Riassunto storia sociale dell' arte

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Riassunto storia sociale dell' arte

RIASSUNTO STORIA SOCIALE DELL’ARTE
Nel II sec aC c’è lo scontro tra filo e miso ellenisti. Miso ellenisti promuovevano l’unità della famiglia, filo ellenisti, padre milite. I sec aC Augusto abdica e riceve incarichi governativi. Propaganda delle origini di Roma associate all’origine della gens Iulia. Costruzione dell’ara pacis. I romani tendevano ad assorbire la cultura e quindi l’arte dei popoli vinti, assumendo molte sfaccettature locali. Abbiamo l’arte copta che somma arte egizia e arte cristiana. Sotto Nerone c’è la persecuzione dei cristiani, fino al 313, quando l’editto di Milano decreta la libertà di culto. L’arte e il culto cristiani si diffondono grazie ad una articolata iconografia, più lingue parlate, che si sovrapponeva alle già presenti opere romane, prima di diventarne indipendente. L’arte bizantina, orientale in genere, è più legata a simbologie astratte.  I cristiani accettano l’umanizzazione del divino, in oriente invece esso ha simboli che lo rappresentano: il trono vuoto (etimasia). Abbiamo le persecuzioni dei cristiani. Si sviluppa l’iconografia imperiale: Augusto di prima porta. Particolare da notare è il tema del macabro: nel lusso sfrenato facevano comparsa scheletri, mostri, e personaggi spaventosi. Roma importa i culti orientali, come mostrato nella villa dei misteri di Pompei. Sempre a Pompei troviamo copie di affreschi greci. Roma viene abbellita di nuove grandiose opere. L’incendio di Roma avvenuto sotto Nerone è attribuito ai cristiani. La sede imperiale si sposta sull’oppio nella domus aurea. Costruzione di fori, templi, e del Colosseo. Sotto Traiano: mercati traianei e architettura di Apollodoro. Roma è al massimo splendore. Con Adriano abbiamo altre opere tra cui la villa Adriana, immersa nella natura. Estetica del pittoresco. Marco Aurelio commissiona la sua statua a cavallo, ora al Campidoglio. Ricostruzione del Pantheon sotto Adriano. Con Commodoro Roma ha un periodo difficile, colpita tra le cose da una epidemia di peste che stermina un quinto della popolazione. Ora i cristiani sono un terzo della popolazione. A questi problemi si sommano le migrazioni barbariche, spinti dalla fame e dalla pressione dei mongoli. Nelle province l’arte romana è influenzata dalla cultura locale. In gallia c’è fusione con l’arte dei celti. Esempi ne sono la Maison Carré o il rilievo di Palmira. Nel II sec dC regna Diocleziano, con un regime totalitario. C’è l’ultima grande persecuzione dei cristiani. C’è la divisione dell’impero in 4 parti: regnate da 2 cesari e 2 augusti; abbiamo 2 capitali: Milano a ovest e Nicomedia a est. Questa quadruplice divisione è impressa nel rilievo in porfido (pietra regale) ora incassata in san Marco di Venezia. A Diocleziano succede Costantino. Nel 313 ha fine la persecuzione dei cristiani e con essa l’arte paleocristiana precostantiniana. Il cristianesimo si diffonde velocemente nelle campagne per poi raggiungere anche le grandi città, sovrapponendosi alle sedi romane, formando diocesi di varia dimensione. Con l’idea di poter render tutto cristiano, l’arte romana assume un significato cristiano, perché tutto ha in se il lume di Dio. Nasce il concetto di storia lineare e non ciclica. Vedere in chiave cristiana opere pagane serviva anche come copertura (boscoforo come buon pastore) (Gesù con la samaritana al pozzo, tema cristiano rappresentato secondo la moda romana). Dal 313 c’è la fioritura di molte opere esplicitamente cristiane in Italia e medioriente. I luoghi di sepoltura erano luoghi di venerazione (SS Pietro e Paolo, Gerusalemme). Sulla tomba di S. Pietro nasce la nota basilica romana. Il primo progetto risale all’epoca di Costantino e aveva pianta cruciforme. Dibattito per pianta a croce greca o latina. Sorgono edifici come la basilica di S. Croce in Gerusalemme, S. Giovanni in Laterano, e la tomba di Costantino e famiglia. Questa è in porfido, dentro a un edificio in mattoni. Sulle ceneri dell’antica Troia risorge Bisanzio, ora Costantinopoli. A Milano, città che si allarga notevolmente, abbiamo 3 operazioni urbanistiche. San Lorenzo, rifatta, sorge sulla lunga via tagliava la città da pt. Romana a pt. Ticinese. Sul tramontare della dinastia di Costantino, Teodosio regna in contemporanea al vescovato di S. Ambrogio. Rinnovamento di 2 cattedrali e 2 battisteri: S. Tecla con battistero di S. Giovanni e S. Maria maggiore con battistero di S. Stefano. Sorgono molte altre basiliche: la