Scienze forensi

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Scienze forensi

 

La ricerca europea in azione

Il contributo EU alle scienze forensi:
Azione efficace contro la criminalità
La criminalità ha un impatto estremamente rilevante sul tessuto della società. Lievitazione dei costi assicurativi, misure preventive anticrimine, oltre ai costi afferenti alle investigazioni e alla repressione, costituiscono un grave onere per le finanze nazionali europee. Questa spesa può essere ridotta ricorrendo alle scienze forensi d’avanguardia.
L’Unione europea è impegnata a combattere tutte le forme di grande criminalità organizzata e transnazionale. Nel 1999 si è giunti alla decisione di creare una rete di enti nazionali competenti per la prevenzione della criminalità. È così che nel 2001 è nata la Rete europea di prevenzione della criminalità.
Nel trattato di Amsterdam, entrato in vigore nel 1999, l’Unione ha enunciato l’importanza, tra l’altro, della libertà, sicurezza e giustizia in Europa. L’anno dopo, il trattato di Nizza ha sottolineato il bisogno di un approccio equilibrato nella tutela della libertà e dei diritti legali dei singoli e delle imprese, nell’enunciato per cui tutti i cittadini partecipano pienamente e senza discriminazioni alla vita sociale dell’Unione europea.
Discipline forensi senza frontiere
Le discipline forensi sono una componente fondamentale dell’attività informativa condotta dall’Europol e dalle organizzazioni nazionali di polizia europee. L’ampliamento delle funzioni dell’Europol, attuato nel gennaio 2002, per combattere tutte le forme di grande criminalità internazionale è un’espressione tangibile della volontà dell’UE di reagire alla criminalità in maniera più integrata. In collaborazione con gli enti responsabili degli Stati membri, lo scopo di Europol consiste nel dare impulso agli interventi dell’UE volti a reprimere l’illegalità, specialmente contro le organizzazioni criminali internazionali.
Fin dai primi anni Novanta, inoltre, l’UE sostiene attività di ricerca dedicate alla lotta contro la frode e il crimine, concentrandosi sui settori delle discipline forensi, della criminalità informatica, della contraffazione, dell’antidoping e della sicurezza e sanità alimentare.
Il Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione, che provvede al sostegno scientifico e tecnologico indipendente necessario per l’elaborazione delle politiche UE, segue una linea proattiva nella ricerca volta a tutelare i cittadini contro la criminalità e la frode informatica.
Questa struttura è impegnata anche a livello di base del nuovo e preoccupante settore del traffico illecito di materiale nucleare, che ha prodotto una nuova disciplina: le scienze forensi nucleari (v. riquadro).

La crescente complessità della criminalità richiede metodi scientifici avanzati e impone la collaborazione, come nel caso della European Network of Forensic Science Institutes, un’organizzazione ombrello europea che rappresenta gli esperti nel campo delle scienze forensi ed è strettamente associata all’UE.
Scienze forensi nucleari
Nel 1994 all’aeroporto di Monaco di Baviera è stata trovata una valigia contenente un pericoloso miscuglio di ossidi di plutonio e uranio.
Gli scienziati della Commissione europea hanno analizzato la polvere con la microscopia elettronica, rivelando che si trattava di un miscuglio di tre componenti distinti. Questi sono stati ulteriormente analizzati per rivelarne le differenze strutturali nelle modalità di preparazione.
Usando le nuove tecniche forensi sviluppate dal CCR, gli investigatori hanno potuto individuare con esattezza il fabbricante dei materiali di partenza.

