Repubblica del Kenya

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Repubblica del Kenya

Kenya
1) Nome completo: Repubblica del Kenya In Inglese: Republic of Kenya o semplicemente Kenia
2) Dove si trova (continente e confini): stato dell’Africa Orientale confinante:

  • a nord con Etiopia e Sudan del sud,
  • a sud con la Tanzania,
  • a ovest con l’Uganda,
  • a nord-est con la Somalia,
  • a est con l’Oceano Indiano.

3) Bandiera     Kenya – Bandiera

4) Superficie: 582,650 kmq
5) Popolazione (e come si chiamano gli abitanti): 41.609.700 abitanti (kenyoti).
La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti. l’etnia più numerosa è rappresentata dal gruppo bantu dei kikuyu (21% della popolazione); altri gruppi relativamente numerosi sono i luhya (14%), i kamba (11%), i luo (13%), i kalenjin (11%). Nel paese vivono inoltre esigue minoranze di asiatici, europei e arabi.
6) Lingua: Kiswahili (lingua nazionale e franca), Inglese (lingua ufficiale).
7) Moneta: Scellino Keniota.
8)Forma di governo: repubblica presidenziale.
9) Religione: 45% protestante, 33% cattolica, 10% musulmana, 10% animista, riti e credenze indigene, 2% altre religioni.
10) Fuso orario: GMT +3.
11) Clima e quando è meglio andare: il clima, molto caldo e umido nelle regioni costiere, diventa più mite e asciutto nel cuore del Paese, in rapporto all'altitudine. Le piogge sono concentrate in due periodi dell'anno: da marzo a maggio le grandi piogge, mentre da ottobre a dicembre le piogge sono intense ma brevi. L'ambiente dominante è quello della savana. Sulle pendici delle montagne e lungo il corso dei fiumi si trovano tracce dell'originaria foresta pluviale; mentre a nord, nelle zone meno piovose, la savana sfuma nel deserto.
L'alta stagione turistica va da gennaio a febbraio, in quanto il clima è considerato in questo periodo più sopportabile. In questi due mesi, inoltre, si verificano le grandi ondate migratorie di volatili che dal Kenya si dirigono ai laghi di Rift Valley. Il periodo che va da giugno a settembre è considerato 'stagione di passaggio', in quanto ha un clima ancora piuttosto secco, mentre tra marzo e maggio (e in misura minore da ottobre a dicembre) si scatenano le piogge che, solitamente non impediscono ai turisti di compiere escursioni. In questi mesi la situazione è molto più tranquilla: negli alberghi ci sono più camere disponibili e a prezzi più accessibili.
L'evento più spettacolare dell'anno viene organizzato dalle mandrie di animali selvatici. Tra luglio e agosto, milioni e milioni di goffe antilopi si spostano in massa dal Serengeti alla ricerca di pascoli più verdi, per poi dirigersi nuovamente verso sud intorno al mese di ottobre. Il luogo migliore per osservare il fenomeno è il parco di Masai Mara. Le vere e proprie festività nazionali del Kenya sono il Kenyatta Day (20 ottobre) e l'Independence Day (12 dicembre).
12) Fiumi Laghi Monti: I fiumi del Kenya non sono imponenti; i due principali, il Tana e il Galana, si gettano nell'oceano Indiano e hanno un regime molto variabile nel corso dell'anno, in funzione dalla frequenza delle precipitazioni piovose.
Il lago più vasto del paese è il Turkana, dal momento che solo una piccola porzione del Lago Vittoria appartiene al territorio del Kenya; il Lago Turkana ha acque salmastre e vi affiorano numerose isole.
Il paese è attraversato da lunghe catene di montagne. Ai lati della Rift Valley si innalzano imponenti massicci vulcanici, il maggiore dei quali è il monte Kenya (5199 m), uno dei monti più alti dell'Africa e il Kilimanjaro (5358 m) al confine con la Tanzania.
13) Prodotti tipici e cucina: La cucina del Kenya si compone essenzialmente di pesanti pietanze ripiene con fagioli o salsa di carne. Il principale piatto nazionale del Kenya è il famoso 'nyama choma', ovvero carne di capra alla griglia. Nella zona costiera le specialità swahili riflettono i contatti avuti con i mercanti arabi e con altri popoli che commerciavano sulle rotte dell'Oceano Indiano; vengono infatti usate in abbondanza spezie e noci di cocco e i risultati sono di solito eccellenti.
I 'sambusa' sono con ogni probabilità lo spuntino più comune: sono frittelle di forma triangolare, fritte e farcite di carne macinata speziata. Su quasi ogni angolo della strada si trova qualcuno che vende pannocchie arrostite sulla brace; un altro snack facile da reperire è la patata dolce fritta, mangiata calda e cosparsa di succo di limone e di un pizzico di peperoncino in polvere.
I kenyoti amano la loro birra, nel paese infatti esiste un importante birrificio. Tra i succhi di frutta il più comune è quello fatto col frutto della passione, sempre fresco e molto buono.
14) Sanità Malattie e Vaccinazioni: vaccinazioni consigliate: difterite e tetano, febbre gialla (vivamente consigliata), epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, meningite meningococcica, rabbia, poliomielite.
In Kenya non è sicuro bere l'acqua di rubinetto, per cui è consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde.
Il rischio di malaria esiste tutto l’anno e in tutto il paese.
Altri rischi: dissenteria, amebiasi, giardiasi, parassitosi intestinale, schistosomiasi, tripanosomiasi. L'incidenza di infezione da HIV è alta in tutto il paese. Sono in crescita i casi di AIDS; colera, dengue, meningite meningococcica.
15) Capitale e città più importanti: la capitale è Nairobi. Altra città importante è Mombasa, il porto più importante sulla costa orientale africana. Poi c’è Lamu, la più antica città abitata del Paese popolata quasi esclusivamente da musulmani.
16) Dove andare e cosa fare:

