Glossario laboratorio analisi significato dei termini

Glossario laboratorio analisi significato dei termini

 

 

 

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Glossario laboratorio analisi significato dei termini

 

Gli esami di laboratorio e il loro siGnificato
A cura dei biologi responsabili del laboratorio analisi Eosmed

 


ACIDO URICO O URICEMIA
L’acido urico è una sostanza di scarto del metabolismo che viene eliminata attraverso i reni nell’urina. Se ciò non avviene il tasso di acido urico nel sangue aumenta. Di norma risulta aumentata nei primi giorni di vita, durante le mestruazioni, in gravidanza e al parto nonché in seguito a dieta ricca di purine. Diminuisce, invece, durante la pubertà.
Cause di valori superiori al normale:gotta, terapie farmacologi- che con diuretici o chemioterapici, diabete mellito, insufficienza renale, anemia, leucemia, morbo di Hodgkin, linfomi, policitemia, citostatici.
Cause di valori inferiori al normale: dosi eccessive di insulina, epatite acuta, malattia di Wilson, morbo celiaco, sindrome di Fanconi, uso di farmaci antinfiammatori non cortisonici, steroidi, antimicotici.

ALBUMINA
(vedere eLeTTRoFoReSi)

ALBUMINURIA
È una delle proteine che possono essere presenti nelle urine ma di norma in bassa quantità. Si può parlare di microalbuminuria quando il tasso di escrezione si mantiene persistentemente a livelli superiori al normale. Un aumento fisiologico può essere dovuto a sforzi fisici, freddo e gravidanza.
Cause di valori superiori al normale: stati febbrili, glomerulone- friti, malattie della vescica e della prostata, insufficienza circola- toria, diabete, obesità, gotta, trapianto di rene.

ALT (alanino aminotransferasi) o SGOT
(vedere TRANSAMiNASi)

AMILASI
È un enzima principalmente prodotto dal pancreas che inter- viene nella digestione dell’amido. È un esame eseguito per veri- ficare la funzionalità del pancreas, ma poiché è anche prodotto dalle ghiandole salivari digestive e dalle tube di falloppio, nelle donne, occorre dosare esclusivamente l’amilasi pancreatica. Ge- neralmente nei neonati e nei bambini ha una valore più basso rispetto alla norma.
Cause di valori alterati: pancreatite acuta e cronica, carcinoma del pancreas, intossicazione, tossiemia gravidica, malattia fibroci- stica del pancreas, necrosi del pancreas.

ANTI–STREPTOCHINASI
(TITOLO   ANTI–STREPTOCHINASICO)
Questo test consente di determinare gli anticorpi prodotti nel sangue contro la streptochinasi, enzima prodotto dagli strepto-


cocchi beta emolitici di gruppo A, C e G.
Cause di valori superiori al normale: infezione streptococcica in corso o pregressa, angina e/o tonsillite streptococcica, glome- rulonefrite acuta, scarlattina, erisipela, febbre reumatica, eritema nodoso, corea.

ANTISTREPTOLISINA–O
(vedere TAS)

AST (aspartato transferasi) o SGOT
(vedere TRANSAMiNASi)

AUTOIMMUNITÀ
Condizione patogenica nella quale l’organismo produce autoan- ticorpi, anticorpi caratteristici delle malattie autoimmuni. essi possono essere prodotti da qualsiasi costituente dell’organismo contro organi o tessuti dell’organismo stesso.

  1. ANTICORPI ANTI–CITRULLINA

(vedere FATToRe ReUMAToiDe)

  1. ANTICORPI ANTI–DNA, ANTICORPI ANTI–MITO- CONDRI, ANTICORPI ANTI–NUCLEOLO, ANTICORPI ANTI–NUCLEOPROTEINE

Sono autoanticorpi non organo–specifici largamente diffusi nell’organismo. Vengono di norma riscontrati nel Lupus eri- tematoso sistemico, nelle malattie del fegato come la cirrosi e l’ epatite, nelle malattie del collageno.

  1. ANTICORPI ANTI–ENDOMISIO

Sono autoanticorpi organo–specifici prodotti dal sistema im- munitario nei confronti della mucosa intestinale. Vengono di norma riscontrati nella celiachia, malattia causata dall’intolle- ranza al glutine che è contenuto nel grano, segale, avena e orzo. Per la diagnosi del morbo celiaco è opportuno inoltre ricercare:

  1. ANTiCoRPi ANTi–TRANSGLUTAMiNASi (tTG)
  2. ANTiCoRPi  ANTi–GLiADiNA
  3. ANTICORPI ANTI MUSCOLO LISCIO E STRIATO Sono autoanticorpi non organo–specifici prodotti dall’organi- smo contro il tessuto muscolare. Vengono di norma riscon- trati nella miastenia, nell’epatite cronica attiva e nelle altre malattie epatiche e proliferative.
  4. ANTICORPI ANTI–TIROIDE

Sono autanticorpi prodotti dall’organismo contro alcune com- ponenti tiroidee come la tireoglobulina, la perossidasi tiroidea e l’antigene microsomiale. Vengono di norma riscontrati nella Tiroidite di Hashimoto e nella malattia di Graves.

  1. ANTI–TG (anticorpi anti tireoglobulina)

Sono autanticorpi organo–specifici diretti contro tireoglobu- lina (Tg) che è il maggior componente proteico della colloide


segue  AUTOIMMUNITÀ
tiroidea e contiene quasi tutto lo iodio ghiandolare.

    1. ANTI–TPO (anticorpi anti perossidasi tiroidea)

Sono autoanticorpi organo–specifici diretti contro la perossi- dasi tiroidea, enzima che converte la tirosina in tireoglobulina.

    1. ANTI MICROSOMIALI (anticorpi anti microsomiali) Autoanticorpi non organo–specifici diretti contro l’antigene microsomico presente sui microsomi delle cellule tiroidee.

AZOTEMIA O UREA
Corrisponde alla quantità di azoto presente nel sangue. Questo esame è importante per verificare la funzionalità renale. L’azo- temia può aumentare in base all’età, agli sforzi fisici e alle diete iperproteiche anche se il rene funziona perfettamente. Al con- trario può diminuire in gravidanza e nei soggetti che seguono una dieta vegetariana.
Cause di valori superiori al normale: glomerulonefriti, pielone- frite, insufficienza renale, nefrite interstiziale, calcoli renali, insuf- ficienza cardiaca, arteriosclerosi, infarto, diabete, ipertrofia pro- statica, malattie febbrili, malattie infettive, shock traumatico.
Cause di valori inferiori al normale: dieta povera di proteine, alterazioni della funzionalità del fegato, ritardo gestazionale (gra- vidanza oltre il termine).

BENCE JONES
(vedere PRoTeiNe Di BeNCe JoNeS)

BETA HCG (beta gonadotropina corionica umana)
È un ormone prodotto dalla placenta la cui determinazione vie- ne eseguita per rilevare un eventuale stato di gravidanza. Le BHCG tendono a crescere subito dopo la fecondazione per poi diminuire intorno alla 13° settimana. L’analisi può essere effet- tuata sia su siero, mediante un semplice prelievo di sangue, che su urine. (vedere Test di gravidanza).

BILIRUBINA
La bilirubina è una sostanza contenuta nella bile che deriva dalla demolizione dei globuli rossi giunti al termine della loro vita ed in particolare dell’emoglobina. L’esame serve a valutare la pre- senza o meno di patologie epatiche o di anemia. L’aumento di bilirubina conferisce una colorazione giallastra alla congiuntiva oculare e alla cute definita ittero. in genere aumenta nei neonati e nei soggetti che vivono ad elevate altitudini.
Si distinguono due tipi di bilirubina: iNDiReTTA e DiReTTA: la prima è la bilirubina che non ha ancora raggiunto il fegato, al contrario la bilirubina DiReTTA (o coniugata) è la bilirubina già trasformata dal fegato. La bilirubina ToTALe rappresenta la somma di entrambe le componenti.
Cause di valori superiori al normale:
Bilirubina iNDiReTTA: epatiti, anemia emolitica, anemia perniciosa, iperbilirubinemia congenita, Sindrome di Gilbert, cirrosi epatica. Bilirubina DiReTTA: ostruzioni delle vie biliari, cirrosi epatica, ittero, ipertiroidismo, toxoplasmosi, lues,  listeriasi.


