Linux principali comandi

Linux principali comandi

 

 

 

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Linux principali comandi

1. NOZIONI FONDAMENTALI

Iniziamo innanzitutto con la nozione più importante: che cos’è un file. Questo non è altro che un insieme di dati memorizzati come, per esempio, una lettera o un programma. Ogni file ha un nome che può essere anche molto lungo e contenere tutti i caratteri ad eccezioni di quelli speciali (“\|!£$%&/()^?*+’-). I files vengono classificati in relazione al loro contenuto: per esempio i files che contengono dei testi vengono detti files di testo (solitamente il loro nome finisce in .txt), quelli che possono essere eseguiti vengono detti eseguibili, etc. Per poter avere un po’ di ordine tra i vari files vengono utilizzate le directory che costituiscono una sorta di contenitori: per esempio potrebbe risultarci utile riunire tutti i files di testo in una stessa directory che potrei chiamare testo. All’interno di ogni directory è possibile creare altre directory che vengono chiamate subdirectory o sottodirectory.
Il Linux è un sistema operativo multiutente: questo vuol dire che più persone accedono allo stesso computer. Per questo motivo è necessario un sistema di protezione atto ad evitare che persone estranee (o altri utenti o pseudo tali) possano eliminare o modificare i vostri files personali. A tale scopo, ogni volta che iniziate una sessione di lavoro, il Linux chiederà il vostro user-name (detto anche nome-utente o login) e quindi la password. Fatto questo vi troverete direttamente nella vostra home-directory (nel Linux é rappresentata dalla tilde ~) che é una directory chiamata con il vostro user-name (tutte le home-directory si trovano nella directory /home). Anche tutti i file che vi appartengono saranno contrassegnati dal vostro user-name a saranno modificabili solo da voi (a meno che non si modifichino i diritti di accesso ai file, vedi sezione MANIPOLAZIONE DEI DIRITTI DI ACCESSO). Per rendervi conto di questo basta che proviate a modificare un file di qualche altro utente: fortunatamente sarà impossibile. Se volete vedere chi é il proprietario di un file basta utilizzare il comando ls -l o il comando v che visualizzeranno sia il nome dei file contenuti nella directory corrente sia quello dell'utente a cui questi appartengono (sono indicate anche  altre informazioni che verranno meglio spiegate in queste dispense).
Ogni utente Linux é membro di un gruppo a cui é stato assegnato dall'amministratore di sistema quando gli é stato dato l'account. Se volete vedere a quale gruppo appartenete digitate il comando id. I gruppi indicano il tipo di lavoro che abitualmente svolgete. Ad ogni gruppo corrispondono determinati diritti di accesso e permessi per utilizzare un insieme di file di sistema.
Durante la consultazione di questa guida vi imbatterete spesso nella parola "prompt": questo non é altro che l'ambiente in cui vi trovate all'inizio di una sessione LINUX. Il prompt solitamente é caratterizzato dal nome del server seguito dal cursore che lampeggia. Ricordiamo che il LINUX é un sistema operativo case-sensitive. Questo vuol dire che riconosce le lettere maiuscole e le minuscole: quindi, per esempio, non é la stessa cosa scrivere mail piuttosto che Mail.
Infine ricordate di chiudere la vostra sessione di lavoro quando avete finito di usare il computer utilizzando il comando exit.

