Disturbi conversivi-isterici

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Disturbi conversivi-isterici

La distimia è una forma diversa dai disturbi bipolari e dai ciclotimici, ma è molto vicina alle nevrosi (cioè sindromi di conflitto) depressive che hanno un nucleo in parte inconscio, in parte conscio.
Per alcuni sono le cosiddette depressioni minori cioè forme molto frequenti, cicliche, distimiche e che potrebbero essere messe in un’unica categoria, quella dei disturbi non di personalità, ma egosintonici.
I disturbi ossessivo-compulsivi sono descritti all’interno dei disturbi d’ansia e sono curati sia con psicoterapia sia con ansiolitici e con antidepressivi.

I disturbi del comportamento alimentare erano poco descritti nell’800, poi c’è stata una epidemia (CULTURAL-DIPENDENZA).Oggi sono in decremento le forme bulimiche, in aumento le forme atipiche e il riferimento sono i disturbi di personalità: su stessa base patoplastica comune c’è una variazione sintomatologica.
Si sta andando verso un aumento della patologia somatopsichica come dimostra l’aumento del tasso di obesità che è un fenomeno socio-cultural dipendente. L’obesità è un disturbo del comportamento alimentare “al positivo”e riflette aspetti culturali in senso profondo (legati al linguaggio,alla comunicazione, ai rapporti con gli altri, al ruolo del padre). Al negativo ci sono invece i disturbi isterici che accomunavano 3 categorie di quadri morbosi; oggi sono distinti in capitoli diversi.

I disturbi ossessivo-compulsivi sono molto frequenti e sono dominati dal desiderio di controllare le situazioni che nasce dall’insicurezza, desiderio che porta a ripetere (coazione a ripetere).
Quelli ossessivi sono disturbi più ideatori, i compulsivi più di tipo motorio. La dinamica che li unisce è sempre la stessa.
Le ossessioni si rifanno a maggiore psicomotivazione, i compulsivi a una maggiore psicomotricità, volitività. Si va dalla “follia del dubbio” al “non poter non passare col rosso al semaforo” per un meccanismo controcostrittivo.
Ossessione : il soggetto ha necessità di fare una cosa, pur sapendo che non c’è ragione per farla. Il prof fa l’esempio di un suo paziente che il 15 agosto di anni fa passò la giornata a scoperchiare tombini per la città per la follia del dubbio che qualcuno potesse esservi caduto, pur sapendo benissimo che non poteva esser vero (questa è la diversità tra delirio e ossessione), ma con la necessità di farlo. Questi casi vanno bene con farmaci e psicoterapia non analitica

 

* è una rottura per accrescimento rapido ormonale, somatico e psicosessuale, psicosociale dell’adolescente che entrerebbe poi nella fase della genitalità
** questi individui sono profondamente insoddisfatti
*** parafilie: tendenza a perseguire il piacere. In determinate società questi comportamenti sono incentivati.
**** le isterie conglobano diversi aspetti e hanno come dinamica di fondo o la somatizzazione o la psicologizzazione e sempre un finalismo. Tutte, sul piano dinamico, presentano:

  •        Falsificazione dell’esistenza (l’individuo mente a se stesso, inconsciamente)
  •        Finalismo psichico
  •        Teatralismo
  •        Vantaggio secondario del singolo.

Se l’individuo non riesce a fronteggiare certe situazioni può andare sia verso la fascia egodistonica che verso la fascia egosistonica. (scusate, ma la qualità della sbobina lascia molto a desiderare, così come i suoi salti logici!). Allora come si può evitare questa situazione?
Pare (anzi, è quasi sicuro) che oltre alle tarature biologiche (che dipendono dai nostri geni) esistano dei meccanismi di rapporti primari (come confermato anche da studi etologici) :
es.: ATTACCAMENTO PRIMARIO CON LA FIGURA MATERNA(sentimento di carezze e di calore)
L’educazione è importantissima. Non che i genitori debbano sentirsi colpevoli di fronte al proprio figlio, perché molto dipende anche da lui; però si è visto che, specialmente nei primi cicli di sviluppo l’educazione psicosociale è fondamentale in quello che sarà il suo stile di vita e nelle sue situazioni di difesa del carattere (i precursori sono già segnati dai geni,ma vengono poi sollecitati o trasformati dagli input socioculturali).Tanto più è piccolo e tanto più non si ricorderà di quanto gli è capitato e tanto più da grande gli elementi vulneranti avranno presa sull’individuo.