  • Nairobi: cosmopolita, vivace, interessante, gode di una piacevole posizione e, in generale, è un buon posto per realizzare piccoli affari. È possibile attraversare il distretto commerciale del centro, da un capo all'altro, in soli 20 minuti; la zona è inoltre ideale per assaporare la moderna vita urbana africana. Oggi, con i suoi 2.411.900 abitanti, è la città più grande dell'Africa subito dopo il Cairo. Come gran parte delle città, anche Nairobi possiede un mercato molto vivace e attive aree commerciali, sobborghi per gli impiegati e per la classe media e immense ville con giardini pensili per i più abbienti. River Rd è una strada centrale che vale la pena visitare anche se non è consigliabile alloggiare da queste parti. Sono molto interessanti e facilmente raggiungibili il National Museum, lo Snake Museum e il National Archives. Nelle immediate vicinanze della metropoli si trova il Nairobi National Park, la più accessibile tra le meraviglie naturali del paese.
  • Mombasa: passeggiando per la Città Vecchia, si possono ammirare molti deliziosi balconi e facciate dei negozi in legno decorato. L'attrazione principale della parte vecchia è Fort Jesus, la fortezza che domina l'ingresso al porto: fu costruita dai Portoghesi nel 1593. Trasformata oggi in museo, la fortezza presenta un'interessante combinazione di elementi architettonici italiani, portoghesi e arabi. Il nucleo centrale della città si sviluppò sull'Isola Mombasa, collegata alla terraferma tanto a nord quanto a sud. La stazione ferroviaria si trova al centro dell'isola, vicina a numerosi buoni alberghi, ristoranti e luoghi interessanti. Una fascia di bellissime spiagge si estende lungo la costa appena a sud della città. 
  • Marsabit National Park & Reserve: nella parte settentrionale del parco vivono i grandi mammiferi del Kenya: leoni, leopardi, ghepardi, rinoceronti, bufali, facoceri, zebre, giraffe, iene e gazzelle. Dal momento che la regione è ricoperta da una fitta foresta, non si hanno molte possibilità di avvistare gli animali, a meno che non si decida di trascorrervi un po' di tempo, magari campeggiando presso Lake Paradise, un lago vulcanico che fa onore al nome che porta. Si tratta di un luogo incantevole per sperimentare la vita in armonia con la natura; inoltre, pochi altri campeggi del Kenya possono vantare simili paesaggi e una tale tranquillità.
  • Lamu: centro fuori mano e autosufficiente, estremamente tranquillo e rilassante. Nessun'altra città swahili, ad eccezione di Zanzibar, è in grado di offrire tanta ricchezza culturale e un tradizionale stile architettonico ancora intatto. Si può avere un eccellente panorama della cultura e della storia della città visitando il Lamu Museum, sul lungomare e  l'edificio, splendidamente restaurato, che ospita lo Swahili House Museum. Una delle più bizzarre attrazioni di Lamu è il Donkey Sanctuary. È vivamente consigliabile fare un giro in dhow.
  • Masai Mara National Reserve: il più frequentato parco faunistico del Kenya, ricchissimo di animali selvatici, è una riserva naturale (dove le tribù Masai hanno il premesso di lavorare la terra e di cacciare) che si estende su una superficie niente affatto piatta di 320 kmq e occupa un'ampia porzione del Serengeti. Molti turisti si avventurano nell'esplorazione di almeno una parte delle vaste praterie, procurando di non occupare la pista battuta della fauna selvatica durante l'annuale migrazione di massa. Al confine occidentale del parco si trova lo spettacolare Esoit Olooloo (Siria) Escarpment, mentre la più alta concentrazione di animali si registra lungo i bordi della riserva. Dovunque sono visibili grandi branchi di leoni. Nel parco vivono anche numerosi esemplari di elefanti, bufali, zebre e ippopotami. Riserva naturale piuttosto che parco nazionale. All'interno del Mara sorge anche un villaggio Masai aperto ai turisti.
  • Kakamega Forest Reserve: splendida area di foreste vergini pluviali, facilmente raggiungibile, nel cuore di un'area agricola intensamente coltivata del Kenya occidentale, in cui vive un'enorme varietà di uccelli e altri animali. La foresta della riserva ospita numerose specie di primati, tra cui la scimmia dalla coda rossa, la scimmia azzurra e il colobo bianco e nero. Il modo migliore per apprezzare la foresta in tutti i suoi splendori è quello di percorrerla a piedi, seguendo uno dei numerosi sentieri che si dipartono dalle stazioni forestali.
  • Sito preistorico di Hyrax Hill: situato nei dintorni di Nakuru, circa 200 km a nord-ovest di Nairobi, il sito venne attentamente studiato per la prima volta nel 1937 da Louis Leakey, che si mise alla ricerca di testimonianze di vita preistorica. Gli scavi, che si protrassero senza interruzioni fino agli anni '80, indicano la presenza di tre insediamenti, il più antico dei quali risale probabilmente a 3000 anni fa e il più recente a 2 o 3 secoli fa. Tra i numerosi oggetti rinvenuti nella necropoli all'interno e nei dintorni della collina si nasconde un vero rompicapo: sei monete indiane, una delle quali risalente a 500 anni fa, e altre due del 1918 e 1919! Il sito si trova sulla strada per Nairobi.
  • Amboseli National Park: disposto su una superficie di 392 kmq, Amboseli non è particolarmente esteso, ma rimane pur sempre il parco che offre le migliori occasioni per avvistare il rinoceronte nero, che è a rischio d'estinzione. Nel parco vivono anche enormi branchi di elefanti; certo, vedere un gruppo di pachidermi che si fa strada attraverso le distese erbose con sullo sfondo il Kilimangiaro della Tanzania è un'immagine evocativa e quasi banale dell'Africa, ma costituisce in ogni caso un'esperienza che difficilmente si potrà dimenticare.
  • Aberdare National Park: il parco, che si compone essenzialmente di brughiere e alte foreste del tavoliere Kinangop, lungo 60 km, spesso non compare negli itinerari organizzati dei safari e ancor meno viene preso in considerazione dai turisti indipendenti. Il parco offre una gran varietà di flora e fauna. Ad Aberdare si trovano anche le eccezionali cascate Gura Falls, alte 300 m, brughiere alpine e qualche sparuto esemplare di leopardo nero, elefante, rinoceronte e bongo (le antilopi dalle corna a spirale).

