Riassunto biografia di Alessandro Manzoni

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Riassunto biografia di Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni

BIOGRAFIA

1785              Nasce a Milano il 7 marzo dal conte Manzoni e da Giulia Beccaria. 1796-98 Studia presso i Padri Somaschi e i Barnabiti.
1801              Pubblica “Il trionfo della libertà”
1805              Si reca a Parigi dalla madre e scrive “In morte di Carlo Imbonati”. 1806-10          Frequenta gli ideologues e diventa amico di Fauriel.
1807              Morte  del  padre  Pietro,  che  gli  lascia  in  eredità  tutto  il     suo  cospicuo patrimonio.
1808              Si  sposa  a  Milano  con  Enrichetta  Blondel,  con  rito  calvinista,  poi  i due tornano a Parigi.
1809              Pubblica “Urania”.
1810              Conversione al cattolicesimo di Enrichetta e poi di Alessandro, e  loro ritorno a Milano.
1812-15        Scrive quattro “Inni Sacri”: “La Resurrezione”(1812)“Il Nome  di Maria”(1812- 13)“Il Natale”(1813)“La Passione”(1814-15).
1819              Pubblica  “Osservazioni  sulla  morale  cattolica.  Si  reca  in  Francia  presso Fauriel.
1820              Tornato   dalla   Francia,   termina   la   tragedia   “Il   conte di  Carmagnola”, cominciata quattro anni prima e inizia l’ “Adelchi”.
1821              Termina l’ “Adelchi”, scrive “Marzo 1821” e “5 Maggio”. Inizia il “Fermo e Lucia”
1822              Pubblica l’ “Adelchi”; scrive una nuova redazione della “Pentecoste”.
1823              Pubblica  la  “Lettre  à  Monsieur  Chauvet”  e  la  lettera  a       D’Azelio  “Sul Romanticismo”. Termina “Fermo e Lucia” e “L’appendice storica su la colonna infame”.
1825-27        Pubblica la rielaborazione di “Fermo e Lucia”, con il titolo “I Promessi Sposi”. 1827 Viaggio a Firenze.
1830-1835     Lavora al trattato “Della lingua italiana”, mai terminato 1833       Morte della moglie Enrichetta Blondel.
1834              Lavora ad un “Inno Sacro”, “Il Natale” del 1833. 1835-36        Scrive un breve trattato sulla lingua “Sentir messa”. 1837         Sposa Teresa Borri vedova Stampa.
1840              Comincia    ad   uscire   a   dispense    l’edizione   definitiva   de   “I                  Promessi Sposi”(1840-42).
1844-45        Pubblica “Opere varie”.
1847              Pubblica un frammento di un nuovo “Inno Sacro”: “Ognissanti”. 1850 Pubblica “Del romanzo storico” e “Dell’invenzione”.
1860              E’ nominato senatore.
1861              Morte della seconda moglie.
1864              Vota per Firenze capitale e per la liberazione di Roma.
1868              Come   presidente   della   commissione   parlamentare sull’unità  linguistica, pubblica “Dell’unità della lingua e dei mezzi di diffonderla”.
1873              Muore a Milano il 22 maggio.


LA FORMAZIONE CULTURALE

 

Manzoni allievo, a Milano, dei “classicisti illuminati”

Il percorso culturale di Manzoni è intessuto di dubbi e di crisi puntigliosamente sofferte. Dopo una prima formazione su classici latini ed italiani, Manzoni viene assorbendo la cultura razionalistica ed illuminista. L’ambiente milanese lo porta ad avere rapporti con le varie linee di sviluppo neoclassico (Foscolo, Monti), con i circoli illuministici e soprattutto con gli esuli napoletani (Cuoco, Lomonaco). I suoi esordi letterari sono pervasi di spiriti libertari e giacobini. Nel poemetto epico-lirico “Il trionfo della libertà”, Manzoni inneggia alla rivoluzione francese, si scaglia contro la tirannide politica e religiosa, esprime la sua fede illuministicamente repubblicana e democratica. Soprattutto i quattro “Sermoni”(1803-1804) sono una satira sferzante dei costumi contemporanei, dove Manzoni individua con lucidità la sua vocazione realistica, il suo interesse per l’umanità bassa del mondo  contemporaneo. Si possono dunque rintracciare in Manzoni alcune linee di sviluppo che vanno dalla base classica ed illuminista ad una tensione di alta moralità, alla scoperta dello storico quotidiano.

Manzoni allievo, a Parigi, degli ideologi (intellettuali contro il regime napoleonico)

Le posizioni liberali e il rigorismo morale di questi intellettuali portano Manzoni ad allargare la preparazione culturale e ad approfondire la sua base illuministica. Gli ideologi lo avviano alla poesia popolare, lo riconfermano nel suo impegno di ricerca e di studio dell’uomo. Siamo ad uno dei connotati essenziali della forma mentis manzoniana, a quel rigore logico da tutti ammesso e ammirato, ma che per l’incontro con gli ideologi si precisa meglio e si definisce come esigenza di coordinamento, connessioni necessaria delle parti rispetto ad una totalità. Il programma letterario del Manzoni arriva ad una precisa formulazione nel carme “In morte di Carlo Imbonati”(1806). Totale è la condanna della  cultura disimpegnata, accademica o, peggio ancora, venduta ai potenti. Di fronte al caos della storia, ad un vivere sociale ed umano tanto squallido e sconsolato, emerge lucida la coscienza del giovane scrittore sul proprio ruolo di intellettuale, tutto teso all’impegno morale, alla serietà artistica.

 

LA CONVERSIONE: INIZIO DI UNA NUOVA RICERCA

Il contatto con gli ideologi francesi incide anche sulla conversione religiosa del Manzoni.  Lo scrittore, infatti, oltre le sollecitazioni degli amici francesi sul piano teorico e su quello metodologico, avverte più profonde esigenze etico-religiose per porre in termini diversi il problema morale e i nodi problematici della storia, lasciati irrisolti dalle elaborazioni teoriche degli intellettuali illuministici e dalle analisi degli ideologi stessi. Siamo al profondo travaglio che porta Manzoni, anche sotto la spinta di avvenimenti biografici, alla conversione del 1810. La conversione, certo, comporta il rifiuto radicale degli aspetti materialistici e atei dell’illuminismo, ma sostanzialmente non intacca le tensioni democratiche e razionalistiche che stanno alla base dell’educazione manzoniana. La conquista della fede, seppur rappresenta per lo scrittore un centro di assestamento, non è un punto di arrivo e non si esaurisce nell’evento per quanto tale e liberatorio. Dal razionalista Manzoni la fede non può essere assunta come un dato consolatorio e pacificante, come inerzia speculativa, ma come forza dinamica, costante e intensa ricerca di sperimentare il messaggio cristiano nella problematicità del reale e della storia. Non un approdo dunque, ma l’inizio di una nuova ricerca.

 

Fonte: http://robertocapecchi.altervista.org/Documenti/Italiano/biografia_manzoni.pdf

Sito web da visitare: http://robertocapecchi.altervista.org

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