Lavorare all’estero

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I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Lavorare all’estero

UTILITY - EURES FAQ

 

  1. Come iniziare a cercare?

Per trovare lavoro prima di partire, è consigliabile  visitare il sito web dell’EURES sulla mobilità professionale, dove si possono trovare offerte di lavoro, informazioni sulle condizioni di vita e di lavoro, informazioni sul mercato del lavoro e collegamenti verso altre informazioni utili. Il sito offre anche la possibilità di rendere il proprio curriculum accessibile ai potenziali datori di lavoro di tutta Europa,  contattare il più vicino consulente EURES in grado di fornire una consulenza più personalizzata. Egli può controllare le offerte di lavoro nel sistema EURES e mettersi in contatto con i consulenti EURES nel Paese prescelto.
I siti web nazionali, forniscono per ciascun Paese tutte le indicazioni e notizie utili relativamente al lavoro e alle normative connesse, inoltre per molti Paesi, come ad es. Francia. Irlanda, Gran Bretagna sono consultabili in rete tutte le offerte di lavoro a cui come cittadini della Comunità Europea possiamo avere accesso e candidarci,  infatti in un altro Stato membro il cittadino SEE ha gli stessi diritti dei cittadini di tale Stato.

 

  1. Le  qualifiche professionali sono riconosciute  in un altro paese?

 

Le professioni regolamentate sono riservate alle persone in possesso di qualifiche specifiche, fra cui avvocati, commercialisti, insegnanti, ingegneri, paramedici, medici, dentisti, chirurghi veterinari, farmacisti e architetti.
Per alcune di queste professioni è stato istituito in tutta Europa un elenco delle qualifiche riconosciute ed equivalenti, mentre per altre l’equivalenza è stabilita caso per caso, tenendo conto della durata e del contenuto del corso.
I mestieri o le professioni non regolamentati non richiedono qualifiche specifiche, ma i lavoratori devono osservare le procedure applicabili a un certo impiego nel paese ospitante, che possono differire da quelle del paese d’origine.
Per saperne di più sul riconoscimento delle vostre qualifiche e diplomi nazionali in un altro Stato membro del SEE, potete contattare il vostro punto di riferimento nazionale che si occupa della trasparenza delle qualifiche di lavoro in Europa. Tali punti offrono anche un supplemento al diploma che vi aiuterà a descrivere le capacità e competenze acquisite con la formazione professionale in modo comprensibile per i datori di lavoro che non dovessero conoscere tali titoli. Potete trovare gli indirizzi mediante il Villaggio europeo della formazione (Situato presso il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale - CEDEFOP) una piattaforma interattiva che fornisce informazioni aggiornate sull’istruzione e la formazione professionale in Europa (http://www.trainingvillage.gr/etv/).

  1. Cosa bisogna sapere prima di scegliere di vivere e lavorare all’estero?

 

Prima di iniziare la ricerca di un lavoro, cercate di saperne di più sulla situazione occupazionale dell’altro paese. Il tasso di disoccupazione complessivo dell’Unione europea è ancora elevato, e non sempre è più facile trovare un lavoro all’estero che nel vostro paese. Tuttavia, alcuni settori dei mercati del lavoro degli altri paesi offrono effettivamente delle opportunità considerevoli, come il settore turistico e quello dei servizi (servizi finanziari, consulenza aziendale, costruzioni, tecnologie dell’informazione, alcuni comparti del settore sanitario), o il lavoro stagionale nell’agricoltura.
Vivere e lavorare in un altro paese europeo può presentare alcune difficoltà, come adattarsi a una nuova cultura, lavorare in una lingua straniera, familiarizzarsi con sistemi fiscali e di sicurezza sociale diversi.
Occorre che vi prepariate cercando di essere ben informati sul paese che sceglierete.
Un utile primo approdo per conoscere la situazione occupazionale e le condizioni di vita e lavoro di un altro paese SEE è la sezione «Vita e lavoro» sul portale EURES della mobilità professionale.
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Sono membri del SEE i seguenti paesi: Austria, Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Malta, Paesi Bassi,
Norvegia, Portogallo, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Liechtenstein e Regno Unito. La Svizzera ha concluso con l’UE un accordo bilaterale sulla libera circolazione delle persone e partecipa alla rete EURES.