C–PEPTIDE
È il precursore dell’insulina. il suo dosaggio è utile prima di ini- ziare una terapia antidiabetica. Se risulta basso gli antidiabetici orali non hanno una grande efficacia quindi viene somministrata insulina, se al contrario risulta normale o alto è sufficiente la terapia orale.
Cause di valori superiori al normale: diabete di tipo 2, insulinoma. Cause di valori inferiori al normale: terapia con insulina, resezio- ne pancreatica.

CALCIO
È uno ione che interviene in diversi processi biologici. È essen- ziale per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei denti e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per l’attività dei muscoli, per il sistema nervoso centrale e per la digestione di alcuni cibi (latte). Nel neonato la calcemia è lievemente superiore alla norma e può diminuire in gravidanza e durante l’allattamento.
Cause di valori superiori al normale (ipercalcemia): iperpara- tiroidismo, ipertiroidismo, ipervitaminosi D, leucemia, linfomi, policitemia vera, iperprotidemia, metastasi ossee, malattia di Recklinghausen, sarcoidosi, uso di farmaci contenenti litio, iper- dosaggio di vitamina A.
Cause di valori inferiori al normale (ipocalcemia): tetania, ipovi- taminosi D, deficit alimentari, insufficienza pancreatica, pancrea- titi, ipoparatiroidismo, osteomalacia, malattie infettive, lesioni renali da ossalato di calcio, steatorrea.

CALCITONINA
ormone secreto dalla tiroide che abbassa il livello di calcio pre- sente nel sangue e ne promuove il deposito nei tessuti.
Cause di valori superiori al normale: gravidanza, carcinoma della tiroide, della mammella, del polmone.

COLESTEROLO TOTALE
È un importante grasso essenziale per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come “mattone” nella formazione di tutte le membrane delle cellule. La concentrazione di coleste- rolo nel sangue dipende dalla dieta ma soprattutto dal fegato che lo sintetizza a partire da diverse sostanze. esso può aumen- tare fisiologicamente in gravidanza, nell’allattamento e durante le mestruazioni. il colesterolo totale è la somma di due tipi di colesterolo: Colesterolo–HDL e Colesterolo–LDL.
Cause di valori superiori al normale: ipercolesterolemia idiopa- tica, diabete, epatite, uso di contraccettivi, ipotiroidismo, morbo di Cushing, obesità, sindrome nefrosica.
Cause di valori inferiori al normale: anemie croniche, cirrosi epatica, epatiti, ipertiroidismo, morbo di Addison, iponutrizione, somministrazione di insulina e di cortisone.

COLESTEROLO–HDL
L’HDL o colesterolo “buono” ha un effetto protettivo nei con-


segue COLESTEROLO-HDL
fronti della malattia arteriosa in quanto ripulisce le arterie dai depositi arteriosclerotici. Quindi il colesterolo HDL è molto uti- le ed è importante che il suo livello sia alto. Se invece il valore è basso c’è un maggior rischio di arteriosclerosi.

COLESTEROLO–LDL
L’LDL o colesterolo “cattivo” aumenta il rischio di sviluppo di ar- teriosclerosi. il colesterolo LDL, accumulandosi sulle pareti delle arterie, ostruisce il passaggio del sangue col rischio di incorrere in un ictus cerebrale.

COAGULAZIONE
La coagulazione è un processo che s’innesca in caso di rottura di un vaso sanguigno per bloccare l’emorragia. i test di coa- gulazione sono esami che consentono di valutare il tempo di coagulazione del sangue. essi sono solitamente richiesti prima di un intervento chirurgico, per controllare la terapia anticoagu- lante, in caso di alcune malattie come l’emofilia, le piastrinopatie, in caso di ictus o infarto del miocardio oppure semplicemente come check–up. Se i valori risultano alterati sono un indice di difficoltà nella coagulazione che deve essere ben valutata dal medico.

    1. TEMPO DI PROTROMBINA O TEMPO DI QUICK (PT) La protrombina è una proteina del sangue che interviene nel- la coagulazione del sangue in caso di rottura dei vasi sanguigni. il tempo di protrombina indica la velocità con cui la protrom- bina viene trasformata in trombina. Un suo aumento denota una minore capacità del plasma a coagulare, al contrario una sua diminuzione ne indica una maggiore tendenza a coagula- re. il PT si può esprimere in secondi, % e iNR.

Cause di valori superiori al normale:
difetti congeniti, malattie del fegato, alcune anemie, terapia con anticoagulanti orali (molto usati nelle patologie cardiova- scolari), aspirina, gravidanza.
Cause di valori inferiori al normale: uso di farmaci, trombosi, nei neonati.

    1. TEMPO PARZIALE

DI TROMBOPLASTINA ATTIVATO (APTT)
Viene eseguito per valutare la via intrinseca coagulativa. Cause di valori superiori al normale:
Deficit dei fattori V,Viii,iX,X,Xi, Xii, emofilia, terapia con epari- na, carenza di fibrinogeno carenze di vitamina k.

    1. FIBRINOGENO

È una proteina del plasma che riveste un’importante funzione nel processo di coagulazione in quanto si trasforma in fibrina, che è l’elemento materiale del coagulo.
Un suo aumento si accompagna spesso ad un aumento della VeS e delle alfa2– globuline.
Cause di valori superiori al normale: tromboflebiti, gravidanza, periodo post operatorio,artrite reumatoide, febbre reumati- ca, collagenasi, sarcomi, polmoniti.
Cause di valori inferiori al normale: epatopatie, iperfibrinolisi,


distacco di placenta, aborto interno, in seguito ad interventi sull’utero, polmone e prostata, scarlattina, tubercolosi, polmo- nite lobare.

  1. ANTITROMBINA III

È una proteina anticoagulante naturale che, come dice la pa- rola stessa, inibisce la trombina e i fattori della coagulazione iX, X, Xi, Xii. La sua carenza congenita è ereditaria e determi- na trombofilia.
Cause di valori superiori al normale: terapie con anticoagulanti, infiammazioni acute e croniche, epatopatie, iperglobulinemie. Cause di valori inferiori al normale: uso di contraccettivi orali, trombosi, cirrosi epatica, coagulazione intravascolare disseminata.

  1. PROTEINA C COAGULATIVA

È una proteina circolante nel sangue con funzione di anticoagu- lante naturale. Per la sua sintesi ha bisogno della vitamina K ed esplica le sue funzioni in presenza della proteina S coagulativa. Cause di valori alterati: trombofilia familiare, trombosi venosa e arteriosa, trombosi del microcircolo cutaneo con necrosi cutanea.

  1. PROTEINA S COAGULATIVA

È una proteina circolante nel sangue con funzione di anticoa- gulante naturale. È vitamina K–dipendente ed è un cofattore dell’azione anticoagulante della proteina C coagulativa.
Cause di valori inferiori al normale: trombofilia familiare, trombosi venosa e arteriosa.

CREATININA
È il principale indicatore della funzionalità renale. Un aumento di creatinina nel sangue segnala che i reni non riescono a farla passare nelle urine e quindi non svolgono bene il loro lavoro. Anche una dieta iperproteica a base di carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel sangue.
Cause di valori superiori al normale: insufficienza renale, dermato- miosite, eccessi sportivi, ipertiroidismo, miastenia, traumi, ustioni. Cause di valori inferiori al normale: anemie, atrofia muscolare, ipotiroidismo,  leucemia, mioglobinuria.

CPK (creatinfosfochinasi)
enzima deputato al metabolismo muscolare. È presente prin- cipalmente nel muscolo (tipo MM) e nel cuore(MB) ma può anche essere presente nel cervello (BB).
Nel sangue non è rilevabile la forma cerebrale, mentre è rileva- bile quella muscolare scheletrica e cardiaca.
il CPK può aumentare durante l’affaticamento muscolare e in gravidanza.
Cause di valori superiori al normale: infarto del miocardio, di- strofia muscolare,traumi muscolari, polmonite, alcolismo, ipoka- liemia, edema polmonare.

CURVA GLICEMICA
esame di tolleranza al glucosio che permette di diagnosticare il

segue CURVA GLICEMICA
diabete.Viene eseguita facendo un prelievo di sangue a digiuno e successivi prelievi in seguito all’introduzione di glucosio (dopo 30 minuti, dopo 60 minuti, dopo 90, dopo 120, ecc.).

