Fisica vuoto storia

Il concetto di vuoto è cambiato profondamente nel corso del tempo: per Aristotele, ad esempio, il vuoto non esisteva affatto. "La natura - egli diceva - aborre il vuoto". Il filosofo greco era giunto a questa conclusione dopo aver osservato che quando da un luogo veniva tolta tutta la materia, producendo appunto il vuoto, immediatamente nuova materia vi si precipitava a colmarlo; per Aristotele quindi la materia doveva essere ovunque.
Ancora oggi, nella pratica di tutti i giorni, definiamo il vuoto come il nulla. Se ad esempio un bicchiere contiene solo aria diciamo che è vuoto, pur sapendo che l'affermazione non è corretta, perché l'aria è materia anch'essa, seppure molto poco densa.

Aristotelici. Non esiste il vuoto, l’aria non pesa e quindi non esiste la pressione atmosferica
La bottiglia d’acqua non si svuota perché così facendo genererebbe il vuoto ma la natura ha orrore del vuoto e quindi non permette ciò.

1654. “Esperimento di Magdeburgo”, ideato da Otto von Guericke, nel corso del quale due gruppi di cavalli disposti in direzione contraria non riuscirono a separare una coppia di emisferi di metallo accostati in modo tale da formare una sfera dal cui interno era stata aspirata l'aria, e che dunque risultavano tenuti uniti dalla sola pressione atmosferica.
2. Tirando su il pistone di una siringa che peschi dentro l'acqua, questa gli terrà dietro salendo con esso, come se gli aderisse.
In tal modo l'acqua si innalza in una pompa aspirante, che non é altro che una lunga siringa, seguendo il pistone quando questo viene sollevato, come se gli aderisse.
Si pretende che tale innalzamento dell'acqua sia dovuto all'orrore che la natura ha del vuoto che dovrebbe formarsi nel posto lasciato vuoto dal pistone se l'acqua non vi salisse, dato che l'aria non vi può penetrare. Ciò verrebbe confermato dal fatto che se si praticano alcune aperture attraverso le quali possa entrare l'aria, l'acqua non si innalza più. [...]
la natura non aborre affatto il vuoto anzi, l’Universo è quasi ovunque vuoto ed è semmai la materia che ora costituisce l’eccezione. In verità è la materia stessa praticamente vuota essendo la sua massa quasi interamente concentrata nei piccolissimi nuclei degli atomi che la costituiscono. Non solo, ma la vecchia idea di vuoto che veniva assimilato al nulla è cambiata pure essa.
Il vuoto che riusciamo a creare con le tecniche disponibili non è sufficiente perché quello spazio non è affatto vuoto. Con la classica pompa per vuoto, in funzione nei gabinetti scientifici di molte scuole, si ottiene solo aria rarefatta.
Pensiamo all'atomo, che _e uno spazio pressoché vuoto: se noi ingrandissimo un atomo
fino a farlo diventare come un enorme pallone di 100 metri di diametro, il suo nucleo raggiungerebbe dimensioni non superiori a quelle di una biglia! Perciò tutte le cose che ci circondano anche le più solide, come una pietra o un diamante, o la Terra stessa, sono in realtà
uno spazio vuoto disseminato di nuclei e di elettroni, separati fra loro da enormi intervalli.
Se noi prendessimo un grattacielo e potessimo togliergli tutti gli spazi vuoti che ci sono nei suoi
atomi, esso si ridurrebbe alle dimensioni di una perla: naturalmente, una perla del peso di 50000 tonnellate!