Sfide e prospettive:
Collaborazione transfrontaliera
La sicurezza - in casa, al lavoro e in ambito telematico - costituisce una grave preoccupazione in Europa. I decisori politici dell’UE si rendono conto della loro responsabilità nel fornire un ambiente sicuro a tutti i cittadini europei. Ma si tratta di una sfida di grandi proporzioni, specialmente perché le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni sono determinanti per il modo in cui i cittadini europei lavorano e giocano. I cittadini europei diventano così un bersaglio più esposto alle attività criminali. Le nuove misure politiche miranti ad aumentare la sicurezza delle informazioni non devono perdere di vista la legislazione esistente nel loro sforzo di tenere il passo con il rapido mutamento delle tecnologie e delle norme.
La scarsa coerenza tra gli Stati membri ostacola gli organi dell’UE preposti alla repressione nella loro capacità di risposta alla criminalità, specialmente quella contro i sistemi informativi. La natura transfrontaliera dei crimini, come la frode telematica, la pirateria informatica e la diffusione di virus come “Love Bug”, richiede soluzioni altrettanto transfrontaliere.
Nell’aprile 2002, la Commissione europea ha adottato una decisione quadro del Consiglio relativa agli “attacchi contro i sistemi di informazione” che colma un vuoto giuridico esistente tra i diversi paesi dell’Unione e favorisce la sicurezza informatica transfrontaliera.
Le scienze forensi beneficiano anche di un maggiore grado di cooperazione a livello UE. Lo scambio di informazioni criminologiche tra Stati membri è fondamentale nella lotta contro la criminalità organizzata. Nei vari paesi UE, le informazioni sono più valide - sul piano scientifico e legale - se gli investigatori applicano metodi di analisi uniformi. L’Unione ha sostenuto diversi progetti di ricerca su “misure e prove”, comprendenti la ricerca sulle norme per la determinazione del profilo genetico e un metodo uniforme per l’analisi contro il doping sportivo. Una parte significativa delle attività di ricerca è stata dedicata alla lotta antifrode - tra cui la frode alimentare e la truffa telematica - per proteggere gli interessi economici europei nonché la salute e la sicurezza dei cittadini.


Indirizzi utili
Per maggiori informazioni, visitate i seguenti siti:
- Crescita competitiva e sostenibile: http://europa.eu.int/ comm/research/growth/
- Sicurezza informatica, del Centro comune di ricerca: http://cybersecurity.jrc.it
- Ufficio europeo per la lotta anti-frode: http://europa.eu.int/comm/ anti_fraud/index_en.html
- Interpol: http://www.interpol. int/Public/Icpo/default.asp
- Europol: http://www.europol. eu.int/
- European Network of Forensic Science Institutes: http://www.enfsi.org
Pubblicazione prodotta da: Commissione europea Direzione generale Ricerca
http://europa.eu.int/comm/research
Unità Informazione e comunicazione


La ricerca europea in azione

La ricerca europea in azione

Contesto:
La criminalità in Europa
La criminalità nuoce alla società in molti modi: fisicamente, psicologicamente ed economicamente. Essa colpisce gli individui, le imprese e gli Stati, ma la vera vittima è la società. Il crimine sottrae ai cittadini europei la sicurezza della qualità della vita.
Contrariamente alla percezione del pubblico, in questi ultimi anni il tasso di criminalità osservato nell’Unione europea è complessivamente diminuito. Secondo le più recenti cifre dell’Interpol (Organizzazione internazionale della polizia criminale) nella maggior parte degli Stati membri dell’UE si assiste a una riduzione del “numero di casi noti alla polizia”.
Tra i paesi in controtendenza - Svezia, Finlandia, Germania e Italia - l’aumento di attività criminale è stato marginale. Il miglioramento delle tecniche investigative e della cooperazione internazionale ha svolto un ruolo importante nella riduzione del crimine in Europa.
Le scienze forensi e la legge
Le discipline forensi, termine indicante il complesso delle tecniche investigative, sono spesso confuse con un termine più specifico: le scienze forensi. Queste ultime sono l’applicazione all’ambito investigativo delle tecniche biochimiche e di altre tecniche scientifiche.
La nozione popolare delle scienze forensi è influenzata in misura particolarmente significativa dai programmi televisivi in cui gli investigatori setacciano la scena del delitto alla ricerca di piccoli frammenti o di qualsiasi oggetto utile che possa fungere da prova in tribunale. Quello che la telecamera talvolta non mostra è quello che avviene dietro le quinte: le analisi scientifiche condotte nei laboratori e centri di ricerca. L’identificazione del DNA, l’analisi di tracce di sostanze chimiche e di esplosivi e la sperimentazione dei fluidi umani ricadono tutti in questa categoria.
Le scienze forensi, inoltre, si stanno interessando alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni per prevenire il problema emergente della criminalità informatica. I pirati informatici, i truffatori on-line e la diffusione deliberata di virus, che aggrediscono reti e sistemi informativi, costano alle imprese e ai governi europei miliardi di euro all’anno. La crescita dell’uso del computer e di Internet significa che la criminalità informatica può colpire praticamente chiunque e in qualsiasi momento.
La natura globale di questi reati rende la cooperazione a livello europeo essenziale per sviluppare sistemi - legali, scientifici e tecnologici - che colpiscano duramente i criminali sia on-line che off-line.

