parti costituenti la macchina sono necessari a valutare quanta attenzione alla sicurezza ed alla prevenzione dei rischi sia stata riservata durante la stesura del progetto generale. 

L’ergonomicità dell’interfaccia uomo-macchina, l’eliminazione di spigoli e parti taglienti, la scelta fra diversi dispositivi di protezione dell’operatore sono alcuni fra i parametri utilizzati per valutare la sicurezza complessiva del macchinario e l’accuratezza del progettista.

Ogni particolare deve essere raffigurato in modo che risultino evidenti le dimensioni di interesse pratico e che risaltino gli accorgimenti impiegati per combinare l’efficienza della parte ed il suo utilizzo sicuro.

Ancora una volta si suggerisce che accompagnare la raffigurazione grafica con didascalie precise e concise è il modo migliore per raggiungere lo scopo.

 

III.2 Elenco delle soluzioni costruttive adottate per ridurre i rischi

A seguito degli accorgimenti specifici impiegati nell’ideazione dei particolari costruttivi, presentiamo in questo paragrafo le soluzioni di livello superiore adottate per ridurre i rischi complessivi legati all’uso della macchina nel suo insieme.

Sarebbe interessante proporre in successione le soluzioni emerse durante la progettazione, partendo dall’idea iniziale fino alla forma definitiva, in modo da valutare l’effettiva validità del percorso scelto.

Si consiglia di accennare brevemente alle norme di riferimento impiegate, anche se esse verranno riprese nel dettaglio più avanti.

III.3 Elenco e descrizione di barriere, ripari, sensori e dispositivi di sicurezza utilizzati per la prevenzione di infortuni ed usi scorretti

Il paragrafo ovviamente è destinato ad accogliere l’elenco e la descrizione dei congegni introdotti dal progettista per prevenire per quanto possibile usi scorretti della macchina e per ridurre al minimo il rischio di infortuni.

Le protezioni andranno classificate secondo un criterio tecnologico molto semplice; per primi si elencheranno i dispositivi meccanici fissi (reti, sportelli, schermi…), seguiranno i dispositivi elettro-meccanici (microinterruttori, termocoppie, contatti magnetici…), poi i dispositivi più avanzati, comprendenti parti elettroniche, organi mobili, fotocellule, fino ad arrivare a sistemi governati mediante software di sorveglianza.

Nel caso di sistemi di protezione complessi, indicare oltre alla funzione anche le caratteristiche di progetto, quali la robustezza ai guasti, le precauzioni per impedirne la neutralizzazione, gli accorgimenti affinchè arrechino effetti minimi alla fruibilità del macchinario.

E’ obbligatorio infine elencare le norme ai cui principi sono ispirati i dispositivi di sicurezza.

III.4 Note di calcolo

La presenza delle note di calcolo non è obbligatoria per la maggior parte delle categorie merceologiche, anche se è buona norma inserire all’interno del fascicolo tecnico perlomeno i calcoli di resistenza strutturale e quelli relativi alla cinematica ed alla dinamica degli organi mobili (masse, inerzie, ambito di variazione ammesso per i diversi parametri di progetto).

Nel caso si preveda di avviare l’iter di certificazione di conformità attraverso un Organismo Notificato, le note di calcolo divengono obbligatorie; si rimanda alla 98/37/CE per ulteriori approfondimenti.

III.5 Prove e risultati di laboratorio

 

Valgono le stesse considerazioni fatte per il paragrafo precedente

 

III.6 Eventuali relazioni tecniche esterne

Sostengono e conferiscono ulteriore credibilità ai due paragrafi precedenti, soprattutto nel caso in cui l’organismo esterno risulti degno di considerazione.


PARTE IV: Elenco dei requisiti essenziali della Direttiva

IV.1 Elenco dei requisiti essenziali della Direttiva correlati ai rischi

            

Viene presentato di seguito l’elenco dei requisiti essenziali della Direttiva correlati con i relativi pericoli mediante l’analisi dei rischi, tratto dalla norma EN 414 e basato sulle norme armonizzate EN 292-1/2.

