Santuario di Loreto

Santuario di Loreto

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Santuario di Loreto

Il Santuario di Loreto

Il Santuario della Santa Casa si trova a Loreto è un luogo popolare di pellegrinaggio, dove i cattolici venerano la Vergine Lauretana, patrona dell'aviazione. Il santuario di Loreto è stato per secoli ed è ancora oggi uno dei luoghi di pellegrinaggio tra i più importanti del mondo cattolico.
E' stato visitato da circa 200 santi e beati, e da numerosi Papi.

La Storia del Santuario inizia nel sec. XIII (10 dicembre 1294) con l'arrivo della casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret. La tradizione popolare racconta che nella notte tra il 9 ed il 10 dicembre del 1294 le pietre della casa di Nazaret vennero trasportate in volo dagli angeli. In realtà, alcuni studi e dei documenti ritrovati hanno confermato che il trasporto avvenne per mare su navi crociate. Infatti, dopo la cacciata dei cristiani dalla Terra Santa da parte dei musulmani, un esponente della famiglia Angeli, regnanti dell'Epiro, si interessò di salvare la Santa Casa dalla sicura rovina, che fu, dunque, trasportata prima a Tersatto, nell'odierna Croazia, nel 1291, poi ad Ancona nel 1293 ed infine a Loreto il 10 dicembre 1294.

La Santa Casa

La S. Casa, nel suo nucleo originario, è costituita da sole tre pareti, perché la parte dove sorge l'altare dava, a Nazaret, sulla bocca della Grotta e, quindi, non esisteva come muro. Delle tre pareti originarie le sezioni inferiori, per quasi tre metri di altezza, sono costituite prevalentemente da filari di pietre, per lo più arenarie, rintracciabili a Nazaret, e le sezioni superiori aggiunte successivamente e, quindi spurie, sono in mattoni locali, gli unici materiali edilizi usati nella zona. Alcune pietre risultano rifinite esternamente con tecnica che richiama quella dei nabatei, diffusa in Palestina e anche in Galilea fino ai tempi di Gesù. Vi sono stati individuati una sessantina di graffiti, molti dei quali giudicati dagli esperti riferibili a quelli giudeo-cristiani di epoca remota, esistenti in Terra Santa, compresa Nazaret. Le sezioni superiori delle pareti, di minor valore storico e devozionale, nel secolo XIV furono coperte da dipinti a fresco, mentre le sottostanti sezioni in pietra furono lasciate a vista, esposte alla venerazione dei fedeli.

Il Crocifisso dipinto su legno, sopra la cosiddetta finestra dell'Angelo, assegnato alla fine del sec. XIII, secondo alcuni è di cultura spoletina e secondo altri rivelerebbe segni della maniera di Giunta Pisano.
Gli studi effettuati sulle pietre della Santa Casa ne confermerebbero l'origine palestinese, esse sono lavorate secondo la tecnica usata dai Nabatei, un popolo confinante con gli ebrei, molto usata anche in Palestina. Sulle pietre vi sono numerosi graffiti simili a quelli giudeo-cristiani del II-V secolo ritrovati in Terra Santa, in particolare a Nazaret. Il santuario fu costruito per proteggere la Santa Casa, su iniziativa del vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste nel 1469, e fu concluso nel 1587. Il campanile fu disegnato da Luigi Vanvitelli e fu costruito nel 1755. Nella prima cella a pianta ottagonale di questo è ospitata la "Loreta", fusa nel 1515 da Bernardino da Rimini, che con i suoi 55 quintali è la più grande campana delle Marche ed una delle più notevoli d'Italia.
Questa preziosa reliquia fu portata in Italia dopo la caduta del regno dei crociati in Terra Santa.

La Madonna Nera

La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana, è la statua venerata nella Santa Casa. Si tratta di una Madonna Nera: la sua particolarità è il volto scuro, comune alle icone più antiche, dovuto spesso al fumo delle lampade ad olio e delle candele. La statua originaria, risalente al XIV secolo, fu deportata in Francia dalle truppe napoleoniche nel 1797, restituita nel 1801 andò distrutta in un incendio della Santa Casa nel 1921: quella attuale risale al 1922, opera di Leopoldo Celani, ed è di legno di un cedro del Libano proveniente dai giardini del Vaticano. Durante il periodo di esilio forzato in Francia il culto della Vergine Lauretana nella Santa Casa di Loreto fu affidato al simulacro in legno di cedro (identico all'originale) oggi conservato a Cannara (PG) e che attualmente rimane l'unico esemplare del periodo napoleonico, dopo l'incendio del 1921, ad essere stato venerato nella Santa Casa [1]. Il culto della Madonna Nera di Loreto è replicato in molti altri santuari in Italia e all'estero. Fin dal secolo XVI è rivestita di un manto, detto "dalmatica".Il rivestimento marmoreo è il capolavoro dell'arte lauretana. Esso custodisce l'umile Casa di Nazareth come lo scrigno accoglie la perla. Voluto da Giulio II ed ideato dal sommo architetto Donato Bramante, che nel 1509 ne approntò il disegno, fu attuato sotto la direzione di Andrea Sansovino (1513-27), di Ranieri Nerucci e di Antonio da Sangallo il Giovane. In seguito furono collocate nelle nicchie le statue delle Sibille e dei Profeti.
Il rivestimento è costituito da un basamento con ornamentazioni geometriche, da cui si diparte un ordine di colonne striate a due sezioni, con capitelli corinzi che sostengono un cornicione aggettante. La balaustra è stata aggiunta da Antonio da Sangallo (1533-34) con lo scopo di nascondere la goffa volta a botte della S. Casa e di circoscrivere con elegante riquadratura tutto il mirabile recinto marmoreoLuogo di guarigione e di conversione :
Luogo di conversione e di guarigione