Tener testa alla criminalità informatica
Progetti finanziati dall’UE come CTOSE (Cyber tools on-line search for evidence) istituiscono un quadro di migliori pratiche per la raccolta, l’analisi, la memorizzazione e la presentazione delle prove elettroniche.

L’approccio europeo
La ricerca contro la criminalità
I progetti di ricerca sono gli elementi costruttivi di una politica strategica generale finalizzata alla lotta contro la frode e il crimine. L’UE ritiene che il sostegno offerto ai progetti nel campo delle scienze forensi sia un investimento nella qualità della vita di tutti i cittadini. Particolare impegno è dedicato ad armonizzare le procedure e le norme tecniche tra le istituzioni forensi nazionali nell’ambito dell’Unione europea e al di fuori di questa.
Qui di seguito sono presentati alcuni esempi di attività che mettono in evidenza in che modo le scienze forensi migliorino la capacità dell’Europa di individuare e reprimere vari tipi di criminalità.
Fearid: Forensic ear identification
Gli investigatori possono già identificare i criminali usando tecniche di riconoscimento delle tracce biologiche come la determinazione del profilo genetico. Ma l’affidabilità dei dati - e i costi afferenti - variano da un paese all’altro. Prendere le informazioni dall’orecchio, una specie di “impronta auricolare”, è un’alternativa allettante perché è meno costosa dell’analisi del DNA e più affidabile come prova da addurre in tribunale perché non può essere manomessa né introdotta accidentalmente sul luogo del reato.
Un consorzio di ricercatori di università, laboratori forensi e centri di formazione nazionali per le forze di polizia ha ricevuto il sostegno UE per adattare le tecnologie esistenti e per trovare nuovi metodi per usare l’impronta auricolare come prova. Fearid costituisce anche un importante passo verso l’armonizzazione delle norme per la rilevazione e l’interpretazione delle informazioni sulle impronte auricolari, tra cui la creazione di banche dati e di nuovi strumenti di assistenza per il riconoscimento dei dati relativi a determinate orecchie.
ETA: Explosive trace analysis
Lo scoppio di una bomba, che sia di origine criminale o terroristica, lascia una scia di indizi. Gli investigatori possono esplorare la zona circostante per individuare tracce di esplosivo inesploso. Anche la minima traccia, per esempio un nanogrammo, può essere recuperata, isolata e identificata con le moderne tecniche chimiche. Una volta identificato, l’esplosivo può essere confrontato con le tracce scoperte in possesso di una persona sospetta per essere utilizzato come prova in giudizio.
L’Unione ha sostenuto attivamente seminari e discussioni sui metodi di analisi delle tracce di esplosivi, che costituiscono possibili aree di ricerca da affrontare nell’ambito dei programmi di ricerca dell’Unione stessa.

La determinazione del profilo genetico
Attualmente la determinazione del profilo genetico è una procedura ordinaria nelle investigazioni criminali. Gli scienziati sono in grado di estrarre dai più piccoli campioni, come i capelli o il sangue, quella che è di fatto una carta d’identità biologica. Nel corso degli anni i laboratori di tutta Europa hanno elaborato tecniche diverse,
e spesso incompatibili, di analisi del DNA. Il progetto sostenuto dall’UE intitolato “Stadnap” (Standardisation of DNA profiling techniques in the EU) affronta risolutamente il problema.
“Il nostro progetto - Fearid
- elabora procedure stabili per il rilievo di impronte auricolari,... sta creando una banca dati transnazionale della ricerca e offre formazione agli agenti di polizia”.
Cor van de Lugt, Istituto olandese di investigazione criminale e criminologia