Caratteri speciali
Come precedentemente detto nel Linux, come in tutti i sistemi operativi (SO), esistono dei caratteri "speciali" che vengono interpretati dal sistema in particolari modi. Il più importante tra questi é l'asterisco * chiamato anche carattere jolly. L'asterisco viene interpretato dal SO come "qualsiasi digitazione di caratteri”. Quindi, grazie a questo carattere è possibile evitare una digitazione multipla che sarebbe alquanto faticosa e lunga. Per esempio, se vogliamo visualizzare tutti i files contenuti in una directory inizianti con la lettera a basterà usare il comando ls a* (il computer intende: visualizza (comando ls) i files il cui nome ha dopo la a qualsiasi successione di caratteri (*)). Se, invece, voglio cancellare tutti i files dalla mia directory basterà utilizzare il comando rm * (il computer intende: cancella (comando rm) i files che hanno per nome qualsiasi digitazione di caratteri (*) - non vi consiglio di provarlo). Naturalmente è possibile fare delle varianti più complesse: rm *.prova, ad esempio, cancella tutti i files i cui nomi finiscono con .prova.
Anche il punto interrogativo ? é un carattere speciale: viene interpretato, infatti, come un  qualsiasi carattere. Per esempio usando il comando ls prova?a potrei ottenere come risultato i file prova1a, provaba, provara, etc.
Caratteri speciali sono, infine, le parentesi quadre [ ]: queste consentono di specificare un determinato insieme di caratteri da ricercare nel nome del file. Se ad esempio vogliamo elencare i file che iniziano per "prova" e finiscono con una A,B o C (per esempio il file provaA) allora basterà usare il comando ls prova[ABC].

Uso delle pipe (si pronuncia "paip" ... )
Alcune volte potrebbe risultare utile passare i dati da un comando ad un altro cioé passare i risultati dell'esecuzione di un comando (output standard) ad un altro comando. Per fare questo é necessario usare le pipe | il cui uso é molto semplice. Se, ad esempio, vogliamo stampare su una stampante (comando lpr ) il contenuto di una directory basterà il seguente comando:
ls | lpr
cioé l'output del comando ls (ovvero il contenuto della directory) viene mandato al comando lpr che lo sfrutterà come input e quindi lo stamperà. Naturalmente é possibile usare più pipe nello stesso comando. Ad esempio
sort elenco | cat -n | lpr
ordina il file elenco (comando sort) e passa il risultato dell'ordinamento al comando cat -n che provvede a numerare ogni riga. Questo ultimo output viene passato al comando lpr al quale è demandato il compito di stamparlo.

Reindirizzamento dell'output su file
Può risultare molto utile redirigere l'output generato da un comando su un file. Questo può essere fatto utilizzando il reindirizzamento > subito dopo il comando specificando il nome del file sul quale scrivere l'output. Il computer lo creerà se il file non esiste e lo sovrascriverà se già esistente. Se ,ad esempio, voglio stampare il contenuto di una directory nel file contenuto.dir basterà utilizzare  il comando:
ls > contenuto.dir
Se, invece, si vuole aggiungere in coda ad un file l'output allora bisogna utilizzare il reindirizzamento >> (chiamato append) al posto di >.

Infine vogliamo spendere due parole riguardo la notazione utilizzata in queste dispense nel descrivere i comandi. Abbiamo preso, per questione di semplicità, molti spunti dalla EBNF: quindi le funzioni tra parentesi quadrata sono opzionali mentre la sbarra verticale implica una scelta tra due o più funzioni. I comandi non scritti tra parentesi sono obbligatori e quindi ometterli vuol dire commettere un errore. In molti comandi è necessario premere contemporaneamente il tasto CTRL insieme ad altri tasti. Per indicare una combinazione di questo tipo si utilizza la seguente notazione: [CTRL]-tasto (ad esempio [CTRL]-D). Nei programmi, invece, spesso si utilizza la notazione ^tasto (ad esempio ^D).
Quando, invece, troverete scritto <return> vuol dire che dovrete premere INVIO o RETURN (dipende dal tipo di tastiera). Ricordatevi che alla fine di ogni comando è indispensabile premere questo tasto affinché il computer lo esegua.

 

 

2. MANIPOLAZIONE DEI DIRITTI DI ACCESSO

Ogni volta che visualizzate una directory in modo dettagliato (per esempio con il comando v) sulla sinistra dello schermo compare una combinazioni di lettere e tratti. Questi array rappresentano i diritti di accesso cioè i tipi di utenti che possono leggere, scrivere o eseguire un file o una directory. Cercheremo, dunque, di spiegare in quale modo è possibile comprendere i diritti di ogni file o directory.
L’array è composto da 10 elementi e lo rappresentiamo con la seguente struttura:

- --- --- ---
0 123 456 789

Nella casella 0 compare d de il nome corrispondente è una directory altrimenti, cioè nel caso di files, resta il trattino -. I restanti gruppi, composti ognuno da tre elementi, indicano tre diversi tipi di utente: User (elementi 1,2 e 3), Group (4,5 e 6) e Others (7,8 e 9). Ad ogni tipo di utente (user è l’utilizzatore, group è il gruppo a cui questi appartiene mentre others sono tutti gli altri) possono essere associati tre diversi diritti: read (lettura), write (scrittura), execute (eseguibile) oppure nessuno dei tre (in questo caso comparirà il trattino -. Quindi ammettiamo, per esempio, che prima di un file si trovi l’array:
- rwxr--r--

Questo vuol dire che il file (lo è perché nella casella 0 vi è il trattino - ) può essere letto, scritto ed eseguito dall’utilizzatore mentre gli altri gruppi (others) e il gruppo a cui appartiene l’utilizzatore (group) possono solo leggere (r) il file. Con il comando chmod è possibile assegnare ai vari utenti determinati diritti.

 

3. GUIDA AI COMANDI PRINCIPALI

Comando

Descrizione e sintassi del comando

·  alias

Crea degli alias per i comandi. E’ utile usare degli alias quando si è soliti adoperare dei comandi molto lunghi: allora è possibile assegnare a tale comando un nome (possibilmente corto e facile da ricordare) in modo da digitare quest’ultimo in luogo dell’intero comando.
La riga per l’inserimento del comando alias va inserita all’interno del file  .profile usando un editor (vd. pico o vi).
Sintassi:
alias nome_nuovo=’comando_intero
Digitando dal prompt alias seguito da return vengono mostrati tutti gli alias in uso.

Esempio:
Se sono solito usare il comando
lynx http://ascu
posso creare un alias, che ad esempio chiamerò ascu, per evitare di scrivere ogni volta l’intero comando. Quindi scriverò all’interno del file .profile la seguente riga:
alias ascu=’lynx http://ascu’
In tale modo basterà scrivere solo ascu per avviare l’intero comando.

·  at

Esegue un comando in un momento preciso da noi assegnato.
Sintassi:
at [-f nome_file] [-m] ora [data]
Descrizione:
-f nome_file: indica il file che contiene la lista dei comandi da eseguire
-m: invia un messaggio di posta elettronica dopo che il comando è stato eseguito
ora: ora in cui deve partire l’esecuzione (si può usare anche l’espressione midnight, per indicare che il comando deve essere eseguito di notte, o now+[ora], per indicare dopo quanto tempo deve essere eseguito il comando (Es. now+6 hours fa in modo tale che il comando venga eseguito tra 6 ore)
data: data in cui deve avviarsi il comando
E’ possibile anche digitare:
at ora [data]<return>
[comando]<return>  (questa parte può essere ripetuta più volte per eseguire più comandi)
[CTRL]-D   (indica al computer che è finita la sequenza di comandi da eseguire)

Esempio:
Utilizzando il comando
at -f trasferisci -m midnight
faccio eseguire il file trasferisci (che potrebbe contenere, ad esempio, le istruzioni per un trasferimento ftp) di notte (midnight). Mi verrà, inoltre, inviata una e-mail che confermerà l’esecuzione del comando (-m).

·  bc

Calcolatrice.
Sintassi:
Dopo aver digitato bc bisogna introdurre l’espressione da elaborare seguita da return. Per uscire dal programma digitare [CTRL]-D.

·  bg

Riprende in background un job interrotto.
Sintassi:
bg %numero_processo
Descrizione:
numero_processo: rappresenta il numero del processo (digitando jobs vengono mostrati tutti i jobs seguiti dal numero di processo).
NB: Il comando bg non ha alcun effetto se il job è una sessione lynx.
E’ possibile eseguire un comando in background digitando alla fine della riga del comando &.