Quando la ciurma di Cristoforo Colombo è sorpresa dalla tempesta, Colombo fa il voto di inviare un pellegrino alla Santa Maria di Loreto,   « che si trova nel territorio di Ancona, terra del papa ; è la casa dove la Madonna ha fatto e ancora fa numerosi e grandi miracoli ».
Leone X pubblica a favore della Santa Casa una celebre bolla nella quale esalta, all’inizio, le glorie di questo santuario incomparabile e successivamente proclama i grandi, innumerevoli e continui miracoli che, per intercessione di Maria, Dio opera in questa chiesa.
Il papa Pio IX, in particolare, vi trova guarigione : È in effetti alla Vergine di Loreto che la cristianità deve il papato di Pio IX. Secondo gli storici, il giovane conte Gian Maria Mastai Ferretti era stato votato alla Vergine sin dalla sua infanzia ;
« I miei genitori », disse un giorno ad un vescovo francese, « solevano fare ogni anno un viaggio alla Santa Casa e vi conducevano i miei fratelli e me ; dal momento dell’annuncio della partenza, io non dormivo più ».
All’uscita dal collegio, abbracciò la carriera delle armi per diventare soldato difensore della Santa Sede. Ma fu improvvisamente bloccato da una terribile malattia, l’epilessia ; la sua salute ne fu profondamente marcata ; le medicine si mostravano impotenti a combattere il male e la sua fine si annunciava vicina.
Papa Pio VII amava Mastai e gli domandò se avesse pensato alla santità della vita religiosa. Il giovane conte rispose che vi aveva pensato, soprattutto dopo la malattia che il Signore gli aveva inviato, ma che la sua salute attuale gli impediva questo tipo di vita, come quello delle armi.
Il papa lo consola e gli assicura che potrebbe guarire se accettasse di consacrarsi completamente al servizio di Dio. Incoraggiato da queste parole, il giovane conte intraprese il pellegrinaggio a Loreto per implorare la sua guarigione nella stanza di Maria e fece il voto, nel caso che ottenesse questo favore, di abbracciare la vita ecclesdiastica. La Santa Vergine lo esaudì ; fu guarito completamente e, tornato a Roma, si fece prete. Aveva 21 anni.
Più tardi Pio IX doveva sdebitarsi magnificamente per il suo debito di riconoscenza verso la Vergine, proclamando a tutto il mondo il dogma della sua Immacolata Concezione. Alle grazie di guarigione, si aggiungono quelle di conversione. M Olier dà la sua testimonianza :
 « Oltre ad aver ricevuto la guarigione dei miei occhi, ricevetti inoltre un grande desiderio di preghiera. Questo è stato il fatto più importante della mia conversione. È in questo luogo che sono nato attraverso la grazia e dove Maria mi ha fatto rinascere a Dio, nello stesso luogo nel quale aveva generato Gesù Cristo ».
Dal canto suo, Giuseppe di Copertino scorse, durante una visione, gli angeli penetrare nella casa, con le mani piene di doni celesti. Dichiarò in seguito ai suoi compagni :
« Guardate e vedete le misericordie di Dio che, come una pioggia abbondante, inondano il santuario ! Oh luogo benedetto ! Oh beata dimora ! »
In questo luogo di pellegrinaggio affluirono celebrità e santi : Caterina da Siena, Francesco di Paola, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Francesco Borgia, Luigi Gonzaga, Carlo Borromeo, Benedetto Giuseppe Labre, per nominarne alcuni che si succedettero nella santa dimora... e così la giovane Teresa Martin...

 

 

Fonte: http://www.centrolapira.it/Portals/0/Tabor/Parole%20di%20vita/Loreto.doc

Sito web da visitare: http://www.centrolapira.it

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Santuario di Loreto

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Santuario di Loreto

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Santuario di Loreto