Tolleranze geometriche

Tolleranze geometriche

 

 

 

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Tolleranze geometriche

Motivazioni per l’uso delle tolleranze geometriche:

 

La specificazione è adeguata?

 

tolleranze geometriche

Problema n. 1:
Sono i bordi del prezzo ad essere localizzati rispetto ai fori o viceversa?


Problema n. 2:
Qual è l’orientamento del pezzo corretto per controllare le tolleranze dimensionali?

 

tolleranze geometriche

Problema n. 3:
La zona di tolleranza dell'asse del foro è quadrata mentre la forma del foro circolare.
Qual’è la dimensione critica della zona di tolleranza (lato del quadrato o diagonale del quadrato)?


Problema n. 4:
La quotatura determina l’accumulo dell'errore sulla posizione dei fori.

 

tolleranze geometriche

In breve:
una specificazione ambigua può portare scartare il prezzo perché non conforme alle tolleranze prescritte a disegno anche se in pratica accettabile e funzionante e viceversa!


Soluzione:

adottare una specificazione non ambigua mediante l’uso corretto delle tolleranze dimensionali e geometriche...

 

         tolleranze geometriche       

Specificazione corretta, completa e coerente:

  1. Tolleranze dimensionali utilizzate solo per definire le dimensioni degli elementi e gli ingombri



  • Indicazione esplicita di un sistema di riferimento a tre piani ortogonali rispetto i quali localizzare in maniera univoca gli assi dei fori.


 

         tolleranze geometriche       

  • Gli elementi di riferimento sono “qualificati” e organizzati gerarchicamente



  • Quote teoricamente esatte definiscono la posizione teorica delle feature rispetto al sistema di riferimento.


 

         tolleranze geometriche       

  • Le zone di tolleranza dei fori sono definite mediante tolleranza di localizzazione (di forma cilindrica).


È possibile ampliarle ulteriormente applicando la condizione di massimo materiale.


La norma ISO 1101:2004 è una norma GPS, in accordo alla ISO/TR 14638 (Masterplan). Essa influisce sulle maglie n.1 e n.2 delle catene di norme relative alla forma, orientamento, posizione ed oscillazione e sulla maglia n.1 della catena relativa ai riferimenti (datum).

Riferimenti normativi.


ISO 128-24:1999
ISO 1660:1987
ISO 2692: …revisione
ISO 5458:1998
ISO 5459:1981
ISO 8015:1985
ISO 10578:1992
ISO 10579:1993
ISO/TS 12180-1:2003
ISO/TS 12180-2:2003
ISO/TS 12181-1:2003
ISO/TS 12181-2:2003


ISO/TS 12780-1:2003
ISO/TS 12780-2:2003
ISO/TS 12781-1:2003
ISO/TS 12781-2:2003
ISO 14660-1:1999
ISO 14660-2:1999
ISO/TS 17450-2:2002

 

 Definizioni e concetti base

 

La zona di tolleranza geometrica definisce una porzione di spazio (in 2D o 3D) limitato da una o più linee o superfici geometriche perfette, e caratterizzato da una dimensione lineare, denominata tolleranza.
Per elemento geometrico si intende un punto, una linea o una superficie, integrali o derivati (secondo ISO 14660-1).

Una tolleranza geometrica applicata ad un elemento geometrico definisce la zona all'interno della quale l'elemento geometrico deve essere contenuto.

Le tolleranze geometriche devono essere specificate in accordo a requisiti funzionali e possono essere influenzate inoltre da requisiti derivanti dai metodi di fabbricazione ed ispezione.