Esempio:
Ammettiamo di aver iniziato il trasferimento di un file da un sito ftp tramite il comando get (vd. Uso dell’FTP). Dopo essermi reso conto che la rete è intasata decido di far continuare il trasferimento in background. Premo, quindi, [CTRL]-Z per sospendere l’esecuzione del comando e il computer mi risponderà con un messaggio del tipo:
[1]+  Stopped    ftp ftp.sito.com
Per continuare il processo in background basterà digitare bg %1 ([1] rappresenta il numero del processo che in questo caso è 1).

·  cat

Visualizza un file sullo schermo (non si ferma, però, alla fine di ogni pagina e non è possibile muoversi all’interno del file). Serve anche per riunire in un unico file più volumi (vd. comando split per la creazione dei volumi).
Sintassi:
cat nome_file

Esempio:
Se voglio riunire tre files (chiamati file1, file2 e file3) in un unico file (chiamato one.big.file) basterà digitare:
cat file1 file2 file3 > one.big.file

·  cd

Cambia la directory in uso.
Sintassi:
cd directory
Per tornare alla directory che gerarchicamente si trova prima digitare:
cd ..

Esempio:
Mi trovo nella directory prova e voglio entrare nella sottodirectory lavoro. Allora dovrò digitare cd lavoro. Usando il comando pwd verrà visualizzata sullo schermo la directory nella quale ci si trova. (in questo caso nella directory prova/lavoro). Se ora voglio tornare alla directory prova dovrò digitare cd .. (è da notare lo spazio tra cd e i due punti senza il quale il comando non funziona).

·  chmod

Modifica i diritti di manipolazione di un file o directory.
Sintassi:
chmod tipo_utente  azione  diritto  nome_file
Descrizione:
tipo_utente: user, groups, others oppure all
azione: aggiungi(+) oppure togli (-)
diritto: read, write oppure execute

Esempio:
Utilizzando il comando
chmod go-w pippo.1
faccio in modo tale che nessuno tranne me possa riscrivere il file pippo.1 (cioè levo (-) agli appartenenti al mio gruppo (g) e a tutti gli altri (o) il diritto di riscrivere (w) il file pippo.1)

·  chown

Cambia la proprietà di un file o directory (change owner). Questo comando può essere eseguito solo dall’utente root.
Sintassi:
chown nuovo_proprietario  nome_file

Esempio:
Se voglio dare la proprietà del file prova.1 all’utente kln basterà digitare
chown kln prova.1

·  clear

Pulisce lo schermo.

·  cmp

Confronta due files e dice le loro differenze in righe.

·  compress

Comprime i files selezionati. Per decomprimerli utilizzare i comandi uncompress o zcat.
Sintassi:
compress [-v] nome_file
Descrizione:
-v: indica il rateo di compressione
NB: Ai files compressi viene aggiunta l’estensione .Z. Per esempio comprimendo il file mio.file avrò il file compresso mio.file.Z.

·  cp

Copia un file.
Sintassi:
cp nome_file  percorso
Descrizione:
percorso: rappresenta la nuova directory dove si vuole copiare il file
NB: E’ possibile anche dare un nuovo nome al file specificandolo nel percorso.

Esempio:
Se voglio trasferire il file prova.1 nella mia directory (la propria home directory è rappresentata nel Linux dal carattere ~) con il nome pippo.1 basterà digitare
cp
~/pippo.1

·  date

Mostra la data e l’ora corrente.

·  df

Mostra lo spazio disponibile sul disco.

·  dircmp

Confronta due directory (-d per confrontare i files comuni).

·  du

Indica lo spazio del disco occupato dai propri file (in KiloByte).

·  fg

Riprende un job interrotto eseguendolo in primo piano.
Sintassi:
fg %numero_job
Nota: l’utilizzo di questo comando è del tutto simile al comando bg.

·  file

Dice se qualcosa è un file (se è un file noto dice anche di quale tipo di file si tratta) o una directory.
Sintassi:
file nome

·  find

Ricerca un file se noto il nome all’interno di una o più directory.
Sintassi:
find directory -name nome_file -print
Descrizione:
directory: nome della directory da cui si vuole iniziare la ricerca, per quella corrente digitare un punto mentre per tutto il disco digitare /.
-name nome_file: nome del file da trovare.