Es.ANORESSIA
Devono esistere collaudi di frustrazione/gratificazione continui: si parla di distorsione paratassica comunicativa quando la madre dice alla figlia che deve mangiare e subito dopo di non mangiare se non vuole ingrassare.

A ciascun tipo di prioritaria sintomatologia esiste un equivalente ortogenetico (di sviluppo dell’individuo durante i cicli evolutivi) e di dinamismo compensatorio. Così sarà normale la depressione in un anziano di 90 anni.

RIASSUNTO DI QUANTO PRIMA SPIEGATO
1)Esiste una classificazione per categorie.
2)Ma esistono anche altri approcci diagnostici che possono supportarci, specialmente per quanto riguarda alcuni capitoli della psichiatria (le psiconevrosi di conflitto: depressioni distimie, fobie, ossessioni non gravi, ansia e fobia, conversione somatica dell’ansia).
3)Il modello psicologico dinamico usa modelli di psicologia evolutiva: si rifà alle psicologie e alle psicopatologie dinamiche.
Per ciascuna di queste sintomatologie esiste un dinamismo prioritario.
Es. ho pauraa scappo oppure sto lì e sbatto la testa contro il muro .
Es. ho ossessionearipeto le cose (dinamiche della sicurezza): cerco di rassicurarmi o col dubbio o con l’agire.

 

LE FORME DI FALSIFICAZIONE DELL’ESISTENZA

Una volta definiti come disturbi conversivi-isterici in linea generale, oggi suddivisi in 3 capitoli.

DISTURBI SOMATOFORMI

Capitolo 17 pag.617
Tutto ciò che scrivo tra virgolette sono le frasi che il prof. ha letto sul libro e che sono quindi da sottolineare e studiare.

Sono classificati in 7 distinzioni.
Una diagnosi di disturbo somatoforme riflette l’affermazione da parte del medico che i fattori psicologici contribuiscono largamente alla manifestazione dei sintomi e alla loro gravità e durata.”
Tutti i medici che si trovano davanti a questa tipologia di pazienti sono portati a dire che non sono dei veri malati, ma non è vero: non hanno niente di organico, ma hanno disturbi a livello somatico o biologico.

Non sono il risultato di una simulazione conscia o di disturbi fittizi.”

DISTURBO DI SOMATIZZAZIONE
Era la vecchia psiconevrosi nevrastenica. Ne vedremo a migliaia e dovremo fare d.d. fra componente organica prioritaria e componente psicologica prioritaria.
Il pz che dice:” Ho mal di testa, ho il batticuore “ può avere un disturbo di somatizzazione fino all’ipocondria minor (malessere generale che cambia di volta in volta). Esistono degli organi bersaglio, degli organi più colpiti che sono come delle calamite conflittuali (meiopragia d’organo). L’organo funziona malamente e c’è la paura di avere qualche cosa di brutto: così la somatizzazione si associa alla patofobia, e possono simulare una depressione semplice (sono tutti ingranati fra di loro).
DISTURBI DI CONVERSIONE
Si tratta della vera isteria, una conversione dell’ansia: l’ansia come fenomeno energetico ubiquitario che si converte e finisce nell’organo.
Non è un disturbo neurologico.
Una volta la grossa crisi isterica arrivava a mimare la sintomatologia dell’epilessia non distinguibile all’EEG. Il prof. cita Charcot e Briquet, ma la frase non ha molto senso!