ELETTROFORESI  PROTEICA  SIERICA
(O PROTIDOGRAMMA)
L’elettroforesi del siero analizza le proteine presenti nel sangue. Molte di queste proteine vengono prodotte dal fegato (albu- mina) mentre altre vengono rilasciate nel sangue dal sistema linfatico–plasmacellulare (gamma–globuline).Vengono classifica- te grossolanamente in albumina e globulina ma elettroforeti- camente la distinzione è molto più netta. L’elettroforesi, infatti, permette di separare le varie frazioni delle proteine sfruttando la loro differente capacità di migrazione in un campo elettrico. Si differenziano in questo modo diverse bande caratterizzate dalle seguenti tipologie proteiche: ALBUMiNA, ALFA–1–GLo- BULiNA,  ALFA–2–GLoBULiNA,  BeTA–GLoBULiNe, GAM-
MA–GLoBULiNe. L’elettroforesi proteica permette di mettere in luce un gran numero di malattie come lesioni del tessuto renale, cirrosi, diabete, tumori, ustioni ecc.

    1. ALBUMINA

È la proteina più abbondante del siero. essa è prodotta nel fegato ed ha la funzione di mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi sanguigni (infatti quando i livelli sono bassi i liquidi diffondono nei tessuti causando gonfiore) e di traspor- tare i principi attivi dei farmaci, gli ormoni e la bilirubina.
NB Fegato?
Cause di valori superiori al normale: disidratazione, sarcoi- dosi, tromboangioite o morbo di Bürger.
Cause di valori inferiori al normale: malattie infettive (epa- tite meningite, polmonite, mononucleosi, malaria, scarlatti- na, tifo, erisipela, ecc), malattie reumatiche e del collageno (artrite reumatoide, febbre reumatica, lupus eritematoide, ecc.) malattie del fegato (epatiti, cirrosi epatica), malattie del rene (sindrome nefrosica, insufficienza renale) e inoltre alcolismo, gravidanza, infiammazioni, ipertiroidismo, anores- sia, infarto mocardico, pancreatite, traumi chirurgici e acci- dentali, ecc.

    1. ALFA – GLOBULINA

Cause di valori superiori al normale: brucellosi, insufficienza renale cronica, ittero ostruttivo, leucemie acute, neoplasie ma- ligne, reumatismo articolare acuto, sepsi, traumi, ustioni.
Cause di valori inferiori al normale: enteropatie, epatite acuta virale, epatopatia cronica, leucemia linfatica cronica, malattia di Wilson.

    1. ALFA 2 – GLOBULINA

Cause di valori superiori al normale: colecistite, infarto car- diaco, insufficienza renale cronica, leucemia acuta, morbo di Hodgkin,  neoplasie maligne.
Cause di valori inferiori al normale: gastroenterite, steatorrea.

    1. BETA – GLOBULINA

Cause di valori superiori al normale: malattie infettive, malat-


tie reumatiche, malattie epatiche, malattie allergiche, lipoidosi, malattie del rene.
Cause di valori inferiori al normale: distrofia epatica, sindrome di carenza di anticorpi, atrofia del fegato, atransferrinemia.

  1. GAMMA – GLOBULINE

Cause di valori superiori al normale: malattie infettive, lesioni non infiammatorie, malattie maligne, malattie del fegato, ma- lattie dei reni.

ELETTROLITI

  1. CLORO

È il principale anione extracellulare. Non ha proprietà speci- fiche, la sua funzione principale è quella di accompagnare il sodio nel mantenimento della pressione osmotica.
Cause di valori superiori alla norma: disidratazione, glomeru- lonefrite, amiloidosi, emorragie, ipertensione maligna, acidosi metabolica, alcalosi respiratoria.
Cause di valori inferiori alla norma: dieta aclorulata, avitamino- si B1, carenza di vitamina K, somministrazione eccessiva di diu- retici, vomito gravidico, acidosi diabetica, acidosi respiratoria, alcalosi respiratoria, perdita di liquidi attraverso il digerente.

  1. MAGNESIO

esercita numerose funzioni a livello capillare, nervoso ed en- zimatico. Può diminuire in gravidanza.
Cause di valori superiori alla norma: anemia emolitica dopo aborto, disidratazione, insufficienza renale, carenze alimentari, coma diabetico, lesioni epatiche, ipoaldosteronismo, iniezione di paratormone.
Cause di valori inferiori alla norma: avitaminosi D, sindromi di malassorbimento, distrofia da fame, abuso di purganti, perdi- ta protratta di liquidi, somministrazione di diuretici, epilessia, pancreatite, cirrosi epatica, alcolismo.

  1. POTASSIO

È il principale catione intracellulare ed ha la funzione di re- golare l’equilibrio osmotico. interviene in numerose reazioni enzimatiche e nella sintesi delle proteine.
Cause di valori superiori alla norma: ipoaldosteronismo, alcu- ne anemie, somministrazione di potassio nelle aritmie, diabete scompensato, malattie allergiche, insufficienza renale, stati po- stoperatori, shock traumatici, necrosi cellulari estese.
Cause di valori inferiori alla norma: alcolismo acuto, anoressia, ustioni, vomito, abuso di lassativi, iperaldosteronismo, iperti- roidismo, pielonefrite, epatopatie.

  1. SODIO

È il principale catione extracellulare ed ha la funzione di man- tenere il volume dei liquidi nell’organismo. Di solito le sue modificazioni si accompagnano a quelle del cloro. Le variazio- ni fisiologiche del sodio si possono raffrontare all’apporto di sodio con l’alimentazione, inoltre si può verificare un aumen- to in gravidanza, durante il periodo mestruale e in seguito a sudorazione profusa.
Cause di valori superiori alla norma: somministrazione di forti

segue ELETTROLITI
quantità di sodio, disidratazione, iperaldosteronismo, insuffi- cienza cardiocircolatoria, insufficienza epatica, sindrome di Cushing, febbre elevata nei bambini, acidosi diabetica.
Cause di valori inferiori alla norma: scarso apporto di sodio, abuso di diuretici, alterazioni renali, ipoaldosteronismo, insuffi- cienza surrenalica acuta, vomito, diarrea, eccessiva introduzio- ne di acqua, insufficienza miocardica.

EMOCROMO
È l’esame del sangue più eseguito. È detto anche esame emo- cromocitometrico che letteralmente significa misurazione del colore del sangue e del numero delle sue cellule. esso prevede il conteggio dei globuli bianchi (leucociti), la formula leucocitaria, il conteggio del numero dei globuli rossi (eritrociti), la deter- minazione quantitativa dell’emoglobina, l’ematocrito (HMT) e il conteggio delle piastrine (trombociti).

    1. GLOBULI BIANCHI O LEUCOCITI (WBC)

Ce ne sono di diversi tipi: granulociti neutrofili, granulociti eo- sinofili, granulociti basofili, linfociti e monociti (per avere un quadro più preciso vedere le singole voci).
L’esame che evidenzia la percentuale di ognuno dei cinque tipi di globuli bianchi presenti nel sangue si chiama FoRMU- LA LeUCoCiTARiA. Valori superiori alla norma (leucocitosi) possono essere determinati da infiammazioni, infezioni batte- riche, virali o parassitarie, leucemie. i globuli bianchi possono anche aumentare in gravidanza o durante le mestruazioni. Una loro diminuzione (leucopenia) è invece generalmente relazionabile a un abbassamento delle difese immunitarie.
Quando i globuli bianchi raggiungono picchi altissimi (da 30000 a centinaia di migliaia) si hanno le leucemie.

    1. NEUTROFILI

Sono la classe più numerosa dei globuli bianchi e difendo- no l’organismo dalle infezioni. Un loro aumento può indicare un’infezione batterica in corso.

    1. EOSINOFILI

Gli eosinofili aumentano in difesa dell’organismo dai parassiti e nelle malattie allergiche (asma bronchiale, rinite allergica, orticaria ecc.).

    1. BASOFILI

La loro funzione è conosciuta solo in parte. Anch’essi posso- no aumentare nelle allergie.

    1. LINFOCITI

Sono cellule di importanza essenziale per la funzionalità del sistema  immunitario dell’organismo.
essi comprendono diversi sottotipi e producono anticorpi o molecole importanti nella difesa dell’organismo dalle in- fezioni soprattutto di origine virale. i linfociti inoltre sono in grado di riconoscere in modo specifico cellule estranee e svolgono un ruolo essenziale nella difesa dai tumori e nel rigetto da trapianti.

    1. MONOCITI

Sono importanti nella difesa dell’organismo da alcuni tipi di


batteri, come quello che causa la tubercolosi e possono au- mentare nella mononucleosi infettiva.

  1. GLOBULI ROSSI (RBC)

Sono cellule del sangue (dette anche eritrociti o emazie) che trasportano l’ossigeno ai tessuti tramite l’emoglobina e riportano parte dell’anidride carbonica prodotta dai tessuti ai polmoni. il loro numero influenza i valori di emoglobina (ricca di ferro) e di ematocrito. Per la maturazione dei globuli rossi sono necessarie numerose sostanze tra le quali il ferro, la vitamina B12 e l’acido folico. La diminuzione dei globuli rossi viene detta anemia mentre il loro aumento è indicato come poliglobulia.