·  finger

Visualizza lo stato degli utenti e dei computer sulla rete.
Sintassi:
finger [-s] [nome_utente][@computer]
Descrizione:
-s: vengono visualizzate pochissime informazioni sugli utenti
nome_utente: se viene inserito lo user-name dell’utente vengono visualizzate molte informazioni sull’utente. Molto spesso basta inserire o il nome o il cognome dell’utente in luogo dello user-name
computer: specifica su quale computer controllare. Nel caso in cui l’utente è collegato sullo stesso computer, questa opzione può esser omessa.

Esempio:
Facciamo conto di essere a Milano e di utilizzare un computer che ha come sistema operativo il Linux. Se voglio vedere chi è collegato al server dell’ASCU basterà digitare
finger @ascu.unian.it

·  grep

Trova in uno o più files le righe con le stesse parole che cerca l’utente.
Sintassi:
grep [opzioni] stringa  nome_file
Descrizione:
stringa: rappresenta la stringa da ricercare (nel caso è costituita da più di una parola bisogna utilizzare le virgolette).
Opzioni:
-i: case non sensitive
-j: solo nomi di files (altrimenti viene visualizzata l’intera riga del file che contiene la stringa)
-v: visualizza tutte le righe nelle quali non è contenuta la stringa

Esempio:
grep “Via Manzoni” *
ricerca in ogni file la stringa Via Manzoni (ricordatevi del significato dell’asterisco * appreso nella sezione NOZIONI FONDAMENTALI).

·  history

Elenca gli ultimi comandi usati.
NB: Per eseguire l’ultimo digitare !!.

·  id

Dice quali sono i propri ID numerici di utente e di gruppo.

·  jobs

Elenca i jobs in esecuzione con i rispettivi numeri di job.

Esempio:
Ammettiamo di digitare il comando jobs e sullo schermo sono visualizzate delle righe simili alle seguenti:
[1]-  Running     ftp ftp.sito.com &
[2]+  Stopped     lynx http://www.shareware.com
Questo vuol dire che la sessione ftp è in corso (running) ed è stato sospeso il comando lynx (stopped). A questo punto potrei utilizzare o il comando bg (si noti che alla fine della prima riga compare il simbolo & che sta ad indicare che la sessione è già eseguita in background) o fg.

·  joe

E’ un potente e semplice editor di testo.

·  kill

Elimina un job.
Sintassi:
kill [-9] %numero_job (per trovare il numero del job utilizzare il comando jobs)
oppure
kill [-9] ID_del_job (per trovare l’ID del job utilizzare il comando ps)
Descrizione:
-9: indica una eliminazione incondizionata.

Esempio:
Ammettiamo di voler eliminare una sessione lynx precedentemente sospesa. Innanzitutto utilizzo jobs che visualizzerà sullo schermo delle righe simili a queste:
[1]-  Running     ftp ftp.sito.com &
[2]+  Stopped     lynx http://www.shareware.com
Visto che la sessione lynx ha il numero [­2] allora dovrò utilizzare il seguente comando:
kill %2

·  less

Visualizza il contenuto di un file. A differenza del comando more, è possibile andare avanti e indietro nel file.
Sintassi:
less nome_file

·  locate

Trova uno o più files all’interno dell’Hard Disk contenenti nel loro nome la sequenza di caratteri impostati.
Sintassi:
locate nome_file
Descrizione:
nome_file: sequenza di caratteri da cercare.

Esempio:
Il comando
locate lib
cercherà tutti i files contenenti nel loro nome la sequenza lib (per esempio i file adlib.boh, libdsm.a, .....).

·  lpq

Mostra la coda di stampa (cioè tutti i processi di stampa in attesa).

Esempio :
Usando il comando lpq potremmo avere come output il seguente
Rank   Owner   Job  Files               Total Size
active root    5    lin.7.gz            12706 bytes
Notate la colonna "job" che indica il numero di job della stampante. Tale
valore è molto importante nell'uso del comando lprm (per eliminare la un job di stampa).