basilica dei Profeti, la basilica degli Apostoli, la basilica dei Martiri e quella delle Vergini; in più la basilica Porziana. Il regno viene spartito tra i 2 figli di Teodosio, e la capitale spostata a Ravenna. Galla Placidia si sposa con un visigoto Ataulfo, ma sia lui che il figlio da loro generato muoiono. Il fratello di Galla le commissiona un figlio, Valentiniano III, erede del regno. Galla è regnante. Edificazione del mausoleo di G.P. con bellissimi mosaici blu e oro, con immagini cristiane e allegoriche. Sorge il battistero degli Ortodossi (di Neone), in Ravenna, e il battistero degli Ariani, anche qui bellissimi mosaici (personificazione fiume Giordano). All’ultimo fragile imperatore romano succede Odoacre, che a oriente deve governare molte etnie riunite, e verrà attaccato dagli ostrogoti, che guidati da Teodorico si istallano in Italia. Testimonianze della poco diffusa arte ostrogota sono a Ravenna, dove c’è il mausoleo di Teodorico, con tomba in porfido, e mosaici. Gli ostrogoti lavorano legno e pietra. L’impero romano d’oriente invade e assorbe la popolazione ostrogota in Italia. Bisanzio è nuova capitale dell’impero. Giustiniano fa grandi opere edilizie in Ravenna e Bisanzio/Costantinopoli, qui costruisce S. Sofia, cappella imperiale (pianta centrale, grandi mosaici in oro). In questa chiesa viene ricreato il santo sepolcro (anastasis). Culto dell’imperatore come tredicesimo apostolo. Scontri con il papa romano, trasferimento della capitale religiosa bizantina a Mosca. A Ravenna Giustiniano fa erigere S. Vitale, cappella reale. Famosi mosaici che esaltano l’autorità di Giustiniano e consorte, Teodora. Pianta disassata, a forma di capo chino e 4 campanili. Sorge San Apollinare i classe. Ravenna è adorna di chiese e palazzi.  Nel 560 alla morte di Giustiniano succede l’invasione longobarda, entrati dal nord est. I longobardi sono una monarchia semi cristiana fatta di poche unità. Capitale diventa Pavia. Si formano ducati in Italia, ma le città portuali rimangono indipendenti dall’invasore insieme allo stato pontificio. Pochi reperti artistici: lamina di Alboino, corona ferrea. La regina Teodolinda promuove la conversione al cristianesimo del regno, e fa costruire la chiesa di San Battista a Monza, al quale dona un prezioso tesoro, in cui si trova la croce di Agilulfo, la chioccia coi pulcini e la stessa corona di Teodolinda (corona ferrea). In più abbiamo le copertine d’oro degli evangeliari. È un’arte che fonde arte longobarda ad arte classica. Ricordiamo la fioritura di Castelseprio, polo religioso nel nord Italia, che si compone di un piccolo ma organizzato centro abitato. Qui c’è la chiesa di Santa Maria, nota per gli affreschi più importanti e ben fatti dell’alto medioevo (con spunti dall’arte orientale), raffiguranti la vita di Cristo. Sono datati 740 dC, quando il longobardo Liutprando conquista Ravenna, capitale bizantina, compiendo un oltraggio. Il regno longobardo è avviato al declino. L’arte longobarda è diversa a nord e a sud: la cappella palatina di Spoleto è nota per colonne e mosaici. Il posto dei longobardi è preso da Carlo re dei Franchi e del sacro romano impero. Il mondo romano è minacciato da arabi e barbari. Il regno franco è incentrato attorno al Reno. Gli arabi conquistano gran parte delle aree toccate dal mediterraneo, passando dall’Africa. La Spagna diventa mezza cattolica e mezza araba. Gli arabi sono arrestati nei Pirenei da Carlo Martello. C’è divisione nel mediterraneo politico (arabi, gremano-latini, bizantini) e nel mediterraneo religioso (cattolici e ortodossi). Con Carlo Magno, impegnato nella cristianizzazione del regno, la capitale è Aquisgrana. Dopo Carlo il grosso anche Milano assume rilievo nel regno carolingio. C’è deurbanizzazione, mentre i monasteri benedettini guadagnano prestigio. Benedettini fondati da Benedetto da Norcia. I monasteri sono piccole città fortificate e isolate, ferventi di attività. In Irlanda i monaci sono guidati da St. Patrick, e il monachesimo celtico ruota attorno all’isola di Hy. Noti sono i monasteri di S. Colomba, di Bobbio e di S. Gallo. Ad Aquisgrana c’era il bellissimo palazzo reale in pietra, e nella cappella palatina c’era il lampadario in ferro che puntava il nuovo ombelico del mondo (originalmente a Gerusalemme) e la tomba di Carlo Magno. Vengono censiti i monasteri (pervenuta mappa di S. Gallo). Sede vescovile spostata da Aquisgrana a Cividale del Friuli. C’è mescolamento di stili artistici, orientali, europei ecc… Milano è capitale italiana dell’impero. Il regnante Lotario