La zona di tolleranza può essere:

    • l'area interna ad una circonferenza;
    • l'area compresa fra due circonferenze concentriche;
    • l'area compresa fra due rette parallele o tra due linee fra loro equidistanti;
    • lo spazio compreso fra due piani paralleli ovvero fra due superfici fra loro equidistanti;
    • lo spazio interno ad un cilindro o lo spazio compreso fra due cilindri coassiali;
    • lo spazio interno ad una sfera;
    • (lo spazio interno ad un parallelepipedo)

L’elemento geometrico posto in tolleranza può assumere qualsiasi forma ed orientamento all’interno della propria zona di tolleranza.
La tolleranza si intende applicata all’intero elemento geometrico cui è riferita.
Le tolleranze geometriche che richiedono la definizione di un datum NON limitano la geometria del datum stesso.


Segni grafici (UNI 7226-1:1986)


Segni grafici delle caratteristiche geometriche (1) (ISO 1101:2004)

 

Cont.

 

Segni grafici delle caratteristiche geometriche (2) (ISO 1101:2004)

 



 

CORSO DI DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE

 

 

        Indicazione tolleranze geometriche       

Riquadri delle tolleranze geometriche:


Il valore della tolleranza va espresso nell'unità di misura utilizzata sul disegno e la stessa tolleranza viene preceduta dal segno caratteristico Æ se è circolare o cilindrica e SÆ se è sferica; quali lettere di riferimento si usano quelle maiuscole latine.

 

Quando la tolleranza si applica a più feature si utilizza il simbolo ×.


Altre informazioni devono essere specificate vicino al riquadro di tolleranza.

Per un elemento geometrico possono essere definite più specifiche di tolleranza.

 

Prescrizioni restrittive:

 

        Indicazione tolleranze geometriche       

Elementi geometrici posti in tolleranza.

Integrali: indicazione su contorno, estensione o linea di richiamo
    
Derivati: indicazione su estensione della linea di misura


 

              Direzione delle zone di tolleranza geometrica             
Elementi in tolleranza: punto (centro), linea media, superficie media con zona di tolleranza in una direzione
La direzione della zona di tolleranza di posizione si basa sul sistema di dimensioni teoricamente esatte (TED) ed è a 0° o 90° in accordo alla direzione delle frecce delle linee di misura.

 

La direzione della zona di tolleranza di orientamento è a 0° o 90° in accordo alla direzione delle frecce delle linee di misura.


Quando sono specificate due zone di tolleranza, queste sono tra loro perpendicolari.


 

La presenza del simbolo Æ determina la forma della zona di tolleranza.

 

 


Per zone di tolleranza, di pari dimensione, applicate a singole feature si può utilizzare una specifica unica.


Per una singola zona di tolleranza applicata a singole feature si deve utilizzare il simbolo “CZ” (Common Zone).

 

         Altre generalità sulle zone di tolleranza geometrica        

 

Indicazioni supplementari:
Se una prescrizione di forma è applicata all’intero profilo o superficie corrispondenti al contorno della vista rappresentata, l’indicazione si completa come segue:

Segno grafico aggiunto

 

Le superfici a e b non sono interessate dalla prescrizione.


Dimensioni che determinano la posizione o l’orientazione teoricamente esatta degli elementi geometrici posti in tolleranza rispetto agli elementi di riferimento:


 

Forma nella UNI 7226-1:1986

 

 

Tolleranze di forma

 

Tolleranze di posizione (e…)


La tolleranza di forma limita gli scostamenti di un elemento geometrico dalla sua forma nominale o ideale. La superficie geometrica ideale deve essere sistemata in modo che la distanza del punto reale più lontano da essa sia minima.

 

La forma di un elemento è corretta quando la distanza di tutti i suoi punti da una superficie geometrica ideale tangente all'elemento stesso è minore o uguale alla tolleranza prefissata

 

          Tolleranze geometriche di forma         

RETTILINEITA’ (della generatrice del cilindro)


La zona di tolleranza è limitata da due rette parallele distanti t
Orientamento possibile della linea tangente A1- B1 A2- B2 A3- B3 Distanze corrispondenti         h1   h2  h3
Nel caso della figura           h1   <   h2     <  h3


RETTILINEITA’ (di una linea sulla superficie)

La zona di tolleranza è limitata da due rette parallele distanti t
ed è contenuta in un piano parallelo al piano di proiezione.