·  lpr

Stampa i file su una stampante.
Sintassi:
lpr [-Pnome_stampante]  nome_file
Descrizione
nome_file: Nome del file da stampare. Se si vogliono stampare più file basta scriverli intervallandoli con uno spazio.
-Pnome_stampante: Nome della stampante sulla quale si vuole stampare. Nel caso al sistema sia collegata una sola stampante è possibile omettere questa opzione.

Esempio :
Per stampare il contenuto dei file doc1 e doc2 sulla stampante print1 basta digitare il seguente comando:
lpr -Pprint1 doc1 doc2

·  lprm

Cancella un job di stampa (per averne l’identificativo bisogna utilizzare il comando ).
Sintassi:
lprm numero_job

·  ls

Lista dei files contenuti in una directory.
Sintassi:
ls [opzioni]
Opzioni:
-a: visualizza tutti i files e le sottodirectory
-l: visualizza informazioni dettagliate di ogni file e directory
-p: distingue tra files e directory
-R: visualizza il contenuto delle sottodirectory
-x: visualizzazione a più colonne
-t: visualizza i files secondo la data di modifica
E’ anche possibile utilizzare delle combinazioni di opzioni (per esempio ls -lax).

·  man

Manuale elettronico. Consente di conoscere informazioni dettagliate su ogni comando.
Sintassi:
man comando
Per salvare su un file di testo le informazioni digitare
man comando > file_out
dove  file_out rappresenta il file sul quale deve essere registrato il manuale del comando.

NB: Per visualizzare le varie pagine usare le frecce () o lo spazio (per avanzare di pagina in pagina). Se volete cercare una o più parole all’interno delle pagine di manuale basta usare il carattere / seguito dalla stringa da cercare (premere n per continuare la ricerca).
Per uscire dalle pagine di manuale premere il tasto q.

·  mcd

Cambia la directory corrente in un disco DOS.
Sintassi:
mcd directory
NB: La sintassi é del tutto simile a quella del comando cd.

Esempio :
Se voglio entrare nella directory “pippo” all'interno di un dischetto DOS basterà digitare:
mcd pippo
Comandi collegati: mdir, mcopy e mmd.

·  mcopy

Permette di copiare uno o più files in formato DOS.
Sintassi:
mcopy nomi_files  percorso
Descrizione:
nomi_files: nomi dei file da copiare (l’importante è che siano separati da uno spazio)
percorso: indica la directory nella quale i files vanno copiati. Nel caso si voglia effettuare una copia su dischetto (bisogna essere abilitati) il percorso è a:.

Esempio:
Per salvare su dischetto il file prova.1 basterà digitare
mcopy prova.1 a:

·  mdel

Cancella uno o più files su dischi DOS. E’ equivalente al comando del del DOS.

Esempio:
Per cancellare il file prova.1 contenuto in un dischetto basterà digitare
mdel prova.1

·  mdir

Visualizza il contenuto di un dischetto DOS.

·  mesg

Permette di controllare la possibilità che altre persone interrompano la sessione inviando messaggi sul video utilizzando il comando write.
Sintassi:
mesg n|y

·  mkdir

Crea una nuova directory.
Sintassi:
mkdir nome_directory

·  mmd

Crea una directory DOS su un floppy disk.
Sintassi:
mmd nome_e_percorso_directory

Esempio :
Questo comando risulta molto utile nel creare directory su dischetti DOS. Se voglio creare su uno di questi la directory 'document' basterà usare il comando
mmd document
Comandi collegati: mcopy, mrd, mdel, mdir e mcd.

·  more

Visualizza le informazioni di un file una schermata alla volta.
Sintassi:
more nome_file

·  mrd

Elimina una directory da un disco DOS.
Sintassi:
mrd nome_directory

Esempio:
Per eliminare la directory "prova" contenuta nella directory "lavori" basterà utilizzare il comando
mrd lavori/prova

Comandi collegati: mcopy, mdel, mdir, mmd e mcd.