L'attività più ovvia da svolgere in Kenya è il safari, del quale esistono varie tipologie. I safari su cammello, nelle aree tribali di Samburu e Turkana, tra Isiolo e il Lago Turkana, sono senza dubbio i più indimenticabili. Il più rinomato parco faunistico del Kenya è la splendida Masai Mara National Reserve, a ovest di Nairobi. Gli altri parchi degni di nota sono quello di Amboseli, in cui vivono i rinoceronti neri, la fitta foresta di Kakamega che ospita oltre 330 specie diverse di uccelli e l'altrettanto ricco Lago Baringo.
Il mt Kenya è certamente il luogo più adatto per il trekking; se si preferiscono località panoramiche ma meno impervie, il mt Elgon, al confine con l'Uganda e le Ngong Hills, vicino a Nairobi. Il Kenya è anche famoso per le battute di pesca al largo delle coste di Malindi, ma sta prendendo sempre più piede anche il rafting sulle rapide mozzafiato del fiume Athi/Galana. Alcuni lodge nel Masai Mara offrono viaggi in mongolfiera, da cui si può godere una splendida e silenziosa vista panoramica aerea del Serengeti. I dintorni di città costiere come Malindi e l'arcipelago di Lamu, offrono ottime possibilità agli amanti delle immersioni subacquee, del windsurf nonché bellissime spiagge su cui sdraiarsi al sole.

 

Fonte: https://travelsdaily.files.wordpress.com/2013/04/kenya-_martina-taviani.docx

Sito web da visitare: https://travelsdaily.files.wordpress.com

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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