è amico del vescovo Angilberto II. Viene creato l’altare in oro e argento (scene molto espressive) presso la tomba di S. Ambrogio, opera di Vuolvinio. Si crea la Lotaringia, fusione di terre tedesche e francesi, mentre l’impero germanico è governato dagli ottoni. Ottone I unisce il figlio all’erede del principato di Kiev, che dona il ciborio di S. Ambrogio. Oreficerie di lusso da Milano (evangeliario in oro, gemme e avorio; situla di Gotofredo). Intanto si sviluppa l’opera di miniatura irlandese: Libro di Durrow, Libro di Kells, a cui si sommano le croci in pietra e le oreficerie. Il mondo irlandese cade sotto gli attacchi vichinghi, che ottengono la Normandia e il principato di Kiev. Anche l’impero è duramente colpito, non cede, ma perde credibilità. È al via un nuovo stile artistico: il romanico. È uno stile disomogeneo. L’arte dei vichinghi si componeva principalmente in legno, ne conserviamo pochissimi edifici. Il romanico si basa sul mattone. C’è la costruzione della basilica bizantina di S. Basilio a Mosca per opera in gran parte di italiani. L’arte bizantina riprende a fiorire. A Milano, Ariberto da Intimiano, amico del re e inventore del carroccio, una tomba con lamina dorata nel duomo. Si fa di nuovo strada il problema dell’incarnazione di Cristo: il crocifisso romanico è umano, il verbo è carne. Tipico del romanico è la facciata a doppia capanna, e la pianta longitudinale, detta arte lombarda. Famosi gli artisti “dei laghi”, provenienti dal nord Italia e operanti in tutta Europa, forti di imprese familiari veloci ed efficienti. Esempio di arte romanica è la basilica di S. Ambrogio in Milano, o S. Abbondio a Como. C’è diversificazione nei materiali in base alla disponibilità in natura: nord di granito, sud padania di argilla. Milano si sviluppa lungo i grandi assi di comunicazione. Sviluppo dell’arte nelle valli. Vediamo inoltre 3 romanici diversi: Firenze: geometrico; Pisa: motivi orientaleggianti ripetuti; Campania: romanico filo arcaico. Monastero di Montecassino. Tramite Venezia arriva in Italia l’arte bizantina. Figura importante del doge. Basilica di S. Marco con reliquie del santo protettore. Il patriarcato di Aquileia si spacca tra Cividale e Grado. Venezia guadagna prestigio. È il periodo delle crociate. Questo permette l’arrivo o solo il passaggio di opere a Venezia. Miscuglio di culture, influenza araba in Sicilia. Gli Altavilla, normanni, si insediano in Sicilia. Fanno arte molto promiscua. L’arte della Borgogna (Francia), arriva fino in Italia nel 12° secolo. Cattedrale di Autun, decori di Giselbertus, come anche il portale di Vézelay: erano opere coperte di colore. Leggenda della Maddalena. In Borgogna sorge l’abbazia benedettina di Cluny, in questo periodo, in stretto rapporto con Roma. Origini del gotico. In reazione a Cluny abbiamo i cistercensi di B. di Chiaravalle. Famoso artista di quest’epoca è Viligelmo: Duomo di Modena, San Zeno, cattedrale di Verona. Allievi sono Nicolò e Benedetto di Anelami, dalla valle d’Intelvi. Il gotico fiorisce a partire dall’abbazia di Saint Dénis. Committente è padre Suger, e primo ministro presso i Capetingi, con sede a Parigi. Guerra dei 100 anni. Si susseguono matrimoni d’interesse tra francesi e inglesi, per allargare i domini francesi. Mitologia su san Dionigi, sulla sua tomba sorge l’abbazia, per ordine di Suger. Lo stile è gotico francese: archi acuti, grandi vetrate, verticalità. Nascita dell’impero plantageneto dal divorzio di Eleonora dal re francese Luigi III. Sposa un plantageneto, governatore carismatico di un fragile regno, facilmente riconquistato (Normandia), dal re francese. Cattedrale di Poitiers, sepolcro della famiglia di Eleonora. Gotico della corte francese: Notre Dame di Parigi, la Sorbona, cattedrale di Chartres. La famiglia reale francese è grande committente del gotico maturo: cappella palatina con reliquia della corona di Cristo; Sainte Chapelle. Il gotico cistercense ha stile sobrio e scarno, con edifici standard. Punto nevralgico: Citeaux, e Clairvaux fondata da Bernardo di Chiaravalle. San Bruno fonda la Grande Chartreuse, sede dei certosini. Estetica della povertà e della luce. Gotico francese e cistercense sono legati, mentre il gotico federiciano è differente. Federico II divide il regno in 2: Foggia come capitale burocratica, Campania sede amministrativa, Palermo sede reale. Castel del monte, simbologie e misteri. Formazione di Nicola Pisano, scultore gotico. (porta dei leoni di Capua). Origine della letteratura italiana. Il gotico francescano ha epicentro in