Accanto ad ogni voce di pericolo sono elencati i requisiti essenziali ad essa relativi e le eventuali norme di riferimento.

Durante la fase di analisi dei rischi sono state elaborate soluzioni costruttive adatte a prevenire i pericoli derivanti dall’utilizzo della macchina; nella tabella bisognerà indicare punto per punto i richiami alle parti del fascicolo tecnico dove ognuna delle suddette soluzioni è descritta. 

Tutti i pericoli presentati dall’elenco devono essere presi attentamente in considerazione ed è necessario che appaia un riferimento esplicito nel testo, per esempio la scrittura “tutti i pericoli presentati dall’elenco sono stati debitamente considerati” dovrà sempre apparire bene in evidenza.

 

ELENCO DEI REQUISITI ESSENZIALI DELLA DIRETTIVA CORRELATI MEDIANTE L’ANALISI DEI RISCHI AI PERICOLI

PERICOLI

Direttiva Macchine

EN

 292-1

EN

292-2

Norme

specifiche

Riferimenti

1

Pericoli di natura meccanica, causati ad esempio da:

  • forma
  • posizione relativa
  • massa e stabilità (energia potenziale degli elementi)
  • massa e velocità (energia cinetica degli elementi)
  • forza meccanica inadeguata
  • accumulo di energia potenziale in elementi elastici, liquidi o gas sotto pressione o depressione

delle parti della macchina o dei pezzi di lavoro

1.3

1.3.7

1.4

 

4.2

 

 

 

1.1

Pericolo di schiacciamento

4.2.1

4.2.2

3.2

 

EN 349

 

1.2

Pericolo di cesoiamento

4.2.1

4.2.2

3.2

4.1.1

 

 

 

1.3

Pericolo di taglio o sezionamento

4.2.1

4.2.2

3.2

1.3.4

 

 

1.4

Pericolo di impigliamento

4.2.1

4.2.2

 

 

 

 

1.5

Pericolo di trascinamento o di intrappolamento

4.2.1

3.11

4.1.1

6.1.2

 

 

 

1.6

Pericolo di urto

4.2.1

 

 

 

 

1.7

Pericolo di perforazione o puntura

4.2.1

 

 

 

 

1.8

Pericolo di attrito o abrasione

4.2.1

3.3 b)

 

 

 

1.9

Pericolo di eiezione di un fluido ad alta pressione

4.2.1

 

1.3.2

 

 

1.10

Pericolo di proiezione di parti (della macchina e materiali/pezzi lavorati)

4.2.2

3.8

1.3.2

1.3.3

 

 

1.11

Perdita di stabilità (della macchina e di parti della macchina)

4.2.2

6.2.5

3.3

1.3.1

 

 

1.12

Pericoli di scivolamento, di inciampo e di caduta provocati dai macchinari (a causa della loro natura meccanica)

4.2.3

6.2.4

1.6.2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2

Pericoli di natura elettrica, causati ad esempio da:

4.3

3.9

1.5.1

EN 60204

 

2.1

Contatto elettrico (diretto o indiretto)

4.3

 

1.5.1

 

 

2.2

Fenomeni elettrostatici

4.3

 

1.5.2

 

 

2.3

Radiazioni termiche o altri fenomeni, quali espulsione di particelle fuse ed effetti chimici dovuti a cortocircuiti, sovraccarichi, etc.

4.3

 

1.5.11

 

 

2.4

Influenze esterne sull’impianto elettrico

4.3

3.4

1.5.11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3

Pericoli di natura termica che provocano:

4.4

3.6.3

1.5.5

 

 

3.1

Bruciature e scottature, provocate da un eventuale contatto, da fiamme o da esplosioni ed anche dall’irraggiamento di fonti di calore

4.4

3.6.3

1.5.5

 

 

3.2

Effetti nocivi alla salute dovuti all’ambiente di lavoro caldo o freddo

4.4

 

1.5.5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4

Pericoli dovuti al rumore, che provocano:

4.5

3.6.3

1.5.8

 

 

4.1

Perdita dell’udito (sordità), altri disturbi fisiologici (ad esempio perdita dell’equilibrio, perdita di coscienza)

4.5

 

 

 

 

4.2

Interferenze con la comunicazione verbale, con i segnali acustici, etc.