 

  1. Chi può avere accesso ai servizi EURES e quali documenti sono necessari per lavorare nei Paesi U.E.?

L’ accesso è libero e gratuito sia per le persone interessate a trasferirsi in un altro Paese per motivi di lavoro o di studio, sia per i datori di lavoro che desiderano assumere persone di un altro Paese.
I cittadini devono essere in possesso di un documento di identificazione, valido all’atto dell’ingresso nel territorio dello Stato.
Inoltre è sempre bene farsi rilasciare, dall’U.L.S.S. competente per territorio, la copertura sanitaria assicurativa gratuita (Formulario serie E).
I cittadini che soggiornano nei Paesi della comunità europea per un periodo superiore a tre mesi devono richiedere la carta di soggiorno alla Questura o altro Ufficio competente per territorio del Paese ospitante.
Per ulteriori informazioni di carattere pratico, legale, burocratico vedi VIVERE E LAVORARE IN ……
I cittadini non comunitari, anche se in possesso di regolare permesso di soggiorno in Italia, non possono trasferirsi per motivi di lavoro in altro Paese, al di fuori delle regole di accesso per cittadini extracomunitari di quel Paese.

 

  1. Che tipo di lavoro si trova nella rete EURES?

Le offerte di lavoro disponibili su EURES sono relative ad una ampia gamma di professioni: dalle più qualificate alle più semplici e provengono quasi esclusivamente dai settori privati dell’ industria, commercio, turismo e servizi: comprendono lavori stagionali, a tempo determinato, part-time e a tempo indeterminato e anche stage.
Chi fosse invece interessato a posti di lavoro nelle istituzioni europee può prendere visione dei bandi sul sito Internet dell'Ufficio europeo per la selezione del personale (EPSO): http://europa.eu.int/epso

 

  1. Come si può cercare un impiego con EURES Job-Search?

 

Chi cerca lavoro può scegliere un Paese, una regione, una professione, un tipo di contratto e/o combinare detti criteri per trovare un impiego. La maschera che appare è in lingua inglese.
Nella ricerca può anche essere utile utilizzare una parola chiave o keyword: uno o più termini relativi ad una professione, un settore, una specializzazione, un nome, un n° di riferimento ecc.
Va tenuto presente che, di norma, le offerte sono pubblicate nella lingua del Paese che produce l’offerta, quindi la keyword deve essere scritta nella lingua del Paese di interesse.
Inserendo come parola chiave ad es. Italian, il sistema selezionerà tutte quelle offerte, redatte in lingua inglese, in cui si è utilizzato a vari titolo, questo temine ( ad esempio ricerca di italiani o di conoscenza lingua italiana, ma anche riferito a una produzione o cucina italiana, etc.).

 

  1. Come ci si può candidare per una offerta ?

 

Ogni offerta riporta informazioni relative a come e a chi presentare una domanda. A seconda delle indicazioni la persona di contatto può essere un consigliere EURES che esamina la domanda o direttamente lo stesso datore di lavoro.
Bisogna sempre ricordarsi di inoltrare la propria candidatura e CV nella lingua del Paese da cui proviene l’offerta, salvo diversa indicazione, al contatto indicato.

 

 

 

 

  1. Come preparare il CV?

Assicuratevi che il vostro curriculum vitæ sia chiaro, ben strutturato e corrispondente ai requisiti del posto di lavoro. Dovrebbe anche essere tradotto nella lingua del paese ospitante, insieme alle vostre qualifiche.
Nella maggior parte degli Stati membri ci si aspetta che il vostro diploma sia direttamente legato al tipo di lavoro richiesto, in altri non si considera particolarmente quest’aspetto. L’UE ha raccomandato l’uso di un CV europeo standard, pensato sia per chi ha studiato all’università sia per chi ha un diploma professionale.
Tale CV può essere utile per candidarsi a diversi posti vacanti, dal momento che dà un quadro chiaro delle capacità e delle qualifiche dei candidati. Esso è disponibile attualmente in 13 lingue. Sul portale EURES della mobilità professionale troverete un link al sito del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), da cui potrete scaricare il modello di CV.

 

  1. Come posso inserire il mio CV nella banca dati EURES CV-Search?

È possibile inserire il proprio CV on-line nella banca dati CV-Search: dopo essersi registrati, seguendo passo per passo le istruzioni fornite e compilare tutti gli spazi.
Il candidato può scegliere di non rendere visibili alcuni dati da inserire nel CV. Questa scelta può naturalmente influire negativamente rispetto alle esigenze del datore di lavoro che vede il detto CV. E’ quindi sempre opportuno dare trasparenza a tutti i dati inseriti.
Gli spazi liberi, come quello dedicato a una breve auto-presentazione, vanno redatti nella lingua/e a cui del Paese/i a cui si rivolge la candidatura.
Una volta ultimata la compilazione, saranno immediatamente visibili le offerte in rete compatibili che fanno match cioè che incontrano le caratteristiche e le richieste del CV appena inserito.
È possibile modificare il CV in qualsiasi momento, inserendo il proprio 'userid' e la propria password alla pagina "My CV". Inoltre è possibile indicare se si vuole via e-mail avere indicazione dei datori di lavoro che si sono interessati al CV, con cadenza giornaliera o settimanale.
Il servizio è gratuito.