Umbria. Ruota attorno alla figura di san Francesco, fervente religioso dalla forte personalità. Rapporto con santa Chiara, capostipite delle clarisse. Invenzione del presepe. San Francesco scrive il dolce cantico delle creature, esaltando l’amore per la natura come dimostrazione dell’amore divino. In Umbria nasce un’arte italiana e una lingua italiana (non come si crede in toscana). Francesco viene fatto santo. Problema della sepoltura del santo: fasto o semplicità? Viene scelto di edificare una basilica, in un sito sfavorevole (colle dell’inferno), che con la protezione del santo reggerà. La basilica è su 3 piani, con grandi cicli di affreschi fatti dai maestri romani e toscani, francesi, di formazione gotica e romanica. Miscuglio stilistico. La chiesa, in fase di crisi chiede aiuto ai francesi, i quali scacciato il padrone si impadroniscono di Napoli. Federico II sposa sua figlia con uno spagnolo di casata aragonese: cacciati i francesi la Sicilia è in mano spagnola. Le sorti artistiche del sud Italia si rendono indipendenti. In Sicilia c’è stile aragonese. In Campania stile francese. I francesi puntano all’espansione verso il papato. Viene eletto un papa francescano che si concentra sulla decorazione di S. Giovanni in Laterano e del Sancta Sanctorum (copia della cella con i comandamenti in Gerusalemme), contenente a Roma l’Acheropita, icona sacra. Queste decorazioni sono le prime forme di arte italiana (1278). L’autore fonda la scuola a cui prenderanno parte Cavallini, Torriti e Rosuti. Ad assisi arriva Cimabue. Cavallini farà altre opere in Roma. Nascita dell’affresco, tecnica che richiede abilità e destrezza, con variazioni organizzative tra fiorentini e romani. Ad assisi collaborano Cimabue, i romani e i fiorentini. Contributo di Giotto. 1300 anno del giubileo. Commissione della maestà di Orvieto. Origini della pittura su tela. Emerge Duccio di Buoninsegna, senese, artista eclettico. In Lombardia abbiamo la Rocca di Angera. Contesa di Milano tra Visconti e Toriani. La scultura italiana si evolve con Nicola Pisano, che fa il campo dei miracoli di Pisa. Pre-umanesimo: passaggio alla nudità totale dei soggetti. Umanesimo: 2 percezioni: rilettura dell’antichità classica, vista con il pessimismo di non poterne recuperare lo splendore. Arnolfo di Cambio e Giovanni Pisano: noti scultori. Papato di Bonifacio VIII, giubileo (restituzione della terra e perdono dei peccati): culto della personalità del papa. Giotto a Padova fa la cappella degli Scrovegni. Maso di Banco esegue la cappella Bardi. Nasce la raffigurazione prospettica (fortemente geometrizzata). Figura di Simone Martini, operante a Siena, Assisi e Napoli. A Napoli lavora per gli angioini, per poi stabilirsi ad Avignone. Il papa Giovanni XXII sposta la sede papale ad Avignone. Allargamento del palazzo. Accuse di strumentalizzazione francese della chiesa, quale era più che altro dedita a godimenti materiali che spirituali. Crisi della cavalleria. Simone Martini: cappella di S. Martino. Cappella di S. Lorenzo in onore dei voti presi dal fratello del signore francese di Napoli. A Siena: palazzo pubblico. Amicizia con Petrarca: origini dell’umanesimo trecentesco. Frontespizio miniato delle opere di Virgilio. Operano ad Assisi i fratelli Lorenzetti (deposizione di Cristo; a Siena: allegoria del buon governo). Buffalmacco: ciclo del trionfo della morte. Presso la sede papale avignonese nasce il gotico europeo o internazionale. Notevole oreficeria di Ugolino di Vieri. Morto Martini, il papa assume Matteo Giovannetti (cappella palatina), ultimo artista della generazione romana. A Firenze c’è Giovanni da Mendrisio che a lavora a Milano per i Visconti: San Gottardo in corte, con campanile di Cecco Pecorai. Giovanni di Balduccio: sculture per le porte di Milano e basilica di  S. Eustorgio, con omaggio religioso dei Visconti, ghibellini. Artisti campionesi: tomba Visconti, teatro alla Scala, cappella Rinuccini (incontro della porta aurea). Fiorisce la zona del varesotto. I Solari operano a Mosca. Abbandono della sede papale avignonese in favore di Roma, 1378. elezione di antipapa avignonese: scisma d’occidente. Terzo papa pisano. Caos che termina con l’elezione di Martino V, unico papa. Giangaleazzo Visconti, campagne di conquista, opere per promuoversi: Certosa di Pavia (sua tomba), Duomo di Milano per il papa Martino V. Nel duomo in stile gotico, cooperano artisti multietnici, capeggiati da Giovannino de’ Grassi. Forte valenza simbolica di finestroni e guglie. Periodo del tardo-gotico, estensione del gotico, volto al lusso, allo scetticismo al rilassamento dei valori. La peste fa emergere sentimenti di caducità della vita e di godimento sfrenato. Opere di de’ Veris e Michelino da Besozzo (Lombardia fulcro artistico). A Giangaleazzo succede Filippo Maria Visconti, per cui lavora Antonio Pisano, Pisanello: storie di S. Eustachio. 