4.5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5

Pericoli dovuti a vibrazioni (che provocano numerosi disturbi vascolari e neurologici)

4.6

3.6.3

1.5.9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6

Pericoli dovuti a radiazioni, soprattutto generate da:

4.7

 

1.5.10

 

 

6.1

Archi elettrici

 

 

1.5.7

1.5.10

 

 

6.2

laser

 

 

1.5.12

 

 

6.3

Fonti di radiazioni ionizzanti

4.7

 

1.5.10

 

 

6.4

Macchine che utilizzano campi elettromagnetici ad alta frequenza

 

 

1.5.10

1.5.11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7

Pericoli dovuti a materiali e sostanze lavorati, usati o scaricati dalla macchina, ad esempio:

4.8

3.3 b)

1.1.3

1.5.13

 

 

7.1

Pericoli derivanti dal contatto, dall’inalazione di liquidi, gas, vapori, fumi e polveri che hanno un effetto dannoso

4.8

 

1.1.3

1.5.13

 

 

7.2

Pericolo di incendio o esplosione

4.8

 

1.5.6

1.5.7

 

 

7.3

Pericoli biologici e microbiologici (virali o batterici)

4.8

 

1.1.3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

Pericoli dovuti alla violazione dei principi ergonomici nella progettazione (macchina inadatta alle caratteristiche e capacità umane), causati ad esempio da:

4.9

3.6

1.1.2 d)

1.1.2 e)

1.1.5

1.2.2

2.2

1.2.8

ENV 26385

 

8.1

Posizioni errate o sforzi eccessivi

1.1.2 d)

1.6.2

1.1.5

Pr EN 547

 

8.2

Considerazione inadeguata dell’anatomia braccio-mano o gamba-piede

4.9

3.6.9

1.1.2 d)

1.1.2 e)

1.2.2

2.2

 

 

8.3

Uso inadeguato dell’equipaggiamento protettivo personale (DPI)

5.5

 

1.1.2 a)

1.2.2

 

 

8.4

Illuminazione insufficiente della zona di lavoro

 

3.6.5

1.1.4

 

 

8.5

Eccessivo o scarso impegno mentale, stress, tensione, etc.

4.9

3.6.4

1.1.2 d)

 

 

8.6

Errore umano

4.9

3.6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9

Combinazioni di pericoli

4.10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

10

Pericoli dovuti a guasti della fonte di energia, rottura di parti della macchina o altre disfunzioni operative, quali per esempio:

5.2.2

3

1.2

 

 

10.1

Gusto nell’alimentazione di energia (del circuito di alimentazione di energia e/o del circuito di comando)

3.16

3.7

1.2.6

 

 

10.2

Proiezione imprevista di parti della macchina o liquidi

 

3.8

4

1.3.2

1.3.3

 

 

10.3

Guasto, disfunzione del sistema di comando (avviamento imprevisto, velocità eccessiva imprevista)

3.15

3.16

3.17

3.7

1.2.7

1.6.3

 

 

10.4

Errori di montaggio

 

 

1.5.4

 

 

10.5

Ribaltamento, perdita imprevista di stabilità della macchina

4.2.2

6.2.5

1.5.4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11

Pericoli provocati dall’assenza (temporanea) e/o dell’errata collocazione delle misure/strumenti condizionanti la sicurezza, ad esmpio:

 

4

 

 

 

11.1

Tutti i tipi di ripari

3.22

4.2

1.3.8

1.4

1.5.10

EN 294

 

11.2

Tutti i tipi di dispositivi (di protezione) correlati alla sicurezza

3.23

4.2

1.2.5

1.4.2.2

1.4.3

Pr EN 574

 

11.3

Dispositivi di avviamento e arresto

 

3.7

1.2.3

1.2.4

 

 

11.4

Cartelli e segnali di sicurezza

 

3.6.7

5.2

5.3

5.4

1.7.2

2.7.3

 