 


 

          Tolleranze geometriche di forma         

 

RETTILINEITA’ (dell’asse di simmetria)

 

 

La zona di tolleranza è limitata da un parallelepipedo avente dimensioni trasversali te t2


La zona di tolleranza è limitata dal cilindro avente diametro t


L’asse di simmetria deve essere contenuto nella zona di tolleranza


PLANARITA’ (della superficie)

 


La zona di tolleranza è limitata da due piani paralleli distanti t

 

Tolleranze geometriche di forma     

CIRCOLARITA’ (del profilo)

 

La zona di tolleranza è limitata, nel piano considerato perpendicolare all’asse di simmetria, da due cerchi concentrici distanti t


CIRCOLARITA’ (del profilo)

 

La tolleranza di circolarità si applica similmente per superfici cilindriche e coniche

          Tolleranze geometriche di forma         

 

CILINDRICITA’ (della superficie)

 

La zona di tolleranza è limitata da due cilindri coassiali distanti t



 


FORMA DI UNA LINEA/SUPERFICIE QUALUNQUE (del profilo/della sup.)

Ø tLa zona di tolleranza è limitata da due linee/superfici di inviluppo delle circonferenze aventi diametro t, i cui centri sono situati su una linea/superficie avente la forma geometrica corretta.

Tolleranze geometriche di posizione (in senso lato)      


La tolleranza di posizione limita gli scostamenti della reciproca posizione di due o più elementi, dei quali uno è quello prescelto come elemento di riferimento per la prescrizione della tolleranza.
L’elemento di riferimento a sua volta può essere soggetto a tolleranza di forma.

Se vi è necessità si può adottare più di un elemento di riferimento.


 

 

Di preferenza gli elementi di riferimento sono:

  1. una superficie relativamente grande;
  2. due superfici anche relativamente modeste ma dislocate distanti l'una dall'altra;
  3. un asse abbastanza lungo;
  4. due assi anche corti ma situati distanti l'uno dall'altro;
  5. un asse corto ed una superficie ortogonale all'asse stesso.

 

 

 

    Elementi di riferimento    

 

Elementi geometrici integrali: indicazione sul contorno, su un’estensione del
contorno o su una linea di richiamo



 

           Errate indicazioni dei riferimenti          

ERRORI di indentificazione di elementi derivati



Elemento di riferimento stabilito da un singolo elemento geometrico:
Elemento di riferimento comune stabilito da due elementi geometrici:


Sistema di elementi di riferimento (due o più elementi geometrici in ordine di priorità):

       Orientamento nella UNI 7226-1:1986      

 

 

 Tolleranze
di orientamento

PARALLELISMO (una linea retta riferita a una linea retta di riferimento)

La zona di tolleranza è definita da un cilindro di diametro t = 0,3 mm, parallelo al riferimento, se il segno “Ø” precede il valore di tolleranza.

L’asse estratto sarà contenuto all’interno di un volume cilindrico di diametro 0,03mm parallelo alla linea retta di riferimento A

 

     Tolleranza geometrica di parallelismo     

PARALLELISMO (linea retta rispetto a sistema di riferimenti)

Esempio: tolleranza di parallelismo dell’asse di un foro riferito a un sistema di riferimenti e i relativi intervalli di tolleranza.

 

In entrambi i casi l’intervallo di tolleranza è limitato da due piani paralleli. I piani sono paralleli ai riferimenti e in diverse direzioni specificate. La direzione risulta dal posizionamento della linea di misura sul disegno.


PARALLELISMO (linea retta rispetto a superficie di riferimento)

La zona di tolleranza proiettata in un piano è limitata da due piani paralleli distanti e paralleli alla superficie di riferimento.

     Tolleranza geometrica di parallelismo     

PARALLELISMO (linea retta riferita a un sistema di riferimento)



La tolleranza si riferisce a linee singole e non all’intero piano. L’intervallo di tolleranza è limitato da due linee rette parallele distanziate di t = 0,02 mm, orientate parallelamente al piano di riferimento A e al riferimento B.