  1. EMOGLOBINA (Hgb)

È la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossige- no dai polmoni ai tessuti. Nel suo viaggio di ritorno ai polmoni trasporta invece l’anidride carbonica che viene espulsa con l’aria espirata.
Se la concentrazione di emoglobina scende oltre il 20% ri- spetto ai valori normali per età e sesso si può parlare di ane- mia.
Cause di valori superiori al normale: perdita di liquidi, insuf- ficienza respiratoria, poliglobulia, disidratazione, policitemia, trasfusioni ripetute.
Cause di valori inferiori alla media: deficit di ferro, deficit di vi- tamina B12, emorragie, epatopatie, infezioni gravi, insufficienza renale cronica, leucemie, morbo di Cooley, morbo di Crhon, metrorragia, neoplasie maligne, ulcera peptica, aplasia midol- lare, collagenopatie, morbo di Hodgkin.

  1. EMATOCRITO (HCT)

È la percentuale del volume del sangue che è occupato dai globuli rossi. il valore dell’ematocrito segue di pari passo quel- lo dei globuli rossi per cui esso diminuisce nelle anemie e aumenta nelle poliglobulie.
Cause di valori superiori alla media: poliglobulia, diabete, in- sufficienza renale acuta, peritonite, policitemia, uso di diuretici, ustioni, vomito, disidratazione.
Cause di valori inferiori alla media: anemie, aplasie midolla- ri, carenza di ferro, carenza di vitamina B12, cirrosi epatica, collagenopatie, emorragie, infezioni gravi, insufficienza renale cronica, leucemie, tumori maligni.
•VOLUME CORPUSCOLARE MEDIO DEI GLOBULI ROS- SI (MCV)
indica il volume quindi la grandezza dei globuli rossi ed è im- portante perché serve nella diagnosi delle anemie. Normal- mente i globuli rossi vengono detti normocitici, ma possono anche essere più piccoli del normale (anemia microcitica) o più grandi (anemia macrocitica).
Negli sport di resistenza l’allenamento aumenta il valore del- l’MCV (alcuni atleti keniani arrivano anche a valori di 110).
Cause di valori superiori al normale (macrocitosi dell emazie): anemie da carenza di vitamina B12, policitemia, poliglobulia, disidratazione, diabete, insufficienza renale acuta, peritonite,

segue EMOCROMO
uso di diuretici, ustioni, alcolismo, vomito.
Cause di valori inferiori al normale (microcitosi delle emazie): talassemie, anemie da carenza di ferro, cirrosi epatica, collage- nopatie, aplasie midollari, emorragie, infezioni gravi, insufficien- za renale cronica, leucemie, tumori maligni.

    1. CONTENUTO  EMOGLOBINICO  MEDIO (MCH)

È la quantità media di emoglobina presente in ciascun globulo rosso.

    1. CONCENTRAZIONE EMOGLOBINICA CORPUSCO- LARE MEDIA (MCHC)

indica la concentrazione media di emoglobina all’interno di cia- scun globulo rosso, in parole semplici se i globuli rossi a seconda della loro grandezza contengono poca o molta emoglobina. Cause di valori superiori al normale: stati emolitici (configura- zione sferocitica dei globuli).
Cause di valori inferiori al normale: anemie ipocromiche.

    1. AMPIEZZA DI DISTRIBUZIONE DELLA CURVA DEIVO- LUMI DEI GLOBULI ROSSI (RDW)

indica l’ampiezza della distribuzione del volume dei globuli rossi attorno al suo valore medio, permettendo di ricono- scere i casi di anisocitosi. Se il valore è piccolo (RDW basso) i globuli rossi hanno un volume abbastanza uniforme, se il volume è più alto (RDW elevato) vuol dire che il paziente possiede globuli rossi di dimensioni molto variabili (anisocito- si). in genere questo può succedere nel corso delle anemie o anche in seguito a trasfusioni di sangue.

    1. PIASTRINE (PLT)

Le piastrine, dette anche trombociti, giocano un ruolo essen- ziale nei processi di coagulazione. il loro aumento è conside- rato fisiologico durante la gravidanza, in seguito all’assunzione prolungata di vitamina B12 e acido folico o allo svolgimento di un’intensa attività sportiva. inoltre i valori possono alterarsi in caso di forti emorragie, circolazione rallentata del sangue, problemi alla milza, leucemie o lesioni del midollo osseo. Molti farmaci, tra cui la pillola anticoncezionale e l’aspirina, influisco- no sui valori.
Cause di valori superiori al normale (trombocitosi o piastri- nosi): trombocitemia idiopatica, policitemia vera, leucosi mie- loide cronica, ecc.
Cause di valori inferiori al normale (piastrinopenia o trom- bocitopenia): trasfusioni di sangue, cura prolungata a base di antibiotici, barbiturici, diuretici, sulfamidici, ipoglicemizzanti.
Può inoltre essere il segnale di varie malattie organiche, tra cui: apoplasia midollare, porpora trombocitopenica, porpore secondarie, ustioni estese, leucemie acute, leucemia linfoide cronica, mononucleosi, ecc.

    1. VOLUME PIASTRINICO MEDIO (MPV)

indica il volume medio delle piastrine.

    1. RETICOLOCITI

Sono i globuli rossi più giovani neoformati dal midollo.
EMOGLOBINA GLICOSILATA
L’emoglobina glicosilata si forma dall’emoglobina e dal glucosio


per reazione non mediata da enzimi. Si accumula nei globuli rossi in quantità direttamente proporzionale ai valori del gluco- sio nel sangue ed è molto stabile. Serve quindi per monitorare l’andamento della glicemia nel tempo.
Cause di valori superiori al normale: diabete, insufficienza renale cronica.
Cause di valori inferiori al normale: ipoglicemia.

FATTORE  REUMATOIDE
È una immunoglobulina (spesso della classe igM) che si trova in numerose condizioni patologiche.
Cause di valori superiori al normale. artrite reumatoide, sindro- me di Sjogren, Lupus ed altre malattie autoimmuni.
Per la diagnosi dell’ Artrite Reumatoide è possibile anche ese- guire il ReUMA TeST, la ReAZioNe Di WAALeR RoSe come test di conferma, e infine la ricerca degli ANTiCoRPi ANTi–Ci- TRULLiNA che è molto specifica.

FECI
Sono analisi utili per scoprire eventuali infezioni e malattie ri- guardanti l’intestino, il fegato e il pancreas.
È possibile effettuare:

  1. l’esame competo delle feci che consiste nell’analisi chimico–fi- sica (esame del colore e della consistenza) e l’analisi microsco- pica delle feci
  2. l’esame parassitologico (in caso di infezione parassitaria)
  3. la coprocoltura (ricerca di batteri patogeni)
  4. la ricerca del sangue occulto

ESAME COMPLETO FECI

    1. COLORE

Le feci normali sono di colore marrone, ma possono subire variazioni in rapporto alle cause più diverse: biancastre nelle epatiti, verdi o giallo–verdastre nel tifo, rossastre in caso di emorroidi, scure per presenza di sangue. il colore delle feci inoltre è influenzato dai medicinali e dagli alimenti, ad esem- pio può essere marrone chiaro in soggetti vegetariani e mar- rone scuro in coloro che seguono diete carnee.

    1. FORMA E CONSISTENZA

Dipendono dal maggiore o minore assorbimento dell’acqua dell’intestino. Normalmente sono solide o poltacee e cilindri- che. Se la peristalsi aumenta, mancando il tempo per l’assor- bimento dell’acqua e delle sostanze alimentari, la consistenza risulta diminuita quindi poltacea, semifluida o liquida. Nella stitichezza le feci sono dure, a “palla” o a “nastro”.
Feci liquide e semiliquide: stati diarroici. Feci molto poltacee: insufficienza pancreatica, insufficienza biliare.
Feci gelatinose (ricche di muco): enteriti. Feci dure: ptosi intestinale, colite cronica.
Feci caprine: coliti spastiche, ipertonia neurovegetativa. Feci a mastice: insufficienza biliare.