  1. Chi ha accesso ai CV?

 

Hanno pieno accesso ai CV i consiglieri EURES e i datori di lavoro registrati in EURES CV-Search. Alcune parti generali dei CV (professione, istruzione ed età) possono essere visti in modo anonimo anche dagli utenti non registrati.

 

11) Cosa devo fare se si è contattati da una azienda interessata al proprio CV?

Chi invia una propria candidatura all’estero, deve tenere conto che, in caso di riscontro positivo o di interesse da parte dell’azienda, il primo contatto generalmente avverrà per via telefonica, bisogna quindi essere pronti a rispondere in lingua alla domande più comuni quali disponibilità, esperienza, aspettative salariali, motivazioni ecc.
Inoltre tramite la rete EURES le offerte di lavoro sono diffuse in forma sintetica e con le notizie essenziali.
Le clausole contrattuali vanno dettagliatamente definite con il datore di lavoro, compreso eventuali altri benefici quali alloggio, vitto se previsti.
In caso di profili professionali medio-alti l’assunzione sarà di norma preceduta da un colloquio in loco, il cui costo non sempre è sostenuto dall’azienda, ma si può cercare di concordare almeno un partecipazione.
Sarebbe bene partire, solo dopo avere ottenuto pre-contratto di assunzione o almeno assicurazione scritta di assunzione, tenendo presente che anche all’estero esiste un periodo di prova, di durata variabile a seconda del contratto, valido per entrambe le parti.
Bisogna anche sapere che in alcuni Paesi si è soggetti ad una penale economica, se, dopo il superamento del periodo di prova, si lascia il lavoro (salvo fondati motivi), prima di un tempo precedentemente concordato.
In caso di dubbi circa la correttezza delle clausole contrattuali applicate è bene rivolgersi al Consigliere EURES più vicino o direttamente di quello del Paese di assunzione per avere maggiori ragguagli e assicurazioni.

 

 

  1. Come prepararsi a un colloquio di lavoro?

Una buona preparazione è fondamentale per il successo del colloquio di lavoro: assicuratevi di avere alcune informazioni di base sull’azienda, e preparatevi delle domande sia su di loro che su particolari aspetti del lavoro. Probabilmente dovrete dimostrare la vostra padronanza della lingua del paese ospitante, e spiegare come le vostre qualifiche e caratteristiche principali corrispondono alle necessità del datore di lavoro. Molte aziende di grandi dimensioni in tutta l’UE ricorrono a centri di valutazione per giudicare come i loro potenziali dipendenti reagirebbero in situazioni della vita reale.

 

 

 

 

Che documenti portare al colloquio?Di solito servono:
• varie copie del CV nella lingua adeguata;

  1. Che documenti portare al colloquio?

Di solito servono:
• varie copie del CV nella lingua adeguata;
• una traduzione del diploma (per determinati impieghi, ad es. nel settore pubblico, occorre presentare un diploma autenticato, di solito ottenibile presso l’istituto d’istruzione frequentato o il ministero competente);
• fotocopie del diploma originale, liceale, universitario o altra qualifica;
• passaporto o carta d’identità validi;
• estratto dell’atto di nascita;
• tessera di assicurazione sanitaria europea;
• alcune foto formato tessera.

 

  1. Si può trasferire le indennità di disoccupazione se ci si trasferisce in un

           altro Stato membro del SEE senza avere un’offerta di lavoro?

Se siete disoccupati e volete cercare lavoro in un altro paese del SEE, potete far trasferire le vostre indennità di disoccupazione per un massimo di tre mesi. Vi sono però norme e condizioni severe per il trasferimento delle indennità, per cui è consigliabile rivolgersi al proprio servizio dell’occupazione o all’ente responsabile per le indennità prima di passare all’azione. Se non avrete trovato lavoro entro i tre mesi, vi potrà esser chiesto di lasciare il paese, anche se le autorità possono aspettare se dimostrate di avere buone possibilità di trovare un posto. Le stesse norme si applicano ai cittadini dei nuovi Stati membri entrati nell’UE nel maggio 2004.

 

 

Fonte: http://www.regione.basilicata.it/giunta/files/docs/DOCUMENT_FILE_243404.doc

Sito web da visitare: http://www.regione.basilicata.it/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

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