Nell’esempio ogni linea estratta (reale) sarà contenuta tra due linee rette parallele distanziate di 0,02 mm, che sono orientate parallelamente rispetto il piano di riferimento A e al riferimento B.


distanti e paralleli alla retta di riferimento.

 

     Tolleranza geometrica di parallelismo     

PARALLELISMO (superficie rispetto a superficie di riferimento)

La zona di tolleranza proiettata in un piano è limitata da due piani paralleli distanti e paralleli alla superficie di riferimento.


distanti e perpendicolari alla retta di riferimento.

 

  Tolleranza geometrica di perpendicolarità

 

PERPENDICOLARITA’ (linea retta rispetto a un sistema di riferimento)


L’asse estratto di un cilindro sarà contenuto tra due piani paralleli distanziati di 0,1mm i quali sono perpendicolari al piano di riferimento A e nella direzione specificata rispetto al piano di riferimento B.


PERPENDICOLARITA’ (linea retta rispetto a un sistema di riferimento)
La zona di tolleranza è limitata da due coppie di piani paralleli. Entrambe le coppie sono perpendicolari al piano A. Una coppia è parallela al piano B mentre la seconda è perpendicolare al piano B.

  Tolleranza geometrica di perpendicolarità

PERPENDICOLARITA’ (linea retta rispetto a superficie di riferimento)

 

ESEMPIO: La zona di tolleranza è limitata da un cilindro di diametro t e perpendicolare alla superficie di riferimento.


PERPENDICOLARITA’ (superficie rispetto a retta di riferimento)

 

La zona è limitata da due piani paralleli distanti t e perpendicolari alla retta di riferimento.


 

  Tolleranza geometrica di perpendicolarità

PERPENDICOLARITA’ (superficie rispetto a superficie di riferimento)

 

La zona è limitata da due piani paralleli distanti t e perpendicolari alla superficie di riferimento.



Dimensioni che determinano la posizione o l’orientazione teoricamente esatta degli elementi geometrici posti in tolleranza rispetto agli elementi di riferimento:


 

 

      Tolleranza geometrica di inclinazione     

INCLINAZIONE (linea rispetto a retta di riferimento)

 

ESEMPIO: La zona di tolleranza proiettata è limitata da due rette parallele distanti e inclinate rispetto alla retta di riferimento dell’angolo prescritto.

Altri casi:          linea rispetto a superficie di riferimento superficie rispetto a retta di riferimento superficie rispetto a superficie di riferimento


 

LOCALIZZAZIONE (un punto)


La zona di tolleranza è limitata da un cerchio di diametro t il cui centro è nella posizione teorica esatta del punto considerato.

 

 

 

Tolleranze geometriche      

LOCALIZZAZIONE (una linea)

 

ESEMPIO: La zona di tolleranza è limitata da un parallelepipedo di sezione t1 x t2   il cui asse è nella posizione teorica esatta della linea considerata, se la tolleranza è prescritta in due direzioni perpendicolari tra di loro.


LOCALIZZAZIONE (una superficie piana o un piano mediano)

 

La zona di tolleranza è limitata da due piani paralleli distanti t e disposti simmetricamente rispetto alla posizione teorica esatta della superficie considerata.

    Tolleranze geometriche   

CONCENTRICITA’ (un punto)

 

La zona di tolleranza è limitata da un cerchio di diametro t il cui centro coincide con il punto di riferimento



COASSIALITA’ (un asse)

 

La zona di tolleranza è limitata da un cilindro di diametro t il cui asse coincide con l’asse di riferimento

 

    Tolleranze geometriche   

 

SIMMETRIA (una linea o un asse)

ESEMPIO: La zona di tolleranza è limitata da un parallelepipedo di sezione t1 x t2 il cui asse coincide con l’asse di riferimento, se la tolleranza è prescritta in due direzioni perpendicolari tra di loro.