    1. RESIDUI ALIMENTARI

Possono essere visibili sia macroscopicamente sottoforma di

segue FECI
bucce, semi o noccioli, sia microscopicamente come residui di grassi neutri, fibre vegetali, e muscolari, granuli di amido, saponi, acidi grassi.
Un aumento dei grassi neutri e degli acidi grassi può indicare insufficienza pancreatica, epatite, ittero ostruttivo.
Un amuleto delle fibre muscolari nell’insufficienza pancreatica (carenza di enzimi monolitici). Un aumento dell’amido e delle fibre vegetali può indicare insufficienza pancreatica, diarrea. il riscontro di alcuni granuli di amido (cellulosa digeribile) è normale nel soggetto che segue una dieta mista.
Muco: Può essere osservato un aumento del muco in proces- si irritativi intestinali, diarree da tifo, dissenteria, coliti.

      1. SANGUE OCCULTO NELLE FECI

Consiste nella ricerca della presenza macroscopica di sangue nelle feci. Di norma deve essere assente. Per un esame cor- retto, occorre rimanere per tre giorni senza mangiare carne, pesce, verdure fresche e banane e senza prendere purganti o farmaci contenenti ferro. inoltre se si sospettano emorragie gengivali spontanee si sconsiglia, l’uso dello spazzolino da den- ti, almeno due giorni prima dell’esame.
La presenza di sangue nelle feci può essere determinata da assunzione di ferro per bocca, dieta ricca di carne, emorroidi, esofagite, neoplasie del tubo digerente, piastrinopenia, varici esofagee, gastrite, rettocolite ulcerosa, diverticolite, poliposi.

      1. ESAME PARASSITOLOGICO

i parassiti sono organismi che vivono all’interno di un altro essere vivente traendone un vantaggio e danneggiandolo. An- che diversi batteri, miceti e virus possono essere parassiti. La presenza nelle feci di alcuni parassiti può essere sintomo di malattie. i principali parassiti ricercati sono: Ancylostoma duo- denalis, Ascaris lumbricoides, entamoeba histolytica, Guardia intestinalis, Hymenolepis nana, enterobius (ossiuri), Taenia saginata, Taenia solium, Trichuris trichiura, Trichomonas, e così via.

      1. HELICOBACTER PYLORI

L’Helicobacter pylori è un batterio patogeno che annidan- dosi nello stomaco ne erode la parete provocando gastrite e ulcera gastrica nonchè tumore allo stomaco. La diagnosi si può effettuare (oltre che tramite gastroscopia e breath test) anche mediante:

  1. ricerca su siero, con un semplice prelievo di sangue ricercan- do gli anticorpi specifici anti–helicobacter
  2. ricerca su un campione di feci

FERRITINA
È una proteina che serve come principale riserva del ferro in eccedenza nell’organismo. È un’analisi utile nella diagnosi clinica di insufficienza o sovraccarico di ferro ed è soprattutto di gran- de aiuto nel discriminare tra anemia da carenza di ferro ed altri tipi di anemie dipendenti da altre cause.
Cause di valori superiori al normale: eccesso di ferro, emocro- matosi, trasfusioni.


Cause di valori inferiori al normale: carenza di ferro, emorra- gie, gravidanza.

FOSFATASI ACIDA  PROSTATICA (PAP)
(Vedere PAP )

FOSFATASI  ALCALINA
È un enzima prodotto dal tessuto osseo, fegato ed intestino. Cause di valori superiori al normale: malattie ossee, osteomielite Cause di valori inferiori al normale: ipotiroidismo, ipofosfatemia.

FOSFORO
interviene in tutti i processi metabolici dell’organismo ma in particolar modo nel metabolismo del tessuto osseo.
Cause di valori superiori alla norma: ipervitaminosi D, insuffi- cienza renale, fratture ossee, lesioni degenarative dell’osso, tu- mori maligni dell’osso, sindrome iposalina.
Cause di valori inferiori alla norma: rachitismo (ipovitaminosi D), gozzo endemico, ipofunzione del pancreas esocrino, iperin- sulinismo.

GAMMA GT
La Gamma GT (Gamma Glutamil Traspeptidasi) è un enzima localizzato nel fegato e nelle vie biliari.
Cause di valori superiori al normale: malattie ostruttive epatiche e delle vie biliari.
Cause di valori inferiori al normale: epatopatie, infiammazioni, cirrosi, intossicazioni.

GLICEMIA
La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue. Aumenta nei soggetti diabetici. Una diminuzione del glucosio rispetto a valori normali si riscontra nel corso di diete povere di zuccheri, in seguito a digiuno prolungato, oppure dopo lo svolgimento di un’attività fisica molto intensa.
Può, inoltre, dipendere dall’ assunzione prolungata di particolari farmaci (salicilati, antitubercolari), oppure può essere anche il segnale di alterazioni a carico del fegato.
Cause di valori superiori al normale: (iperglicemia): diabete mel- lito, pancreatite, insufficienza renale, terapie cortisoniche.
Cause di valori inferiori al normale (ipoglicemia): alcool, farmaci, digiuno, Sindrome di Zollinger–ellison.

IMMUNOGLOBULINE
Le immunoglobuline sono proteine prodotte da alcune cellule del sistema immunitario (linfociti B) aventi funzione anticorpale. Le immunoglobuline di dividono in quattro classi principali:

    1. IMMUNOGLOBULINE G (IgG)

Cause di valori superiori al normale: cirrosi epatica, epatite, stati infiammatori cronici.
Cause di valori inferiori al normale: nefrosi, leucemia linfatica cronica, reticolosarcoma.

segue  IMMUNOGLOBULINE

      1. IMMUNOGLOBULINE A (IgA)

Cause di valori superiori al normale: mielosa, cirrosi epatica, artrite reumatoide, lupus eritematoso, sarcoidosi.
Cause di valori inferiori al normale: leucemia linfatica cronica, reticolosarcoma.

      1. IMMUNOGLOBULINE M (IgM)

Cause di valori superiori al normale: cirrosi biliare, epatiti acu- te e croniche, sarcoidosi, mononucleosi, artrite reumatoide, lupus eritematoso. Cause di valori inferiori al normale: leuce- mia linfatica cronica,  reticolosarcoma.

      1. IMMUNOGLOBULINE E (IgE o Reagine)

Sono gli anticorpi allergici per eccellenza. Risultano aumentate nelle allergie, specialmente nelle  pollinosi.

      1. IMMUNOGLOBULINE D (IgD)

Sono scarsamente rappresentate e non se ne conoscono esattamente le caratteristiche e le attività funzionali.

INSULINA
È un ormone sintetizzato dal pancreas che regola la produzione e la conservazione degli zuccheri. La sua azione ipoglicemiz- zante è regolata da diversi fattori tra cui il glucosio, in primis, l’ACTH, la GH, la gastrina ecc. La secrezione di insulina quindi è normalmente stimolata dall’aumento del glucosio in circolo e diminuendo i livelli di glucosio in circolo diminuisce conseguen- temente il livello di insulina.
Cause di valori superiori al normale: tumori pancreatici, insuli- noma, diabete di tipo 2, gravidanza, contraccettivi orali, iperti- roidismo.
Cause di valori inferiori al normale: diabete di tipo 1, diabete post–pancreatite,   ipopituitarismo.

LDH
La latticodeidrogenasi è un enzima presente specialmente nel miocardio, nel rene, nel fegato e nei muscoli. Solitamente au- menta in gravidanza.
Cause di valori superiori al normale: miositi, miopatie, tumori e metastasi, sforzi prolungati, tachicardia, infarto, epatite virale, cirrosi, anemie, leucemia mieloide.

LIPASI
È un enzima secreto dal pancreas esocrino che scinde i triglice- ridi in acidi grassi e glicerolo.
Cause di valori superiori al normale: pancreatite acuta, ostruzio- ne del dotto pancreatico, tumore pancreatico, colecistite, peri- tonite, colelitiasi.

LITIO
il litio è un elemento chimico somministrato in psichiatria nel trattamento delle psicosi maniaco–depressive. La sua determi- nazione nel sangue è importante in quanto quando supera una certa concentrazione ha un’azione tossica e serve quindi per seguire l’adeguatezza dei dosaggi.


MARCATORI TUMORALI
Sono dei test che possono confermare la presenza di tumo- ri mediante la ricerca di particolari sostanze eventualmente presenti nel sangue. inoltre, attraverso il loro monitoraggio nel tempo, consentono di valutare l’efficienza della terapia stabilita.
Tra quelli più comuni si ricordano:
alfafetoproteina, CA 125, CA 15–3, CA 19–9, CA 50, CA 27– 29, CA 54–9, CA 72–4, CeA, PAP PSA Libero PSA Totale.
(Vedere le singole voci)

MARCATORI  DELL’EPATITE
i marcatori dell’epatite virale sono antigeni (proteine appar- tenenti al virus) o anticorpi (proteine prodotte dall’organismo contro il virus) che permettono di stabilire sia il tipo di virus infettante (A, B, D o e), sia lo stadio dell’infezione (malattia in corso, guarigione, stato di portatore ecc.).
epatite A: HAV igG, HAV igM,
epatite B: HBc Ab igG, HBc Ab igM, HBe Ab, HBe Ag, HBS Ab, HBS Ag,
epatite C: HCV,
epatite D: HDV Ag, HDV Ab igG, HDV Ab igM.