1440: cappella di Teodolinda degli Zavattari nel duomo di Monza. Sorge Castiglione Olona: prima città umanistica e ideale. Si impone sul mercato l’arte fiamminga: piccole opere pittoriche. Terra del Benelux, con attivi scambi commerciali, e grandi committenze, e lusso sfrenato. Arte fiamminga originata nel 1390: prima generazione: Van Eyck e Campin (trittico dell’annunciazione). Vengono dipinti spazi chiusi: al nord fa freddo. Temi: comodità, lusso, intimità domestica. C’è estrema miniaturizzazione, quindi attenzione maniacale ai dettagli. Religiosità affettiva (devotio moderna): protestantesimo. Poche opere della prima generazione, splendidi i panneggi. Van Eyck realizza per gli Arnolfini, suoi amici, un quadretto dalla estrema minuziosità con forti rimandi simbolici, senza essere pesante. Altra opera è la Madonna Rolin: vediamo la prospettiva alla fiamminga. Il polittico dell’Agnello Mistico raffigura personaggi biblici dai corpi assolutamente realistici e non mitizzati (il corpo umano va bene com’è). Grande formato. In contemporanea Rogier Vander Weyden fa la pala della deposizione, opera grandiosa. Zanetto da Bugatto è mandato dai Visconti ad imparare questa arte. A fine 1400 la pittura fiamminga è estesa in scala europea, influenzando artisti come Antonello da Messina. Trionfo della morte nell’ospedale di Palermo: parità di tutti di fronte alla morte (opera di sapore fiammingo). Gentile da Fabriano: pala dell’adorazione dei Magi. A Firenze l’opera del duomo fa un concorso in cui si chiede la realizzazione di una formella in bronzo con tema il sacrificio di Isacco: si distinguono Filippo Brunelleschi e Ghiberti. Vince Ghiberti (stile classicheggiante), ma Brunelleschi denota l’espressività della sua opera, che lo pone un passo avanti ai suoi concorrenti. Discussione sui crocefissi con Donatello. In questo momento l’arte umanistica è un movimento d’avanguardia, composto di pochi, litigiosi artisti. Rifiuto del gotico, culto della corporeità. Trio: Brunelleschi architetto, Donatello scultore, Masaccio pittore. Ospedale degli Innocenti: orfanotrofio, facciata con moduli di Brunelleschi. Credenza che: “classico uguale a razionale, uguale a geometrico”. Mito del classicismo. Toscana, terra di rivoluzione scientifica e artistica. Altre opere su questa linea: battistero di S. Giovanni, San Lorenzo, Cappella Pazzi, sacrestia vecchia, chiesa di Castiglione Olona. Opera maestra di Brunelleschi: cupola di S. Maria del Fiore a Firenze. Donato dei Bardi (Donatello) fa la parte statuaria di S. Michele all’orto di cui San Giorgio. La residenza papale in Roma è spostata in Vaticano, ma Eugenio VI, papa poco amato dai romani, va a Firenze (sede in S. Maria novella). Il papa bizantino chiede aiuto a Roma a causa della minaccia turca, tentando l’alleanza con Roma. È la fine dell’impero romano d’oriente, che cade in mano turca. Papa Giovanni III chiede alleanza a Roma. Costantinopoli diventa Istambul. La cultura bizantina, degli ecclesiastici che si spostano, si fonde a quella umanista. Collaborazione di L. della Robbia con Donatello per le cantorie di Firenze. Ghiberti: portale del battistero. Masolino da Panicale: madonna tardo gotica con bambino realistico. Masaccio: trittico di Reggello. Collabora con Masolino nella Madonna con Bambino e sant’Anna. Altra opera di collaborazione è la cappella Brancacci. Nasce l’antropocentrismo rinascimentale: uomo al centro di tutto, personaggi androgini. Masaccio: altare della Trinità di S. Maria Novella. Esempio di prospettiva euclidea monocentrica, con unico punto di fuga (antropocentrismo). Paolo Uccello: battaglia di San Romano. Masolino e Masaccio sono chiamati a Castiglione Olona, piccolo borgo, frutto di un ideale umanistico, servito e indipendente. Committente è il cardinal Branda. Chiesa del corpo di Cristo con collegiata, palazzo Branda, palazzo dei nipoti, corte del Doro, scuola, palazzo comunale, ospizio e cappella palatina, battistero, chiesa di Villa. collaborazione di artisti di tutta Europa. Facciata della chiesa di Villa con SS. Cristoforo e Antonio. Palazzo Branda con camera da letto affrescata da Masolino. Nella cappella operano Vecchietta e Schiavona e membri della famiglia Masegne. Tomba di Branda. Ciclo