Marocco

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Marocco

Storia
I primi abitanti del Marocco furono i Berberi. Essi sbarcarono sulle coste africane parecchi secoli prima della nascita di Cristo, ma non si sa da dove provenissero.
Il Marocco fu dominato da Fenici, Romani, Greci ed Arabi, che introdussero l’islamismo .Nel XII secolo avanti Cristo i Fenici, mercanti e navigatori provenienti dalla Siria, raggiunsero le coste del Marocco, vi costruirono dei porti e cominciarono a colonizzare la zona, insegnarono alle popolazioni locali l’uso del ferro.
L’influenza di Roma su quelle terre fu molto importante: case, monumenti, costumi romani furono presi a modello dalle popolazioni locali; furono bonificate terre incolte, sviluppati i commerci. Ma, caduto l’impero romano  i Vandali, provenienti dalla Spagna, occuparono la zona settentrionale. Poi, dopo un breve periodo di dominazione bizantina, fu la volta degli Arabi, che nel VII secolo occuparono il Marocco per diffondervi la religione islamica .
Dopo la dominazione dei Bizantini formarono degli stati indipendenti che più tardi divennero rivali fra loro e cominciarono a combattersi
Nel 786 giungeva in Marocco il genero di Maometto, egli diede inizio ad una dinastia di “sceriffi”, che conquistarono numerosi stati marocchini, formando così un unico stato.
Nel XV secolo anche gli europei cominciarono ad interessarsi del Marocco. tra cui i portoghesi occuparono alcune zone;dopo l'allontanamento dei portoghesi la Francia, che già possedeva l’Algeria, aveva tentato di occupare il Marocco ma era stata costretta a ritirarsi.
Tutte le operazioni relative al Marocco furono interrotte per l’avvento della prima guerra mondiale che non ripresero neppure alla fine di questa guerra.
Durante la seconda guerra mondiale si registrò in Marocco una condizione di fedeltà alla Francia infatti furono inviate truppe che combatterono al fianco degli Alleati Francesi. Per tutto il periodo della loro occupazione, i tedeschi tentarono ogni cosa per distaccare il Marocco dalla Francia ma senza esito. Nel 1956 il Marocco ottenne l   indipendenza.

Geografia
il Marocco affaccia sul Mar Mediterraneo, sull' Oceano Atlantico e domina lo stretto di Gibilterra.
Il Marocco è composto da sei ambienti: rilievi, laghi e lagune, coste e isole, stretti, deserto caldo, fiumi.
Questo stato è prevalentemente montuoso, Le coste atlantiche sono basse e sabbiose, quelle mediterranee frastagliate e più alte.
Vi si trovano quattro catene montuose:l'Anti Atlante, che degrada verso il Sahara, l'Alto Atlante con cime più elevate, il Medio Atlante a nord ed EL Rifl lungo la fascia costiera.
La maggio parte del Marocco è occupata dal deserto del Sahara partendo da sud fino al centro del Marocco. Il deserto è una distesa di sabbia con rada vegetazione e presenta un clima arido caldo con forti precipitazioni, infatti di giorno la temperatura può arrivare anche oltre i 40° mentre di notte la temperatura arriva anche sotto lo 0; questo perché la sabbia riflette i raggi del sole elevando di tantissimo la temperatura. Il deserto presenta piantagioni di datteri, palme e xerofile; e per quanto riguardo la fauna possiamo trovare rettili, rapaci, dromedari e cammelli.
Nella zona centrale si estende la Meseta, un altopiano fertile. Il solo fiume non  soggetto a periodi di magra e parzialmente navigabile è l'Oum-er-Rbia,i corsi d’acqua hanno scarsa portata e si perdono per lo più nel deserto sono ampiamente sfruttati per l'irrigazione e la produzione di energia idroelettrica. I laghi più importanti sono: il lago di Mohamed V il lago di Meschra Ammadi.
Pochi chilometri a sud della città di Melilla, nel nord est del Marocco, si trova la laguna di Sabkha bou Areq dove si affaccia il porto della città di Nador.
Il clima è mediterraneo lungo la costa e continentale al interno
La bandiera
Nell'anno dell'indipendenza del Marocco (1956), la bandiera è stata adottata.
La bandiera mostra nel suo centro un pentagramma verde, il Sigillo di Salomone. Rosso e verde sono i colori tradizionali, che sono spesso utilizzati in bandiere arabe, anche se sono in particolare con gli Stati del Golfo Persico si uniscono ancora di più. L'uso di bandiere rosse in molti paesi arabi era molto diffuso, come il rosso era il colore dello sceriffo della Mecca.
Le città principali del marocco
Rabat
Rabat è una delle Città Imperiali del Regno Marocchino, attuale sede del governo e delle più grandi Università, nata dalle ceneri di un'antica colonia romana e fenicia. Alla caduta dell'Andalusia nel 1492 subi una fortissima immigrazione di Moriscos andalusi, ed è l'unica città ad avere un quartiere Europeo con ville e giardini. Tutti questi eventi storici e sociali fanno di Rabat la più vivace delle grandi città, ricca di negozi, cinema, teatri e librerie, con una incredibile mescolanza di gloriosa storia antica e di modernità ed efficienza che le conferiscono un fascino curioso e particolare.
Nella Medina, ricca di musei e monumenti, si trovano fianco a fianco i laboratori artigiani ed i locali alla moda frequentati dagli studenti, ed è il fulcro della città che riflette la sua anima multiforme.