 

11.5

Tutti i tipi di dispositivi di informazione o avvertimento

 

5.4

1.7.0

1.7.1

 

 

11.6

Dispositivi per l’interruzione dell’energia

 

6.2.2

1.6.3

 

 

11.7

Dispositivi di emergenza

 

6.1

1.2.4

EN 418

 

11.8

Dispositivi di alimentazione/estrazione dei pezzi

 

3.11

1.6.4

 

 

11.9

Impianti e accessori fondamentali per la sicurezza delle operazioni di regolazione e/o manutenzione

3.3

3.11

6.2.1

3.12

6.2.3

6.2.6

1.1.2 f)

 

 

11.10

Impianti per l’evacuazione di gas, etc.

 

 

1.5.13

 

 

Nello spazio riservato ai riferimenti, saranno indicate come N.R. ( non rilevato) le classi di pericolo non connesse con il macchinario in oggetto

IV.2 Elenco delle norme utilizzate

Il Fascicolo Tecnico della costruzione fa riferimento a numerose disposizioni contenute in altri documenti tecnici e normativi, ove non sempre esiste un’indicazione della data.

Quando la data sia indicata, si ritiene richiamata l’edizione coeva del documento citato, mentre se la data non viene indicata, si deve considerare valida l’ultima riedizione del documento stesso.

Se si presenta il caso (vedi tabella del paragrafo precedente) in cui norme citate esistono solo come progetto di norma europea, il riferimento non ha valore per quanto concerne l’attestazione della presunzione di conformità per i rischi trattati, ma si ritiene comunque utile l’inserimento della citazione, in quanto i progetti normativi costituiscono comunque lo stato dell’arte in materia di sicurezza, rappresentando l’ultimo risultato dei lavori del CEN.

Gli elaborati del Fascicolo Tecnico di costruzione assumono e condividono tali documenti e li fanno propri nell’esame delle soluzioni adottate. 

Le norme ISO e IEC vengono citate con il numero di trasformazione in norme EN
ELENCO DELLE NORME

EN 292-1              Sicurezza del macchinario – concetti fondamentali; principi generali di progettazione. Parte 1: terminologia di base

EN 292-2              Sicurezza del macchinario – concetti fondamentali; principi generali di progettazione. Parte 2: specifiche e principi tecnici

EN 294                  Sicurezza del macchinario – distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori

EN 349                  Sicurezza del macchinario – spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo umano

EN 418                  Sicurezza del macchinario – dispositivi di arresto di emergenza – aspetti funzionali – principi di progettazione

EN 775                  Robot industriali di manipolazione – sicurezza

EN 60204              Sicurezza del macchinario – equipaggiamento elettrico delle macchine

EN 563                  Sicurezza delle macchine – temperatura delle superfici toccabili

EN 614-1              Sicurezza del macchinario – principi ergonomici di progettazione

EN 457                  Sicurezza del macchinario – segnali di pericolo – requisiti generali, progettazione e collaudo

EN 414                  Sicurezza del macchinario – regole per la progettazione e la presentazione di norme di sicurezza

ENV 1070             Sicurezza del macchinario – terminologia

EN 23741              Acustica – determinazione di livelli di potenza sonora di sorgenti di rumore. Metodi di laboratorio in camera riverberante per sorgenti di rumore ad ampio spettro

EN 23742              Acustica – determinazione di livelli di potenza sonora di sorgenti di rumore. Metodi di laboratorio in camera riverberante per sorgenti di rumore con bande tonali a bande strette

EN 25349              Vibrazioni mano-braccio – linee guida per la misurazione e la valutazione della trasmissione delle vibrazioni

EN 26385              Principi ergonomici di progettazione dei sistemi di lavoro

EN 953                  Sicurezza del macchinario – requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari (fissi, mobili)

EN 954-1              Sicurezza del macchinario – parti e sistemi di comando correlati alla sicurezza – Parte 1: principi generali per la progettazione

EN 982                  Sicurezza del macchinario – requisiti di sicurezza per sistemi e componenti ad energia fluida/idraulica