MUCOPROTEINE
Sono proteine che aumentano solitamente in seguito a processi infiammatori, necrotici e neoplastici.Viene solitamente richiesto per seguire il grado di attività e di evoluzione di una determinata malattia.
Cause di valori superiori al normale: artrite reumatoide, infar- to del miocardio, glomerulonefrite acuta, molti tumori, ittero ostruttivo.
Cause di valori inferiori al normale: epatiti infettive, cirrosi epa- tica, ittero epatocellulare.

ORMONI TIROIDEI

  1. T3 (TRIIODOTIRONINA) e T4 (TIROXINA)

ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea.
T3 e T4 si alterano in caso di malattie della tiroide, ma anche nel caso di alimentazioni particolarmente ricche di iodio o di regimi alimentari ipocalorici.
Cause di valori superiori al normale: ipertiroidismo, tiroidite su- bacuta in fase acuta, coriocarcinoma, carcinoma embrionale del testicolo, somministrazione di estrogeni e di T4, gravidanza.
Cause di valori inferiori al normale: ipotiroidismo, tiroidite su- bacuta in terza fase, nefrosi, malnutrizione.

  1. FT3 (TRIIODOTIRONINA LIBERA) e FT4 (TIROXINA LIBERA)

Sono rispetivamnete le frazioni libere degli ormoni T3 e T4 circolanti.

  1. TSH (ORMONE TIREOTROPO)

È un ormone secreto dall’ipofisi preposto allo sviluppo della tiroide e che regola l’attività secretoria degli ormoni T3 e T4.

segue ORMONI TIROIDEI
Una sua variazione patologica è ovviamente indicativo di ma- lattie della tiroide.

PAP  (FOSFATASI ACIDA PROSTATICA)
È un enzima prodotto principalmente dalla prostata, ma anche dal fegato, milza, reni, ossa e piastrine. La PAP è un costituente fondamentale del liquido seminale e viene eliminata anche nelle urine. Generalmente è presente nel sangue a livelli bassi.
Cause di valori inferiori al normale: cancro alla prostata, adeno- ma prostatico.

PEPTIDE C
(Vedere C–PePTiDe)

PROTEINA C REATTIVA (PCR)
in condizioni normali è presente nel siero in piccolissime quan- tità ma aumenta rapidamente durante la fase acuta di lesioni tissutali di diverso tipo che s’instaurano nell’organismo. essa è inclusa tra le proteine della fase acuta grazie alla precocità della sua risposta.
Cause di valori superiori al normale: febbre reumatica, artrite reumatoide, trauma chirurgico, gotta, infezioni virali, infarto del miocardio, tumori maligni, leucemia, epatite.

PROTEINE DI BENCE JONES
Le Proteine di Bence-Jones sono catene immunoglobuliniche leggere libere (kappa o lambda) filtrate dal rene in particolari stati patologici.Vengono ricercate nella pratica clinica per la dia- gnosi del mieloma multiplo, morbo di Waldenstrom, leucemie, linfomi, policitemia vera, tumori metastatici delle ossa, sarcoma osseo, osteomalacia,carcinoma bronchiale.

PROTEINE TOTALI
Sono un insieme eterogeneo di composti molto diversi tra loro presenti nel sangue. Generalmente sono basse nel neonato, dopo sforzi fisici, durante la gravidanza e l’allattamento.
Cause di valori superiori al normale: stati infiammatori, leuce- mie, epatiti, cirrosi epatica, mielosa.
Cause di valori inferiori al normale: iponutrizione, proteinuria, ustioni, ulcerazioni, emorragie croniche, epatopatie croniche, vomito,  diarrea, malassorbimento.

PRIST (IgE Totali)
È un esame che consente il dosaggio delle immunoglobuline Totali di classe e (ige) nel sangue. La misurazione delle ige in circolo, unitamente ad altre informazioni diagnostiche di sup- porto, può essere utile nella diagnosi precoce di allergia. i livelli di ige normalmente presentano una crescita lenta durante la fanciullezza e raggiungono livelli più alti negli adulti in seguito all’esposizione agli allergeni.
Cause di valori superiori al normale: allergia, mieloma ige, asper- gillosi polmonare, infezione da parassiti.


PROTIDOGRAMMA
(Vedere eLeTTRoFoReSi PRoTeiCA SieRiCA)

PTH  (Paratormone)
È un ormone secreto dalla paratiroidi e controlla il metaboli- smo del calcio e del fosforo.
La sua azione si correla a quella della vitamina D e si espli- ca nell’aumentare il riassorbimento del calcio a livello os- seo diminuendo contemporaneamente la sua escrezione urinaria.
Cause di valori superiori al normale: iperparatiroidismo, insuf- ficienza renale, acromegalia, deficit di vitamina D, pseudoiper- paratiroidismo.
Cause di valori inferiori al normale: ipoparatiroidismo, eccesso di vitamina D, anemie.

RAST
(Immunoglobuline IgE Specifiche o allergeni specifici)
Ne esistono tantissimi e consentono di diagnosticare un’even- tuale allergia verso un determinato allergene.

REAZIONE DI PAUL BUNNEL–DAVIDSON
Consente di diagnosticare la mononucleosi infettiva.

REAZIONE DI WAALER – ROSE
(Vedere FATToRe ReUMAToiDe)

REAZIONE  DI WASSERMAN
Consente di diagnosticare la sifilide, malattia infettiva venerea trasmessa da Treponema pallidum.
È molto utile in quanto permette di evidenziare contempora- neamente due componenti proteiche del batterio.

REAZIONE  DI WEIL–FELIX
Consente di diagnosticare la rickettsiosi (malattia infettiva).

REAZIONE DI WIDAL
Consente di diagnosticare la salmonellosi da Salmonella thyphi e parathyphi.

REAZIONE DI WRIGHT
Consente di diagnosticare la brucellosi.

REUMA TEST
(Vedere FATToRe ReUMAToiDe)

SGOT (transaminasi glutamico–ossalacetica sierica)
O AST (aspartato transferasi)
(Vedere TRANSAMiNASi)

SGPT (traansaminasi glutammico–piruvica sierica)
(Vedere TRANSAMiNASi)


SIDEREMIA
La sideremia è la concentrazione del ferro nel sangue ed è l’espressione delle condizioni metaboliche del ferro nell’organi- smo. può aumentare nel neonato e può diminuire in gravidanza nonchè in soggetti vegetariani.
Cause di valori superiori al normale: anemie emolitiche e per- niciose, dosi eccessive di ferro somministrate, malattie del fe- gato, ipertiroidismo, psicosi, carenza di vitamina B6, trasfusioni ripetute.
Cause di valori inferiori al normale: emorragie, malattie infettive, gastrite cronica, diarrea, cirrosi epatica, ipotiroidismo, carenza di vitamina C, neoplasie, sindrome nefrosica.

TAS (TITOLO ANTISTREPTOLISINICO O  ANTISTREPTOLISINA–O)
È il dosaggio degli anticorpi prodotti dall’organismo contro la Streptolisina–o, componente dello Streptococco beta emoliti- co di gruppo A.
Cause di valori superiori al normale: infezione Streptococcica in corso o pregressa, angina e/o tonsillite streptococcica, glome- rulonefrite acuta, scarlattina, erisipela,febbre reumatica, eritema nodoso, corea.

TEST DI COOMBS DIRETTO
È un test usato per la diagnosi di eritroblastosi fetale, anemia emolitica autoimmuni, linfomi, collagenopatie.

TEST DI COOMBS INDIRETTO
È un test positivo in caso di isoimmunizzazione da precedenti trasfusioni, incompatibilità trasfusionale, anemia emolitica acqui- sita.

TEST DI GRAVIDANZA
(Vedere BeTA HCG)

TINE TEST
È un test di intradermoreazione alla tubercolina usato per la diagnosi della tubercolosi.