MARRAKECH
Marrakech è la più importante città del centro del Marocco ma non è sempre stato così: al tempo della sua fondazione, nel 1062, i suoi dintorni erano così brulli ed ostili, che gli abitanti Berberi la chiamavano “corri via” in berbero “marrakech”.
Nel tempo le cose sono evidentemente migliorate, tanto che adesso è conosciuta come “La Rossa”, nomignolo che fa riferimento al colore delle sue mura di terra ma che lascia intendere anche il fervore e la passione che la contraddistinguono.
La sua posizione centrale ne fa il naturale punto di partenza di quasi tutti i Tour ed escursioni, nonché lo snodo centrale di commerci ed incontri tra le popolazioni.

FES
Fés è considerata la capitale spirituale e culturale del Regno Marocchino, anche perché è la più antica delle Città Imperiali.
Costruita nell'anno 807 al confluire di due fiumi, era destinata ad un futuro di prosperità, fu arricchita di magnifici palazzi e moschee, sino a costituirne una Medina che oggi viene riconosciuta tra le più grandi città medievali del mondo. L'impressionante labirinto costituito dalle sue viuzze ed il lascito della sua passata grandezza le donano un atmosfera unica, forse il principale attrazzione per le migliaia di visitatori che ogni anno si fanno affascinare.

CASABLANCA
Casablanca è la città più importante del Marocco, il più importante centro industriale e porto marittimo del paese con la più lunga diga di protezione, la più “europea” delle città Marocchine ma anche dove c'è la più imponente opera di architettura religiosa, la moschea dedicata a Hassan II, nonché la più popolata delle metropoli Marocchine.
Casablanca è oggi la più scintillante città del Marocco, dove le tradizioni anno lasciato spazio alla modernità ostentata nell'architettura e nello stile di vita, ma una bellissima leggenda narra che tutto nacque da una piccola casa bianca, che lungo la costa fungeva da punto di riferimento per i naviganti.

 AGADIR
Agadir è la principale stazione balneare del Marocco; ben 10 chilometri di baia sabbiosa, protetta dalle montagne che spezzano il vento oceanico, un clima assolato ed un mare cristallino per tutto l'anno.
Il porto di Agadir era ed è ancora un animato porto commerciale, e questo le dà il fascino tipico delle città di mare, che unito alla spensierata moltitudine dei vacanzieri, fa di questa città una interessante meta del panorama Marocchino.

