Psicoanalisi nella scuola di Francoforte

Psicoanalisi nella scuola di Francoforte

 

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Psicoanalisi nella scuola di Francoforte

Il ricorso della psicoanalisi nella scuola di Francoforte e in Parsons

" Alla fine del XIX secolo è nata una nuova disciplina, dapprima come opera di un singolo uomo che sin dall'inizio, si è mossa nell'elemento dell'autoriflessione, e nondimeno ha inteso non senza credibilità, legittimarsi come procedimento scientifico in senso rigoroso. Freud non è un logico della scienza che può orientarsi in una disciplina già stabilita, riflettendo su proprie esperienze. Viceversa ha riflettuto sui presupposti di una nuova disciplina mentre la sviluppava".
Nonostante l'enorme scandalo che dapprima suscitarono le teorie freudiane, con la nascita di un vero e proprio movimento psicoanalitico, cominciarono a servirsene anche altri, a partire dai membri della Scuola di Francoforte in Europa, e Parsons in America.
Certamente il fatto che entrambi si interessano alla dottrina freudiana non implica che lo facciano allo stesso modo, e ciò avviene anche all'interno della stessa Scuola di Francoforte.
Infatti, Habermas intrattiene con la psicoanalisi un rapporto molto più complesso rispetto a Marcuse e a Fromm, che tendono a valorizzare soprattutto l'utilizzabilità dei temi della frustrazione e del Super-Io ai fini di una critica della civiltà borghese.
Parsons invece riprende da Freud il concetto di Super-Io e di interiorizzazione per spiegare il processo di socializzazione.
Gli autori francofortesi, in particolar modo Adorno e Horkheimer, assumono innanzitutto la concezione di "filosofia della storia" presentata ne "Il disagio della civiltà", secondo la quale l'affermazione della civiltà (Kultur) richiede che le passioni e i desideri di natura sessuale e aggressiva siano contenuti e rimossi x consentire la convivenza sociale. Ma è proprio questo che porta l'uomo "civilizzato a una situazione di profondo e insuperabile "disagio" dal momento che lo rende"padrone di sé" solo in virtù di una dolorosa "sottomissione" del principio di piacere al principio di realtà e dell'Es alle istanze del Super-Io mediate dall'Io.
Marcuse invece ha rimproverato alla psicoanalisi l'assolutizzazione ella dicotomia tra istinti e norme sociali, radicando così la nevrosi in una conflittualità in ultima analisi inevitabile, mentre quest'ultima non è che il frutttodella repressione sociale connessa a una specifica forma stroricadi organizzazione politico-economica.
In Habermas, invece, il confronto con la psicoanalisi ha un taglio epistemologicamente più stringente.
La psicoanalisi gli appare come una disciplina epistemologicamente esemplare, in quanto sorta da una situazione originaria di comunicazione (la pratica clinica) mediante l'autoriflessione sui propri procedimenti.
La psicoanalisi è però andata incontro a un autofrantendimento scientifico, interpretando se stessa con una dottrina a sfondo biologicodella psiche. Ciò è secondo Habermas totalmente contrario allo spirito profondo della psicoanalisi che è quello dell'emancipazione del soggetto mediante la ragione e la consapevolezza e che si riconnette all'ideale illuministico della universalità della ragione pratica .
Mediante la psicoanalisi si possono infatti esaminare le distorsioni della comunicazione tra il soggetto e se stesso, e il soggetto e il suo ambiente, e notare come queste dipendano da un'incongruenza nella consapevolezza di sé da parte del soggetto stesso.
Queste distorsioni, che nella psicoanalisi prendono il nome di sintomi, rivelano quindi una mancanza di libertà trasparenza razionale dell'io. L'analisi "pretende dal malato l'esperienza dell'autoriflessioe" richiede una "responsabilità etica verso il contenuto della malattia".
In essa dunque l'analista e l'analizzato realizzano un autentico esempio di agire comunicativo. Habermas sottolinea che questo modello sarebbe possibile su scala sociale solo in un contesto non repressivo. Proprio la contraddizione tra la psicoanalisi (come pratica di liberazione etica dai condizionamenti) e la sua identità sociale (di scienza "borghese", che si concepisce come pratica specializzata diretta a curare una certa "malattia") determina l'alienazione teorica della stessa psicoanalisi. Habermas pensa alla psicoanalisi quindi come ad una disciplina capace di spiegare la genesi e la strutturazione non solo negativa ma anche positiva dell'io, cioè di identificare la possibilità di una formazione armonica e integrata dalla razionalità nella persona, in cui la ragione non sia ab initioalienata dalla frustrazione o repressione. Ora però ritornando a >Parsons, questi approda ad un discorso molto meno complesso di quello dei membri della Scuola di Francoforte Innanzitutto egli elimina dalla teoria freudiana tutto ciò che è inquietante e problematico soffermandosi sul concetto di Super-Io. Secondo Parsons ogni individuo segue certe norme da cui ne scaturisce il rispetto di certi valori ciò però avviene attraverso un'istanza psichica che è appunto il Super-Io. Tutto ciò conduce all'interiorizzazione delle norme e dei valori e coincide a sua volta con il processo di socializzazione, che ha inizio con l'infanzia, e si realizza tramite la famiglia. Certamente però la famiglia non svolgeva, nelle varie società e nelle varie epoche, sempre questa funzione ma ne svolgeva anche delle altre. Anche Fromm, tramite le teorie di Freud, spiega il processo di socializzazione, ricorrendo sempre all'istituzione familiare nella quale l'uomo deve adattarsi. La famiglia però non è sempre uguale a se stessa. Infatti nel corso delle varie epoche <<tende a indebolire di formare individui autoresponsabili e a favorire la genesi di persone tate di un "carattere autoritario">>.
in conclusione quindi la psicoanalisi (nonostante sia stata interpretata in modi diversi) e soprattutto Freud, "Ha esercitato e sta esercitando, malgrado le critiche e le condanne più aspre di cui è stato oggetto, un'influenza assolutamente eccezionale sui modelli di comportamento odierni e sui settori più diversi della cultura contemporanea"

 

 

Fonte: http://lab.artmediastudio.it/www-storage/appunti/29536/7053/Il%20ricorso%20della%20psicoanalisi%20nella%20scuola%20di%20Francoforte%20e%20in%20Parsons.doc

Sito web da visitare: http://lab.artmediastudio.it

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Il testo è di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente i loro testi per finalità illustrative e didattiche. Se siete gli autori del testo e siete interessati a richiedere la rimozione del testo o l'inserimento di altre informazioni inviateci un e-mail dopo le opportune verifiche soddisferemo la vostra richiesta nel più breve tempo possibile.

 

Psicoanalisi nella scuola di Francoforte

 

 

I riassunti , gli appunti i testi contenuti nel nostro sito sono messi a disposizione gratuitamente con finalità illustrative didattiche, scientifiche, a carattere sociale, civile e culturale a tutti i possibili interessati secondo il concetto del fair use e con l' obiettivo del rispetto della direttiva europea 2001/29/CE e dell' art. 70 della legge 633/1941 sul diritto d'autore

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

Psicoanalisi nella scuola di Francoforte

 

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton. Essendo impossibile tenere a mente l'enorme quantità di informazioni, l'importante è sapere dove ritrovare l'informazione quando questa serve. U. Eco

www.riassuntini.com dove ritrovare l'informazione quando questa serve

 

Argomenti

Termini d' uso, cookies e privacy

Contatti

Cerca nel sito

 

 

Psicoanalisi nella scuola di Francoforte