EN 983                  Sicurezza del macchinario – requisiti di sicurezza per sistemi e componenti ad energia fluida/pneumatica

EN 1088                Sicurezza del macchinario – dispositivi di interblocco con o senza bloccaggio del riparo – principi generali e disposizioni per la progettazione

EN 23-744            Acustica – determinazione di livelli di potenza sonora di sorgenti di rumore. Metodo tecnico basato su una superficie di misurazione che delimita un piano riflettente

EN 23-746            Acustica – determinazione di livelli di potenza sonora di sorgenti di rumore. Metodo tecnico basato su una superficie di misurazione che delimita un piano riflettente

EN 29-614            Acustica – determinazione per intensimetria dei livelli di potenza sonora emessi dalle fonti di rumore – misurazione in punti discreti

EN 31-201            Acustica – rumore emesso da macchinari ed impianti – metodo tecnico per la misurazione dei livelli di pressione sonora delle emissioni presso la postazione di lavoro e in altre postazioni specifiche

EN 31-202            Acustica – rumore emesso da macchinari e impianti – metodo tecnico per la misurazione dei livelli di pressione sonora delle emissioni presso la postazione di lavoro e in altre postazioni specifiche

EN 31-204            Acustica – rumore emesso da macchinari e impianti – determinazione dei livelli di pressione sonora delle emissioni presso la postazione di lavoro ed in altre postazioni specifiche con correlazioni ambientali

EN 31-688-1         Acustica – procedura raccomandata per la progettazione di macchinari e impianti poco rumorosi – Parte 1: progettazione

EN 31-688-2         Acustica – procedura raccomandata per la progettazione di macchinari e impianti poco rumorosi – Parte 2: introduzione ai principi fisici della progettazione a bassa rumorosità

EN 31-689            Acustica – rilevazione sistematica e comparazione dei dati di emissione sonora per macchinari e impianti

EN 60529              Livelli di protezione assicurati dalle recinzioni (codice IP)

EN 60947-4-1      Interruttori e comandi a bassa tensione – Parte 4: contattori elettromeccanici ed avviatori di motori

EN 60947-5-1      Interruttori e comandi a bassa tensione – Parte 5: Dispositivi dei circuiti di comando ed elementi di commutazione – Parte 1: dispositivi elettromeccanici dei circuiti di comando

IEC 227-1             Cavi isolati con cloruro di polivinile con voltaggi nominali fino a 450/750 V – Parte 1: requisiti generali

IEC 245-1             Cavi isolati con gomma con voltaggi nominali fino a 450/750 V- Parte 1: requisiti generali

ISO 1940/1           Vibrazioni meccaniche – requisiti di qualità di bilanciamento per motori rigidi – Parte 1: determinazione dello sbilanciamento residuo ammissibile

EN 50100-1          Sicurezza del macchinario – dispositivi di protezione elettrosensibili – Parte 1: requisiti generali

EN 50100-2          Sicurezza del macchinario – dispositivi di protezione elettrosensibili – Parte 2: requisiti particolari per sistemi utilizzanti dispositivi di protezione optoelettrici attivi

EN 547                  Sicurezza del macchinario – comandi a due mani

EN 1037                Sicurezza del macchinario – sezionamento e dissipazione dell’energia – Prevenzione dell’avviamento inaspettato

EN 999                  Sicurezza del macchinario – velocità mano/braccio – velocità di approccio di parti del corpo per il posizionamento di dispositivi di sicurezza

Pr EN 953             Scelta di una protezione per gli elementi mobili  

Pr EN 954             Sicurezza ed affidabilità dei sistemi di comando

Pr EN 50081-2     Rischi dovuti alle radiazioni

Pr EN 50082-2     Rischi dovuti alle radiazioni esterne

IV.3 Elenco dei rischi residui

Alcune classi di rischio non possono essere prevenute o eliminate attraverso la sola progettazione, oppure possono essere eliminate a patto di complicare enormemente l’uso del macchinario e ridurne la funzionalità.