·  muovi

E’ uno script disponibile sul server dell’ASCU. E’ possibile, grazie a questo, cambiare le estensioni a più files contemporaneamente (a differenza del comando mv con il quale si può rinominare un solo file alla volta).
Sintassi:
muovi vecchia_estensione  nuova_estensione

 

·  mv

Rinomina un file o lo sposta in un’altra directory.
Sintassi:
mv nome_file  percorso

Esempio:
mv prova.1 pippo.1
rinomina il file prova.1 in pippo.1 mentre
mv prova.1 /home/pippo
muove il prova.1 nella directory /home/pippo

·  netstat

Indica lo stato della rete.

·  nice

Esegue un comando con bassa priorità.
Sintassi:
nice comando &

·  passwd

Permette di cambiare la propria password di login. Sul server ASCU è presente un programma che costringe gli utenti a cambiare la propria password almeno una volta al mese.
Sintassi:
Basta digitare il comando passwd e seguire attentamente le istruzioni riportate.

·  pico

E’ un editor di testo.
Sintassi:
pico nome_file

·  ps

Visualizza le informazioni sui processi.
Sintassi:
ps [opzioni]
Opzioni:
-a: visualizza tutti i processi
-l: visualizzazione dettagliata
-x: visualizza i processi in background

Esempio:
Digitando ps potrebbe comparire una schermata simile alla seguente:
PID  TTY STAT  TIME COMMAND
20799  3   S    0:00 -bash
20864  3   T    0:00 ftp ftp.ascu
20878  3   T    0:00 lynx http://www.shareware.com
20881  3   R    0:00 ps
Descrizione:
PID : rappresenta il numero di processo (utile per il comando kill)
TTY : rappresenta il numero del terminale dal quale vengono eseguiti i comandi
COMMAND : indica il nome dei comandi in attesa o in esecuzione (si noti che sempre saranno sempre presenti nella lista COMMAND i comandi -bash e ps che è il comando utilizzato per visualizzare le suddette informazioni)

·  pwd

Visualizza il nome della directory corrente.

·  rm

Rimuove uno o più files.
Sintassi:
rm nome_files

·  rmdir

Elimina una directory.
Sintassi:
rmdir nome_directory

·  sort

Ordina il contenuto di una file riga per riga (prende in considerazione il primo carattere di ogni riga).
Sintassi:
sort [-f] [-n] [-r] file_in -o file_out
Descrizione:
-f: ordina senza priorità del maiuscolo sul minuscolo
-r: ordina inversamente
-n: ordina i numeri
file_in: nome del file da ordinare
-o file_out: nome del file nel quale verranno messi i risultati dell’ordinamento

·  split

Divide un file in più volumi (utile per copiare su dischi un file di dimensioni maggiori a 1440Kb).
Sintassi:
split nome_file -b bytes[b|k|m] [files_out]
Descrizione:
nome_file: indica il nome del file da dividere in volumi
-b bytes[b|k|m]: indica la dimensione di ogni volume. [b|k|m] indica l’unità di misura della dimensione impostata (512-bytes, 1-kilobyte, 1-megabyte). Valore di default: 512-bytes
File_out: indica il suffisso del nome di ogni volume creato. Se non è immesso questo valore viene assegnato automaticamente il valore ‘x’ (i nomi dei volumi saranno xaa, xab, xac, ...).

Esempio:
split pippo.1 -b 1400k prova
dividerà il file pippo.1 in tanti volumi da 1400k chiamati provaaa, provaab, provaac, .....

·  talk

Permette di comunicare con un altro utente.
Sintassi:
talk utente [@computer]
L’opzione [@computer] può esser omessa nel caso in cui lo user sia collegato allo stesso computer.
NB: Per concludere il collegamento usare ^C mentre per cancellare una lettera usare ^H o il backspace (il tasto sopra l’INVIO). Se si vuole rispondere ad un talk bisogna digitare talk utente. Potrebbe capitare che un altro utente vi chiami con il comando to-talk. La sintassi è la medesima della precedente con la differenza che dovrete digitare to-talk al posto di talk.
Usare il comando finger per vedere se un utente è collegato.

·  time

Visualizza il tempo che è stato necessario per l’esecuzione di un comando.
Sintassi:
time comando

·  tty

Indica il nome del terminale in uso.