La ricerca in azione:
Eurodetector: rivelatore di banconote false
Durante la fase che ha preceduto l’introduzione dell’euro (nel 2000), l’Europol - l’ufficio di coordinamento delle polizie dell’UE - ha anticipato l’immissione massiccia di euro falsi, in forma cartacea e metallica. Le nuove tecnologie dell’informatica e della stampa, ora ampiamente accessibili, aggravano la minaccia di contraffazione. Fortunatamente, le banconote in euro sono dotate di numerosi elementi di sicurezza, tra cui la filigrana caratteristica, l’ologramma laminare, speciali proprietà tattili e grafismi leggibili dai sistemi automatici.
Con il sostegno dell’Unione, il progetto Eurodetector offre a chi manipola denaro un sistema infallibile non solo per individuare banconote false, ma anche per contare e autenticare i contanti. Jean-Paul Vacandare, appartenente alla francese Contrôle et Traitement des Monnaies Sécurité attribuisce il successo del progetto alla collaborazione a livello europeo.
“In collaborazione con i nostri partner abbiamo potuto elaborare e collaudare idee nuove e diverse”, egli ha detto. Il rivelatore di banconote false che è stato prodotto, dotato di un sensore resistente ai campi magnetici, ha tutti i numeri per imporsi sul mercato. Dovrebbe essere alla portata anche dei piccoli esercenti europei e contribuire a rivelare la frode nei punti vendita.
Nite-Crime - Natural isotopes and trace elements in criminalistic and environmental forensics
Dato che i criminali si perfezionano nell’arte di coprire le tracce, gli scienziati forensi devono essere sempre più vigilanti. La precisa identificazione dell’origine di una sostanza, come una scheggia di vetro, un proiettile o un frammento di vernice, è preziosa nelle scienze forensi. Ma i laboratori che effettuano l’analisi chimica di questi materiali inorganici funzionano secondo norme e impostazioni variabili. Spesso la loro opera è resa più difficile per via della quantità esigua del campione. Ciò significa che potrebbe essere possibile condurre una sola analisi, limitando il numero di esami di conferma che è possibile eseguire.
Nell’ambito del progetto di ricerca UE è stata costituita una rete di 12 membri, composta da istituti di scienze forensi, laboratori chimici,
e altre organizzazioni di ricerca in Europa, Australia e USA. Il progetto mira a sviluppare tecniche avanzate di analisi chimica (spettrometria di massa) per individuare l’origine di piccoli frammenti nei materiali inerti. L’opera del progetto contribuirà a fornire prove in grado di dimostrare oltre ogni dubbio il rapporto tra un individuo e il luogo di un delitto.

Le discipline forensi in azione
In un caso di omicidio in cui la polizia ha il sospetto che il cadavere sia stato mosso da un luogo all’altro, vengono chiamati gli scienziati forensi per analizzare i frammenti minerali presenti sugli abiti dell’ucciso. Mettendo a confronto la composizione minerale dei frammenti dei due luoghi, è possibile dimostrare se il cadavere è giaciuto in entrambi i luoghi. Le nuove tecniche di spettrometria di massa - che associano l’ablazione laser e vari metodi di separazione - promosse dal progetto Nite-Crime sostenuto dall’UE consentono agli scienziati forensi di dimostrare inconfutabilmente questa circostanza usando campioni estremamente minuti.

Fonte: http://bookshop.europa.eu/it/le-scienze-forensi-pbKI5403243/downloads/KI-54-03-243-IT-D/KI5403243ITD_002.pdf; pgid=y8dIS7GUWMdSR0EAlMEUUsWb0000Q-fZuYop;sid=Fw4EKGg0JG0EJTlF-tmajwoRWm0aWiVXCXw=?FileName=KI5403243ITD_002.pdf&SKU=KI5403243ITD_PDF&CatalogueNumber=KI-54-03-243-IT-D

Sito web da visitare: http://bookshop.europa.eu/

Autore del testo:Commissione europea Direzione generale della Ricerca Giugno 2004
Printed in Luxembourg

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