I rischi di questo tipo sono definiti rischi residui e sarà compito del manuale di istruzioni fornire agli operatori le norme di comportamento per rendere sicuro l’uso della macchina.

Si ritiene comunque opportuno elencare i pericoli residui, magari accompagnando ciascuno di essi con un breve commento. 


PARTE V: Manuale di istruzioni

V.1 Linee guida

La Direttiva Macchine stabilisce che “il Manuale di Istruzioni è parte integrante della macchina ed ha lo scopo di consentire all’utente di prendere tutti i provvedimenti e predisporre tutti i mezzi umani e materiali necessari per l’uso sicuro e duraturo della macchina.”

E’ facile immaginare che la redazione del manuale di istruzioni richiederà la stessa cura dedicata alla progettazione ed alla realizzazione del macchinario, poiché senza un adeguato addestramento dell’operatore non è garantito il suo utilizzo sicuro.

Le istruzioni sono strutturate su diversi livelli, sia a causa dei molteplici aspetti che riguardano la vita del macchinario (installazione, conduzione, manutenzione, messa fuori servizio, etc.), sia a causa dei diversi attori che intervengono in tali ambiti.

Il compilatore dovrà assicurarsi che le istruzioni impartite siano elaborate in modo tale da essere comprensibili per i destinatari, oltre che essere, naturalmente, complete, precise ed esaurienti.

Altra preoccupazione del redattore del manuale è l’inserimento dei corretti strumenti grafici a corredo del testo, quali illustrazioni, schemi circuitali, icone di avvertimento, esplosi et similia, che dovranno essere posizionati in modo tale da supportare e chiarificare le informazioni fornite dallo scritto.

Una macchina progettata con accuratezza sarà giocoforza caratterizzata da un utilizzo semplice e sicuro, a meno di casi estremamente particolari di applicazioni pericolose.

Non entriamo nel dettaglio della compilazione del manuale, che richiederebbe una trattazione di centinaia di pagine, limitandoci a rinviare il problema alle lezioni in aula.

Nel paragrafo successivo ci limitiamo a fornire alcuni ragguagli sulla compilazione della Dichiarazione di Conformità, forse la parte più importante del manuale, e forniamo nel paragrafo V.3 l’indice generale degli argomenti del manuale di istruzioni, da cui estrarre gli argomenti di interesse relativi al macchinario di nostra competenza, che ne costituiranno le istruzioni per l’uso.

V.2 Dichiarazione di Conformità

La Dichiarazione di Conformità è probabilmente la parte di maggiore importanza all’interno del manuale, è grazie ad essa che il progettista/costruttore attesta la rispondenza del macchinario ai requisiti essenziali di sicurezza contenuti nella Direttiva Macchine.

Gli stati membri dell’Unione Europea considerano conformi all’insieme delle disposizioni della direttiva solo le macchine ed i componenti di sicurezza accompagnati dalla dichiarazione CE di conformità (Dir. 98/37/CE)

La Dichiarazione di Conformità deve contenere:

  • nome ed indirizzo del fabbricante o del suo mandatario stabilito nella Comunità
  • descrizione della macchina (…sommaria…)
  • tutte le disposizioni pertinenti alle quali la macchina è conforme
  • identificazione del firmatario che ha la delega del fabbricante o del suo mandatario nella Comunità
  • eventualmente, gli estremi dell’Organismo Notificato che ha certificato la macchina, nonché il numero di certificato (solo per le categorie di macchinario che prevedono un iter di certificazione obbligatorio)

La compilazione della Dichiarazione è cioè l’attestazione che la progettazione, la realizzazione e la documentazione accompagnatoria della macchina sono assolutamente conformi alle prescrizioni della Direttiva.

La 98/37/CE, ultima edizione della Direttiva Macchine, prescrive la suddivisione delle macchine in tre categorie, caratterizzate da diverse forme di Dichiarazione di Conformità:

Tipo A:       macchinari completi dotati di sorgente di potenza autonoma ( sono la quasi totalità delle macchine mosse da energia elettrica, da motori a combustione, batterie, etc).