·  uuencode
uudecode

Codificano e decodificano un file per inviarlo tramite posta elettronica.
Sintassi:
uuencode nome_file  nome_decifrato
NB: Per spedire un file via e-mail è possibile utilizzare la funzione ‘attachment’ del PINE che provvederà automaticamente a criptare il file per spedirlo.
Il comando uudecode funziona in modo del tutto analogo al comando uuencode.

·  v

E’ un alias di sistema e corrisponde al comando ls -v. Visualizza il contenuto di una directory dando informazioni molto dettagliate su ogni file ivi contenuto e sui suoi diritti di accesso.

Un esempio di schermata che si ottiene utilizzando il comando v è il seguente:

·  vacation

Risponde automaticamente a tutti i messaggi in arrivo con un testo da voi immesso. Molto utile quando si va in vacanza. Questo comando, pero’, non è standard: chiedete al vostro amministratore di rete se il vostro sistema ne è provvisto.
Sintassi:
vacation -i [-r tempo]
Descrizione:
-r tempo: rappresenta l’intervallo minimo di tempo (tempo espresso in giorni) fra due risposte successive alla stessa persona (immettere il valore 0 se si vuole che il vacation risponda ad ogni chiamata). Nel caso si ometta questa opzione il valore di default è di una settimana.
A questo punto bisogna indicare al computer di rispondere ad ogni chiamata con il comando vacation. Per tale scopo, usando un editor (per esempio il pico), inserite nel file .forward la riga:
\user_name,”|vacation user_name
dove user_name rappresenta il proprio nome-utente.
Infine bisogna inserire (usando un editor) nel .vacation.msg il messaggio da spedire al mittente.

·  vi

E’ un editor di testo un po’ complicato da utilizzare ma il più diffuso nel mondo UNIX (soprattuto nei computer un po’ anziani).
Sintassi:
vi nome_file
Questo editor fa due modalità: una di inserimento comandi e l’altra di inserimento dati (modalità input). Purtroppo non c’è nessun segnale sullo schermo che vi dice in quale modalità vi trovate. Appena entrate nell’editor vi trovate inmodalità comando. Per inserire uno di questi dovete prima digitare i due punti (:) e poi inserire il comando.
Comandi:
a: aggiunge righe dopo quella corrente ed entra in modalità input
d: elimina righe
i: inserisce righe prima di quella corrente ed entra in modalità input
n: visualizza le righe con numeri di riga
u: recupera l’ultimo cambiamento
w: salva il file
q: esce dall’editor
Per ritornare alla modalità comandi dalla modalità input bisogna premere il tasto Esc. Un consiglio utile è di premere il tasto Esc ogni volta che si vuole inserire un comandi per esser certi di trovarsi in modalità comandi.

·  wc

Conta il numero di linee, caratteri e parole contenuti in un file
Sintassi:
wc [opzioni] nome_file
Opzioni:
-w: indica il numero di parole (word) presenti nel file;
-l: indica il numero di linee (line) presenti nel file;
-c: indica il numero di bytes o caratteri (char) che costituiscono il file.

·  whereis

Indica l’ubicazione di un file.
Sintassi:
whereis nome_file

·  who

Visualizza gli altri utenti.
Sintassi:
who [opzioni]
Opzioni:
-q: visualizza il solo nome
am i: visualizza il mio nome (è possibile scrivere anche whoami)

·  write

Manda un messaggio ad un utente.
Sintassi:
write nome_utente [terminale]
poi digitare il messaggio e quindi premere ^D.
L’opzione [terminale] va utilizzata solo nel caso in cui l’utente che deve essere contattato sta utilizzando più terminali (o finestre terminali) contemporaneamente,

Spero che queste dispense vi siano d’aiuto e sarò contento di ricevere dei suggerimenti o delle segnalazioni riguardanti i comandi e possibili errori (errare humanum est). Rimango a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

Pier Angelo FAVAROLO

 

Fonte: http://staff.icar.cnr.it/folino/lso/upload/dispense/principali_comandi_linux_0.doc

Sito web da visitare: http://staff.icar.cnr.it

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