    Tolleranze geometriche   

OSCILLAZIONE (circolare radiale)

 


ESEMPIO: La zona di tolleranza è limitata in ogni piano di misura perpendicolare all’asse, da due cerchi concentrici e distanti t il cui centro coincide con l’asse di riferimento.

 

    Tolleranze geometriche   

 

OSCILLAZIONE CIRCOLARE ASSIALE

ESEMPIO: La zona di tolleranza è limitata per ogni posizione radiale, da due cerchi distanti t giacenti sul cilindro di misura avente per asse l’asse di riferimento.


Altri casi:           circolare in tutte le direzioni

circolare in una direzione specificata superficie rispetto a superficie di riferimento


OSCILLAZIONE TOTALE RADIALE

ESEMPIO: La zona di tolleranza è limitata per ogni posizione radiale, da due cerchi distanti t giacenti sul cilindro di misura avente per asse l’asse di riferimento.

 

Altro caso:        totale assiale


 

 

Tolleranze geometriche      

 

 

Tipo

 

Riferimento

 

Caratteristiche

 

Simbolo

 

2D/3D

 

Forma zona

 

Valori tipici

 

Applicabilità L        M

 

Riferimento L        M

 

Quote riquadrate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forma

 

 

 

 

 

 

 

No

 

Rettilineità elemento

 

 

2D

 


               

 

IT

 

No

 

n/a

 

No

 

 

Rettilineità asse o piano mediano

 

 

3D

 

 

Funzione

 

Si

 

n/a

 

No

 

 

Planarità

 

 

3D

 

 

IT/2

 

No

 

n/a

 

No

 

 

Circolarità

 

 

2D

 

 

IT/2

 

No

 

n/a

 

No

 

 

Cilindricità

 

 

3D

 

 

IT/2

 

No

 

n/a

 

No

 

 

 

 

 

 

Orientamento

 

 

 

 

Si

 

Parallelismo

 

 

3D

 

 

IT

 

Solo assi

 

Solo assi

 

No

 

 

Perpendicolarità

 

 

3D

 

 

IT

 

Solo assi

 

Solo assi

 

No

 

 

Inclinazione

 

 

3D

 

 

IT

 

Solo assi

 

Solo assi

 

Si (angoli)

 

 

 

 

 

Oscillazione

 

 

 

Si

 

Circolare

 

 

2D

 

 

IT/2

 

No

 

No

 

No

 

 

Totale

 

 

3D

 

 

IT/2

 

No

 

No

 

No

 

 

 

 

 

Profili

 

Si/No

 

Profilo di linea

 

 

2D

 

 

Funzione

 

No

 

Solo assi

 

Si

 

 

Si

 

Profilo di superficie

 

 

3D

 

 

Funzione

 

No

 

Solo assi

 

Si

 

 

 

 

 

 

Posizione

 

 

 

 

Si

 

Localizzazione

 

 

3D

 

 

Funzione

 

Si

 

Solo assi

 

Si

 

 

Concentricità

 

 

3D

 

 

IT

 

No

 

No

 

No

 

 

Simmetria

 

 

3D

 

 

Funzione

 

No

 

No

 

No

 


 

 

             Tolleranze geometriche generali UNI EN 22768-2:1993               

 

Le tolleranze geometriche per elementi isolati:

    1. rettilineità
    2. planarità,
    3. circolarità,
    4. cilindricità.

    Le tolleranze geometriche per elementi associati:

  1. parallelismo
  2. perpendicolarità,
  3. simmetria,
  4. coassialità
  5. oscillazione

Sono fornite tre classi per le tolleranze geometriche generali, (designate attraverso le lettere maiuscole H, K, L)


 

La norma specifica le tolleranze geometriche generali per le caratteristiche prive di indicazioni di tolleranze geometriche specifiche.