della Vergine. Lampadario ferreo come a Gerusalemme. Tripletta Europa, classicità, cristianità. Beato Angelico: arte paleocristiana / bizantina, passo indietro rispetto a Masaccio. Ultima cena e crocifissione di Andrea del Castagno con P. Uccello. Botticelli (Alessandro Filipepi): primavera e nascita di Venere, ritratta è l’amante di Giuliano de’ Medici. Iconografia di Poliziano. Ispirazioni fiamminghe. Leon Battista Alberti, protetto dai Rucellai: facciata di S. Maria novella (astrologia e geometria); tempio (mausoleo incompleto) malatestiano di Rimini. Lotta tra signori e famiglie. Presso i Montefeltro di Urbino moltissimi artisti famosi cooperano per il signore. Biblioteca miniata. C’è understatement e nasce la figura del cortigiano gentleman. Esce il Principe di Machiavelli e il Galateo di Giovanni della Casa. Studiolo e armadi intarsiati di Botticelli e Baccio Pontelli; Ciclo dei grandi uomini e Flagellazione di Piero della Francesca. Pala con l’ultima cena di Giusto di Gant. Restauro di S. Giovanni in Laterano. Nicolò V ricostruisce San Pietro. Culto della Vergine. Decorazione della cappella si Sisto IV, la Sistina, da parte di Ghirandaio, Botticelli, Rosselli, Pintoricchio, Signorelli, Perugino. Quest’ultimo fa la consegna delle Chiavi. Mantenga affresca il castello dei Belvedere. Rodrigo Borgia è papa Alessandro VI. 1492: scoperta dell’America e delle Antille, la Spagna ha in mano l’Europa. Granata ha la cappella sepolcrale reale. Creazione della Raya, meridiano virtuale che divide i territori spagnoli dal resto. Muore Lorenzo il Magnifico. A Milano gli Sforza subentrano ai Visconti. Affrescatura del castello di Masnago. Pace di Lodi tra 5 maggiori stati italiani, rotta dalla morte di Lorenzo de’ Medici e dell’ultimo Visconti. Italia debole di fronte agli stati europei. Rinforzamento dello stato pontificio. Il papa promuove l’arte con le stanze Borgia affrescate da Pintoricchio. Elezione di Giulio II, Roma fiorisce artisticamente. Pintoricchio: storie di papa Pio II a Siena (papa che aveva regalato alla città la libreria Piccolomini). Bregno: altare Piccolomini, parte scultorea di Michelangelo, affreschi in parte di Raffaello. Affrescatura della cappella di San Brizio a Orvieto: iniziata da Beato Angelico, portata a termine da L. Signorelli (sarà ispirazione per Michelangelo). Francesco sforza promuove l’umanesimo. Banca medicea a Milano: affreschi di Vincenzo Foppa. Antonio Filerete: ospedale Maggiore ora sede Unimi, teorizzazione della città utopica Sforzinda. Pio II: Corsignano diventa Pienza in suo onore, su architetture di Bernardo Rossellino. Cappella Portinari (banchieri in banca medicea) in Sant’Eustorgio, miscuglio artistico, affreschi di Foppa. Certosa di Pavia: affreschi di Bertognone. Apprezzati da Galeazzo Sforza sono i fiamminghi: formazione in sito di Bugatto e a Napoli per Antonello da Messina (San Gerolamo in studio). Madonna Cagnola di un anonimo che si ispira a Bugatto. Ascesa al potere di Ludovico Sforza. Antonello da Messina a Venezia: pala di San Cassiano e Madonna con Bambino. Quadroni delle confraternite veneziane. Donatello: monumento al Gattamelata e altare in Sant’Antonio. Verrocchio: monumento equestre a Bartolomeo Colleoni. Alla sua bottega si sta formando Leonardo da Vinci. Leonardo: prima opera Annunciazione; ritratto di Ginevra de’ Benci; adorazione dei Magi; pala della concezione. Leonardo è un mito già in vita: papsichista, studioso, geniale, sperimentatore. Crea moltissimi progetti, studi, appunti. Vergine delle rocce, con schema di rimandi e simbologia, natura panica. Ispira Giorgione. Leonardo è architetto in S. Maria delle Grazie. Ritrae Cecilia Gallerani amante di Ludovico il Moro, come dama dell’ermellino (furetto). Opera maestra è il cenacolo in S. Maria delle Grazie a Milano. Le opere di Leonardo richiamano i fiamminghi. Bocca di Cristo come quella di Isacco di Brunelleschi. Altre opere: sala delle asse, codice atlantico, studi sul corpo umano e sul volo degli uccelli. Tribuna a graffito (stile lombardo) di Solaro. Bramante: chiesa presso San Satiro, con illusione prospettica di profondità. Battistero in cotto. Bramante: Cristo alla colonna, corpo argenteo, finissimi dettagli, pisside simbolica. A Venezia, Giorgione fa la pala di Castelfranco; i tre filosofi; la tempesta, colori forti, natura panica. È il 1500. Michelangelo è a Firenze: Madonna della scala e Centauromachia. Corpi in torsione, tensione elastica, viluppo di corpi. Michelangelo ha una fede tormentata e vive male i rapporti umani. Sessualità