Piatti tipici
Il piatto principale è il cuscus che viene cucinato a vapore per molte ore.
Viene cotto in una pentola simile a quella che noi usiamo per cucinare la pasta.
Quando si invita un ospite a cena lo si invita a lavarsi le mani utilizzando un contenitore apposito, che viene riempito d'acqua, e una bacinella di metallo coperta da un coperchio bucato per far passare l'acqua; grazie a questo coperchio, l'ospite non vede l'acqua sporca.
È necessario lavarsi le mani perchè il cuscus si mangia con le mani, prendendolo tutti da un unico piatto, posto al centro della tavola: se ne prende una manciata e, con la mano, si fa girare l'impasto finchè non diventa una pallina e si lascia raffreddare.
Alla fine del pasto si serve il tè verde alla menta.
I marocchini non chiedono mai all'ospite cosa desidera, perchè significa non voler offrire!
Quando il tè verde è molto dolce vuol dire che l'ospite è gradito.
Se, versandolo, si fà molta schiuma vuol dire che si ha ancora molto tempo per lui; se, versando il tè, non c'è molta schiuma, vuol dire che l'ospite appena ha finito il tè se ne deve andare.
Religione
L'islamismo è una religione monoteista, fondata da Maometto nel 600 d.C circa. Le regole principali dell'islamismo sono cinque, chiamate i cinque pilastri. Esse sono: credere in Allah e Maometto suo profeta, pregare cinque volte al giorno rivolti verso la città di La Mecca, fare l'elemosina ai poveri, digiunare durante il mese di Ramadam dall'alba al tramonto, recarsi in pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita.
Musica
In marocco diffusa la musica classica, sia che sia strumentale o vocale,nella sua composizione l'orchestra presenta strumenti a corda come il rebab, uno strumento ad arco che viene considerato parte della famiglia dei liuti, l'oud, uno strumento cordofono a manico corto anche questo membro della famiglia dei liuti,il violino e vari strumenti a percussione.

.Sport
Lo sport è molto praticato in Marocco. Gli atleti marocchini, come la maggior parte degli atleti africani, sono molto portati per le discipline di resistenza, soprattutto sulle lunghissime distanze.

Kaftan
Kaftan è il vestito tradizionale indossato dalle donne marocchine, un vestito lungo formato da 2 pezzi , il secondo vestito che va sopra al primo .Viene realizzato molto spesso su misura per occasioni particolari….come matrimoni, cerimonie, feste.
Le ragazze marocchine comprano il tessuto e poi lo portano al sarto per fargli realizzare il loro Kaftan su misura.
Le donne marocchine lo indossano soprattutto nelle feste di matrimonio, accompagnato da cinture ornamentali chiamate “Mdamma”.

Il tessuto molto spesso è di seta, a seconda del tipo di cerimonia può essere più o meno pregiato.Simbolo di eleganza e semplicità, questo vestito tradizionale marocchino, risale ai tempi antichi. Ancora oggi come in passato, i sarti tradizionali continuano a creare Kaftan del Marocco con colori e ricami che riflettono la bellezza della donna marocchina.Ogni donna che si reca a una cerimonia matrimoniale indossa il suo Kaftan, molto spesso realizzato appositamente per quella cerimonia. I  sarti utilizzano spesso fili d’oro e d’argento,prediligono la seta generalmente sono molto colorati, realizzano vestiti che riflettono grazia ed eleganza.
La famiglia reale , contribuisce a mantenere la tradizione dei Kaftan, in tutte le feste o le cerimonie pubbliche le principesse reali indossano come abbigliamento ufficiale il Kaftan del Marocco.

Hennè
L’Hennè è conosciuto da millenni per le sue proprietà curative; è una polvere che anticamente si usava spalmare semplicemente i palmi delle mani e dei piedi,per conferire la colorazione a tutta la superficie, ma col tempo è nata l’arte dei disegni, che si sono perfezionati diventando a volte anche molto complessi, differenziandosi nello stile secondo i luoghi e i tempi.
Oggi il tatuaggio con l’Hennè nei paesi Europei è piuttosto diffuso e ha implicato un influsso della creatività occidentale sulla tipologia dei disegni, che possono variare dal classico disegno floreale molto ornato di tipo orientale, a simboli etnici o tribali, oppure spade, nomi, animali, rose, opere d’arte, draghi, simboli polinesiani, o ideogrammi cinesi.
C’è chi sperimenta il tatuaggio temporaneo perché non sopporta il dolore che un tatuaggio permanente comporta, poiché questo è eseguito con l’inserimento di colore nel derma tramite aghi; c’è chi lo fa solo per togliersi il desiderio di un tatuaggio, senza dover portare per sempre segni indelebili sul proprio corpo, mentre alcuni lo utilizzano come “prova generale” per verificare il disegno scelto, prima di passare al tatuaggio permanente.

 

 

Fonte: http://www.marcellomeinero.com/images/MAROCCO2.doc

Sito web da visitare: http://www.marcellomeinero.com

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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