 

Essa prevede tre gradi di precisione di tolleranze geometriche ed ha lo scopo di:

  1. semplificare le indicazioni sui disegni riguardanti le tolleranze geometriche e di
  2. indirizzare i progettisti alla scelta della classe di tolleranza ottenibile con macchine o tecnologie correnti

 

Una prescrizione di tolleranza più ampia non arreca alcun vantaggio al costruttore

 

            Tolleranze Geometriche Generali UNI EN 22768-2:1993               

 

Quando la funzione dell’elemento ammette una tolleranza uguale o più ampia delle tolleranze geometriche generali, la stessa tolleranza non va indicata accanto alla quota, ma è sufficiente indicarla sul disegno.

Questo tipo di tolleranza permette la completa applicazione del concetto di tolleranze geometriche generali.


Fa eccezione alla regola il caso in cui la funzione dell’elemento ammetta una tolleranza più ampia della tolleranza generale, che permetta di realizzare un’economia nella produzione.
In questo caso particolare la tolleranza più ampia deve essere indicata singolarmente vicino alla relativa caratteristica (per esempio, la tolleranza di circolarità di un grande anello di piccolo spessore).


 

            Tolleranze Geometriche Generali UNI EN 22768-2:1993               

 

 

 

Il superamento della tolleranza generale non dovrebbe dare origine allo scarto della produzione
se la sua funzionalità non è compromessa


Rettilineità e Planarità


Le tolleranze di planarità e di rettilineità sono specificate nella tabella seguente. Quando una tolleranza è scelta tra quelle in tabella, deve essere riferita:

  1. - per la rettilineità, alla lunghezza della linea corrispondente;

 

  1. - per la planarità, alla più grande dimensione laterale della superficie o del diametro nel caso di superficie circolare.

Classe di  tollera n.

 

Fino a 10

Oltre 10
fino a 30

Oltre 30
fino a 100

Oltre 100
fino a 300

Oltre 300
fino 1000

Oltre 1000
fino 3000

 

H

 

0,02

 

0,05

 

0,1

 

0,2

 

0,3

 

0,4

 

K

 

0,05

 

0,1

 

0,2

 

0,4

 

0,6

 

0,8

 

L

 

0,1

 

0,2

 

0,4

 

0,8

 

1,2

 

1,6


Simmetria

 

Le tolleranze generali di simmetria si applicano quando:

1 - almeno due elementi del pezzo hanno un piano mediano di complanarità; 2 - gli assi di due elementi del pezzo sono coassiali tra loro;

 

Classe di tolleranza

 

<=100mm

>100mm
<=300mm

>300mm
<=1000mm

>1000mm
<=3000mm

H

0,5

K

0,6

0,8

1

L

0,6

1

1,5

2




Simmetria

Deve essere preso come riferimento l’elemento maggiore; se gli elementi hanno lunghezza nominale uguale può essere preso come riferimento uno qualsiasi.

NOTA: l’indicazione del riferimento come riportata in figura NON è conforme alla nuova ISO 1101:2004 poiché non identifica il riferimento mediante lettera.


Oscillazione Circolare

Le tolleranze generali di oscillazione circolare (radiale, assiale e di superfici qualunque di rivoluzione) sono indicate nella tabella.

Per le tolleranze generali di oscillazione circolare, le superfici portanti (sedi dei cuscinetti) devono essere prese come riferimento solo se esse sono state disegnate come tali; negli altri casi deve essere preso in considerazione l’elemento più lungo; se gli elementi hanno lunghezza nominale uguale, può essere preso come riferimento uno qualsiasi.

 

Classe di tolleranza

Tolleranza di oscillazione radiale

H

0,1

K

0,2

L

0,5

Tolleranze generali di oscillazione radiale (valori in mm).


Classe di tolleranza

 

<=100

>100
<=300

>300
<=1000

>1000
<=3000

H

0,2

0,3

0,4

0,5

K

0,4

0,6

0,8

1

L

0,6

1

1,5

2

Tolleranze generali di perpendicolarità (valori in mm).