difficile. Caratteristica del non finito: anima imprigionata che tenta di liberarsi della materia. Studio sui cadaveri (anatomia). Il Bacco. Il cardinale di Saint Denis gli commissiona la pietà vaticana: madonna con viso di fanciulla e veste abbondante, corpo nudo come purezza, Madonna senza peccato quindi anche possibile farla vestita. Jacopo Galli gli commissiona la Madonna di Bruges. Soderini a Firenze è committente del David, simbolo di forza della città. Canoni classici. Altare Piccolomini. Rapporto burrascoso con Leonardo. Amicizia con Angnolo Doni: Tondo Doni (miscuglio tra ebraismo, classicità e rinascimento). Tondo Taddei e Tondo Pitti. Leonardo lavora tra Firenze e Roma. La gioconda: tagliato, icona nei secoli, ascendenza fiamminga. Emulato da Raffaello nel ritratto di Maddalena Strozzi. Gara tra Michelangelo e Leonardo a Firenze:  per Michelangelo la battaglia di Cascina, per Leonardo Battaglia di Anghiari. L’opera di Leonardo si disfa ma rimangono i cartoni. Emergono Raffaello Sanzio e Perugino, che con Pintoricchio collaborano nella libreria Piccolomini. Raffaello a Urbino: pala dello sposalizio della Vergine (richiamo a Pintoricchio). Altre opere: Ritratti Doni; Deposizione di Cristo. Firenze perde il primato artistico nel 1505/6 con la partenza di Michelangelo e Leonardo. Michelangelo a Roma: cappella Sistina. Mantegna a Mantova: (pala di San Zeno a Verona, opera giovanile), palazzo ducale, camera degli sposi (ottime soluzioni spaziali), facciata di S. Andrea. Ferrara vede il governo di Borso D’este: palazzo Schifanoia (ciclo dei mesi). Bramante a Roma: tempietto di San Pietro in montorio: pieni e vuoti, balconi e colonne. Stanze di Raffaello in Vaticano (nascita dei musei vaticani):coperti affreschi di Bramantino e Sodoma, realizza la scuola di Atene (omaggio ai filosofi antichi con volti di personaggi attuali),  nella stanza della segnatura: disputa del Sacramento (omaggio ai protagonisti della religione cristiana), volta con le virtù cardinali e teologali. Lunette con le scienze. Il parnaso è omaggio alla letteratura. Parete del diritto civile ed ecclesiastico. Le tre grazie. Raffaello fa anche affreschi nella villa di Chigi, la Farnesina (amori della ninfa Galatea): icona erotica femminile. Cacciata di Eliodoro dal tempio di Raffaello. Messa di Bolsena (ricorda il potere politico e ecclesiastico del papa). Liberazione di San Pietro: chiaroscuri che ispirano Caravaggio. Incendio di Borgo: esaltazione delle gesta politiche di Giulio II. Ritratto a Giulio II. Ricostruzione di San Pietro con facciata di Bramante. Cortili del vaticano. Tomba di Giulio II opera di Michelangelo, come anche la cappella Sistina. Sulla volta storie della Bibbia e di Dio che salva Israele, iconografie di Egidio da Viterbo (stanze di Raffaello). Ellenismo ed ebraismo si fondono. Struttura complessa  e grandiosa. Opera che da il via al manierismo. Elezione di Leone X, papa amante della pace. Raffaello: ritratto al papa. Il papa dona la biblioteca mediceo laurenziana. Raffaello: arazzi per la Sistina realizzati da suo cartone nelle fiandre. Scoperta della domus aurea con figure grottesche (da grotta). Raffaello è eletto protettore dei beni culturali. Altre sue opere: pala di S. Cecilia, Madonna Sistina, Trasfigurazione. Michelangelo e Sebastiano Luciani: resurrezione di Lazzaro. Michelangelo realizza il Mosè, arrabbiato e nerboruto. 1514/1530 Michelangelo: chiesa di S. Lorenzo, facciata, biblioteca mediceo laurenziana, tombe medicee nella sacrestia nuova. Attacco dei lanzichenecchi, papa barricato in castel Sant’Angelo. Guerre in Italia, scoperte scientifiche: crisi ideologica e personale di Michelangelo e Raffaello. Tombe medicee con temi di giorno/notte e alba/crepuscolo. Altre opere: Madonna con Bambino, biblioteca, giudizio universale. Nel giudizio (1537), moltitudine di corpi, figure grottesche e movimenti vorticosi. I nudi vengono occultati. Affresco che desta stupore e scandalo (Cristo calvinista). Avvio del manierismo (dopo Michelangelo solo la maniera). Rinascimento francese: Fontainebleau. Rinascimento inglese: Hampton Court. Tiziano esegue il ritratto di Carlo V. In Spagna viene eretta una nuova ala dell’Alahambra. Architettura araba. Manierismo in Italia: Luini padre e figlio. Bramantino: Cristo risorto, resurrezione. Gaudenzio Ferrari: Sacro monte di Varallo Sesia. Serie dei sacri monti: compensano la difficoltà di recarsi in terra santa. Tiziano a Venezia: assunzione della Vergine, pala di Pesaro. Formazione di Antonio Allegri, detto Correggio, a Parma: cupola