TITOLO ANTISTREPTOCHINASICO
(Vedere  ANTiSTRePToCHiNASi)

TITOLO   ANTISTREPTOLISINICO
(Vedere TAS)

ToRCH (anticorpi anti–TOXOPLASMA,
anti–ROSOLIA, anti–CYTOMEGALOVIRUS, anti–HERPES)
Toxoplasma gondii, Rubella, Cytomegalovirus (CMV) ed Herpes simplex virus (HSV) sono agenti infettivi responsabili di infezioni congenite che possono essere trasmesse dalla madre al feto durante la gravidanza. Per prevenire tali malattie ed evitare dan- ni al feto si consiglia di eseguire il complesso ToRCH durante la


gravidanza tenendolo sempre sotto controllo e ricercando gli anticorpi igM e igG diretti contro uno specifico microrganismo. (si rimanda all’articolo del Dott. Sergio)

TPHA
È un test di emoagglutinazione usato per la diagnosi della si- filide.

TRANSAMINASI (ALT o SGOT e AST o SGPT)
Sono enzimi prodotti nel fegato, nei muscoli scheletrici e nel muscolo cardiaco.
Mentre la SGoT (transaminasi glutamico–ossalacetica) sono presenti specialmente nel tessuto miocardio, le GPT. Normal- mente aumentano nei neonati e in casi di impegno fisico lungo e intenso.
Cause di valori superiori al normale:
epatite acuta, infarto del miocardio, infarto del rene, miocardi- te reumatica, interventi sul cuore, danno epatico da farmaci e sostanze chimiche, iperalimentazione, alcoolismo, miositi, mono- nucleosi.

TRANSFERRINA
La transferrina è responsabile del trasporto del ferro dai depo- siti al sangue.
Cause di valori superiori al normale:
(Con contemporaneo aumento della sideremia) epatiti acute, amiloidosi epatica, cirrosi epatica, lesioni epatotossiche, statosi epatica.
(Con contemporanea diminuzione della sideremia) gravidanza, emorragie croniche, anemie ferriprive.
Cause di valori inferiori al normale:
atransferrinemia congenita, atransferrinemia acquisita, anemie emolitiche, tumori, infezioni acute e croniche, reumatismo.

TRIGLICERIDI
Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Hanno una funzione di scorta dei grassi per l’organi- smo e vengono utilizzati nei momenti di emergenza quando l’organismo ha bisogno di energia. Aumentano soprattutto in caso di diete troppo ricche di grassi. insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perché danneggia le arterie. i valori sono molto in- fluenzabili dall’alimentazione dei giorni che precedono il prelie- vo; anche l’alcol consegue questo.
Cause di valori superiori al normale: iperlipoproteinemie, sin- drome nefrosica, diabete, gravidanza, epatopatie, insufficienza renale, ipotiroidismo, obesità, pancreatite acuta. Se un loro au- mento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL (vedere), rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus.
Cause di valori inferiori al normale: malnutrizione, ipertiroidi- smo, anemia, contraccettivi orali e gravidanza, digiuno prolunga-

segue TRIGLICERIDI
to, senilità, ustioni, infezioni acute.

URINE
L’urina è il liquido prodotto dai reni che, dopo aver filtrato il sangue, eliminano i prodotti di scarto dell’organismo, l’eccesso d’acqua o di sostanze che sono in essa disciolte. L’esame stan- dard delle urine comprende sia l’esame chimico fisico (colore, aspetto, ph, peso specifico, glucosio, proteine, emoglobina, corpi chetonici, urobilinogeno e bilirubina), sia l’esame microscopico del sedimento. Le donne devono avere l’accortezza di non sot- toporsi a questo esame nel periodo mestruale.
È opportuno che l’esame delle urine sia eseguito raccogliendo il campione in recipienti di plastica sterili dopo aver lavato con sapone i genitali esterni. inoltre è preferibile che si raccolgano le prime urine del mattino buttando il primo getto poiché, essen- do più concentrate, si prestano meglio all’analisi del sedimento ed alla ricerca di eventuali componenti patologici. il campo di indagine offerto dall’analisi delle urine è vastissimo e complesso infatti esso permette di diagnosticare non solo disfunzioni renali ma anche altre patologie come diabete, infezioni, malattie del fegato ed altro.
Quelli che seguono sono gli analiti più spesso ricercati.

    1. ASPETTO

Normalmente è limpido o trasparente ma può anche pre- sentarsi come opalescente o semitrasparente, leggermente torbido, torbido, lattescente.
in casi patologici l’aspetto delle urine può essere opalescente o torbido per la presenza di flora batterica, di leucociti (pus), di sangue, di cristalli (es. fosfati, urati, ossalati), di sperma.

    1. COLORE

il colore delle urine varia normalmente tra il giallo paglierino e l’ambra, ma può anche assumere colore dal rosso al blu per l’assunzione di numerosi farmaci o coloranti senza che ciò abbia particolare significato patologico.
VARiAZioNi
Giallo carico: può essere determinato da stati febbrili.
Giallo arancio: ittero, barbabietole rosse eventualmente man- giate.
Giallo scuro (marsala): disidratazione, ematuria, ittero, mioglo- binuria, presenza di pigmenti biliari causati da epatopatie.
Rosa o rosso (lavatura di carne): presenza di sangue (ematu- ria ) oppure per aver mangiato cavoli rossi, mirtilli, conservanti rossi.
Scuro quasi nero: presenza di pigmenti biliari.
Verde: può essere causato da ittero ostruttivo (la bile non può defluire dal fegato per la presenza di situazioni patologi- che che provocano l’ostruzione delle vie biliari).

    1. PH

È la misura dell’acidità o della alcalinità di una soluzione. i valori ritenuti normali variano da 5 a 7.
Cause di valori superiori al normale (urine alcaline con pH maggiore di 7):


acidosi metabolica, alcalosi respiratoria, dieta ricca di frutta, stasi urinaria, cistite, vomito.
Cause di valori inferiori al normale (urine acide con pH infe- riore a 5):
diabete mellito, dieta ricca di proteine, dieta con pochi zuc- cheri, digiuno, insufficienza renale.

  1. PESO SPECIFICO

È un buon indicatore della funzionalità del rene. il suo valore è determinato dalla presenza di urea, di proteine, di glucosio, di urobilina, di pigmenti biliari. Se il peso specifico ha un valore nella norma significa che il rene è in grado di svolgere le sue funzioni e di scaricare tutte le sostanze di rifiuto nell’urina, abuso di nicotina.
Cause di valori superiori al normale: diabete mellito, disidrata- zione (per stati febbrili, vomito, diarrea, sudorazione), glome- rulonefriti, ritenzione di sodio.
Cause di valori inferiori al normale: abuso di bevande, insuf- ficienza renale, ipertiroidismo, poliuria,ipoalimentazione, uso di diuretici.

  1. NITRITI

La loro positività indica la presenza di una elevata carica batterica nelle urine. il test si basa sulla capacità da parte di numerose specie batteriche di ridurre i nitrati a nitriti, la loro negatività però non esclude la presenza di germi in quanto non tutti i batteri sono in grado di effettuare tale riduzione.

  1. PROTEINE

i reni normalmente non lasciano passare le proteine nell’uri- na (vengono bloccate prima) in quanto sono sostanze molto importanti per l’organismo e non possono essere smaltite. Fisiologicamente possono essere prodotte in caso di sforzi fisici, freddo e gravidanza. Cause patologiche che possono de- terminare la proteinuria sono: glomerulonefrite acuta e croni- ca, sindrome nefrosica, anemia, amiloidosi, avvelenamento da arsenico, bismuto e mercurio, cistite, diabete, gotta, gravidanza, stati febbrili, mieloma multiplo, pielonefrite, shock.

  1. GLUCOSIO

Dovrebbe essere assente nell’urina. La sua presenza può es- sere determinata da diabete mellito, acromegalia, avvelena- mento da mercurio, feocromocitoma, gravidanza, sindrome di Cushing, nefropatia tossica, tireotossicosi, uso di diuretici e steroidi.

  1. CORPI CHETONICI

Sono dei composti chimici che si formano in seguito alla de- gradazione di altri composti chimici di riserva quando l’orga- nismo non ha più una quantità sufficiente di zuccheri.
La loro presenza può essere dovuta a sottonutrizione, vomito, gravidanza, malattie febbrili che si accompagnano a disidrata- zione, alterazione del metabolismo dei lipidi, diabete, epatiti croniche.

  1. UROBILINA

Deriva dalla bilirubina (pigmento contenuto nella bile

dell’uomo). Solitamente non è presente nell’urina. La sua presenza dà alle urine una tipica colorazione di vino marsala e può essere causata da stati di digiuno, dieta ricca di carne, stati febbrili, epatopatie(cirrosi epatica, epatiti), emolisi, ittero, infarto del miocardio.