Deve essere preso come riferimento il maggiore dei due lati formanti l’angolo retto ma, se i lati hanno lunghezza nominale uguale, può essere preso come riferimento uno qualsiasi.

Coassialità e Concentricità

Lo scostamento di concentricità, in casi estremi, può essere grande quanto il valore della tolleranza di oscillazione radiale, dal momento che lo scostamento di oscillazione radiale può considerarsi come l’effetto congiunto dello scostamento di concentricità e quello di circolarità.

Analogamente lo scostamento di coassialità può essere grande quanto il valore della tolleranza di oscillazione radiale totale, dal momento che lo scostamento di oscillazione radiale totale può considerarsi come l’effetto congiunto dello scostamento di coassialità e quello di cilindricità.


La tolleranza di parallelismo è uguale, in valore numerico, alla tolleranza dimensionale o alla tolleranza di planarità, assumendo il valore più grande.


Circolarità

La tolleranza generale di circolarità è uguale, in valore numerico, alla tolleranza sul diametro, ma in nessun caso deve essere più grande del corrispondente valore della tolleranza di oscillazione circolare radiale

 

Quindi i valori numerici delle tolleranze di oscillazione radiale sono stati presi come limiti superiori delle tolleranze generali di circolarità


Circolarità

La tolleranza sul diametro e la forma della deviazione dalla circolarità definiscono se la deviazione dalla circolarità può occupare tutta o una porzione della zona di tolleranza.

Nel caso di una forma ellittica, la deviazione può solamente occupare metà del valore numerico della zona di tolleranza, altrimenti la dimensione locale potrebbe uscire dalla zona di tolleranza.

 

Cilindricità

Lo scostamento di cilindricità comprende i tre seguenti scostamenti: scostamento di circolarità, scostamento di rettilineità dell’asse, scostamento di parallelismo delle generatrici opposte.

Ciascuno di questi scostamenti è limitato da proprie tolleranze specifiche o da una tolleranza generale.


 

Classe di tolleranza

Tolleranza di oscillazione circolare mm

H

0,1

K

0,2

L

0,5

 

L’oscillazione radiale totale consiste in tre componenti: scostamento di  oscillazione radiale, scostamento di rettilineità dell’asse e di parallelismo.

L’oscillazione assiale totale consiste in due componenti: scostamento di oscillazione assiale e scostamento dalla planarità.


Esempi

Indicazione sul disegno

Interpretazione

 

 

 

 

 

Tolleranze secondo ISO 8015
Tolleranze generali ISO 2768-mL

Lo scostamento del diametro è indicato direttamente nel disegno tecnico; perciò le tolleranze generali si applicano solamente alla lunghezza del cilindro e alla forma dello stesso.
La tolleranza generale sulla lunghezza del cilindro è 0,6 mm (scostamento di ±0,3 mm)
La tolleranza generale di circolarità è uguale alla tolleranza del diametro. Per le tolleranza di forma 3D e orientamento si veda in precedenza.


Indicazione sul disegno

Interpretazione

 

 

 

 

 

Tolleranze secondo ISO 8015
Tolleranze generali ISO 2768-cK

Tolleranze generali in accordo con l’applicazione della ISO 2768-cK.
La tabella fornisce uno scostamento per il diametro di ± 0,8 mm (tolleranza generale 1,6 mm) ma la tolleranza di oscillazione permessa è di soli 0,2 mm, perciò viene applicato quest’ultimo valore al diametro
La tolleranza generale sulla lunghezza del cilindro è di 1,6 mm (scostamento di
±0,8 mm).
La tolleranza generale di circolarità è pari a quella di oscillazione (0,2 mm).  La tolleranza generale di rettilineità della generatrice del cilindro è di 0,2 mm.


Fonte: http://www.mauriziogalluzzo.it/wp-content/uploads/2011/10/bLez-08_GPS_tol_geometriche_parte_11.pdf

Sito web da visitare: http://www.mauriziogalluzzo.it/

Autore del testo: Concheri

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Tolleranze geometriche

 

 

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