del duomo di Parma e stanza della badessa. Mantova vede l’arrivo di Giulio Romano allievo di Raffaello. Diaspora degli artisti. Costruzione di Palazzo Tè (teieto): tema dell’amore degli dei, sala dei giganti. Erotismo di Fontainebleau: Madonna dal collo lungo. Michelangelo promuove Andrea del Sarto: Madonna delle arpie. Rosso Fiorentino: deposizione. Pontormo: Visione di Carmignano (ispirata al tondo Doni). Vasari è critico d’arte molto egocentrico. Firenze è governata da Cosimo I, committente di opere di propaganda. Ultima fase di affreschi per Michelangelo. Inizia un ultimo tormentato periodo di opere fatte per se, di sperimentazioni e di incompleti. Prende a carico la fabbrica di S. Pietro (cupola). Serie delle 4 pietà. Morto Michelangelo viene sepolto a Firenze, e Vasari ne esalta le spoglie. Tiziano ha un periodo in cui dipinge in stile Van Gogh, con dita e spatola: ritratto della battaglia di Muhlberg. Ritratto di stato; giudizio universale; comunione degli apostoli. Paolo Caliari, detto Veronese, fa pittura chiara e in grande formato: cena a casa di Levi. Andrea della Gondola, detto il Palladio: villa Capra detta la Rotonda. Periodo di controriforma. Il nord Europa aderisce alla riforma protestante. Parziale accettazione della riforma da parte di Roma. Dubbio se sfruttare il lato sereno e didattico o quello emotivo e passionale dell’arte. Viene scelta la strada sicura di un’arte rigida e razionale. Simbolo di questa scelta è la chiesa gesuita. San Pietro romana è rivista da Maderno. Il papa è un Borghese. Palazzo Borghese. Abdicazione di Carlo V, divisione del regno. Filippo II di Spagna commissiona il palazzo dell’escorial ad artisti italiani, luogo strano e grandioso (putridero). Alla corte austriaca di Rodolfo si colleziona arte. Arcimboldo: Rodolfo nei panni del dio Autunno (uomo con volto composto da frutta). Arte fiorente anche a Bologna. Annunciazione dei fratelli Carracci, romani. Galleria Farnese a Roma. Caravaggio, del 1571, si forma da Peterzano, ha 2 periodi pittorici: chiaro e scuro. Varie interpretazioni di Caravaggio: devoto e maledetto. Realizza la cesta di frutta, simbolo della caducità della vita, iperverismo; Decora la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi; Storie di San Matteo. Le sue opere lasciano libera interpretazione. Martirio di San Matteo. Pala d’altare: San Matteo ispirato dall’angelo, Cappella Cerasi, crocifissione di Pietro. Inquietante morte della Vergine, Maria è il volto e il corpo di una prostituta amica di Caravaggio; pala delle opere di misericordia; decollazione di Giovanni Battista. Nascita del barocco. Sacri monti di Morazzone, insieme a pala dell’estasi della Maddalena e Madonna del rosario. A Varese, messa di S. Gregorio di Cerano. Quadro delle 3 mani: di Cerano, Morazzone e Procaccini. Tanzio da Varallo: Davide con testa di Golia. Daniele Crespi: digiuno di S. Carlo. Crisi giunturale. A Milano: barocco rubensiano e grande classicismo. Venezia, Baldassarre Longhena: Basilica della Salute. Fioritura economica di Genova: famiglie ricchissime e grandi commissioni di ritratti: ritratto di Brigida Spinola Doria. Artisti del momento: Rubens e Van Dyck. Roma è baricentro culturale. 3 grandi papati. Paolo V Borghese ha come artista Bernini: Apollo e Dafne; David. Temi barocchi: movimento oltre il limite della materia, metamorfosi, virtuosismo, nudo indiretto. Ricerca della meraviglia. Edonismo, arte fine a se stesa. Rapporto figliale di Bernini con Urbano VIII. Baldacchino di S. Pietro; mausoleo di Urbano VIII; cattedra di Pietro. Primo grande soffitto barocco: trionfo della divina provvidenza in Palazzo Barberini. Innocenzo X prima disprezza poi assume Bernini: piazza Navona e Fontana dei Fiumi. Estasi di Santa Teresa in cappella Coronaro in S. Maria della Vittoria a Roma (estasi come orgasmo mistico), richiami con la pietà di Michelangelo per la veste. Concettismo: estrema simbologia/metafora. Gloria e Cattedra di Pietro. Piazza di S. Pietro. Obelisco, fontane. Estetica dell’ellissi, struttura binaria dell’angoscia (bicentrismo). Bernini: colonnato di piazza S. Pietro. Bernini viene invitato in Francia e umiliato dal re Luigi XIV. Tornato in Italia fa il mausoleo per Alessandro VII. Nel contempo Borromini fa la cupola di S. Andrea; S. Ivo; galleria di Palazzo Spada. Alessandro Algardi: altare di S. Leone Magno in San Pietro (rilievo marmoreo).

 

Fonte: http://www.scicom.altervista.org/storia%20sociale%20arte/RIASSUNTO%20STORIA%20SOCIALE%20DELL.doc

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