    1. MUCO

Non riveste particolare importanza.

    1. EMOGLOBINA

La presenza di emoglobina nelle urine (emoglobinuria) pre- suppone l’emolisi di emazie in circolo che possono conferirne una colorazione rossastra. Può significare emorragia interna, glomerulonefrite acuta, malattie infettive e parassitarie, pro- cessi emolitici, stati allergici.

    1. SEDIMENTO  URINARIO

È l’insieme dei detriti che si concentrano nelle urine in seguito a centrifugazione. in condizioni normali, dall’analisi al micro- scopio dell’urina, non ci dovrebbe essere nulla da segnalare quindi il sedimento dovrebbe essere nullo. i principali elemen- ti che invece si possono riscontrare sono le cellule epiteliali (prodotte dallo sfaldamento delle vie urinarie), le emazie (o globuli rossi) e i leucociti (o globuli bianchi). Si possono inoltre osservare cilindri, cristalli e anche batteri e parassiti.

    1. LEUCOCITI

Di norma ce ne sono pochissimi (1–2 per campo). La loro presenza è da considerarsi patologica e può accompagnarsi a un sedimento denso di colore bianco–grigiastro (piuria). il loro aumento è un segnale di infezione delle vie urinarie, cisti- te, ipertrofia della prostata, uretrite, prostatite.

    1. EMAZIE

Sono i globuli rossi. La loro presenza nell’urina, con o senza emoglobina, indica la presenza di sangue nelle urine (ematu- ria). Le cause più frequenti di ematuria sono ipoprotrombina (poca protrombina, quando è minore del 25% rispetto al va- lore normale esiste il rischio di emorragia), calcolosi renale, uretrale, vescicale, neoplasia della prostata, rene e vescica, uretriti, cistiti, traumi, malattie infettive, sangue mestruale nella donna.

    1. BATTERI

La loro presenza può mostrare l’esistenza di un’infezione del- le vie urinarie. Può capitare però che le urine dei soggetti sani siano non sterili per varie ragioni come per la contaminazione ambientale, per una non idonea conservazione del campione, per l’uso di contenitori non sterili, per l’inquinamento delle urine durante il passaggio attraverso durante il passaggio delle ultime vie urinarie.

    1. CRISTALLI
    2. URATI AMORFI

Si possono trovare nel sedimento delle urine acide.

    1. FOSFATI

Nel sedimento possono essere presenti fosfati terrosi amorfi, fosfati tripli, e così via a causa di: iperparatiroidismo, acidosi metabolica, acidosi renale, diabete fosfaturico, intossicazione


da vitamina D.

  1. CILINDRI

Sono agglomerati di proteine e di altri elementi che si forma- no nei tubuli renali. La loro presenza nel sedimento è sinto- mo di una sofferenza del rene. Generalmente compaiono in presenza di albuminuria. Possono comparire in caso di sforzo fisico. A seconda delle cellule che li costituiscono si distinguo- no in cilindri ialini, cerei, epiteliali, eritrocitari, leucocitari.

  1. CILINDRI IALINI E GRANULOSI

La loro presenza può essere causata da diabete mellito, super attività motoria, ipertermia, glomerulonefrite, nefrosi, anestesia.

  1. CILINDRI CEREI

Affezioni renali croniche.

  1. CILINDRI EPITELIALI

indicano  desquamazione dell’epitelio.

  1. CILINDRI  ERITROCITARI

Si accompagnano sempre ad ematuria. Possono essere dovuti a carcinomi renali, glomerulonefriti, malattia policistica renale, papillomi renali.

  1. CILINDRI LEUCOCITARI

Lupus eritematoso, nefrite, pielonefrite.

  1. FILAMENTI DI MUCO

Non rivestono particolare importanza.

  1. PARASSITOLOGIA  URINARIA

È un esame microscopico sul sedimento tramite il quale si ricercano a fresco la Candida e il Trichomonas, che causano infezioni vaginali, uova di schistosoma Haematobium, uova di ossiuri (soprattutto nei bambini), Phtirius Pubis (pidocchio del pube, volgarmente piattola).

  1. CITOLOGIA

studio delle cellule delle vie urinarie; questo esame viene ese- guito per la ricerca di eventuali cellule alterate a livello delle urine; è una ricerca fondamentale per escludere o diagno- sticare una forma tumorale che riguardi la vescica e le vie urinarie.

  1. CATECOLAMINE

ammine che comprendono l’adrenalina, la noradrenalina e la dopamina. La loro azione è particolarmente importante nella valutazione generale di alcune gravi affezioni vascolari quali l’angina pectoris, l’infarto del miocardio e l’ipertensione.

  1. CREATININA URINARIA (O CREATININURIA)

è un prodotto di scarto presente nell’urina e che segue lo stesso percorso dell’urea (vedere). Questo esame viene pre- scritto per verificare il buon funzionamento dei reni. il test che valuta la sua velocità di eliinazione si chiama Clearance della creatinina
Quando il valore della creatinina aumenta nel sangue significa che qualcosa non va, soprattutto a livello renale. L’aumento, nel sangue può essere determinato da dermatomiosite, da diabete, da insufficienza renale cronica, da mioglobinuria, da tetano, da traumi, da ustioni: in questo caso la creatinina uri- naria diminuisce e così pure la sua clearance.Valori inferiori

a quelli ritenuti normali possono anche essere determinati da digiuno, da distrofia muscolare, da miastenia, da morbo di Addison, da poliomielite.

    1. FOSFATI

Sali contenenti fosforo la cui presenza nell’urina dipende mol- to  dall’alimentazione.
Può verificarsi un aumento in caso di abbondante apporto alimentare di fosforo o scarso di calcio, nell’attività muscolare intensa.
Cause di valori superiori al normale (fosfaturia): diabete fosfa- turico, iperparatiroidismo, neoplasie ossee, osteopatie, infezio- ne delle vie urinarie, gotta, epilessia.
Cause di valori inferiori al normale: alcolismo, allattamento, gravidanza,  ipoparatiroidismo,nefropatie,  diabete mellito.

  1. TEST di GRAVIDANZA

È una indagine il più delle volte eseguita sul sangue (vedi Beta HCG).
Per fare questo esame sule urine si esegue un test immunolo- gico per verificare la presenza di un ormone, la gonadotropi- na corionica (Beta HCG), che è presente fin dai primi giorni della gravidanza, perché prodotto da un tessuto che costitui- sce in seguito la placenta (organo che si sviluppa nell’utero durante la gravidanza e che collega la circolazione sanguigna della madre e quella del fegato).

  1. URINOCOLTURA

esame colturale delle urine che serve a evidenziare lo svi- luppo di eventuali batteri responsabili di infezioni delle vie urinarie. Qualora venga riscontrata un’infezione si consiglia di eseguire l’antibiogramma, che permette di stabilire quale sia l’antibiotico più adatto per sconfiggere il batterio.

  1. VOLUME

Quantità di urina raccolta nell’arco delle 24 ore in un appo- sito contenitore.
Cause di valori superiori al normale:
abuso di bevande, alcolismo, diabete, iperparatiroidismo, iper- tensione, uso di cortisonici e diuretici.
Cause di valori inferiori al normale:
blocco renale, disidratazione, diarrea, ipotensione, shock, trau- mi, ustioni, vomito.

V.D.R.L.
È un test usato per la diagnosi della sifilide.

VES
La VeS o velocità di eritrosedimentazione indica il tempo im- piegato dai globuli rossi a sedimentare ossia a separarsi dalla parte liquida (plasma). Non si tratta di valori molto precisi in quanto la VeS può essere normale anche se l’infezione è già in atto, oppure può risultare elevata quando ormai si è già guariti e quindi è più che mai necessario il parere del medico. fisiologi- camente aumenta in gravidanza, durante le mestruazioni,e con l’aumentare dell’età.


Cause di valori superiori alla media: artrite reumatoide, stati feb- brili, malattie allergiche, anemie, infarto cardiaco, infezioni, inter- venti chirurgici, nefropatie, leucemie, collagenosi, tumori, shock traumatico,  malattie gastroenteriche.

WEIL–FELIX
(Vedere Reazione di WeiL–FeLiX)

WIDAL
(Vedere Reazione di WiDAL)

WRIGHT
(Vedere Reazione di WRiGHT)

Fonte: http://www.eosmed.it/glossario.pdf

Sito web da visitare: http://www.eosmed.it

Autore del testo: eosmed

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