Tipo B:        macchinari senza sorgente interna di energia, i quali devono essere installati come appendici di macchine/impianti di maggiori dimensioni dai quali traggono energie e ricevono i comandi di azionamento ( per esempio le attrezzature che sono montate su macchine operatrici idrauliche e ne variano la funzione); i macchinari di tipo B sono ritenuti conformi solo se installati su altri a loro volta conformi.

Tipo C:        componenti di sicurezza che andranno installati in modo permanente all’interno di dispositivi più grandi.

Vediamo un esempio di validità generale:

 


V.3 Indice generale

0. SOMMARIO

1. PREMESSA

    • Marcature
    • Come utilizzare il manuale
      • Come è organizzato il manuale
      • Metrologia e sistemi di riferimento
      • Glossario dei termini tecnici
      • Simboli ed abbreviazioni
    • Modalità di conservazione del manuale

2. AVVERTENZE GENERALI

2.1 Addestramento richiesto agli operatori

2.2 Scopo delle avvertenze

2.3 Segnaletica di riferimento

2.4 Avvertenze di sicurezza

2.4.1 Precauzioni contro i rischi ineliminabili

2.4.2 Dispositivi di protezione individuale

2.4.3 Usi vietati

2.4.4 Usi scorretti

2.4.5 Rischi derivanti da tali usi

2.4.6 Precauzioni per evitare usi scorretti

2.4.7 Precauzioni contro gli errori umani

3. INFORMAZIONI GENERALI

3.1 Scopo delle informazioni generali

3.2 Identificazione del fabbricante

3.3 Condizioni di validità della garanzia

3.4 Attestati di conformità

3.4.1 Attestato della macchina

3.4.2 Attestati dei vari componenti conformi

3.4.3 Attestati delle apparecchiature montate a bordo macchina

3.5 Informazioni e servizio clienti

3.5.1 Informazioni generali sull’ assistenza manutentiva

3.5.2 Modalità di richiesta di supporto tecnico

3.5.3 Modalità di inoltro reclami

3.5.4 Modalità di richiesta di migliorie sulla macchina

3.5.5 Modalità di richiesta ricambi

3.6 Informazioni generali sulla macchina

3.6.1 Dati di identificazione della macchina

3.6.2 Configurazione della macchina

3.6.3 Descrizione generale della macchina

3.6.4 Descrizione funzionale della macchina

3.6.5 Descrizione dell’ uso previsto della macchina

3.7 Tutela giuridica del software di funzionamento

3.8 Rapporti di controllo e collaudo

3.8.1 Controllo dimensionale e delle emissioni

3.8.2 Collaudo e prima produzione

4. ISTRUZIONI PER L’ INSTALLAZIONE

4.1 Condizioni richieste per l’installazione

4.1.1 Condizioni ambientali

4.1.2 Fondazioni richieste

4.1.3 Fonti di energia

4.1.4 Canali di scarico

4.1.5 Spazi necessari e vie di fuga

4.1.6 Mezzi di movimentazione vietati

4.1.7 Mezzi per movimentare la macchina imballata e non

4.1.9 Posizionamento e fissaggio alle fondazioni

4.2 Trasporto, movimentazione e stoccaggio

4.2.1 Avvertenze di sicurezza

4.2.2 Imballo

4.2.3 Trasporto della macchina imballata

4.2.4 Disimballo

4.2.5 Controllo preliminare del contenuto dell’ imballo

4.2.6 Trasporto della macchina dopo il disimballo

4.2.7 Stoccaggio della  macchina

4.3 Installazione della macchina

4.3.1 Avvertenze di sicurezza

4.3.2 Posizionamento della macchina

4.3.3 Controllo delle condizioni prima dell’installazione

4.3.4 Rimozione e smaltimento delle custodie protettive

4.3.5 Rimozione dei blocchi meccanici per il trasporto

4.3.6 Completamento del montaggio della macchina

4.3.7 Allacciamento alle fonti di energia ed alle vie di scarico

4.3.8 Rifornimenti

4.3.9 Montaggio delle attrezzature in dotazione

4.3.10 Controllo preliminare delle sicurezze elettriche e meccaniche

4.3.11 Regolazione e registrazione preliminare

4.3.12 Primo avvio e collaudo

 

