Repubblica di Guinea

GUINEA

• Nome esatto in Italiano e Inglese

Repubblica di Guinea (République de Guinée)

• Dove si trova (continente e confini)

Stato dell’Africa Occidentale e confina con Guinea-Bissau a Nord, Mali a Nord e Nord-Est, Costa d’Avorio a sud-est, Liberia a Sud e Sierra Leone ad Ovest

• Bandiera

  Adottata il 10 novembre 1958, è composta da un tricolore a bande verticali con i classici colori panafricani: rosso, al lato del pennone,giallo e verde

• Superficie

245.857 Km². Percentuale delle acque trascurabile

• Popolazione ( e come si chiamano gli abitanti)

Totale: 9.981590 ab. (2012)
Densità: 44 ab/Km²
Vengono definiti Guineani

• Lingua

La lingua ufficiale è il francese, parlato diffusamente in tutto il paese a vari livelli di conoscenza. Le principali lingue africane sono invece il malinké nel nord, il pulaar (detto anche fula) nel FOuta Djalon e il susu lungo la costa.

• Moneta

Franco Guineano

• Forma di governo

Repubblica semipresidenziale

• Religione

Composizione religiosa: Musulmani 85% Cristiani 10% Credenze tradizionali 5%
Nel paese ci sono poche tensioni religiose e sono molte le famiglie miste. Alcuni musulman hanno persino cominciato a festeggiare il Natale.

• Fuso orario

UTC +0

• Clima e quando è meglio andare

È uno dei paesi più piovosi di tutta l’Africa Occidentale, la stagione piovosa dura da aprile a novembre e presenta temperature abbastanza alta ed elevata umidità.
Da novembre a marzo si ha una stagione secca, dannosa per la vegetazione, nonostante l’alta piovosità.
Il periodo migliore per visitare la Guinea va da novembre a dicembre, dopo le piogge, ma prima che i venti di harmattan (da dicembre a marzo) rovinino i panorami con il loro carico di polvere. Le piogge, che in genere non durano molto, gonfiano le cascate e rinverdiscono il paesaggio, mentre le nuvole rendono più miti le temperature diurne.

• Fiumi, Laghi e monti

La Guinea si divide in 4 zone distinte: una stretta fascia pianeggiante costiera, l’altopiano del Fouta Djalon, i bassopiani aridi nord-orientali e la Regione delle Foreste nella parte sud-orientale del paese. Dall’altopano del Fouta Djalon, che supera di 1500 m. di altitudine, nascono i fiumi Gambia e Senegal e parte del Niger, sebbene la sorgente vera e propria di quest’ultimo si trovi più a sud, vicino al confine con la Sierra Leone. Questo fiume ha due affluenti, Bala e Milo, e sfocia a delta nel Golfo di Guinea. La parte sud-orientale della Guinea è pianeggiante e ricoperta da una fitta vegetazione, ma la foresta pluviale vergine sopravvive soltanto in pochi tratti.

• Prodotti tipici e cucina

La cucina guineana non è tra le migliori dell’Africa Occidentale. Malgrado l’abbondanza di peperoncini in vendita nei mercati, quasi tutti o cuochi lesinano sulle spezie. Il riso viene servito a colazione e a pranzo, mentre la cena è a base di carne grigliata. Le salse più diffuse vengono preparate con foglie di manioca o arachidi.
Sebbene il Nescafè si trovi ovunque, la Guinea è così fortunata da avere una tradizione propria per quanto riguarda il caffè: il cafè noir è abbastanza simile all’espresso e viene servito in tazzine con abbondante zucchero. In Guinea ci sono sostanzialmente due tipi di birra: la Skol, una birra chiara e leggera, e la Guiluxe, più scura.