Isteria dalla parola greca …”
In realtà possono esserne colpiti anche gli uomini (maschi).
I disturbi di conversione sono caratterizzati da più disturbi non neurologici , ma neurogeni, pseudoneurologici.
IPOCONDRIA MINOR
Il pz è + o - convinto di avere una malattia. Ne è convinto nell’ipocondria maior e ne ha paura.
DISTURBO DI DISMORFISMO CORPOREO
Sono rari. Da esagerata percezione che una qualche parte del corpo abbia un difetto.Se è molto esagerata è un delirio dismorfofobico.
E’ molto frequente nelle ragazze anoressiche.
DISTURBI ALGICI
Sono molto più frequenti di un volta. Ma come capire se si tratta per davvero di un’algia essenziale?
Vedere  TAB 17.7 pag.622

DISTURBO SOMATOFORME INDIFFERENZIATO
DISTURBO SOMATOFORME NON ALTRIMENTI SPECIFICATO
Questi ultimi 2 sono solo stati citati.
La TAB 17.3 di pag. 622 è da studiare in sintesi.
TAB.17.7: a volte dopo una reale malattia può persistere il dolore, perché il pz. può avere un vantaggio di tipo relazionale-conflittuale a mantenere la sintomatologia dolorosa anche quando non c’è più la stimolazione specifica neurologica.

DISTURBI FITTIZI

Capitolo 18
Si ritiene che per questi esista una coscienza piena.
Ma secondo il professore esiste una conflittualità inconscia. E’ un grande mentitore.
Sono frequenti nell’ambito medico-legale di risarcimento danni. es persone che dopo un incidente in auto tengono il collare (dopo il colpo di frusta) per intascare i soldi dell’assicurazione e poi quando alla sera escono con la loro fidanzata se lo tolgono (cosa che in America è perseguibile penalmente).

E’ fatto a piena coscienza: es persona che ruba la carta di credito, la usa e poi mente.
Entra in d.d. con i disturbi somatoformi,di personalità, con la schizofrenia,l’abuso di sostanze, con la sindrome di Ganser (tipicamente associata ai carcerati) e la simulazione.

DISTURBI DISSOCIATIVI

Capitolo 19
Una volta erano considerati nella terminologia ufficiale come disturbi schizofrenici.
Oggi entrano in un capitolo a sé.
Per l’esame sono da ricordare solo i piccoli titoli del capitolo.

AMNESIA DISSOCIATIVA
Esiste l’amnesia dissociativa: non ricordano più determinati fatti.
Si può trattare di un’amnesia riferita al contenuto: es una ragazza che non ricorda più di una violenza subita (come uno stupro) .
Oppure si può trattare di un’amnesia riferita al significato: si ricorda della violenza ma continua a vivere come se niente fosse, si sposa, ha dei figli e la dimentica appunto come significato. Ma in realtà il suo tormento continua, come pure nel caso dell’amnesia riferita al contenuto.
E per ultimo c’è l’amnesia totale: si ha una totale scissione.La situazione dolorosa continua ad agire attraverso l’inconscio dinamico.

PERSONALITA’ MULTIPLE
Sono difficili da trovare: si tratta di persona in cui coesistono molte personalità, di cui una è predominante.

DISTURBO DI DEPERSONALIZZAZIONE
E’ un essere distaccati dalla propria persona,come se la testa fosse distaccata dal proprio corpo, come se la propria essenza fosse da un’altra parte, staccata dal corpo. E’ abbastanza comune: o come disturbo specifico somatoforme, o come disturbo isterico, ossessivo, schizofrenico.
Entra quindi in d.d. con un sintomo ossessivo e con un sintomo schizofrenico.
Rientra nei disturbi dissociativi.

DISTURBO DISSOCIATIVO NON ALTRIMENTI SPECIFICATO
E’ sempre più frequente, perché la medicina alternativa spinge all’ipnosi superiore con la quale si pensa di recuperare da situazioni conflittuali.

 

 

Fonte: http://dexter1981.altervista.org/appunti/300401bis.doc

Sito web da visitare: http://dexter1981.altervista.org/

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