5. ISTRUZIONI PER L’ USO

5.1 Scopo delle istruzioni per l’uso

5.2 Preparazione all’ uso della macchina

5.2.1 Avvertenze generali di sicurezza

5.2.2 Spazi necessari al corretto uso

5.2.3 Descrizione del funzionamento della macchina

5.2.4 Interazioni uomo – macchina

5.2.5 Descrizione dei sistemi di sicurezza

5.2.6 Comandi e segnalazioni

5.2.7 Descrizione dei modi di marcia

5.2.8 Descrizione dei modi di arresto

5.2.9 Arresto di emergenza

5.2.10 Interruzione elettrica di emergenza

5.2.11 Istruzioni di messa in funzione

5.2.12 Descrizione della strumentazione di bordo

5.2.13 Modalità di colloquio con il PLC

5.3 Uso della macchina

5.3.1 Avvertenze generali di sicurezza

5.3.2 Alimentazione della macchina

5.3.3 Regolazione e messa a punto

5.3.4 Conduzione e controllo durante il funzionamento

5.3.5 Diagnostica degli stati, inconvenienti e guasti

5.3.6 Pulizia ordinaria

5.3.7 Indicazioni sulle emissioni della macchina

6. Istruzioni per il cambio formato e la programmazione

6.1 Scopo del capitolo

6.2 Preparazione per il cambio formato

6.2.1 Avvertenze di sicurezza

6.2.2 Attrezzature in dotazione e loro uso corretto

6.2.3 Configurazione dei formati in dotazione alla macchina

6.2.4 Smontaggio delle parti

6.2.5 Pulizia delle parti

6.2.6 Montaggio delle nuove parti

6.2.7 Regolazioni e registrazioni

6.2.8 Rimessa in marcia nella nuova configurazione

7. ISTRUZIONI PER LA MANUTENZIONE

7.1 Scopo del capitolo

7.2 Manutenzione e riparazione

7.2.1 Avvertenze generali di sicurezza

7.2.2 Preparazione del personale

7.2.3 Natura e frequenza delle verifiche e degli interventi

7.2.4 Utensili e strumenti per la manutenzione ordinaria

7.2.5 Esecuzione e verifica degli interventi manutentivi

7.2.6 Manutenzione straordinaria

7.2.7 Cura delle attrezzature in dotazione alla macchina

7.2.8 Inconvenienti e guasti che richiedono un intervento esterno

7.3 Centralina di controllo

7.4 Ricambi

7.4.1 Elenco delle parti di ricambio

7.4.2 Elenco delle parti di consumo consigliate

7.4.3 Elenco dei componenti di sicurezza consigliati

7.4.4 Elenco delle attrezzature ed accessori consigliati

8. ISTRUZIONI SUPPLEMENTARI

8.1 Scopo del capitolo

8.2 Istruzioni per la messa fuori servizio

8.2.1 Avvertenze generali di sicurezza

8.3 Inattività della macchina

8.4 Istruzioni per le situazioni di emergenza

8.4.1 Mezzi antincendio

8.4.2 Avvertenze sulle possibili emissioni nocive

9. DISEGNI E SCHEMI TOPOGRAFICI E FUNZIONALI

9.1 Scopo del capitolo

9.2 Codici e simbologia degli schemi

9.2.1 Come leggere ed utilizzare gli schemi

9.2.2 Glossario dei simboli di uso meno comune

10. ALLEGATI

10.1 Documentazione e manuali dei componenti conformi

10.2 Supporti multimediali

11. AGGIORNAMENTI

11.1 Scopo del capitolo

11.2 Metodologia di aggiornamento

11.3 Struttura dei fascicoli di aggiornamento

11.4 Aggiornamenti

12. INDICE ANALITICO

PARTE V: Allegati

 

Fonte: http://www.ing.unibs.it/~luca.dassa/Dispensa%20per%20fascicolo%20tecnico.doc

Sito web da visitare: http://www.ing.unibs.it

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