• Sanità, malattie e vaccinazioni

Si registra nel Paese una rilevante incidenza di malattie infettive. Le strutture sanitarie sono del tutto insufficienti, così come la disponibilità di farmaci. La qualità dell’acqua, anche in città e negli alberghi, non è affidabile. Sono ricorrenti le epidemie di colera durante la stagione delle piogge mentre la malaria è endemica nel Paese. In passato si sono registrati casi anche mortali di febbre gialla, rabbia, meningite, poliomelite, colera. L’incidenza dell’HIV-AIDS è significativa, anche se non superiore alla media regionale.
Si consiglia di effettuare, previo parere medico, la profilassi antimalarica e le vaccinazioni contro colera, tifo, meningite ed epatite A e B.
Si consiglia altresì di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.
Si consiglia infine di:
• adottare attente misure igienico-sanitarie ed alimentari durante la permanenza nel Paese (in particolare lavare frequentemente le mani e accuratamente le stoviglie);
. bere solo acqua minerale e utilizzarla anche per l’igiene orale, senza l’aggiunta di ghiaccio nelle bevande;
• consumare soltanto cibi ben cotti (escludendo di preferenza quelli venduti per strada), evitando ortaggi e verdure crude;
. evitare la balneazione nelle acque di fiumi o di bacini stagnanti in quanto a rischio di infezione parassitaria;
• non utilizzare farmaci acquistati per strada o presso bancarelle.

• Capitale e città più importanti

La capitale è Conakry. Altre città notabili sono Kankau, Labè e Kindia. Gli altri centri spesso si sviluppano intorno ad attività economiche di punta, come quella estrattiva. Nzérékoré, a sud, è la più importante città della parte forestale della Guinea.

• Dove andare e cosa fare
• Conakry: (1.091.483 ab. 1996), non ha nulla di particolarmente brutto: era chiamata la “Parigi d’Africa” ma ormai è lontana dal tornare a quei fasti; è più tranquilla, più pulita e più sicura di molte altre capitali dell’Africa Occidentale ed è facile da visitare grazie al fatto che il traffico è limitato a poche strade principali. È però certamente priva di attrattive imperdibili e di attività interessanti, a meno che non si considerino le spiagge orlate di palme delle îles de Los come parte della città.

Tuttavia, i molti ristoranti di buona qualità, la musica dal vivo e la frizzante vita sociale fanno di Conakry una città in cui vale la pena di trascorrere alcuni giorni prima di dedicarsi all’ esplorazione del resto della Guinea

• Îles de Los: Le îles del Los sono un gruppo di isolette situate circa 10 Km a sud-ovest di Conakry, un tempo usate come stazione di passaggio per il commercio degli schiavi e successivamente dai britannici per il reinsediamento degli schiavi liberati.

Oggi queste isole sono una popolare meta di escursioni nei fine settimana.  

• Fouta Djalon: l’altopiano del FOuta Djalon – una zona di dolci colline verdeggianti, vette di 1000 m., frutteti e terre coltivate – è una delle regioni più suggestive della Guinea nonché il territorio abitato dall’etnia peul (la lingua parlata è il pulaar). Rientra inoltre tra le migliori mete dell’0Africa Occidentale per quanto riguarda le escursioni a piedi, soprattutto nel periodo che va da novembre e gennaio, quando le temperature sono più miti e l’aria non è troppo polverosa.
• Alta Guinea: nell’Alta Guinea (Haute Giunée) le colline e il verde del Fouta Djalon cedono il passo alle tonalità rosse e marrone delle piatte savane erbose del paese. Malgrado siano pochi i viaggiatori che visitano questa regione, vale davvero la pena di esplorarla, anche se nella stagione secca il caldo si rivela infernale.
• Regione delle Foreste: la regione delle Foreste guineana (Guinéè Forestière), nel sud-est del paese , è una bella zona di colline e corsi d’acqua, sebbene la deforestazione abbia lasciato segni profondi e la foresta primaria sopravviva soltanto in alcune secche. Quel poco che rimane però, offre eccellenti possibilità di osservare la fauna allo stato selvatico, in particolare scimpanzé ed elefanti.
• Bassa Guinea: sebbene le coste guineane siano per buona parte rocciose o paludose e quindi inaccessibili, presentano anche alcuni bei siti che vale la pena di scoprire. Nella Bassa Guinea (Basse Guinée) si possono visitare anche grotte e altre interessanti formazioni geologiche, anche se le spiagge restano comunque l’attrattiva principale per la maggior parte dei viaggiatori.